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Salò e la riviera bresciana del Garda. Nell'antica cartografia a stampa: XVI-XVIII secolo
«Accogliere nel novero delle pubblicazioni curate dall'Ateneo di Salò uno studio dal carattere così peculiare non è una scelta casuale. L'interesse della nostra Accademia è guidato dalla volontà di far conoscere e valorizzare il patrimonio culturale e la storia del territorio in cui opera da oltre 450 anni anche attraverso testimonianze artistico-documentali particolari e poco divulgate, come quelle cartografiche. Il noto impegno profuso da tempo da due esperti della materia, Giuseppe Nova e Giuseppe Cinquepalmi, nella ricerca e nell'approfondimento di importanti opere a stampa che rappresentano simbolicamente, ma in modo veritiero, informazioni geografiche dei nostri luoghi, ha stimolato l'Accademia a renderne noto il frutto. Il loro prezioso, attento lavoro si è concretizzato in una raccolta oltremodo ben articolata, che si sviluppa in due sezioni che connotano ""Salò Capitale della Magnifica Patria"""" e """"La Riviera Bresciana del Garda"""" in un arco temporale che va dal 1521 al 1797. Raccolta che assume una valenza particolare in quanto alcune delle venticinque stampe presentate (xilografie, incisioni su rame e acqueforti), di indiscusso spessore artistico, sono inedite, poco note o provenienti da fondi privati. Ad aprire la sezione salodiana è una breve veduta della Città affacciata sul golfo, la prima che conosciamo tra quelle realizzate a stampa, inserita nell'opera riccamente iconografica del francese Lefèvre, riprodotta su lastra da Giovanni Antonio Bosio, abile anche se poco noto tipografo e incisore che svolse la sua attività a Venezia nella seconda metà del Seicento. È un'illustrazione destinata a impreziosire l'antiporta degli Statuti criminali e civili della Magnifica Comunità di Riviera stampati dagli eredi di Antonio Comincioli, salodiani. Una rara incisione su legno, di autore ignoto, raffigurante la veduta di un tratto della Riviera bresciana del lago di Garda, apre invece la seconda sezione. L'opera illustra la celebre edizione tascabile delle Maccaronee di Teofilo Folengo, stampata a Toscolano da Alessandro Paganini nel 1521. A chiudere la raffinatissima raccolta, in Appendice, è una quattrocentesca, rarissima carta che illustra Brescia e il suo territorio racchiuso tra il lago d'Iseo e il lago di Garda, contenuta nel volume Chronica de Rebus Brixianorum di Elia Capriolo. È una pregevole xilografia, attribuibile secondo Nova e Cinquepalmi, a Giovanni Maria da Brescia, artista eclettico, tra i massimi rappresentanti della Scuola dei Carmelitani. È un'opera importante dal punto di vista storico per il supporto che offre ad una rilettura dei rapporti geo-politici tra il bacino benacense e la grande Città, ma anche per la dovizia artistica dei suoi particolari. Questa incomparabile raccolta cartografica, arricchita da un corredo di schede analitiche, dettagliate ed esaustive e da un cospicuo apparato informativo di note, con precisi dati e ragguagli bibliografici, ci offre dunque un percorso storico-culturale nel nostro territorio che darà ampia soddisfazione a tutti coloro che vorranno percorrerlo Agli Autori va il nostro più sincero ringraziamento per l'importante contributo scientifico; all'Associazione Storico-Archeologica della Riviera del Garda, va tutta la nostra riconoscenza per aver condiviso e sostenuto con convinzione un progetto che rappresenta un passo in avanti nella comprensione e nell'interpretazione di un territorio fascinoso e di una particolare... -
The politics of pandemics. Evolving regime-opposition dynamics in the MENA region
The Covid-19 pandemic could not have come at a worse time, as many countries in the MENA region remain engulfed in vicious internal conflicts or must cope with structural socio-economic distress and popular dissent. In many respects, such a context and many of its problems resemble those that formed the backdrop for the Arab Spring in 2011. Exactly like what happens with humans, who are hit the hardest when presenting pre-existing conditions, MENA states have been impacted because of their own pre-existing conditions. In this sense, the Covid-19 pandemic has laid bare all the vulnerabilities and deficiencies of these states' structures, and has aggravated pre-existing political, social, and economic shortcomings. How has the pandemic impacted