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Il lavoratore digitale
Nel 2020 il World Economic Forum di Davos pubblica un libro a firma del suo fondatore Klaus Schwab intitolato The Great Reset. In cosa consiste? In sinesi, nella digitalizzazione del mondo del lavoro. Quasi a 360° Schwab parla in tutti i suoi ultimi tre volumi in termini ottimistici di questo momento del mondo predittivo che lui definisce ""IV Rivoluzione Industriale"""". In che modo però la presenza dei computer, dei robot e, si presuppone in futuro, della realtà digitale nella vita di tutti i giorni cambierà la sfera dei diritti, dei doveri e delle mansioni del lavoratore? Nella IV Rivoluzione Industriale il lavoratore come individuo esisterà ancora? E, cosa ancora più importante, il lavoratore come soggetto fisico avrà ancora un suo fondamento o sarà semplicemente sostituito da un algoritmo che avrà sembianze umane? E quindi chi sarà il lavoratore digitale? A queste e ad altre domande il presente volume tentata di dare alcune risposte, ma senza la pretesa che siano definitive."" -
Sei anni di guerra civile in Italia. Un libro bruciato dai nazisti
Uscito nella primavera del 1930, quando non si è ancora posto in modo eclatante il tema del contagio del fascismo italiano in Europa, il volume di Pietro Nenni divenne un grande successo popolare perché la sua efficacia narrativa e politica risultarono fuori dall'ordinario. E per questo venne dato alle fiamme. Un'opera scritta magistralmente in cui risulta evidente quanto Nenni non sia interessato ad un esercizio di stile: a muoverlo, infatti, c'è una motivazione squisitamente politica. Nenni, mentre racconta i fatti, non li commenta, lascia che la ferocia parli da sola. Per questo la sua prosa è così magistralmente vera e, allo stesso tempo, dolente. Nel ripercorrere eventi e sentimenti collettivi, anche quelli che precedono i sei anni oggetto del libro, Nenni si imbatte in passaggi epocali e ne lascia traccia con racconti dai quali il lettore può trarre insegnamenti di carattere universale. Ma il modo di raccontare i fatti – nudi e crudi, verrebbe da dire – è una lezione permanente, tanto più attuale per stagioni a noi più vicine, nelle quali le opinioni si confrontano quasi a prescindere dai fatti. -
Vittoria Nenni, n. 31635 di Auschwitz
"L'autore ha consultato una grande quantità di fonti documentali, attingendo alle carte private di Pietro Nenni e agli archivi pubblici italiani e francesi. Il libro di Tedesco ci apre, dunque, ad una conoscenza approfondita ed in parte inedita della famiglia Nenni. Entra quasi nella loro intimità: una famiglia forte, unita che ha condiviso, come disse Pietro Nenni, «con nobile orgoglio, i rischi della vita di un militante». Una famiglia, perseguitata dal fascismo, che deve lasciare l'Italia per scegliere la dolorosa strada dell'esilio in Francia - dove i primi tempi sono durissimi - e che ha pagato un prezzo altissimo la propria avversione al fascismo, con la morte nel 1943 della terzogenita Vittoria. Forse si parla poco di Vivà, forse per rispettare il grande ed intimo dolore del padre. Tuttavia, oggi appare necessario riscoprire la sua storia, per rendersi conto su quali valori e su quali basi morali, dalla Resistenza partì e si rafforzò l'idea di una Europa libera e dei popoli."""" (dalla prefazione di Benedetto Attili)" -
Escursioni sui primi rilievi panoramici del Friuli Venezia Giulia. 50 itinerari per tutti dal Carso al Cansiglio
Questa guida raccoglie 50 itinerari escursionistici che si sviluppano sulle prime elevazioni a ridosso della pianura e sono distribuiti su un arco che si estende dal Carso triestino fino all'area meridionale del Cansiglio e include rilievi del Carso isontino, delle Prealpi Giulie (dalle propaggini meridionali fino a quelle delle Valli del Natisone e del Torre) e delle Prealpi Carniche: si tratta di proposte con diversi livelli di difficoltà e impegno, particolarmente adatte a chi vuole avvicinarsi progressivamente all'escursionismo alpino nella maniera più semplice ma non per questo meno appagante, sia per la molteplicità degli aspetti naturalistici, storici, culturali, che l'ambiente attraversato presenta, sia per la spettacolarità del panorama che ogni escursione offre. Questa guida può essere apprezzata, però, anche dagli escursionisti più esigenti, in quanto l'ampia dislocazione degli itinerari sul territorio regionale offre loro l'occasione per scoprire ambienti geograficamente vicini ma spesso poco conosciuti che tuttavia, per la loro favorevole posizione, sono accessibili in quasi tutte le stagioni. -
In bici alla scoperta del Friuli Venezia Giulia. Vol. 1: 34 itinerari cicloturistici e 3 ciclovie nel Friuli centrale.
