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Come eliminare i giornalisti (senza finire in prima pagina)
Cinquanta sono le tipologie di giornalisti passate in rassegna in questa stravagante antologia di comportamenti bizzarri, deplorevoli o semplicemente... umani, e cinquanta sono anche i modi, diciamo incruenti, elaborati per sbarazzarsene. Dagli ansiosi ai cagionevoli, dai boriosi ai furiosi, dai cronisti ai cronici, dai distratti agli stracotti, dagli evitati agli svitati, dai furbetti ai malandrini, dai parziali agli imparziali, dai tecnologici agli arretrati, dai trendy ai tendenziosi. «È la stampa, bellezza!», né migliore né peggiore della società che racconta ogni giorno. Senza cattiveria ma con una buona dose di ironia, un giornalista ricorre all'antica arte di castigare ridendo in questo dissacrante manuale di autodifesa dagli eccessi del quarto potere. -
Mollo tutto e vado via. Come organizzare un anno sabbatico in barca a vela
Lasciare il lavoro, la vita in città, gli amici e partire per un anno sabbatico in barca a vela. Molti lo pensano, pochi lo fanno perché, spesso, la voglia di mollare tutto e andare via si ferma davanti a paure e dubbi. Questo manuale nasce per dare risposte pratiche e suggerimenti organizzativi a chi ha deciso di mollare gli ormeggi e prendersi una pausa. Veleggiare sei mesi ai Caraibi, fare il giro del mondo o anche riscoprire le nostre radici navigando in Mediterraneo è nelle possibilità di un individuo normale; non occorre essere marinai da Capo Horn o ricchi ereditieri, si può partire con famiglia e figli senza sconquassi definitivi, oppure da soli senza perdere il lavoro. Dalle normative per i periodi sabbatici, alla scelta della barca e della rotta, alla selezione dei compagni di viaggio, in questo libro si analizzano uno a uno i principali quesiti per organizzare una partenza intelligente e assicurarsi un ritorno felice. In appendice un apparato di 400 siti Internet appositamente selezionati per navigare tra le informazioni utili. -
L' ABC del bridge
Partendo dalle nozioni più elementari, l'autore raccomanda ai bridgisti principianti buona volontà e attenzione, precisione e prudenza, logica e calma e fornisce loro le regole fondamentali per poter apprendere il più nobile e aristocratico fra i giochi di carte. -
La salute in tasca. Guida pratica per difendere il proprio diritto alla salute
Sapere a chi rivolgersi per l'assistenza domiciliare di un parente, e quali siano i requisiti per ottenerla; conoscere i propri diritti nel rapporto con il medico di famiglia o in caso di ricovero ospedaliero; essere informati sugli obblighi di lavoratore e azienda. E poi, la normativa in materia di AIDS, i migliori ospedali italiani ed esteri, i numeri dei centri specializzati per le principali patologie e un approfondimento su nuove tematiche quali la procreazione assistita, il testamento biologico, la terapia del dolore e il trattamento di fine vita. Sono riportate norme e sentenze dei tribunali su quella che è definita la seconda sanità migliore al mondo, e ne vengono messe in luce contraddizioni e iniquità. Con linguaggio chiaro e comprensibile, ""La salute in tasca"""" risponde immediatamente a tutte le incertezze connesse al """"problema salute"""" che quotidianamente affliggono milioni di italiani."" -
Diecimila occhi. La guerra segreta del Vallo Atlantico
Il resoconto di una delle più grandi operazioni di spionaggio di tutti i tempi effettuata da esponenti partigiani lungo il Vallo Atlantico, la linea di difesa realizzata dai tedeschi in previsione di uno sbarco alleato sulle coste francesi. Nell'area compresa fra Cherbourg e Le Havre, un pugno di patrioti provenienti dai più diversi ambienti sociali (avvocati, segretarie, operai), ma animati dalla stessa volontà, riuscì a trasmettere a Londra una gran mole di preziose informazioni sull'ubicazione e le caratteristiche delle fortificazioni, sui reparti incaricati di presidiarle e sulla lunga linea di caposaldi in cemento armato costruiti lungo la costa. Questo libro racconta in modo appassionante la guerra segreta di quei «diecimila occhi». -
