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Exit Morandi. Ediz. illustrata
Catalogo dell'esposizione ospitata al Museo Novecento di Firenze che prende origine da quattro importanti dipinti appartenuti ad Alberto Della Ragione. La grandezza di Morandi fu subito evidente al grande storico dell'arte Roberto Longhi, che non interromperà mai il confronto umano e intellettuale con l'artista. Altri critici che hanno espresso sempre grande approvazione e ammirazione per Morandi sono Cesare Brandi, Francesco Arcangeli e Carlo Ludovico Ragghianti, ovvero i punti cardinali della critica novecentesca relativa all'arte del maestro bolognese. Da qui le basi di un progetto espositivo speciale, che raccoglie opere appartenute o gravitate nell'orbita dei quattro illustri storici dell'arte, a sugellare la fedeltà nei confronti della silente e ferma pittura di Morandi, artista unico in un momento storico in cui i suoi contemporanei confluivano nell'Astrattismo o nell'Espressionismo Astratto. -
Antonino Bove
Monografia dedicata all'artista siciliano Antonino Bove e alla sua peculiare ricerca sul superamento della morte fisica dell'essere umano. Bruno Corà racconta lo straordinario iter artistico di uno dei più poliedrici artisti contemporanei italiani e la sua ricerca nella sfera del sogno e della morte. Dalla prima metà degli anni '60 inizia a lavorare con la macchina fotografica, producendo stampe e assemblaggi di immagini, scritture e impiegando nella pittura materiali quali cera, catrame, garze, pigmenti vari, ma anche oggettistica e vetro, dando forma a opere investite da una poetica immateriale, psicologica, metapsichica. Tale orientamento si qualifica nel decennio successivo con ricerche di etno-antropologia caratterizzate da interessi sociali, politici e storici, aperti tuttavia alla sfera mistica, utopica, analitica che non disdegna incursioni nell'alchimia, come pure nel sogno. L'ampia area di interessi e azioni che si svilupperà dalla seconda metà degli anni '70 fino agli anni '90 riguarda la sfera temporale e psichica del sogno. Ma il campo di studio che maggiormente ha sempre affascinato l'artista siciliano è il progetto artistico utopico di salvare l'uomo dalla morte fisica, e con lui l'universo stesso. -
Ali Banisadr. Beautiful lies. Ediz. italiana
Originario di Teheran, Ali Banisadr si è trasferito ancora bambino negli Stati Uniti con i genitori. Restano indelebili nella sua memoria i bombardamenti legati agli eventi bellici che si sono susseguiti a partire dagli anni '70, che traduce in dipinti abitati da una folla surreale di persone che sembrano apparire e svanire nella superficie pittorica. Si tratta di un pandemonio, dove il caos è però ordinato, anche se ogni creatura che abita questo universo non corrisponde nei tratti a personaggi riconoscibili e identificabili, come nella tradizione pittorica del passato. ""Beautiful Lies"""" è una delle opere ispirate a Dante Alighieri esposta nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio ed è stata scelta per dare il titolo all'intera mostra. La """"bella menzogna"""" sotto la quale si nasconde la verità è un'espressione usata proprio dal Sommo Poeta per parlare delle sue opere e dei poemi allegorici in generale, e si adatta perfettamente al lavoro di Banisadr, che con il suo tratto energico e le sue cromie mette in scena il suo mondo privato (e quello universale), fatto di violenza e isolamento, di angoscia e meraviglia, ma anche di memoria e immaginazione."" -
Ali Banisadr. Beautiful lies. Ediz. inglese
Originario di Teheran, Ali Banisadr si è trasferito ancora bambino negli Stati Uniti con i genitori. Restano indelebili nella sua memoria i bombardamenti legati agli eventi bellici che si sono susseguiti a partire dagli anni '70, che traduce in dipinti abitati da una folla surreale di persone che sembrano apparire e svanire nella superficie pittorica. Si tratta di un pandemonio, dove il caos è però ordinato, anche se ogni creatura che abita questo universo non corrisponde nei tratti a personaggi riconoscibili e identificabili, come nella tradizione pittorica del passato. ""Beautiful Lies"""" è una delle opere ispirate a Dante Alighieri esposta nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio ed è stata scelta per dare il titolo all'intera mostra. La """"bella menzogna"""" sotto la quale si nasconde la verità è un'espressione usata proprio dal Sommo Poeta per parlare delle sue opere e dei poemi allegorici in generale, e si adatta perfettamente al lavoro di Banisadr, che con il suo tratto energico e le sue cromie mette in scena il suo mondo privato (e quello universale), fatto di violenza e isolamento, di angoscia e meraviglia, ma anche di memoria e immaginazione."" -
