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Una ricetta per la felicità
"Una ricetta per la felicità"""" è una saga familiare che parte dal ventennio fascista e arriva ai giorni nostri. I capitoli si dividono tra presente e passato, il loro anello di congiunzione è un vecchio diario. La storia prende forma da una ricetta di Lucia, che custodisce in quel diario pensieri e avvenimenti della famiglia in cui lavora da domestica da quando aveva dodici anni. Nella storia presente invece si narrano le vicissitudini di Vera, che trova il vecchio diario e lo sfoglia incuriosita dagli appunti della nonna di cui scopre aspetti sconosciuti e segreti di famiglia. In entrambe le storie l'amore ha il ruolo di protagonista assoluto, crea contrasti sentimentali tra i personaggi e guida le loro azioni. L'orgoglio e la voglia di non arrendersi sono aspetti che accomunano le due protagoniste. Entrambe, nonostante le difficoltà, riusciranno a superare i contrasti e a migliorare la propria situazione." -
Il sogno è la vita!
Da Stokera Polidori, da Coppola fino a Davanzati, nessuna traccia che possa alimentare la curiosità insaziabile che si scatena quando si parla del suo mito sembra essere sfuggita a Enia. Il culto per la figura del conte Dracula sembra destinato ad abitare i suoi sogni più tenebrosi e le sue fantasie più profonde. Ma cosa succede quando la fantasia più sfrenata trova spazio per accadere? In questo viaggio incredibile da Napoli alla Romania, nei luoghi leggendari della Transilvania, e ritorno, fino a scendere nelle paludi più recondite della mente, Enia si ritroverà a percorrere le vie intricate dell'amore, della paura, della scoperta, della morte. -
Nardò sconosciuta. Guida turistica alla città e al suo territorio
Il profumo di salsedine del vicino Ionio, l'incanto di un mondo dove il tempo si è fermato fra palazzi nobiliari e antichi borghi, gli affascinanti itinerari che intrecciano chiese e masserie rurali: Nardo è questo, un tesoro di storie e bellezza tutto da scoprire. Aprite questa guida e cominciate il viaggio. Il viaggio nell'anima di un Salento sconosciuto. -
La casa degli oggetti parlanti
"Raccontare dalla parte degli oggetti ha qualcosa di vagamente inquietante. Possibile che degli esseri inanimati possano prender voce e srotolare la memoria di ciò che hanno visto e ascoltato?"""": nascosti in soffitta o dimenticati durante un trasloco, i protagonisti di quest'originale raccolta di racconti sono gli oggetti, immersi in una sorta di silenzio parlante che dice molto di noi stessi e della nostra identità. Un comodino, strano archivio di un giovane fantasioso e appassionato; una macchina da scrivere Olivetti, comprata per far da contrappunto agli slanci mancati di un aspirante scrittore; un vaso azzurro, muto testimone di un giorno di felicità pura; due quadri rappresentanti l'Aurora e l'Ascensione, simboli rispettivamente del presente da affrontare e del limite di ogni nobile aspirazione; un pesante album, che parla attraverso le fotografie che mostra e quelle di cui è stato privato. Il contatto con questi oggetti diventa la porta d'accesso a un mondo di ricordi, nostalgie, emozioni. Un mondo misterioso e affascinante, in cui il passato ancora vive di scintille che chiedono di essere ravvivate. Frammenti delle nostre vite raccontati dagli oggetti che ci circondano." -
Approdo a... Molfetta
"Sono le persone a infondere il soffio vitale alle piazze, alle strade, ai palazzi, che altrimenti sarebbero soltanto costruzioni senz'anima. Ogni ruga, ogni segno su un volto ha una storia da raccontare, una storia di gioie e di sofferenze, di fatiche e di trionfi, che lo sfavillare di una luce particolare negli occhi oppure un gesto nervoso ci lasciano intravedere appena e di cui aneliamo subito sapere di più.""""" -
Il regolatore di orologi
Sidi Ben Tayeb è una cittadina tranquilla, popolata da abitanti creduloni e senza storia. L'inerzia che caratterizza la vita del villaggio verrà scossa dall'annuncio della visita ufficiale di un alto funzionario. La notizia alimenterà la speranza nei Sidibentayebani di migliorare le proprie condizioni di vita. I loro sogni, però, svaniranno quando l'antico orologio del villaggio, risalente al periodo coloniale, smetterà di funzionare e l'emozione lascerà il posto alla disperazione. Nel tentativo di risolvere il ""dramma"""" e di non rovinare l'immagine del villaggio, prenderanno il via diverse situazioni da commedia burlesca. Con “II regolatore di orologi” Ayyoub tesse un'ironica denuncia della società algerina, che vive nella perenne attesa di un cambiamento, di una vita migliore o di un clic. Un libro che è un racconto sulla disillusione, nel solco del genere del pastiche e dell'opera buffa."" -
