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Ricerche di storia dell'arte (2022). Vol. 1
Fondata alla fine del 1976 per iniziativa di un gruppo di storici dell'arte e dell'architettura che hanno contribuito a dar vita a un'associazione di ricerche e documentazione per la Storia dell'arte, la rivista si propone non soltanto di offrire occasioni di scambio e di verifica agli specialisti, ma anche di fornire agli operatori culturali strumenti scientificamente validi. Di qui, la particolare attenzione prestata al rapporto tra ricerca pura e ricerca applicata, che in questo caso significa rapporto tra ricerca e tutela, intendendo con quest'ultimo termine un'attività che abbraccia un orizzonte assai vasto, che va dalla politica della conservazione a quella della valorizzazione delle conoscenze acquisite in questo campo. -
Ricerche di storia dell'arte (2022). Vol. 3
Fondata alla fine del 1976 per iniziativa di un gruppo di storici dell'arte e dell'architettura che hanno contribuito a dar vita a un'associazione di ricerche e documentazione per la storia dell'arte, la rivista si propone non soltanto di offrire occasioni di scambio e di verifica agli specialisti, ma anche di fornire agli operatori culturali strumenti scientificamente validi. Di qui, la particolare attenzione prestata al rapporto tra ricerca pura e ricerca applicata, che in questo caso significa rapporto tra ricerca e tutela, intendendo con quest'ultimo termine un'attività che abbraccia un orizzonte assai vasto, che va dalla politica della conservazione a quella della valorizzazione delle conoscenze acquisite in questo campo. -
Studi storici (2022). Vol. 2
La rivista affronta i maggiori quesiti storico-storiografici nell'arco cronologico dall'età antica a quella contemporanea. I temi che hanno costituito il filo conduttore della sua storia sono stati: la formazione dello Stato italiano a partire dalle origini del processo di unificazione nazionale al regime fascista, fino al secondo dopoguerra; le grandi trasformazioni economiche a livello italiano e internazionale; la storia del movimento operaio e del socialismo, sia dal punto di vista della storia del pensiero (con particolare attenzione alla figura di Antonio Gramsci), sia dal punto di vista di ricostruzione storica dei partiti e dei movimenti in Italia, nei paesi dell'Est europeo e nell'Unione sovietica. -
Studi storici (2022). Vol. 3
La rivista affronta i maggiori quesiti storico-storiografici nell'arco cronologico dall'età antica a quella contemporanea. I temi che hanno costituito il filo conduttore della sua storia sono stati: la formazione dello Stato italiano a partire dalle origini del processo di unificazione nazionale al regime fascista, fino al secondo dopoguerra; le grandi trasformazioni economiche a livello italiano e internazionale; la storia del movimento operaio e del socialismo, sia dal punto di vista della storia del pensiero (con particolare attenzione alla figura di Antonio Gramsci), sia dal punto di vista di ricostruzione storica dei partiti e dei movimenti in Italia, nei paesi dell'Est europeo e nell'Unione sovietica. -
Studi storici (2022). Vol. 4
La rivista affronta i maggiori quesiti storico-storiografici nell'arco cronologico dall'età antica a quella contemporanea. I temi che hanno costituito il filo conduttore della sua storia sono stati: la formazione dello Stato italiano a partire dalle origini del processo di unificazione nazionale al regime fascista, fino al secondo dopoguerra; le grandi trasformazioni economiche a livello italiano e internazionale; la storia del movimento operaio e del socialismo, sia dal punto di vista della storia del pensiero (con particolare attenzione alla figura di Antonio Gramsci), sia dal punto di vista di ricostruzione storica dei partiti e dei movimenti in Italia, nei paesi dell'Est europeo e nell'Unione sovietica. -
Studi sulla questione criminale (2022). Vol. 2
La presente rivista propone la complessità tematica e politica della questione criminale in un momento in cui sempre più la stessa rischia di essere oscurata dal modo in cui una vera e propria cultura della paura ha alimentato le tematiche della pena e della sicurezza come se queste fossero realtà evidenti e non attività sociali altamente problematiche, il cui concetto deve essere sottoposto a scrupoloso vaglio critico. -