state structures? What is its effect on organized protests and spontaneous popular movements? What are the possible long-term consequences? ISPI. L'ISPI è un think tank indipendente dedicato allo studio delle dinamiche politiche ed economiche internazionali fondato nel 1934. È l'unico istituto italiano – e tra i pochissimi in Europa – ad affiancare all'attività di ricerca un significativo impegno nella formazione, nella convegnistica e nell'analisi dei rischi e delle opportunità a livello mondiale per le imprese e le istituzioni. L'ISPI privilegia un approccio interdisciplinare e ""policy-oriented"""" reso possibile da un team di ricerca di oltre 50 analisti e può inoltre contare su un network internazionale di 70 università, think tank e centri di ricerca. Nella classifica redatta dall'Università di Pennsylvania, l'ISPI si è posizionato al primo posto al mondo tra i “Think Tank to Watch” nel 2020."" -
Conflicts, pandemics and peacebuilding: new perspective on security sector reform in the MENA region
The Covid-19 pandemic is not only a health challenge. In the MENA region, against the backdrop of protracted conflicts, instability, and an overall deterioration in socio-economic conditions, the coronavirus crisis adds another layer of vulnerability and has already had long-lasting repercussions on human security across the region. Moreover, as hybrid actors take on an important role as security providers amid the pandemic in a context of limited or absent oversight, risks associated to a lack of accountability, ethno-religious discrimination, human rights abuses, and gender-based violence grow. While classical approaches to security provision tend to portray non-state actors and the State as inherently at odds, the complexity of a rapidly evolving security landscape throughout the region should trigger a revision of the very concept of effective governance. Against this backdrop, how should Security Sector Reform (SSR) strategies and programmes adapt? What lessons can be drawn from selected case studies such as Iraq, Libya, and Yemen? ISPI. L'ISPI è un think tank indipendente dedicato allo studio delle dinamiche politiche ed economiche internazionali fondato nel 1934. È l'unico istituto italiano – e tra i pochissimi in Europa – ad affiancare all'attività di ricerca un significativo impegno nella formazione, nella convegnistica e nell'analisi dei rischi e delle opportunità a livello mondiale per le imprese e le istituzioni. L'ISPI privilegia un approccio interdisciplinare e ""policy-oriented"""" reso possibile da un team di ricerca di oltre 50 analisti e può inoltre contare su un network internazionale di 70 università, think tank e centri di ricerca. Nella classifica redatta dall'Università di Pennsylvania, l'ISPI si è posizionato al primo posto al mondo tra i “Think Tank to Watch” nel 2020."" -
Post-pandemic Asia. A new normal for regional security?
In 2020, the way we define ""insecurity"""" has drastically changed. Insecurity can now also be invisible and all around us, in the shape of a virus that disrupts people's lives, upends the economy, subverts the core functions of national governments and jeopardises the foundations of international cooperation. At the same time, the SARS-CoV-2 pandemic has not made traditional security challenges disappear, especially in and around Asia. This Report presents short- and long-term scenarios for each of the hotspots that challenge peace and stability in Asia, a region that, after the pandemic, has become even more crucial for a swift global recovery. ISPI. L'ISPI è un think tank indipendente dedicato allo studio delle dinamiche politiche ed economiche internazionali fondato nel 1934. È l'unico istituto italiano – e tra i pochissimi in Europa – ad affiancare all'attività di ricerca un significativo impegno nella formazione, nella convegnistica e nell'analisi dei rischi e delle opportunità a livello mondiale per le imprese e le istituzioni. L'ISPI privilegia un approccio interdisciplinare e “policy-oriented” reso possibile da un team di ricerca di oltre 50 analisti e può inoltre contare su un network internazionale di 70 università, think tank e centri di ricerca. Nella classifica redatta dall'Università di Pennsylvania, l'ISPI si è posizionato al primo posto al mondo tra i “Think Tank to Watch” nel 2020."" -
Digital Nudge. L'architettura delle scelte nei contesti digitali
