Sfoglia il Catalogo ibs032
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9941-9960 di 10000 Articoli:
-
Il Novecento a scuola
In quanto agenzia educativa, la scuola è chiamata, fra l'altro, a trasmettere il meglio di un patrimonio culturale. Complici anche i vincoli temporali imposti dall'orario scolastico, in sede di programmazione l'insegnante di Lettere non può sottrarsi all'obbligo di effettuare delle scelte. Ma su quali basi? Occorre definire un 'canone letterario': operazione che tuttavia nel Novecento si riempie di insidie, per effetto, da un lato, della crescita esponenziale della produzione letteraria e, dall'altro, della ricerca spasmodica, così tipica del 'moderno', dell'originalità a tutti i costi, che ha comportato un continuo smottamento delle poetiche dominanti. Allora, nel dubbio, ci si affida al manuale, strumento principe (e insostituibile) della pratica didattica, che è tornato ad essere, prima di tutto, il luogo della consacrazione degli autori canonici. Ma non si rischia, così facendo, di cancellare tutta una serie di esperienze, magari minoritarie, ma altrettanto significative? Qual è la giusta rotta da tenere, fatta salva la necessità di stabilire gerarchie, per non compiere una falcidia senza appello? Come si possono integrare le esigenze opposte del 'canone' e della 'biblioteca'? E in che modo la manualistica può favorire questa integrazione? A questi importanti nodi della didattica della letteratura la ""Mod per la Scuola"""" ha voluto dedicare i seminari nazionali di cui il presente volume raccoglie gli Atti."" -
Il cinema oltre il cinema
Muovendosi tra lo spazio dell'estetica, quello della teoria e quello dell'analisi del film, ""Il cinema oltre il cinema"""" interroga le condizioni di esistenza della settima arte. Che cosa ha voluto dire l'apparizione del cinema nel panorama delle arti del Ventesimo secolo? In che modo i film possono fornire una risposta ad alcune grandi questioni - la relazione con la realtà, il problema della rappresentazione, la costruzione di mondi narrativi, ecc. - che hanno segnato la cultura artistica del '900? Simili domande suggeriscono anche le possibili affinità estetiche tra il cinema e le altre arti - dalla pittura alla scultura, dalla letteratura alla videoarte - sulle quali il volume getta una luce nuova. Attraverso una serie di puntuali analisi di alcuni grandi film e di autori che hanno fatto la storia del cinema (da Fellini a Kubrick, da Zavattini a Visconti, da Godard a Tati, ecc.), si tratteggia l'idea di un'arte che esiste solo cercandosi oltre se stessa. Augusto Sainati (1957) insegna Storia, teoria e analisi del film all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Curatore di rassegne e iniziative culturali sul cinema, ha pubblicato numerosi volumi, tra i quali Il visto e il visibile: sul comico nel cinema (Pisa, 2000); La Settimana Incom. Cinegiornali e informazione negli anni '50 (Torino, 2001); Analizzare i film (con M. Gaudiosi, Venezia, 2007); Ciò che abbiamo inventato è tutto autentico (Venezia, 2008). Attualmente prepara l'edizione di alcuni inediti di Federico Fellini."" -
Introduzione alla filosofia
"Un'introduzione [Einleitung] alla filosofia deve essere soprattutto una guida che conduce [Hinleitung] alle domande essenziali e di fondo in cui nasce la filosofia, laddove non intenda essere soltanto un avviamento [Einführung] ad una teoria attuale o anche una visione d'insieme soltanto storica. Tali domande di fondo non sono però ancora impostate nominandole semplicemente. Nominare un problema è il fare più provvisorio e inessenziale. Avere accesso ad una domanda è l'unica cosa necessaria in filosofia"""". Così Eugen Fink, nelle sue lezioni. Lungi da voler definire il metodo dell'indagine filosofica, in