Technoscape. L'architettura dell'ingegneria. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra ""Technoscape"""" che si terrà al MAXXI a partire da settembre 2022 incentrata sul rapporto tra discipline artistiche e scientifiche, oggi più vicine che mai, e sulla conseguente relazione tra tecnica, creatività e consapevolezza sociale. L'architettura, l'ingegneria e le scienze si sono avvicinate e sovrapposte in molteplici occasioni nel corso del XX secolo: dapprima nella fase eroica e poi in quella più matura della diffusione del cemento armato, poi con l'affermazione dei metodi costruttivi hi-tech negli anni '70 e '80 e infine con l'irruzione delle tecnologie a controllo digitale che caratterizzano anche la contemporaneità. Technoscape approfondisce quest'alleanza, rispondendo alla missione del MAXXI di orientare lo sguardo verso il futuro del pianeta e delle discipline che ne modificano lo spazio. Il volume ripercorre il doppio registro espositivo della mostra, affrontando prima il tema di quanto la tecnologia renda l'architettura, l'urbanistica e tutti i saperi che si occupano degli spazi abitati dall'uomo più consapevoli dei propri aspetti tecnicoscientifici e in grado di aprirsi a nuovi filoni di ricerca. In seguito, il focus si sposta sull'ingegneria strutturale, mettendo a confronto gli attuali capolavori con i precedenti storici modernisti e gli apporti di maestri internazionali."" -
On Fire. Ediz. italiana
Catalogo della mostra ""On Fire"""", curata da Bruno Corà e organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con Tornabuoni Art, dedicata a un nucleo di artisti e di opere da loro elaborate mediante il più suggestivo degli elementi primari in natura: il fuoco. Il volume segue il percorso espositivo, incentrato sull'opera di alcuni dei maestri internazionali affermatisi nella seconda metà del Novecento che hanno dedicato la loro ricerca a quest'elemento: Alberto Burri, Yves Klein, Arman, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis e Claudio Parmiggiani. La fiamma, le combustioni e le sue rimanenze (il fumo, la cenere): queste le declinazioni attraverso le quali è indagata la dualità distruttivo-creatrice del fuoco. Un nutrito apparato fotografico testimonia in modo prezioso i diversi approcci degli artisti, attraverso rari scatti dei maestri al lavoro e delle loro opere: dalle combustioni di Burri, all'uso della fiamma a gas di Klein, Arman e Kounellis, al fumo impiegato da Calzolari e Parmiggiani."" -
Technoscape. The architecture of engineers. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra ""Technoscape"""" che si terrà al MAXXI a partire da settembre 2022 incentrata sul rapporto tra discipline artistiche e scientifiche, oggi più vicine che mai, e sulla conseguente relazione tra tecnica, creatività e consapevolezza sociale. L'architettura, l'ingegneria e le scienze si sono avvicinate e sovrapposte in molteplici occasioni nel corso del XX secolo: dapprima nella fase eroica e poi in quella più matura della diffusione del cemento armato, poi con l'affermazione dei metodi costruttivi hi-tech negli anni '70 e '80 e infine con l'irruzione delle tecnologie a controllo digitale che caratterizzano anche la contemporaneità. Technoscape approfondisce quest'alleanza, rispondendo alla missione del MAXXI di orientare lo sguardo verso il futuro del pianeta e delle discipline che ne modificano lo spazio. Il volume ripercorre il doppio registro espositivo della mostra, affrontando prima il tema di quanto la tecnologia renda l'architettura, l'urbanistica e tutti i saperi che si occupano degli spazi abitati dall'uomo più consapevoli dei propri aspetti tecnicoscientifici e in grado di aprirsi a nuovi filoni di ricerca. In seguito, il focus si sposta sull'ingegneria strutturale, mettendo a confronto gli attuali capolavori con i precedenti storici modernisti e gli apporti di maestri internazionali."" -
