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Pratiche di mercatura toscane del Trecento
Le pratiche di mercatura sono testi in volgare che, ad uso dei mercanti e in modo sistematico, raccolgono notizie sulle principali piazze del Mediterraneo: usi commerciali, prezzi e consuetudini relativi ad ogni merce, informazioni monetarie, equivalenze mensurali, dazi e così via. È un tipo di testo caratteristico dell’area toscana che dà informazioni insostituibili sulle relazioni commerciali mediterranee e atlantiche nei secoli XIV e XV. Qui sono pubblicate in forma completa sei pratiche trecentesche ancora inedite (eccetto quella pisana datata 1279) e in buona parte ignote agli studiosi, con descrizione di ogni testimone, indice delle voci notevoli e dei nomi di luogo e di persona. Nell’introduzione si fa il punto sulla ricerca intorno a questo particolare tipo di testi. -
Fondamenti di idraulica. Meccanica dei fluidi e dinamica delle correnti
Questo volume è rivolto, in modo particolare, a tutti coloro che, muniti di una base culturale di tipo scientifico, affrontano per la prima volta lo studio dell'idraulica. Il testo è suddiviso fondamentalmente in due parti, più o meno equivalenti: una rivolta alla meccanica dei fluidi e l'altra dedicata alla dinamica delle correnti, sia in pressione che a superficie libera. Chi intendesse approfondire maggiormente le proprie conoscenze idrauliche può inoltre trovare una parte aggiuntiva dedicata ai moti irrotazionali e ai moti di filtrazione. L'intento è quello di accompagnare il lettore lungo un percorso scientifico che non dà niente per scontato ma anzi cerca di quantificare e dimostrare sempre, con metodo rigorosamente galileiano, numerosi fenomeni idraulici osservabili quotidianamente. -
Il dramma dell'Albania nel racconto del delegato apostolico Leone G.B. Nigris (1938-1944)
Questo volume porta per la prima volta alla luce, nella sua integrità, la relazione che Leone G. B. Nigris, delegato apostolico in Albania, scrisse per i propri superiori in Vaticano al termine della Seconda guerra mondiale. Gli anni fra il 1938 e il 1944 sono forse i più importanti della storia di questo ancora giovane Stato e Nigris fu testimone, suo malgrado, del passaggio di consegne da una dittatura monarco-balcanica a quella fascista e nazista e poi a quella del 'potere popolare' rappresentato dai partigiani comunisti. Questa relazione, integrata da un ricco apparato di note, costituisce una fonte straordinaria non solo per la storia dell'Albania ma anche dell'Italia, e in particolare per ogni indagine che voglia chiarire il ruolo di funzionari, ecclesiastici, affaristi, uomini di regime nella vita di entrambi i paesi, a partire dall'invasione del 7 aprile 1939 fino ai drammatici momenti successivi all'8 settembre 1943. -
The ridge and the song. Sailing the archipelago of poetry
Questo libro, in inglese (Il crinale e il canto. Navigando l’arcipelago della poesia), è un intenso manifesto che propone audacemente la poesia come pratica salvifica, azione di dissidenza ed esplorazione sciamanica della realtà. Partendo dalla nominazione preistorica del mondo e illustrando i modi in cui, per milioni di anni, le foglie, i rami, le pietre e le anime non hanno mai smesso di trasformarsi in parole, Benozzo conduce il lettore, in un andirivieni di immagini e visioni, alla consapevolezza che eravamo poeti ben prima di essere in grado di parlare. -
Non lasciatemi solo. Storia di monsignor Pietro Cocolin, il vescovo che voleva fare il parroco
