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Opium
Inghilterra, 1838. Charles Stowe, figlio di un ricco mercante, parte per l'Estremo Oriente alla ricerca del tè più delicato. Nelle Indie scopre l'esistenza del misterioso tè bianco, prezioso e quasi introvabile, prerogativa dell'imperatore cinese e il cui commercio è nelle mani del terribile Lu Chen. Ossessionato dalla bevanda, ma soprattutto dalla bellissima Loan, moglie di Lu Chen, Charles accetta un patto pericoloso: in cambio di un carico di oppio, potrà trascorrere sette giorni in compagnia di Loan, ma se alla fine non avrà la forza di partire abbandonandola, dovrà pagare con la sua vita. In questo viaggio attraverso le vie dell'Asia - da Ceylon a Singapore fino a Hong Kong, risalendo verso Shangai e giungendo infine nel cuore del Celeste Impero - Fermine crea una storia poetica immersa nel segreto dell'antico Oriente e percorre i misteriosi itinerari di guerra e di passione. -
Donne impilate
All’inizio è amore, quello che scoppia a una festa tra una avvocatessa di São Paolo e Amir, un uomo intelligente e affascinante, capace di accendere le conversazioni e di inebriare le notti. Poi uno schiaffo, per gelosia, e la giovane donna sa che deve allontanarsi: troppe volte ha seguito casi di maltratamenti per non sapere che quel gesto è solo il primo atto di una tragedia annunciata. Quindi decide di lasciare la città e andare nel remoto villaggio di Cruzeiro do Sol per seguire un caso di omicidio: la vittima è Txupira, una ragazzina, e i presunti carnefici sono tre ragazzi benestanti. La causa è difficile e l’avvocatessa la affronta con Carla, una collega dalla lunga esperienza, e Rita, una giornalista che all’improvviso viene trovata morta. Ne scaturisce un’indagine serrata, una disperata ricerca di giustizia in una terra sospesa tra realtà e sogno. -
Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire
Melissa vive a Catania, sta per compiere sedici anni e confida al diario i desideri e i tormenti ma soprattutto il disagio di una ragazza che sta per diventare donna. Una sera conosce Daniele, un ragazzo di diciotto anni, e con lui scopre il sesso ma rimane anche invischiata in un rapporto del tutto privo di calore emotivo e slancio passionale. Incontro dopo incontro si abitua alla freddezza di quel compagno rude e inizia a cercare in altri uomini una brutalità molto distante dai sogni di tenerezza della gioventù: regala il corpo a quanti lo desiderano, in attesa di colmare una mancanza più profonda. Senza tabù, con un occhio anticipatore sulle questioni di genere e sugli aspetti più intimi della sessualità, Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire è un libro sulla fragilità e sul difficile percorso di affermazione di un'adolescente. Come osserva Giulia Caminito nell'introduzione, il romanzo di Melissa Panarello è a distanza di vent'anni dalla sua uscita «un longseller classico, un segnalibro che ancora ci racconta tanto della gioventù e anche della scrittura in Italia a cavallo del secolo.» -
Breve storia della Cina
La storia cinese è tentacolare e gloriosamente caotica. La Repubblica popolare cinese è tra le superpotenze del XXI secolo quella che sembra più solida, ambiziosa e destinata a una ascesa inesorabile. Rappresenta a livello internazionale un'icona della modernità, un modello di sviluppo per altri paesi ma anche uno stato che vive della propria celebrazione e del proprio predominio. È impossibile raccontarne gli splendori culturali senza evidenziarne gli impulsi censori e propagandistici: il tratto prevalente sembra essere un'anima altamente contraddittoria. Linda Jaivin ricostruisce le trame di questa fittissima storia, ricordando tra le altre cose il ruolo delle donne in questo quadro sontuoso, i contributi della Cina alla cucina, al commercio, alla strategia militare oltre che all'estetica e alla filosofia. Un distillato avvincente che racchiude tutto quello che è essenziale sapere su questo stato e cultura che impariamo a conoscere. -
Il paese dei fiori oscuri
