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Il Capitale alla prova dei tempi. Nuove letture dell'opera di Marx
Il Capitale fu messo in commercio per la prima volta, in mille copie, il 14 settembre del 1867. Il prezzo del libro - tre talleri - era elevato: corrispondeva al salario settimanale di un operaio. Eppure non solo è stato uno dei testi che più ha influenzato la storia mondiale ma ancora oggi, di fronte all'ennesima crisi del capitalismo, molti studiosi sono tornati a guardare a Marx, le cui idee erano state troppo frettolosamente messe in disparte dopo la caduta del Muro di Berlino. Nell'ultimo decennio il Capitale ha ricevuto una rinnovata attenzione sia accademica che di pubblico. È stato ristampato in nuove edizioni in tutto il mondo e si è ricominciato a discutere della rilevanza delle sue pagine. Oggi le sue analisi risuonano ancora più forte di quanto non facessero alla sua epoca e il Capitale continua a fornire chiavi interpretative utili a comprendere la natura del capitalismo e le sue trasformazioni. Questo libro contiene i contributi di affermate studiose e studiosi provenienti da molti paesi e svariate discipline che offrono molteplici prospettive e intuizioni critiche sulle principali contraddizioni del capitalismo contemporaneo, mostrando modelli economici e sociali alternativi. Insieme riesaminano i più influenti dibattiti storici sul Capitale e forniscono nuove interpretazioni della massima opera di Marx tramite aspetti e temi raramente associati col Capitale, come il genere, l'ecologia e le società non occidentali. Un'indispensabile risorsa per una comunità accademica sempre più interessata alla riscoperta di Marx oltre il marxismo del ventesimo secolo e per studenti e studiosi interessati alla critica del capitalismo. -
La rivoluzione della cura. Uscire dal capitalismo per avere un futuro
Come in un tempo sospeso, in questi ultimi quindici anni siamo passati da una crisi finanziaria a una crisi climatica, da una pandemia a una guerra, senza soluzione di continuità. Ciascuna di queste crisi viene raccontata come priva di contesto, come episodio a sé stante, senza antecedenti né causalità. Sembra di vivere dentro un eterno presente fatto di emergenze a cui rispondere, con l'angosciante sensazione che quella attuale non sarà l'ultima e che sembra essersi innescato un circolo vizioso, senza via d'uscita. È giunto il momento di guardare la luna oltre il dito e ricostruire una chiave di lettura delle crisi multiple del capitalismo: se lette come insieme concatenato rivelano che la sua ferocia è dovuta alla propria intrinseca debolezza. Occorre superare il modello antropologico di riferimento dell'individuo razionale e autonomo sul quale si sono basate le riflessioni sulla società del contrattualismo di Locke, Hobbes e Rousseau per approdare a un nuovo modello che, partendo dalla relazionalità della cura, faccia emergere le diversità e un nuovo assetto della democrazia basato sull'inclusione. Dopo decenni di indiscutibile ideologia del profitto, il paradigma della cura può diventare l'elemento di convergenza di tutte le culture ed esperienze altre: perché rappresenta ciò di cui c'è assoluto bisogno in un momento storico in cui è a rischio l'esistenza della vita umana sulla Terra e perché intorno a quel paradigma è possibile costruire una diversa società, che sia ecosocialista e femminista invece che capitalista e patriarcale; equa, inclusiva e solidale invece che predatoria, escludente e disuguale. -
Abolizionismo. Femminismo. Adesso
L'aggettivo abolizionista affonda le sue radici nel diaciannovesimo secolo durante la lotta afroamericana contro la schiavitù. Ispirandosi a quella stessa storia questo libro collettivo ha come bersaglio l'attuale sistema penale, da sempre strutturalmente incline alla violenza razzista e di genere. Pur rispettose del fatto che abolizionismo e femminismo continuano a essere teorizzati separatamente da numerose analisi e movimenti, le autrici considerano l'abolizionismo più forte se mette in discussione i meccanismi che generano la violenza di genere e il femminismo, a sua volta, più potente e incisivo se capace di discostarsi dalle posizioni che non fanno i conti con la violenza riprodotta e amplificata da carceri e polizia. La proposta è quella di un femminismo abolizionista, con un approccio che fa tesoro della tradizione del femminismo nero e contesta l'essenzialismo di genere, che ha la tendenza a considerare la violenza sulle donne in maniera isolata. Come se non fosse influenzata da razzismo, pregiudizi di