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Vestire le statue. Arte, devozione e committenza nella Toscana nord-occidentale. Con DVD-ROM
Frutto della convergenza di studiosi di diverse generazioni, il volume affronta l'affascinante tema delle ""statue vestite"""", una categoria di immagini sacre ancora largamente trascurate dagli studi storico-artistici. L'ambito territoriale della ricerca è quello della Toscana nord¬occidentale, ma in questo universo apparentemente circoscritto tra i monti, il mare e la piana dell'Arno si riflettono aspetti e problemi largamente diffusi nella pratica religiosa dell'intera ecumene cristiana. Dà conto di ciò la struttura stessa del volume, che ad una prima parte di saggi affianca una seconda parte di catalogo. Mentre qui lo sguardo si concentra su trentatré opere analizzate in dettaglio, li sei punti di vista diversi suggeriscono altrettante proposte di sintesi dei molti dati raccolti. E allegato al libro un documentario nel quale la complessa realtà delle statue vestite s'esprime col linguaggio delle immagini in movimento e del connesso sonoro, offrendo un ulteriore stimolo alla conoscenza ed all'apprezzamento di quei particolarissimi manufatti."" -
Le libertà spaventate. Contributo al dibattito sulle libertà in tempi di crisi
Il presente volume raccoglie gli atti di un incontro, svoltosi a Pisa il 17 marzo 2016, posto a conclusione di un Progetto di ricerca finanziato dall'Università di Pisa e dedicato al tema della ""Libertà religiosa e libertà di espressione in tempi di crisi e di rischi per la sicurezza"""". Il progetto si è proposto di esaminare come la crisi, sia essa di matrice economico-finanziaria che della sicurezza, stia ridefinendo la tavola dei diritti fondamentali. Da una parte vi è la crisi economica, che ha accentuato le disuguaglianze, accresciuto le sacche di povertà, ridotto per una fascia sempre più ampia della popolazione le opportunità reali per vivere un'esistenza libera e dignitosa, erodendo non soltanto i diritti sociali ma anche le possibilità concrete di esercitare i diritti tradizionali di libertà. Dall'altra la crisi della sicurezza, con l'esplosione, anche in Europa, del terrorismo di matrice islamica, che ha imposto di tornare sulla tradizionale riflessione attorno al binomio sicurezza/libertà. Sono svariati i periodi storici nei quali si sono registrate """"rotture"""" nella tutela dei diritti in nome della sicurezza; e tuttavia oggi il contesto sembra mutato, pare di essere dinanzi ad un terrorismo dalla fisionomia nuova, che tende ad affermarsi nel tempo in modo stabile e permanente, a differire a data incerta il momento del ritorno alla normalità. Sulle ricadute di questa duplice dimensione della crisi sulle garanzie e sulla effettività dei diritti fondamentali il presente volume propone le riflessioni di alcuni autorevoli giuristi, la cui diversa storia professionale consente una visione complessiva del fenomeno indagato: Margiotta Broglio, Presidente della Commissione consultiva per la libertà religiosa, Marta Cartabia, Vice Presidente della Corte costituzionale, Roberto Romboli, professore ordinario di diritto costituzionale presso l'Università di Pisa, Emanuele Rossi, professore ordinario di diritto costituzionale presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e Vincenzo Scoditti, Consigliere della Corte di Cassazione."" -
La responsabilità della struttura sanitaria per le attività di equipe
I laboratori di ricerca e formazione sono un nuovo modello realizzato dalla Fondazione Scuola Forense Alto Tirreno per coniugare sinergicamente ricerca nel campo giuridico, formazione aggiornamento professionale degli avvocati e sviluppo di nuove professionalità. La caratteristica principale dei laboratori è rappresentata dalla realizzazione di forme di collaborazione fra la Fondazione e gli Ordini professionali che vi tanno parte con le realtà professionali e accademiche che operano nell'ambito delle tematiche oggetto di ogni singolo laboratorio. L'obiettivo è l'interdisciplinarità e il confronto nell'affrontare le tematiche scelte nonché la ricerca di soluzioni