Una monografia dettagliata e documentatissima di monsignor Pietro Cocolin, primo vescovo friulano dell'arcidiocesi di Gorizia. La figura e l'opera vengono esaminate con dovizia di particolari: a partire dall'infanzia nei campi della Bassa friulana e dai primi passi ai seminari (Minore e Teologico) fino all'elezione a vescovo di Gorizia nel 1967 passando per l'attività nelle parrocchie di Cormons, Terzo d'Aquileia, Aquileia e Monfalcone. In particolare il libro prende in esame i vari aspetti dell'episcopato di Cocolin, contrassegnato da contrasti e difficoltà all'interno del Consiglio presbiterale, fino ai fatali giorni d'inizio anno 1982 quando il presule venne colpito da una emorragia cerebrale che non gli diede scampo. -
Lingue minoritarie e ricerca linguistica
Il volume raccoglie gli interventi del convegno ‘Lingue minoritarie e ricerca linguistica’, nel corso del quale esperti nell’ambito di diverse realtà minoritarie dell’Italia nord-orientale si sono confrontati su temi legati ad aspetti propriamente linguistici, sia da un punto di vista sincronico che evolutivo, ad aspetti sociolinguistici, relativi in particolare alla pianificazione linguistica, e su tempi legati alla storia delle comunità minoritarie, con particolare attenzione alla documentazione più antica in alcune delle varietà prese in esame. -
Studi su Virgilio e i suoi interpreti
Sedici studi incentrati sulla poesia di Virgilio (in particolare l’Eneide) e sulle indispensabili chiavi d’accesso che i commentatori antichi, soprattutto Servio e il Servius auctus, offrono al classico della letteratura latina. Scopo del volume è quello di mettere a disposizione degli studiosi una ricerca basata sull’intreccio significativo fra il testo e il commento, l’esegesi antica e i problemi più attuali dell’analisi su alcuni nodi essenziali dell’interpretazione del poeta. Vengono affrontate, fra l’altro, questioni molto dibattute che concernono la storia del testo nelle sue prime fasi, l’immagine del potere, la teologia virgiliana e il rapporto con Lucrezio, l’identità romana. Gli studi sui commenti antichi a Virgilio hanno conosciuto negli ultimi decenni una fioritura senza precedenti e tendono per lo più ad autonomizzarsi rispetto allo studio del poeta. Questo è piuttosto un libro su Virgilio ed è in funzione dell’interpretazione di Virgilio che vuole mobilitare le energie che lo stratificarsi del lavoro di lettori e commentatori ha applicato all’autore. -
Guardando a Venezia e oltre. Connettività locale, mercati intermedi e l’emporio dell'«economia mondo» veneziana (secoli XIII-XV)
I saggi contenuti nel volume cercano di ricostruire il reticolo di economie locali e a medio raggio che sfociano nel grande collettore veneziano: la Serenissima ne esporta i prodotti ovunque nel mondo allora conosciuto, importandone e redistribuendone altri. Dai vari centri della Pianura Padana, dal Friuli, dalle Marche si convogliano così a Venezia grano, cuoio, ferro, prodotti tessili, poi esportati nelle terre dell’Impero bizantino, nei centri del Mar Nero o ad Alessandria d’Egitto, collegando in un grande circuito unitario Occidente anche interno e Oriente. -
Saggi sul plurilinguismo in Friuli Venezia Giulia. Studi di caso dal progetto Impact FVG 2014-2020
Il volume raccoglie alcuni saggi dedicati al plurilinguismo in Friuli Venezia Giulia, tema al centro di un recente progetto scientifico dell’Università di Udine. Dopo la pubblicazione dei risultati delle ricerche che, ad ampio raggio, hanno coinvolto numerose scuole nell’intera regione, qui si sceglie di approfondire alcuni casi: i Minori stranieri non accompagnati nelle strutture del CPIA di Udine, i parlanti bangladesi a Monfalcone e a Grado, i sinofoni nel triangolo della sedia di Manzano e, infine, il caso di un istituto situato in una circoscrizione di Trieste caratterizzata da una forte presenza di famiglie migranti. Un approccio che muove da alcune realtà locali, peculiari sul piano linguistico ed educativo, al fine di avanzare ipotesi e proporre osservazioni più generali, che incontrino l’interesse di studiosi e docenti attratti dalla complessità del fenomeno e desiderosi di approfondirlo. -