La scoperta della dissociazione
Intendere la dissociazione alla stregua di un disturbo della personalità, sintomo di una qualche forma di malattia mentale, impedisce di analizzarla come meccanismo positivo, e cioè alla stregua di una vera e propria risorsa vitale. La ricerca etnografica e storica sugli stati di transe e sul misticismo, su fenomeni come la catalessi, il sonnambulismo, l'isteria, l'ipnosi, il medianismo fornisce ampia materia all'elaborazione del modello di un io molteplice, utile a descrivere esperienze molto complesse, se non estreme (carcere, tortura, isolamento), in cui l'insorgere di stati dissociativi funziona come meccanismo di resistenza. Lo stesso modello è utile anche per indagare pratiche fortemente ritualizzate (la transe di possessione e sciamanica) e momenti della vita quotidiana in cui ci si sottrae alla noia e alla ripetizione. Lapassade indaga sulle forme della dissociazione, si sofferma sui casi clinici e sulle analisi proposte dagli autori, cominciando dai classici, da Mesmer a Charcot, da Janet a Freud. Lo spettro di riferimenti che l'autore offre è però più ampio, optando per la proposta interpretativa di Hilgard e, prima ancora, di Tart: nella mente la compresenza di una pluralità di stati non ha necessariamente implicazioni di carattere patologico. Il volume si arricchisce di un breve saggio sulla ""dissociazione estatica"""" edito negli Annali del dipartimento di Scienze storiche, filosofiche e geografiche dell'Università del Salento: anche qui Lapassade conclude opponendo alla visione medicalizzante della dissociazione una sua interpretazione in termini di risorsa."" -
Vladia
Vladia è un'immaginaria città della Romania socialista alla fine degli anni Settanta. Una distesa di colline la taglia fuori da tutto, dal mondo e dalla Storia con la ""s"""" maiuscola. Questa città vive in un tempo sospeso, tutto suo, in cui presente e futuro sembrano forme di passato. Sulle colline di Vladia abita il ricordo di una storia d'amore, quella di un principe-aviatore che fece costruire nel punto più alto della città una maestosa villa per la sua amante, K.F. Ogni primavera, il principe veniva a trovare la donna, sorvolando le case col suo biplano, finché un anno non è più tornato. K.F., però, non ha mai smesso di aspettarlo, o almeno così credono gli abitanti di quelle parti. Dall'alto della villa, la donna, sempre più anziana, assiste con indifferenza al declino di Vladia, assediata da una vegetazione che sembra avere strani poteri. Ma un giorno anche K.F., come il suo principe, scompare, e la sua scomparsa è l'inizio e la fine di altre storie. Dietro la parvenza di un racconto fantastico e pieno di misteri, Uricaru scrive un romanzo iperrealista, che si nutre di metafore per denunciare il totalitarismo del regime di Ceauescu e, in generale, di qualsiasi modello di società che renda la libertà inutile e la pace terrificante."" -
I diari del giovane Casavola 1914-1916
Un autoritratto impietoso emerge dalle pagine dei Diari di Frano Casavola. L'audacia, la fragilità, le difficoltà economiche, i vizi, i capricci, le donne, l'ansia di amare di un giovane uomo che muove i primi passi nella carriera musicale e nella vita adulta. Sullo sfondo, l'Italia dei caffè e dei grandi teatri, delle innovazioni musicali e delle sperimentazioni letterarie. E l'ombra della guerra, l'esperienza al fronte, inizialmente agognata e infine analizzata con un'ironia pungente che mette a nudo l'inettitudine dei generali e l'insensatezza della vita militare. Infine, la ricerca di una risposta che non si trova se non nel caldo abbraccio di una donna, nelle vere amicizie o tra le righe di un pentagramma. Perché forse soltanto la musica ha il potere di offrire una tregua, di ricomporre le ferite e restituire un volto alle macerie della Storia. Prefazione al volume di Raffaele Nigro. -
Se non come
«La scrittura poetica di Chiara Galassi [...] si situa anzitutto nell'itinerario della poesia breve. Ogni testo della Galassi si risolve in pochi versi: un pensiero, un'illuminazione, un tuffo nel passato, una venatura di malinconia. Anche quest'ultima silloge conferma la scelta di campo dell'Autrice. Così come prosegue il suo percorso di mantenere in piedi le sue due anime linguistiche: l'italiano e il dialetto triestino». (Dalla prefazione di Daniele Giancane). Postfazione di Valerio Meattini. -
Traiettorie di sguardi. E se gli altri foste voi?
