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Il cervello ha una mente propria. Attaccamento, neurobiologia e la nuova scienza della psicoterapia
La psicoterapia è una pratica in cerca di una teoria. I recenti progressi delle neuroscienze e della ricerca sull’attaccamento offrono convincenti vie d’accesso per comprendere come la talking cure aiuti i pazienti a guarire. Attingendo alla più recente formulazione della teoria dell’attaccamento, questo libro mostra come funziona la psicoterapia. L’autore approfondisce la spiegazione teorica delle diverse modalità attraverso le quali la psicoterapia aiuta a superare i traumi, risolvere le difficoltà relazionali e mitigare la depressione. Le neuroscienze confermano molti principi psicoanalitici, tra cui la possibilità di stabilire nel trattamento una base sicura affidabile, il valore dell’incertezza per rimettere in gioco le ipotesi precostituite, l’analisi dei sogni e le libere associazioni. Holmes illustra i fondamenti neuroscientifici della psicoterapia, rendendo idee complesse accessibili a un vasto pubblico di lettori. -
Guida alla psicoterapia sensomotoria. Prospettive socioculturali
Pat Ogden propone una visione aggiornata della psicoterapia sensomotoria, presentando il suo lavoro in un’ottica antirazzista e antidiscriminatoria. Il testo, frutto di una stretta collaborazione con quattro consulenti che hanno fatto della giustizia sociale il centro del loro impegno, amplia l’attuale concezione della psicoterapia sensomotoria: l’approccio prende forma nei casi complessi di una svariata moltitudine di pazienti. Grazie a questo libro, i professionisti si sentiranno invogliati a sviluppare una più profonda sensibilità verso i problemi e l’eredità dell’oppressione e della marginalizzazione, che hanno inevitabili ricadute nel campo della psicologia, e a guardare i temi relativi ai traumi e alle ferite precoci dell’attaccamento, alla dissociazione e alla disregolazione attraverso la lente della psicoterapia sensomotoria. -
Vita e potenza. Marco Aurelio, Spinoza, Nietzsche
Felicità, vita e potenza sono termini inscindibili nella nostra tradizione filosofica. Sentire la propria potenza che cresce determina la felicità della vita. Questo volume si occupa del tema riflettendo su alcuni grandi autori della nostra storia: Nietzsche, e prima di lui Marco Aurelio (con il maestro Epitteto) e Spinoza. Lo fa lasciandosi accompagnare nella lettura dal commento di Foucault, per quanto riguarda il pensiero stoico, e di Deleuze, per quanto concerne Spinoza. Non si tratta di un puro contributo alla storia della filosofia – benché l’accostamento fra queste tre tradizioni non sia stato molto studiato – ma di un percorso che tende a individuare in un’ispirazione profondamente etica la forza perenne della filosofia: fare filosofia non è imparare a leggere e situare nel tempo gli autori, non è logica o teoria dell’argomentazione, ma capacità di operare un equilibrato governo su di sé, assecondando la potenza “al di là del bene e del male” della vita. -
Le nevrosi
Pubblicato nel 1909, ""Le nevrosi"""" può essere considerato un’efficace introduzione alla teoria psicologica e psicopatologica di Janet, permettendoci di cogliere i punti fondamentali della sua tecnica terapeutica, che ci appare in tutta la sua modernità. Il volume si propone di studiare alcune delle principali forme assunte dalle nevrosi, e cioè l’isteria – in cui sono compromesse “la percezione personale e la costruzione della personalità” – e la psicoastenia – in cui appaiono disturbate “la volontà, l’attenzione, la funzione del reale”. Il testo lascia emergere le due facce di Janet: quella del ricercatore, attento alla descrizione dei fenomeni, e quella del clinico, alle prese con problemi diagnostici e di terapia. Mentre il Janet “ricercatore” è a volte freddo, il clinico è vivace e innovativo, consapevole dell’importanza della relazione con il paziente. Janet si presenta così come un grande sistematizzatore di osservazioni raccolte e classificate in anni di ricerca clinica."" -