questo corso universitario il fenomenologo tedesco ha tentato piuttosto di dar voce ai primi passi dell'esperienza filosofica differenziandola fortemente da quella scientifica. Fink indaga così i grandi temi della filosofia occidentale a partire dal loro costituirsi come domande filosofiche per elaborare quello che, già in queste lezioni, emerge come il tema centrale della sua riflessione: la differenza cosmologica. Il rapporto tra io e mondo è impostato come ripresa della domanda kantiana, criticato alla luce delle filosofie Husserl e Heidegger, in un percorso filosofico illuminato dalla nitidezza del pensiero di un grande protagonista della filosofia del Novecento." -
Architetture Grosseto (2011). Vol. 13
In un recente incontro svoltosi a Pisa con Salvatore Settis, si è discusso della qualità delle nostre città. Nel suo ultimo libro Paesaggio Costituzione Cemento,la battaglia per l'ambiente contro il degrado civile, Settis denuncia il fenomeno della ""cementificazione selvaggia"""" che aggredisce il nostro territorio nazionale, con una velocità ed una progressione finora mai viste, mentre milioni di costruzioni esistenti sono abbandonate all'incuria. La motivazione principale di tutto questo è certamente dovuta alla politica abitativa, che, sulla base del principio, a nostro avviso assurdo e immotivato, che lo sviluppo della nazione sia legato al fermento dell'attività edilizia ed all'aumento dei metri cubi di costruzioni, ha, ad esempio, portato recentemente alla vidimazione del cosiddetto Piano Casa. Il fenomeno è certamente poi rafforzato dalla presenza di una miriade di leggi esistenti, anche fra di loro contraddittorie, che creando conflitti fra i vari enti pubblici di gestione del territorio, non permettono più un effettivo controllo. I comuni, dal canto loro, sono sollecitati, per la mancanza di fondi da destinare ai servizi, tolti dalle varie finanziarie emesse negli ultimi decenni, ad alimentare l'attività edificatoria per """"fare cassa"""" attraverso gli oneri di urbanizzazione. E tutto questo sta avvenendo senza controllo, oltre che della quantità delle costruzioni, soprattutto della qualità. Nel dibattito di Pisa si è parlato anche dell'architettura contemporanea, da non confondere con gli interventi edilizi speculativi legati alla cementificazione, e di come essa, sia che riguardi nuove costruzioni od opere di recupero, possa incidere sulla qualità del nostro ambiente urbano. Una delle conclusioni affermate è che le architetture e i recuperi e restauri di qualità sono ancora troppo pochi. Devono crescere in quantità, per poter costituire un esempio significativo e visibile sotto gli occhi di tutti i cittadini ed avere anche un valore educativo come modello di utilizzo e fruizione. Uno degli strumenti disponibili, sia nelle opere pubbliche che in quelle private, per avere una maggiore qualità, è certamente quello del concorso, che consente di scegliere i progetti migliori ed avere quindi architetture migliori. Un altro elemento importante di questa procedura, in Italia troppo poco utilizzata, è certamente quella della condivisione della scelta da parte dei cittadini che possono prendere visione dei progetti presentati, possono rendersi conto delle differenze, possono in qualche modo partecipare alle vicende edilizie della propria città. Roberto Pasqualetti"" -
Livorno cruciale XX e XXI. Quadrimestrale di arte e cultura. Vol. 7: 150º