On Fire. Ediz. inglese
Catalogo della mostra ""On Fire"""", curata da Bruno Corà e organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con Tornabuoni Art, dedicata a un nucleo di artisti e di opere da loro elaborate mediante il più suggestivo degli elementi primari in natura: il fuoco. Il volume segue il percorso espositivo, incentrato sull'opera di alcuni dei maestri internazionali affermatisi nella seconda metà del Novecento che hanno dedicato la loro ricerca a quest'elemento: Alberto Burri, Yves Klein, Arman, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis e Claudio Parmiggiani. La fiamma, le combustioni e le sue rimanenze (il fumo, la cenere): queste le declinazioni attraverso le quali è indagata la dualità distruttivo-creatrice del fuoco. Un nutrito apparato fotografico testimonia in modo prezioso i diversi approcci degli artisti, attraverso rari scatti dei maestri al lavoro e delle loro opere: dalle combustioni di Burri, all'uso della fiamma a gas di Klein, Arman e Kounellis, al fumo impiegato da Calzolari e Parmiggiani."" -
Cent'anni da Principe. Ediz. illustrata
Il volume celebra i cento anni del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Un racconto con sguardo partecipe, a partire dai fasti della Belle Époque, attraverso il Novecento e oltre. Dalle piante progettuali, ispirate ai grandi modelli della Costa Azzurra, alle cartoline d'epoca, fino ai nuovi riconoscimenti delle cinque stelle lusso e ai progetti attuali, tra avanguardia e tradizione. A corredo di una carriera d'eccellenza, ai testi si affianca un nutrito apparato documentale che, partendo da indagini d'archivio, si sofferma su un ricchissimo tesoro di testimonianze d'eccezione, tra dediche di musicisti, attori, sportivi, foto d'epoca, aneddoti e articoli di giornale. Tra le innumerevoli celebrità passate per il Principe di Piemonte, brillano sicuramente quelle legate al mondo del cinema. Un corposo capitolo dedicato analizza il rapporto dell'hotel con il grande schermo, dove da alloggio dei divi diventa vero e proprio protagonista, come in Frenesia dell'estate. Ultima, ma non per importanza, una sezione dedicata al gusto e alla ristorazione, da sempre fiore all'occhiello del Principe: menù storici, premi internazionali, ma soprattutto il racconto di dodici anni come punto di riferimento nella cucina koscher d'eccellenza, in diretto contatto col rabbinato di Roma, per arrivare alle due stelle Michelin attuali. Una selezione accurata di materiale fotografico immerge il lettore nella scoperta, lungo i primi cento anni di quest'eccellenza italiana. -
Cent'anni da Principe. Ediz. inglese
Il volume celebra i cento anni del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Un racconto con sguardo partecipe, a partire dai fasti della Belle Époque, attraverso il Novecento e oltre. Dalle piante progettuali, ispirate ai grandi modelli della Costa Azzurra, alle cartoline d'epoca, fino ai nuovi riconoscimenti delle cinque stelle lusso e ai progetti attuali, tra avanguardia e tradizione. A corredo di una carriera d'eccellenza, ai testi si affianca un nutrito apparato documentale che, partendo da indagini d'archivio, si sofferma su un ricchissimo tesoro di testimonianze d'eccezione, tra dediche di musicisti, attori, sportivi, foto d'epoca, aneddoti e articoli di giornale. Tra le innumerevoli celebrità passate per il Principe di Piemonte, brillano sicuramente quelle legate al mondo del cinema. Un corposo capitolo dedicato analizza il rapporto dell'hotel con il grande schermo, dove da alloggio dei divi diventa vero e proprio protagonista, come in Frenesia dell'estate. Ultima, ma non per importanza, una sezione dedicata al gusto e alla ristorazione, da sempre fiore all'occhiello del Principe: menù storici, premi internazionali, ma soprattutto il racconto di dodici anni come punto di riferimento nella cucina koscher d'eccellenza, in diretto contatto col rabbinato di Roma, per arrivare alle due stelle Michelin attuali. Una selezione accurata di materiale fotografico immerge il lettore nella scoperta, lungo i primi cento anni di quest'eccellenza italiana. -