L'età illegittima. Estetica e politica
L’universo virtuale, che sembra travolgere le fondamenta del nostro mondo, viene da lontano. Le sue più remote radici si celano probabilmente in un passo paolino pieno di mistero, in cui si annuncia l’avvento del mysterium iniquitatis sotto le fattezze del sosia, di colui che compie eclatanti mirabilia per accreditarsi come il Messia, come il vero Signore, mentre null’altro è che un falso idolo e forse il demonio stesso.rnIncombe, come una sorta di occulto destino, la necessità di trasformare il mondo in un’immagine potente e manipolatrice. Il nostro tempo ha finalmente la chance tecnologica per far sì che questo sogno antico si avveri e divenga anzi l’unica scena possibile. È il fantasma del passato quello che sconvolge il nostro futuro.rnSiamo davvero l’epoca incerta, estetizzata, priva di fondamento? O abitiamo invece una realtà “altra”, forse meno tattile e molto più psichica della precedente, della quale ancora dobbiamo definire i tratti? Sulla base di queste premesse possiamo provare a gettare lo sguardo su un futuro in cui più dimensioni della realtà, quella fisica e quella virtuale, si sovrapporranno senza farsi concorrenza.rn -
Diritti digitali. Informatica giuridica per le nuove professioni
In questo manuale si affrontano numerosi argomenti di confine, per disegnare il percorso formativo del professionista del futuro. Dalla società della sorveglianza ai crimini informatici, dalla computer ethics all’intelligenza artificiale, dall’hacking sino ai big data, si esaminano con un approccio rigoroso ma chiaro, e con numerosi riferimenti alla quotidianità, i temi più importanti di questo nuovo panorama. La grande onda del digitale ha travolto la società e le professioni tradizionali, tra cui quelle legate al diritto. Il quadro di crisi attuale ci porta a ripensare il nostro modo di lavorare nel nuovo mercato digitale, acquisendo competenze lontane dai domini di conoscenza tradizionali. Temi quali l’intelligenza artificiale, il coding, il legal tech, la cybersecurity, la profilazione, il family tech e l’Internet delle cose devono oggi far parte delle conoscenze di un giurista, a suo agio nel mondo tecnologico e non soltanto in quello del diritto. -
Stai per commettere un terribile errore! Come evitare le trappole del pensiero
Quando esprimiamo un giudizio o facciamo una scelta, si tratti di un acquisto, di un investimento o di come riuscire a risparmiare, non siamo sempre “razionali”. Le trappole in cui cadiamo, come hanno dimostrato decenni di ricerca condotta dagli psicologi cognitivi, sono i pregiudizi, che qui vengono smascherati e descritti l’uno dopo l’altro, dall’eccesso di fiducia (in cui si attribuisce un peso eccessivo a una propria convinzione), al pregiudizio confermativo (in cui si propende per la decisione che avvalora quanto pensavamo senza considerare le possibili alternative), alla trappola dello status quo (in cui si predilige una decisione che non smuova le acque, persino quando non ci sarebbe altro da fare). L’analisi di Sibony risulterà preziosa per tutti noi che dobbiamo effettuare scelte, ma lo sarà ancora di più per gli amministratori delegati, che ne saranno sorpresi, spiazzati e anche divertiti. Basta pensare alla messa in discussione del “modello John Wayne”. -
Sull'amicizia
