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Mondo meraviglioso. Il segreto della Calvana
C'è un segreto che Dor, detto ""il Biondo"""", porta con sé fino dai giorni vissuti da partigiano sulla Calvana. C'è un figlio disabile che lo introdurrà all'amore vero. C'è Rossella che lo tiene coi piedi piantati per terra, e Lidia che lo ispira a volare alto nei sogni. C'è Berto di cui non si trova più il corpo, Virgilio il farmacista poeta, Annador che porta nel nome il nome di lui e con quello un passato sempre presente, tanti altri personaggi che fanno parte di un caleidoscopio in azione. E poi c'è la Storia che scorre sullo sfondo: l'Italia della Liberazione, quella degli anni Sessanta, lo sbarco sulla Luna e gli anni di piombo, il rapimento Moro e l'arrivo dei computer. E un filo conduttore che guiderà Dor attraverso le pieghe dell'esistenza: l'obbedienza a un comandamento d'amore universale senza tempo né contingenza che lo accompagnerà fino alla soglia di un """"mondo meraviglioso"""". Romanzo corale narrato con stile asciutto e incisivo, è l'affresco di una generazione in continua ricerca di punti fermi nel vortice di nuove tecniche e nuove ideologie."" -
Le ricette vegetariane della mi' nonna. 89 piatti della tradizione Toscana per tenersi in salute e godere tutto l'anno
Dopo le ""Ricette della mi' nonna"""", Fabrizio Baroni torna a raccontarci i piatti della cucina toscana, stavolta preparati senza l'uso di carne e con pochissimi derivati animali (latte e uova). Alcune ricette tradizionali sono già di per sé vegetariane: basti pensare alla ribollita, ai fagioli all'uccelletto, ai dolci. Altre possono essere opportunamente modificate o alleggerite della componente """"animale"""" senza comprometterne la bontà. Il risultato è un tripudio di antipasti, primi, dolci e merende preparati con un occhio alla salute e un altro al portafoglio."" -
Una profezia della fraternità. Madre Quintilla Soligo. Fondatrice delle Sorelle Apostole della Consolata
Il volume ricorda l'avventura umana e spirituale di Madre Quintilla Soligo, che il 16 novembre 1949 fondò a Firenze l'ordine delle Sorelle Apostole della Consolata. A partire dalla nascita nel 1910 a Trevignano (Treviso), il testo ricostruisce gli eventi salienti della sua vita, come l'ingresso a soli diciotto anni nell'Istituto delle Suore Missionarie della Consolata di Torino, la professione perpetua nel 1936 a Mogadiscio e l'attività missionaria in Somalia, quindi l'esperienza a Firenze nell'Opera Madonnina del Grappa, dove assiste ragazzi orfani di guerra. Il libro non è soltanto una biografia, ricca di informazioni preziose e inedite, ma la traccia di un cammino interiore, ricco e suggestivo, che porteranno Quintilla a essere madre e fondatrice di una nuova famiglia religiosa, tra le prove e le consolazioni di Dio. ""Questa vita"""", scrive l'autore nell'introduzione, """"al di là della sua apparente semplicità, nasconde uno straordinario segreto che vogliamo capire e valorizzare per la sua esemplare testimonianza di luce e di grazia. Anche perché è un segreto che riguarda tutti i cristiani"""". Presentazione di monsignor Claudio Maniago."" -
La mappa
Nella biblioteca storica della Certosa di Firenze viene ritrovata una pergamena sulla quale sono riprodotte undici misteriose figure. Il documento, custodito dentro la copertina in cuoio di un codice trecentesco di un'antica corporazione, si rivela essere una vera e propria mappa. Inizia così un'appassionante e intrigante indagine che coinvolge un ricercatore di storia fiorentina, uno psicologo, una studiosa del rinascimento e due monaci benedettini, che proveranno a interpretare quei segni e a scoprire dove conduce la mappa. -
Strano il signor stravideo. Una fiaba moderna per grandi bambini
Quando si mette a tavola, per lui, mangiare una coscia di pollo arrosto o un piatto di spinaci, è la stessa cosa. Non sa più distinguere il profumo di una rosa dal puzzo dello scappamento della sua automobile e carezzare il soffice maglione di lana che gli ha fatto la mamma per il compleanno, è come passare la mano sulla grattugia del formaggio che tiene in un cassetto della cucina, ma soprattutto, pur avendo le orecchie per sentire, non distingue più nessun rumore e suono. Tanto è vero che il rombo di un tuono, per il signor Stravideo, ha la stessa armonia di una canzone. Gusto, tatto, udito e olfatto lanciano un S.O.S.: per quanto fondamentali per l'uomo, rischiano quotidianamente di essere soffocati dalla vista, la vera star celebrata dai moderni media. Anche il signor Stravideo, come tanti di noi, è vittima inconsapevole di questa situazione, ma sarà un fazzoletto calato sugli occhi a fargli riscoprire un mondo bellissimo pieno di suoni, odori e sapori. Età di lettura: da 10 anni. -