Il prete di Fossoli. Don Francesco Venturelli fra internati e guerra civile
Don Francesco Venturelli, di temperamento energico e pratico, nel 1935 è arciprete di Fossoli (Modena), dove nel 1942 viene costruito un campo di prigionia. Dal dicembre 1943, quando la Repubblica Sociale Italiana vi concentra gli ebrei catturati in Italia, come cappellano del campo si prodiga in tutti i modi per assistere gli internati, anche dopo che le SS trasformano Fossoli in un campo di transito per la deportazione. Instancabile, si fa carico di tutte le richieste degli internati, fornendo persino zoccoli di legno per camminare nel fango. Aiuta perseguitati, partigiani e gente comune, senza distinzioni politiche, e per questo viene minacciato da tedeschi e fascisti di Salò. Dopo la Liberazione continua l'opera di assistenza nel Campo di Fossoli, ora a fascisti e a tedeschi prigionieri della polizia alleata e partigiana. Questo suo aiutare chiunque sarà motivo di sospetti e malanimo. Don Francesco Venturelli viene assassinato la sera del 15 gennaio 1946, un delitto rimasto oscuro. Ancora oggi la sua memoria è controversa. Il 25 aprile 2006 il Presidente della Repubblica gli ha conferito la medaglia d'oro alla memoria. La storia di un prete di campagna coinvolto e travolto dalla guerra, ma anche la storia di un vivere che ormai non c'è più. Un vivere di tradizioni e culture contadine, tramandate con passione e con i propri riti, che il progresso della modernità rapidamente finirà per sopraffare. -
Gli angeli di Lucifero
Giugno 2009. Una cappa d'afa soffoca Milano. Nel periferico cimitero di Chiaravalle mani ignote profanano una tomba seicentesca e trafugano le spoglie del marchese Ludovico Acerbi, passato alla storia come il ""Diavolo di Porta Romana"""". Sembra un banale episodio di teppismo ma nei giorni successivi, sotto la Madonnina, si verificano in rapida successione tre misteriosi omicidi, compiuti e rivendicati dalla stessa mano. Le vittime portano tutte cognomi di casate che, nella Milano del Seicento, ebbero rivalità con quella del marchese Acerbi. A far luce su questa misteriosa vicenda sono impegnati il commissario Bruno Ardigò, freddo e taciturno, e l'amico giornalista Federico Malerba, solare ed espansivo. Diversi come il giorno e la notte, ma uniti dalla stessa voglia di arrivare alla verità, si addentrano nei meandri oscuri e inquietanti della Milano esoterica, dove nulla è come sembra."" -
Invito al pensiero di Schopenhauer
La collana propone a tutti coloro che si accostano alla filosofia un «invito» all'esame critico dei vari filosofi, fornendo gli strumenti necessari per penetrare nel loro mondo concettuale e coglierne i rapporti con la cultura del periodo in cui essi vissero. Ogni volume, dedicato a un singolo autore, è così articolato: le cronologie parallele, che danno risalto alle corrispondenze significative tra la biografia del pensatore e i fatti della storia politica, filosofica e culturale; il profilo della vita del filosofo e della sua personalità intellettuale; le opere, analizzate singolarmente in un panorama completo e inquadrate criticamente, con una essenziale esposizione degli argomenti; i temi più significativi ricorrenti nella produzione del pensatore; gli orientamenti della critica; la bibliografia essenziale e ragionata; l'indice dei nomi; l'indice delle opere. -
Trattato di scacchi