Quello dell’amicizia è un tema fondamentale: riguarda ciascuno di noi. L’amicizia è infatti un vitale rapporto con il prossimo, capace di innescare un dialogo che ci trasforma reciprocamente. È una miracolosa fonte di gioia ma anche un equilibrio fragile, da tutelare. La relazione non esclude la solitudine, che anzi si trova al cuore dell’amicizia. I rapporti amicali non sono poi tutti uguali: mutano nel tempo, a seconda delle diverse età della vita, del genere, dei caratteri, delle condizioni esterne, familiari, sociali e storiche. L’amicizia, non ultimo, ha risonanze in psichiatria, tanto più in una situazione post-pandemica, ed è alla base della cura.rnGrandi pensatori, poeti e scrittori accompagnano Eugenio Borgna in questa riflessione a tutto campo sul sentimento di amicizia: Friedrich Nietzsche, Emily Dickinson, Rainer Maria Rilke, Thomas Mann e Antonia Pozzi, fra gli altri, prestano le loro parole per coglierne meglio il senso e il valore. -
Pillole matematiche. I numeri tra umanesimo e scienza
Il titolo vorrebbe suggerire che “una pillola matematica al giorno leva il medico di torno”. La malattia da curare è l’analfabetismo matematico di cui soffrono il mondo intero, in generale, e il nostro paese, in particolare. Risulta infatti da anni che i ragazzi hanno un grande deficit nelle competenze di italiano e di matematica, e le due cose non sono separate: “leggere, scrivere e far di conto” era l’obiettivo minimale posto dalla legge di istituzione della scuola pubblica obbligatoria promulgata nel 1859 dal Regno Sabaudo. -
Vedere la mente. Il cervello in 100 immagini. Ediz. a colori
“Benvenuti nell’intimità del vostro cervello!” È il saluto con cui Dehaene accoglie il lettore in questo libro, un autentico viaggio nel nostro organo della mente e della coscienza. In effetti, le cento immagini incluse ci raccontano, con una vividezza inimmaginabile anche solo pochi anni fa, quasi tutto ciò che siamo, noi e la nostra personalità, i nostri ricordi e la nostra storia. Lo straordinario sviluppo di tecnologie come la risonanza magnetica funzionale ha reso trasparente la volta cranica. Possiamo guardare al suo interno mentre le diverse aree cerebrali si attivano e si trasformano in sintonia con i nostri pensieri. Dehaene è stato un pioniere in questo sviluppo, e già ai suoi esordi da scienziato si era prodigato per capire dove alcune capacità proprie dell’uomo, come il linguaggio e l’aritmetica, risiedono nei pochi millimetri superficiali della corteccia cerebrale. Così la nostra mente, da entità complicata, è diventata semplice come un’immagine. Anzi come queste cento immagini. -
Il giro del mondo nell'Antropocene
Il libro racconta a distanza di mille anni, dunque nel 2872, il viaggio intrapreso, sempre per scommessa, da un aristocratico inglese sulle orme di Phileas Fogg nel 1872, protagonista del romanzo di Jules Verne Il giro del mondo in 80 giorni, pubblicato nel 1873.rnOgni tappa del viaggio, in mongolfiera, in otto puntate è corredata da una serie di mappe dei luoghi attraversati e da una scheda di approfondimento scientifico. Il libro alterna tre linguaggi e livelli di lettura che dialogano tra loro: la dimensione narrativa del viaggio immaginario, la dimensione scientifica della geografia fisica e umana del mondo nell'Antropocene, il linguaggio cartografico, con tutta la sua carica di visualizzazione intuitiva. -
Voci e parti dissociative. Un approccio pratico orientato al trauma
In questo libro pionieristico, Dolores Mosquera ci mostra come lavorare con le voci insieme ai pazienti. Invece di vederle come qualcosa di cui sbarazzarsi, l’autrice ci spiega come incoraggiare i pazienti ad ascoltare le voci e a non evitarle, a ridurre le fobie dissociative verso di esse e a comprenderne le funzioni. L’uso di un approccio orientato al trauma crea un quadro efficace, così che terapeuta e paziente possano comprendere gli intenti protettivi delle diverse parti del Sé. Il lettore troverà anche spiegazioni sull’applicazione di procedure e tecniche specifiche che provengono direttamente dall’esperienza dell’autrice come terapeuta del trauma. Cinque casi clinici dettagliati seguono la prima parte, più teorica. Rappresentano, di per sé, “un libro nel libro”, grazie alla ricchezza del materiale clinico e ai precisi commenti dell’autrice, disseminati nel testo. Prefazione di Giovanni Tagliavini. Prefazione all’edizione italiana di Emilio Vercillo. -