e costruzioni di modelli di sviluppo professionale condivisi. I risultati delle attività dei laboratori sono poi oggetto di pubblicazioni e attività di formazione, il volume costituisce il primo risultato dell'attività del Laboratorio Sanità e Diritto costituto sulla base di un accordo di collaborazione con La Fondazione Toscana ""Gabriele Monasterio"""" per la sanità pubblica e la ricerca scientifica: vi sono raccolti gli atti conclusivi del percorso di ricerca dedicato alle problematiche della responsabilità della struttura sanitaria nel caso dell'attività medica svolta in equipe. In particolare sono affrontati i temi dell'attività medica quale sommatoria di competenze e interventi diversi con l'unica finalità di tutela della salute della persona ponendo al centro della ricerca il principio di affidamento, il consenso informato, la cooperazione interdisciplinare fra i professionisti coinvolti nell'equipe e i diversi profili di responsabilità che da questa discendono. Un'analisi del ruolo del consulente e sui modelli di gestione del rischio clinico completano il volume."" -
La costruzione della salute nel welfare socio-sanitario
Il volume raccoglie gli atti del VI Congresso Nazionale della Società Italiana di Sociologia della Salute (S.I.S.S.), tenutosi a Pisa nel giugno 2015. Gli articoli affrontano i temi dell'integrazione socio-sanitaria e della costruzione della salute, in prospettiva multidisciplinare attraverso un dialogo proficuo tra mondo accademico e professionale. L'attuale crisi (economico-finanziaria, sociale e culturale) sta trasformando in modo irreversibile le politiche sociali e sanitarie; in questo scenario la salute è sempre più al centro di forti tensioni tra risposte pubbliche e modelli di mercato. Le varie chiavi interpretative - dal diritto alla sociologia, dalla psicologia al servizio sociale - si confrontano nel testo utilizzando approcci teorici diversi e i risultati di numerose indagini empiriche per fornire indicazioni utili all'individuazione di buone pratiche e al ripensamento dei modelli gestionali e organizzativi. Con i contributi di: M. Bonciani, R. Casamassima, S. Clementi, B. Cordella, G. Cotichela, S. De Rosis, R. Di Santo, M. Di Trani, R Elia, L. Ferrara, M. Ferretti, A. Florio, M. Gifuni, A. Golino, M. Grasso, F. Greco, R R Guzzo, G. Moro, A. Orlando, U. Pagano, P. Pasetti, A. Perino, A. Renzi, A. Sannella, P. Scida, L. Solano, C. Sorio, I. Vaccari, M. Vainieri. -
Archivio penale. Rivista quadrimestrale di diritto, procedura e legislazione penale, speciale, europea e comparata (2016). Vol. 2
Dal 2011 Alfredo Gaito, aiutato da una schiera di docenti e magistrati (di varia estrazione culturale, politica ed accademica) e di giovani studiosi italiani e stranieri, ha dato un nuovo impulso e un nuovo volto all'Archivio Penale, prediligendo, costantemente, la trattazione di argomenti al passo con le novità legislative e giurisprudenziali provenienti dalle Istituzioni nazionali ed europee, facendo sempre leva sulla tutela dei diritti di coloro che si trovano nelle maglie della scena giudiziaria. -
Il capitale relazionale delle università
Il volume si propone di fornire un modello valutativo e gestionale del capitale relazionale nelle università, interpretandone le specifiche componenti elementari, nel quadro più vasto del cosiddetto capitale intellettuale. A tal fine, il modello utilizzato considera, in primo luogo, le tre missioni (didattica, ricerca e terza missione) e le collegate relazioni con i vari stakeholder: gli studenti, la comunità scientifica, le imprese, le istituzioni (gli enti locali, gli enti territoriali, lo Stato e così via) e, più in generale, il territorio a livello economico-sociale. A partire dal suddetto modello ""relazionale"""", vengono individuati i principali parametri (drivers) in grado di esprimere la qualità delle relazioni: gli effetti economici derivanti dalla relazione; l'eventuale trasferimento di know-how; la reputazione/immagine che la relazione contribuisce a creare; il livello di soddisfazione degli attori coinvolti nella relazione; l'intensità e la stabilità della relazione; le potenzialità di sviluppo della relazione, tenendo conto degli ostacoli/vincoli e delle opportunità interne ed esterne; i costi diretti e indiretti della relazione. Per ciascun parametro, infine, vengono definiti specifici indicatori di performance."" -
