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Manifesto per una vecchiaia ardente
In un'epoca in cui il loro numero è in aumento e quindi anche il loro potenziale politico, i «vecchi» sono lasciati soli da una società che considera la vecchiaia l'età del lutto, un coacervo di ogni tipo di violenze. Quelle sul corpo, preda di malattie; quelle perpetrate da un mondo ossessionato dalla giovinezza, pronto alla sopraffazione di chi è debole; quelle dell'anima, afflitta da lutti, rimpianti e ricordi opprimenti. Abbandoniamo questa immagine di disfatta della vecchiaia, creiamo un movimento «ardente» che riconosca alla terza età, l'età agonica (dal greco agon, combattimento e gioco), di possedere la ricchezza di un patrimonio formato dal tempo vissuto. Alla vecchiaia deve essere restituito il diritto a ricoprire un ruolo di primo piano nella società umana e che sia sinonimo di grande esperienza, di sensibilità e saggezza. Invecchiare non vuol dire vegliare, e l'autore ce lo dimostra offrendoci una galleria di personaggi ai quali la «grande età» ha regalato nuovo vigore e straordinaria creatività, come Freud inventore della psicanalisi, Duchamp inventore dell'arte moderna, il Re Lear di Shakespeare, il Faust di Goethe, Picasso e tanti altri. E anche la Bibbia riconosce alla vecchiaia una posizione di privilegio, prestigiosa e prodigiosamente creativa. Che la «grande età sia un'età combattiva e ludica, nella prospettiva di una nuova epoca sotto il segno anche di un eros eterno!» -
Alla deriva. 76 giorni naufrago nell'Atlantico
In Alla deriva, Steven ripercorre nei dettagli, attraverso note sulle tecniche di sopravvivenza, foto e illustrazioni da lui stesso realizzate, la sua odissea di naufrago per 76 giorni nell’Atlantico, dimostrando come la forza di volontà, lo spirito e l’ingegno dell’uomo facciano superare ogni avversità.rnrnAlla deriva è la più incredibile storia vera di sopravvivenza in mare mai raccontata, tanto stupefacente che Ang Lee, autore dell’Introduzione di questa edizione, ha voluto Steven Callahan come consulente per il kolossal Vita di Pi e indicato il suo libro come «must read» per tutto il cast. Sono passati trentacinque anni dal naufragio di Steven, trenta dalla prima pubblicazione del libro che racconta al mondo la sua straordinaria esperienza. Oggi che il survivalismo è diventato popolare grazie al cinema e alla televisione, Alla deriva dimostra ancora la forza narrativa e l’intensa spiritualità che lo hanno trasformato in un classico d’avventura, ai vertici della classifica dei bestseller del «New York Times» per oltre trentasei settimane. In Alla deriva, Steven ripercorre nei dettagli, attraverso note sulle tecniche di sopravvivenza, foto e illustrazioni da lui stesso realizzate, la sua odissea di naufrago per 76 giorni nell’Atlantico, dimostrando come la forza di volontà, lo spirito e l’ingegno dell’uomo facciano superare ogni avversità. -
L' uomo sbagliato
In casa Stucchi-Lanzone il potere economico è un'eredità femminile: da cinque generazioni la donna più forte e volitiva gestisce l'impresa di costruzioni di famiglia con polso inflessibile. Finché Francesca, l'ultima delle eredi, non incontra Riccardo, misterioso uomo d'affari del Sud: l'uomo sbagliato. Sposato, come lei. E troppo diverso. Per ambiente, storia, tradizioni, etica. Fermarsi è difficile. Impossibile. Ogni volta sono lacrime e sofferenza, sesso e desiderio, bisogno di abbandono e paura di lasciarsi andare. Ma per quanto tempo si può giocare mantenendo il controllo della partita? Una storia torrida che entra nella pelle con la dolcezza di una canzone d'amore. Musica e tessuto narrativo sfumano una nell'altro: dove non arrivano le parole, arrivano le canzoni. Perché, come diceva François Truffaut, ""le canzoni d'amore sono stupide; e più sono stupide, più sono vere""""."" -
Qualcuno ce l'ha con me. Dal pregiudizio alla paranoia
