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Un' attrice e il suo tempo. Lettere di Adrienne Le Couvreur (1720-1730)
Il ritratto di una donna attraverso le malinconiche lettere sull’amicizia. -
Accadeva in Sicilia. Gli anni ruggenti dell'«Ora» di Palermo
Gli anni ruggenti del «L'Ora» di Palermo, nel racconto del suo direttore, con il significativo apparato dei «pezzi» più importanti, delle più clamorose campagne. Un frammento di storia d'Italia dalla rovente scrivania di una redazione militante. -
Moglie di Verlaine
Le memorie di Mathilde Verlaine sono uniche perché, mentre gioca a fare la moglie bambina nel suo salotto di seta ciliegia, la storia è feroce, e gli eroi e gli artisti più grandi del tempo e la leggendaria passione dei poeti maledetti le attraversano la vita. Racconto vivace della vita quotidiana parigina nell'Anno Terribile. -
La gastrite di Platone
Tabucchi propone un discorso che è insieme un'urgente interrogazione e un allarme. -
Dopo l'inverno
Riconoscendo come il significato dei suoi personaggi «cui manca perfin la forza di gemere» viva oltre il periodo storico in cui la Messina scrisse, la critica le riconosce oggi il suo posto tra i classici del nostro Novecento. -
Fisiologia del gusto
Impareggiabile «homme d'esprit», secondo la definizione di Balzac, Brillat-Savarin del cibo non coglie tanto l'aspetto edonistico ma soprattutto quello sociale ed è questo che rende la sua opera così moderna. -
Il grand tour. Lettere alla famiglia (1890)
Il ritratto di una dinastia familiare, attraverso le lettere di viaggio del giovane figlio di Salvatore Majorana scritte da Berlino e da Madrid. -
I giorni delle bisce nere
Le memorie di una ragazza della provincia toscana: la vita in campagna, la famiglia, il collegio. Un romanzo d’esordio dal sapore ottocentesco non privo di tratti di modernità. -
La valigia
Tutti gli oggetti che intendeva portare, esule, via da Leningrado. Ogni oggetto, un ricordo. «Ma davvero e tutto qui?». Leggendo Dovlatov viene in mente Cechov. -
I sogni di Tristan
Una Spoon River atlantica con tempeste e bonacce, eruzioni vulcaniche e paesaggi incontaminati, dolorosi addii e inspiegabili ritorni, tesori perduti e lettere mai spedite, donne che invocano naufragi e marinai che pregano, generazioni che si susseguono avvinte dal respiro degli assenti. -
La libreria
«A Flint-market prese il 10.46 per Liverpool Street. Mentre il treno usciva dalla stazione se ne stette col capo chino per la vergogna, perché la città dove era vissuta per quasi dieci anni non aveva voluto una libreria». -
Ti ricordi Glauber
«C'è tutto Glauber in questo libro che scorre come un film. Scena dopo scena, apparentemente senza un montaggio, sono i ricordi di persone che raccontano di aver incontrato il grande regista sudamericano a restituirci la memoria, il testamento ideale di un intellettuale che ha rappresentato la coscienza civile dell'America Latina» (Walter Veltroni). -
Sogni d'acqua
Togliere luce e rendere misteriosa una vicenda apparentemente scontata. La vicenda cui Rebulla fa riferimento è il disastro aereo di Montagna Longa, dove il 5 maggio 1972 un volo diretto a Palermo si schiantò, provocando la morte di 5 persone e inaugurando una stagione di veleni e di misteri. -
Un' amicizia senza corpo. La corrispondenza Parisot-Savinio (1938-1952)
Un’intensa amicizia epistolare incentrata sull’opera letteraria e artistica. -
Di Concetta e le sue donne
«Quando mio padre mi fece - era nel trenta - di sicuro quella notte pensava alla bandiera rossa. E nacqui io». La vita epica, ribelle, poetica di una capopopolo contadina e protofemminista nella Sicilia profonda. -
Sebben che siamo donne...
«Sebben che siamo donne paura non abbiamo...!»... «Canti la canzone di lotta delle mondine mentre lustri la vita degli altri!». Il Sessantotto era ancora da venire e con quelle parole lei cantava la libertà duramente conquistata. (Luisa Adorno) -
La solitudine tecnologica
Una riflessione su quanto la società sia cambiata con la dilagante onnipresenza delle tecnologie del computer. Dedicato a tutti gli operatori sedotti e abbandonati dal computer, che, usandolo quotidianamente, ne sono quotidianamente usati. -
Figli di ferroviere
Figli di ferroviere rappresenta la piccola epopea di un popolo ormai scomparso. «A noi figli di ferroviere piaceva cambiare città, casa; allontanarci dai luoghi in cui stavamo e che non sentivamo mai nostri. Come se vivessimo sui treni, alla pari dei nomadi». -
Madrigale
Come in una lirica di Borges. Una casa racconta le generazioni che la abitarono. -
L' inizio della primavera
Mosca, 1913: un inglese è abbandonato dalla moglie. La fuga inspiegabile lentamente impone la sua latente allegoria. Una delle più sorprendenti scrittrici del momento.