Inevitabilmente, per l'anno 2011, Archivi e Eventi ha scelto per la sua rivista una riflessione sul 150°, condotta da una parte attraverso i miti artistici della città ottocentesca, ormai acclamati a livello nazionale, dall'altra concentrata sulla fotografia del suo risicato ruolo culturale nella contemporaneità: un doppio binario che non può non evidenziare un'ormai insanabile scissione tra le potenzialità di un patrimonio artistico, quello dell'800-'900, gravemente lesionato in città da una pubblica opinione che sembra non voler fare i conti con la propria storia, e dall'incapacità da parte di enti pubblici e operatori culturali di creare un tessuto di manifestazioni rispondente agli attuali standard qualitativi e quindi sufficientemente attrattivo. E se il Premio Rotonda denuncia oramai un sopore sessuagenario, ed Effetto Venezia rischia di incorrere in una cristallizzazione di sapore decisamente folkloristico, latitano d'altra parte eventi istituzionali di accertato prestigio e di più autorevole profilo, mentre l'attività di Villa Mimbelli, un tempo polo di attrazione nazionale, sembra aver subito un drastico ridimensionamento. Da parte nostra non è mancato il desiderio di alimentare attraverso i media, gli eventi, le conferenze, le presentazioni, la determinazione a infondere non solo presso gli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto presso il grande pubblico, la consapevolezza che le risorse culturali ed artistiche livornesi meritano uno sguardo più lungimirante e potenzialità organizzative più specializzate rispetto all'inadeguatezza delle risposte locali, ma le reazioni si sono esaurite nella scomposta irritazione di sparute consorterie ben poco educate alla democrazia del dialogo. Gli effetti rischiano di essere devastanti, sia sul fronte di un'autocelebrazione senza via di fuga, sia per gli effetti dissuasivi che certa aggressività rischia di ingenerare nel pubblico dei fruitori degli eventi d'arte, senza contare che di fronte a tale inconsistente proposta culturale sfuma la più lontana ipotesi di un concorso, peraltro auspicabile, ma raramente verificatosi, soprattutto negli ultimi anni, da parte di eventuali interlocutori privati. In questa prospettiva il panorama dischiuso da «Livorno Cruciale» diventa esemplare per aprire nuove prospettive di riflessione e di dialogo per tutti coloro che non temono la perdita di privilegi e di rendite culturali, ormai prive di ragion d'essere. I risultati non mancano. Il decollo delle vendite, una visibilità in netta ascesa, l'entusiasmo di un pubblico straordinariamente trasversale, assicurano che la rivista ha colmato rapidamente in città un vuoto non solo editoriale, ma anche psicologico e culturale, e ora affonda le radici in un substrato di consensi sempre più giovani e alternativi. Ne è una conferma la nascita di un'altra determinante rubrica, che, siamo certi, non mancherà di stupire positivamente il grande pubblico e sempre nuove categorie di ascolto, quella emblematicamente intitolata ""Arte e Scuola"""", a sancire, in quest'anno così denso di storia, le possibilità di un incontro programmaticamente coinvolgente tra le nostre bellezze artistiche e il pubblico degli studenti. Vogliono dunque decollare le nostre previsioni culturali per questa città, senza incorrere nel tritume di peregrine scomuniche e di burrascosi vaticini, e senza nulla cedere al pessimismo """"amministrativo"""" di chi è in cerca di alibi governativi per deresponsabilizzarsi delle inadempienze perpetrate ai... -
Il senso goloso. La commensalità, il gusto, gli alimenti
