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Un po' qua e un po' là
L'opera di Tommaso Gambini è un viaggio nel passato che si ricollega a riflessioni sempre attuali, un percorso che trae origine dalle fondamenta storiche, religiose e culturali della terra per esprimere una variegata identità sempre presente, le cui contraddizioni non ne offuscano la ricchezza. L'autore, tra validi approfondimenti proposti e interessanti considerazioni riportate, indaga su tematiche portanti dell'umana esistenza: il libero arbitrio, l'immortalità dell'anima, la connotazione dell'invidia, il concetto di bontà, la potenza di Dio e la nascita della religione. Oggetti della sua analisi sono poi il corpo umano quale meravigliosa macchina vivente, il concetto di guerra e quello di schiavitù, la leggendaria nascita di Roma e il suo sviluppo repubblicano. Particolare attenzione è dedicata all'amata Napoli, scrigno di storie, bellezza, forza e curiosi aneddoti: dai Borbone ai Savoia, dalle specialità culinarie alla musica e al teatro, dagli eventi del ventennio fascista a quelli del dopoguerra. Infine, Tommaso Gambini ci riserva una conclusione allietata dalla saggezza senza tempo delle fiabe, da Esopo ai nostri giorni. -
L'amore non cura, l'amore si cura
"Un quaderno collettivo, un dove in cui raccontare l'amore, l'orrido, la vita. La gioia, il proprio punto di vista. Tutto quello che vorremmo dire, che avremmo detto, che teniamo dentro e che nessuno, probabilmente, ha mai ascoltato."""" """"Una corale di voci differenti che si tengono la mano, accomunate dallo stesso filo, donne, bambine, ragazze che si raccontano nella quotidianità della violenza domestica, della vita, della speranza, della ripetizione e di un amore, quasi sempre mancato. Nuove prospettive, rivoluzioni, resurrezioni e prese di coscienza. Figli e figlie estremamente coraggiosi."""" """"È nel quotidiano, nei silenzi, nell'abitudine, nelle voci ancora vive che questa stanza di Storie di Lana cerca le parole, persone di qualsiasi età ed estrazione sociale che hanno invertito la rotta, hanno strappato la propria vita da un meccanismo mortifero, difficile e complesso da spezzare, quale è la violenza.""""" -
7 vite come i gatti
Questo è un libro per bambini. Ma non solo. È anche per i grandi che sanno stare in ascolto delle domande che tutti i bimbi prima o poi pongono agli adulti: ""Da dove veniamo? Come mai siamo qui? Dov'eravamo prima di nascere? E dopo dove andremo?"""" 7 vite come i gatti, infatti, affronta il grande mistero della vita presentandolo nel suo ritmo naturale e ciclico, riuscendo a infondere speranza per accogliere anche gli accadimenti più dolorosi che accompagnano la vita di ciascuno di noi. Punto, il protagonista di questa storia, fa la spola tra il mondo luminoso, dove vive, e il pianeta terra dove si incarna di volta in volta in tante vite diverse, affrontando avventure e accumulando insegnamenti ed esperienza. Età consigliata: 9/100 anni."" -
Tra sogno e realtà
La leva principale che muove la penna di Salvatore Lanza è quella emozionale e le parole impresse su queste pagine trascinano il lettore lungo un cammino in cui risalta l'amore e grande spazio viene riservato al sogno: la dimensione in cui vivono da sempre i desideri dell'uomo, quelli che alimentano le sue speranze e lo spingono a migliorarsi per perseguirli. Le parole sono uno strumento prezioso e vi corrisponde una rosa variegata di effetti, scopi e sensazioni. Nei suoi liberi componimenti s'infrange il confine tra sogni e realtà, e i primi sembrano divenire tangibili come quest'ultima. Si entra nel regno del ""possibile"""", del pensiero fiducioso, soprattutto se si ricerca e si trattiene in sé l'amore, fulcro di salvezza e protezione, un sentimento ricco che però non ha prezzo, che appaga senza rendere mai troppo sazi."" -