classe, transfobia ed eterosessismo. I dati mostrano come l'intensificarsi della polizia e delle pene non abbiano ridotto il tasso di violenza delle nostre società. Per questo il femminismo abolizionista propone un insieme di analisi, strumenti e pratiche che vanno sotto il nome di «giustizia trasformativa», sperimentando modi per prevenire le violenze e soluzioni alternative a un sistema penale che appare più concentrato sulla vendetta che sulla giustizia. Le autrici non scrivono un manifesto ma una genealogia critica di pratiche ancora in via di formazione e aperte alle proprie stesse contraddizioni. Con la radicalità utopica dell'immaginazione e la solida base di tante esperienze già in atto. Adesso. -
Jacobin Italia. Vol. 18
Da cinquant'anni ormai gli scienziati del clima ripetono che il cambiamento climatico rischia di stravolgere la faccia della Terra e che per evitare il disastro si deve smettere di bruciare petrolio, carbone e gas naturale. La diagnosi è unanime ed è scritta nero su bianco nelle sintesi ufficiali dei rapporti dell'Onu. I rappresentanti e i rappresentati dei vari stati del mondo li hanno ratificati, eppure chi comanda non sta facendo niente. Uno degli effetti della guerra della Russia all'Ucraina è stato rendere difficile l'approvvigionamento delle principali fonti energetiche con l'aumento strumentale dei prezzi. Può essere l'occasione per immaginare realmente un modo alternativo di produrre energia per salvare il pianeta. -
Performing media. Un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante tra memoria dell'avanguardia e transizione digitale
Performing Media è un concetto evolutivo, comporta una nuova sensibilità che permette d'interpretare l'innovazione digitale come un'espansione delle possibilità di comunicazione, per agirle e non subirle. Si tratta di tutto un mondo di pratiche creative che trova origine nell'ambito delle culture digitali e ancora prima del teatro di ricerca affinato ai media, sia radiofonici sia video, in particolare con il videoteatro. Un fenomeno che si è poi esteso alle più diverse articolazioni, tra performance e multimedialità. Oggi il Performing Media riguarda sempre più lo sviluppo delle tecnologie dei nuovi media interattivi, mobili e geolocalizzati. Il libro parla di esperienze, guarda il passato ma riguarda il futuro. Nel Performing Media ogni elemento è chiamato a performare, è in qualche modo il medium stesso ma anche e soprattutto la relazione fra l'elemento e chi lo fruisce che innesca la performance. -
L' attesa. Il dono
La drammaturgia di Rocco Familiari ci immerge in un'architettura complessa e stratificata, senza prepararne capziosamente l'attesa, senza annunciarne il precipitarvi vertiginoso e denso. Questo sembra contrastare con il ritmo lenticolare e cadenzato che caratterizza anche questi due ultimi testi, concepiti nel tempo sospeso della prima ondata pandemica e dentro la logica irragionevole dell'assenza di contatto. Tuttavia, in quella irragionevolezza, è come se Familiari rintracciasse, in una sorta di inopinato rispecchiamento, il segreto di una sua antica vocazione, il senso di molto del suo empito. Allora, sia nell'""Attesa"""" che nel """"Dono"""", legati da una sapientissima mise en abyme, emerge, più che la contingenza del momento storico, la coerenza di uno stile che disegna tra uomo e donna una trama innamorata di sé al di là delle relazioni che descrive."" -
Lords for the Ring. Art calendar 2022. Le scene sconosciute di Tolkien
Wu Ming 4 torna sulle tematiche che suscita la lettura del Signore degli Anelli. Oltre alle questioni narrative, filosofiche, biografiche e autoriali che riguardano J.R.R. Tolkien, ecco una nuova versione, rivista e ampliata, che contiene un'appendice tutta dedicata alla nuova traduzione del Signore degli Anelli realizzata da Ottavio Fatica. La traduzione italiana ha avuto infatti il merito di riscoprire molte caratteristiche dello stile letterario di Tolkien non conosciute in Italia. Tolkien è così restituito alla dimensione che più gli compete, quella di autore cardine del Novecento capace di dialogare con i grandi classici della letteratura. -
La difesa di Ginevra
