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Galileo. La scrittura dell'esperienza. Studi sulle lettere
Nel secolo che inaugura il pensiero scientifico moderno la scrittura epistolare diviene uno dei modi privilegiati della comunicazione delle nuove scoperte. Il carteggio di Galileo è infatti un essenziale repertorio di informazioni per la storia della scienza e per la ricostruzione di quegli eventi che hanno fondato il pensiero moderno. Questo libro si propone di studiare le missive di Galileo come testi letterari, nell'intento di mostrare la grande efficacia comunicativa della scrittura epistolare galileiana e la varietà degli argomenti derivati dai molteplici interessi dello scienziato. Le sue lettere, con i suoi numerosi trattati in forma epistolare, inaugurano un diverso modo di scrivere, perché nuovo è lo sguardo sul mondo e inedito il rapporto con le cose dai quali essi nascono. Appare evidente il concentrarsi dei riferimenti alla ""sensata esperienza"""", che con le """"certe dimostrazioni"""" sostanzia il metodo sperimentale: vista, udito, tatto, gusto sono messi in campo per il loro significato epistemologico e come risorse retoriche straordinariamente arricchite dalla competenza musicale e pittorica di Galileo. Filo conduttore di questo studio è infatti l'esperienza, indagata nella pratica professionale, familiare, religiosa, ma anche nelle molte considerazioni su musica e canto, pittura e scultura, coltivazione e comunicazione. La profusione di riferimenti all'esperienza sensibile rende l'epistolario galileiano nuovo e paradigmatico rispetto ai molti editi nella sua epoca, così che ne risulta avvalorata la considerazione di cui esso ha sempre goduto quale repertorio di alcune tra le più rilevanti pagine della nostra storia letteraria. Erminia Ardissino ha conseguito il Ph.D. alla Yale University e il Dottorato di Ricerca all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È ricercatrice e docente di Letteratura Italiana presso l'Università di Torino. Si occupa prevalentemente della letteratura da Dante al Seicento, con particolare attenzione al rapporto con la storia delle idee e l'esperienza religiosa. È autrice del volume Il Seicento della Storia della Letteratura Italiana diretta da Andrea Battistini (2005) e ha pubblicato una scelta di lettere di Galileo con commento (2008). Tra gli altri suoi libri si ricordano: L'aspra tragedia"""". Poesia e sacro in Torquato Tasso (1996), Tasso, Plotino, Ficino. In margine a un postillato (2003), Il Barocco e il sacro. La predicazione del teatino Paolo Aresi tra letteratura, immagini e scienza (2001), Tempo liturgico e tempo storico nella """"Commedia"""" di Dante (2009). Ha organizzato convegni su Dante, i cui atti si leggono in Dialoghi con Dante. Riscritture e ricodificazioni della """"Commedia"""" (2006) e Etica e teologia nella""""Commedia"""" (2009). Ha curato l'edizione critica dell' Ovidio Metamorphoseos Vulgare di Giovanni di Bonsignori da Città di Castello e dell' Operetta di Angelo Galli, uscite entrambe presso la Commissione per i Testi di Lingua (2001 e 2006). Ha anche pubblicato contributi sulla didattica della letteratura."" -
Del diritto inesistente
In questo lavoro si esamina un passaggio misconosciuto ma essenziale della pratica e del pensiero giuridico: come si fa a individuare il diritto vigente? I giuristi stranamente non se ne occupano affatto, ma presuppongono o danno per scontato che qualcosa sia il diritto vigente e da questo punto iniziano il loro lavoro. L'operazione viene di solito descritta con immagini che pretendono che ""un"""" diritto, come ad esempio il diritto italiano vigente, sia percepito come si percepisce un oggetto materiale. Simili metafore vanno usate con cautela quando sostituiscono l'analisi di come vanno le cose, perché nascondono i problemi e le responsabilità: la individuazione di un diritto vigente non è in realtà l'incontro con una sorta di colossale rinoceronte invisibile. Nel testo peraltro sono state abbondantemente usate metafore come quest'ultima, per combattere l'effetto illusorio delle abituali metafore e mostrare che non possono sostituire l'analisi attenta delle scelte concettuali sottostanti alla pratica giuridica. Dobbiamo chiarire il rapporto tra questa operazione e la identificazione del diritto in generale, cioè del concetto di diritto e la determinazione dei confini di ciascun diritto. La tesi del libro è che la identificazione di qualcosa come diritto vigente in un certo tempo e spazio non è compiuta dalla scienza sociale e neppure dalla giurisprudenza, ma dal senso comune."" -