Le streghe del mare
Chi nasce in un luogo di mare conosce quella frenesia che pervade e intrappola i sensi tra il vento salmastro e la forza magnetica del suono delle onde. Ha il mare dentro, e la capacità incredibile di relazionarsi con l'immensa distesa salata. Giulio, è uno di loro. Nato a Genova, appena ventenne, sogna di lavorare in mare e dopo un colloquio viene assunto da una compagnia di navi da crociera. Inizia così il suo viaggio attorno al mondo. L'ambiente è allegro e stimolante, molte saranno le occasioni di conoscenza. In queste enormi città galleggianti accade di tutto, anche l'impensabile: sono microcosmi a sé stanti, lontani dal mondo e dalla razionalità della terraferma. Giulio insieme ai suoi inseparabili amici, Antonio e Paolo, condividerà quegli anni intensi: la storia con Louise, il matrimonio con Magda, Pola e tante altre avventure. Come Odisseo, anche Giulio è alla ricerca di se stesso, e nel suo girovagare accoglie tutte le diverse percezioni che impara ad ascoltare, inoltre avverte la capacità seduttiva di quelle entità che attraggono i naviganti e li rendono schiavi della loro potenza. L'ottima capacità narrativa di Billy Caronna, in ""Le streghe del mare"""", colpisce il lettore, anche quello più esigente. Delizioso ed elegante nel lessico rivela punte di piacevole ironia e un lirismo poetico che conduce all'intimismo."" -
La valigia
Un giorno, quasi per caso, all'interno di una vecchia valigia, Angela trova un taccuino appartenente a suo padre Antonio: sono memorie della sua giovinezza e del periodo della Seconda guerra mondiale. Nel diario, la cui prima pagina riporta ""Mignano, ottobre 1930"""", sono raccolti gli eventi della vita di Totò e della sua famiglia, le piccole gioie, come il trasferimento al Castello e i primi amori, ma anche i momenti più bui, quelli della fame e della povertà, della guerra e della deportazione."" -
Un'altra vita
Paolo Lima è un ex: ex quadro aziendale, ex borghese ricco, ex marito, ex padre, ma soprattutto è un ex arrogante. La crisi economica, la sua presunzione, il suo cinismo e il suo arrivismo lo proiettano, a 62 anni, in una dimensione fatta di sentimenti, personaggi e situazioni lontani anni luce dal suo originario concetto di vita. In affitto in una sperduta canonica di montagna, inizia una fase nuova che, dopo 10 anni di espedienti, lo porterà a vivere in un mondo parallelo fatto di elementi per lui invisibili e repellenti nella sua prima parte di vita, ma soprattutto a scoprire una parte di sé stesso sconosciuta. Un racconto intenso incentrato su un uomo che per la prima volta probabilmente nella sua vita scopre l'altro, inteso come altro se stesso ma anche vicino, persona per lui fino a quel momento distante. -
Borderline: tra terra e luna
Roberta Salvaderi è mamma di una bambina speciale, e di conseguenza è una mamma speciale che ogni giorno concentra in sé il giusto mix di forza e dolcezza, attorniata dall'affetto dei suoi cari. ""Sindrome dello Spettro Autistico"""", questa la diagnosi riferita alla piccola Giulia, quello il momento in cui Roberta e suo marito Marco cominciano a individuare tutti gli strumenti per assicurarle la vita migliore possibile. A volte, però, è Giulia ad accudire i genitori, spiegando loro che bisogna sorridere, coinvolgendoli in momenti magici nella loro semplicità, fatti di amore e nuove quotidiane scoperte o conquiste. Il libro di Roberta Salvaderi è una sorta di diario emozionale in cui l'autrice raccoglie le sue memorie del fantastico viaggio di famiglia con destinazione Canada e anche le sensazioni legate agli eventi più significativi della crescita di Giulia. Ci ricorda che, del resto, la felicità è nelle azioni straordinarie di ogni giorno."" -