Pillola blu o pillola rossa? Illusione o consapevolezza? Ricordate la scena di Matrix? Se c'è una cosa che l'essere umano fa più di ogni altra, oltre a respirare, è proprio quella di prendere decisioni. Ogni ora, ogni minuto, ogni secondo della nostra vita è costellato da decisioni grandi e piccole, alcune quasi ininfluenti, altre determinanti per il nostro futuro. Eppure, nessuno ci ha mai insegnato a prendere decisioni. Non esiste una materia a scuola, non un esame da pochi crediti all’università: nulla, per quella che è la competenza chiave per qualunque essere umano. Qualche tecnica ma nessuna cultura, nessuna conoscenza di cosa significhi davvero decidere, di come funzioni il processo decisionale umano. In questo libro Francesco Pozzi ci porta a esplorare i meccanismi decisionali umani, sempre in bilico tra razionalità limitata, bias cognitivi ed euristiche e a trattare il digitale come ambiente che può essere progettato tanto per dare un aiuto (nudge) quanto per creare trappole (dark pattern, sludge) che portano facilmente ad errori. -
The pandemic in the Balkans. Geopolitcs and democracy at stake
One year after reaching Europe, the Covid-19 pandemic has left a profound mark on the Western Balkans. It has exacerbated geopolitical dynamics that had been ongoing for decades. While the EU has continued to be inconclusive, proceeding at a snail's pace with its carrot-and-stick approach, China has seized the opportunity and expanded its footprint. The pandemic has also had major consequences for domestic politics. Local trends can largely be summarised using the terms 'continuity' and ‘new hope', with both these notions very much on display in the Balkans and shaping the speed and direction of democratic transitions, which remain far from complete. How has geopolitical competition among the superpowers developed in the Balkans over the last year? What effects has the pandemic had on local democratic standards? Is there room for new hopes in terms of regime change and citizen participation? ISPI. L'ISPI è un think tank indipendente dedicato allo studio delle dinamiche politiche ed economiche internazionali fondato nel 1934. È l'unico istituto italiano – e tra i pochissimi in Europa – ad affiancare all'attività di ricerca un significativo impegno nella formazione, nella convegnistica e nell'analisi dei rischi e delle opportunità a livello mondiale per le imprese e le istituzioni. L'ISPI privilegia un approccio interdisciplinare e ""policy-oriented"""" reso possibile da un team di ricerca di oltre 50 analisti e può inoltre contare su un network internazionale di 70 università, think tank e centri di ricerca. Nella classifica redatta dall'Università di Pennsylvania, l'ISPI si è posizionato al primo posto al mondo tra i “Think Tank to Watch” nel 2020."" -
Russia’s foreign policy. The internal-internationl link
Who decides what in Moscow? The answer is not always ""Vladimir Putin"""". However, when explaining Russia's foreign policy, the consolidation of Putin's autocratic tendencies and his apparent stability despite many economic and political challenges have contributed – at least in the West – to an excessive “Putin-centrism” and the relative neglect of other agents of domestic politics. As a result, many facets of the country's foreign policy decisions are misunderstood or shrouded under a thin veil of vagueness and secrecy. This Report attempts to fill this gap, exploring the evolving distribution of political and economic power under the surface of Putin's leadership to assess the influence of different “lobbies” on Russia's foreign policy. All of the contributions in the volume underline the complexity of Russia's decision-making process beneath the surface of a monolithic and increasingly personalistic government. ISPI. L'ISPI è un think tank indipendente dedicato allo studio delle dinamiche politiche ed economiche internazionali fondato nel 1934. È l'unico istituto italiano – e tra i pochissimi in Europa – ad affiancare all'attività di ricerca un significativo impegno nella formazione, nella convegnistica e nell'analisi dei rischi e delle opportunità a livello mondiale per le imprese e le istituzioni. L'ISPI privilegia un approccio interdisciplinare e “policy-oriented” reso possibile da un team di ricerca di oltre 50 analisti e può inoltre contare su un network internazionale di 70 università, think tank e centri di ricerca. Nella classifica redatta dall'Università di Pennsylvania, l'ISPI si è posizionato al primo posto al mondo tra i “Think Tank to Watch” nel 2020."" -