Statue vestite. prospettive di ricerca. Ediz. a colori
Il volume - esito di un incontro tra studiosi di diversa specializzazione e nazionalità, a conclusione di un progetto di ricerca finanziato dall'Università di Pisa - offre una molteplicità di punti di vista sulla realtà del vestire le statue: dall'identità artistica dei manufatti ai loro aspetti devozionali, dalla riflessione antropologica ai modi della loro musealizzazione. Ad uno sguardo privilegiato sulla Toscana nordoccidentale si aggiunge - oltre alla presenza di interventi di più generale contestualizzazione - quello su due aree particolarmente significative per questo fenomeno culturale, quali la Spagna e la Basilicata. I singoli saggi si devono a Elisa Acanfora, Paola Antonella Andreuccetti, Manuel Arias Martinez, Clara Baracchini, Francesca Barsotti, Isabella Botti, Antonella Capitanio, Marco Collareta, Fabio Dei, Gabriele Donati, Francesca Fabiani, Daria Gastone, Valeria E. Genovese, Antonella Gioii, Sonia Lazzari, Paola Martini, Francesca Pisani, Michele Rak, Paola Refice, Cinzia Maria Sicca, Barbara Sisti, Nicola Zilio. -
Studi pisani sul Parlamento. Vol. 7: crisi del Parlamento nelle regole della sua percezione, La.
Il volume raccoglie gli atti di una giornata di studi svoltasi a Pisa il 5 febbraio 2010. Il filo comune dei vari contributi è ""leggere'' l'istituzione parlamentare nella prospettiva della sua percezione da parte dell'opinione pubblica, degli altri poteri dello Stato e degli enti che compongono la Repubblica indagando il modo in cui il Parlamento presenta se stesso e gli strumenti a disposizione dell'istituzione parlamentare per lavorare sulla propria immagine. La percezione contribuisce in modo significativo alla legittimazione dell'istituzione, e forse alla ridefinizione del concetto stesso di rappresentanza, specialmente in tempi di """"crisi"""" delle assemblee rappresentative. Sono stati presi in esame molti degli strumenti - vecchi e nuovi - che il Parlamento ha a disposizione per costruire all'esterno l'immagine di sé, delle sue attività e della sua funzione: dalla governance dei canali di comunicazione formali più tradizionali a quella dei canali informali mediati anche dal giornalismo parlamentare, dalla pubblicazione e divulgazione della legge e degli atti alla comunicazione via Internet e via social media, dalla pubblicità dei lavori in commissione alla utilizzazione della legge come strumento ili comunicazione di un messaggio politico, dagli strumenti di trasparenza dell'attività fino ai profili di tutela della riservatezza e persino della segretezza."" -
Contesti di crisi. Nuove forme della disuguaglianza e ricerca sociologica
Migrazioni giovanili qualificate, NEET, carcere e detenuti, classi sociali, sistemi locali di welfare, questo è il quadro tematico in cui si svolgono le riflessioni dei capitoli contenuti nel presente volume, che a loro volta rappresentano esplorazioni empiriche e teoriche in spaccati più o meno estesi e nuovi dei processi di diseguaglianza che attraversano la società italiana. Si tratta di un quadro con pennellate e tinte forti, poiché tali sono la rilevanza e gli effetti dei fenomeni affrontati nella vita quotidiana delle persone, e in particolare dei soggetti più vulnerabili. Un quadro che assomiglia più a un mosaico che necessita ancora di ulteriori approfondimenti e specificazioni nonché di nuove aggiunte, in modo da comprendere più a fondo come agiscono i processi della diseguaglianza e da permettere la costruzione di dispositivi di intervento politico più efficaci e illuminati di quelli realizzati finora. Il Volume costituisce l'esito di un lavoro plurale di indagine condotto da un gruppo di studiosi del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, finanziato all'interno del Progetti di Ricerca di Ateneo (PRA) promosso dall'Ateneo Pisano per l'anno 2015. -
