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Un tralcio di more
La letteratura giapponese ha da sempre esercitato un certo fascino sulla cultura occidentale. In modo particolare la composizione di Haiku - ""in breve narro"""" - che è una delle poetiche più amate in Oriente, ha destato l'interesse dei poeti di varie nazioni europee. Se il suo punto forte è proprio la brevità, il riuscire ad esprimere pensieri profondi in appena tre versi, la sua essenza è il respiro dell'anima trattenuto nell'attimo dell'ispirazione ed effuso nella semplicità del """"dire e non dire""""."" -
Dovunque guardo ci sei tu
La fascinazione, la tenerezza, la confidenza, la seduzione appaiono nel corso dell'intera silloge quali momenti di un complesso universo che scandaglia le forme del desiderio e le manifestazioni del sentire, pur tra contraddizioni e negazioni. La poesia di Vincenzo Vallone proprio per questo non si rivela di retorica e passiva emotività, ma fluisce dal cuore con un'ampia capacità di coinvolgimento nelle giuste tonalità e con adeguate espressioni d'un linguaggio fortemente poetico. -
Ombra e luce
La raccolta di poesie ""Ombra e luce"""" segue il filo della grande metafora della vita, in cui le ombre e le luci si mostrano nella loro essenza, e l'uomo, tra smarrimenti e nuovi percorsi intrapresi, cerca una ragione del proprio """"essere nel mondo"""", ma soprattutto di infondere attraverso la parola il seme della coscienza e della riflessione."" -
Nel segno nuovo dell'infigurazione. Saggio breve con monologo «Sicilia come infigurazione» (1997-2022)
Ma cosa sono le infigurazioni? Gabriella Cremona si avvale di questo neologismo in ambito letterario, per definire una «figura dell'invisibile» che si può concretizzare, sotto varie forme, nella scrittura attraverso il confronto con un limite che viene a costituire un'imprescindibile cornice verbale tale da consentire un «attraversamento di soglia» per rendere visibile con le parole l'invisibile, sì da ritrovare «frammenti dell'universale nel particolare». (Novella Primo) -
Tra campi di trifogli
Frammenti di me, / in un'unica essenza, / come forme fluttuanti / in uno stesso universo. / Frammenti di me, / del mio essere tanto vivo / nella presente tempesta. -
La slegatura
In questa promettente opera d'esordio, Maura Baldini inscena, con fare a volte apparentemente geometrico (ma in realtà si potrebbe più pensare ad una geometria del sopravvivere che ad una modulazione metodica figlia di uno schema mentale), il proprio corpo a corpo contro la parola per innescare una detonazione della lingua... la sintassi viene strappata al suo regolare moto consolatorio per impennare verso una più sincera svolta patologica, anche a scapito di sgangherare, nella sua torsione impulsiva, il linguaggio oltre la propria mera origine. ""La slegatura"""", a lettura terminata, porterà il lettore più acuto e preparato a voler tornare a leg¬gere e rileggere queste poesie per chiedersi ancora se la sola realtà possibile sia soltanto quella fuori dal libro. Ed è questo il vero dono che ogni vero libro di poesia deve avere in dote per dichiararsi tale. (Antonio Bux)"" -
F-a-m-e
"La poesia di Adele Musso è poesia di sconfinamento, mai di identità nel senso di soggettività definita, precisa, dai contorni nitidi e netti: se linee ci sono, non ci sono per tracciare, delimitare, separare, ma per non dare mai pace a chi riesce a scorgerle. La poesia di Adele Musso è natura, paesaggio, territorio che definisce e dà respiro e vita, senza i quali le voci che affollano la sua scena poetica non potrebbero raccontare e raccontarsi ma, soprattutto, non esisterebbero. (...) Ci sono versi indimenticabili, scolpiti nella precisione orafa delle parole, implacabili, che non danno scampo e che non si salvano, perché la vita è qualcosa di cui non si può pensare niente di più grande, che ci fa sentire inermi, fatti di vertigine e ci fa vacillare la coscienza."""" (Marilina Giaquinta)" -
Negli occhi il sentiero
Una raccolta di brevi sillogi caratterizza il libro di Roberto Barbari, tutte racchiudibili in un titolo quanto mai emblematico come ""Negli occhi il sentiero"""", nel quale si concentrano due degli aspetti fondamentali della sua poesia: da un lato l'osservazione del mondo e di se stessi, dall'altro il sentiero che l'esistenza intraprende. Ci si trova al centro di una novella Odissea, nella quale si arriva a dubitare persino della realtà di sé: «Odissea / Chi sono io? / Sono davvero io a proiettare sulla nuda terra / ombre tanto sinistre: / sul cuore degli amici? / Sono proprio io a pensare e scrivere questi versi, / o c'è un demone che mi possiede? / E mentre attendo il ritorno del destino ... / Ma poi: / io sono?»."" -