Quando persone intelligenti hanno idee stupide. Come la filosofia ci salva da noi stessi
Un numero allarmante di persone sta abbracciando idee folli, persino pericolose. Credono che le vaccinazioni causino l’autismo. Considerano il consenso scientifico sul cambiamento climatico una “bufala”. Attribuiscono la causa della diffusione del Covid-19 alla rete 5G o alla cabala cinese. Steven Nadler e Lawrence Shapiro sostengono che il miglior antidoto nei confronti dei “cattivi pensieri” è la saggezza della filosofia, e guidano il lettore attraverso i principi di base della logica, dell’argomentazione e delle evidenze che possono rendere tutti noi cittadini più ragionevoli e responsabili. Gli autori mostrano come possiamo individuare informazioni inaffidabili, determinare se certe prove supportano o contraddicono un’idea, distinguere tra credere semplicemente a qualcosa e averne conoscenza. In un mondo in cui l’irrazionalità è esplosa con effetti mortali, questo libro è una guida tempestiva per un ritorno alla ragione. -
I fini dell'educazione
Dopo aver lasciato Cambridge nel 1910 e prima della nomina a Harvard (1924), Whitehead disseminò in vari scritti la sua filosofia dell’educazione. Questo testo ha il pregio di avere uno stile limpido che permette a ogni lettore di trovarvi questioni affascinanti e attualissime. Qui l’insegnamento e l’educazione mostrano tutta la forza delle intuizioni che saranno sviluppate pienamente nell’opera di Whitehead, affermatosi come una delle voci più originali della filosofia americana, insieme a quella di John Dewey. Rivolgendosi a un gruppo di educatori, Whitehead spiega: “Il punto di questo discorso è il carattere ritmico della crescita. La vita interiore dell’uomo è una rete di molti fili. Non crescono tutti insieme per estensione uniforme”. Un ricercatore, un educatore, un insegnante, un genitore di oggi può vedere in queste affermazioni la prefigurazione dell’attenzione ai diversi stili di apprendimento e alle intelligenze multiple, le quali rendono questi scritti di Whitehead un classico inestimabile della pedagogia del XX secolo. -
Naven. Un rituale di travestimento in Nuova Guinea
Questa è la prima e unica monografia etnografica, nonché la prima opera, di Gregory Bateson. Fu pubblicata nel 1936 e in una seconda edizione ampliata nel 1958. Ha origine da un lungo soggiorno di studio dell’autore presso gli Iatmul, una tribù di cacciatori di teste della Nuova Guinea. Oggetto di interesse di Bateson sono l’analisi etnografica di un comportamento osservato nel suo contesto e insieme l’esplorazione dei fondamenti epistemologici dell’antropologia. Naven è il nome dato a un particolare rituale praticato dagli Iatmul. La cerimonia è celebrata per complimentarsi con quei membri della tribù che hanno conseguito notevoli risultati, primo fra tutti compiere un omicidio. Abitualmente questa tribù presenta un’estrema contrapposizione tra i sessi, ma nel naven vanno in scena il travestitismo e l’omosessualità rituale, e si opera una “schismogenesi”, un processo di differenziazione nelle regole del comportamento individuale che risulta da un insieme di interazioni cumulative tra individui. Prefazione di Michael Houseman e Carlo Severi. -
Medicina psicosomatica e psicologia clinica. Modelli teorici, diagnosi, trattamento. Nuova ediz.
