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Guerra e darwinismo sociale
Il volume prende le mosse dalla chiarificazione di un costrutto concettuale: quello del darwinismo sociale. Di questo costrutto rivela l'uso ambiguo e arbitrario da parte di studiosi e ideologi. Usualmente si intende per darwinismo sociale la trasposizione delle idee principali dell'evoluzionismo, in particolare la lotta per l'esistenza e la selezione naturale, nel campo delle scienze sociali e della politica. In genere il ricorso in questi settori, è assai disinvolto e tende a dare per scontato, per il lettore, che il darwinismo sociale sia qualcosa di chiaro e assodato. Così invece non è: al contrario questo costrutto, staccandosi decisamente da qualsiasi intenzione darwiniana, è divenuto lo strumento per giustificare tutto e il contrario di tutto. È stato usato per giustificare le dottrine liberali, quelle nazionalistiche e quelle rivoluzionarie; per sostenere l'eguaglianza e la diversità tra individui e popoli; per fondare la giustizia sociale e la solidarietà ma anche per fondare la competizione e l'egoismo. -
Giulio Cesare, Coriolano e il teatro della Repubblica. Una lettura politica di Shakespeare
Il ""Giulio Cesare"""" e il """"Coriolano"""" di Shakespeare rappresentano due pietre miliari della riflessione occidentale sulla politica, poiché affrontano temi di grande attualità quali la leadership, e l'etica della responsabilità. Il libro rilegge le due grandi tragedie shakespeariane proprio alla luce delle attuali istanze poste dalla politica moderna."" -
La geometria del Mediterraneo. Testo italiano e latino
Questo saggio sul geografo Pomponio Mela propone una novità importante circa lo status di liberto dello spagnolo Mela, che come dice il suo cognomen, era di origine africana (e quindi di pelle nera). Pertanto su questo scrittore latino del tempo di Claudio cominciamo a saperne di più, dopo secoli di mistero. E infatti Pomponio Mela ha lasciato scritto che la sua famiglia era venuta nella Spagna ex Africa... Nella geografia di Pomponio Mela si legge pure un aggancio con Reggio, da dove è possibile avere un'illusione ottica, perchè lo stretto sembra chiuso a nord, mostrandosi come un lago; ma poi procedendo sul mare l'imboccatura si apre. -
Viaggio in Calabria
Il viaggio in Calabria fu intrapreso sotto falso nome nell'autunno del 1835, subito dopo aver visitato la Sicilia, in compagnia del pittore Jadin e del cane Mylord. Lo scrittore, sorpreso da una improvvisa tempesta che gli impedì di proseguire la navigazione verso nord, fu costretto a percorrere via terra, da Villa San Giovanni a Cosenza, la Calabria. Tappe principali del suo viaggio Scilla, Pizzo, Maida, Cosenza, durante le quali Dumas non manca di annotare sul suo taccuino di viaggio notizie storiche e fantastiche. Tra terremoti e piogge torrenziali, tra racconti gustosi e personaggi singolari, il viaggio di Dumas si trasforma così in un avventuroso racconto stilato con sagacia ed ironia. -
Principi di politica. Versione inedita del 1806
Scritti nel 1806, tornati alla luce nel 1961 e pubblicati per la prima volta nel 1980, i ""Principi di politica"""" di Benjamin Constant (spesso confusi con l'opera apparsa sotto il medesimo titolo nel 1815) rappresentano il primo tentativo di ripensare in modo sistematico la teoria liberale dopo il terremoto rivoluzionario. Constant è il primo a rendersi conto che, di fronte alla straordinaria accelerazione storica impressa dalla Rivoluzione francese, il pensiero politico settecentesco è improvvisamente """"invecchiato"""": di qui la critica ai grandi del secolo precedente (Rousseau, ma anche Montesquieu), l'individuazione delle caratteristiche specifiche della libertà moderna, l'ampio spazio riservato alle tematiche economiche e la messa a fuoco di una serie di problematiche (l'eccesso di legificazione e di accentramento, i rischi dell'individualismo privatistico, la necessità di un assetto federale) che apriranno la strada alla riflessione di Tocqueville. Un'opera che rappresenta una tappa decisiva nella storia del pensiero politico: con la loro riscoperta è stato ritrovato, come ha scritto Tzvetan Todorov, l'anello mancante tra lo """"Spirito delle leggi"""" e il """"Contratto sociale"""", da un lato, e la """"Democrazia in America"""" di Tocquville, dall'altro."" -