Interessi e usure. Tra dirigismo ed equità nella Sardegna di Carlo Emanuele III
La fiducia illuministica nell'ingegnosità umana e in particolare nelle capacità di amministrazione dell'uomo di governo permea il lungo dibattito sulla fissazione del tasso d'interesse che precede l'emanazione dell'editto di Carlo Emanuele III del 2 marzo del 1768. In una continua tensione tra laissez-faire e moderato dirigismo, i magistrati del Supremo Consiglio di Sardegna offrono, assieme a giudici e funzionari di stanza a Cagliari e a Sassari, riflessioni e risposte che complessivamente si dispongono attorno ad un circostanziato programma di rifiorimento dell'isola. Le proposte formulate, ma anche le resistenze mostrate e i dubbi sollevati dai soggetti coinvolti nello studio della delimitazione ex lege del tasso d'interesse, riguardano la questione estremamente complessa della determinazione del confine tra vantaggio individuale e abuso e offrono un quadro rivelatore delle ottiche e della cultura di governo. Ogni spostamento nell'asse tra liceità e illiceità nel godimento o nello sfruttamento di beni e risorse si riverberava, infatti, su tutti i rapporti di natura economica, sulle transazioni e sul credito tra privati ed aveva rilievo sullo statuto dei cittadini. Usando il linguaggio tecnico degli economisti e non di rado ricorrendo all'analisi storica, il dibattito, serrato e vivacissimo che precede l'emanazione della legge del 1768, affronta i temi della ristrutturazione della società e dello Stato. -
Vocabolario istroromeno-italiano. La varietà istroromena di briani
Gli istroromeni, minuscolo gruppo linguistico dell'Istria, della cui storia non è certo quasi nulla eccetto le dolorose vicende dell'ultima guerra, che hanno provocato una loro drammatica diaspora, abitavano sulle colline intorno al lago di Felicia, ora, dopo la bonifica avvenuta negli anni '30, splendente vallata ai piedi del Monte Maggiore: una piccola povera ma felice arcadia, l'hortus conclusus della loro vita e della loro particolare parlata romanza. Ma ormai le vecchie case di pietra, un tempo spesso coperte da tetti di paglia, sono occupate da gente venuta di fuori: solo alcuni anziani, che sono rimasti perché non hanno avuto cuore di allontanarsi, parlano ancora il vetusto idioma. Per un miracolo della storia, sopravvive a New York una piccola colonia, anch'essa destinata all'esaurimento. L'unica cosa che potevo fare, era recuperare dalla mia memoria e da quella dei contadini diventati a forza cittadini di una metropoli, i relitti di un funesto naufragio. Questo libro vuol essere un archivio di quanto ancora sopravvive della cultura degli ultimi istroromeni e specialmente della loro (e mia) lingua moritura. Ma esso è anche un ""piccolo viaggio sentimentale"""" nella mia autobiografia, un'elegia sulla fine di un mondo, del nostro mondo istroromeno. Antonio Dianich è un istroromeno nato a Fiume nel 1933. Nel 1948 ha dovuto abbandonare il suo paese. Si è laureato in Lettere Antiche allUniversità di Pisa e alla Scuola Normale Superiore. Ha sempe insegnato italiano e latino nei licei italiani, anche in quelli di Madrid e di Istanbul. Attualmente è in pensione: vive a Pisa, ma ha scritto questo libro tra gli olivi della Casa di Cimitagna, sulle pendici di un altro Monte Maggiore, dove cresce e produce ottime prugne un albero che i genitori portarono con sé dallIstria, quandera solo un germoglio con due piccole pallide foglie."" -
Cultural crossings. The case studies of Canada and Italy