Spartirsi il cibo, condividere la stessa tavola, conversare sui sapori e sugli odori, tradurre il gusto in configurazioni visive, negoziare gli scenari più opportuni per la degustazione: sono alcuni degli assi centrali della comunicazione mediata dal cibo che questo libro di Jean-Jacques Boutaud indaga, disegnando una mappa completa delle relazioni tra pratiche discorsive e gusto. La tavola, il gusto, i cibi, sono un'occasione continua di comunicare, di nutrire degli scambi simbolici e di coltivare legami sociali. Un'occasione in cui si concentra una profusione di segni e di codici che bisogna saper riconoscere, descrivere, nella varietà degli spettri del gusto, nella loro ricchezza e nei loro contrasti. ""Il senso goloso"""" ci invita a entrare sulla scena dei cibi, in questo teatro permanente che è la tavola, con i suoi attori, i suoi ruoli, i suoi discorsi e i suoi momenti, rari o ordinari. """"Il senso goloso"""" indaga con competenza e con profondità teorica la culturalizzazione dei sensi e il ruolo identitario dei cibi, senza rinunciare ad accompagnare il lettore lungo un percorso divertito di sapide osservazioni e di pungenti considerazioni critiche sul presente."" -
La nuova terra il tempo e i cinque sensi
La lettura de La nuova terra lascia qualcosa di vivo e indissolubile: questo elemento è sicuramente la musica, sia sul piano concettuale che stilistico. Un controcanto fatale alle stagioni del tempo, all'amore che si oppone al silenzio, simbolo del peso comune da portare nella nostra esistenza. Simona Cappellini Paolo Tommasi (Lucca, 1958), autore di musica da camera e per il teatro, tra cui Rondetto e Fuori orario per la lettura di alcune opere di Mario Luzi, Sinfonia delle stelle: quattro impressioni cosmiche, Passacaglia, Asturias, Giardini di Primavera e le musiche di scena per una lettura dei Sepolcri di Ugo Foscolo. Nel 2008 sotto l'Alto patronato del Presidente della Repubblica ha ricevuto, insieme a Loreta Siderman e Fulvio Pietramala il Premio internazionale ""Ecolés pour la paix"""" per il musical Il treno della felicità . Direttore d'orchestra e concertista europeo dal 1976 ha studiato con Gaetano Giani Luporini e con Sergiu Celibidache. Docente all'Istituto di Alta Formazione di Livorno dal 1978, è Presidente della Società del Contrabbasso fondata a Lucca nel 1985."" -
La mano complessa. Condivisione e collaborazione per la gestione dello sviluppo dei territori
Le nostre vite sono oggi caratterizzate da notevoli complessità, accompagnate da incertezze diffuse e dalla mancanza di norme di comportamento condivise. Ciò si riflette anche sulla gestione dello sviluppo e della riqualificazione dei territori per i quali sono necessari interventi sostenibili che richiedono approcci innovativi.È su questo che Claudio Cipollini propone la ""mano complessa"""", richiamando metaforicamente tanto le cinque dita, quali espressione delle diverse fasi di un processo multidisciplinare, quanto la mano nella sua interezza, sintesi dell'approccio sistemico. Il modello a rete proposto si basa su strumenti ed elementi che consentono approcci """"mobili"""" e modalità adeguate di gestione dei processi, come dimostrano i vari casi ed esempi citati. Una rete complessa di riferimenti culturali ed esperienziali (che è impossibile prevedere e inserire in un qualche """"manuale""""), frutto della condivisione delle scelte e della collaborazione empatica tra le persone e le organizzazioni, consentirà così di ottenere risultati sicuramente più sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale, economico e istituzionale.Il libro è destinato a tutti coloro che hanno un ruolo nella gestione dello sviluppo dei territori. In particolare il cittadino troverà alcune chiavi di lettura per farsi un'idea delle motivazioni per cui sempre con maggiori difficoltà si realizzano e riqualificano infrastrutture e edifici e i territori hanno seri problemi a funzionare; lo studente potrà farsi un'opinione su come sono cambiate le """"regole del gioco"""" e, infine, i protagonisti della governance avranno un'occasione in più per confrontarsi e focalizzare nuovi ruoli e funzioni."" -
Giuseppe Viviani dagli occhi al cuore. Testimonianze e interviste
