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Achille. La danza lo scudo il pianto
Fin dal suo concepimento il mito di Achille si caratterizza per essere destinato a diventare archetipico dell'eroe: così appare nei primi versi dell'Iliade, così viene poi percepito e tramandato da gran parte della letteratura e della filosofia successiva. Tutte le storie e le vicende del più grande e famoso eroe della Grecia antica qui rivivono per la prima volta raccolte insieme in un saggio che sembra un romanzo, ma si fonda invece su una massima fedeltà alle fonti letterarie greco-romane. L'autore esperimenta un nuovo modo di raccontare il Mito tramite un linguaggio veloce, evocativo, intenso, che intreccia in una fitta foresta di rimandi il racconto di Achille. L'eroe greco appare allora come una figura giovanissima, un fanciullo mai cresciuto, un personaggio vivo, senza tempo, ricco di una selvaggia e antichissima sapienza. Un eroe paradossale, sempre inattuale, fatale, già quasi nichilista e proprio per questo a noi vicino, come fosse un amico, un parente, una forza della natura. L'intera antichità e tutto il Mito greco vengono quindi riletti da Prati alla luce di Achille, il quale assume così una posizione universale e centrale nella storia ideale e culturale di quello strano mistero chiamato ""Uomo"""". Dall'Achille di Omero all'Achille di Carmelo Bene, cioè fino alla nostra contemporaneità colta nei suoi aspetti lirici e tragici."" -
Dov'era l'uomo ad Auschwitz
La riflessione-tormento attorno al tema dei campi di sterminio non ha fine, esattamente come gli echi di un dolore troppo grande per essere compreso. È un argomento difficile da mettere a fuoco o da visualizzare. Eppure, accanto a letteratura, saggistica, documentari e immagini di repertorio, anche i fumetti e le graphic novel hanno tentato - e tentano - la riflessione sulla materia. L'autrice, in questo saggio, prende in esame questi ultimi generi, analizzando diverse opere: Maus di Spiegelman, Judenhass di Dave Sim, Jan Karski di Rizzo-Bonaccorso, Sono figlia dell'Olocausto di Eisenstein, El boxeador di Kleist, La stella di Esther di Heuvel-Van Der Rol, Noi non andremo a vedere Auschwitz di Dres ma anche gli X-Men Marvel. L'autrice cerca risposte all'interno di vignette e tavole, offrendo suggestioni sui rapporti tragedia-immagine e dolore-rappresentazione. Interrogandosi sull'approccio dei disegnatori e sui modi di narrazione drammatica, Serena Romano aggiunge nuovi spunti di riflessione dentro un dibattito inesausto. -
Incontri
"Cinque minuti"""" pensò il signor Marconi. """"Alle due in punto porrò fine a tutto ciò. E nessuno potrà impedirmelo."""" Sono questi i pensieri di un uomo che la notte del 2 novembre si ritrova in piedi in equilibrio precario sul cornicione del ponte della città. Il tempo non ha curato la sofferenza per la perdita della moglie a causa di un tumore e nessun antidepressivo né le sedute dalla psicologa gli hanno fatto riscoprire la voglia ancora di vivere. Un salto nel vuoto come un salto nel tempo, in un universo nero che ti inghiotte, dove vortici di ricordi e giorni lontani risucchiano tutta la vita in un solo attimo. Ma molto più spesso di quanto pensiamo o di quanto in effetti ci accorgiamo, le coincidenze perfette o imperfette possono far cambiare per sempre il corso della nostra vita, nel bene o nel male. Così proprio nell'attimo in cui il signor Marconi decide di fare un salto nel vuoto, la sua vita si incrocia con quella di Marta che si troverà lì proprio per altre strane coincidenze della sua vita. Incontri che, pagina dopo pagina, lasciano tracce e non-incontri che a loro volta fanno sì che il corso della vita prenda altre strade. In queste storie saranno proprio gli incontri a far prendere vie diverse alla vita di ciascuno." -
Un pezzetto di vita così