Paleolibertarismo. Il pensiero di Hans-Hermann Hoppe
La teoria libertaria si sviluppa e si perfeziona nella seconda metà del Novecento, principalmente negli Stati Uniti. Uno dei cardini di tale teoria, la legittimità di qualsiasi scambio consensuale, venne particolarmente enfatizzato, a fini ""controculturali"""" e antisistema, negli anni Sessanta e Settanta, in concomitanza con lo sviluppo dei movimenti di contestazione. Tematiche quali la liberalizzazione delle droghe o dei costumi sessuali, o le istanze antireligiose, per la loro natura trasgressiva e provocatoria, tendevano ad occupare il centro della scena, generando però in tal modo una indebita torsione della dottrina. Capisaldi della quale sono anche l'individualismo, la centralità della proprietà privata e del mercato, l'antiegalitarismo, la valorizzazione del merito, tutti aspetti che risultavano offuscati nella versione hippy del libertarismo sessantottino. A partire dagli anni Ottanta, alcuni esponenti del pensiero libertario acquisirono piena consapevolezza di tale divergenza, culturale e politica, e, insoddisfatti della deriva New Left del libertarismo americano, diedero vita alla corrente di pensiero successivamente definita """"paleolibertarismo"""". Questi autori propongono un sostrato valoriale di segno opposto: una società libertaria può affermarsi solo se a livello sociale si diffonde sempre più una mentalità che, al contrario, recuperi la moralità borghese. Di questa corrente culturale fa parte Hans-Hermann Hoppe."" -
Della barzelletta e altri problemi filosofici
In questo libro le barzellette su Totti, Prodi e Berlusconi diventano argomento filosofico e si mostra come alla base della comprensione di una barzelletta ci sia la libertà dello spirito umano. Infatti, ci sarà sempre chi vorrà ridurre la bellezza della Gioconda alla tecnica pittorica, il Furioso alla grammatica, la Gazza ladra alla matematica, mentre nessuno - si spera spiega le barzellette con un metodo scientifico. L'umorismo, come la vita, ha una sua logica paradossale del senso e del non-senso che sfugge a ogni pura razionalità. L'umorismo fa risaltare più netta la differenza tra la scienza e la vita, il metodo e la comprensione del ""mondo civile fatto dagli uomini""""."" -
Antisemitismo e razzismo ne «La difesa della razza» (1938-1943)
Da una rigorosa, puntuale, documentatissima analisi de ""La Difesa della Razza"""", rivista pubblicata fra il 1938 e il 1943, emerge qui il senso proprio della politica razzista, di sostanza antisemitica, del fascismo entro le posizioni non di rado approssimative e contraddittorie dei suoi promotori e dei suoi banditori. Ne scaturisce un ampio affresco del razzismo fascista, reso ancora più significativo dal contrappunto iconografico che lo accompagna, come un cupo sottofondo musicale, cui l'autore non manca di prestare ascolto con sensibilità di educatore."" -
Povertà e terrorismo. L'altro sentiero
In questo libro, dedicato all'economia informale del Perù e alle ragioni per cui la povertà può essere un terreno fertile per i terroristi, Hernando de Soto descrive le forze che tengono le persone alle dipendenze di economie clandestine: le barriere burocratiche alla proprietà formale e la mancanza di strutture legali che riconoscano e promuovano la proprietà di beni. Sono proprio queste forze, secondo de Soto, che impediscono alle case, ai terreni e alle macchine di operare come in Occidente, vale a dire come beni produttori di capitale. Sotto il governo di Fujimori, l'Istituto per la Libertà e la Democrazia di de Soto ha elaborato decine di leggi per promuovere i diritti di proprietà e portare le persone fuori dall'economìa informale e farle entrare in quella formale. Ne è scaturito non soltanto un boom economico per il Perù, ma anche la sconfitta di Sendero Luminoso, movimento terroristico e forza di mercato nero che all'epoca minacciava di assumere il controllo del governo peruviano. In una nuova prefazione, de Soto attualizza il suo saggio, mettendo in relazione il Sendero Luminoso degli anni '80 con i talebani di oggi. -