The Proceedings of the international conference Cultural Crossings: the Case Studies of Canada and Italy initiate Diagosfera's section dedicated to literary criticism. The essays contained in the volume fit in the work programme delineated by the series, which aims to publish texts that allow readers and scholars to cross cultural and linguistic boundaries. By contributing to the tradition of Canadian Studies in Italy, the volume explores disciplinary practices and conventions within the poetical and political dimension of writing about and among cultures. The essays collected in this volume focus on different meaning systems, ranging from the analysis of cultural ""texts"""", to the interpretation of literary works focused on the relationship between memory and identity. Emphasis is also paid to the Canadian foreign policy, to linguistic diversity, to education and to the relationship between the notions of local and global. The volume contains essays by: Eva Darias-Beautell, Lawrence Jeffery, Bill Lane, Luigi Bruti Liberati, Letizia Lindi, Francesca Romana Paci, Oriana Palusci, Gianluigi Pelloni, Biancamaria Rizzardi, Pilar Somacarrera, Joanne Spataro, Viktoria Tchernichova and comments by Luca Codignola, Laura Forconi Ferri, Vita Fortunati and Anna Grazia Mattei."" -
Pianeta salute. Percorso formativo sulla cultura della salute nel terzo millennio
«Salute e Territorio» è una rivista della Regione Toscana impegnata da decenni nel divulgare e confrontare esperienze, programmazione, gestione e buone pratiche in ambito socio-sanitario.Il Formas, Laboratorio Regionale per la Formazione Sanitaria, dal 2008 si dedica interamente alla formazione continua delle professioni sanitarie, all'aggiornamento e alla formazione di medici, tecnici e infermieri perché siano al passo con le continue innovazioni tecniche, pratiche e scientifiche.Questo Quaderno di Salute e Territorio nasce dal loro incontro, dall'importanza di diffondere su tutto il territorio nazionale non solo le buone pratiche della sanità toscana, ma sue stesse modalità formative, perché mentre cambia l'ambiente in cui viviamo, quindi le nostre condizioni materiali e ambientali di vita e, con esse, le nostre patologie e le relative cure, cambiano anche i cittadini, la loro aspettativa e la cultura medica di persone che partecipano alle decisioni che riguardano la propria salute.Competenze sanitarie diffuse, cure primarie, condizioni materiali e modelli di welfare entrano dunque a far parte del bagaglio di conoscenze di cui il personale sanitario ha bisogno se riconosce nella formazione un elemento ineludibile della propria professionalità. -
Architetture Grosseto. Vol. 11: Il nuovo piano territoriale di coordinamento
Per lo sviluppo, la salvaguardia e la valorizzazione del territorio maremmano Questo numero di Architetture Grosseto non tratterà di progetti urbani, moderne cantine o accattivanti studi d'interni ma del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Grosseto. Abbiamo scelto di farlo non con un numero speciale, vista la diversa scala del racconto, ma con uno ordinario proprio per significare, se ce ne fosse bisogno, la strettissima interrelazione tra la pianificazione del nostro territorio provinciale con quella comunale ed a cascata con il singolo intervento che ogni progettista porta avanti giornalmente. Un Piano, il P.T.C., che detta linee guida per lo sviluppo, la salvaguardia, la valorizzazione del territorio maremmano nell'ottica che buone regole ed indirizzi ""generali"""" portino un ritorno per tutte le realtà e le categorie e dunque anche a noi progettisti ed i comparti dell'edilizia. Sviluppo dicevamo, ma attento a non mangiarsi il territorio vera ricchezza della nostra provincia. Perché il nostro settore non ammette errori nel pianificare città e territorio, tutto è troppo drammaticamente in vista, delicato, non riproducibile. Da questo messaggio che il P.T.C. lancia traiamo spunto di riflessione noi progettisti in primis, troppo spesso pronti a scendere a compromessi con business che niente hanno a che fare con la vera e nobile """"missione"""" della nostra professione. Marco Del Francia, Giovanni Tombari"" -
Livorno cruciale XX e XXI. Quadrimestrale di arte e cultura. Vol. 4: Gli interni
"Livorno cruciale"""" dedica questo numero al tema dell'architettura degli interni: nella sezione intitolata al XX secolo sono presentati i casi emblematici, peraltro assai poco noti se non inediti, di due importanti allestimenti di spazi privati realizzati nella Livorno degli anni '30." -
Lo spazio ionico e le comunità del Grecia nord-occidentale. Territorio, società, istituzioni
Atti del Convegno Internazionale svoltosi a Venezia il 7-9 gennaio 2010. Il volume raccoglie gli interventi al Convegno ed è organizzato in quattro sezioni di interesse archeologico e storico: Territori nella storia, Storia politica e istituzioni, Istituzioni e società, Prospettive occidentali. -
