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Acini e cantar di tino. Un secolo e mezzo di botti in legno
L'azienda Galanti & Roselli, premiata fabbrica meccanica di fusti per l'esportazione di vino e olio, nasce nel lontano 1878, per poi prendere il nome di Carmignani Botti e Fusti nel periodo tra le due guerre mondiali. Filippo, oggi alla guida dell'azienda di famiglia, ha iniziato a lavorarci all'età di quattordici anni, imparando ben presto a capire le dinamiche di quell'ambiente, ad acquisirne il vocabolario, a prendere confidenza con gli strumenti e le tecniche di lavorazione che si tramandavano di generazione in generazione da più di un secolo Dalla sua lunga esperienza nasce questo affascinante racconto che ci parla di botti, fusti, tini e caratelli, e più in generale del valore dell'esperienza e della tradizione che sono alla base del sapere artigiano. -
Cantare di vino. Cicalate e letture poetiche in lode del vino. Con un glossario di oltre 500 aggettivi, da Abboccato a Zuccherino
Immancabile protagonista di pranzi e cene, libagioni e tanti altri momenti conviviali, il vino ha da sempre un ruolo di rilievo anche in letteratura. Ne è prova questa curiosa antologia poetica che, partendo dalla Bibbia e dai classici greci e latini, arriva fino ai tempi moderni, passando per ""mostri sacri"""" come Ludovico Ariosto o Niccolò Machiavelli. Tra una digressione sul famoso disciplinare del Chianti e qualche poesia in vernacolo, la lettura scorre tra aneddoti e citazioni, culminando in un ampio glossario di aggettivi """"vinicoli"""" e una curiosa appendice sulla grappa."" -
Don Gino Bonanni. Educatore e maestro di spiritualità testimone dei valori autentici della fede
Don Gino Bonanni (Vicchio, 1913 - Firenze, 1995) è stato un personaggio chiave della storia della Chiesa fiorentina. Ordinato sacerdote nel 1937 dal cardinale Elia Dalla Costa, negli anni Quaranta è vicario a San Giovanni Maggiore (Borgo San Lorenzo), poi a Montespertoli, incaricato di ricostruire la chiesa distrutta dalla guerra. Sarà poi pievano a Borgo San Lorenzo e infine parroco della Badia Fiorentina. Nel 1958 era stato nominato Rettore del Seminario di Firenze, incarico per il quale è stato punto di riferimento della formazione di una generazione di preti. -
La casa dello Ximenes. E altri racconti minimi
Lelio da Stradella, funzionario granducale e poeta, sperimenta sul corpo del proprio amante il piacere dell'assassinio. Comincia da allora una lunga serie di omicidi, mentre intorno si diffonde lo spettro mortale della malaria. Sarà un'apparizione inquietante a segnare la fine dei delitti: l'immagine di un uomo avvolto in un pastrano nero, accompagnato dal suono sinistro di migliaia di campanelle. Sullo sfondo la casa dello Ximenes, una volta simbolo del progresso, lentamente viene distrutta dal tempo e dalla salsedine. -
Ulvi Liegi. Momenti del postimpressionismo in Toscana
Tra i motivi prediletti della pittura di Ulvi Liegi (pseudonimo di Luigi Levi, 1858-1939) ci sono i parchi nella bella stagione, le marine, le vedute di Livorno. Una quotidianità senza enfasi fa da sfondo alla sua opera, senza che elementi perturbanti scalfiscano un mondo da cui sono escluse le asprezze dell'esistenza. Una produzione tutta in chiave intimistica, lontana dai temi propagati dalla cultura dominante, tanto compatta sul piano iconografico quanto variegata su quello della forma. Liegi adotta di volta in volta ritmi pacati o si concede a esperimenti più liberi, ai grafismi nervosi e alle audacie compositive di una scrittura elementare. Su tutto spicca il colore, mai steso in modo omogeneo ma per risaltarne le continue variazioni, via via sempre meno aderente al dato oggettivo, sempre più lontano dal realismo, in un aggregato coloristico fatto di dissonanze più che di accordi armonici. Il volume raccoglie circa un centinaio delle sue maggiori opere, pubblicate tutte a colori e a piena pagina. In apertura il saggio di Stefano Fugazza ""Momenti del postimpressionismo in Toscana"""". Concludono l'opera un testo biografico e una bibliografia aggiornata. Prefazione di Sira Borgiotti."" -
Giovanni Bartolena. Un novecentista sulle orme della Macchia