Il denaro, cancro del pianeta terra
Viene annunciata la splendida iniziativa di un gruppo di eminenti scienziati, filosofi, medici, giuristi e ricercatori volta a realizzare un cambiamento radicale della vita sociale ed economica dell'intero pianeta. Verrà scelto un candidato, a seguito di una durissima selezione, che sarà il portavoce di tale pensiero per tutto il mondo, una sorta di messia. Samir Sachra, un giovane erudito, vincitore della selezione, parte per una missione davvero singolare: incontrare i delegati dei Paesi del pianeta ed illustrare loro il piano di rivalutazione del Sistema, proponendo alternative molto interessanti. L'Autore punta l'attenzione sulle catene invisibili che il denaro pone intorno all'essere umano. Catene pericolose, che sviluppano nell'animo aggressività e cupidigia; tutto si muove in funzione della ricchezza. Ma vivere senza denaro: è utopia o è un mondo possibile? Le affascinanti teorie di Sigismondo Sorgente in Il denaro, cancro del pianeta Terra, fondano le loro radici sulla condivisione e sull'adozione di un consumo etico di tutte le risorse in generale: una cooperazione fondata sulla fiducia e sull'autodeterminismo, che permetta alle persone di vivere a pieno le loro potenzialità e preservare l'ecosistema per tutta l'umanità. Consentendo, infine, di sviluppare le risorse del territorio, senza speculazioni, garantendo il lavoro per tutti, considerandolo non come fonte di guadagno, ma come sistema collaborativo sociale. -
Empatia
In quest'opera sono presenti undici racconti, pezzi di vita vera, vissuta, desiderata o inventata. Ogni nome una storia, ogni storia con il suo nome, nomi propri di persone che respirano, che vivono, che hanno lasciato una traccia nel nostro territorio. Il tutto è scandito e condito con alcune ricette tipiche della nostra terra. Perché ogni regione italiana ha le sue ricette tipiche, qualcosa che si lega alla storia e all'anima del territorio e dei suoi abitanti. Ma è anche vero che ogni ricetta ha varianti legate anche alle singole famiglie, delle singole persone… Quindi perché non dare voce alle esperienze di singoli individui attraverso i loro racconti legati alla cucina? Dopotutto cosa può esserci di più personale? Buona lettura e buon appetito! -
Era Laura
«Vi siete mai chiesti che cosa accade ogni giorno, quando per un istante si assenta la nostra coscienza? È lì che si intrecciano immaginazione e memoria. Senza questa sospensione in cui evadiamo dalla vita, non potremmo mai dire di avere davvero vissuto». A partire da questa domanda, Valeria Castagnini sviluppa le vicende di Laura, Andrea, Giuseppe e altri personaggi. Il libro sembra una raccolta di racconti distinti, indipendenti, ciascuno lungo un capitolo, ma nelle pagine è nascosto un invito per il lettore a creare connessioni, a cercare un senso. Dei protagonisti si alternano ricordi, ansie e desideri. Con una scrittura disinvolta, l'autrice cerca il confine sfuggente tra mondo esteriore e interiore, realtà e pensieri, dovere ed evasione. Laura, che dà il titolo a questo racconto lungo, vive l'istante, coglie l'attimo; i ripensamenti vengono dopo. La sua vita psichica, come quella degli altri personaggi, per questo, sembra a volte prendere il sopravvento sulla vita quotidiana. E questo genera un flusso di pensieri e dubbi che scandiscono il ritmo della narrazione. Era Laura è un romanzo sul tempo della coscienza. -
Presunta realtà
Un paese arroccato tra i Monti Simbruini, omicidi efferati, segreti peccaminosi e un fossato dei peccatori. Ciò che appare non sempre è la verità. Perché c'è sempre un'altra storia, dentro la storia. -
Il diritto di perdere