In questa prima guida sono proposti 34 itinerari cicloturistici che si sviluppano nel Friuli centrale, dalle colline fino alla linea delle risorgive, tra la Valle dello Judrio a est e il Tagliamento ad ovest. Sono descritte anche tre vie ciclabili di rilievo presenti nell'area (la via delle Rogge tra Molin Nuovo e Zompitta, l'ippovia del Cormôr, la ciclabile Udine-Cividale): possono essere considerate sia come escursioni indipendenti, sia come opportunità in più per costruire delle piacevoli ""deviazioni"""" negli itinerari che le costeggiano. Ciascun itinerario comprende una descrizione puntuale e particolareggiata del percorso, supportata da una cartina topografica sintetica, da un'introduzione ambientale-naturalistica della zona attraversata e dalla segnalazione di quanto di interessante vi sia da vedere lungo la strada. Si tratta principalmente di percorsi che si sviluppano su strade quasi sempre asfaltate, poco trafficate e con salite poco impegnative, quindi adatti anche ai neofiti della bicicletta; vi sono anche numerose varianti, molte delle quali adatte a gambe poco allenate ed a famiglie con figli al seguito."" -
Mountain bike sui monti del Friuli. 40 itinerari «all mountain» lungo sentieri e mulattiere dall'Arzino al Judrio
L'utilizzo della mountain bike anche su percorsi che esulino dalle solite strade sterrate e carrarecce di montagna viene internazionalmente definito ""all mountain"""": è un modo di interpretare questo sport, o meglio questa passione, che prevarica ogni velleità agonistica, al di là della tacita ed inevitabile competizione con i compagni di uscita. Non contano i secondi o i minuti, a volte nemmeno le ore, ma contano i panorami, la natura, il piacere di percorrere un bel sentiero o di superare più o meno elegantemente un passaggio tecnicamente impegnativo. Conta il riportare a casa il ricordo di luoghi che nessun altro mezzo permette di raggiungere in tempi relativamente brevi, se non la mountain bike. Con questo spirito sono stati individuati i 40 itinerari proposti nella guida, che si sviluppano dalle Alpi e Prealpi Carniche e Giulie alle vallate del Natisone, molti dei quali percorribili tutto l'anno; è possibile scegliere in un ampio ventaglio di percorsi a seconda delle proprie possibilità e capacità, riservandosi magari di affrontare i più difficili dopo aver fatto esperienza e gambe su quelli meno impegnativi."" -
Rettili del Friuli Venezia Giulia. Immagini e descrizioni per un facile riconoscimento
La guida introduce al mondo dei rettili presenti nel Friuli Venezia Giulia: dalle Tartarughe ai Gechi, alle Lucertole, ai Serpenti fino alle temute Vipere. Qualcuno, probabilmente, leggendo i nomi delle ultime due categorie avrà provato un comprensibile senso di repulsione: in realtà, la maggior parte delle specie sono innocue e inoffensive, al contrario di quanto leggende e credenze popolari raccontino. Quanto alle vipere, sono sì velenose, ma si tratta di animali tranquilli che, se disturbati, tendono sempre a fuggire e attaccano solo per reazione difensiva. Saper distinguere le specie di rettili e conoscere le loro abitudini è quindi indispensabile per effettuare escursioni e passeggiate in sicurezza e tranquillità. Questo ci consente la guida: grazie alla quantità di informazioni e di immagini sulle 28 specie che abitano il nostro territorio, stimola anche la voglia di approfondire, conoscere, scoprire ed ammirare questi particolari abitanti dei nostri mari, lagune, prati, stagni, boschi e montagne. -
Pesci d'acqua dolce del Friuli Venezia Giulia. Immagini e descrizioni per un agevole riconoscimento. Ediz. illustrata
I pesci sono i silenziosi ed elusivi abitatori di un mondo altro, separato dal nostro e non facilmente accessibile; proprio per questo costituiscono uno degli aspetti meno conosciuti della fauna a vertebrati, un capitolo che riserva ancora sorprese e scoperte anche nei tanti torrenti, fiumi, laghi, ruscelli e risorgive di questa regione ricchissima di acque. La guida si prefigge dunque lo scopo di introdurre il lettore alla conoscenza dei pesci che popolano le acque dolci del Friuli Venezia Giulia: una settantina le specie che oggi le frequentano, molte delle quali endemiche, ovvero non presenti in altre zone del pianeta e dunque testimoni di una preziosa biodiversità da salvaguardare. A ciascuna di esse è dedicata una ricca scheda con una puntuale descrizione, precise note per il riconoscimento, notizie sulle abitudini, la diffusione, i rischi per la conservazione. Il testo è di carattere divulgativo ma offre tuttavia molti spunti e informazioni anche al lettore desideroso di spingersi un po' più in là di un approccio superficiale. D'eccezione è il ricchissimo corredo illustrativo, composto da foto di grande valore documentativo scattate in natura sotto il pelo dell'acqua. -
