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Terzo rapporto sull'economia del mare 2006. Crescita economica, capitale umano e tutela dell'ambiente nel cluster marittimo italiano
Pur in un contesto economico nazionale complesso e a crescita lenta, il sistema marittimo italiano prosegue lungo un rapido percorso di sviluppo e di riposizionamento. Il Pil generato nel 2004 ammonta a 36,5 miliardi di euro, pari al 2,7% di quello nazionale, mentre l'occupazione diretta e indiretta coinvolta nelle attività marittime rappresenta l'1,6% del totale. I diversi segmenti del cluster marittimo italiano hanno, inoltre, mostrato negli ultimi anni un'apprezzabile capacità di tenuta di fronte alle turbolenze dei mercati e all'innalzamento dei livelli di competizione nello scenario internazionale, migliorando e innovando il livello qualitativo dei prodotti e dei servizi offerti. Questo Rapporto analizza i conti economici delle componenti produttive (armatori, cantieristica navale e delle imbarcazioni da diporto, porti, servizi logistici, attività ausiliarie ai trasporti marittimi, pesca) e istituzionali (Marina Militare, Capitanerie di Porto, Autorità portuali, Istituto di previdenza marittima) del cluster marittimo, oltre a definire un dettagliato quadro statistico settoriale. -
L' acqua e il bambino. La transizione difficile dallo Stato-nazione alla democrazia federalista
Lo Stato-nazione si sta dissolvendo proprio mentre la complessità e il dinamismo della società esigono risposte migliori dalle politiche pubbliche e un'azione pubblica maggiormente efficace. Sembra quasi che la destrutturazione sociale e la globalizzazione economica mostrino il ""re nudo"""" evidenziando la debolezza di un modello istituzionale e organizzativo e professionale del sistema pubblico derivante dall'idea di Stato-Nazione. L'ammodernamento della pubblica amministrazione è il nodo centrale che dà senso e sostanza alla riforma istituzionale. Senza di esso la questione dell'assetto istituzionale non si traduce in vantaggi per il cittadino, in risposte ai bisogni sociali, in servizi e semplificazioni per l'economia. Il calembour dell'acqua e del bambino è tutto in questo paradosso: da una parte abbiamo buttato via l'acqua (un sistema pubblico centralista e burocratico) dall'altra ci stiamo dimenticando del bambino (un sistema di federalismo abbozzato, incerto, contradditttorio). Lungi dal riproporre un ritorno al passato, nel testo si propone un approccio multidimensionale che, piuttosto che sul lato delle norme e delle regolazioni istituzionali, cerca le risposte e le soluzioni nelle pratiche di government e di governance. Sono pratiche possibili, ovvero scelte, modelli, norme, criteri, policies in grado di dare una visione della democrazia che esige a un tempo Stato e mercato, orientamenti centrali e autogoverno, regolazione e sussidiarietà, leggerezza ed efficacia."" -
La società economica di Terra di Lavoro. Le condizioni economiche e sociali nell'Ottocento borbonico. La conversione unitaria
Ricostruite le condizioni di vita e lo stato economico della provincia di Terra di Lavoro, la più sviluppata e vivace del regno borbonico, il volume ripercorre l'intero percorso della Società economica, soffermandosi sulla sua azione riformista e modernizzatrice. L'istituzione economica incoraggiava la meccanizzazione dei processi produttivi, sosteneva la fondazione di una moderna cassa di risparmio e, fin dal 1852, raccomandava l'introduzione di un corso d'istruzione primaria, prevedendo l'obbligo scolastico ben prima della legge Coppino. Essa non mancava di denunciare la diffusa miseria, e ancora nel 1859 paragonava la condizione contadina a quella degli ""schiavi della gleba"""". Affiora una fitta rete di contatti tra i borghesi liberali dell'istituzione economica borbonica, di cui si è ricostruito l'inedito