Una lettura insolita, non convenzionale del pittore Giuseppe Viviani; un invito a cogliere le emozioni che le sue opere suscitano. Un'indagine che attraversa tutte le età - dai bambini agli adulti - e fornisce un'interpretazione spontanea e originale dell'artista, nella quale emerge fortemente l'identità di un luogo - Pisa e soprattutto Marina di Pisa principale fonte della sua ispirazione artistica. Alle testimonianze e a varie interviste a persone che ammirano o hanno conosciuto Viviani, si affianca un originale lavoro di alunni e ragazzi di alcune scuole di Pisa. -
Nessuno è perfetto. Essere genitori, essere figli tra amore e responsabilità
Questo libro avrebbe anche potuto intitolarsi Quando l'amore non basta... così scrive l'autrice per presentare un percorso che ha come filo conduttore il tema dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e che si interroga sul significato di benessere e malessere, di educare e proteggere e sulle domande sociali che gravano sulla giustizia minorile, spesso con carattere di confusività e ambivalenza, tra richiesta di una maggiore protezione dei minori e al contempo di una minore ingerenza e controllo sui comportamenti degli adulti. Il libro racconta, anche attraverso le storie dei protagonisti, cosa muove ad agire servizi sociali e Tribunali per i minorenni, offrendo informazioni e spunti di riflessione sul delicato rapporto pubblico-privato, istituzioni-famiglia, in un viaggio che conduce nel mondo delle trasformazioni familiari, delle competenze del Tribunale per i minorenni e delle garanzie dei diritti dei minori; un viaggio che, tra professionalità ed emozioni, parla di disagio, di separazione, di affido, di adozione, ma anche di adolescenti e di comportamenti a rischio. Tanti sentieri che consentiranno al lettore di incontrare organi della giustizia minorile e servizi sociali, famiglie e ragazzi con le loro storie, ma anche nuove forme di sostegno, dai gruppi di parola, ai gruppi familiari di auto aiuto. Perché è questa la sfida del nostro tempo: ricreare un rapporto tra mondo adulto e mondo dell'infanzia e dell'adolescenza in grado di assicurare che i bisogni-diritti di chi affaccia alla vita non siano solo dichiarati, ma anche concretamente realizzati... perché «non esistono genitori perfetti, ma esistono milioni di modi per essere ottimi genitori». Cesarina Colombini ha lavorato per anni in un consultorio familiare dell'hinterland milanese, maturando una esperienza specifica nella presa in carico di famiglie multiproblematiche e minori in difficoltà. Ha collaborato con diverse scuole secondarie di primo e secondo grado nell'ambito di progetti per la promozione di una cultura della legalità. Attualmente si occupa di programmi e interventi per i giovani ed è giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Milano. -
La semiotica di Spinoza
La storia della semiotica si è dimenticata di Spinoza. Eppure il filosofo ebreo definisce l'immaginazione ""conoscenza per segni"""", deducendone rigorosamente i principi da una fisica e una cosmologia, quali espressioni dell'unica ed eterna sostanza. Il presente libro ne ripercorre geneticamente il pensiero e mostra come, muovendo dalle nozioni comuni di traccia e immagine, la questione del segno in Spinoza si iscriva nell'orizzonte infinito di una fisica generale del senso, di cui l'uomo non è l'origine, ma un modo. Discostandosi dagli schemi dualistici e soggettivistici che da Platone, Agostino, Cartesio e più tardi Kant hanno caratterizzato tanta parte del pensiero occidentale, il realismo spinoziano propone una concezione non antropocentrica dell'individuo, delle sue affezioni e del loro modo di portare il senso. Essa ci rimanda ad un'altra storia del segno e del significato, che, accanto agli stoici e a pensatori come Vico e Peirce, rimane in gran parte ancora da scrivere. Solo un pensiero come quello di Spinoza può aspirare a pensare adeguatamente la grande rivoluzione scientifica e sociale della modernità, infrangendo finalmente quei dualismi che ancora occupano le posizioni dei realisti e degli ermeneutici dei nostri giorni. Nessuno meglio di Spinoza seppe infatti costruire un pensiero realmente copernicano, aperto all'infinito e libero da antiche superstizioni e pregiudizi."" -