Uccelli del Friuli Venezia Giulia. Immagini e descrizioni per un agevole riconoscimento
Con un'esposizione semplice ed una serie di splendide immagini, questo libro si propone di aprire gli occhi a tutti coloro che percorrono il territorio del Friuli Venezia Giulia su un aspetto spettacolare della natura, gli uccelli, guidandoli a cercare e guardare con nuovi occhi queste meravigliose creature che vivono accanto a noi. L'autore accompagna il lettore percorrendo i diversi ambienti, dai centri abitati alla campagna, dal mare alla montagna, spiegando come riconoscere, dove e quando osservare le diverse specie, stimolando a diventare birdwatcher anche nel proprio giardino o città. Il volume è di carattere divulgativo e si prefigge lo scopo di avvicinare e sensibilizzare un sempre maggior numero di persone alla natura; di facile lettura, è strutturato in maniera tale da far conoscere aspetti poco noti e curiosità di queste specie, fornendo inoltre utili suggerimenti per visitare alcuni dei tanti luoghi della nostra regione dove la natura è ancora incontaminata. -
L' altopiano dei draghi. Le cronache di Giada
Giada ha sempre vissuto un'esistenza tranquilla nell'Altopiano dei draghi. Fa parte della grande famiglia dei draghi sputafuoco, ha quasi compiuto sedici anni ed il suo unico obiettivo è quello di superare la grande prova che le permetterà di acquisire il suo posto all'interno di una delle gerarchie dei tre villaggi dei draghi. Il suo aspetto è molto diverso rispetto a quello dei grandi abitanti dell'Altopiano, ma questo per lei non è mai stato un problema. Eppure, le cose sono destinate a cambiare quando Shaila, il Guardiano dei draghi, entrerà nella sua vita e le spiegherà in cosa consista il suo destino. Allora Giada scoprirà che i draghi sono solo uno dei cinque popoli che abitano la terra e che lei è stata creata per riportare alla luce la dinastia alla quale realmente appartiene, ossia quella degli esseri umani. Giada accetterà di rinunciare al calore della famiglia ed alla quiete dell'Altopiano per abbracciare il destino che è stato scelto per lei? -
Io e la mia scimmia
«E voi chi siete? Chi vi ha aperto la porta, eh? Scommetto che è stato John, sacco di pulci, parassita che non è altro. Sono anni che quello scroccone vive sulle mie spalle. E va bene che è una rockstar - non ridete, adesso è messo male, però un tempo aveva il suo fascino... Vabbè, già che siete qui tanto vale presentarsi, no? Un momento. Questa qui è casa mia, siete voi che dovete presentarvi. Comunque, se davvero è stata la scimmia a farvi entrare, in frigo dovrebbero esserci ancora delle birre. Ah, io sono Paul. Cioè, sarebbe Paolo, ma è un nome da sfigato, quindi guai a voi se vi rivolgete a me in quel modo, ci siamo capiti? Lo permetto a stento a John, e nemmeno sempre. E se ora state pensando che lui in realtà si chiami Giovanni, beh amici siete fuori strada. John è John, e lo è sempre stato». -
Il vento al guinzaglio
"Un poeta, che si senta tale, è cittadino del mondo e del mondo proprio ed esterno si fa testimone. Io sono meridionale di origini e formazione, in me vive la magna Grecia, con tutti i suoi pregi e difetti, e in me vive l'idea che la ricerca della bellezza, mio primo motore, non abbia sigle artistiche, né targhe in cui riconoscermi. Mi occupo di teatro, poesia, musica avendo come unico scopo, esigenza, la ricerca empatica di comunicazione. Quello che scrivo, declamo, canto mi mette in comunicazione emotiva con chi ascolta e giustifica tutto il mio confuso produrre echi di emozioni. È questo dunque fare arte? Sono dunque un artista? Forse, di sicuro sono un artigiano delle parole, pronto a dar forme già esistenti in esse, ma fuori dall'uso comune, come se il loro accoppiamento gli desse un potere nuovo e immaginifico. E se tu lettore troverai tuoi pensieri ed emozioni nei miei versi, sarò felice di ammettere che sono anche tuoi...""""" -
Chissà se al Liga fischiarono le orecchie