Un nuovo libro che piaceva a Tolkien, che ne scrisse un ideale seguito! Ginevra è un personaggio letterario che vive da più di mille anni ma nessuno scrittore le ha dato voce come fa William Morris (Inghilterra, 1834-1896) nella sua prima opera: il poemetto ""La difesa di Ginevra"""", del 1858. Ginevra qui parla in prima persona, e non è una vittima lacerata dai rimorsi né una scaltra manipolatrice. Con la sensibilità che gli riconobbe C.S. Lewis, Morris dipinge una donna lucida e fragile allo stesso tempo, sola e delusa dalle proprie aspettative. Con questo poemetto dedicato al ciclo arturiano, raramente tradotto in Italia, Morris dà il via al """"medievalismo"""", il gusto e la reinterpretazione del Medioevo che ha in J.R.R. Tolkien uno dei maggiori rappresentanti moderni. E proprio l'autore de Il Signore degli Anelli scrisse La caduta di Artù, iniziando la storia dove Morris l'aveva terminata."" -
I tarocchi perduti. 22 Arcani maggiori. Ediz. illustrata
C'erano una volta un progetto, i tarocchi perduti di Tolkien, e un'illustratrice, Maria Distefano che quel progetto aveva abbracciato con passione e fantasia. Uno alla volta, dalle piroette delle sue matite, erano nati alcuni evanescenti Arcani e parevano destinati a moltiplicarsi, a completare il loro Olimpo... ma proprio come può accadere in una storia degna di un gioco divinatorio, il Destino, mescolando le carte, aveva deciso diversamente. In quel lontano 2007 infatti un'Acqua Granda travolse Venezia, sommergendo ogni cosa e trascinando con sé anche l'effigie di quei primi Tarocchi. Ed essi sprofondarono nel fiume dell'oblio. E poi cosa è successo? La Magia di Venezia li ha riportati a una nuova vita! Questi 22 Arcani Maggiori in cui il mondo fantastico di Tolkien si fonde con gli archetipi dei Tarocchi tradizionali di Marsiglia, sono il risultato di un viaggio straordinario, iniziato molto tempo fa e finalmente giunto alla meta.Grafica di Carmen Perin. -
L’Oscuro Signore e il suo tempo libero. Ediz. illustrata
Si può vedere il lato umoristico di JRR Tolkien in alcuni dialoghi tra i personaggi de ""Il Signore degli Anelli"""". Gli Orchi sono allegri e ridanciani, come si vede in diverse occasioni. Ma come era veramente la vita quotidiana a Barad-dur? Dal momento che lo scrittore non si è mai addentrato molto sull’argomento — anzi, diciamo proprio per niente —, abbiamo pensato di inventarci tutto di sana pianta, giocando su un registro fortemente ironico. Abbiamo immaginato il ritrovamento di un diario di un fantomatico Orco di nome Gragnak, in cui è annotata la scaletta dei compiti giornalieri che Sauron gli affidava. Ne è nata questa divertente storia, adatta a bambini e ragazzi. Età di lettura: da 9 anni."" -
Gollum. Un eroe involontario. Ediz. illustrata
Chi e l’eroe del Signore degli Anelli? Ce ne sono molti (Frodo, Aragorn, Sam o Faramir), ma sicuramente ce n’è uno spesso dimenticato. È Gollum, un hobbit squilibrato, emarginato, consumato dal potere dell’Anello, l’unica cosa a cui veramente tiene. Abile e astuto, ma diviso da una doppia personalità, Gollum sfugge a qualsiasi categorizzazione, a noi come a Tolkien, che in una lettera spiegava come volesse lasciare al lettore ogni giudizio. Di tutti i personaggi del Signore degli Anelli non ce n’è uno più sfaccettato e complesso: il lettore via via simpatizza con lui, lo odia, lo difende. Nel combattere quegli aspetti oscuri di se stesso che Gollum esternalizza, Frodo combatte il mostro più insidioso e potente di tutti – e perde. Abbiamo letto i libri, guardato i film di Peter Jackson, imitato la sua voce roca che invoca “il mio tesssoro”... e ora di scoprire tutto di lui! Età di lettura: da 9 anni. -
Sognando i draghi
Non c'è bambino che non ami i draghi. Uno in particolare li vedeva e ci parlava: JRR Tolkien. All'autore del Signore degli Anelli fin da bambino piaceva immaginare i draghi soprattutto nei momenti più tristi che furono molti nella sua infanzia. Dopo la morte della madre, col fratello dovette vivere con una zia austera e poco affettiva, inventò i suoi draghi. Li incontrò anche mentre frequentava la scuola o inventava lingue immaginarie con le cugine. Mentre combatteva nella Grande Guerra, in una trincea della Francia, aveva la sensazione che draghi terribili e distruttivi fossero ovunque. In realtà non ne trovò mai uno, fino a quando un giorno, ormai un adulto, decise di crearne uno tutto suo. «Desideravo draghi con tutto il mio cuore», scrive l'autore. E «il mondo che comprende un drago, sia pure soltanto immaginario, è più ricco e più bello, per quanto possa essere più pericoloso». Questa piccola biografia illustrata porta il fascino delle storie dei draghi a una nuova generazione di bambini nel primo incontro con l'autore de ""Lo Hobbit"""" e """"Il Signore degli Anelli"""". Età di lettura: da 9 anni."" -
I quaderni di Arda. Rivista di studi tolkieniani e mondi fantastici (2022-2023). Vol. 3: Beowulf a Oxford: lo stile letterario di Tolkien.