Leopoldo Tanfani Centofanti. Patriota, archivista, erudito
Il volume intende continuare e completare la ricerca recentemente pubblicata in questa collana su Silvestro Centofanti, con la ricostruzione della vita, della carriera professionale e dell'attività pubblica del suo allievo prediletto, poi divenuto figlio adottivo ed unico erede, Leopoldo Tanfani Centofanti. Un personaggio, quest'ultimo, niente affatto conosciuto, ma che dopo essere stato uno dei combattenti volontari di Curtatone, nella seconda metà dell'Ottocento svolse un ruolo importante in Toscana come collaboratore del professor Centofanti, come avvocato, come uomo politico progressista, come solerte amministratore locale al di sopra delle parti, come membro di numerose commissioni ed organismi assistenziali, come esperto di questioni pedagogiche, come direttore dell'Archivio di Stato di Pisa, come storico, erudito e socio di tante accademie culturali. Tanfani ebbe infatti il merito, non solo di organizzare per primo il lavoro di inventariazione e di sistemazione di tanti materiali documentari pisani, ma anche di gestire le scuole cittadine (e in particolare quelle femminili) con indiscusse capacità ed apprezzabili iniziative. Insomma, fu uno dei tanti personaggi minori che mise per lungo tempo e con totale dedizione le sue forze e le sue conoscenze al servizio dello stato e della comunità. Danilo Barsanti, docente di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze Politiche dellUniversità di Pisa, si interessa da tempo delle trasformazioni del territorio, delle istituzioni politiche, dei ceti dirigenti e delluniversità nella Toscana dei secoli XVI-XIX. È autore di numerosi saggi, fra cui ricordiamo i libri Castiglione della Pescaia, La guerra delle acque, Le commende dellOrdine di Santo Stefano, Luniversità di Pisa, Pisa nel Risorgimento, I Toscanelli, Alessandro Manetti, Il diario di Alamanno Agostini, Silvestro Centofanti , ecc. -
Il teatro nella città contemporanea
IL TEATRO NELLA CITTÀ CONTEMPORANEA: Teatro allaperto di Calambrone-Colonia Fasci Italiani Estero Teatro Era Teatro Politeama a Cascina Teatro Rossini a Pontasserchio Teatro del Silenzio a Laiatico Nuovo Teatro dellOpera a Firenze Regesto dei teatri della Provincia di Pisa dal 900 OSSERVATORIO: Sol Maggiore, parco fotovoltaico Kumasi, pianeta Terra La Cattedrale nellarea ex-Breda a Pistoia INTERVISTA: Incontro con Luca Tosi INTERNI: Casa x 5 EVENTI E MOSTRE: Urban Center a Pontedera Nuova sala degli uccelli al Museo di Storia Naturale e del Territorio dellUniversità di Pisa Figli dItalia Toscana Architects: focus su Vittorio Giorgini REPORTAGE: Spazio e dinamica metropolitana: NYC CONCORSI: Marchio territoriale della città di Pisa LIBRI -
Criminalia. Annuario di scienze penalistiche (2011). Vol. 6