L'Albania
Antonio Baldacci (1867-1950), geografo e botanico, dedicò all’Albania cinquant’anni di studi e ricerche sul campo. Nei primi decenni del XX secolo gli scavi condotti dall’archeologo Luigi Maria Ugolini portarono alla luce le rovine di Butrinto: proprio come Schliemann, che sulla base dell’epica omerica aveva individuato i resti di Troia e Micene, attraverso gli indizi disseminati nell’Eneide Ugolini identificò nell’Albania meridionale l’antica Buthrotum dove Enea avrebbe interrogato l’oracolo di Apollo. Nell’Albania di Baldacci, storia, scienze naturali e topografia s’intrecciano a creare sentieri sospesi fra storia e mito. La minuziosità dello scienziato si illumina di suggestioni narrative che lasciano trasparire l’essenza di un Paese dalle origini preomeriche, le cui tradizioni hanno incuriosito, sedotto e affascinato artisti e scrittori di tutta Europa. Il paese è descritto nelle superfici e nelle profondità, ponti, anfratti, scogli e fari compresi. Una sezione di questo volume contiene anche un piccolo portolano a uso dei naviganti per fornire indicazioni pratiche a navi mercantili e piroscafi che incrociavano in quelle acque. A rileggerlo oggi, l’immaginazione ci conduce ad altri tempi, quando viaggiatori d’ogni dove trovavano qui l’ultima Thule, la porta d’ingresso per mondi ancora inesplorati, in quella che Mary Edith Durham definì “la terra del passato vivente”. -
Human fraternity & inclusive citizenship. Interreligious engagement in Mediterranean
Polarization and discrimination linked to religion have been increasing in many parts of the world, including on the two shores of the Mediterranean. Against this background, however, seeds of hope have emerged from a number of religious leaders who have called for a new narrative of human fraternity and inclusive citizenship. This report analyzes the opportunities which human fraternity and inclusive citizenship offer for government-religious partnerships aimed at building more inclusive and peaceful societies across both shores of the Mediterranean and puts forward interreligious engagement as a new policy framework that recognizes and amplifies these novel dynamics. Can the interreligious narrative of human fraternity help to create new inclusive forms of citizenship? How can governments and international organizations better partner with religious leaders and communities to concretely build inclusive societies from the MENA region to Europe? ISPI. L'ISPI è un think tank indipendente dedicato allo studio delle dinamiche politiche ed economiche internazionali fondato nel 1934. È l'unico istituto italiano – e tra i pochissimi in Europa – ad affiancare all'attività di ricerca un significativo impegno nella formazione, nella convegnistica e nell'analisi dei rischi e delle opportunità a livello mondiale per le imprese e le istituzioni. L'ISPI privilegia un approccio interdisciplinare e ""policy-oriented"""" reso possibile da un team di ricerca di oltre 50 analisti e può inoltre contare su un network internazionale di 70 università, think tank e centri di ricerca. Nella classifica redatta dall'Università di Pennsylvania, l'ISPI si è posizionato al primo posto al mondo tra i """"Think Tank to Watch"""" nel 2020."" -
Sui sentieri delle lingue. Sistemi linguistici tra movimento e complessità
I saggi di questa raccolta instaurano un dialogo fecondo intorno a due concetti cardine che soprattutto nel contesto pandemico degli ultimi anni hanno assunto particolare significato: il movimento e la complessità. Accogliendo la sfida di mettere in comunicazione aree linguistiche e culturali diverse e talvolta distanti, movimento e complessità costituiscono insieme il principio unificatore che guida il lettore alla riflessione su fenomeni comunicativi e testuali in arabo, francese, inglese, russo e spagnolo nel loro sviluppo attraverso frontiere sempre più mobili. Il movimento viene qui inteso nella sua accezione più ampia. Esso si manifesta nel superamento dei confini da parte degli individui, nella circolazione di testi, idee e pratiche discorsive e in tal senso è esplorato nella sua dimensione sincronica attraverso fenomeni di contatto linguistico, ibridismo e translanguaging. Movimento significa anche mutamento che viene quindi indagato secondo un approcciodiacronico. La circolazione dei parlanti e dei testi in un’epoca sempre più globalizzata, oltre a portare a processi di ridefinizione dell’identità che emergono nei prodotti delle differenti culture, accresce anche la percezione di complessità. All’interno dei saggi di questa raccolta la complessità si riferisce tanto alla struttura dei sistemi linguistici presi in esame, quanto al concetto stesso di complessità nell’ambito dei quadri teorici della linguistica applicata, della pragmatica e semantica e della didattica delle lingue straniere. -