Esiste uno stile tolkieniano? Qual è il peso delle scelte stilistiche nell'enorme successo di pubblico che l'opera di Tolkien riscontra da oltre mezzo secolo? Qual era il modus operandi dell'autore del Signore degli Anelli quando costruiva le sue storie? Quale il rapporto tra prosa e poesia nei suoi romanzi e racconti? E cosa significa che Tolkien potrebbe essere considerato uno scrittore ""New Old English""""? Il terzo numero dei Quaderni di Arda prova a dare risposte a questi interrogativi e rappresenta facilmente lo studio più articolato sullo stile tolkieniano pubblicato finora in Italia. Una raccolta unica, che potrà servire da bussola per chi nel nostro paese vorrà intraprendere l'analisi della materia dal punto di vista poetico-letterario. A questo si aggiunge una sezione """"Extra"""" che spazia dalle recensioni delle più significative uscite editoriali su Tolkien, alle implicazioni psicologiche e relazionali dei giochi di ruolo ispirati alla Terra di Mezzo, fino allo studio più esaustivo dell'araldica elfica. Insomma, un numero originale, ricco ed eterogeneo, che dimostra quante sfaccettature possa assumere la riscoperta dell'opera tolkieniana."" -
Cosa leggo prima? Guida alle opere di J.R.R. Tolkien. Ediz. illustrata
L'autore del Signore degli Anelli è un autore complesso che ha dedicato tutta la sua vita alla costruzione di un mondo immaginario, scrivendo e riscrivendo storie, racconti, poemi, annali, ballate e poesie, tutte coerenti tra di loro, andando a descrivere anche i minimi dettagli il suo universo fantastico. Come districarci in una simile giungla di pubblicazioni? Ci sono sovrapposizioni, versioni scartate, doppioni? Quali opere comprare? In che ordine leggerle? Insomma, come seguire il sentiero giusto in questa messe di libri che è germogliata dalla fantasia dello scrittore? Il libro risponde a tutte queste domande e presenta tabelle e schemi per comprendere l'immensa produzione di Tolkien e godersela appieno. Una vera e propria bussola per affrontare la grande foresta della Terra di Mezzo senza perdersi... Età di lettura: da 9 anni. -
Il Fabbro di Oxford. Scritti e interventi su Tolkien
Wu Ming 4 torna sulle tematiche che suscita la lettura del Signore degli Anelli. Oltre alle questioni narrative, filosofiche, biografiche e autoriali che riguardano J.R.R. Tolkien, ecco una nuova versione, rivista e ampliata, che contiene un'appendice tutta dedicata alla nuova traduzione del Signore degli Anelli realizzata da Ottavio Fatica. La traduzione italiana ha avuto infatti il merito di riscoprire molte caratteristiche dello stile letterario di Tolkien non conosciute in Italia. Tolkien è così restituito alla dimensione che più gli compete, quella di autore cardine del Novecento capace di dialogare con i grandi classici della letteratura. -
L' incredibile viaggio di Topo Postino
Topo Postino non si ferma davanti a nulla e neppure questa volta non viene meno al suo dovere di recapitare pacchetti e lettere in giro. E se i destinatari sono nel mondo iperuranico, lascia parcheggiato il furgoncino e mette il carretto su un razzo che lo proietta verso galassie inesplorate e mondi belli, come sono quelli che si raccontano nelle fiabe. Consegna dentifrici in un pianeta tutto zuccherino, attraversa i territori che furono di Gulliver e i mari della Sirenetta. S'inabissa là dove un galeone pirata è affondato tanto tempo fa e consegna alla piccola piovra il suo atteso cestino di banane. Fa tappa nel paese dei Mostri e in quello dei Robot, dove incontra un suo vecchio amico. Tornare a casa è sempre piacevole, dopo una dura giornata di lavoro, è proprio bello. Bello come... un sogno. -