Per quanto ogni giocatore di scacchi sia portato generalmente a condurre le partite secondo lo stile che gli è congeniale, è tuttavia indispensabile che egli possegga la capacità di adeguarsi alle esigenze di ogni sviluppo o variante, per sfruttare di volta in volta il gioco di posizione e quello di combinazione, due tipi di gioco che si integrano nel generale contesto, per quanto diversi siano nei ""modi"""" e nei """"tempi"""". Ed è inoltre necessario che egli sia in grado in ogni momento di valutare la situazione e di scegliere, quindi, il piano di gioco più aderente alla situazione stessa. Il professor Max Euwe, l'unico che fu in grado di battere Alechin in una sfida per il titolo mondiale, espone tali principi con metodologia scientifica, in questa sua opera, ritenuta dagli esperti uno dei trattati più validi in campo internazionale."" -
Lo scopone scientifico con le regole di Chitarella
Tra i giochi di carte lo scopone scientifico non è per nulla inferiore al bridge per complessità e vivacità. Grazie alle tabelle dei calcoli degli sparigli, l'autore ha dato una nuova dimensione al gioco e ha attribuito un linguaggio al colore delle carte, col risultato di rivoluzionare la tecnica tradizionale fino a portare il gioco al vertice della perfezione. -
Curare. Idee per una nuova sanità
La Sanità nel nostro Paese suscita da sempre discussioni che dividono e smuovono le coscienze perché coinvolge la salute dei cittadini, il dovere della ricerca, l'etica e il profitto economico. Leandro Gennari, luminare dell'oncologia, dopo quarant'anni passati in corsia mette la sua esperienza al servizio di un malato speciale: il Sistema Sanitario Nazionale. E lo fa con una riflessione a tutto campo che comincia dalla formazione del medico e attraversa il rapporto tra specialisti e tecnologia, l'organizzazione degli ospedali, il ruolo del medico di base, le commistioni tra politica e sanità, il delirio di onnipotenza della scienza. Il risultato è una riflessione sul futuro della medicina in senso lato che chiama in causa scelte strategiche, politiche, ma soprattutto etiche. Un pamphlet che senza voler dare un giudizio definitivo mette in fila e analizza con chiarezza e decisione i problemi della Sanità italiana e prova a indicare delle soluzioni nel rispetto, prima di tutto, delle persone malate. -
Benedetto fra le spie 1914. L'anno fatale della grande guerra
Il 23 maggio 1915 l'Italia entra nel mattatoio della Prima guerra mondiale. Mentre papa Benedetto XV protesta contro l'""inutile strage"""", il suo cameriere segreto, monsignor Rudolph Gerlach, dirige dal Vaticano una potente rete di spionaggio al servizio dei Paesi in guerra contro l'Italia. Per la sua posizione, Gerlach, che ha la piena fiducia del papa, è in grado di carpire i più importanti segreti militari italiani. Quando l'intrigo sarà scoperto, il monsignore sarà fatto fuggire e riceverà trionfali accoglienze alle corti tedesca e austriaca."" -
Romanzo militare
Calabria 1869: i briganti sono alle strette, ma non sono scomparsi del tutto. Qualche sopravvissuto tiene ancora sotto scacco il nuovo stato. Gaetano Sacchi, eroe garibaldino, è inviato dal governo per catturare Palma e la sua banda. Comincia così un duello drammatico ma leale fra il brigante e il generale il cui esito resterà a lungo incerto. Nel romanzo si mescolano con abilità storia vera e invenzione, eroismi, passioni estreme, sia pubbliche sia private, e omertà: insomma, uno spaccato immaginoso quanto preciso dei problemi e delle tensioni che hanno animato i primi anni dell'Italia unita. -
L' ultima emersione. Il ritrovamento del sommergibile Veniero
Le avventure in mare cominciano sempre da un racconto. Accade anche questa volta: il campione di apnea Enzo Maiorca, in trasferta a Cuba per tentare un nuovo record, conosce un comandante siciliano, Armando Santoro. Nasce un'amicizia e affiora il ricordo di un fatto doloroso accaduto molti anni fa. Il 26 agosto 1925 la motocisterna Capena in navigazione al largo di Capo Passero urta qualcosa. Sono le 6,50 del mattino, la nave prosegue lungo la sua rotta senza rendersi conto di aver colpito il sommergibile Veniero che, gravemente danneggiato, cola a picco diventando così la bara per i 48 uomini dell'equipaggio. Per Santoro quella storia dimenticata da tutti