Granny's recipes. 145 wholesome traditional Tuscan dishes to relish all year round
Le ricette di famiglia, trasmesse da una generazione all'altra, sono un patrimonio inestimabile, specialmente in Toscana, dove la tradizione della buona cucina casalinga è ancora tanto vigorosa da imporsi come paradigma anche in ristoranti e trattorie. Il bello delle ricette di casa, poi, è che aggiungono sempre qualcosa alla solita preparazione, quel tocco di fantasia, quella variante geniale, quell'accorgimento che la rende ancor più gustosa. E così Fabrizio Baroni, fisico prestato alla gastronomia, ha trascritto le ricette ereditate e rivisitate da sua nonna Giovannina e le ha raccolte in questo volume, che tra i molti pregi ha anche quello dell'essenzialità. Sì, perché visto che se c'è un merito che distingue la cucina toscana da ogni altra scuola gastronomica è quello dell'essenzialità, della semplicità, della parsimonia, anche le ricette debbono essere spiegate in maniera essenziale, sintetica, asciutta, senza tante sbrodolature né tanti paroloni, proprio come fece a suo tempo il grande Pellegrino Artusi, facendosi comprendere da chiunque al primo sguardo. aLa tradizione toscana più le ottime idee di nonna Giovannina: oltre cento ricette da leccarsi i baffi! -
Il Valdarno inferiore nel 1944
Basato su documenti d'archivio, resoconti e testimonianze orali, il volume ripercorre le vicende che insanguinarono il Valdarno tra Firenze e Pisa nel tragico anno 1944, e particolarmente nei mesi in cui il passaggio del fronte determinò l'aggravarsi delle condizioni della popolazione, esposta ad atrocità d'ogni genere, e l'inasprirsi della violenza dei nazifascisti costretti alla ritirata. La narrazione, muovendo da Firenze e seguendo il corso dell'Arno, ci accompagna attraverso luoghi insanguinati dalla barbarie: San Vincenzo a Torri, Mosciano e San Martino alla Palma presso Scandicci, Montelupo Fiorentino, Capraia e Limite, Empoli con Bassa e Gavena, Granaiolo, Fucecchio, San Miniato, Palaia, Calcinaia e il Monte Pisano, Vecchiano e Pisa coi suoi dintorni, senza dimenticare i martiri di Prato che con tanti altri toscani salirono su un treno per Mauthausen per non fare più ritorno. -
Percorsi di luce. La nonna racconta il volto dei santi. Ediz. illustrata
I santi sono tantissimi. Ognuno è diverso dall'altro, ma tutti provengono dalla stessa sorgente e tendono al medesimo traguardo: la dimora del Padre Celeste. Esempi di virtù cristiane e universali, sono portatori di gioie, dolori, emozioni, sentimenti e desideri che, a ben guardare, appartengono anche a noi. Dal discepolo Pietro a Simone di Cirene, da Lazzaro resuscitato da Gesù a Saulo folgorato sulla via di Damasco, per arrivare a figure recenti come Madre Teresa di Calcutta e Padre Pio: una straordinaria galleria di personaggi unici, tutti orientati alla ricerca di un senso profondo per l'esistenza. Età di lettura: da 4 anni. -
A tavola apparecchiata. Custodi della tradizione nella cucina quotidiana. Dal fattore a nonna Giuditta
La cucina toscana è ormai nota e celebrata in tutto il mondo. Ma se alcuni piatti classici hanno fatto la storia, e sono oggi riproposti dai più grandi chef o serviti ogni giorno ai turisti, altre pietanze tradizionali sono sempre meno presenti sulla nostra tavola e rischiano di essere dimenticate. Come ad esempio i ""ciccioli"""", ossia gli avanzi del maiale ridotti a piccoli pezzi e bolliti, o il """"cappone allo specchio"""", arricchito da una squisita gelatina. E ancora il sugo """"scappato"""", l'""""insalata de'santi"""", il """"roventino"""". L'autore, esperto di tradizioni toscane, attinge ai ricordi di famiglia e alle testimonianze del mondo contadino per riproporci queste ricette speciali che ci riporteranno ai tempi dei nostri nonni: piatti popolari, fatti con ingredienti semplici e reperibili a chilometro zero'. Vere e proprie leccornie che, assieme ai cibi più famosi - crostini, bistecca, ribollita... vanno a comporre questo ricettario che stuzzicherà la curiosità insieme all'appetito."" -