Questo libro intende far riflettere sulla questione del razzismo attraverso la narrazione di episodi quotidiani che spesso conosciamo ma che altrettanto spesso ci ostiniamo a non prendere sul serio. -
Lezioni di filosofia del diritto
All'interno del liberalismo del Novecento, Bruno Leoni occupa una posizione di primo piano. Nei suoi scritti è possibile riconoscere la più rigorosa filosofia del diritto d'impostazione individualistica, la quale muove dall'agire intenzionale dei singoli (e in particolare dalle ""pretese"""" di ognuno di noi nei riguardi dei comportamenti altrui) per spiegare l'origine e la natura dell'universo normativo. La ricchezza e l'originalità di tale teoria emergono compiutamente in queste """"Lezioni di filosofia del diritto"""" del 1959, raccolte da un'allieva in occasione dei corsi tenuti alla Facoltà di Giurisprudenza di Pavia. Prefazione di Carlo Lottieri."" -
Fra diritto e storia. Itinerari canonistici
L'autore affronta una tematica costituzionale nuova, nella quale, per la prima volta la questione della riforma del papato romano viene tematizzata da un giurista nella cornice intercristiana del nostro tempo. Su tale sfondo risultano di particolare interesse le suggestioni comparatistiche che l'autore deriva - nel suo obiettivo di relativizzare l'istituto papale circoscrivendo all'area di ricezione della chiesa latina i suoi più macroscopici connotati antiecumenici - da una accurata analisi storica del Vicariato apostolico delle Indie (secc. XV-XVIII), inteso come anomalia di eccezionale valore esemplare rispetto ai Dictatus papae e a principi ritenuti immodificabili della costituzione gregoriana del patriarcato d'Occidente. -
Ai confini della Brettìa. Insediamenti e materiali nel territorio tra Belvedere Marittimo e Fuscaldo nel quadro del popolamento italico della fascia costiera...
La fascia costiera del Tirreno cosentino, compresa tra le antiche Cerillae e Clampetia, costituisce l'ambito in cui si muove questa ricerca, mirata alla comprensione delle dinamiche insediative dei Brettii tra la seconda metà del IV e la prima metà del III sec. a.C. Attraverso i dati raccolti, è stata effettuata una ricostruzione completa di un segmento territoriale, comparato con le aree limitrofe di Ternesa a Sud e di Laos-Blanda a Nord. Ciò ha permesso di ricostruire un quadro insediativo costituito da numerosi piccoli nuclei abitati sparsi d'altura, alternati a sepolture isolate o a piccoli nuclei, disposti lungo i percorsi di collegamento tra la linea di costa ed il complesso sistema collinare dell'interno. -
Alcide De Gasperi. Cristiano, democratico, europeo
L'uomo che resse le sorti dell'Italia dal 1945 al 1953, facendola uscire dalla grave crisi politica, economica e sociale in cui il fascismo l'aveva precipitata con la dittatura, la guerra e la sconfitta, aveva passato poco meno dei primi quaranta anni della propria vita all'interno del multietnico impero asburgico. Veniva quindi da una esperienza che lo distingueva dagli altri politici cattolici, non avendo vissuto il drammatico dissidio tra lo Stato liberale italiano e la Chiesa. Durante i primi anni del secondo dopoguerra seppe riportare l'Italia nella comunità internazionale su un piano di parità giuridica. Lottò sempre per preservare la democrazia e contribuì alla definizione del progetto di integrazione europea. -
L' Italia repubblicana nella crisi degli anni Settanta. Atti del ciclo di Convegni (Roma, novembre-dicembre 2001). Vol. 4: Sistema politico e istituzioni.