È una regina, ha nel volto impressi i tratti della solitudine, di un fiore indurito dalle tenebre, con le pupille che sono una corona di spine, lastre deserte di un sentimento brinato… Un raggio lontano che scalda, ma non può essere scaldato. È bello e terribile stare lì, sospesi, nell'attesa di una parola dolce, di una carezza, di un gesto d'amore inaspettato, quando si sa benissimo che non accadrà, che non può accadere, perché la guerra vince sull'amore. Giudea, anni di Cristo. Un giovane condottiero dell'Impero, dagli occhi feroci, una regina sconfitta che tiene alta la testa, anche se non porta alcuna corona. Licinio, a capo di due legioni in rivolta, dopo anni di spedizioni ai confini del Nord, fa ritorno a Roma, dove il Senato lo riconosce come pretore e gli affida la provincia di Giudea. Lì incontrerà Lucrezia, che, figlia di un ricco mercante romano e di una nobile ebrea, guida le rivolte degli zeloti. Una donna ostinata e riservata, tra le pupille nascosta una segreta tristezza: un ""fiore indurito dalle tenebre"""". Uno spaccato del mondo romano per presentare una riflessione trasversale sulla giustizia e sulle modalità con cui perseguirla. Una riflessione trasversale sui popoli sottomessi e sull'importanza di una lotta per la libertà. Una storia d'amore che si insinua tra le schiere di fazioni opposte, tra un giovane idealista e un mondo senza ideali. Una storia di due amici alla conquista della vana gloria."" -
Il marchese di Niscemi. Da antiche cronache storiche e romanzate di fatti e di misfatti in quel di Sicilia
L'autore ci narra tre episodi ambientati in tre diversi tempi storici, tutti avvenuti a Niscemi, in Sicilia, e che hanno per protagonista principale, il marchese. Nel primo, è il 1769 nel Santuario di Maria Ss. del Bosco, è andato bruciato il miracoloso quadro della Madonna. Nel secondo, è il 1864, un omicidio grida vendetta. L'ultimo nel 1943, segue la storia dell'eroe di guerra Angiolino Navari. ""Il Settecento, l'Ottocento, il Novecento, tutti secoli vissuti secondo un copione mai cambiato fin dalla genesi. Il bene ed il male, il bello ed il brutto, la vita e la morte si ripetono con un'unica cantilena, il cui filo conduttore è sempre una lotta""""."" -
(Am)malati di niente
«Era l'inizio dell'estate del 1998 quando Gianmarco, al culmine della classica crisi coniugale del settimo anno tra i suoi genitori, avendo sicuramente percepito tutto, disse a soli 5 anni di età: ""Papà, mamma, ma si può essere malati di niente? Perché io ho dolore, le lacrime agli occhi, ma non mi sono fatto male da nessuna parte del corpo"""". Passò un attimo ed io replicai: """"Figlio mio, un giorno il tuo Papà scriverà un libro che si chiamerà (Am)malati di niente"""". E così fu...». Sono vizi, storture, caratteristiche, difetti, comportamenti, tendenze, ossessioni, a volte vere e proprie piaghe che affliggono la nostra società e che prima o poi ognuno di noi è destinato a incrociare nel proprio cammino. L'autore, partendo dallo spunto fornito dal figlio, le battezza come """"malattie del niente"""" e ne offre un'ampia casistica in questo """"saggio-romanzato"""", che, partendo dalla sua esperienza personale, mette in luce gli insegnamenti più importanti che ognuno può trarre anche dalle esperienze più difficili, e per questo immagina di poter essere egli stesso un faro per chi cerca, nei suoi prossimi dintorni, il riferimento ad una navigazione sicura."" -
Guardare l'invisibile
L'opera di Nora Ceolan racchiude la grazia di un testo fuori dal tempo, un percorso artistico, non solo una silloge poetica, che comprende le tappe di un viaggio esistenziale attraverso la poetica della parola. La bellezza dello scritto della nostra autrice risiede proprio in questo suo essere etereo, eppure vibrante: la parola è impregnata di significato, eppure vive e viaggia leggera, proprio come la danza di una ballerina, di cui percepiamo tutta la forza e lo strenuo impegno e che pure, allo stesso tempo, da spettatore, ci entusiasma per la raffinata delicatezza. -