A prima vista Dunkelblum – che significa Fiore oscuro – è un paese come tanti: incastonato tra le Alpi austriache, ospita una comunità piccola e solida, generazione dopo generazione. È l’estate del 1989 quando Dunkelblum si popola di nuovi arrivi: Lowetz, che torna dalla capitale per partecipare al funerale della madre morta all’improvviso; un gruppo di studenti col compito di restaurare un vecchio cimitero ebraico; un professore americano in pensione che si sta concedendo una vacanza europea e diventa presto noto come “lo straniero”; e un profugo fuggito dalla DDR in cerca della sua famiglia. Prima che il Muro cada e il futuro travolga ogni cosa tutti dovranno fare i conti con il passato, con gli anni della guerra, le scelte fatte, le conseguenze devastanti di quelle scelte. Nazismo, Olocausto, fosse comuni sono parole che tutti vorrebbero non sentir pronunciare. Ma dietro le finestre fiorite di quelle casette graziose si nasconde un crimine collettivo, e nessuno è innocente. -
La Costituzione presbite
"Secondo me è un errore formulare gli articoli della Costituzione collo sguardo fisso agli eventi vicini, alle amarezze, agli urti, alle preoccupazioni elettorali dell'immediato avvenire in mezzo alle quali molti dei componenti di questa Assemblea già vivono. La Costituzione deve essere presbite, deve vedere lontano, non essere miope."""" Non ci sono parole migliori di quelle spese da Piero Calamandrei nella seduta dell'Assemblea Costituente del 4 marzo del 1947 per cogliere il senso profondo della nostra Costituzione. Oggi, dopo settantacinque anni, dobbiamo chiederci: la nostra costituzione ha saputo guardare lontano? Il divorzio, l'aborto, la fecondazione assistita, la tutela della privacy, il matrimonio omosessuale, l'eutanasia, ma anche i referendum elettorali, il passaggio al maggioritario, il ruolo delle autonomie locali, la crisi dei partiti, il sempre più smaccato leaderismo, sono tutti temi che in Costituzione trovano soltanto un accenno o forse un principio e che pure sono stati riportati nell'alveo dei valori della Carta del 1948. Negli ultimi anni si sono aperte le sfide della democrazia digitale e della tecnocrazia: dobbiamo capire se e quanto la nostra Costituzione è in grado di farvi fronte." -
Le streghe non esistono
La Casa del Popolo, le festa de l’Unità, i comizi, il Vietnam, gli Inti Illimani, i corsi di russo: è l’universo del Retore, ex partigiano, comunista stentoreo e smanioso. Ma il Retore ha anche un bambino, Luca, che nel 1975 ha nove anni ed è affascinato da tutto ciò che sta dall’altra parte del cielo rispetto all’eroico furore paterno e ne riceve in cambio punizioni e sganassoni. Tra padre e figlio si erge la mamma, che – poiché partecipare a comizi e feste dell’Unità non frutta uno stipendio – lavora per pagare l’affitto e non appena il Retore chiude un occhio introduce il piccolo Luca al suo mondo di amiche femministe, gay e drag queen cultrici della “pericolosa” cultura angloamericana. La ribellione del protagonista alla prepotenza ideologica ed esistenziale paterna è tanto coraggiosa quanto vana: sono tempi in cui i padri hanno sempre l’ultima parola. Ma al termine di un anno cruciale, vissuto tra Sesto Fiorentino, il drammatico ricovero in un ospedale svizzero e la prospettiva di un viaggio di partito in Crimea, sarà la rovente campagna senese a offrire al figlio la chiave per sovvertire il claustrofobico sistema del Retore: qui Luca viene iniziato alla magia, misteriosa espressione della dionisiaca presenza femminile nell’universo. “Avrai accesso a una sapienza che è negata ai maschi... La foresta è femmina e rimane il luogo dello spavento” gli dice Graziosa, che forse è una eccentrica vecchina o forse una strega. E per lui diventa chiaro che “Bosco una volta, bosco per sempre: quella era la mia sola casa”. Ambientato in una Toscana dove gli antenati etruschi e i culti isiaci hanno lasciato tracce profonde che giungono fino alla fata dai capelli turchini e alle bellissime adepte di Graziosa, Le streghe non esistono è un viaggio dentro le correnti sommerse del pensiero libero e il rutilante, commovente romanzo di formazione di un intellettuale eccentrico, che tra la violenta ortodossia comunista del padre e l’irriverente femminismo magico della madre ha saputo trovare la sua personalissima via. -
M. Il figlio del secolo-M. L'uomo della provvidenza. Cofanetto