Tu sei qui. Come orientarsi nella tempesta dell'informazione digitale
Il mondo dell'informazione è in crisi. Notizie inattendibili inquinano la Rete e si diffondono nei social media condizionando non solo le scelte dei singoli cittadini, ma anche i destini politici di intere nazioni. False credenze e infondate ideologie sembrano trovare nuova linfa nelle narrazioni aumentate dai linguaggi del digitale. Smarcandosi dai toni apocalittici di quanti si compiacciono nel celebrare la morte della verità, Whitney Phillips e Ryan Milner in questo volume mettono a disposizione dei lettori efficaci strategie per imparare a destreggiarsi criticamente e responsabilmente in un ecosistema di dati e notizie entro cui dobbiamo imparare a vivere, cercando di essere parte della soluzione e non del problema. Secondo Phillips e Milner, infatti, nel complesso e torbido ecosistema dell'informazione ognuno inesorabilmente – e talvolta persino inconsapevolmente – gioca la sua partita, contribuendo a inquinare o a depurare l'ambiente circostante. ""Tu sei qui"""" è dunque una guida che, analizzando casi storici e fatti di cronaca, fornisce le coordinate per iniziare a orientarsi all'interno di una mappa informativa che evolve anche sulla base dei nostri comportamenti."" -
Africana. Rivista di studi extraeuropei (2021)
La rivista ""Africana"""" si presenta con una serie di lavori prodotti da studiosi di discipline relative a Afrina, America latina ed Asia, a significare la volontà di realizzare gli scopi del'Associazione di studi extraeuropei (ASE)."" -
Europe and Africa. The long search for common group
A year and a half after the new Strategy with Africa proposed by the European Commission was made public, the new partnership between the two continents is still being defined. The impact of the Covid-19 pandemic with Africa's first economic recession in 25 years and a sharp rise in poverty and debt has created new challenges for the two continents' agenda, highlighting new gaps to address on the way forward. With the European Union-African Union summit scheduled for February 2022, the definition of the new partnership is once again gathering momentum, while both sides are still trying to define common positions. Will these two ""natural partners"""" be able to tackle the most urgent challenges and turn them into opportunities for collaboration and engagement? What are the priority issues, and which ones are potentially most divisive? ISPI. L'ISPI è un think tank indipendente dedicato allo studio delle dinamiche politiche ed economiche internazionali fondato nel 1934. È l'unico istituto italiano – e tra i pochissimi in Europa – ad affiancare all'attività di ricerca un significativo impegno nella formazione, nella convegnistica e nell'analisi dei rischi e delle opportunità a livello mondiale per le imprese e le istituzioni. L'ISPI privilegia un approccio interdisciplinare e “policy-oriented” reso possibile da un team di ricerca di oltre 50 analisti e può inoltre contare su un network internazionale di 70 università, think tank e centri di ricerca. Nella classifica redatta dall'Università di Pennsylvania, l'ISPI si è posizionato al primo posto al mondo tra i “Think Tank to Watch” nel 2020."" -
Institutionalised (In)security: exploring the MENA region's governance crisis