Arringa in Italy
Erminia e Franco, due giovani amanti ostacolati da condizioni sociali diverse, e Teddy, un figlio mai conosciuto e frutto della loro passione: tre vite tragicamente separate dagli eventi. Eppure, niente può fermare l'innato istinto di sopravvivenza, anche quando tutto sembra perduto. Si deve cadere per rialzarsi, scivolare nella solitudine per scoprirsi ancora più forti, lottare per le proprie ambizioni e afferrare tutto ciò che la vita offre. Ma soprattutto, non si deve mai rinnegare l'amore, vero motore dell'esistenza. Questo è il racconto, ispirato a una storia realmente accaduta, di persone semplici che vengono catapultate in una realtà che non hanno scelto. Sullo sfondo, storie comuni di emigrazione, due mondi separati dall'Oceano, il sogno americano. -
Voglia di esserci
"Elzeviri poetici"""", appunti sentimentali di viaggio e di vita, sensazioni, impressioni, riflessioni con cui l'Autore, nella sua """"Opera prima"""" ripercorre e rivive i momenti della sua vita, le sue esperienze riassaporandone il gustoso succo dell'essenza. Sono versi liberi, espressi con linearità e familiarità di linguaggio parlato scorrevole e chiaro, privi di artifici costruttivi, eppure capaci di grande efficacia comunicativa nel riflettere a specchio visualizzazioni di immagini pertinenti alle tematiche presentate e alle inerenti ricadute di pensiero riflessivo. (Milly Bracciante)" -
Infinito andare
"Iniziano con il verbo 'amo' i primi due testi di """"Infinito andare"""". Con incisività e trasparenza, l'indicativo presente in prima persona singolare delinea da subito l'universo poetico di Emanuela Dalla Libera e di questa sua ultima opera: chiarità, centralità del soggetto poetante, osmosi tra sé e il mondo - un mondo di natura e vento... L'autrice di """"Infinito andare"""" - quanta sincerità, fin dal titolo! - si muove nel mondo (molti testi traggono spunto da luoghi precisi e definiti: Montecristo, Matera, Venezia, ecc. e ruotano nelle volute giornaliere e stagionali del tempo e delle occasioni), ma porta sempre con sé il proprio filtro di osservazione dell'esistente, oltre le contingenze e le apparenze. È il registro di questo permanente incontro tra esteriore ed interiore, con la sua tonalità emozionale e verbale, che costituisce la nota più caratterizzante e apprezzabile della poetica di Dalla Libera e di questa sua ultima opera."""""""" (dalla prefazione di Alfredo Rienzi)" -
Echi
"Un libro di poesia non è tale per i contenuti, per quel che """"racconta"""" o recupera della propria e delle altrui esistenze, ma per il come le parole rievocano, riaprono gli spazi della mente e del cuore, per come si scava nell'imponderabile, nell'infinito. E bisogna dire che la poetessa ha saputo respirare la bellezza dei ricordi e la compiutezza del presente con una fibrillazione emotiva che coinvolge, che accende la curiosità, e immette nel circuito delle percezioni rare che producono le scintille della poesia... Perciò si legga questo libro con l'animo sgombro e si entrerà nella magia di un mondo ricco di umanità, teso ai valori autentici del vivere, aperto ai venti della felicità."""" (dalla prefazione Dante Maffia)." -
Piccole cose
«Nel vecchio diario il fiore disseccato / segnava il foglio con su scritto l'amore. / A un alito di vento s'è involato / come una farfalla lascia il fiore. / Or posa in terra, tutto spezzettato. / Ogni pezzetto è briciola di un cuore / toccato, in un giorno del passato, / dalla dolcezza del suo primo amore». -
Plagiarsi addosso
Una poesia fatta di immagini, di strutture sinestetiche, di colori, di melodie, di emozioni che pulsano in ogni pagina e di riflessioni che scandagliano quanto è possibile dell'uomo e del mondo. Questa, in parte, è la prima sensazione che si prova dopo la lettura di ""Plagiarsi addosso"""". Ma non è verosimile fare tutto ciò attraverso un codice 'convenzionale'. C'è in Gabriella Montanari, infatti, una sapienza della scrittura e della commistione lemmatica che conduce a un doppio effetto: da un lato l'affascinante straniamento, dovuto ad associazioni che da un punto di vista linguistico sono inquadrabili in aree diastratiche differenti; dall'altro la percezione che queste sfere sono parte sostanziale del campionario immaginifico. Una voce originale, dunque, che possiede la rara capacità di plasmare il magma della lingua e di riappropriarsi della realtà. (Giuseppe Manitta)"" -