Roma, anni Novanta. In un piccolo liceo classico di periferia, accompagniamo una classe, la quarta D, dal primo anno alla maturità. Accadimenti che si susseguono e si intrecciano in un caleidoscopio di immagini colorate, talvolta sbiadite, altre accese. Scritte infami sui muri, traduzioni bislacche dal latino, Kurt Cobain che si spara in bocca, amori non corrisposti, professori esigenti e severi e poi uno studente che si lancia nel vuoto. E quella domanda, eco perenne che non cessa: di chi la colpa? -
Cantata a più voci per un pezzo di legno
Perché riscrivere Pinocchio? Perché una vita sola non basta a raccontare il capolavoro di Collodi, e un Pinocchio solo non basta. Benedetto Tudino ci regala la sua personalissima rilettura delle avventure del burattino più famoso della storia, raccontate in una trentina di filastrocche tutte da gustare, e impreziosite dalle raffigurazioni dell'artista Valeria Bisconti. -
La notte, osservando il cielo
Se è vero che la luce salva l'uomo dall'oscurità, allora la poesia è la sua luce. Benvenuti nel piccolo mondo poetico di Greta Leviani, fatto di tristezza, di felicità, di amori perduti e ritrovati, di viaggi immaginari e reali, di simpatia e di arroganza, un mondo sconosciuto a molti e conosciuto da pochi. La sua prima silloge poetica, in cui l'autrice ha voluta racchiudere 19 anni intensi di vita, partendo dall'infanzia per poi arrivare all'adolescenza, nella speranza che possa illuminare le anime e le menti dei lettori. -
17:17
Un ragazzo e una ragazza si scontrano sul ponte di una nave di ritorno dall'isola d'Elba in una giornata tempestosa. Senza nemmeno saperlo, hanno in comune qualcosa di importante: tentano entrambi di rimettere assieme i pezzi di una vita incerta dopo la fine di una relazione distruttiva. Nel buio intenso che precede la consapevolezza i due personaggi si ritroveranno a scavare alacremente dentro di sé arrivando ad abbracciare una volta per tutte la loro essenza, nascosta fino ad allora sotto le maschere convenzionali che indossiamo ogni giorno per mettere tutti d'accordo. La genesi di una storia d'amore atipica scandita dalle lancette di un orologio che si ostina a mostrare sempre la solita ora: 17:17. -
Chance per single
È possibile vivere a 50 anni storie d'amore mai capitate da giovani? I protagonisti del romanzo, Paolo, Franco e Marco, singles cinquantenni, lo sperano. Soprattutto quando incontrano tre bellissime ragazze che non sembrano notare la differenza d'età. Prato, con le sue aziende tessili e Firenze, con la sua arte rinascimentale e i suoi negozi di moda, sono testimoni del sogno. Paolo e Marco, in questa avventura, ritrovano l'entusiasmo giovanile. Franco invece, ha conosciuto gente ricca e scoperto che le giovani donne si possono vendere e comprare... -
Chrystalma
Smarrito in un incubo, il giovane Vic è alla ricerca di una strada che lo riconduca al suo nido sicuro. All'inizio la cerca affannosamente, combattendo e superando ostacoli, stringendo alleanze e sconfiggendo nemici, salvo poi comprendere che la luce necessaria per scacciare le ombre dell'anima si trova solo dentro di noi, e che per raggiungere la vera felicità è necessario sporcarsi il cuore col buio più nero e profondo della disperazione. -
Un luogo non comune
Un attimo prima che il nostro mondo finisca, i giovani Marco e Laura partono per un pianeta vergine, dove dovranno rifondare l'umanità. Una volta arrivati, i due ragazzi hanno una sorpresa: tutti i paesi del vecchio mondo hanno mandato una coppia in quello nuovo. Riusciranno i giovani sopravvissuti ad organizzare la loro nuova vita senza tecnologia, e a darsi un'organizzazione sociale? Ma soprattutto, riusciranno a sfatare i luoghi comuni e creare un luogo non comune? -
Tra le stupide righe
Quindici anni fa, Pit era un ragazzo che stava per diventare orfano. Con il padre in coma e senza madre, si ritrova a fare lo spacciatore, scrivendo il suo disappunto per la vita sui propri diari. Disappunto che cresce quando il padre, ancora in coma, sparisce nel nulla senza lasciare alcuna traccia. Ora Pit non è più un ragazzo, ma non ha mai smesso di pensare al padre, anche continuando a vendere la cocaina per le strade di Terni. I motivi per cui cova ancora la speranza che il padre possa apparire da un giorno all'altro sono le pagine che scrive: in qualche modo, sembra che il padre possa leggerle.