Stenterello pisano. Storie di uomini e cani
Una sequenza di nomi ovvero di presenze (Lilli, Lola, Truciolo, Bomba, Lampo, Napoleone, Whisky, Argo, Leone, Tom, Virgola, Leo, Kira...) che agiscono da esseri umani, pensano, soffrono, godono, comunicano con fedeltà assoluta e gratitudine perenne la necessità ed intuizione di appartenenza allo stesso ambiente naturale ed allo stesso destino cosmico inevitabile. Esseri che condividono gli eventi e non marginalmente, bensì in trincea, in primo impatto, in consapevole ""stato vivente"""", con itinerari propri che Freggia ci narra o ci fa narrare in un palpitante scenario di sensazioni struggenti che incidono, commuovono, esorcizzano il dubbio, sospingono gli scettici alla ricerca ed all'esperimento di una compagnia animale in un consenso espositivo che sfugge ad ogni codificazione letterale o letteraria per disperdersi nell'immensità del nostro """"profondo"""" più inaccessibile."" -
Teoria. Rivista di filosofia (2010). Vol. 2: La figura e il pensiero di Armando Carlini
Questo volume di ""Teoria"""" è in gran parte dedicato alla figura e all'opera di Armando Carlini. Carlini (1878-1959) fu un filosofo importante nel panorama italiano, e non privo di riconoscimenti sul piano internazionale. Nel suo insegnamento all'Università di Pisa e nei suoi scritti egli sviluppò una riflessione che vede nella corporeità e nell'esistenza le dimensioni in cui concretamente s'incarna quello """"spirito"""" (conoscitivo, morale, artistico, religioso) di cui parlavano in maniera astratta, all'epoca, i filosofi del neo-idealismo. Oltre ad alcuni saggi sul pensiero di Carlini il volume di """"Teoria"""" raccoglie anche una serie d'interessanti inediti tratti dalle sue carte. Scritti di: Carlo Marletti, Claudio Cesa, Adriano Fabris, Leonardo Messinese, Massimo Barale, Simonetta Bassi, Stefano Perfetti, Daria Trafeli."" -
Architetture pisane (2010). Vol. 19: Vetro
I materiali impiegati attraverso le tecnologie nella realizzazione di qualsiasi manufatto sono una delle espressioni più evidenti della contemporaneità. Ogni scelta costruttiva assume, oltre al suo valore tecnico e prestazionale, anche un significato estetico in rapporto a quanto l'opera debba rappresentare e comunicare. Quanto è importante il valore comunicativo rispetto a quello funzionale? Pare evidente che l'opera migliore è quella che riesce a coniugare perfettamente i due aspetti, dove la scelta del materiale è funzionale all'utilizzo e nello stesso tempo riesce a comunicare il messaggio estetico. Questo numero della rivista vuole dare un contributo per ampliare le esperienze e le conoscenze sul tema del vetro, in modo da incentivare e rendere più consapevole nell'attività progettuale l'uso e l'inserimento di tale materiale in architettura. A seguire sono pubblicati gli interventi a Pisa di Massimo Mariani, uno degli architetti toscani più originali, il concorso ""Sopra le Logge"""" al quale hanno partecipato, oltre agli architetti iscritti all'Ordine di Pisa, Jean Pierre Buffi, Adolfo Natalini, Francesco Tomassi e Isola Architetti, e le rubriche, fra le quali voglio evidenziare le mostre di Miró e di David Chipperfield, l'evento CAR +CAR curato da Pietro Carlo Pellegrini, e lo spazio di Ilaria Mariotti dedicato a Francesco Barbieri, uno dei giovani artisti pisani più promettenti."" -
Ciao Pisa. Caio spia. 200 anagrammi sulla mia città
Dopo ""Ciao Caio. 100 personaggi in 100 anagrammi"""" l'autore ci propone una sorta di """"seguito"""", questa volta incentrato sulla città di Pisa e i suoi abitanti. Si va dai """"padri fondatori"""" - come Galileo, Fibonacci, dove ad ogni anagramma viene fatta seguire una breve scheda biografica del personaggio, redatta da un esperto - fino ai protagonisti della Pisa attuale: politici, giornalisti, docenti, artisti. Non mancano gli anagrammi sugli spazi, i luoghi tipici, le associazioni... e i Caffè cittadini. Un quadro a tutto tondo, ironico e pungente, su una città antica e prestigiosa, tutt'ora fertile di idee. Prefazione di Athos Bigongiali."" -
L'avventura dell'innovazione. Viaggio nella creatività dei toscani