Cos'è la paranoia? Cos'è quel delirio lucido che si esprime spesso con idee di persecuzione? Qualcuno ce l'ha con me: un alieno, la CIA, la mafia, l'inquilino del secondo piano oppure uno sconosciuto incontrato per caso sull'autobus. I confini tra realtà condivisa e immaginazione sono più labili di quanto si possa credere, tanto che può diventare impegnativo scoprire le radici psicologiche, biologiche o evoluzionistiche che alimentano la pianta dell'esperienza delirante. La paranoia, nella sua dettagliata descrizione storica e psichiatrica, viene utilizzata come riferimento estremo e per aiutare a trovare un senso nelle forme più sfumate e inconsuete di pensiero che non raggiungono vette di irrazionalità. Sono quelle che eccitano tanto i leader carismatici politici o religiosi quanto i loro seguaci, o che ipotizzano presunti complotti; sono sostenute da identità rigide che facilitano passioni amorose non corrisposte o gelosie malate fino all'omicidio (soprattutto di donne); così come discriminazioni verso il diverso da noi (per colore della pelle, lingua, nazionalità oppure orientamento sessuale), liti, faide e guerre. Questo libro ci guida nei meandri del pensiero paranoideo servendosi anche delle biografie di personaggi noti - da Davide Lazzaretti al norvegese Anders Breivik, da Stalin a Charles Manson - per illuminare i gradini della piramide che da una base di idee plausibili e condivisibili si restringe fino all'apice del delirio. «La prudenza potrebbe non essere mai troppa nei riguardi di situazioni o persone che non conosci, ma quando lo è, l'esplorazione del mondo e degli altri si blocca e ti restringi in uno spazio sempre più ristretto che ospita paure e sospetti fino al deragliamento del pensiero. Lasciati trasportare dal dubbio e diffida di chi vuole convincerti della certezza delle sue idee.» -
I reporter di guerra. Storie di un giornalismo in crisi da Hemingway ai social network
Winston Churchill diceva che in tempo di guerra la verità è così preziosa che bisogna proteggerla con una cortina di bugie. Era una bella ipocrisia, per nascondere la volontà - che è storia d'ogni Paese - di coprire la conoscenza della realtà o comunque di piegarne la conoscenza alle ragioni della politica. Oggi l'informazione è arma più importante di un esercito, perché il consenso dell'opinione pubblica è essenziale per qualsiasi strategia bellica. Nel nostro tempo, iperconnesso, ultravelocizzato, perduto in una rete dove la potenzialità della costruzione della conoscenza è senza limiti ma, molto spesso, anche senza strumenti critici di interpretazione dei flussi narrativi, l'uso dell'informazione è centrale. E la guerra - nel suo racconto drammatico - diventa la metafora più illuminante della complessità che accompagna la conoscenza della realtà e di come il giornalismo debba fare il proprio lavoro in una pratica quotidiana di difficile difesa della propria autonomia dai condizionamenti che ogni potere, governo e interesse tentano di imporgli. Il reporter di guerra diventa in questo libro il simbolo della ricerca costante della verità in un territorio dove i pericoli, i rischi, le minacce, non sono soltanto quelli d'una cannonata o d'una mina, o d'una milizia jihadista di tagliagole invasati, ma riguardano le difficoltà di verifica delle informazioni e i tentativi sempre più sofisticati di disinformazione. Cinema, letteratura, immaginario popolare, hanno fatto del reporter di guerra una figura mitica; questo libro ne racconta la storia dal primo corrispondente - in Crimea, nel 1854, quando si scriveva con la penna d'oca e l'inchiostro - ai giorni d'oggi, del Califfato, delle bombe intelligenti, dei droni e del collegamento in tempo reale dal campo di battaglia. Oggi Obama può guardare in diretta dalla Casa Bianca i commandos che ammazzano Bin Laden a 10 mila miglia di distanza, e il reporter di guerra scivola nell'ombra di una marginalità inquietante: sappiamo sempre di più, ma capiamo sempre di meno. Questo libro - nella metafora del racconto della guerra - ci aiuta a capire, e a difendere il nostro desiderio di sapere. -