Design liquido
"Il 30 dicembre 2016, sul """"Corriere della Sera"""", il Maestro del design Enzo Mari pronunciò parole di fuoco nei confronti dell'attuale generazione di designer, definendola """"degradata"""" e incapace di capire """"il significato profondo delle cose"""". Erano frasi pesanti per quei progettisti che lavoravano durante una della più grandi e durature crisi economiche mai viste. Ho provato a capire perché un Maestro di tale importanza sentiva l'esigenza di esprimere opinioni così forti e mi sono posto alcune domande: conosciamo veramente le istanze di quella generazione che stiamo così categoricamente giudicando? Siamo sicuri di stare utilizzando sistemi di lettura adeguati rispetto a quello che la contemporaneità richiede? Forse Mari - come diversi altri - non critica tanto una generazione, ma manifesta una forte insofferenza verso chi propone una visione della disciplina radicalmente cambiata, soprattutto rispetto alla realtà a cui i progettisti del secolo scorso erano abituati. Forse questa """"generazione degradata"""" ha bisogno di essere ascoltata, capita e magari raccontata: ho quindi provato a farlo andando ad incontrare alcuni designer che la rappresentano, parlando con loro e pubblicando quello che avevano da dire.""""" -
Cantina Antinori. Cronistoria della costruzione di un nuovo paesaggio
Il volume racconta il progetto per la cantina Antinori, che si inserisce nello straordinario contesto collinare-vinicolo del Chianti, a metà strada tra Firenze e Siena. La richiesta della committenza è stata quella di valorizzare il paesaggio e il territorio circostante quale espressione della valenza culturale e sociale dei luoghi di produzione del vino. Il tema concettuale del progetto si traduce in un involucro completamente interrato, privo di coperture, di pareti, di strade, di piazzali di parcheggio, secondo un disegno che tenta una difficile ma necessaria riconciliazione tra naturale e artificiale. è proprio il racconto di questa continua ricerca, della doverosa connessione fra architettura e paesaggio, il fulcro attorno al quale ruota l'intero volume. Centinaia di scatti hanno immortalato anni di lavoro in cantiere, raccontando tutte le fasi che hanno reso possibile la realizzazione di questo intervento così lontano dal comune. Questi, insieme a fotografie d'autore dell'opera, disegni tecnici a tutte le scale, testi critici e descrittivi, illustrano il processo progettuale che ha portato alla costruzione di un nuovo paesaggio. Introduzione di Massimiliano Fuksas. -
Antinori Winery. Diary of building a new landscape
Il volume racconta il progetto per la cantina Antinori, che si inserisce nello straordinario contesto collinare-vinicolo del Chianti, a metà strada tra Firenze e Siena. La richiesta della committenza è stata quella di valorizzare il paesaggio e il territorio circostante quale espressione della valenza culturale e sociale dei luoghi di produzione del vino. Il tema concettuale del progetto si traduce in un involucro completamente interrato, privo di coperture, di pareti, di strade, di piazzali di parcheggio, secondo un disegno che tenta una difficile ma necessaria riconciliazione tra naturale e artificiale. è proprio il racconto di questa continua ricerca, della doverosa connessione fra architettura e paesaggio, il fulcro attorno al quale ruota l'intero volume. Centinaia di scatti hanno immortalato anni di lavoro in cantiere, raccontando tutte le fasi che hanno reso possibile la realizzazione di questo intervento così lontano dal comune. Questi, insieme a fotografie d'autore dell'opera, disegni tecnici a tutte le scale, testi critici e descrittivi, illustrano il processo progettuale che ha portato alla costruzione di un nuovo paesaggio. Introduzione di Massimiliano Fuksas. -
Klaus Münch: nel più ampio cerchio, in qualche luogo. Ediz. italiana e inglese