Che cos'è l'innovazione e perché se ne parla tanto? Le proposte selezionate nelle sei edizioni del Premio Vespucci (2004-2009) consentono di dare una risposta concreta a questa domanda, cruciale per la competitività del sistema produttivo toscano. Gli autori hanno ricostruito la storia del Premio con i personaggi che lo hanno ideato e realizzato - da Giampaolo Targetti a Riccardo Nencini a Pier Luigi Ferrara - esaminando i progetti, le soluzioni ed i brevetti che sono stati segnalati per ingegnosità e a volte anche solo per aver sollecitato curiosità e fantasia, comunque rivelatrici di talento. Hanno infine verificato sul campo cosa è accaduto nel tempo, spenti i riflettori del Vespucci, a chi si è reso meritevole del riconoscimento. Ne risulta una sorta di itinerario in quel ""meta-spazio"""" di idee e immaginazione che ciascun territorio possiede, con le sue specificità, la sua storia e la sua cultura."" -
Echi foscoliani da Santa Croce
Se entro l'indiscutibile ""comune sentire nazionale, """"alimentato nei secoli da profonde radici di cultura e di lingua"""", richiamato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, fosse possibile rintracciare """"le basi del disegno volto a tradurre elementi riconoscibili di unità culturale in fondamenti di unità politica e statuale"""", un passo decisivo verso una più corretta impostazione del problema della valenza e della portata storica del Risorgimento - sia nel quadro italiano che in quello europeo - verrebbe fatto."" -
Coriandoli
Raccolta di poesie goliardiche in vernacolo pisano. -
Il plebiscito del 1860 in provincia di Pisa
L'11 e 12 marzo 1860 i toscani furono chiamati dal governo provvisorio Ricasoli a votare con suffragio universale maschile per scegliere fra ""unione alla monarchia costituzionale del re Vittorio Emanuele"""" e """"regno separato"""". Si trattava del primo referendum della nostra storia che, pur salvaguardando i diritti dell'opposizione antiunitaria, doveva dare alla diplomazia europea un segno preciso e inoppugnabile della libera scelta del popolo toscano. Fu pertanto organizzata dalle forze di governo una grande mobilitazione popolare guidata dagli amministratori locali e dagli imprenditori industriali nelle città e dai proprietari fondiari e dai loro fattori nelle campagne, che portarono a votare schiere di impiegati, di operai e di contadini al suono di bande musicali e con sventolio di bandiere tricolori. Questo libretto ricostruisce con documenti inediti la vicenda del plebiscito in tutti i comuni della provincia di Pisa attraverso le varie fasi, dai decreti governativi e prefettizi all'allestimento dei seggi, dagli appelli al voto alla comunicazione dell'affluenza, dalla trasmissione telegrafica dei primi dati provvisori alla proclamazione dei risultati finali in un clima di ordine, tranquillità e soprattutto di sincero entusiasmo, che dimostra ancora una volta come il """"risorgimento"""" sia stato più popolare di quanto non si creda. A Pisa vinsero gli """"unionisti"""" sui """"separatisti"""" con oltre il 96% dei voti in provincia e con il 98% in città."" -
«Lui non dette l'ordine...» Il caso Sofri e la memoria
Un libro che ruota intorno al dubbio. Se credere all'innocenza dichiarata di tre persone accusate di omicidio o alla sentenza finale che li condanna. Sono tante le contraddizioni di Leonardo Marino che si autoaccusa e accusa dell'assassino del commissario Calabresi tre suoi vecchi compagni di Lotta Continua: Adriano Sofri, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani. La nuova pagina che si apre con il libro di Giovanni Parlato è come un viaggio nella memoria, sul confronto del primo Leonardo Marino con l'ultimo incontrato a Bocca di Magra. ""Lui non dette l'ordine..."""" è il titolo di questo libro e quel lui è Adriano Sofri. La frase è di Marino che al giornalista Parlato ha detto """"lui non dette l'ordine, ma era d'accordo"""". Una frase che fa riflettere sulla responsabilità di Adriano Sofri, più morale che personale. L'ex leader, in passato, ha già fatto i conti sul peso che ebbe la campagna di Lotta Continua contro il commissario Calabresi dopo la morte dell'anarchico Pinelli. Il dubbio che creano le parole di Marino sono sulla responsabilità personale e, quindi, penale di Sofri perché """"lui non dette l'ordine..."""" (Sofri è stato condannato come mandante). Giovanni Parlato ha seguito il caso Sofri a Pisa e questo libro raccoglie i suoi articoli e le sue riflessioni. Il piano giornalistico si trasforma in saggio per poi, infine, raccontare in forma narrativa l'incontro con Marino. Postfazione di Sandra Bonsanti."" -