Atti della prima conferenza regionale sulla tutela delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia. Ediz. italiana e tedesca
La presente raccolta di saggi, espressione della prima Conferenza regionale sulla tutela delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia tenutasi il 29 ottobre 2021 a Sappada, vuole rappresentare una solida testimonianza del vivace plurilinguismo regionale, dedicando ampio spazio all’informazione e alla conoscenza delle comunità di lingua tedesca. Tali gruppi costituiscono infatti un laboratorio privilegiato per osservare e analizzare i modi in cui si realizza la comunicazione plurilingue e un importante banco di prova per saggiare metodi e approcci di studio, soprattutto in un’ottica di promozione delle lingue. -
Cultura antiquaria ed erudizione tra Venezia e Vienna nel Settecento. La collezione numismatica di Apostolo Zeno
L’opera indaga e definisce la figura dell’erudito veneziano Apostolo Zeno (1668-1750) con precipuo riferimento alla sua importante collezione di monete antiche e alla sua competenza nel campo della disciplina numismatica. Giunto a Vienna nel 1718 su invito di Carlo VI d’Asburgo che lo volle alla sua corte in qualità di poeta cesareo, lo Zeno vi rimarrà fino al 1731. Qui si dedicherà con sempre maggiore assiduità alla raccolta e allo studio delle monete antiche sino a realizzare una collezione straordinaria composta da oltre diecimila esemplari. Egli poté riuscirvi soprattutto grazie alle notevoli disponibilità economiche garantitegli dal suo servizio presso l’Imperatore e alle numerose amicizie che seppe intrattenere con alcuni dei più importanti collezionisti italiani della sua epoca, da Giandomenico Bertoli ad Annibale degli Abbati Olivieri. Il libro ripercorre la storia, le vicissitudini e il destino che coinvolsero la raccolta, attraverso una ricerca che appare ancora in costante e progressiva evoluzione. Prefazione di Andrea Saccocci. -
La pala d'altare a Venezia tra Tiziano e Tiepolo (1580-1720)
Tra la fine del XVI e il principio del XVIII secolo Venezia è contraddistinta da un costante stato di crisi a causa dello scontro diplomatico col papato, della peste e delle guerre contro i turchi ma anche dal continuo rinnovamento degli altari nelle tante chiese cittadine. È in questo periodo che la pala d’altare si distingue come vero e proprio ""prodotto sociale"""": specchio della società e delle sue istanze, non solo religiose e culturali, ma anche politiche. È questo uno dei temi centrali del volume, che per la prima volta studia sistematicamente la pala in un periodo che idealmente congiunge l’eredità tizianesca con la nuova stagione rococò di Tiepolo, nel tentativo di inquadrarne lo sviluppo tipologico, iconologico e semantico. Premessa di Linda Borean."" -
Scontri e incontri di popoli fra Aquileia e Illirico nel Tardoantico
Questo ampio e laborioso studio rappresenta la prima ricostruzione del crogiolo storico ed etnico che nella Tarda Antichità plasmò l’area dei Balcani occidentali, ivi compresa tutta l’odierna Slovenia, interessando l’Italia settentrionale e la sua ‘porta orientale’ Aquileia. Tre sono i filoni di ricerca percorsi dall’autore. Il primo attraversa la storia regionale delle province di cui era parte l’area presa in esame, dalla proclamazione degli imperatori militari nella seconda metà del III secolo alle vicende del IV secolo, fino al declino e alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente nell’ultimo quarto del V secolo. Il secondo filone tematico riguarda la storia delle popolazioni barbariche, che dal tardo IV secolo in poi influenzarono in modo considerevole le condizioni di vita della Tarda Antichità nell’area considerata. Mentre i Visigoti