Studi sulla questione criminale (2022). Vol. 3
La presente rivista propone la complessità tematica e politica della questione criminale in un momento in cui sempre più la stessa rischia di essere oscurata dal modo in cui una vera e propria cultura della paura ha alimentato le tematiche della pena e della sicurezza come se queste fossero realtà evidenti e non attività sociali altamente problematiche, il cui concetto deve essere sottoposto a scrupoloso vaglio critico. -
Textus. English studies in Italy (2022). Vol. 3: Romantic redirections: new arenas in romantic studies in Italiy
Dal 1988 la rivista Textus è un punto di riferimento per l'Anglistica italiana e raccoglie contributi di eccellenza di studiosi affermati e di giovani ricercatori in campo letterario, linguistico e culturale. Ogni numero, a carattere monografico, affronta un tema specifico attraverso metodologie e prospettive articolate per offrire approfondimenti puntuali ed aggiornati. Oltre a proporre una visione d'insieme delle ricerche in corso nell'Anglistica italiana, la rivista inaugura nuovi percorsi critici e teorici, promuovendo un fecondo dialogo fra specialisti provenienti da molteplici realtà accademiche italiane e internazionali. Strumento utile per un aggiornamento costante sia in ambito della ricerca sia in quello della didattica, Textus è presente nelle principali banche dati e indici bibliografici internazionali. -
La Russia oltreconfine. Artisti e scrittori nell'Italia del Novecento
Muovendo da alcune personalità italiane (Riccardo Gualino, Arturo Ambrosio, Anton Giulio Bragaglia, Luigi Pirandello, Ruggero Vasari, Ottorino Respighi, Vinicio Paladini) che nel Novecento hanno attratto intorno alle proprie iniziative artisti e scrittori russi, il volume segue le tracce di questi ultimi in ambito artistico, letterario, teatrale e cinematografico, per ricomporre le tessere delle loro strategie creative e farne risaltare l'originalità. È un intersecarsi di linee di forza ed energie artistiche, testimoniato da cronache giornalistiche, ricordi ed epistolari, che delinea alcuni itinerari privilegiati degli intellettuali russi nella storia culturale d'Italia: la presenza di pittori e collezionisti a Roma all'inizio del XX secolo; la scoperta del Sud Italia; l'intreccio di cinema, teatro e danza nella Torino degli anni Dieci e Venti; la fortuna di artisti e danzatori nella Casa d'arte Bragaglia, nel Teatro degli Indipendenti e nel Teatro d'Arte di Pirandello; le collaborazioni con Respighi; l'attività musicale e teatrale a Trieste; le realizzazioni di registi e scenografi russi nel teatro italiano degli anni Trenta e Quaranta; le traiettorie dell'emigrazione pittorica russa in Italia e le esposizioni degli anni Quaranta a Roma. -
Proust e la società
Il mondo interiore di Marcel Proust – la sua sensibilità, le sue passioni e le sue idiosincrasie – è ben noto; meno note sono invece le tematiche che fanno della Recherche anche un’opera di sociologia, di geografia e di storia. Spesso descritto a torto come il nostalgico cantore di un mondo ormai tramontato, nelle pagine di questo libro, a firma di uno dei massimi studiosi dello scrittore francese, Proust si rivela un uomo immerso nella sua epoca. Osservatore attento dell’attualità, interviene senza esitazione nei principali dibattiti – il genocidio armeno, l’affaire Dreyfus, la separazione tra Stato e Chiesa – e dimostra grande interesse per i progressi tecnici. D’altro canto, la vita di Proust ha coinciso con il periodo d’oro della Terza Repubblica – la cosiddetta Belle Époque – e con le scaturigini del mondo contemporaneo, consentendogli di assistere al passaggio da una società di corte a una dominata dalle élite, mentre sullo sfondo rimaneva perlopiù immutato un popolo, quello francese, carico di una storia millenaria. Proprio come sulla facciata gotica della chiesa immaginaria di Saint-André-des-Champs sono raffigurate tutte le classi sociali del Medioevo, nella Recherche ci viene offerto uno spaccato della società francese a cavallo tra Otto e Novecento, osservata con le lenti del sociologo e trasfigurata con gli occhi del poeta. -
Brutte, sporche e cattive. Le parolacce della lingua italiana