Scelte di famiglia. Tendenze della parentela nella società contemporanea
Nelle configurazioni familiari della società contemporanea si avverte chiaramente il venir meno di alcune delle certezze normative socialmente riconosciute e ordinate che fino ad un recente passato hanno orientato i comportamenti dei singoli. Le modalità di formazione della coppia, le forme riproduttive, le pratiche residenziali si definiscono oggi in primo luogo a partire dalle scelte operate principalmente da individui animati dalla volontà di realizzare un proprio percorso di autorealizzazione soggettiva. Da questo punto di vista la famiglia nucleare è apparsa storicamente come la forma che meglio risponde alle esigenze di autonomia e di indipendenza del soggetto rispetto alle appartenenze ascritte. Ma proprio la famiglia nucleare ci appare oggi attraversata da spinte e tensioni che ne hanno ridefinito profondamente forme, tempi e funzioni. Nella realtà del vissuto familiare si coglie infatti un allontanamento progressivo dal modello nucleare- coniugale, basato sulla coppia coniugale eterosesssuale, con figli, espressione della sintesi fra il piano biologico, quello sociale e quello giuridico, fino a dar vita in molti casi ad una divaricazione vera e propria fra la famiglia fondata ""sul sangue e sulla legge"""" e quella sociale sostenuta dalle scelte personali e dagli affetti. Se i processi di formazione della famiglia si strutturano intorno alla scelta individuale, le relazioni così costruite sono caratterizzate dalla variabilità e dalla reversibilità. L'imprevedibilità diviene allora la cifra distintiva dei modi di stare in relazione nella famiglia e nella parentela. Come emerge dai saggi contenuti in questo volume e da altre ricerche condotte di recente nel contesto italiano, le forme familiari risentono direttamente di questo mutato posizionamento del soggetto nei confronti tanto della propria appartenenza d'origine come nei confronti dei soggetti con i quali condivide la propria scelta di famiglia. Gli autori dei saggi contenuti nel volume hanno accolto la sfida di cimentarsi, attraverso la pratica etnografica, con alcune delle questioni e dei temi di ricerca sopra accennati. In particolare si concentrano su alcuni tratti specifici che caratterizzano i nuovi modi di fare famiglia in Italia, risultato di scelte informali, di ricomposizioni ma anche della lungoresidenza dei figli nelle case dei genitori. Simonetta Grilli insegna Etnologia e Antropologia della parentela presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Siena. Ha condotto ricerche sui temi della famiglia, della parentela e della migrazione. Ha di recente pubblicato il volume """"Gente del posto, toscani d'altrove"""". Tre studi di caso su famiglia, reticoli migratori e matrimonio (Torino, Il Segnalibro, 2007). Francesco Zanotelli insegna Antropologia Economica presso l'Università di Siena. Svolge ricerche sugli aspetti socioculturali del debito e dello scambio (in Messico) e sulla relazione tra politiche di welfare e dinamiche della parentela contemporanea e delle nuove migrazioni interne (in Italia). Fa parte della redazione della rivista """"Popolazione e Storia"""". Recentemente ha curato Emigrare nell'Ombra (con Fabio Berti, Milano, Angeli, 2008) e Subire la Cooperazione? (con Filippo Lenzi Grillini, Catania, Edit, 2008)."" -
Formazione e valutazione dei talenti. Una sfida per il paese. Atti del Convegno
La Scuola Superiore Sant'Anna ha compiuto vent'anni dalla sua rifondazione come istituto universitario autonomo, forte di una tradizione di precedenti cinquantasei anni come Collegio universitario di eccellenza. Nel celebrare tale anniversario, la Scuola ha avviato una riflessione a più voci sull'importante ruolo che l'istituzione, e le altre realtà simili, hanno svolto nella formazione della ""classe dirigente"""" del Paese con un ricco patrimonio di contenuti professionali e culturali, valori e riferimenti etici. Il convegno """"Formazione e valorizzazione dei talenti: una sfida per il Paese"""", a cui il presente volume si riferisce, ha avuto lo scopo di coinvolgere nella riflessione esponenti di spicco del mondo istituzionale, universitario ed economico per approfondire i fattori determinanti nel favorire od ostacolare la cultura del merito nel mondo universitario e nella società.""