poterono esercitare in modo significativo il loro influsso soltanto per tre decenni (circa dal 380 al 410) e la presenza degli Unni rimase circoscritta alla loro spedizione in Italia (452), sono documentate tracce più consistenti della presenza cinquantennale degli Ostrogoti, di quella ventennale dei Longobardi e, sul finire del VI secolo, dei primi insediamenti degli Slavi. Il terzo filone si addentra nella storia del cristianesimo e in particolare dell’organizzazione ecclesiastica dal tardo III secolo ai primi del VII, con attenzione all’importantissimo ruolo di Aquileia. Lo studio si avvale non solo delle fonti letterarie e materiali antiche, ma ricorre anche a un poderoso spoglio della letteratura scientifica sull’argomento. -
«Amore et labore». Restauri nel castello di Spilimbergo (2017-2022)
Tra il 2017 e il 2019 l’ala ex Ciriani del castello di Spilimbergo, oggi sede della Fondazione Ado Furlan, è stata oggetto di un intervento di restauro architettonico che ha adeguato l’immobile alla sua nuova funzione di sede di rappresentanza della Fondazione nonché di ‘casa museo’ destinata a perpetuare il ricordo dello scultore Ado Furlan, che vi trascorse gli ultimi anni di vita, e del figlio Italo, storico dell’arte e collezionista. Nel successivo triennio (2020-2022) i lavori si sono estesi alle importanti testimonianze artistiche conservate all’interno, tra cui il fregio a stucco e ad affresco di Giovanni da Udine e la decorazione pittorica della cosiddetta ‘sala degli stemmi’ che consente di ricostruire la trama dei rapporti intessuti dai conti di Spilimbergo nel corso della loro storia plurisecolare. Il volume è completato da una serie di fotografie di Italo Zannier che documentano lo studio dello scultore a pochi mesi dalla sua scomparsa (14 giugno 1971). -
Traffici e scritture mercantili tra Bergamo e il Garda. I registri di Bartolomeo Avvocati (1416-1439)
Quali erano gli orizzonti geografici, le ambizioni imprenditoriali e i saperi tecnici di un mercante lombardo del basso Medioevo? Il volume ricostruisce, nella prima parte, la fitta rete di affari del mercante bergamasco Bartolomeo Avvocati agli inizi del Quattrocento. Esponente di una famiglia assai ramificata, l’imprenditore era al centro di un network commerciale che, fra la città orobica, Brescia, il Garda e la pianura veronese, smerciava una pluralità di prodotti sui mercati intermedi; a ciò si affiancavano un’intensa attività creditizia e un investimento fondiario ben integrati con la rete d’affari parentale. La seconda parte del volume si concentra sulla documentazione prodotta e conservata da Bartolomeo. A quattro registri di conti in latino e in volgare, dei quali si propone l’edizione critica, si uniscono scritture private, carteggi e atti notarili la cui analisi permette di ricostruire non solo l’insieme delle interazioni finanziarie del mercante, ma anche la cultura documentaria, grafica e archivistica della sua cerchia. -
La placiute. Storie di chi non fa storia
Rivivono in questa singolare galleria personaggi umilissimi, alcuni dei quali confinati ai margini di un piccolo paese della Carnia, Paluzza; personaggi che non hanno fatto la storia, sono passati senza lasciare traccia, senza epigrafi o ritratti e neppure fotografie. L’autore, uno dei tantissimi bambini del dopoguerra, da adulto ha trascritto fatti e situazioni vissute nel suo paese, conservando nel cuore il fascino di un tempo lontano che riemerge attraverso il filtro della memoria, filtro che non rispetta la temporalità degli eventi né si preoccupa di approfondire cause e conseguenze. In questa piccola collana di pedagogiche micro-storie Paluzza diventa l’archetipo di tanti altri paesi che trovano posto nella memoria collettiva. Prefazione di Matteo De Cecco. -