è un peso sul cuore, per Maiorca diventa una sfida. Con un gruppo di amici inizia le ricerche e le immersioni su un relitto che potrebbe essere quello del Veniero. Un'avventura e una ricerca appassionata in cui si muovono, come in un romanzo, straordinari uomini di mare: il Tedesco, Ventidue, compagno di mille avventure, Refola, Gionni Tuppetto, Jano Randafloscia, Tatai Tagliamare. E c'è soprattutto la Sicilia con la sua millenaria cultura marinara che Maiorca racconta con una scrittura elegante, emozionante, che trasuda sale da ogni riga e un amore infinito per il mare e per la sua gente. -
La straordinaria avventura del principe Eugenio. L'Achille sabaudo al servizio degli Asburgo
Stratega e diplomatico, uomo di Stato e fautore della cultura, il principe Eugenio di Savoia Soissons, vissuto tra XVII e XVIII secolo, figlio di madre italiana e di padre sabaudo, è stato considerato da Federico di Prussia e Napoleone uno dei più grandi condottieri del suo tempo. Passato da Parigi a Vienna, al servizio della casa d'Asburgo fu il ""saggio consigliere di tre imperatori"""", Leopoldo, Giuseppe e Carlo, e le sue notevoli doti politiche e militari gli permisero di salvare l'Impero, alla fine del Seicento, dall'invasione ottomana. Il suo pensiero e le sue gesta ne fanno un precursore dell'Europa unita e testimoniano una visione che va oltre la sua epoca, ponendo l'accento su una politica europea """"comune"""" e promuovendo una confederazione di Stati per superare il mutevole e ingannevole gioco delle alleanze tra le diverse monarchie, non ancora nazioni. Poco conosciuto sotto la Mole, il principe Eugenio liberò invece Torino dai francesi consentendo al Ducato di Savoia di trasformarsi in quel regno (di Sicilia, poi di Sardegna), destinato a mettersi a capo del movimento risorgimentale per fondare nel 1861 il regno dell'Italia unita. Un saggio storico ben approfondito che ricostruisce, attraverso documenti e fonti d'archivio, l'avventura straordinaria di una personalità unica e variegata che ha saputo avere uno sguardo attento e lungimirante sulla politica e sulla storia di un'Europa ancora da divenire."" -
Risiko! Tutto quello che c'è da sapere sul gioco di strategia più famoso del mondo
Un libro polivalente che parla non solo di strategia e tattica, ma anche di psicologia sportiva e di fair play. Perché giocare, i fondamentali e le regole, la storia, le strategie per chi si avvicina per la prima volta al gioco, le tattiche per i giocatori più esperti e un utile glossario. -
La patria chiamò
Il giovane caporale maggiore Luca Barisonzi ha ventun anni e non ha dubbi: risponde di sì alla chiamata del suo Paese, che risuona urgente ogni volta che sente intonare l'Inno di Mameli. La missione è un passaggio obbligato per chi, come lui, ha scelto la divisa. Per questo, nel settembre del 2010, è partito per l'Afghanistan, destinazione Bala Murghab, sulla Ring Road. Luca Barisonzi è stato ferito gravemente il 18 gennaio 2011, durante un attentato in cui morì il commilitone sardo Luca Sanna, e da allora è stato ricoverato prima al Reparto Unità Spinale dell'Ospedale Niguarda di Milano e poi in un centro di riabilitazione in Svizzera. Nella sua vibrante testimonianza racconta i ricordi, i sogni e le speranze di un giovane soldato dei nostri tempi, dall'arruolamento volontario alla partenza per l'Afghanistan: gli aiuti umanitari, l'incontro con il popolo afghano e con i suoi bambini, i rapporti con i compagni e la vita quotidiana alla base, fino al tragico epilogo di una missione che per lui non si è ancora conclusa e che continua in ospedale, sulla sedia a rotelle, per riavere una vita il più possibile vicina alla normalità. La sua è la storia di un ragazzo come tanti, di un alpino come pochi, che insegna cosa significhino davvero oggi parole come coraggio, fratellanza, onore, spirito di servizio. -
Uccidi gli italiani. Gela 1943. La battaglia dimenticata