In questo libro c'è ""un pezzetto di vita così"""", titolo del diario di mia madre, dove racconto il mio graduale recupero attraverso una profonda analisi per una nuova nascita nella consapevolezza, continuamente in bilico tra l'orgogliosa affermazione della mia indipendenza e l'inevitabile bisogno di amore. Il diario di mia madre, trovato in un cassetto del suo comodino, mi ha fatto ripercorrere la difficile strada di bambina e di adolescente. Una strada segnata dalla violenza di mio padre verso mia madre. Una vita vissuta a proteggerla. Un quadro familiare dominato dalla paura e dalla sopraffazione dove io e lei eravamo unite da un legame viscerale e profondo. Fin da bambina ho dovuto camminare in punta di piedi perché il padre-padrone che prima mi accarezzava, tutt'a un tratto mi avrebbe potuto afferrare e portare nella sua tana per ferirmi. Un uomo che, all'interno delle mura domestiche, usava la violenza psicologica e la violenza fisica per raggiungere i propri scopi e sottolineare il suo potere. Un uomo che ho odiato e amato a tal punto da considerarlo la mia guida, finendo così in una trappola mortale."" -
Flussi di vita in poesia
Difficile non percepire la sensibilità e la femminilità delle liriche di Flussi di vita in poesia di Mirka Durazzi. Questo non mina l'universalità che le poesie racchiudono, ma anzi la esalta perché la terra è madre, la lingua è madre, la vita è madre. -
Iaco e il segreto popolare
Uno spaccato della provincia dell'entroterra tra gli anni '70 e '80 dove arrivano gli echi di quel che all'epoca scuoteva la società italiana: le proteste politiche, studentesche, operaie e femminili, il dilagare del problema della droga, il superamento della visione classica della famiglia. In questa storia familiare si raccontano abitudini, vizi e retaggi di un'Italia dura a morire. -
L' odore delle emozioni
Intriganti, interessanti, avvincenti: i racconti di Fabio Landi hanno tutte le migliori qualità per coinvolgere il lettore in una appassionante lettura che è più che un passatempo. Uniscono, infatti, diverse sfumature narrative in una prosa chiara ed affabile, incontrando i gusti di un pubblico anche esigente, impossibilitato ad annoiarsi tra pagine letteralmente da divorare: una fantascienza fin troppo reale, uno spaccato sociale a tratti amaro, la scoperta della propria identità, delle proprie passioni, un umorismo accattivante, il thriller e il noir, l'impossibile che diventa possibile... ce n'è per tutti gusti, permettendo di volare in un attimo da un contesto ad un altro, rimanendo però sempre estremamente appagati. -
Libertà di amare
Andrea vive a Milano dove lavora nel mondo della moda per un brand di successo. Mentre fervono i preparativi per la Fashion Week, durante una sessione di colloqui, incontra Simone, un modello che è lì per un provino. I loro sguardi si incrociano e Andrea trova subito un modo di rivedere Simone. I due si incontrano fuori dal lavoro e scoprono di essere reciprocamente innamorati. Iniziano a frequentarsi ma il loro amore viene contrastato dalla cattiveria e dai pregiudizi altrui che ancora Simone non riesce a superare. ""Libertà di amare"""" è romanzo intenso sull'amore e sugli stereotipi che gli impediscono di volare."" -
A mio padre
"Catania, dicembre 2020. A cento anni esatti dalla sua nascita, ho deciso di raccogliere in questo libro otto lettere e tre biglietti scritti tra la fine del 1943 e il 1944 da mio padre durante la prigionia di guerra in Algeria, ritrovati per caso da me e mia sorella a casa dei nostri genitori. Mio padre non ci ha mai parlato di queste lettere, e, dopo averle lette, ho capito perché. Il suo carattere introverso e poco incline a mostrare i sentimenti glielo ha impedito, perché queste lettere - che non dimenticava mai di numerare, accanto alla data - sono intrise di una tenerezza infinita per i suoi """"famigliari amatissimi"""", che rappresentano il suo unico e costante pensiero, che, credo, gli abbia dato la forza di resistere e poter sopravvivere. Mentre le leggevo mi sono commossa immaginando mio padre, poco più che ventenne, che, dopo aver visto tante volte la morte in faccia durante la campagna di guerra in Nordafrica, a soli ventiquattro anni si ritrova prigioniero di guerra nei famigerati campi francesi in Algeria, eppure di altro non si preoccupa, se non di riuscire a far avere notizie alla sua famiglia, per rassicurarla, soffrendo per l'ansia di non ricevere risposta. Mi commuove anche la profonda religiosità che traspare da queste lettere, nelle quali non manca mai un """"grazia in Dio"""" per essere ancora vivo. Con calligrafia straordinariamente ferma scrive chiedendo notizie dei fratelli, del cognato Biagio, marito della giovane sorella Vita (Vituzza), e dei loro bambini (Nuccia, Totò e Pina, richiamati in una lettera). Con tratto di penna deciso assicura sempre di godere ottima salute, senza mai far lontanamente