percorso biografico, ed esponenti dell'area unitaria meridionale, come Settembrini, Mancini, Scialoja. Rimasta inascoltata la domanda di riforme, maturava il definitivo distacco dalla monarchia napoletana e la successiva conversione unitaria, che portava molti componenti dell'istituzione a esporsi al fianco dei garibaldini e il vicepresidente Teti a ospitare lo stesso Garibaldi durante l'incerta battaglia del Volturno. Costituito un """"partito"""" dei liberali unitari della Società economica, nel 1860-1861 esso diveniva una forza di primo piano nelle nuove istituzioni rappresentative."" -
La responsabilità sociale e il bilancio sociale delle organizzazioni dello sport
Oggi che la Corporate Social Responsability è diventata un argomento di quotidiana discussione nelle aziende nonché motore di molte iniziative concrete (dai bilanci sociali alla certificazione etica, dal cause related marketing ai codici di buona prassi) si avverte il bisogno di fornire anche a chi opera nel settore dello sport indirizzi e strumenti operativi che diano la possibilità di attuare in maniera efficace processi di responsabilità sociale all'interno del sistema in cui operano. Più in particolare il tema oggetto d'analisi esamina il ruolo sociale delle organizzazioni dello sport e la rilevanza strategica che assume al loro interno il bilancio sociale. In questo contesto tale strumento di misurazione è volto a supportare l'attività di governo delle singole organizzazioni e ad agevolare i loro processi di comunicazione e di interazione con gli interlocutori esterni (praticanti, dipendenti, comunità locali, enti di governo dello sport, enti locali, sponsor, etc.). -
Paesaggio e sviluppo rurale in Sardegna
Il volume riproduce i risultati di un biennio di attività dell'Unità di Ricerca dell'Università di Sassari nell'ambito del PRIN ""Gli interventi paesaggistico-ambientali nelle politiche regionali di sviluppo rurale"""" (IPAPoRe), coordinato da Francesco Marangon e finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca. L'indagine si propone l'obiettivo di analizzare il ruolo del patrimonio paesaggistico nell'ambito delle politiche di sviluppo rurale della regione Sardegna. A questo riguardo è proposta una valutazione dell'azione pubblica in materia di sviluppo rurale in Sardegna e ne sono valutate le implicazioni sulla dotazione del patrimonio paesaggistico. Si procede quindi a una rassegna della letteratura nazionale e internazionale, con lo scopo di giungere a una classificazione delle procedure di valutazione del paesaggio. Viene poi illustrato un caso applicativo di valutazione delle esternalità paesaggistiche prodotte dall'attività pastorale attraverso la determinazione della """"disponibilità a pagare"""" risultante presso due campioni di residenti e di turisti. Lo studio si chiude con l'analisi normativa delle prospettive future per una politica del paesaggio rurale."" -
Limiti e prospettive di sviluppo del trasporto ferroviario delle merci
In questo volume sono presentati gli Atti del XII seminario scientifico della Società Italiana dei Docenti di Trasporti svoltosi a Roma il 24 Settembre 2004. Il seminario ha affrontato il tema del trasporto ferroviario delle merci, di grande attualità e particolarmente dibattuto nei Paesi dell'Unione Europea. Nel ""Libro Bianco"""" la Commissione Europea ha infatti individuato nelle reti ferroviarie lo strumento strategico per riequilibrare il sistema dei trasporti e per favorire una maggiore coesione tra i paesi dell'Unione. In questo quadro, il potenziamento delle reti ferroviarie nazionali, e in particolare delle direttrici Nord-Sud (tirreniche e adriatiche), costituisce l'elemento su cui puntare per il miglioramento dei collegamenti con i mercati centrali europei e per lo sviluppo economico delle regioni italiane, soprattutto quelle del Mezzogiorno. Vi è inoltre il tema della sfida, tutta interna all'Europa, per la """"conquista"""" dei traffici container provenienti dal Far East e dai Paesi del Mediterraneo, che non hanno ancora trovato gli opportuni canali di smistamento verso i mercati finali. Lo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci in Italia è, pertanto, centrale nell'ottica dell'integrazione europea e dello sviluppo competitivo."" -