Il fiore pungente. Il prete che si è scoperto uomo
Un prete di strada, una coscienza critica fuori e dentro la Chiesa, il fondatore di una comunità sempre aperta all'accoglienza degli ultimi, gli stessi cantati dal suo amico Fabrizio De André. Don Andrea Gallo è ""un prete che si è scoperto uomo"""" e in questo libro racconta a Fabia Binci e Paolo Masi la sua vita, le sue idee, il suo mondo, attento a far sì che l'insegnamento di Cristo sia sempre calato nella realtà quotidiana, dall'esperienza come missionario in Brasile a quella come cappellano del carcere minorile di Genova, dall'uscita dalla congregazione salesiana alla fondazione della Comunità di S. Benedetto al Porto. Il racconto della sua visione intransigente della politica e della società, i maestri che hanno segnato il suo percorso (Don Bosco, Dom Helder Camara, Papa Giovanni XXIII, Giuseppe Dossetti, Giorgio La Pira ma anche Che Guevara e Gandhi) e, soprattutto, tutti quegli esseri umani che incontrando Don Gallo si sono sentiti amati su questa terra, """"alcuni forse per un attimo, altri per un periodo più lungo, alcuni per tutta la vita""""."" -
Non uccidete il futuro dei giovani
Riguardo le nuove generazioni è ormai di uso comune sostenere che è stato loro rubato il futuro, ma per il combattivo ""prete da marciapiede"""" di Genova il futuro, ai giovani, più che rubarlo, glielo stanno uccidendo, con il rischio quindi che non sia più possibile restituirglielo prima di almeno due o tre generazioni. Questo libro mostra un don Gallo diverso dal solito, molto documentato e alle prese con concetti molto concreti quali la strategia della Fiat e del suo manager Sergio Marchionne, il rating, il debito sovrano, le deindustrializzazioni, la finanza, la globalizzazione e i vari indici sociali ed economici degli ultimi 150 anni, cioè in pratica dall'Unità d'Italia, messi in rete dall'Istat. Sono gli indici che mostrano con chiarezza come qualcosa, in quello che era il Belpaese, si sia rotto a partire dagli anni Ottanta. """"Giovani, incazzatevi!"""", ripete più volte don Gallo nel libro, e con ragione. Nel 2011 hanno fatto sensazione la primavera araba, la rivolta inglese di Tottenham e l'inizio del movimento degli Indignados, sfociato come un fiume anche negli Usa a partire da Wall Street, ancora oggi l'ombelico del mondo della finanza. """"Quella finanza che ha distrutto l'industria e umiliato il lavoro"""", sottolinea don Gallo, facendo notare che le potenziali Tottenham non mancano neppure in Italia. Un appello appassionato a indignarci in massa perché per i nostri giovani ci possa essere una primavera italiana."" -
Osnangeles
Osnago non è come Los Angeles. O forse è Los Angeles a non essere come Osnago. O forse posti e luoghi non sono in grado di dividere e ordinare storie che sono di ogni dove e di tutti. Osnangeles è un pugno di tipologie umane, barbieri, pasticceri, spacciatori, robivecchi, anziani ma soprattutto ragazzi, come il rachitico Enrichetto, che tenta il suicidio regolarmente pur avendo, fortunato lui, il ""Fifty Malaguti"""". Osnangeles è un luogo dove il gergo giovanile si sposa con il dialetto, e dove le nuove parole del mondo, da """"leggins"""" a """"transessuale"""", portano a un paese dove i pezzi del mondo che verrà si infrangono sulle coscienze in formazione dei suoi abitanti. Osnangeles è la gioventù del """"nongiovane"""": una galleria di personaggi surreali, poetici, ingenui e divertenti lanciata insieme in una rincorsa verso scoperte, sconfitte e vittorie in una Osnangeles che piacerebbe (molto) anche a Los Angeles."" -
El especialista di Barcelona