Il popolo va a Viareggio. Racconti di campagna
"Era il tempo dei solleoni, verso la fine di luglio. Il Popolo si era svegliato con il primo sole. Dalla finestra priva di scuri la luce entrava ancora mite, fuori l'aria era limpida e una brezza leggera portava profumo di mare... """"Guerrino Anchioni, detto """"il Popolo"""", è tornato. Il contadino toscano nato dalla penna di Remo Teglia è protagonista di nuove avventure in uno scenario bucolico al limite tra la favola e il reale. Ormai cinquantenne, il candido e simpatico bracciante avrà a che fare con il fascismo e la camicie nere, oltre che con la consueta giostra di personaggi emblematici e macchiette che lo accompagneranno nei suoi viaggi e nelle sue scoperte. Sullo sfondo, una campagna di cent'anni fa dipinta con grande senso del ritmo, gusto per l'aneddoto, e un infinito amore per la terra." -
Agenda Amica 2016. Imperziosita da storie e aneddoti della Toscana
Festività, santi e patroni, ma anche storie e curiosità della nostra regione: questa è l'Agenda amica con cui Pierfrancesco Listri ci accompagna per tutto il 2016. Oltre agli indirizzi utili (come uffici amministrativi e farmacie, ma anche musei e biblioteche) troviamo consigli di lettura per libri e fumetti, e ancora grandi canzoni, film e programmi televisivi, filastrocche e proverbi divertenti, aneddoti dal nostro passato, e una grande raccolta dei piatti più importanti della cucina toscana. In tempi di smartphone e tablet, questa agenda è pensata per chi non ha più vent'anni, e ancora apprezza sfogliare le pagine di un libro piuttosto che quelle di un sito Internet. -
Sanguinacci. Storia ragionata dell'utilizzo del sangue nella cucina tradizionale
Che cos'hanno in comune piatti come il sanguinaccio, il buristo e il roventino? La materia prima con cui sono preparati: il sangue, liquido prezioso tanto da essere considerato sinonimo di vita, ma anche elemento base di molte ricette fin dai tempi antichi. Ripercorrendo la storia dell'uomo dalle popolazioni della Mesopotamia fino ai giorni d'oggi, passando per l'antichità romana e il Medioevo, l'autore ci racconta come il sangue abbia sempre provocato timore, stupore o senso di reverenza, e passa in rassegna i significati assunti dal liquido vitale nelle diverse culture. Molti popoli ne hanno fatto uso in cucina, e la tradizione gastronomica italiana non è da meno: il saggio si chiude così con un'ampia rassegna di pietanze suddivise per regione, ricette appartenute alla tradizione povera che racchiudono un patrimonio di sapori e profumi da recuperare. -
Viaggi e viaggiatori. Il Mugello a tavola e in calesse
Se oggi per gran parte di noi è facile viaggiare in sicurezza, per lavoro o per turismo, nei secoli passati le difficoltà non mancavano. Attraversare l'Appennino è impresa di mezz'ora grazie a un'autostrada a sei corsie, ma c'è stato un tempo in cui dovevamo essere disposti a sopportare una lunga traversata, magari sostando in luoghi scomodi, pericolosi o poco igienici. Passo dopo passo il mondo è cambiato, ma in questo libro si vuole ricordare il tempo che fu parlando di osterie, ricette e memorie di personaggi celebri che hanno visitato la zona del Mugello e ne hanno fatto menzione nelle proprie opere. -
La pesca del giunti
Nella Livorno degli anni Sessanta un piccolo gruppo di amici, male assortito eppure affiatato e solidale, si riunisce per mangiare, bere, e cantare: è la ""combriccola del mercoledì"""".Un giorno questa improbabile congrega si prende a cuore il problema delle tante famiglie senza casa, costrette a vivere nelle baracche a ormai vent'anni dalla fine della guerra. L'idea è rubare un prezioso cimelio cittadino, custodito nella Biblioteca Labronica, e chiedere al Comune come riscatto un impegno solenne a risolvere definitivamente la questione. Il furto viene portato a termine in modo rocambolesco, innescando una tragicomica serie di eventi che culminerà in un finale davvero inaspettato."" -
La memoria di Dante nell'arte dei cantastorie dalla Castellana di Vergi alla dolente Pia. Con la versione integrale dei poemetti in ottava rima: «La Pia de» Tolomei» (quattro versioni), «Il conte...