Primo Piano Domenico Pulitanò Orizzonti attuali del controllo di legittimità costituzionale di norme penali , p. 11 Mario Romano La legittimazione delle norme penali: ancora su limiti e validità della teoria del bene giuridico , p. 33 Franklin E. Zimring La dimensione del fenomeno detentivo negli Stati Uniti: i modelli del ventesimo secolo e le prospettive per il ventunesimo , p. 47 Dibattito Verso un equivalente funzionale della riserva di legge? Nota introduttiva di Fausto Giunta, p. 77 Giovanni Fiandaca Crisi della riserva di legge e disagio della democrazia rappresentativa nelletà del protagonismo giurisdizionale , p. 79 Alberto Gargani Verso una democrazia giudiziaria? I poteri normativi del giudice tra principio di legalità e diritto europeo , p. 99 Carlo Federico Grosso Il fascino discreto della conservazione (considerazioni in margine allasserita crisi del principio di riserva di legge in materia penale) , p. 125 Il punto su La giustizia disciplinare dei magistrati: lo stato dellarte Daniela Cavallini La responsabilità disciplinare dei magistrati tra innovazione e continuità , p. 141 Giuseppe Di Federico Levoluzione della disciplina giudiziaria nei paesi democratici , p. 161 Antonello Mura La disciplina dei magistrati. Tipicità degli illeciti e strumenti cautelari , p. 195 Lorenzo Zilletti Il controllo sulle funzioni giudiziarie: libito fe licito in sua legge? , p. 209 Il punto su Paternalismo legislativo e paternalismo giudiziario Alberto Cadoppi Paternalismo e diritto penale: cenni introduttivi , p. 223 Luigi Cornacchia Placing Care. Spunti in tema di paternalismo penale , p. 239 Dario Micheletti Il paternalismo penale giudiziario e le insidie della Bad Samaritan Jurisprudence , p. 275 Silvia Tordini Cagli Il paternalismo legislativo , p. 313 Il punto su... Le basi emotive della decisione penale e la psicologia del giudice Introduzione di Adolfo Ceretti, p. 341 Antonio Forza Razionalità ed emozioni nel giudicante , p. 353 Luigi Lanza Emozioni e libero convincimento nella decisione del giudice penale , p. 365 Alfredo Verde Come si giustifica chi rende giustizia? , p. 377 Opinioni a confronto Lobiezione di coscienza e le riflessioni del giurista nellera del biodiritto Nota introduttiva di Stefano Canestrari, p. 387 Ne dibattono: Ferrando Mantovani Paolo Veronesi Opinioni a confronto Verso labolizione delle formule di proscioglimento? Nota introduttiva di Giovanni Canzio, p. 415 Ne dibattono: Aldo Casalinuovo Enrico Marzaduri Giuseppe Santalucia Opinioni a confronto La ricerca della notizia di reato da parte dellaccusatore Nota introduttiva di Renzo Orlandi, p. 437 Ne dibattono: Francesco Caprioli Gaetano Insolera Attualità Jus corrigendi e responsabilità penale Lucia Risicato Leducazione del bullo"" tra uso e abuso dei mezzi di correzione , p. 461 Antonio Vallini Leccesso delleducatore, lempatia del giudice. Ovvero delluso emotivo del potere , p. 473 Attualità Ai confini della stretta legalità Alessio Scarcella Getto di campi elettromagnetici: un reato di pericolo concreto per il principio di legalità , p. 493 Giovanni Tuzet La storia infinita. Ancora su analogia e interpretazione estensiva , p. 507 Antologia Luciano Eusebi Beni giuridici e generazione della vita. Note alla luce di alcune vicende giudiziarie europee , p. 523 Mario Pisani Il guappo""""... -
History, science and technology. Proceedings of the international workshop held in Florence on june 2010
Table of Contents In this issue papers by: GIOVANNI PAOLONI (University of Rome, La Sapienza) Vito Volterra and the Making of Research Institutions in Italy and Abroad ANGELO BARACCA (University of Florence) Too Big or so Little? Nuclear Physics in the Thirties and Forties in USA and Japan JOHN KRIGE (Georgia Tech Institute, GA, USA) Maintaining Americas Competitive Technological Advantage: Cold War Leadership and the Transnational Co-production of Knowledge ANTONIO TISEO (Rome 3 University) The Carter Administration and its Non-Proliferation Policies: the Road to INFCE DAVID BURIGANA (University of Padua) The European Search for Aeronautical Technologies, and Technological Survival by Co-operation in the 1960s1970s... with or without the Americans? Steps, ways, and Hypothesis in International History FILIPPO PIGLIACELLI (University of Bologna) Like a Stone Guest. European Space Cooperation and the Birth of the Community Research Policy (19601973) LORENZA SEBESTA (University of Bologna) commentari on Luisa Dolza Storia della tecnologia -