Il sogno
Nell'entroterra siciliano, seguiamo le vicende della famiglia Fucecchio. Carmelo e Filomena sono marito e moglie, vivono in una vecchia villa che fu dei duchi di Marzanò. Carmelo, con sacrificio ed arguzia, da figlio del fattore, è diventato il rispettato possidente di oltre 150 ettari di terreno. Filomena si prende cura della loro grande casa padronale e dei figli. Le loro giornate trascorrono tra lavoro, casa, chiesa, ma soprattutto momenti dedicati ai piaceri erotici. Tra realtà e sogno, il tempo è sospeso dentro le gioie e le fantasie carnali. -
Come vento e acqua
Cosa succede dopo la morte? Ma soprattutto cosa aspetta un uomo che si è tolto la vita? Magari per ognuno esiste una risposta diversa… Per il protagonista però c'è solo una scelta: scomparire oppure trovare la forza di affrontare il passato e ricordare che forse qualcosa, o forse qualcuno, di importante è rimasto indietro, qualcuno che ora è in un tremendo pericolo. -
Non c'è orizzonte
Con pagine intense e lievi allo stesso tempo, la protagonista si racconta in un momento particolare della sua vita. Non si percepisce mai come una vittima, e neanche chi legge la vede come tale, forse perché con il coltello tra i denti è sempre alla ricerca di nuove sfide da vincere. Coltello che richiama un simbolo a lei molto caro: la spada. Luisa è così, una guerriera che, tolti i primissimi momenti di disorientamento, ha visto, in ogni giorno del suo recupero dopo un grave incidente, l'occasione per rialzarsi e dimostrare che la volontà non è tutto ma è tanto... tantissimo... La spada è stata da lei afferrata con sicurezza e coraggio, riuscendo, anche nei lunghi mesi trascorsi in ospedale, a non interrompere mai la sua vita, incontrando la famiglia, gli amici, instaurando un prezioso rapporto con gli infermieri, i fisioterapisti, tutto per non bloccare nemmeno per un secondo quel flusso vitale così prezioso. Oltre a una emozionante testimonianza personale, queste pagine sono una potente molla per chiunque stia vivendo dei problemi, qui troverà la personale e preziosa ricetta di Luisa che ha condiviso la sua esperienza probabilmente anche per essere d'aiuto a chi non sa trovare quella forza interiore che va cercata, desiderata e usata ad ogni costo. -
Questa notte ci sono le stelle
Questa notte ci sono le stelle è ambientato in Lucania, nella zona del Vulture, tra l'estate del '43 e la primavera del '44. Sullo sfondo della guerra, è narrata la storia di Giacomo e della sua famiglia dopo il danneggiamento operato dai tedeschi della prima diga del Mezzogiorno per la produzione di energia idroelettrica. Tra le pieghe di un racconto nel racconto, con il giovane amore tra Francesca e Guglielmo rifiorisce un amore spezzato e rimasto sospeso in un universo parallelo: l'amore tra Teresa e Donato, ucciso da un soldato piemontese nell'agosto del 1861. Il romanzo - al di là della memoria di eventi mai narrati, come quelli della diga di Muro Lucano o degli aerei della base USAAF di Venosa o quelli della strage di civili operata dai tedeschi a Rionero - racconta dei luoghi, dei profumi e dei colori del Vulture e della Valle dell'Ofanto affinché la memoria di eventi e persone non sia persa per sempre nel tempo. ""Si muovevano nell'aria microscopiche fibre di paglia e frammenti di cenere, insieme a impercettibili fili della lana che Rosa aveva tinto in quella stanza. Ruotavano su se stessi. Un attimo sospesi, per riscendere nuovamente e poi risalire più in alto. Scomparendo e ricomparendo nella luce. Sfiorandosi senza toccarsi mai, come impalpabili esistenze che abitano universi paralleli.""""""