I funzionari della polizia di stato
Le persone chiamate a svolgere una funzione di dirigenza o di comando hanno un'importanza basilare in ogni tipo di organizzazione, dalla più semplice alla più complessa, indipendentemente dalle sue caratteristiche. Ciò è ancora più evidente per una realtà quale una forza di polizia, chiamata a fornire risposte sempre più complesse nel pieno rispetto della democrazia e della razionalizzazione delle risorse. Per quanto riguarda la realtà italiana, l'identità professionale del funzionario della Polizia di Stato, a partire dalla legge di riforma dell'Amministrazione della pubblica sicurezza del 1981, non è facilmente rappresentabile né per chi svolge questa professione né per chi la osserva dall'esterno. In particolare, guardando le responsabilità attribuite ai funzionari, dall'ordine pubblico alla sicurezza stradale, dalla gestione di risorse umane alle indagini di polizia giudiziaria, non appare facile delineare un unico modello di funzionario. A ciò si aggiunge l'eccessiva eterogeneità degli accessi al ruolo che, con la mancanza di regole certe, condivise ed inderogabili sulla progressione di carriera, non hanno consentito di creare una reale coscienza unitaria del gruppo di appartenenza. Questa analisi, voluta dall'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, si propone di analizzare la realtà in oggetto e di fornire alcune risposte che consentano la maturazione della categoria. -
Competenze organizzative nella media impresa: il caso Loccioni
Il volume, attraverso l'analisi in profondità di un caso di eccellenza, affronta il tema delle competenze organizzative nella media impresa. Le vicende imprenditoriali e aziendali del Gruppo Loccioni, fondato agli inizi degli anni '70 nell'entroterra marchigiano e protagonista di uno sviluppo ininterrotto in nicchie di mercato a elevata tecnologia, offrono l'occasione per approfondire alcune tra le più ricorrenti tematiche organizzative. Gli autori riflettono in particolare sulla capacità della media impresa di sviluppare e presidiare un ""nocciolo duro"""" di competenze, riferibili in primo luogo alla gestione di processi di apprendimento, alla costruzione di reti della conoscenza, alla manovra di variabili soft dell'organizzazione in modo consapevole e proattivo. Le dinamiche osservate, tali da evocare l'idea di """"strategia organizzativa"""", vengono infine confrontate con la letteratura sulle piccole e medie imprese e con la teoria organizzativa, contribuendo a una rivisitazione del concetto di sviluppo."" -
I servizi pubblici locali di distribuzione del gas. Problemi economico-aziendali
La distribuzione locale rappresenta l'ultima fase della ""filiera"""" del gas naturale, dopo l'approvvigionamento, lo stoccaggio, il trasporto e la vendita. Nel volume questa attività è esaminata in una dimensione economico-aziendale. Tra i molti problemi considerati: i modelli gestionali; la governance pubblica dell'ente locale sulle sue s.p.a. partecipate; i rapporti fra costi, tariffe e qualità del servizio; l'analisi delle performance economico-finanziarie aziendali attraverso analisi di bilancio; l'opportunità strategica della quotazione in borsa delle società; la rendicontazione sociale mediante un bilancio di sostenibilità. Infine, sono stati considerati due Paesi dell'Unione Europea: Regno Unito e Spagna."" -
Osservatorio finanziario regionale. Vol. 28: La finanza regionale 2005.