Benedetto Croce. La scienza, la matematica
Fermare l'attenzione al rapporto tra Benedetto Croce e la scienza in generale, la matematica in particolare, non è consueto né tra gli epistemologi e gli storici della scienza né tra gli epistemologi e gli storici della matematica, essendo ricorrente la convinzione che non esista differenza tra la visione neoidealista e quella crociana della scienza. Il primo capitolo, scritto da Nigrelli, riflette pienamente il suo occuparsi di filosofia della scienza e della scienza del novecento. Prende in esame due problemi: il primo verte attorno al rapporto tra Croce e la scienza, mentre il secondo concentra l'attenzione sul rapporto tra la matematica e la concezione-conoscenza dello spazio, sulla posizione di Croce al riguardo, per terminare considerando il ruolo della tecnica e il rapporto tra scienza e tecnica. Il discorso di Nigrelli continua in quello che Tortoriello presenta nel secondo capitolo, in cui è analizzato più in profondità il rapporto tra Croce e la matematica. Dopo avere chiarito quali sono le posizioni di Gentile, Croce e Enriques sul ruolo della scienza in rapporto a quello della filosofia, Tortoriello conclude il suo dire evidenziando la visione operazionale e pratica che Croce ha della matematica. Questa problematica non è facile da dipanare, perché le espressioni di Croce possono essere facilmente equivocate da un lettore moderno. Eppure Croce non si colloca tanto lontano da noi. Introduzione di Luigi Maierù. -
L' ambiente contestato (Gli enti locali e il decreto ambientale)
Il decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152, doveva essere la raccolta, la sintesi e il coordinamento della gran parte di quella miriade di norme, di ogni ordine e grado, che disciplinano la materia ambientale in Italia. Questo libro ritaglia, all'interno dei 318 articoli e allegati tecnici, tutte le competenze che il nuovo decreto prevede nello specifico per gli enti locali. Nel contempo però vengono riportati tutti i pareri che, contro il decreto, sono stati elaborati dalla Commissione Unificata Stato-Regioni, nonché le prime proposte di modifica formulate dal governo successivo, attualmente all'esame del Parlamento. I richiami alla disciplina previgente e delle note critiche aprono e chiudono ogni capitolo. Un utile strumento di lavoro, quindi, che riporta fedelmente la disciplina vigente ma che da conto del dibattito, meglio, dello scontro in corso dall'epoca della preparazione del decreto e destinato a indirizzarne le future modifiche. Non ""una questione ambientale"""", quindi, ma le """"diverse questioni ambientali""""."" -
Il tappeto di Eudossia. Potenzialità della scrittura a più voci
Un saggio su autori che in tempi diversi hanno esplorato i terriotri del raccontabile e hanno segnato la loro arte confermando la forza della scrittura: Angiolieri, Boccaccio, Borges, Calvino, Cerami, Clerici vagantes, Dante, Leopardi, P.Levi, Machiavelli, Quasimodo, Tomasi di Lampedusa. -
Leonzio Pilato
Durante il viaggio che lo porta in nave a Venezia, l'ambasciatore Nicola Sigero riconosce uno tra i maggiori cultori della lingua e della letteratura greca del XIV secolo: Leonzio Pilato. Spinto da grande curiosita chiede al suo compagno di viaggio di narrargli la sua vita. Leonzio Pilato inizia, così, il racconto del suo viaggio"" umano e culturale dalla natia Calabria ai maggiori centri culturali dell'epoca. Il romanzo narra la vita del celebre calabrese dalla dura giovinezza a Seminara, dove vede sterminata la propria famiglia, all'incontro il celebre monaco Barlaam nel monastero di Sant'Elia e con Francesco Petrarca per il quale traduce in latino, e per primo, l'Iliade e l'Odissea, e con il quale vive un rapporto difficilissimo."" -