Il figlio del secolo e L'uomo della provvidenza: la nostra storia raccontata come un romanzo, ma senza che nulla, tragicamente nulla, sia frutto d'invenzione.«Lui è come una bestia: sente il tempo che viene. Lo fiuta. E quel che fiuta è un'Italia sfinita, stanca della casta politica, della democrazia in agonia, dei moderati inetti e complici.»Nell'estate del 2018, mentre scrivevamo il risvolto di copertina di M. Il figlio del secolo avvertendone l'inquietante somiglianza con il mondo presente, non avremmo potuto immaginare per il libro un destino migliore di quello che ha avuto: le centinaia di migliaia di copie vendute, la mobilitazione delle coscienze dei lettori, il premio Strega, le traduzioni in tutto il mondo, il compimento nel giro di due anni del secondo volume che dall'Italia allarga lo sguardo all'Africa coloniale e prepara il terzo, in cui verrà narrata la guerra... -
Perle ai porci
America, anni sessanta. Un immenso patrimonio verrà espropriato da un furbo avvocaticchio libanese, se costui riuscirà a dimostrare che il proprietario è matto da legare. Il presunto matto è Eliot Rosewater: ubriacone, pompiere volontario, ex combattente pentito e presidente di una grossa fondazione che opera a livello culturale e assistenziale, deciso a ridistribuire la sua immeritata fortuna. E persino chi accetta i soldi pensa che il benefattore non abbia tutti i venerdì. Nel Vangelo secondo Matteo Gesù dice: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.» Ma Eliot va avanti per la sua strada, getta le perle a piene mani sognando un mondo più giusto. E nell'ufficio in un paesino depresso dell'Indiana, dove tanti anni prima erano iniziate le fortune di famiglia, troverà una formula magica per realizzare i suoi progetti. Critica sociale e amarezza si fondono nell'utopia di un'America e di un mondo che possano frenare la folle corsa del capitalismo e dimostrare il coraggio di frugare nelle pieghe del disagio e della disuguaglianza che minano il valore civile dell'uomo. -
Comica finale. Ovvero non più soli
"Comica finale"""", dedicato alle intramontabili stelle del cinema Stanlio e Ollio, uscì nel 1976 e diventò da subito una chicca della fantasociologia. Iniziato come """"la cosa più vicina a un'autobiografia che arriverò mai a scrivere,"""" fin dalle prime pagine lascia campo libero alla sfrenata fantasia di Kurt Vonnegut, immaginando una società americana alla fine della sua esistenza. In mezzo alle rovine di Manhattan, dove vive solo con una nipotina analfabeta, rachitica e incinta dopo che quasi tutti gli abitanti sono stati uccisi da una misteriosa malattia chiamata """"La Morte Verde"""", l'ultimo Presidente degli Stati Uniti racconta la storia della fine del suo Paese. Il progetto col quale ha vinto le elezioni - la creazione di un numero infinito di famiglie allargate artificiali in seno alle quali si sarebbero potuti risolvere tutti i problemi del mondo - è fallito. L'America è morta soffocata dalla ricchezza e dalla solitudine. Ai lettori non resta che applaudire lo spettacolo di fuochi artificiali che ancora una volta Vonnegut mette in scena raccontando un tratto profondo del suo paese, vero ieri come oggi." -
Baci da 100 dollari
Un ambizioso costruttore di strade, al comando di un esercito di macchinari pesanti, passa le giornate su modellini di treni. La vedova di un allevatore di maiali riceve strane lettere da un uomo sulle ""dolci pene dello spirito"""", ma cosa troverà quando dovrà incontrarlo? Una galleria di personaggi bizzarri che rivelano con umorismo tagliente il lato sordido e a un tempo generoso dello stile di vita americano. Scritte da Vonnegut all'inizio della carriera, queste storie sono una prova eccezionale di quella combinazione unica di osservazione e immaginazione che solo lui possiede. """"Questi racconti si potrebbero chiamare trappole per topi,"""" scrive Dave Eggers nell'introduzione, """"ed esistono per ingannare o tendere una trappola al lettore. Muovono il lettore lungo la storia, attraverso il suo complesso (ma non troppo complesso) meccanismo, fino alla fine, quando scatta la molla e il lettore resta in trappola."""""" -
Il tesoro di Tricorno
Tricorno è un bambino obbediente e quando il papà gli dice di mettere al sicuro il dollaro che gli ha appena affidato lui lo fa: lo nasconde nell'albero che c'è in giardino. Immaginate la sua sorpresa quando poco dopo scopre che le foglie si stando trasformando in banconote. Per una volta i soldi crescono davvero sugli alberi, anzi, sul suo albero. Tricorno può finalmente comprare le cose che gli piacciono di più: fumetti, figurine dei giocatori di baseball e gomme da masticare. È proprio un prodigio, e Tricorno vorrebbe condividerlo con tutti, se solo gli adulti sapessero ascoltare... Età di lettura: da 6 anni. -
Il desiderio di Tricorno
