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Come Filippo salvò la fantasia
Filippo è l'eroe di una storia che ancora non è stata scritta. Ma di essere inventato non ne ha proprio voglia. Non vuol diventare il protagonista di questa storia perché conosce bene il destino che lo attende: prove terribili da superare, mostri spaventosi da affrontare, fatiche indicibili da sopportare. Troppo, per un ragazzo di dodici anni. Come dargli torto? Solo che Filippo non può rifiutarsi, perché assieme a lui ha preso vita un terribile antagonista: un super cattivo deciso a rubare la fantasia dei bambini, condannando il mondo a una triste vita in cui regna sovrana la Realtà. Questa che avete tra le mani è la vera storia di Filippo e dei suoi alleati e di come, attraverso mille avventure, riuscirono a salvare la fantasia. Età di lettura: da 6 anni. -
Gli impiccati non muoiono subito
Genova. Novembre 2018. Una festa privata, su uno yacht di lusso, finisce in tragedia. Arbatax, Sardegna. Pochi giorni dopo. Il cadavere di un ricco imprenditore viene ritrovato, dilaniato dai cinghiali, nel bosco che conduce all'antico faro. Sembra un incidente, ma l'ispettrice Marcialis non è convinta. Muove le corde giuste, fa pressione, sprona all'indagine, fino ad addentrarsi nei segreti oscuri del promontorio, luogo maledetto secoli prima, destinato a portare alla rovina chiunque vi abiti. Riuscirà una donna a spezzare la catena del fato? -
La signora che vede i morti. I delitti del Reame Pisano
Reame Pisano, anno 1636. Manfredi Gambacorti, colonnello dei Reali Moschettieri, e il suo fido aiutante, il mago giudiziario Franco Gentilini, giungono a Villafranca in Lunigiana, per indagare su misteriosi suicidi che scuotono il regno di Banduccio III della Gherardesca, discendente del celebre Conte Ugolino che guidò i pisani nella vittoriosa Battaglia della Meloria. Tra intrighi e nuovi misfatti, si imbatteranno in una ragazza del popolo che sta scoprendo i suoi incredibili poteri. Marco Bertoli ci regala una doppia avventura nell'alternativo Reame Pisano da lui creato, svelando le origini di Debrena Mori, Primo Siniscalco dell'Ufficio Indagini Speciali, e scoprendo come è diventata la signora che vede i morti. -
Fantasmi d'Italia
Borghi e castelli d'Italia sono popolati da spiriti inquieti ed errabondi che ancora non trovano pace, che ancora si aggrappano a uno scampolo di vita e non riescono ad andare oltre. In vita, erano donne torturate e uccise, amanti fedifraghi, nobili superbi o cavalieri di ventura. Di fatto, sono soltanto esseri umani, con le loro torbide passioni, i loro vizi, i loro sogni infranti. In questo volume faremo la conoscenza di alcuni fantasmi d'Italia, dalle più celebri Azzurrina e Beatrice Cenci alle storie meno note ma ugualmente appassionanti, che rivivono grazie alle penne di una dozzina di autori e autrici nostrani, specializzati in fantastico e folclore. Attenti agli spifferi, cari lettori: sarà il vento o uno spirito che tenta di comunicare con voi?! Il volume contiene racconti di Marco Bertoli, Franco Giacoia, Giuseppe Gallato, Elena Mandolini, Alessandra Leonardi, Alessandro Ricci, Maena Delrio, Francesca Cappelli, Maria Pia Michelini, Debora Parisi, Raffaele Longo, Laura Rizzoglio, Micol Fusca, Monica Serra, Alessio Del Debbio. -
I doni dell'abisso
Tra i campi e i valloni silenziosi della Sicilia, a ridosso del Monte Alveria su cui sorgono i resti del borgo abbandonato di Noto Antica, qualcosa si nasconde nelle profondità. In un giorno che volge al crepuscolo, un ragazzino affetto da mutismo cade in un pozzo e si trova costretto ad affrontare una creatura millenaria che brama la sua carne e il suo sangue. Ma nei recessi della terra, in quella prigione di pietra, quello stesso mostro feroce vuole concedergli una possibilità. La salvezza in cambio di una promessa. Abbandonarsi ai suoi doni per redimere la sua anima, per liberarsi dal male e sottrarsi al grande abisso. Il libro ha ottenuto il Premio della Giuria al concorso “Misteri d’Italia” 2022. -