I cantastorie e i poeti popolari sono stati tra i più appassionati cultori e divulgatori di Dante Alighieri. È grazie a loro se le rime del Divin Poeta sono giunte fino a noi, arrivando anche a un pubblico che non aveva potuto apprendere la poesia nelle aule scolastiche e nelle accademie, ""formandosi"""" semmai nelle botteghe delle città o dei villaggi.La tradizione orale ha raggiunto il cuore di un popolo occupato quotidianamente nel duro lavoro dei campi, nei boschi, nella solitaria custodia dei greggi e delle mandrie. Dove il libro non è mai arrivato, lo ha fatto la parola cantata e recitata: è così che le grandi storie hanno messo radici profonde."" -
L' arte di mangiar selvatico. L'uso delle erbe spontanee nella tradizione popolare
Utilizzare le erbe in cucina è diventata ormai una moda: spinti dal consumismo, ci siamo allontanati da un passato dove le risorse vegetali erano parte integrante e imprescindibile dell'alimentazione. Ma in queste pagine non troverete piatti ""new age"""" o consigli per aperitivi """"foraging"""", bensì corpose ricette tradizionali, nate per saziare fami ataviche e ristorare corpi esausti.Del resto, nella tradizione, per """"erbi"""" ci si andava per necessità, più che per passione. E il loro utilizzo era soprattutto la risposta a un bisogno: quello di cibo a costo zero, capace di colmare stomaci vuoti e di curare disturbi che nessun medico si prendeva la briga di diagnosticare. Chissà se un giorno questa antica tradizione di raccoglitori, così affascinante, non possa tornarci nuovamente utile."" -
Tinto pezza e l'anello del pescatore
Siamo nel 1271. Un giorno di settembre alla bottega di Tinto Pezza giunge uno strano messaggero per incaricare il sarto di una missione segreta: portare a Viterbo quello che ancora oggi è chiamato l'""Anello del Pescatore"""". In città, nel palazzo che oggi si chiama appunto """"dei Papi"""", da più di 1.000 giorni si sta svolgendo il conclave più lungo e complicato della storia.Nel tragitto tra la Toscana e la Tuscia, che Tinto Pezza percorrerà con uno straordinario cavallo rosso di nome Fulgur, ne accadranno di tutti i colori: dal furto dell'anello all'incontro con il predicatore San Bonaventura da Bagnoregio, fino alla tanto desiderata elezione papale. Età di lettura: da 7 anni."" -
Trottolo. Sei nuove avventure
Ritorna Trottolo, protagonista di mille avventure vissute a contatto con la natura. Confrontandosi con gli abitanti del villaggio, con le piante e con gli animali che lo circondano, il simpatico nanetto ci insegnerà l'attenzione per l'ambiente e per suoi piccoli, meravigliosi segreti. Illustrazioni di Emanuela Colombo. Età di lettura: da 6 anni. -
I dintorni di Firenze alla destra dell'Arno. Quartieri, borghi, colline, curiosità e misteri
Firenze è ricca di chiese, palazzi, musei, opere d'arte. Ma altrettanto preziosi sono i dintorni, disseminati di ville e castelli, borghi antichi e monasteri, oltre a scorci paesaggistici indimenticabili. Le zone che circondano la città e la incorniciano sono state celebrate da grandi poeti e scrittori, e ci offrono importanti testimonianze storiche: racconti di assedi e battaglie, congiure e alleanze, geniali invenzioni, leggende e fatti di cronaca che non tutti ricordano. Passeggiando nel verde, tra i campi e i boschi, lungo i cipressi che coronano le caratteristiche strade di campagna, o anche sfogliando le pagine di questo libro, torneremo indietro di qualche secolo per rivivere gli episodi più memorabili del nostro passato. -
Tutti insieme allegramente
Peccato che i nostri amici animali non possano parlare... chissà quante storie interessanti ascolteremmo se potessimo comprendere il loro linguaggio! Forse sono le stesse storie che l'autrice di questo libretto ha immaginato per noi, affidandosi alla fantasia e a tanti bellissimi disegni. Età di lettura: da 8 anni.