Oggetto del volume sono i bilanci di previsione delle regioni. Il testo rappresenta uno strumento informativo per organi istituzionali, università, istituti di ricerca e amministrazioni pubbliche. Obiettivo dell'Osservatorio finanziario regionale è costruire, con riferimento alle regioni e province autonome prese in esame, una base di dati omogenea, regolarmente aggiornata, coerente con precise ipotesi di ricerca. In questo numero viene inoltre presentata una sintesi dei dati finanziari dal 2000 al 2005. -
Le contraddizioni del corpo: presenza e simbologia sociale
In una società di simboli anche il corpo diviene oggetto di consumo, simbolo di potenzialità iscritta nello status sociale, proiezione di un'idea (trasferita anzitutto nella rappresentazione del proprio corpo) di presenza e di prestigio sociale. Questo volume si propone di analizzare almeno in parte lo studio sugli intrecci tra genere, salute, cinematografia, arte, attitudine allo sport, disturbi del comportamento alimentare, questioni bioetiche e sociologiche delle nuove modalità di rappresentare il proprio e altrui corpo. L'idea è quella di dare una prima lettura dei dibattiti relativi a questi temi nelle scienze sociali e di esaminare e discutere alcuni dei principali approcci teorico-concettuali interdisciplinari sul tema del corpo. Questo per meglio comprendere come nel tempo alcune forme di relazione si siano venute modificando, per poi giungere a esperienze di ricerca sul campo, che pongono in evidenza differenze ancora sostanziali nelle modalità di rappresentarsi, attraverso, il proprio corpo, tra uomo e donna. Prorompe così l'ideale che nella moderna società occidentale si ripropongono prospettive nelle trasformazioni delle relazioni e nella rilevanza acquisita dal processo di personalizzazione dei vissuti del proprio corpo, e lungo questi sembra che il corpo non riguardi più un uso particolaristico, ma esploda socialmente quasi contrapponendosi alle ristrettezze di molte delle condizioni cui è costretto l'individuo. -
La traduzione locale di un sistema formativo integrato. Il ruolo delle strutture intermedie
In questo lavoro si presenta una riflessione sul processo di attuazione avviato con la riforma del nuovo apprendistato (L. 196/97). A partire dai processi di cambiamento che hanno investito le regioni italiane, lo studio evidenzia la complessità che accompagna il percorso di avvicinamento di settori di policy tradizionalmente distinti e, in particolare, l'importanza del livello di governo intermedio. L'attenzione viene rivolta al ruolo svolto dalle strutture di implementazione e al modo in cui esse incarnano i nuovi compiti di gestione loro attribuiti da politiche caratterizzate da un forte coordinamento. All'interno del nuovo quadro politico-istituzionale, infatti, si sviluppano e si sperimentano geometrie variabili tra una pluralità di attori istituzionali che interpretando e agendo le loro scelte quotidiane danno vita e visibilità alla più volte richiamata prospettiva di governance. -
Configurazioni. Saggi di sociologia
"Discorsi su un discorso"""", quello, ovviamente, """"sociale"""": questa la chiave interpretativa del testo; il che presuppone la assunzione della metafora ermeneutica della """"società-come-testo"""" e conseguentemente il lavoro del sociologo come interprete/trascrittore del testo stesso con tutti i possibili breakdown derivabili in termini di effettiva comprensibilità della azione sociale e di dialettica """"distacco/coinvolgimento"""", di un tendenziale estraneamento talvolta difficile da praticarsi ma comunque indispensabile. I saggi qui compresi sono in qualche modo da considerarsi come ricostruzioni di """"forme"""" di società, dei momenti/percorsi che, concepiti principalmente nell'ambito della didattica universitaria, vogliono fotografare diverse realtà spesso cogenti e, soprattutto, nella dimensione """"comprendente"""" propria della sociologia." -
Cultural differences sport. Proceedings of the XV Congress of Panathlon International (Parma, 2-4 giugno 2005)