Spirito libero e anarcoide, Giovanni Bartolena (1866-1942) traduce le proprie inquietudini in un'arte inconfondibile. Eredita dai grandi predecessori di area toscana, Fattori in primis, l'idea di un rapporto diretto col mondo da riprodurre, il senso etico dell'artista. Ne deriva un'arte ""viva"""" in cui il vero è scoperto in tutta la sua ricchezza, anche negli aspetti più umili e quotidiani, in cui la semplificazione descrittiva porta alla spiritualizzazione del principio di realtà. Dai macchiaioli eredita anche il senso del colore. Colori caldi e puri stesi direttamente dai tubetti, con un impeto fisico che ha fatto supporre una sorta di preveggenza gestuale, se non addirittura una precorritrice meditazione tachiste. L'organizzazione dell'immagine gli giunge per via spontanea, senza studio, secondo una geometrizzazione dello spazio libera da ogni precetto e una modulazione della luce che crea un tempo statico. Il volume raccoglie circa un centinaio delle sue maggiori opere, pubblicate tutte a colori e a piena pagina. In apertura il saggio di Nicoletta Colombo """"Un novecentista sulle orme della Macchia"""". Concludono l'opera un testo biografico e una bibliografia aggiornata. Prefazione di Sira Borgiotti."" -
Spiritualità e storia nell'opera di Rodolfo Doni
Questo volume raccoglie gli atti del convegno internazionale Spiritualità e storia nell'opera di Rodolfo Doni (Firenze, Istituto Lorenzo de' Medici - 25 febbraio 2008). È approfondito il discorso critico sulla vasta produzione (romanzi, racconti, saggi, diari, biografie, drammi) di Rodolfo Doni, considerato il maggiore scrittore cattolico italiano dei nostri giorni. Oltre ai motivi religiosi e teologici, Doni attinge costantemente agli eventi della vita di ogni giorno, alle vicende della politica, ai fatti della cronaca e della storia, nonché all'autobiografia, per creare un'infinita galleria di personaggi che si fanno felice espressione delle problematiche e delle crisi contemporanee, incluse quelle che logorano il nido della famiglia. Le storie di Doni, stese con un linguaggio ricco di toni poetici e di semplice complessità, mostrano un narrato fine e molto esperto nel gioco combinatorio delle strutture, nell'impiego delle tecniche diegetiche, nella creazione della tensione drammatica, nell'analisi dei comportamenti umani e della coscienza. -
Il mediatore di rifiuti
Una spy story di fantasia realistica, un giallo con risvolti sociali, ecologici e ambientali. È l'indagine di un giornalista sulla misteriosa sparizione di una nave. Si teme dolosamente affondata. Questa indagine s'intreccia con quella di un commissario di polizia alle prese con la morte di uno sconosciuto, in un presunto incidente stradale. Si fa strada l'ipotesi che la scomparsa dell'imbarcazione si debba attribuire a un atto di terrorismo contro la base americana Camp Derby di Livorno, con il conseguente coinvolgimento dei Servizi segreti. Le indagini del commissario porteranno alla scoperta di un progetto di penetrazione criminale in Toscana da parte di alcuni clan camorristici legati al traffico di rifiuti tossici. Ma sarà il giornalista a far luce sulla sparizione della nave. -
Caramelle
In una casa alla periferia di Prato viene trovato un cadavere carbonizzato in un forno da pizze. Motivo apparente: una rapina. Le indagini sono affidate all'ispettore Pautasso, torinese trapiantato in Toscana, che non ne vuole sapere di archiviare il caso. Da questi dati iniziali, l'autore fa scaturire un intrigante gioco tra presente e passato, rievocando un periodo drammatico per la storia del nostro paese: quello dell'occupazione tedesca. -
Cafiero Filippelli. Giochi d'ombre oltre il vero
Cafiero Filippelli (1889-1973), dapprima partecipe dei fermenti dello storico Caffè Bardi, quindi membro del Gruppo Labronico, deve ascriversi a quegli innovatori della sintassi macchiaiola in direzione di un personale e suggestivo divisionismo, nonché del postimpressionismo. Sia nell'ambito delle mostre del Gruppo Labronico, sia nelle sedi dell'Internazionale degli Amatori e Cultori di Roma, della Biennale di Venezia, della Primaverile Fiorentina e della Quadriennale di Torino, Filippelli assurge alla fama di ""mago degli interni"""", specializzato in effetti di luce artificiale. Spesso sottovalutato dalla critica anche in ragione di tale fama, l'artista viene ora finalmente riletto nella giusta complessità di una tempra creativa tutt'altro che univoca. Fedele certamente all'insegnamento fattoriano, saprà comunque trovare una formula personale dapprima grazie a una seducente rilettura delle avanguardie spagnole, in particolare Zuloaga, quindi, a partire dagli anni Trenta, tramite un'ambizione compositiva in linea con il Novecento Italiano."" -