I saggi proposti in questo volume esaminano la risposta del sistema politico e delle istituzioni alle profonde trasformazioni intervenute nel corso degli anni Settanta sul piano internazionale e su quello interno. Anni cruciali, caratterizzati da una crisi che accelera il tempo storico, crea delle separazioni, impone scelte e giudizi. Sono gli anni di crisi della politica e della democrazia così come erano state disegnate nel patto costituzionale e nell'allora breve storia repubblicana. Attraverso l'apporto di nuova documentazione, l'affinamento dell'analisi e degli approcci metodologici, le diverse proposte interpretative, si propone un quadro ampio e significativo della storia della politica e delle istituzioni nel decennio. -
Madre Nazarena Majone nel mondo al di là delle cose. Atti del Convegno (Messina, 24-25 gennaio 2004)
Il volume raccoglie gli Atti del convegno di studi di Messina (24-25 gennaio 2004). Il convegno, con la presenza di teologi e mariologi, si è snodato concentrando l'attenzione sulla spiritualità di Madre Nazarena Majone, sui tratti mistici del suo ""cammino"""" interiore verso il Signore durante il quale ella lascia che la sua vita sia """"disfatta"""" per vivere pienamente il mistero pasquale e su quelli ascetici, praticati nell'""""ordinarietà"""" della sua vita e nella """"straordinarietà"""" del suo ultimo segmento, appresi soprattutto alla scuola di P. Annibale."" -
I Parchi Letterari in Sicilia. Un progetto culturale per la valorizzazione del territorio
Espressioni di cultura e di potenzialità endogene, i Parchi Letterari rappresentano un progetto culturale posto all'incrocio fra recupero dei valori territoriali e le energie econimiche, sociali e culturali in grado di trasformare in fattore innovativo la memoria e la conservazione in nuove forme di sviluppo. In un'epoca in cui gli elementi culturali assumono sempre più le connotazioni di ""risorse strategiche"""", i Parchi Letterari in Sicilia, una regione con un ricco patrimonio di testimonianze letterarie, non potevamo non trovare terreno fertile."" -
Architettura plurale. Le opere, gli scritti, la critica
"L'architettura di Fernando Miglietta è un luogo plurale e dinamico - osserva Franco Purini nella presentazione - un luogo teorico e creativo in cui convergono più componenti, tra le quali un'idea del costruire come esito di un impegno sociale nei confronti della comunità; un'autentica e coinvolgente attenzione per le prospettive imprevedibili e avventurose dell'arte; un interesse motivato per gli scenari complessi e mutevoli della comunicazione. Per questo i progetti di Miglietta fanno i conti con le circostanze che li hanno motivati, incorporando queste stesse come elementi essenziali della loro costituzione, elementi chiamati a specificare un intervento destinato a farsi nel territorio e nella città segno inclusivo ma anche esclusivo.""""" -
Manuale di iconografia armena
Il libro ricostruisce la storia dell'iconografia armena dalla sua genesi alla fase del suo tramonto, seguendo le tracce delle ormai esigue testimonianze sopravvissute all'inesorabile legge e di una millenaria, ma sempre difficile e contorta, storia di conquiste e distruzioni. Il punto di partenza è stato il rinvenimento presso le fonti letterarie e documentarie medioevali e moderne di attestazioni comprovanti, in primo luogo, l'esistenza, spesso negata, nonché i caratteri della produzione artistica di soggetto sacro in Armenia. Fissati, in tal modo, i principali punti di riferimento sul piano storico-letterario, uno dei più delicati problemi della ricerca è consistita nel recupero del materiale fotografico. La maggiore difficoltà è stata qui collegata allo sparpagliamento delle testimonianze su di un territorio, quello dell'Armenia storica, ormai suddiviso tra numerosi Stati. A ciò si aggiunga il passato turbolento dell'Armenia, sottoposta di continuo a invasioni e persecuzioni che hanno non soltanto reso ardua la fioritura stessa dell'arte, che sempre per imporsi ha bisogno di ricollegarsi ad un periodo di pace e di prosperità, ma anche ridotto sensibilmente il numero delle immagini sopravvissute a un destino storico di continue distruzioni.