Rinascimento e Barocco. Ricerca sull'essenza e sull'origine dello stile barocco in Italia
Il Rinascimento e il Barocco vengono definiti da Wölfflin con la sua tipica capacità espressiva che mescola e fa incontrare le arti, come nell’affermazione che l’architettura barocca ha uno stile pittorico: il Barocco è irrequieto. A esso si contrappone l’arte rinascimentale che è serena, ordinata, equilibrata. Così Wölfflin gioca continuamente con rimandi e paragoni facendoci comprendere i principii delle arti. -
I materialisti dell'antichità
«Atene è in preda alla miseria economica e alla miseria politica. La libertà muore: Atene aveva conosciuto una specie di vera libertà che si è degradata; nessuno sa come un nuovo regime di libertà potrebbe essere instaurato». Questo è il mondo dove nascono le antiche filosofie materialiste così magistralmente illustrato da Nizan. -
Il conflitto della civiltà moderna
Il saggio qui presentato è un palese esempio della sua riflessione filosofica composta dall'insieme dei fenomeni storici e sociali interpretati come manifestazione di ""vita"""". Tale manifestazione è quindi studiata dal punto di vista sociologico, della filosofia morale e della filosofia della storia."" -
Chôra o dello spazio delle cose
Quando il tempo della filosofia si fa più arrischiato ed ogni esercizio di pensiero rovina sotto il peso di una realtà enigmatica; quando dal più grande dei pericoli non si annuncia alcuna salvezza, quando il tempo della penuria è sovrastato dalla penuria del tempo che tutto cattura e getta nel vortice del mondo, alla filosofia non resta altra risorsa che dire anche contro se stessa. Si tratta di un gesto antico, che la filosofia già una volta osò, e lo fece nella maniera più esposta, richiamando la più inquietante esperienza della propria origine. Nel Timeo, introducendo la nozione di chóra, Platone non si nasconde la difficoltà con la quale ha da misurarsi: ogni termine adoperato ne richiama altro ed opposto, quasi che per dirsi necessiti di contra-dirsi, segnando anche la storia delle interpretazioni che, appoggiandosi ora a questa ora a quella parte, ne hanno per lo più svuotata la potenza. Ma il gesto di Platone è ben più radicale delle successive interpretazioni: la chóra è il dio assente che si fa luogo al farsi spazio delle cose. Nel tempo del compiuto nichilismo, nuovamente tempo del dio assente dopo l’annuncio della morte di dio, il gesto platonico ci invita a tornare alle cose e al loro farsi spazio nello sguardo dell’uomo. -
La linea astratta. Pragmatica dello stile
«Una ‘linea astratta’ che non forma un contorno o una figura, ma che si può trovare in questa o quella figura, a condizione di distarla, di liberarla: ‘questa famosa linea, alcuni la trovano nella natura, negli alberi, i fiori, il mistero giapponese…'» (Dalla prefazione di Gilles Deleuze). -
Socrate, Eckhart, Fichte, Schopenhauer
"Socrate, Eckhart, Fichte, Schopenhauer"""" raccoglie gli scritti di Piero Martinetti su queste figure di filosofi pubblicati su riviste ormai difficilmente reperibili. Questi saggi critici scritti da un grande filosofo del Ventesimo secolo presentano allo stesso tempo un taglio divulgativo che consente di avvicinarsi al pensiero di alcuni classici." -
Vademecum-prontuario in materia di formazione sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro
Il presente libro è uno strumento didattico, concepito a dispense costruttive e suddiviso in capitoli. Non propone diagnosi strategiche su come eliminare ciò che non funziona, non indirizza sul come sia meglio far funzionare imprese e pubblica amministrazione, non insegna nemmeno nuove linee comportamentali, ma presenta la ratio legislativa, la logica formativa e la strategia gestionale concreta in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. -
Storia dell'Abruzzo nell'età della Restaurazione e del Risorgimento
Gli anni compresi tra il ritorno dei Borboni a Napoli (1815) e l'entrata nella città di Vittorio Emanuele (1860) videro il regno percorso da grandi tensioni originate dalle istanze costituzionali dei ceti colti. A queste si aggiunsero epidemie di colera e tifo petecchiale e carestie che determinarono un gran numero di morti per fame. Con quale partecipazione e con quale consapevolezza il re savoiardo fu accolto dal popolo abruzzese mentre attraversava la nostra regione per raggiungere Garibaldi ed entrare a Napoli capitale? Romano Canosa ci permette di rispondere disegnando il quadro economico, sociale e politico del periodo sulla base della sua puntuale ricerca presso gli Archivi di Stato. -
A farl'a bbreve. Lu monne alèste alèste
In questa raccolta di versi, Giuseppe Rosato adatta non solo il tono ma anche la forma all'epigramma in lingua dialettale. L'autore attinge alla ricchezza della lingua natia e concerta nell'accordo di pochi versi, il ritmo allusivo dello sberleffo e quello notturno della nostalgia. Lancia il suo guanto di sfida alla società dei consumi, a quella arcaica, contadina e paesana, motteggiandone i proverbi e i canti. -
Piero Gobetti e il logo ritrovato
Il libro è un dono per coltivare il valore della memoria, destinato alle amiche e agli amici, alle compagne e ai compagni per ricordare le passioni di una vita e per confermare l'impegno del ""Non mollare"""". Un segno, quasi un vezzo per mantenere il legame con una esperienza straordinaria del Novecento: avere rielaborato il logo di Piero Gobetti per la collana dei libri della Società della Ragione. """"Cultura, intelligenza e amore per la libertà"""" sono parole preziose che costituiscono il fondamento per far vivere la nobiltà della politica."" -
Abruzzo senza tempo. Ediz. illustrata
Il libro offre testimonianza viva di riti, tradizioni, miti, cibi, canti, abiti, gioielli e magie che rappresentano un vero patrimonio per la regione Abruzzo. Gli autori nel libro raccontano un passato rituale fatto di feste che ancora oggi sopravvivono grazie alla volontà di custodirle e tramandarle, un'esistenza in equilibrio con i cicli naturali, con la consapevolezza del proprio ruolo sociale e con l'elaborazione serena del lutto. Ma questo è sopratutto un libro fotografico in cui le immagini ancora di più colgono gli attimi della festa, la gioia e i tanti aspetti che arricchiscono il patrimonio della tradizione. ""Che cos'è la Tradizione? - si chiede Marzio Maria Cimini - Una domanda insolubile, che si è presentata mille e mille volte sul cammino di chi s'interroghi sui tempi moderni al cospetto del passato. A guardare le foto, a leggere i testi che compongono questo libro si potrebbe tentare, per approssimazione, una risposta: la Tradizione è Solennità e Sorriso""""."" -
Il chiarore d'infinito
Il libro è una antologia delle poesie più significative delle quattro raccolte finora pubblicate da Nicola Sciannimanico e ne traspare tutto il suo mondo: la contemplazione in solitudine, il colloquio interrogante con la natura e il mistero, la tensione oltre l'""orizzonte"""" breve dell'angustia esistenziale, per arrivare alla scoperta della """"gioia del mattino"""", alla prospettiva cioè di un futuro radioso, da costruire giorno dopo giorno, a patto di non smettere mai di credere ai """"sogni sempre vivi""""..."" -