Nuove musiche (2016). Vol. 1
La rivista «Nuove Musiche» nasce dal sodalizio tra il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Palermo e la Fondazione Prometeo di Parma. Essa colma una lacuna dell'attuale panorama editoriale italiano, privo di un periodico di alto profilo accademico monograficamente dedito alla musica contemporanea. Dotata di un comitato scientifico internazionale e applicando procedure di peer review, la rivista esce con cadenza semestrale, in edizione multilingue, in versione sia digitale sia cartacea. Suo oggetto di studio è l'intero campo mondiale della musica d'oggi, con una prospettiva privilegiata sulla situazione italiana. Lo sguardo di ""Nuove Musiche"""" mira alla convergenza metodologica dei vari approcci della musicologia: storico, estetico, analitico, teorico-sistematico, socio-antropologico, psico-neurologico, semiotico, mediale, economico. Cioè alla convergenza tra la musicologia stessa e le altre discipline della conoscenza, nell'ideale di un umanesimo aggiornato. Oggi in Italia il dibattito sulla musica contemporanea si svolge perlopiù in un ambito ristretto e separato, """"Nuove Musiche"""" invece punta a integrare la riflessione sulla musica contemporanea nella vita culturale nel senso più vasto. Perciò la rivista ospita studi scientifici ma anche contributi liberi di compositori, interpreti e organizzatori, e si rivolge al pubblico della musicologia accademica internazionale ma anche agli """"addetti ai lavori"""" della musica contemporanea e a tutte le persone interessate."" -
Conciliare interessi amministrando, nel dialogo tra scienza, tecnica e diritto
L'indagine sul tema origina dalla riflessione sul crescente ruolo dei rapporti tra le scienze giuridiche e le ed. “scienze dure” nell'ambito dei procedimenti a rilevanza ambientale. Obiettivo della ricerca è saggiare il ruolo del principio di precauzione all'interno delle decisioni amministrative volte alla tutela ambientale, con particolare riferimento al caso dei titoli abilitativi alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e all'autorizzazione integrata ambientale; tali decisioni presuppongono la ricerca di un dialogo tra scienza, tecnica e diritto e realizzano il complesso contemperamento tra interessi conservativi e interessi produttivi. Alla luce di tale contesto, emergono alcuni interrogativi di fondo, del tipo: qual è il grado di penetrazione delle scienze diverse da quelle giuridiche all'interno delle decisioni amministrative? Chi è il custode del principio di precauzione negli ordinamenti settoriali pervasi di tecnicità e volti a tutelare l'ambiente nel suo complesso? Con l'introduzione di Alberto Massera, professore ordinario di Diritto amministrativo presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa. -
La regolazione dei prezzi in Italia tra le due guerre. Tanto rumore per poco?
Durante la prima metà del Novecento in Italia, come altrove, la regolazione dei prezzi si inserì sempre più profondamente nella realtà economica del paese diventando uno stabile strumento d'intervento pubblico per governare sia le emergenze belliche sia le differenti fasi congiunturali, conseguenti, ad esempio, a ""quota novanta"""" o alla svalutazione della lira a metà degli anni Trenta. Seguendo un'analisi storico-istituzionale, il volume ricostruisce, dopo aver esaminato il sistema annonario attuato durante la Grande guerra, le modalità con cui il controllo dei prezzi tentò di modificare, negli anni Venti e Trenta, i meccanismi di autoregolazione del mercato istituzionalizzando la """"contrattualità"""" corporativa tra le imprese. Quell'esperienza regolativa, pur suscitando l'interesse e l'entusiasmo di molti autori contemporanei, fu costellata da numerosi punti critici di ordine istituzionale, organizzativo, sociale ed economico. La macchina amministrativa preposta al sistema di requisizione-calmiere-razionamento mostrò poi tutta la sua fragilità anche di fronte alle urgenti e pressanti necessità di pianificazione di un'economia belligerante, mancando spesso della necessaria efficienza e tempestività per contrastare le transazioni di mercato nero. Si fece sicuramente molto """"rumore"""" attorno alla disciplina dei prezzi, ma i risultati furono piuttosto deludenti rispetto alle attese."" -