After a decade of popular uprisings and civil wars, the Middle East and North Africa (MENA) region experiences a deep governance crisis. The transformation, weakening or even the collapse of state institutions has changed the security framework, with direct implications for the safety and security of civilian populations across the region. Security Sector Governance and Reform (SSG/R) has to cope with hybridity and institutional fatigue. This report explores the MENA region's governance crises, providing case studies on Libya, Iraq, Tunisia, and Yemen. How can we effectively bring about meaningful SSG/R in hybrid security orders? In which way is ""institutionalised insecurity"""" challenging traditional patterns of governance in vulnerable settings? ISPI. L'ISPI è un think tank indipendente dedicato allo studio delle dinamiche politiche ed economiche internazionali fondato nel 1934. È l'unico istituto italiano – e tra i pochissimi in Europa – ad affiancare all'attività di ricerca un significativo impegno nella formazione, nella convegnistica e nell'analisi dei rischi e delle opportunità a livello mondiale per le imprese e le istituzioni. L'ISPI privilegia un approccio interdisciplinare e “policy-oriented” reso possibile da un team di ricerca di oltre 50 analisti e può inoltre contare su un network internazionale di 70 università, think tank e centri di ricerca. Nella classifica redatta dall'Università di Pennsylvania, l'ISPI si è posizionato al primo posto al mondo tra i “Think Tank to Watch” nel 2020."" -
Il post-comunismo e le identità della transizione: prospettive est-europee
Il presente volume prende l'avvio da un Convegno internazionale intitolato Post-Communism and Identities: East-European Perspectives, tenutosi all'Università di Padova tra il 4 e il 5 giugno del 2015, raccogliendo una parte degli interventi presentati in quell'occasione e aggiungendone altri sul medesimo tema, con l'intento di costituire un omaggio e insieme di tenere viva la memoria delle attività e degli interessi scientifici di Giorgia Bernardele. Il Convegno era stato ideato, progettato e organizzato da Giorgia durante il suo ultimo anno come studentessa della Laurea magistrale in Lingue e letterature europee e americane e come allieva della prestigiosa Scuola Galileiana di Studi Superiori dell'Università di Padova. Patrocinato dall'Associazione Alumni della Scuola Galileiana e dal Dipartimento di Studi linguistici e letterari, il Colloquio ebbe un'ottima riuscita, con due giorni intensi e partecipati, ricchi di interventi e discussioni, in cui alcuni tra i migliori specialisti italiani delle questioni storiche e culturali dell'Est europeo avevano dialogato con studiosi provenienti dalla Romania, dalla Repubblica Moldova, dall'Ungheria, dalla Russia, dalla Bulgaria, dalla Serbia. Nel frattempo, tra l'ideazione del colloquio e il suo svolgimento, Giorgia Bernardele si sarebbe laureata, con un eccellente lavoro di folclore comparato romeno e slavo-orientale, e sarebbe stata poi ammessa al XXI ciclo del Dottorato in Scienze linguistiche filologiche e letterarie dell'Università di Padova, prima classificata all'esame di ammissione con un progetto di ricerca dedicato, ancora una volta, al folclore romeno in prospettiva comparata. Nell'autunno del 2016, alla fine del suo primo anno di Dottorato, mentre si trovava a Mosca a compiere studi e ricerche presso il Centro di tipologia e semiotica del folclore dell'Università di Scienze umanistiche, Giorgia stava lavorando anche all'allestimento degli Atti del Convegno sul Post-comunismo. La sua improvvisa scomparsa avrebbe tragicamente interrotto tutto questo. L'auspicio è che questo volume contribuisca a mantenere vivo lo spirito di libertà e di intelligenza che ha sempre animato i pensieri e le ricerche di Giorgia. -
La paura del «leviatano» europeo: globalizzazione, euroscetticismo e crisi della democrazia
Il volume si propone di investigare il tema della paura del “Leviatano”, del super-stato europeo, conseguenza della secolare concezione naziocentrica della realtà in sempre più palese divergenza con il punto di vista sovranazionale richiesto dai processi di interdipendenza e globalizzazione. L’indagine, caratterizzata da un approccio interdisciplinare, si focalizza sulle radici storiche dell’interpretazione naziocentrica dei fenomeni politico-sociali con riferimento alla storia dell’Europa continentale e del sistema europeo degli Stati, sulle ragioni della sua crisi in relazione alla crescita dell’interdipendenza globale e sulle resistenze al suo superamento nel contesto del processo di integrazione europea. I saggi raccolti nella prima parte del volume trattano, da un lato, dell’evoluzione dell’idea di Stato nazionale accentrato sovrano e, dall’altro, della nascita e dello sviluppo di proposte politiche alternative incentrate sulla soprannazionalità nel pensiero politico, filosofico e culturale nel XIX e XX secolo. La seconda parte è invece dedicata all’Unione Europea, del quale i contributi analizzano positività e potenzialità, così come criticità e contraddizioni. -