È il giorno del suo compleanno, e Tricorno decide di fare spazio nell’armadio e nei cassetti per tutti i regali che spera di ricevere dai genitori, ma quando arriva in cucina per la colazione tutto tace. Quindi decide di uscire in giardino ed eccola lì, mezza sepolta: una lampada come quella di Aladino, con tanto di genio incorporato. Anche Tricorno ha tre desideri a disposizione: l’importante sarà esprimere quelli giusti senza sprecarne neanche uno, tra le lezioni di vita del padre e i consigli di moda della madre. E sempre con un sorriso un po’ tirato sulle labbra. Età di lettura: da 6 anni. -
Madame
Parigi, fine Ottocento. Veronique Fourier, anziana vedova di un generale di Napoleone, trascorre le giornate nell'oscurità del suo palazzo, aspettando gli inviti nei salotti parigini che sono stati e sono tuttora gran parte della sua vita. Durante un pranzo conosce un giovane, elegante e molto complimentoso, che la vuole intervistare, in cerca di informazioni per il suo saggio su Baudelaire, che lei ha conosciuto. La baronessa accetta, e fra i due si avvia un legame fatto di schermaglie e rivelazioni, affondi e memorie rivissute: prezioso per entrambi, perché allo scrittore in fieri dischiude la possibilità di avventurarsi in un mondo che non ha conosciuto di prima mano, e alla vecchia dama consente di ripercorrere le tappe di una vita tumultuosa, scandite dalla presenza di due uomini molto diversi - il poeta decadente, pronto a trascinarla con sé nell'abisso della sua disperazione, e il solido, affettuoso generale che l'ha salvata da sé stessa dandole una vita di agi. Il giovane intervistatore, che fa bottino di ciò che ascolta, si chiama Marcel Proust. Il dialogo tra due persone tanto diverse illumina il bozzetto di un'epoca e di uno stile di vita evocati con minuziosa levità. -
Appunti di una ri-lettrice cronica
Quando rileggiamo un libro, gli diamo la possibilità di raccontarci sempre qualcosa di nuovo. Non è un atto di nostalgia ma di creazione, una forma di confronto attivo tra l'io di un tempo e l'io di oggi. In nove saggi che intrecciano in modo magistrale critica letteraria, memoir e biografia, Vivian Gornick celebra la sua passione per la lettura e torna ai libri che l'hanno formata, usandoli come mappa per tracciare i cambiamenti che ha attraversato nel corso della vita. L'autrice rivisita gli autori che ha amato - D.H. Lawrence, Colette, Marguerite Duras, Doris Lessing, Natalia Ginzburg e molti altri - e contempla i nuovi significati di cui le loro opere si sono arricchite. -
C'era una casa sopra la collina
Questa è la storia di un’inondazione che costringe alcune persone a trovare rifugio in una casa che è sempre stata la casa delle vacanze, alta sopra la collina, come una sorta di arca. Perché nelle terre basse non si può più stare. Francesca, matrigna di Caro e madre di Pauly, ha previsto da scienziata il futuro vicino e preparato per loro (ma non per sé) il rifugio perfetto. Nella casa lassù la ragazzina e il bimbo trovano ad aspettarli un nonno e una tuttofare scorbutica. Tutto sembra funzionare, seppure a fatica, in questo isolamento: il mulino fornisce energia al generatore; l’orto dà i suoi frutti; c’è una serra per le coltivazioni più delicate; Pauly alimenta la sua passione di birdwatcher e s’incanta a osservare le garzette. Ma quando risulta chiaro che la salvezza è a rischio, e non è per tutti, come scegliere a chi riservarla? Un romanzo che parla di crisi climatica ma non predica nulla, che mette in guardia dai pericoli e solleva questioni morali, e ci dice della forza dei legami dentro una famiglia d’occasione ma non meno forte delle famiglie vere. -
Il libro dei racconti perduti. La storia della Terra di mezzo. Vol. 1
John Ronald Reuel Tolkien, conosciuto per Lo Hobbit e Il Signore degli anelli, ha scritto nel corso della vita molti racconti e versi che arricchiscono la mitologia e le storie della Terra di Mezzo. Dopo la sua scomparsa il figlio Christopher per volontà del padre ha seguito con cura la pubblicazione di questo tesoro, portando alla luce nuovi personaggi, episodi epici e luoghi incantati. Universo fantastico di immagini e di mitologia, Il libro dei racconti perduti – prima parte segna l'inizio della creazione di J.R.R. Tolkien. Vi si trovano, in forma germinale e perciò allusiva, i grandi temi narrativi della cosmologia tolkieniana: gli Ainur, i grandi dèi che si innamorano del mondo da loro creato e vi si