Il volume, a cura di Bruno Corà, ripropone il percorso artistico di Klaus Münch attraverso una selezione del suo operato focalizzandosi soprattutto sull’esposizione tenutasi a Spoleto, in Palazzo Collicola, inaugurata a ottobre 2022.rnrnLa sua opera si muove nel fertile solco tra scultura e pittura, concretizzandosi in un immaginario plastico denso di suggestioni. Prendendo le mosse dagli esempi di Mario e Marisa Merz, Gilberto Zorio, Giovanni Anselmo e confrontandosi con artisti coetanei come Vittorio Messina e Eduard Winklhofer, Münch analizza il complesso rapporto tra creazione e spazio, tra colore e sagoma. La reiterazione e l’attenzione focalizzate sulla forma e sulla sua decorazione, diventano riflessione sull’archetipo, alla sua costante presenza e al suo possibile ruolo di apertura a nuovi mondi e universi. Il nutrito apparato iconografico è accompagnato da contributi testuali di Marco Tonelli, Aldo Iori e dello stesso curatore Bruno Corà. -
Compagne. Una storia al femminile del Partito comunista italiano
Nelle diverse fasi che hanno scandito la storia del Pci le donne ci sono sempre state e hanno svolto un ruolo fondamentale, con tribuendo a costruire il popolo comu¬nista come comunità, introducendovi la pratica della vita quotidiana, facendo vive¬re legami umani e passione civile. Sono sta¬te vere e proprie «sentinelle del cambia-mento», quel le che percepivano per prime i mutamenti della società e volevano capirli, elaborarli, dare loro delle risposte concrete. Spesso però il riconoscimento del loro con¬tributo è stato riservato soltanto alle figure più note, dalle madri costituenti in avanti, dimenticando le tante donne comuni che nelle retrovie della Resistenza, nelle sezioni di partito, nei quartieri delle grandi città operaie e nelle aree rurali, nelle manifesta¬zioni femministe hanno dato vita a quello spirito popolare del partito che gli è valso per anni un consenso diffuso e capillare. In questo appassionato saggio Livia Turco – lei stessa tra le donne che hanno «fatto» il partito – riannoda il filo rosso del¬la partecipazione femminile dalla nascita al¬la fine del Pci, presentando le protagoniste e le battaglie di ciascuna delle generazioni che hanno scandito quella storia. -
Il principe. Testo a fronte in italiano moderno
Chiosato, interpretato, adattato e spesso anche violentato, Il Principe ha troppo spesso finito per smarrire la propria fisionomia e assumere quella dei suoi ammiratori o detrattori. Questa edizione nasce precisamente dall'auspicio di favorire una nuova intimità con un grande classico più citato che letto, anzitutto giovandosi di una versione in italiano moderno appositamente realizzata da Carmine Donzelli. La traduzione accompagna, a fronte, il testo originale del Principe, mantenendo il procedere spezzato, le peculiarità e - diciamolo pure - la bellezza della prosa machiavelliana, ma al tempo stesso scioglie gli inevitabili ostacoli linguistici e permette di avvicinarsi al testo senza le consuete difficoltà della prima lettura. Alla traduzione di Donzelli si aggiungono un commento in nota e un'introduzione di Gabriele Pedullà, che, liberati del compito di spiegare la lingua e sciogliere il significato di un italiano che non ci è più familiare, seguono il filo delle teorie politiche e del retroterra storico e letterario del pensiero machiavelliano, illuminandone tutta la straordinaria forza concettuale e i legami con la cultura del tempo. -
L' arte medica. La Scuola padovana e la medicina in Europa e nel mondo. Patavina Libertas
Il volume ricostruisce una vicenda lunga più di un millennio, se si considera l'origine remota, orientale, della medicina occidentale. Questo sapere approdò anche nello Studio della Padova medievale, dove si radicò e crebbe rigoglioso. La Scuola di medicina padovana è stata in passato ed è tuttora una fucina di eccellenza. In occasione degli ottocento anni dell'Ateneo, che ricorrono nel 2022, questo volume celebra l'arte medica padovana dalle sue lontane origini ai giorni nostri. In queste dense pagine, frutto di una straordinaria opera di sintesi, è possibile ripercorrere l'intero arco degli sviluppi e dei progressi del sapere medico. Circostanze prevalentemente politiche ne hanno favorito lo sviluppo, che poté fiorire grazie alla presenza di professori e studenti decisi, gli uni, a insegnare, gli altri, ad apprendere. Uno straordinario gruppo di docenti che a Padova ha fatto la storia della medicina, destinata a diffondersi verso Oriente e Occidente. Come i traguardi raggiunti dall'anatomia padovana non ebbero confini, così anche le altre discipline, la fisiologia, la patologia, la clinica non soffrirono barriere di alcun genere. -