Governare l'intelligenza artificiale. Spunti per la progettazione di sistemi di intelligenza artificiale legali, etici e robusti
Il volume intende facilitare la conoscenza e l’approfondimento di un tema che sta tuttora alimentando discussioni e conversazioni nei contesti giuridici, governativi e industriali sia in Italia che all’estero: l’Intelligenza Artificiale e il suo uso. È fondamentale avere consapevolezza dell’impatto che l’Intelligenza Artificiale ha e potrà avere nella vita quotidiana dal punto di vista della trasformazione digitale già in corso da anni, con conseguenze sulla privacy dell’individuo, sugli iter normativi nazionali e internazionali e sul governo delle tecniche decisionali; proprio per questo motivo il lavoro, pensato anche per i lettori meno esperti, è utile per chi vuole comprendere i principi fondamentali dell’IA e di conseguenza poter seguire e approfondire le evoluzioni in corso. -
La funzione Joyce nel romanzo italiano
Esiste una funzione Joyce nel romanzo italiano? È possibile rintracciare elementi e questioni che l'esperienza joyciana ha sollevato, e con cui i successivi narratori italiani hanno fatto i conti? È insomma lecito parlare di ""funzione Joyce""""? Sono queste le domande da cui scaturisce questo volume. In alcuni casi è stato necessario ritornare alla prima ricezione su rivista, in altri si sono indagate l'avanguardia e la neoavanguardia, in altri casi ancora si è puntato l'occhio sugli anni Sessanta o specificamente su Gadda. 11 risultato finale è quello di una fotografia omogenea, che testimonia in che modo Joyce ha influenzato il corso e lo sviluppo del romanzo italiano del XX secolo."" -
I diritti umani tra aspetti giuridici e rappresentazioni: prospettive interdisciplinari
I diritti umani, poco rispettati nel mondo sia quando il Diritto dei singoli Stati tende a proteggerli, sia quando esso non è formulato e applicato in modo da tutelarli, sono anche alla base di tante espressioni artistiche. La letteratura, le arti visive, la musica, il teatro e il cinema (indicando queste come forme artistiche che in vario modo ne racchiudono altre) parlano al cuore, oltre che alla mente, e sono fondamentali nella vita individuale e sociale anche per la loro capacità di muovere alla riflessione e, a seconda della ricettività dello spettatore, all'azione, innescando meccanismi di empatia e solidarietà; rivestono inoltre un ruolo importante nella formazione dell'immaginario collettivo e della memoria storica. In questo volume, ideato e curato da Valentina Ripa, autrici e autori di diverse esperienze e ambiti scientifico-disciplinari approfondiscono ciascuno un argomento sulla base delle proprie competenze, apportando importanti contributi di conoscenza e di riflessione e interagendo anche sulla base di spunti non strettamente legati alle materie di riferimento (che sono giuridiche, linguistico-letterarie, storiche...). -
AOQU. Achilles Orlando Quixote Ulysses. Rivista di epica (2021). Vol. 2/2: La morte dell'eroe
La rivista «AOQU» nasce da un progetto del gruppo di ricerca Ottava rima, avviato nel 2018, nel contesto di un Piano di Sostegno alla Ricerca del Dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici dell'Università degli Studi di Milano. Il gruppo, rivolto all'italianistica e in particolare all'ottava come ricettore di generi nel Rinascimento, ha pensato con la proposta di «AOQU» di aprire lo sguardo a un panorama più ampio in termini cronologici, geografici e disciplinari, per guardare all'epica non solo come genere, ma anche come registro e sistema valoriale che ha accompagnato l'uomo nel passato e tuttora lo accompagna nella lettura della realtà. Se il mondo marino è il luogo per eccellenza in cui l’eroe, e più in generale l’uomo, viene messo alla prova attraverso le sfide della fortuna, il fascino dell’ignoto e le prove del viaggio, l’epica che gli dà voce non soltanto fornisce un diverso sistema di scenari, episodi, imprese ed avversari rispetto a quello dell’epica militare di terra, ma impone anche una retorica differente e un campo metaforico altro: questioni che meritano una trattazione autonoma. Il secondo numero di «AOQU», dunque, percorre un viaggio non solo nei mari noti della letteratura occidentale, lungo rotte segnate da alcuni dei capolavori del passato, ma sperimenta anche più arditi pileggi in acque poco frequentate o lontane.