Come si fa a dimenticare a comando? Com'è possibile perdere per strada la memoria di una storia, se prima non si ha la pazienza di recuperarla passando al setaccio tutto quanto l'ha riempita da venticinque anni a questa parte? È quello che si accinge a fare lo Scrittore, seduto su una sedia all'inizio della Rambla e proprio nessuna voglia di scrivere e di vivere come gli altri. Contraltare di questa sua volontà di oblio programmatico e globale è la figura cicciuta e tracagnotta dell'especialista, un docente universitario ""che di sé non ha mai saputo niente di essenziale, a parte di essere basso di cavallo e di farsene un cruccio mortale"""". Alle spalle e attorno l'especialista, una caleidoscopica orda di parenti che rimescolano i propri sessi e li sovrappongono, una consorteria di avidi, esaltati e feroci come conigli stipati dentro una comune gabbia di pregiudizi, rancori, omertà, tic di finta trasgressione e segreti di Pulcinella. Per lo Scrittore affezionarsi all'especialista e tenere il conto dei ribaltoni della sua sagrada familia è un tutt'uno, un po' perché simpatizzare con i mostri è l'unico modo per non farsene sbranare, un po' perché """"per fare chiaro bisogna prima fare un po' di caldo"""". Ha inizio così una lotta all'ultima confidenza taciuta tra un uomo che ha il solo cruccio di non poter condividere la propria integrità con nessuno e diversi esemplari di un'umanità all'ultimo grido antica come Eva, reazionaria come il generale Franco e raccapricciante come un'acquaforte di Goya."" -
Il libro d'oro dei Peanuts. L'arte e la storia del fumetto più amato del mondo
Charlie Brown riuscirà mai a calciare il pallone? Schroeder ricambierà l'amore di Lucy? Linus smetterà il vizio della coperta di sicurezza? Piperita Patty passerà mai un esame? E, cosa più importante di tutte, Snoopy (quell'asso letterario canino) sarà mai pubblicato? ""Prendere un foglio bianco e disegnarci dei personaggi che la gente ama e di cui si preoccupa è un'occupazione estremamente soddisfacente. In realtà non importa come vieni definito, né dove viene pubblicato il tuo lavoro, finché porta un po' di gioia a qualche persona da qualche parte"""". (Charles Schultz). """"Il libro d'oro dei Peanuts"""" vuole onorare il cinquantesimo anniversario di Charlie Brown e compagni con più di 1000 fumetti scelti accuratamente che raccontano la storia dei Peanuts come non ha mai fatto prima nessun altro libro. Dalle labbra di Schulz apprendiamo come arrivò a creare i personaggi del fumetto più popolare del mondo attraverso nostalgici e a volte penosi ricordi adolescenziali... come l'incubo dello scambio di valentine in classe e lo struggersi per la ragazzina dai capelli rossi. Dal debutto dei Peanuts il 2 ottobre 1950 al giubileo d'oro, eccovi cinquant'anni degli episodi preferiti e le """"prime volte"""", tipo la prima volta che Lucy tolse il pallone a Charlie Brown. Sono comprese scene degli speciali televisivi di Charlie Brown e l'ultima ripresa del musical """"You're a Good Man, Charlie Brown"""" a Broadway. Sono queste le strip e gli eventi che hanno reso i Peanuts un fenomeno imponente che ogni giorno appare in 2600 giornali. Niente male per un bambino dalla testa rotonda che si chiama Charlie Brown."" -
I re neri
Cicero Grimes è uno psichiatra che soffre di una forte forma di depressione. È steso a terra, in cucina, tra i rifiuti accumulati in lunghe giornate di accidia. Un misterioso avvocato gli consegna una lettera: Clarence Jefferson, un capitano di polizia, gli comunica dove trovare due valigie piene di documenti scottanti, in grado di far cadere parecchie teste. Cicero, immischiato suo malgrado in qualcosa di grosso e pericoloso, incontrerà sulla sua strada Lenna Parillaud, facoltosa vedova con un passato oscuro che, come lui, ha uno speciale legame con il capitano Jefferson. Insieme a loro si ""macchieranno di sangue"""" un procuratore corrotto, dei cubani sanguinari, un pazzo anfetaminico sfuggito a una orribile prigionia e assetato di vendetta, un pilota contrabbandiere che si sta convertendo all'Islam e un duro veterano ex sindacalista: il padre di Cicero Grimes. Già pubblicato in Edizioni BD con il titolo: """"Re macchiati di sangue""""."" -