Medicina psicosomatica e psicologia clinica indagano gli effetti delle relazioni complesse fra mente e corpo, integrandosi reciprocamente nella spiegazione dei fenomeni clinici. Ma cosa sono le malattie psicosomatiche? Sono cambiate nel corso dell’ultimo secolo? Se il medico assicura che non abbiamo nessuna malattia organica, ma continuiamo ad avere sintomi fisici, siamo necessariamente pazienti psicosomatici? L’interesse per l’approccio psicosomatico è sempre più vivo nella comunità scientifica, legato alla frequenza crescente di determinate malattie e alla diffusione dei disturbi di somatizzazione in differenti contesti clinici, anche in associazione con malattie organiche. La nuova edizione di questo volume, fondato sulla pluriennale esperienza dell’autore, costituisce un aggiornamento delle tematiche trattate nell’edizione precedente, ne integra i contenuti aprendosi a nuovi ambiti come neuroscienze affettive ed epigenetica ed è aggiornata alle nuove classificazioni (DSM-5, ICD-11, PDM-2). -
Il governo mondiale dell’emergenza. Dall’apoteosi della sicurezza all’epidemia dell’insicurezza
La guerra in Ucraina e la rimilitarizzazione dei rapporti tra le potenze hanno rimesso al centro dell’attenzione il tema della sicurezza. Ma già dall’inizio del XXI secolo preoccupazioni analoghe erano state sollevate dagli attacchi dell’11 settembre 2001 e dalla conseguente guerra globale al terrore, poi dalla tempesta economica del 2007-2009, subito dopo dall’offensiva terroristica dell’Isis e infine dalla pandemia di Covid-19. Questo crescente senso di insicurezza basterebbe già a rivelare le tensioni che attraversano l’attuale contesto internazionale. Ma la sua intensità non si comprende se si dimentica che, nei quindici anni precedenti, l’Occidente si era convinto di essere avviato verso un futuro opposto, incarnato nel grande progetto del Nuovo Ordine Liberale. Oggetto del libro è il rapporto tra questa promessa liberale di sicurezza e la “frustrazione securitaria” subentrata una volta che la promessa si è rivelata irrealizzabile. -
La fiaba siamo noi. Storie che ci possono salvare
Orchi e fate, iniziazione e paura, abisso e speranza: come le storie di analisi, le fiabe si intrecciano nel farsi della vita e ci forniscono ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno: parole che ci possono salvare.rnMa effetti terapeutici si possono trarre anche dalle favole dei nostri giorni, raccontate nell’immaginario poetico e cinematografico di Emily Dickinson, Federico Fellini e altri. La creatività come cura, in cui tutto è movimento, le narrazioni passano dall’inconscio personale a quello collettivo, alla speranza di un lieto fine.rnCosì oggi La fiaba siamo noi dà un senso alla riscoperta di una possibile salvezza. Come scrive Hillman: “Le parole sono come cuscini, disposte nel modo giusto alleviano il dolore”. -
Psicoterapia con l’emisfero destro
Il volume è un’esplorazione delle funzioni adattive dell’emisfero destro e descrive non solo gli affetti e la regolazione affettiva all’interno della mente e del cervello, ma anche la comunicazione e la regolazione affettiva tra una mente e l’altra e tra gli emisferi. Allan Schore mostra come nei primi collegamenti neurobiologici e affettivi tra caregiver e bambino nei primissimi anni di vita, così come nella psicoterapia, l’emisfero destro sia preponderante. Dal legame di attaccamento alla pratica clinica, contenuti consci e non consci passano tra gli emisferi destri dei due partecipanti, attraverso meccanismi di enactment, regressioni indotte dal terapeuta e dinamiche relazionali, neurobiologiche, intersoggettive come l’insight, l’empatia, lo scambio corporeo relazionale e la percezione globale anche inconscia o implicita, tutti processi in cui l’emisfero destro è dominante. -
Come il cervello crea la nostra coscienza
Che cosa significa essere sé, ossia avere un'esperienza cosciente del mondo che ci circonda e del nostro mondo interiore? Storicamente, l'umanità ha considerato la natura della coscienza come oggetto di indagine primariamente filosofica. Oggi, però, la ricerca scientifica sta delineando teorie e spiegazioni biologiche della coscienza e del Sé estremamente affascinanti e convincenti. rnAnil Seth, neuroscienziato e autore di chiara fama, ci aiuta qui a comprendere come il cervello crei la nostra esperienza cosciente. La sua tesi radicale è che noi non percepiamo il mondo così come oggettivamente è. Piuttosto, siamo macchine predittive: inventiamo di continuo il nostro mondo e correggiamo i nostri errori in un microsrcondo. E siamo ora in grado di osservare i meccanismi biologici del cervello che creano la nostra coscienza.