La esiguità da criterio di selezione della «tipicità bagatellare» ad indice di esclusione della punibilità
L'introduzione della clausola di speciale tenuità del fatto prevista dall'art. 131 te c.p. porta alla ribalta il tema dell'esiguità dell'illecito, trasformandone le funzioni nella teoria generale del reato. L'esiguità, infatti, da mero indice quantitativo del reato e criterio di confine della tipicità, viene a mostrarsi non più solo come indice di selezione di un modello di reato tenue, ma anche come criterio rivolto sia al legislatore sia all'interprete, diretto alla selezione della punibilità. Al centro della riflessione si pone l'offesa, quale nucleo essenziale del reato, che affronta le tematiche principali relative ai criteri di esiguità ed alle clausole di irrilevanza, al fine di tracciare, se possibile, i confini tra la particolare tenuità del fatto e la irrilevanza sostanziale. Ripercorse le principali questioni inerenti al principio di offensività ed alla teorica del bene giuridico, l'attenzione si rivolge dunque alla dimensione minima dell'offesa. Difatti la graduazione dell'offesa e degli ulteriori elementi del reato, ma anche il principio di meritevolezza della pena e di proporzione, l'ipertrofia del diritto penale, la deflazione nel sistema penale, l'esperienza maturata nel processo minorile ed avanti al giudice di pace penale, nonché la introduzione dell'art. 131 bis c.p. sono gli ulteriori temi affrontati nel presente lavoro, finalizzato ad evidenziare i tratti qualificativi dell'esiguità e le sue manifestazioni, sia in senso qualitativo che quantitativo, nella struttura del reato. -
Esperienze di tutela dei diritti fondamentali a confronto. Seminario interno del Corso di Alta Formazione in Giustizia costituzionale, anno 2017
Il presente volume raccoglie i contributi di alcuni dei partecipanti al Seminario interno alla VI edizione del Corso di Alta Formazione in giustizia costituzionale e tutela giurisdizionale dei diritti fondamentali, svoltosi presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa tra il gennaio e il febbraio 2017. Il Corso, di cui nel gennaio 2018 sarà inaugurata la VII edizione, ha costituito negli anni tanto per i partecipanti che per i docenti un'occasione unica di proficuo confronto sulle tecniche e sugli strumenti di tutela dei diritti fondamentali, nell'ambito del quale si collocano a pieno titolo le testimonianze portate dai Corsisti nel Seminario interno. -
Accademia di Belle Arti di Firenze. Scultura 1784-1915. Ediz. a colori
Il libro, frutto di anni di ricerche condotte prevalentemente su fonti archivistiche e letterarie da studiosi di primo piano, nasce dall'esigenza di ""ricostruire"""" la storia dell'Accademia di Belle Arti di Firenze e di mettere finalmente in luce il suo prestigioso patrimonio artistico, oggi """"ospitato"""", in gran parte, in vari musei cittadini. Primo di una serie di studi rivolti alle scuole artistiche dell'Accademia, il volume, dedicato alla Scultura e ai suoi protagonisti dal momento della fondazione fino all'inizio del Novecento, focalizza l'importanza rivestita da questo istituto educativo, sempre al centro della vita artistica fiorentina, al quale spettò, tra l'altro, la salvaguardia e la tutela del patrimonio pittorico-scultoreo toscano, come testimonia, ad esempio, l'intervento risolutivo del presidente Giovanni Degli Alessandri, che nel 1808, in seguito alle leggi emanate dal governo napoleonico, salvò dalla dispersione gran parte delle opere quattro-cinquetentesche provenienti dai conventi soppressi, facendo sì che queste fossero concesse """"all'Accademia delle Belle Arti in onorevol memoria dei Figli Suoi e per Istruzione dei Nuovi dell'Accademia medesima"""". Insieme alle indagini dedicate ai professori di Scultura che nel corso del tempo hanno guidato la scuola, primo fra tutti il geniale Lorenzo Bartolini, il volume, che analizza per la prima volta in modo dettagliato l'evoluzione delle arti plastiche