Abbiccì delle emozioni. Ediz. a colori
Un unico protagonista che rappresenta l'intera umanità infantile. Con un altro bambino che ha commosso intere generazioni, Charlie Brown, condivide il maglione con le greche e una testa fuori misura. Entrambi raccontano con un'onestà disarmante e mai retorica i sentimenti che attraversano l'infanzia. Dal sentirsi nervosi prima dello spettacolo al vedersi perduti di fronte a una stanza piena di giocattoli, dallo scoprirsi gelosi quando qualcun altro gioca con un aquilone al godersi beati una piscina, dal sentirsi Einstein a insegnare a un'amica come si vince a tris, allo scoprirsi qualcuno di fronte a una parete di proprie foto e disegni incorniciati da mamma e papà. Un vocabolario pieno di meraviglia lettera dopo lettera, parola dopo parola. Età di lettura: da 4 anni. -
L' incanto del buio. Racconto di Natale. Ediz. a colori
Oggi è Natale. In attesa di scambiarsi i regali, Pietro e Giulia, amici da sempre, giocano a ""buio"""". Nell'oscurità della camera, al tatto, gli oggetti che hanno raccolto e poi sparso sul pavimento diventano altro nelle loro parole: una forchetta può essere la chiave di un forziere, una scarpa è forse il letto di una fata. Quando le loro mani s'incontrano al buio, viene naturale per Giulia e Pietro dare un nome anche ai loro sogni: un'archeologa e un airone sta per dire Pietro, un pilota d'aereo e un cervo, sta pensando Giulia. Qualcuno apre la porta e accende la luce. Il buio svanisce e l'incanto s'interrompe, i loro sogni tornano svelti a nascondersi, ma non spariscono, perché è nel domani la chiave per diventare realtà. La magia di un racconto autentico d'infanzia, un ritratto del legame profondo e inesauribile che due bambini si regalano a vicenda, lontano dal mondo reale e dalle lucine dell'albero. Età di lettura: da 5 anni."" -
Pirati in giardino. Ediz. a colori
Sette pirati attraversano il giardino della casa di un bambino che, finita la festa di compleanno, gioca nella sua camera con i regali ricevuti. Un palloncino scoppia per errore e crea grande scompiglio: che succede là fuori? Con il suo papero, il bambino attraversa la casa sottosopra e arriva a scoprire che nel suo giardino i pirati stanno seppellendo un tesoro. Nel frattempo il disordine diventa ordine, molte cose si capovolgono, gli animali e le piante si mescolano, qualcosa è chiaro e qualcosa è strano... ma soprattutto con una buona idea lo scuro si fa luce e i pirati fuggono abbandonando il loro prezioso baule: quale sarà il misterioso tesoro custodito là dentro? Un libro per divertirsi e imparare che ogni cosa ha un suo contrario e ogni infanzia ha le sue avventure! Età di lettura: da 3 anni. -
Gemelle. Ediz. a colori
Manca poco al Natale. In quella bella casa, si muovono una bambina e un cane. Lui la osserva mentre lei compie gesti insoliti: si taglia le lunghe trecce, indossa due giubbotti, due cappelli e calza a fatica due paia di stivali. Prende sulle spalle due zainetti ed esce, seguita dal cane. Con lui, attraversa la città. Dove starà andando? Un silent book tenero e commovente, ma anche forte e pieno di speranza, come l'immagine di un uccellino che non si rassegna a cedere alla neve dell'inverno. Età di lettura: da 6 anni.