Uno, nessuno e centomila. Snoopy. 176 travestimenti del bracchetto più amato
Quanti sono i travestimenti del più grande bracchetto trasformista della storia? Snoopy sogna, scrive, filosofeggia. E intanto diventa boy scout, studente, agente segreto, giocatore di baseball, chirurgo, pilota, surfista, ballerino... Noi sogniamo con lui, mentre gioca a ""facciamo che io sono"""": il gioco di tutti i bambini, ma anche degli adulti, del mondo. In un volume unico la collezione completa dei 176 travestimenti di Snoopy, accompagnati dalle strisce in cui sono apparsi per la prima volta. Per chi ama i personaggi creati da Charles M. Schulz."" -
Spaghetti paradiso
Un praticante avvocato, Alessandro Flachi, inesperto e anche un po' maldestro, si ritrova coinvolto nella difesa di due donne molto differenti tra loro per età ed estrazione sociale, accomunate dal fatto di essere entrambe vittime di violenza. Si dipana da qui, condito da intriganti commistioni culinarie, un fitto intreccio di storie e di persone che, tra suspense e istanti di serenità, si addentra nel fenomeno dello stalking e della manipolazione attraverso un susseguirsi di eventi destinati a rivelare realtà insospettabili. In una fascinosa Puglia raccontata in modo quanto mai originale, Nicky Persico conduce per mano il lettore in un mondo di individui pericolosi - nemici invisibili eppure sotto gli occhi di tutti, invidiosi della vita e della vitalità delle vittime che perseguitano - proponendo la ricetta che il suo protagonista ha ideato per trasformare ingredienti banali in filosofia di vita: gli spaghetti con il Paradiso. -
L' ordine innaturale degli elementi
Le Rogazioni non avevano potuto evitare alla comunità la nascita dell'unica femmina in una famiglia di quattro fratelli. Nata nel 1972 in una casa colonica tra l'Adige e il Po, Caterina viene vissuta come una avversità e si misura da subito con l'arcaicità delle sue origini contadine, dove i padri antepongono la salute delle barbabietole a quella dei propri figli e li privano dell'infanzia affidando loro già da piccoli la faticosa cura dei campi al sorgere del sole. Sognando cannoni che sparano al cielo cospiratore si affida allora al calore dei pulcini, unici possibili alleati nella logica crudele del patriarcato rurale di una casa da cui non si usciva mai se non per andare rigorosamente in gruppo alla fiera agricola annuale. La smielatura, i venditori ambulanti a domicilio, le tempeste che lavano i campi, le luci lampeggianti dell'ambulanza che rompe l'isolamento scandiscono il suo vangelo personale. Caterina si ritaglia una sua vita nel silenzio che la proteggerà più dei santini che abbondano nella casa. E per salvarsi dovrà invertire l'ordine di elementi ineluttabili quanto le buriane e scatenare a sua volta la fantasia e gli arcobaleni contro quella terra stregata, rompendo schemi primitivi con i suoi dispetti e i suoi finti mutismi che esasperano e depistano anche il prete e la maestra, incappando in sofferte penitenze quali la reclusione nella camera dei salami, la denuncia ai carabinieri all'età di cinque anni e la gita scolastica a casa sua. -
Movimento per la disperazione
Il giornalista Michele Rota investe i 98 milioni di euro vinti al Superenalotto nella fondazione di un nuovo partito: il Movimento per la disperazione. Una formazione dal programma incompatibile con i partiti tradizionali, ma con una precisa idea politica: l'umanità deve mirare esclusivamente a estinguersi. L'Mpd si lancia quindi in campagne in cui invita a non fare più figli, allo spreco consapevole di energia, ad abbandonare la battaglia persa contro le mafie e a limitare la libertà personale di chi si proclama contro l'eutanasia. I sondaggi spaventano centrodestra e centrosinistra, che convergono su un unico candidato premier: Pina Bettini, ex sessantottina e cattolica integralista. La contrapposizione crescerà fino al drammatico finale. Un romanzo comico, grottesco e tragico, fatto solo di frammenti: pagine web, e-mail, sms, registrazioni di dibattiti televisivi, comizi, articoli di giornale, podcast di notiziari radiofonici e intercettazioni telefoniche. -