I tumulti dell'anima
Tra eventi impersonali e biografie certe, nasce la poesia, delicata e trascendente, di Alessandra Di Salvo, immateriale, nostalgica, tracciata da dolori profondi, scandita da ore di ""Preghiera"""", di veglie ininterrotte e di sonno improvviso. È un dormiveglia di immagini e suoni, un universo di emozioni metabolizzate da un'enorme erudizione, da cui si snoda una viva tensione letteraria che consegna la cultura agli onori dell'eternità. Tra strutture letterarie complesse e metafore del mondo, le citazioni si fanno dizioni strumentali della trama della vita; abbondano le astrazioni e la memoria si mescola con la realtà dell'esperienza, di cui l'Artista si fa attenta testimone. La sofferenza scava e modella lo spirito, arricchendolo di note preziose, unitamente al senso del sogno e del lontano. ... E così, tra speranze e ricordi perduti, """"le lancette del tempo scorrono lente"""", """"nuove pallide albe"""" sorgono ed il cuore si rattrista: è il cuore di """"un burattino stanco"""". (M. A. Eugenia Storti)"" -
Il discorso della ragione
Ne ""Il discorso della ragione"""" il lavoro di scavo sulla realtà pone in essere «una lucida analisi della società contemporanea tra invettiva e disincanto, e con accenti nuovi ripropone il motivo dell'Eden violato, che porta a maturazione una poesia lucida, degna espressione del¬la civiltà dell'Antropocene, in cui l'attualità è scrutata attentamente e a volte in modo caustico, con toni vibrati e veementi che richiamano la tradizione giambica di memoria archilochea. Il """"sentimento del tempo"""" dei versi di Salvatore Solarino assume risonanze ancestrali, ricongiunge filogenesi e ontogenesi, in un percorso autentico di scrittura contrassegnato da scelte minimali e interrogativi metafisici» (Novella Primo)."" -
Totò e il cinema con la partecipazione straordinaria di P. P. Pasolini
Aldo Marzi ritorna, con questo saggio, a sondare il legame che unisce Pinocchio, Pulcinella, Totò e Pasolini. Un percorso che, letto alla luce delle indagini critiche dell'autore, rivela quanto la figura dell'attore partenopeo, a discapito di quello che la critica ha pensato per anni, sia importante. Totò è fautore, in primis, di una nobilitazione della tradizione popolare e di una lettura della società, però, in questo suo cammino, parte fondamentale è costituita da Pasolini, con il quale, al di là delle partecipazioni cinematografiche conosciute, condivide aspetti e progetti. -
Oltre la vita (poemetto)
"Incomprensibile inizio di una realtà nuova, / volontà, necessità dell'Essere / di creare un'idea, / come l'uomo allo stesso modo di un dio / inventa perché è la natura che lo porta / a dare origine alle cose""""." -
Cronaca dell'abbandono
Nel debordare dal privato al sociale, dall'emotivo al riflessivo, questo libro si colloca al di fuori di ogni poetica di neo-ermetismo, neo-orfismo o di ""poetica delle cose"""" di ascendenza lombarda, tutte posizioni che non hanno nulla a che fare con la poesia di Borgia. """"Cronaca dell'abbandono"""" si pone, per scelta, in una zona che definirei 'eretica' nella poesia odierna, il che dà un valore aggiunto, a mio avviso, alla raccolta... Ci sono stati decenni, tra gli Anni Sessanta e Settanta del XX secolo, in cui le donne e, in generale, i movimenti giovanili, e non solo, avevano fatto della frase """"il personale è politico"""" il loro centro e la direzione stessa di un diverso modo di intendere la vita privata e l'impegno sociale. Ritrovare oggi in questo libro di miRea Borgia, un'unità esplicitata con decisione in individuale e collettivo, tra eventi psicologici e dimensione sociale, mi colpisce. Potremmo parlare di """"poesia civile""""? Credo di sì... (Gabriela Fantato)"" -
Sulle sponde del fiume antico
Dalle liriche di Mariella Bernio si evince uno dei temi tipici della sua ispirazione, il ritorno al passato, l'addivenire dei passi a quel paese natio che la vide godere dell'alba della fanciullezza, prima che il sopravvenire della giovinezza la proiettasse verso le sponde adulte, con una regressione simbolica che travalica il mero confine della nostalgia per la felicità che abitava quell'Eden perduto, da dove attinge il tentativo di recuperare purezza e semplicità di valori e sentimenti, nuova linfa per alimentare e ricostituire la fase matura della vita in un incipit nuovo che, andando oltre ""le estreme sembianze del cielo e della terra che il tempo traveste"""", contrasti la caducità delle cose. (Giovanni Gulino)""