Gli «Elementi di filosofia» di Pasquale Galluppi. Fra ragione teoretica e metodologia storica. Atti del Convegno (Tropea-Drapia, 23-25 ottobre 2003)
Questo volume raccoglie i contributi proposti e discussi durante i lavori del V Convegno di Studi Galluppiani intitolato ""Gli Elementi di filosofia di Pasquale Galluppi. Fra ricerca teoretica e metodologia storica"""". Esso non ha un mero intento documentaristico o repertoriale ristretto alla figura di Galluppi, ma si intende approntare anche una matrice teoretica, mettendo in discussione criticamente le posizioni del filosofo e facendole interagire fruttuosamente con quelle di altri grandi autori della storia del pensiero. Il volume ha duplice funzione: introdurre all'opera galluppiana quanti non la conoscessero, con dovizia di riferimenti ipertestuali, di contestualizzazioni bibliografiche e di accenni all'ambito storico-sociale del tempo, e contemporaneamente accompagnare nell'approfondimento quanti intendessero scandagliare i molteplici specifici aspetti che tale opera in sé racchiude. I contributi qui raccolti dimostrano nel dettaglio quanto l'opera galluppiana si localizzi in un incrocio fitto di rimandi reciproci e aperture originali tra le posizioni filosofiche più rilevanti del tempo, sia nel colloquio con alcuni dei grandi autori della storia della filosofia come Cartesio, Kant, Agostino, Leibniz, Wolff, Condillac, Malebranche, Hume, sia da un punto di vista prospettivo in una sorta di propedeutica concettuale e linguistica, grazie alla quale vecchi strumenti filosofici vengono rielaborati e nuovi vengono definiti."" -
Le radici pagane dell'Europa
Per oltre mille anni, la fede nel Dio biblico è stata cosi determinante e onnipervasiva che Novalis poteva formulare la celebre endiadi ""Christenheit oder Europa"""". Per contro, ormai da tempo, il processo di secolarizzazione, connaturato alla Modernità occidentale, impedisce di continuare a considerare l'Europa non solo come la Cristianità, ma anche semplicemente come una Cristianità. È accaduto che quella che Heine ha descritto come la guerra culturale fra Ebrei ed Elleni - la quale, a partire dal Rinascimento, ha lacerato le viscere intellettuali morali della società europea - si è conclusa con la vittoria di Atene su Gerusalemme. Ne è scaturita una civiltà che può senz'altro essere definita neopagana. In effetti, essa ha rivalutato l'homo naturalis e il saeculum, demonizzati dall'etica cristiana, e, in nome della sovranità della Ragione, ha altresì progressivamente ridotto lo spazio e l'influenza del Sacro. È per questo che, a coloro che oggi insistentemente invocano la restaurazione del primato della Fede quale unica possibile base morale della nostra civiltà, va ricordato quanto Dietrich Boenhoeffer ha riconosciuto, e cioè che l'Europa è diventata adulta grazie alla rivoluzione culturale operata dall'Illuminismo che ha sostituito il principio di eteronomia sotto forma di clericalismo con il libero esercizio della critica."" -
Il labirinto e il caleidoscopio. Percorsi di letture tra le «Novelle per un anno» di Luigi Pirandello
Accanto alla determinazione labirintica, notoriamente correlata al corpus delle ""Novelle per un anno"""", il volume propone, a simbolica icona dell'opera novellistica di Pirandello, quella del caleidoscopio, in primario riferimento ad una peculiarità affabulativa secondo cui nuclei tematici ricorrenti, riconducibili ad una mappa semantica sostanzialmente ridotta, si riproducono in intrecci alquanto differenziati. Se il perenne rinnovarsi del discorso del racconto risponde alla continua mobilità del punto di vista, alla molteplice relatività della focalizzazione, ne consegue che il senso di un repertorio, di fatto rinviante ad un'ipotetica ricostruzione del mondo, non è più pensabile in termini di armonica unitarietà. Se è la realtà a rendersi percepibile solo per frammenti, è appunto il caleidoscopio a riprodurre il vicendevole assemblaggio di una disgregata pluralità di schegge, invocante un uno, o un tutto, di cui finisce piuttosto per dichiarare l'assoluta inesistenza."" -