Storie di apprendimento e formazione insegnanti. Il modello delle storie nella pratica del tirocinio e della scuola
Il volume nasce da un’esperienza di tirocinio realizzata dagli studenti di Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Udine nelle scuole primarie e dell’infanzia del territorio, entro un percorso di formazione elaborato dai tutor supervisori. Tale percorso si pone in equilibrio tra osservazione e documentazione di pratiche scolastiche con la loro ‘interrogazione’ in senso euristico ed esplorativo per cogliere ed interpretare significati che scaturiscono dalle azioni dei bambini e che contraddistinguono la loro esperienza di apprendimento in senso pedagogico. Il testo si rivolge a studenti, insegnanti, formatori che ricercano approcci in grado di valorizzare l’esperienza della ‘vita reale’ a scuola per dotarla di maggiore senso e costruire nuove modalità interpretative e di comprensione dei processi di apprendimento. Gli autori dei saggi, Giulia Battistella, Vittorio Del Bianco, Manuela Cecotti, Mauro Sabadini, Chiara Urbani, sono tutor di tirocinio e formatori presso il corso di Studi in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Udine. -
Scuola ed educazione plurilingue. Esperienze linguistiche e glottodidattiche
I contributi raccolti in questo volume si collocano nella cornice di una articolata ricerca sul neoplurilinguismo che ha coinvolto numerose scuole del Friuli Venezia Giulia, tutte caratterizzate dalla presenza di minori con retroterra migratorio. Vengono qui presentati, con un orientamento prevalentemente linguistico educativo, gli esiti di una sperimentazione sul campo in cui sono messe alla prova diverse strategie accomunate dall’obiettivo di stimolare una maggiore consapevolezza e dare visibilità ai codici che caratterizzano le attuali classi plurilingui, a partire dal vitale e diffuso friulano. Il lettore attratto da questi temi troverà sia punti di riferimento teorici e il punto di vista dei docenti raggiunti dal gruppo di ricerca sia suggerimenti e proposte pratici, orientati all’azione e a introdurre queste nuove idee in aula. -
Usi linguistici giovanili: ricerche su plurilinguismo, gergo, forme dell'italiano
Il volume presenta i risultati di una ricerca dedicata agli usi e alle competenze linguistiche giovanili, realizzata a margine di un più ampio progetto scientifico dell’Università di Udine sul plurilinguismo e il neoplurilinguismo in Friuli Venezia Giulia. Tale progetto è rivolto alla documentazione e allo studio di comportamenti linguistici di parlanti, in particolare giovani, di un’area plurilingue, dal repertorio linguistico complesso e caratterizzato dalla presenza di lingue immigrate. La ricerca si articola in tre rilevazioni sulle consuetudini linguistiche di studenti universitari dell’Ateneo udinese (iscritti a corsi di laurea in Lingue, Mediazione culturale, Relazioni pubbliche, delle sedi di Udine e Gorizia), abitanti in larga maggioranza nella regione Friuli Venezia Giulia. -
Sciamanica. Poemi dai confini dei mondi-Poems from the borders of the worlds. Ediz. italiana e inglese
Il volume raccoglie in una nuova edizione i sette principali poemi di Francesco Benozzo, originariamente pubblicati da Kolibris edizioni, con una traduzione inglese del poeta canadese Gray Sutherland. Si tratta di testi epici e mitologici, composti in prevalenza oralmente en plein air, in un contatto diretto e fisico con i paesaggi naturali, e «in bilico tra canto sciamanico e cosmogonia del cuore umano» (Barry Wallenstein). «Ciò che questo poeta coerentemente e sorprendentemente mette in atto, poema dopo poema, è una rivoluzione dell’idea stessa di poesia: senza mezzi termini, e con la sua dimensione atemporale e universale, in questo momento è lui l’Omero della post-modernità» (M. Lope Estrada sull’attività poetica di Benozzo).