150 millions are the immigrants that today according to UN definitions and estimates of experts, are currently migrating between the different countries of the world. For this reason, this problem is a priority in the political agendas of governments and international institutions, above all in Europe and Italy, where migration flows rather than being an effect, in turn, become the driving force of globalisation processes. Sport, on the other hand, has been one of the most powerful factors of internationalisation when, at the end of the 19th century, the world was still ‘local’. The Anglo-Saxons who went to the remotest areas of the world promulgated, as soldiers, settlers and entrepreneurs their sporting habits.Yet never before, the two phenomena ignored each other so much as in modern times. Migrant policies adopted by the different governments, hardly ever turn to sport as a means for social integration, despite the fact that it is recognised by everybody as a lingua franca favouring dialogue more than any other and promoting meetings between different people.This research carried out by Panathlon International, a non-governmental organisation recognised by IOC, whose aim is to promote ethics and fair play in world sport, tries to bridge this gap. Carried out by experts in some of the numerous countries where Panathlon is present, including Italy, without expecting to be exhaustive and systematic, the research provides a first method and some food for our thoughts on policy making not only for social planners, but also for scholars and all those who for different reasons deal with both problems. -
Il volontariato nello sport giovanile. Atti del XV Congresso del Panathlon International (Parma, 2-4 giugno 2005). Ediz. italiana e inglese
Parlare di volontariato oggi nello sport significa parlare di un aspetto della realtà sportiva nazionale che da anni ha costituito, e costituisce ancora oggi, la spina dorsale della quasi totalità della pratica sportiva. Tutto lo sport di base e grandissima parte dello sport di competizione si sostiene sull'esistenza di un esercito di volontari che dedicano parte del loro tempo a operare all'interno di una quantità enorme di società sportive. Il motivo principale di questo fenomeno va ricercato nell'impossibilità da parte delle società sportive di poter sostenere oneri finanziari per poter affidare tutto il lavoro fatto dai volontari ad operatori regolarmente retribuiti. Il volontario che opera nella società sportiva è poi sostenuto da motivazioni personali che vanno dalla passione per lo sport alla gratificazione che questo ""lavoro"""" può dare all'interno della comunità di riferimento dell'operatore sul territorio, soprattutto in piccoli paesi, per finire all'affiancamento dei figli che, in un certo periodo della vita, fanno gli atleti all'interno della stessa società."" -
L' impresa musicale tra legislazione e comunicazione. Elementi per una gestione manageriale
Il mondo dell'impresa musicale - intesa nella sua più ampia accezione - da alcuni anni ha cominciato a ricevere le dovute attenzioni, nella consapevolezza che le problematiche aperte da questo settore richiedono competenze plurime e impegnano gli operatori su diversi fronti. La necessità di formare una figura professionale specializzata nell'organizzazione e nella gestione degli spettacoli musicali, richiesta dalla straordinaria crescita delle esigenze operative non soltanto assunte dai tradizionali teatri, accademie e società filarmoniche, ma altresì intraprese da enti assimilati all'attività culturale come fondazioni, associazioni, assessorati alla cultura e allo spettacolo in tutte le realtà locali, provinciali e regionali italiane, impone lo sviluppo di opportune metodologie di indagine scientifica e l'ideazione di una adeguata offerta formativa, capace di creare - attraverso percorsi interdisciplinari che affianchino alle competenze musicologiche anche quelle giuridiche e amministrative - profili professionali in grado di assolvere alla specificità di compiti che il mercato del lavoro richiede in maniera sempre più pressante. Per la realizzazione di tale progetto culturale occorre che le figure professionali delegate affrontino molteplici e articolate problematiche, che questo volume si propone di evidenziare allo scopo di stimolare gli operatori di oggi a realizzare - attraverso le loro esperienze - un proficuo percorso di formazione per gli esperti di domani. -
Tipicamente buono. Concezioni di qualità lungo la filiera dei prodotti agro-alimentari in Toscana
Negli ultimi anni la Toscana è stata teatro di una grande vitalità imprenditoriale nel comparto delle produzioni alimentari di qualità, come testimoniano le 19 produzioni che hanno ottenuto il riconoscimento di una denominazione geografica. Filo conduttore dell'indagine è il processo di riconoscimento della qualità che avviene lungo la filiera attraverso la quale i prodotti tipici arrivano ai consumatori. Il problema della qualità delle produzioni tipiche viene declinato sotto una molteplicità di aspetti. Il quadro che emerge è quello di un ""sistema del tipico"""" che rappresenta una risorsa fatta di conoscenze e tradizioni produttive locali potenzialmente capace di rispondere a una domanda globale."" -