Le parolacce sono i palliativi verbali delle molteplici miserie e angosce che segnano l’umano arrancare. Con vivacità e ironia, il volume racconta la storia del colorito frasario volgare e mostra che il linguaggio basso e sprezzante, per la sua straordinaria potenza emotiva, esiste da sempre. Negli ultimi decenni, però, il turpiloquio ha infranto le barriere che ne regolavano la circolazione: non è più “una cosa da uomini” né una risorsa espressiva di uso marginale, ma è sconfinato dal privato al pubblico, nella fluviale comunicazione social e perfino nel dibattito politico. Ecco perché la nostra è stata definita «l’epoca d’oro dell’ingiuria». -
Invecchiare? È divertente. Il cervello, padrone del tempo
Quali sono le basi biologiche dell’invecchiamento? Che cos’è l’invecchiamento cerebrale? In questo libro, Yves Agid – famoso neurologo e specialista in patologie del cervello – ci mostra come invecchiare non dipenda soltanto dal passare del tempo, ma soprattutto dal nostro cervello. Ci racconta, in modo semplice e divertente, i progressi compiuti nello studio e nella cura delle malattie neurodegenerative. Perché in fondo invecchiare è forse la parte più importante dell’esistenza e va vissuta intensamente. -
La grande trattativa. L'espansione di Roma in Italia tra storia e archeologia
E se la conquista romana dell'Italia non fosse stata solo un'operazione militare? Il volume propone una nuova interpretazione del processo che portò all'unificazione della penisola nel IV e III secolo a.C. Basandosi su di un'ampia rassegna delle fonti storiche, ma soprattutto del materiale epigrafico e archeologico più recente, l'autore ricostruisce un quadro complesso ed eterogeneo di connessioni che legavano fra loro famiglie romane e italiche, attraversando l'Italia intera. Il ruolo della diplomazia e della contrattazione vi appare almeno equivalente a quello della minaccia bellica. Da una parte e dall'altra, vi furono probabilmente casate nobili che si allearono per costituire una nuova entità politica in un contesto mediterraneo globale che per la prima volta favoriva l'emergere di imperi con ampi territori. -
Storia delle donne nell'Italia contemporanea
Le questioni poste dalla storia delle donne si estendono a una contemporaneità che è sotto i nostri occhi. Gli effetti della pandemia di covid-19 sul lavoro di cura ma anche sulla violenza domestica, la sanzione delle discriminazioni fondate sul genere e l’orientamento sessuale, il gender gap nelle istituzioni rappresentative: questi e molti altri temi al centro del dibattito pubblico attuale affondano le loro radici nella costruzione storica delle relazioni tra i sessi. Proprio con l’intento di trovare nel passato alcuni strumenti indispensabili per leggere il presente, i saggi raccolti nel volume ripercorrono aspetti diversi, ma strettamente connessi, della storia femminile in Italia tra Otto e Novecento: la cittadinanza e l’appartenenza nazionale, il lavoro e il welfare, i consumi, le migrazioni, la violenza e la sessualità, le forme della fede e i movimenti femministi. L’esperienza italiana è ricostruita all’interno di un quadro più ampio, che tiene conto della storiografia internazionale e accoglie alcune sollecitazioni emerse con l’affermarsi della global history, offrendo così una rivisitazione della storia dell’Italia contemporanea che per la prima volta tiene conto di quella delle donne e di genere. -
Terra contesa. Israele, Palestina e il peso della storia
Il volume fa luce sulle origini più profonde di una disputa iniziata molto prima del 1947, l'anno della partizione della Palestina da parte dell'ONU. Il ruolo delle religioni, lo sviluppo e la cristallizzazione delle identità, il possesso della terra, le strategie delle grandi potenze e quelle dei paesi arabi, l'antisemitismo e le discriminazioni, le prospettive dal basso degli abitanti che da oltre un secolo si contendono pochi chilometri quadrati: ognuno di questi tasselli è parte di un mosaico in cui spiccano le cicatrici della storia e vengono meno le verità assolute proprie di larga parte delle narrazioni correnti. Avere il controllo di questi luoghi millenari significa interpretarne il passato. È un aspetto che è rimasto costante nel corso dei secoli. Solo gli interpreti sono cambiati. -
Marcello Piacentini. Architetti e urbanisti del Novecento