Il giocatore (ogni scommessa è un debito)
Da una vita vissuta come un romanzo, un racconto serrato, sospeso tra i toni ironici e grotteschi tanto cari al conduttore radiofonico toscano, e la cruda realtà. La storia di un gioco che si trasforma in vizio e poi in malattia. Marco Baldini, fiorentino purosangue, animatore radiofonico con la passione della scrittura e il diploma di ragioniere, si mette a nudo e lo fa con l'autoironia consapevole e il sarcasmo dissacrante. Tra un prestito, un debito e una corsa di cavalli, un'autobiografia nella scia della tradizione inglese, quella che unisce storie di strada e stile nella narrazione. -
Cuori meccanici
Brillante ritratto di questo primo scorcio del nuovo secolo, ""Cuori meccanici"""" sorprende per la lucidità e l'ironia con cui tratteggia i sogni, le paure e le contraddizioni delle nostre frenetiche vite metropolitane. A tutta prima, il giovane protagonista appare simile a tanti altri: un ottimo lavoro a Milano, in un'agenzia di pubblicità; un girotondo inesauribile di amici, di incontri, di viaggi; una ricerca del piacere esuberante e spensierata. Ma dietro questa sfavillante apparenza emerge, fin dalle prime pagine, il tema di fondo del romanzo: la consapevolezza, da un lato, di essere un arido collezionista di oggetti, di corpi, di emozioni; e la necessità, dall'altro, di infrangere la seducente prigionia di un consumo fine a se stesso."" -
L' universo spiegato ai miei nipoti
Entrando nel crepuscolo della propria vita, un astrofisico di fama mondiale si pone una domanda: cosa vorrei che sapessero i miei nipoti dell'universo in cui continueranno ad abitare quando io non ci sarò più? Nasce così questo dialogo immaginario tra un vecchio e un bambino che in una notte, seduti su comode sdraio, osservano il cielo. Attendendo le stelle cadenti, l'anziano scienziato risponde agli interrogativi sempre più incalzanti del giovane: di che materia sono fatte le stelle? Come si alimenta il sole? Cosa significa che l'universo è in espansione? Siamo soli nell'universo? Pensato per i bambini, il libro è stato letto anche dagli adulti, per la facilità con cui offre a chiunque semplici spiegazioni sui misteri del cosmo, saziando un desiderio di sapere che molti di noi si portano dietro dall'infanzia. Un desiderio scientifico che non esclude però la poesia. -
Le molecole affettuose del lecca lecca
Storia di Ciccio Pesce e dei suoi quattordici, quindici e sedici anni, un tempo letterario sufficiente a far conoscenza con: due asfissianti genitori che lo credono afflitto dalla sindrome di Asperger, quattro ragazze morte (le sue), poliziotti e carabinieri che gli girano attorno senza che riesca a spiegarsene il motivo, un'amica invisibile che gli occupa la testa senza che ci sia modo di sfrattarla, uno zio erotomane con l'ossessione di entrare nel Guinness Book of Sexual Records. Ingredienti: rabbia, paura, tristezza, gioia, allegria, ansia, rassegnazione, gelosia, speranza. Indicazioni terapeutiche: terapia sintomatica della noia acuta e cronica. -
La stanza enorme
"La stanza enorme"""" è stato pubblicato per la prima volta nel 1922. Libro insieme polemico e divertente, vede la guerra imporsi come la """"grande assente"""": C, il protagonista, viene riconosciuto colpevole di tradimento davanti a un tribunale farsa e imprigionato ben prima di aver sperimentato direttamente la guerra, anzi dopo un mese di bella vita parigina. Il viaggio verso la prigione si trasforma in un itinerario di conoscenza, e il protagonista finirà per spogliarsi di qualsiasi orpello civile facendo il suo ingresso in una nuova vita, consapevole della propria superiore diversità."