L' opera condivisa. La città delle fabbriche. Sesto S. Giovanni 1903-1952. L'industria
L'interesse alla genesi e sviluppo del polo industriale sestese origina dall'essere quest'esperienza posta al centro dell'industrializzazione italiana. La trasformazione avviata alla fine del XIX secolo consente di cogliere appieno i preparativi all'insediamento nel borgo agricolo della Breda nel 1903 che aprì la strada alla Ercole Marelli e alle Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck. Nel volgere di un decennio, anche grazie alla ""mobilitazione bellica"""", queste raggiunsero le dimensioni della grande impresa e furono in grado di esercitare un'influenza determinante non solo nella costruzione di una compiuta città delle fabbriche, ma pure nel ricoprire un ruolo rilevante nei rispettivi settori. Lo sviluppo proseguito nei decenni compresi tra le due guerre e approdato alla maturazione dei rispettivi progetti imprenditoriali determinò in misura rilevante la continuità operata negli anni della ricostruzione, rivelando una diversa capacità di reazione alle opportunità di modernizzazione permesse dagli aiuti americani. In questo frangente finale possono però scorgersi anche i limiti e le debolezze del duraturo sedimentarsi della grande impresa. Limiti e debolezze che nei decenni seguenti segneranno per molti versi il declino della grande impresa di Sesto San Giovanni e in controluce anticiperanno quello dell'Italia."" -
Sfide del mercato e identità europea. Le politiche di educazione e formazione professionale nell'Europa comunitaria
Nell'ambito della storiografia sull'integrazione europea, i temi concernenti le politiche comuni di educazione e formazione professionale sono stati poco indagati dagli studiosi. Ciò non toglie che tali questioni siano centrali per comprendere le trasformazioni avvenute nel processo di integrazione e restino questioni fondamentali per il futuro dell'Unione europea, come è stato evidenziato dal dibattito sull'""Agenda di Lisbona"""", che stabiliva fra gli obiettivi dell'Unione europea la creazione entro il 2010 dell'economia più dinamica del mondo. A tal fine si è teso a sottolineare come fosse necessaria un'azione incisiva proprio nel settore dell'educazione e della formazione professionale, per offrire ai cittadini dell'Unione europea migliori e più vaste opportunità di progresso sociale ed economico. Parallelamente al tentativo di rispondere alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro, sottesa ai tentativi di dare vita a una politica educativa comune vi è stata anche l'idea di contribuire a forgiare nelle giovani generazioni la coscienza dell'identità europea. Il presente volume si propone di contribuire a una maggiore conoscenza di tali fenomeni, attraverso una serie di saggi che esplorano sia il versante istituzionale, sia l'evoluzione concreta delle politiche comuni di educazione e formazione professionale."" -
Il soggetto e il sociale. Alfred Schütz e il mondo «taken for granted»
Nelle analisi di Alfred Schütz soggettività e socialità emergono da uno sfondo cruciale, quello del mondo taken for granted. Quest'ultimo non si configura come frutto di una semplice e passiva accettazione, ma come risultato di un processo di costituzione o, più analiticamente, di un processo di assunzione-ricostituzione incessantemente ripetuto che colloca comunque il soggetto strutturalmente al suo centro. Soggetto eminentemente attivo, malgrado la presenza di una dimensione latamente passiva, come emerge dalle analisi di vari ""luoghi"""" fondamentali del pensiero di Schütz come le routine, i modelli culturali, la struttura della coscienza, il sistema delle rilevanze. In questo percorso il taken for granted rivela il suo vero volto di tratto strumentale, ancillare rispetto alle dimensioni più egoimplicanti e """"alte"""" dell'agire. La fenomenologia dell'azione mostra così una innegabile dimensione critica. Mostra che ciò che è dato senz'altro nell'atteggiamento naturale è una costruzione continua degli attori: il mondo, tutto il mondo, la realtà, tutta la realtà, le infinite province finite di significato sono una costruzione continua degli attori.""