Il mangiafiabe. Le più belle fiabe italiane di cibi e di magia
«Di bocca in bocca», è questa la forma primaria di trasmissione della fiaba, che nasce orale e popolare e scivola via via sulla carta grazie all'inchiostro dei grandi trascrittori e folkloristi dell'Ottocento che l'hanno tramandata a noi. Se questo è vero per le fiabe di tutta Europa, con i fratelli Grimm per antesignani, lo è ancor di più per l'Italia, dove il genere fiabesco annovera già tra Cinque e Seicento i suoi due capostipiti letterari universalmente riconosciuti: Straparola e Basile. Ma c'è un altro primato che il mondo riconosce al Belpaese e che pure si affida al tramite della bocca, e in particolare al palato: l'eccellenza della sua tradizione culinaria e alimentare. La bocca dà fiato alle parole che si fanno fiaba, la bocca assapora e nutre. E dunque forse non è un caso se le nostre fiabe, dalle Alpi alle isole, riservano ai cibi un posto di riguardo. È questa l'intuizione da cui nasce la presente raccolta, frutto di una consuetudine ventennale della curatrice Bianca Lazzaro con il genere della fiaba dall'Europa all'Oriente, e in particolare del suo recupero in traduzione integrale italiana del nostro principale repertorio. -
L' emigrante
Ogni emigrazione è una rottura fondamentale nella vita. Sradica una persona, la rende priva di voce, sola e invisibile. Con spietata onestà, Günther Anders racconta la vergogna sperimentata nella propria esistenza da esule, vittima della persecuzione nazista, costretto a emigrare perché ebreo. Il suo brillante saggio - uscito su rivista nel 1962, pubblicato ora per la prima volta in volume e mai tradotto in italiano - getta nuova luce sulla principale «miseria morale» del XX secolo. Come mostra programmaticamente il titolo, la figura al centro è quella del soggetto migrante, che non vede se stesso come «immigrato», dunque proiettato su un luogo di arrivo, ma sempre in relazione alla propria origine e al proprio passato perduto. Nonostante le differenze di circostanze storiche tra l'emigrazione indotta dai regimi totalitari del Novecento e quella del nostro mondo globalizzato, questo breve e folgorante scritto ci porta direttamente al presente, un tempo in cui - osserva Anders - la fuga e l'esilio non sono più casi isolati o estremi ma si configurano come un'«esperienza generale». -
Valchirie rosse. Le rivoluzionarie dell'Est Europa
Cinque ritratti di rivoluzionarie socialiste che hanno cambiato la storia politica, sociale e culturale delle donne in Europa e nel mondo. L'aristocratica Aleksandra Kollontaj, protagonista della Rivoluzione bolscevica; la pedagogista radicale Nadezda Krupskaja, che fu moglie di Lenin; la passionale Inessa Armand, che fu stretta collaboratrice di Lenin e forse sua amante; l'infallibile cecchina antinazista Ljudmila Pavlicenko; la partigiana bulgara Elena Lagadinova, scienziata e leader del movimento globale delle donne: attraverso le vite di queste attiviste vissute a cavallo tra Otto e Novecento, Kristen R. Ghodsee traccia un'affascinante storia alternativa del movimento femminista. Le Valchirie rosse furono promotrici di un femminismo originale, e in parte inesplorato, che si sviluppò nell'Europa dell'Est, distinguendosi, per modalità e fini, da quello occidentale. Convinte, come scrive Noemi Ghetti nella prefazione al volume, che «l'auspicato avvento dell'uomo nuovo non ci sarebbe mai stato senza la formazione di una nuova donna», queste rivoluzionarie ripensarono radicalmente il ruolo della donna nella famiglia e nella società, spesso scontrandosi con le resistenze dei compagni maschi, che consideravano la questione femminile un obiettivo secondario rispetto alla rivoluzione e all'edificazione dello Stato socialista.