rifugiano, edificando dimore leggendarie; la lotta mai conclusa contro Melko, il dio enigmatico e maligno; l'avvento nel mondo degli Elfi, creature di Ilúvatar. Nella magica Casetta del Gioco Perduto proprio gli Elfi inscenano dinanzi agli occhi di Eriol, il marinaio assetato di avventura e di antiche conoscenze, queste storie del mondo che precedono il risveglio del genere umano. Iniziati quando J.R.R. Tolkien aveva attorno ai venticinque anni, i Racconti sono accompagnati, come il resto dei volumi che compongono La storia della Terra di Mezzo, dal commento e dalle note di Christopher, che offrono chiavi di lettura e l'ideale raccordo con gli altri libri del ciclo tolkieniano. -
Il libro dei racconti perduti. La storia della Terra di mezzo. Vol. 2
John Ronald Reuel Tolkien ha scritto nel corso della vita molti racconti e versi che arricchiscono la mitologia e le storie della Terra di Mezzo. Dopo la sua scomparsa il figlio Christopher per volontà del padre ha seguito con cura la pubblicazione di questo tesoro, portando alla luce nuovi personaggi, episodi epici e luoghi incantati. “Il libro dei racconti perduti – seconda parte” segna il ritorno di alcuni personaggi e vicende incontrati nel primo volume della Storia della Terra di Mezzo ma anche la comparsa di creature, episodi e leggende nuovi raccontati con tutta la forza creativa e il genio di J.R.R. Tolkien. Tra le narrazioni che costituiscono i pilastri su cui si regge la storia di Arda si trova la storia d’amore tra Beren e Lúthien, le avventure di Túrin Turambar e lo spaventoso confronto con il drago Glorund, ma anche la strenua resistenza dei signori elfici contro l’esercito di Morgoth e la creazione della collana dei Nani, la splendente Nauglafring. Le sei storie qui raccolte sono arricchite dai commenti e dalle note di Christopher Tolkien, che indica ai lettori riferimenti e percorsi per continuare ad esplorare la vastità e la profondità della fantasia ma anche della competenza storica e linguistica del padre. E il viaggio non è che all’inizio... -
I Lai del Beleriand. La storia della Terra di mezzo. Vol. 3
John Ronald Reuel Tolkien ha scritto nel corso della vita molti racconti e versi che arricchiscono la mitologia e le storie della Terra di Mezzo. Dopo la sua scomparsa il figlio Christopher ha seguito con cura la pubblicazione di questo tesoro, portando alla luce nuovi personaggi, episodi epici e luoghi incantati. “I Lai del Beleriand” costituiscono il terzo atto della monumentale serie della “Storia della Terra di Mezzo”. Guidati come sempre dalla preziosa penna di Christopher, i lettori avranno un accesso privilegiato a due dei racconti in versi più affascinanti creati da Tolkien. Il primo dei poemi è “Il Lai dei figli di Húrin”, sulle vicende di Túrin Turambar, e il secondo è “Il Lai di Leithian”, sulla storia di Beren e Lúthien, la cerca del Silmaril e l’incontro con Morgoth. Arricchiscono il volume altri tre poemi incompiuti e un commento di C. S. Lewis, che lesse i versi nel 1929. I testi scritti da Tolkien negli anni Venti forniscono un necessario approfondimento alle leggende di Arda. In essi è possibile ritrovare la sperimentazione linguistica e la fantasia tolkieniana in tutto il loro splendore. -
La formazione della Terra di mezzo. La storia della Terra di Mezzo. Vol. 4
John Ronald Reuel Tolkien, conosciuto per Lo Hobbit e Il Signore degli anelli, ha scritto nel corso della vita molti racconti e versi che arricchiscono la mitologia e le storie della Terra di Mezzo. Dopo la sua scomparsa il figlio Christopher per volontà del padre ha seguito con cura la pubblicazione di questo tesoro, portando alla luce nuovi personaggi, episodi epici e luoghi incantati. Il quarto volume della Storia della Terra di Mezzo è una pietra miliare per la lettura approfondita di tutte le opere dell’autore. I lettori potranno scoprire particolari mai raccontati prima nella dettagliata esposizione della forma geografica e della cronologia delle leggende di Arda. Il libro è composto dall’Ambarkanta, ovvero “la forma del Mondo”, con mappe e diagrammi della Terra di Mezzo prima e dopo la Guerra degli Dèi e la Caduta di Númenor; gli Annali di Valinor e gli Annali del Beleriand, che ripercorrono le vicende della Prima Era; la prima versione del Silmarillion e del Quenta Noldorinwa. Un tesoro luminoso e pieno di sorprese, pagine emozionanti per continuare il viaggio nell’immaginario tolkieniano.