immaginare le durissime condizioni di trattamento dei prigionieri di guerra italiani nei campi francesi, che poi si scoprirà essere stati dei veri e propri campi di concentramento. In alcune lettere ci si imbatte in piccoli errori di scrittura, che ho volutamente mantenuto nella trascrizione, perché credo siano proprio essi a tradire il reale stato di sofferenza fisica e psicologica. Ecco allora che mio padre, uomo di poche parole, che ci ha insegnato a vivere secondo il suo modello di vita esemplare, fatto di continue rinunce e unicamente improntato al senso del dovere - verso la Patria, verso la sua famiglia di origine e verso noi due figlie - adesso, a distanza di undici anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 7.8.2009, ci lascia un ultimo grande insegnamento, cioè che, anche nei momenti più terribili e nelle situazioni estreme, non dobbiamo mai perderci d'animo, ma ancorarci a due valori irrinunciabili: l'amore verso Dio, perché il Signore non ci abbandona mai, e l'amore per la famiglia, nella sua unità.""""" -
Le attitudini impreviste
Claudio è un avvocato con una vita tranquilla: il suo lavoro gli permette di vivere nell'agio con un bella moglie e un figlio, ha un'amante che riesce a vedere spesso e nessuna grossa preoccupazione. Almeno finché il fratello di uno dei suoi clienti non viene arrestato per droga insieme a due narcos colombiani. Da quel momento, la tranquilla vita di Claudio comincia a mostrare qualche crepa, e i concetti di legalità, deontologia e giustizia assumeranno un valore relativo. Claudio ha le ore contate per evitare di essere travolto dal suo castello di carte. -
U dutturi-Il dottore
Il romanzo di Filippo Provenzani è un viaggio in una realtà storica apparentemente lontana, eppure, per certi versi, ancora di un'attualità sconvolgente. È soprattutto, però, il percorso umano e di coscienza di un uomo che si trova costretto a dover mettere in discussione tutta un'esistenza, le scelte fatte, gli affetti e soprattutto il senso dell'altro, in una società che sembra non accettare un'opinione diversa da quella comune. È un romanzo duro, crudo, a tratti struggente, dove la vera umanità emerge con una forza fuori dal comune. -
Il magico sogno di Nico
Nicola è un bambino vispo e allegro. La sua curiosità va di pari passo solo alla sua serietà a scuola, tanto che quando la maestra chiede alla sua classe che desiderio avrebbero espresso nel caso un genio si fosse presentato davanti a loro, il bambino non ha smesso un attimo di pensarci. Le possibilità sono tantissime, ma Nico non vuole certo sprecare il suo unico desiderio! Sarà uno strano incontro a fargli trovare la giusta soluzione al suo dilemma... -
Antigone contro
Antigone, figlia di Edipo, è immortale. Le opere isperate alla sua figura o le rielaborazioni del dramma sofocleo sono tante e non conoscono fine. Tornare a Tebe dopo l'esilio, per Antigone, vuol dire rivivere ricordi di famiglia, e non solo quelli infelici. Eppure, la violenza e il tormento corrono nella sua stirpe. I fratelli sono destinati ad annientarsi a vicenda. La legge, come noto, prevede che la salma di Polinice non debba trovare sepoltura. Antigone, allora, combatte tanto il fato quanto l'ordine costituito dal potere maschile. Antigone è ribelle, paladina e simbolo di una nuova giustizia. Il romanzo di Assunta Marinelli è, in senso temporale, l'ultima interpretazione di un mito ampiamente celebrato sulle tavole del palcoscenico e qui proposto, invece, in forma narrativa con un linguaggio scorrevole e dialoghi vivaci. La sua Antigone anticipa i tempi, mentre le sue parole seminano un nuovo destino per la figura della donna. -
Mia madre
"Mia madre"""" di Maria Teresa Genova è una dichiarazione d'amore di una figlia per una madre ma soprattutto è la storia d'amore di una madre per la sua famiglia. Una madre che nonostante la sua fragilità si è dimostrata forte e coraggiosa attraversando nell'arco della sua vita momenti drammatici, come il secondo conflitto bellico, e momenti di maggiore speranza come gli anni della ricostruzione e del boom economico. A fare da sfondo, una Sicilia meravigliosa che, pur se insanguinata dei fatti di cronaca, non perde mai il suo splendore." -
Racconti