The legacy of Gestaldt psychology
Table of Contents In this issue papers by: DEJAN TODOROVIC What is the Origin of the Gestalt Principles? SERGEI GEPSHTEIN, IVAN TYUKIN, MICHAEL KUBOVY A Failure of the Proximity Principle in the Perception of Motion CEES VAN LEEUWEN, DAVID ALEXANDER, CHIE NAKATANI, ANDREY R. NIKOLAEV, GIJS PLOMP, ANTONINO RAFFONE Gestalt has no Notion of Attention. But does it need One RAYMOND PAVLOSKI Learning How to Get From Properties of Perception to Those of the Neural Substrate and Back: An Ongoing Task of Gestalt Psychology RICCARDO LUCCIO Gestalt Psychology and Cognitive Psychology -
Studi e saggi linguistici (2012). Vol. 1
Fra semantica e morfologia: i deverbali vedici raddoppiati del tipo cákri- p.7 Romano Lazzeroni Some remarks on the etymology of *teutā, πλῆϑος, plēbs p.25 Linda Meini Tra fonetica articolatoria e sociolinguistica: il caso dellassimilazione di luogo nei nessi nasale + occlusiva velare in italiano p.57 Silvia Calamai, Chiara Celata The weight of empty structure: Raddoppiamento Sintattico blocking in Teraman Abruzzese p.105 Diana Passino Grammatical categories and semantic distinctions: from linguistics to neuroscience p.135 Domenica Romagno -
La sindrome di Minosse
Massimo Ortis svolge un mestiere singolare e pericoloso, infatti elimina demoni con regolare autorizzazione Vaticana: è considerato il miglior esorcista su territorio nazionale e i suoi metodi efficaci e brutali gli sono valsi l'appellativo di Purificatore. Lo scontro con un demone molto potente ha sconvolto la sua vita rendendolo ancora più spietato e facendo emergere la parte malvagia insita in lui. Ancora una volta Ortis sarà costretto a confrontarsi col male in una delle sue forme più subdole e sfuggenti che non può essere affrontata con le metodologie tradizionali ma che richiede una profonda e dolorosa presa di coscienza: accettare e dar sfogo ai propri demoni interiori per combattere un'entità arcana e immortale che rischia di far sprofondare l'umanità nel baratro della perdizione eterna. -
Donne, trasgressività e violenza
I saggi che compongono il volume sono nati dalla preziosa occasione di confronto offerta dal seminario ""L'individualità femminile"""", svoltosi, come negli anni passati, nell'Università degli Studi di Roma """"Tor Vergata"""". L'approccio del volume è marcatamente interdisciplinare: i saggi, infatti, si caratterizzano per il desiderio di avvicinare il difficile tema della violenza attraverso percorsi che, pur muovendo dai settori e dalle epistemologie delle discipline dei singoli autori, è rivolta all'incontro, nel desiderio di far emergere vicinanze, sinergie e suggestioni. Il volume è articolato in due parti: la prima di carattere storico, la seconda rivolta con decisione verso la più stretta attualità. Il quadro che ne risulta presenta un paesaggio molto articolato, nel quale la violenza sulle donne indossa maschere differenti e attraversa culture tra loro distanti. In tale complesso scenario, emergono la vitalità e la capacità delle donne di creare altre realtà possibili rispetto a quella degli uomini: un pensiero plurale, di cui si può cogliere la ricchezza storica e la multiforme vigoria contemporanea."" -
Iudaea socia, iudaea capta
Centrato sui motivi dell'incontro-scontro tra civiltà nella storia, il volume raccoglie gli interventi all'undicesimo convegno internazionale della Fondazione Niccolò Canussio (Cividale del Fruili, 22-24 settembre 2011), avente stavolta per oggetto il rapporto tra cultura ebraica e cultura romana attraverso i cinque-sei secoli di dominazione