nel capoluogo toscano tra la fine del Settecento e l'Ottocento, focalizza l'attenzione sui princìpi di insegnamento attuati dai singoli maestri e sulle raccolte artistiche, incentrate, prevalentemente, su statue e bassorilievi in gesso eseguiti dalle giovani leve in occasione di concorsi o inviati dalle stesse nel corso dei cosiddetti """"pensionati"""" a Roma. Proprio grazie a queste nuove indagini è stato così possibile identificare gli autori dei bassorilievi originali ottocenteschi, vanto delle raccolte artistiche attuali dell'Accademia, finora in gran parte anonimi e inediti. Il libro, per esigenze di indagine, si è prefisso come termine cronologico il 1915, anno d'inizio della prima guerra mondiale e tempo di cambiamenti radicali all'interno della Scuola. Per supplire alla mancanza di uno studio """"contemporaneo"""" sulle arti plastiche è previsto, dopo un volume analogo al presente dedicato alla Pittura, un libro sulle arti del Novecento, dove saranno effettuate ricerche su tutte le scuole artistiche presenti all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Il libro curato da Sandro Bellesi, introdotto da cinque presentazioni (Luciano Modica, Eugenio Cecioni, Cristina Acidini, Luigi Zangheri e il curatore), raccoglie diciotto saggi. Questi, distribuiti in sezioni differenziate, portano la firma di Michele Amedei, Sandro Bellesi, Silvestra Bietoletti, Valeria Bruni, Rossella Campana, Annarita Caputo, Giovanna Cassese, Giulia Coco, Cristina Frulli, Francesca Lotti, Daniele Mazzolai, Fabrizio Paolucci, Francesca Petrucci, Roberta Roani, Enrico Sartoni, Giandomenico Semeraro ed Ettore Spalletti. Le schede delle opere presenti volume sono state redatte da alcuni autori dei saggi e da Caterina Del Vivo ed Elena Marconi."" -
Elementi di missilistica
Il frontespizio rappresenta le seguenti immagini: La visualizzazione delle linee di corrente del flusso intorno ad un profilo NACA 0010, in condizioni di stallo; Un propulsore a propellente solido; Una camera di combustione per turbogas; Un turboreattore; Uno scramjet; Un Gyro-accelerometro integratore; Un missile in fase di lancio dal bordo di una nave. Le suddette prime sei immagini si riferiscono ai principali argomenti sviluppati nel presente testo. L'ultima immagine si riferisce, invece, al prodotto finale, cioè il missile. Questo testo è stato scritto prevalentemente per il Corso specialistico di Ufficiali dello Stato Maggiore della Marina Militare Italiana, tenuto presso l'Accademia Navale di Livorno. Tuttavia, nel presente volume si trovano molte informazioni scientifiche di base, riguardanti gli aspetti progettuali e funzionali di missili e di interesse sia di lettori privi di ogni nozione specifica, sia di studiosi e specialisti di varie discipline ingegneristiche. -
Lingua istruzione e integrazione delle nuove minoranze
Il volume raccoglie i risultati di studi condotti nell'ambito di un progetto di ricerca di interesse nazionale (Prin 2010-2011), avente ad oggetto la lingua come fattore di integrazione sociale e politica, con specifico riferimento alle nuove minoranze linguistiche ed al ruolo dell'istruzione. La crescita di nuove minoranze linguistiche originate dai flussi migratori, divenute componente rilevante della popolazione italiana, richiede un'analisi dei relativi profili giuridici e di regolazione, al fine di valutare la capacità delle società di essere inclusive ed aperte al contributo di una pluralità di differenze, anche sotto il profilo culturale. La scuola, e più in generale l'istruzione, con la loro ""naturale"""" apertura ad una pluralità di Identità, provenienze e appartenenze, costituiscono un ambito privilegiato di analisi delle trasformazioni che stanno investendo la società italiana, come altre-società europee. Nella, scuola, infatti, le questioni più delicate e le opportunità- aperte dal forte incremento dell'eterogeneità linguistico-culturale della popolazione possono essere colte nella loro forza ed evidenza, come in una sorta di """"laboratorio sociale"""" dove si manifestano, nel vivo delle dinamiche dei processi formativi, le fatiche e le tensioni della convivenza tra diversi; al tempo stesso, nella scuola possono sperimentarsi percorsi di integrazione da applicare anche in ambiti extra-scolastici, nella prospettiva di una società (più) inclusiva. Il presente volume analizza il tema su una pluralità di piani: dal contesto sovranazionale ad alcuni ordinamenti stranieri, per giungere ad una puntuale analisi della situazione del nostro Paese, approfondendo in generale gli aspetti e le funzioni della lingua come oggetto del diritto e dei diritti."" -