Marcello Piacentini ha ricoperto un ruolo centrale nell'architettura italiana della prima metà del Novecento, innanzitutto perché fu uno straordinario uomo di potere. La sua egemonia non ha confronti nel panorama italiano e i suoi interventi hanno lasciato un segno profondo e duraturo in molte città italiane, da Bergamo a Brescia, da Roma a Milano, da Genova a Torino: ne hanno mutato il volto, impresso valori identitari e scolpito la memoria nella pietra. Il libro ricostruisce la storia del suo progetto più ambizioso: quello di dare un'«unità di stile» all'architettura italiana del tempo di Mussolini. -
Walter Gropius. Architetti e urbanisti del Novecento
«La nostra epoca è probabilmente più ricca di qualunque altra di talenti originali, ma troppo spesso essi sono costretti a disperdersi in scoppi isolati di creatività, perché il loro messaggio si perde per mancanza d'eco e di rispondenza. Se potessimo richiamare il genio individuale al suo compito naturale [...] potremmo costruire una base molto più larga di comprensione, una rispondenza molto più ampia». Queste parole pronunciate da Walter Gropius a New York nel maggio del 1952 suonano ancora oggi quanto mai attuali e fondamentali per ripensare il ruolo dell'architetto nella società contemporanea. Ripercorrendo le tappe salienti della sua vita e delle sue opere, il volume invita a riflettere sui valori essenziali che sono alla base della nostra esistenza e sul significato sociale dell'architettura. -
Luigi Piccinato. Architetti e urbanisti del Novecento
Il volume illustra il profilo di Luigi Piccinato, protagonista principale nel Novecento italiano del processo di riconoscimento dell'architetto-urbanista quale figura deputata al governo dello spazio urbano. Con l'elaborazione di un modello di piano urbanistico semplice e solido, irrorato dalla concezione crociana dell'intuizione architettonica, l'architetto veneto si apre alla cultura internazionale: prima a quella tedesca di matrice tecnica, e poi a quella atlantica della pianificazione socioeconomica dello spazio regionale. Dotato di un'energia inarrestabile, redige un numero sterminato di piani urbanistici e non pochi progetti di architettura, in un rapporto pragmatico con le istituzioni e la società, distante da forme di rigida intransigenza, sempre sorretto da una presenza assidua nella pubblicistica disciplinare e generalista e in numerose associazioni e comitati tecnici istituzionali. -
America bianca. La destra reazionaria dal Ku Klux Klan a Trump
L'uragano della presidenza Trump ha manifestato al mondo la fragilità della democrazia statunitense. Il razzismo e il nazionalismo bianco, che in passato rimanevano sottotraccia nel discorso pubblico, ora vengono esibiti e alimentano la polarizzazione politica. Il volume indaga in quest'ottica le trasformazioni della destra reazionaria americana, dal Ku Klux Klan alle milizie, fino all'odierna Alt-Right, focalizzandosi sui temi che hanno connotato il suo per - corso, quali il timore di una perdita del primato bianco nel paese e l'ostilità nei confronti del femminismo. E mostra come - grazie al decisivo apporto dei media digitali - negli ultimi decenni sia cambiato soprattutto lo stile comunicativo dell'ideologia etnonazionalista: attraverso velate allusioni e accenni a immaginari complotti, essa ha esteso il suo raggio d'azione a milioni di persone ed è approdata al Partito repubblicano. -
L' Atto di Pietro e le origini della comunità cristiana di Roma
La galassia testuale che trae origine dalla figura dell'apostolo Pietro rappresenta uno degli ambiti di studio più affascinanti e fecondi offerti dal cristianesimo delle origini. Scritti canonici e apocrifi si intrecciano nel tentativo di costruire, a partire dalle diverse memorie relative a Pietro, una silhouette sempre cangiante. Il volume prende in esame tale groviglio di opere e questioni aperte, approfondendo l'analisi di un breve testo in copto rinvenuto sul finire del XIX secolo, capace di svelare orizzonti inconsueti sul periodo iniziale dell'evento cristiano. L'Atto di Pietro - narrazione incentrata sulla figlia dell'apostolo, concupita da un ricco possidente - permette di addentrarsi nelle origini non solo della dogmatica cristiana, ma anche della faticosa formazione dell'identità religiosa dei primi credenti in Cristo, svelando una nuova ipotesi intorno all'organizzazione ecclesiale e agli orientamenti teorici dei primi seguaci cristiani a Roma.