Un bambino e la guerra. Resistenza in Abruzzo 1943-1944
I ricordi di un bambino che aveva cinque anni negli anni 1943-1944 fanno luce su un periodo storico non conosciuto dalla stragrande maggioranza dei giovani contemporanei. L'autore, attraverso la narrazione autobiografica di vicende familiari, rievoca i momenti drammatici vissuti dopo l'8 settembre 1943 ad Avezzano, in Abruzzo. L'alternarsi di momenti di vita intima, di sensazioni percepite e di sentimenti nati nel cuore e nel cervello di un bambino, con il racconto delle vicende storiche vissute da una popolazione per natura schiva, ""selvatica"""" e poco incline ad autocelebrarsi, costituisce l'originalità del libro. Per otto lunghi mesi le terre d'Abruzzo diventeranno un enorme campo di battaglia tra l'VIII Armata britannica e la X Armata tedesca. Uno scontro in cui la popolazione civile, chiusa in una sanguinosa trappola, pagherà prezzi altissimi tra bombardamenti, razzie, distruzione metodica di paesi minati, stragi di donne e bambini, deportazioni, esecuzioni. In questa situazione drammatica le genti d'Abruzzo, pur sapendo che rischiano la vita, offrono aiuto e protezione agli ex prigionieri inglesi in fuga che bussano alle loro porte. Fu """"una epopea di popolo"""". Nasce qui la prima formazione partigiana d'Italia, la Brigata Maiella, che imbraccia le armi per combattere i nazisti invasori."" -
Un silenzio che racconta. Natzweiler Flossenburg
Riccardo Lolli nel libro racconta la storia allucinante, fatta di violenze e torture di Rocco Di Pillo, un uomo dotato della coerenza e della bontà dei semplici, con una innata ripugnanza per le armi e per i soprusi, pacifista, anarchico, quando dal balcone di piazza Venezia, il Duce tuonava contro l'imbelle democrazia. Rocco Di Pillo, orfano di guerra, nel 1940 dovette lasciare madre ed otto fratelli a Pratola Peligna per adempiere agli obblighi del servizio militare, senza poter poi tornare al paese per lo scoppio del secondo conflitto mondiale. Ricoverato all'Ospedale Militare di Taranto il 14 settembre 1942, ma, per un disguido amministrativo, fu denunciato al Tribunale Militare per diserzione. Per Di Pillo, condannato ed inviato al Reclusorio Militare di Pizzighettone, avrebbe avuto così inizio il penoso calvario che lo avrebbe segnato permanentemente. Pochi giorni dopo la comunicazione dell'armistizio, il 18 settembre, prelevato con altri 400 militari, fu avviato nei carri bestiame verso i lager nazisti. Il 4 novembre, inquadrato fra i deportati politici, giunge a Natzweiler, campo di concentramento con crematorio e camera a gas, per poi venir destinato al campo di sterminio di Flossenbürg e sottoposto a condizioni ancora più estreme fino alla liberazione avvenuta il 23 aprile 1945. Prefazione di Francesco Sabatini e interventi di Davide Adacher, Carlo Fonzi e Ezio Pelino. -
Hugo Drengot
Sulla base di accurate ricerche bibliografiche, riportate nella premessa, l'autore intreccia la vicenda sentimentale fra una giovane longobarda e un guerriero normanno. Battaglie all'arma bianca, prigionia, intrighi e dissidi tra abbazie e castelli, il lungo viaggio del protagonista verso Gerusalemme per partecipare alla prima crociata, narrati con piacevole linguaggio fanno immergere il lettore nella vita quotidiana dell'Abruzzo e Molise dell'XI secolo, nei territori di Pietranico e Rotello. Al suo ritorno dalla Terra Santa, il guerriero dovrà superare l'ostacolo più forte al coronamento della sua storia d'amore.