Cocaina
Un libro obiettivo che ci consente di conoscere senza pregiudizi tutta la verità su una sostanza di cui si discute continuamente senza conoscere realmente le implicazioni che ne derivano dall'uso. La cocaina è diventata senza dubbio lo stupefacente più famoso e più utilizzato fra i giovani e meno giovani. Ma cos'è veramente la cocaina? Gian Luigi Gessa, neuropsicofarmacologo, ci spiega in questo libro gli effetti di questa droga sia quelli positivi che quelli negativi. -
Il traffico dei diritti insaziabili
Il sogno dei diritti dell'uomo universali, fondato sul concetto di dignità e realizzato grazie al sangue dei martiri per la libertà, rischia oggi di rimanere in balia di processi che sfuggono alle procedure tradizionali del consenso democratico. Potenti lobby tentano di catturare, spesso in modo non trasparente, il prestigio del progetto dei diritti universali agendo su siti di produzione off shore - corti e sedi internazionali - per condizionare dall'alto gli ordinamenti nazionali. Si sviluppa un ambiguo traffico di diritti insaziabili, dove ogni gruppo lotta per trasformare in diritto la propria aspettativa, senza preoccuparsi di minare, con questo, le condizioni di una effettiva libertà. Di fronte alla moltiplicazione dei diritti, anche i più controversi sul piano sociale, occorre recuperare una dimensione di ragionevolezza, un processo di argomentazione sensibile alla verità (Habermas), per ristabilire le virtù e la promessa dei diritti umani. -
Lettere sulla Calabria
Il quadro che della Calabria di fine Settecento traccia Johann Heinrich Bartels, dagli aspetti pittoreschi del paesaggio agli aspetti problematici della realtà sociale e alle figure che la popolano, dal contadino al proprietario terriero, è uno dei più completi che la letteratura di viaggio settecentesca tedesca ci abbia lasciato di questa regione. Da cultore della antichità classiche, Bartels sente con dolore la discrepanza tra un passato glorioso, che aveva toccato i punti più alti della riflessione matematica e filosofica a Crotone e della legislazione a Locri, e un presente oscuro, degradato, senza però restare imprigionato in uno sterile passatismo. Osservatore spregiudicato e intelligente si sforza, con successo, di capire la diversità calabrese nella sua specificità e storicità senza demonizzarla. -
Il partito dei cattolici. Dall'Italia degasperiana alle correnti democristiane
Prendendo le mosse dalla ricostruzione del sistema politico italiano all'indomani della caduta del fascismo, il libro analizza il processo di formazione e di trasformazione della Democrazia cristiana nel delicato passaggio tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta. L'avvento di De Gasperi alla guida del partito, e la sua successiva nomina alla presidenza del Consiglio, avrebbero fortemente ancorato l'evoluzione della dialettica interna al partito dei cattolici alle esigenze della stabilizzazione repubblicana. L'unità politica dei cattolici, garantita non solo da riferimenti ideali, ma anche da logiche di difesa del sistema, avrebbe definito i confini all'interno dei quali il confronto tra le diverse tendenze del cattolicesimo politico si sarebbe articolato. Con il 1953 gli equilibri sarebbero cambiati. Iniziava la sperimentazione di un modello di partito nuovo: nel rapporto tra la società e le istituzioni, e nel diverso ruolo che i partiti andavano conquistando, le correnti democristiane diventavano i canali attraverso i quali mantenere la centralità di tutto il partito, in una logica di gestione del potere che avrebbe finito, con il tempo, per modificare anche le ragioni della spinta unitaria.