Cultura e diritti. Per una formazione giuridica (2016). Vol. 3
La rivista della Scuola superiore dell'avvocatura, a cadenza trimestrale, si occupa di temi che riguardano le attività di formazione iniziale e continua negli aspetti relativi alle abilità dell'avvocato, con particolare riguardo alle tecniche dell'argomentazione, dell'interpretazione, del linguaggio, della costruzione del testo, dell'analisi della giurisprudenza. Sono anche affrontati argomenti che attengono alla condizione della donna nella professione, alle prospettive dei giovani, alla mediazione e ai problemi del nostro ordinamento. È riservato un particolare rilievo all'etica professionale e ai diritti umani e fondamentali, approfondendo problemi nei quali le trasformazioni indotte dai nuovi diritti e il ruolo che spetta all'avvocato per realizzarne l'effettività si coniugano con valori etici che investono doveri e responsabilità verso la società e la comunità umana. La rivista, infine, propone un tema oggetto di costante interesse quale quello dei rapporti tra cultura, diritti, giustizia e professione. -
Sicurezza e autotutela
Il volume riporta gli atti, opportunamente rielaborati dagli autori, del convegno svoltosi nel mese di aprile 2015 a Pisa organizzato dall'Associazione studentesca Universitas unitamente al Dipartimento di giurisprudenza, con il Patrocinio dell'Università di Pisa e del Comune di Pisa e l'accreditamento presso l'Ordine degli Avvocati di Pisa. Nell'ambito del volume sono state affrontate le problematiche della ""autotutela"""" e della """"sicurezza"""" dal punto di vista dei diversi ambiti professionali che vi si interfacciano: dal professore universitario di diritto penale al magistrato, all'avvocato, al criminologo, al giornalista, al costituzionalista, all'economista, al prefetto, al legislatore sino all'amministratore locale. La curatela del volume è stata affidata a Gian Guido Maria Grassi che, insieme ad Anna Pappalardo, ne ha anche svolto il ruolo di coordinatore scientifico del convegno. Con i contributi di: Gian Guido Maria Grassi, Alberto Marchesi, Alberto Gargani, Lydia Pagnini, Enrico Pappalardo, Vincenzo Maria Mastronardi, Luca Daddi, Marco Filippeschi, Francesco Dal Canto, Roberto Romboli, Luca Spataro, Nico D'Ascola, Marco Rondini, Alfonso Bonafede, Anna Rossomando, Simonetta Ghezzani, Andrea Serfogli, Edoardo Lombardi, Anna Pappalardo."" -
Strutture linguistiche e dati empirici in diacronia e sincronia
Il volume ""Strutture linguistiche e dati empirici in diacronia e sincronia"""" rappresenta il frutto del lavoro di un gruppo di ricerca facente capo alla Sezione di Linguistica del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa. I saggi qui riuniti, aventi per oggetto varie strutture e dinamiche linguistiche, fanno perno su tre temi, centrali nel panorama attuale della disciplina: linguistica storica e mutamento linguistico, strutture linguistiche tra sincronia e diacronia, acquisizione e perdita del linguaggio. Le molteplici questioni affrontate coinvolgono diversi livelli di analisi, spaziando dalla fonologia alla semantica, dal lessico alla morfologia. Nel contempo, ampio è lo spettro delle lingue prese in esame: latino, greco, italiano, inglese, arabo. Le ricerche illustrate presentano una solida base empirica, talora affiancata da moderne metodologie di analisi. Sul piano teorico, le diverse prospettive assunte dagli autori risultano collegate fra loro grazie ad una comune istanza cognitivista, senza tralasciare la considerazione per i fattori sociali e storici, costanti nella fenomenologia linguistica di ogni tempo e luogo.""