Racconti con principi e principesse, fate e unicorni, regni incantati, ma con un'attenzione particolare all'amore per la natura e i suoi abitanti. Dietro ogni fiaba c'è un significato profondo da cogliere, niente è mai come sembra, l'importante è porre sempre l'attenzione ai sentimenti puri e tutto acquisterà un significato diverso. Ogni problema è un dono che ci viene offerto per superare le nostre paure, i nostri limiti e i nostri difetti, un'occasione per migliorare e acquisire una maggiore consapevolezza di noi stessi e di ciò che ci circonda. -
La cura
Tre racconti, tre esperienze, tre cambiamenti di vita. I protagonisti di ""La cura"""" hanno imparato a prendersi cura di se stessi, riflettendo sui loro bisogni. L'utilizzo delle discipline olistiche, a partire dai fiori di Bach, è una risorsa preziosa per gli individui, e il libro di Stefania Magnone mette in luce tutte le virtù di un metodo terapeutico che non pretende di sostituire la medicina tradizionale ma ha altri obiettivi, che vanno più in profondità. All'inizio di questo percorso di rinnovamento e miglioramento di se stessi non c'è subito la luce e la serenità bensì, come ci ricorda l'autrice, argomenti molto spesso scomodi come il dolore, la malattia, la precarietà, l'instabilità emotiva. Proprio il riconoscimento pieno delle emozioni, la paura e la rabbia su tutte, è uno dei punti di partenza del percorso squisitamente """"umano"""" verso """"la cura"""", che qui non è intesa meramente come guarigione, ma è qualcosa di più che attiene anche allo spirito e non solo al corpo. Un libro per coloro che avvertono il bisogno di un cambiamento nel riprendere o riscoprire il valore, la necessità di """" più umano"""". Il libro segna una strada dove si incontrano il mondo della sanità e quello della cura, un messaggio che non va dall'informazione al ricevente ma al contrario, attraverso la trasformazione di se stessi, nel riconoscimento della nostra umanità."" -
Accademico di nulla accademia e altri racconti
Con questa raccolta di racconti Gianluca Di Stefano indaga sull'agire umano, accompagnando i suoi protagonisti lungo una ricerca del ""senso"""", di una soluzione alle proprie problematiche o di una conferma delle scelte fatte. È una ricerca che accomuna ogni individuo e che a volte può concludersi traendo una morale; altre volte con l'interpretazione di risposte sospese. Le storie, scandite da calzanti riferimenti letterari e non solo, circondate da un'aura brillante, talvolta comica, talvolta con risvolti nel paradossale, mettono in evidenzia i vizi, i difetti, le debolezze, i timori e le stramberie dell'uomo. Disilludono la sua utopica pretesa di vivere """"nel migliore dei mondi possibili"""", di condurre un'esistenza priva di rimorsi e crucci, da arginare anche attraverso bizzarri espedienti. Gli sviluppi delle vicende che riguardano i personaggi tracciati dall'autore mostrano che è impossibile non lasciarsi coinvolgere o rinunciare ai sogni che rendono meno arido il percorso sulla terra; del resto la vera meta è continuare a camminare."" -
Scappare dalle nuvole
Nulla è complesso come prendere coscienza di sé e delle proprie reali aspettative, capire la vera percezione di quello che siamo e di quello che vogliamo. Lo comprendiamo profondamente attraverso la lettura di questa prima opera di Marika Cocco che, con rara sensibilità e intensità, attraversa i vari stadi del dolore, della consapevolezza e della rinascita, con le vite di quattro persone differenti accumunate da legami e ferite. Un testo sorprendente ma soprattutto una carezza per l'anima. -
Le addormentate. Un caso di Charles De Profumat
Charles De Profumat si trova davanti a uno dei casi più assurdi che abbia mai visto nella sua carriera da ispettore. Tutto è iniziato con la morte di Chiara, il cui corpo senza vita era stato trovato senza nessun tipo di segno di colluttazione o di traccia di veleni. Una morte accidentale dovuta a un arresto cardiaco, sembrerebbe. Ma quando una seconda donna, e poi una terza, muoiono nelle stesse circostanze, diventa difficile pensare che sia solo una coincidenza. Alla ricerca della verità, De Profumat si ritroverà a doversi destreggiare tra ragione e irrazionalità. -
Quello che sento è magia
Chi è Contessina Altieri? Cosa vuol dire dedicare la propria vita ad essere una performer? Monica Altieri risponde a queste domande, trasportando il lettore dietro le quinte, raccontando la sua vita ricca di emozioni ed esperienze con semplicità ed eleganza.