Il 14 luglio 1943 a Biscari, oggi Acate, soldati italiani e tedeschi presi prigionieri dopo la battaglia per il controllo dell'aeroporto di Santo Pietro vennero fucilati dai militari della 45ª Divisione di Fanteria dell'esercito americano. Le vittime di questi crimini di guerra sono state per decenni dei fantasmi: ignoti i loro nomi, sconosciuto il luogo della sepoltura. Ora per la prima volta, grazie a un lungo e minuzioso lavoro di ricerca, i nomi di quei soldati, 70 italiani e 4 tedeschi, vengono riconsegnati alla memoria collettiva. I più giovani avevano poco più di vent'anni, il più anziano quarantotto; non c'erano tra loro ufficiali, erano quasi tutti soldati di truppa. L'elenco delle vittime degli eccidi di Biscari è la fase finale del lavoro che Andrea Augello ha condotto per sollevare il velo di omissioni e falsità sullo sbarco americano in Sicilia. Nel dopoguerra fu accreditata l'immagine di un'occupazione quasi pacifica della Sicilia, una marcia trionfale dei liberatori acclamati dalla popolazione. Le cose andarono diversamente, e queste pagine raccontano, ora per ora, la battaglia di Gela: l'accanita e determinate resistenza dei reparti italiani impegnati contro le forze da sbarco statunitensi, le incertezze e gli errori dei tedeschi, la violenza, spesso cieca e brutale, delle truppe del generale Patton. Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 i paracadutisti britannici, durante l'operazione Husky, diedero inizio all'assalto della Fortezza Europa. -
De vera religione-La vera religione
Agostino compose il ""De vera religione"""" fra il 389 e il 390 a Tagaste, appena tornato in Africa dopo un lungo e determinante soggiorno in Italia. L'opera risente molto del clima spirituale della cosiddetta conversione milanese (estate-autunno del 386). Nella sua relativa brevità è quasi una piccola """"summa"""" dell'agostinismo, contenendo infatti una trattazione dei temi più importanti cui il filosofo avrebbe dedicato le opere successive. Se, da un lato, il suo pensiero seguì una naturale evoluzione nel corso degli anni, dall'altro si può notare come, rileggendo l'opera, il vecchio vescovo ormai prossimo alla morte, non ebbe da fare, nelle """"Retractationes"""", che annotazioni molto marginali, e solo in caso di disapprovazione: il che conferma il duraturo significato del libro per l'intera parabola evolutiva del pensiero agostiniano."" -
I fantasmi del Cansiglio. Eccidi partigiani nel trevigiano 1944-1945
Nel corso della guerra civile 1944-45 la provincia di Treviso rappresentò una delle zone più martoriate d'Italia. La presenza sul Cansiglio di un nutrito gruppo di partigiani bolognesi inviati dai vertici del Partito comunista italiano contribuì a far lievitare lo scontro fra le parti e il numero dei morti in una zona tradizionalmente poco incline alla violenza. La furia omicida di questi ""vendicatori"""" si sviluppò soprattutto a guerra finita, quando i vinti avevano deposto le armi e si erano arresi, e risultò quindi più facile colpirli. Non poteva del resto essere altrimenti, dal momento che la vantata costituzione di """"divisioni"""", """"brigate"""" e """"battaglioni"""" partigiani in termini di organici si riduceva alla presenza di reparti numericamente poco consistenti che operavano con tecniche di guerriglia basate su sabotaggi, imboscate e azioni """"mordi e fuggi"""", provocando inutili e sanguinose rappresaglie pagate quasi sempre dalla popolazione civile. Alla prova del fuoco dello scontro frontale nei rastrellamenti del Grappa e del Cansiglio, queste forze, disorganizzate e mal equipaggiate, si sfaldarono riapparendo a guerra finita per occupare città deserte, sfilare da vincitori a fianco degli angloamericani e consumare le ultime vendette su militari e civili, i corpi della maggior parte dei quali - più di 2.000 secondo fonti partigiane vennero fatti sparire nelle numerose foibe della zona. Prefazione di Francesco Lamendola.""