Teoria e tecnica della pappa col pomodoro
Teoria e tecnica della pappa al pomodoro. Ma anche pensieri, racconti, ricordi, riflessioni, poesie e canzoni che ruotano intorno a questo storico piatto della cultura toscana. Un vero viaggio alla scoperta di una pietanza all'apparenza semplice, ma che può diventare originale sovvertendo la tradizione. Largo alle cozze e alle uova, dunque. -
Maria Lorena Pinzauti Zalaffi. L'incanto del colore. Opere 1940-2008
È il catalogo della mostra antologica realizzata a Montecatini Terme (Pistoia) nel settembre 2008. Contiene testi di Riccardo Nencini, Cristina Acidini, Antonio Paolucci, Giovanna Maria Carli, Eugenio Marino O.P., Gabriela Elena Bogdan, Anita Valentini, Silvia Ranzi, Annamaria Masieri, Gianni Conti, Stefano De Rosa, Giovanna Carocci, Maria Bigazzi oltre a un'intervista biografica di Giovanna Maria Carli, un'antologia critica e un catalogo a colori di circa 150 opere (suddivise nelle sezioni I fiori, I paesaggi e Le figure) 63 delle quali affiancate da schede critiche di Gabriela Elena Bogdancon. -
Per amore o per finta
Inizia così la storia di un commissario televisivo di grandissimo successo che, nell'ignoto e inquietante buio nel quale si trova, rimonta tutto il ""girato"""" della sua vita fra ovvi timori e lucida ironia. Hans Christian Coltellass, autore e regista delle sue fiction, è molto abile. Attinge le sue storie da quel che il pubblico desidera ed è pienamente soddisfatto quando le sue finzioni continuano a vivere nella realtà. Il protagonista del romanzo, attore per caso, si lascia vivere, persino nella sua lunga storia d'amore con la sorprendente Mary Effy, manager di una famosa linea di profumi. Ma anche questa storia, che percorre gran parte del libro come una simbolica chiave di lettura, rivela infine tutta la sua virtualità. La narrazione si muove lungo due direttrici: una riguarda le riflessioni del protagonista sulla sua condizione e su quel che teme gli possa accadere, l'altra le vicende del suo lasciarsi vivere, fino al riscatto finale, fra effetti comici e grotteschi."" -
Napoleone in sala stampa. Strategie d'immagine nella storia
Spin doctor è il termine coniato dal giornalista americano William Safire nel 1984 per definire i consulenti politici che elaborano strategie d'immagine. Spin è un effetto rotatorio particolare che si dà alla palla da baseball, per cui la traduzione maliziosa potrebbe essere ""dottori del raggiro"""". Nella Storia molti personaggi sono stati anche degli eccellenti spin doctor per la capacità di rendere popolari alcune scelte politiche, di volgere a proprio favore un evento negativo. Giulio Cesare e Napoleone sono stati dei veri maestri in questo campo. Ci sono state poi situazioni in cui campagne di stampa hanno determinato le scelte politiche o personaggi il cui reale profilo è sublimato nel mito (da Lawrence d'Arabia a Che Guevara). Ma talvolta la Storia si vendica. Per una sorta d'eterogenesi dei fini è accaduto che anche le più raffinate tecniche di comunicazione siano state vanificate dall'emergere di fattori concomitanti o da un dark side dei protagonisti che ha determinato un atteggiamento contraddittorio e non suscettibile di essere manipolato."" -
Chi m'ha 'nculato le paìne?
Riuscirà il giovane Tommy a trovare l'anima gemella, l'amore perfetto che finora sembra non esistere? Riuscirà, insieme ai suoi due strampalati amici, a fronteggiare una banda di temibili bulli che semina il terrore per le strade del suo paese? Ce la farà la grassottella Marisa a fare colpo sul ragazzo amato, tra le insidie dei pregiudizi sull'aspetto fisico, i progetti di un crudele uomo d'affari e i folli personaggi del Circolo Tennis più strano e pazzo del mondo? Due storie, ""Chi m'ha inculato le paine?"""" e """"Storia di San Valentino"""", che hanno l'amore come filo conduttore. L'amore desiderato, quello cercato disperatamente, quello dimenticato, quello che forse non ha un'età. Il più importante dei sentimenti umani."" -
L' eroe non è di carta
Il maresciallo Andrei, calabrese, sta indagando sul rapimento di Silvia, un'affermata scrittrice da lui amata in gioventù ai tempi della Scuola Sottufficiali Carabinieri frequentata a Firenze. La donna è stata rapita in concomitanza con l'uscita del suo ultimo libro, l'ennesimo sulle avventure del maresciallo Santi, chiara trasposizione idealizzata di Andrei che all'epoca della loro storia decise di inseguire la carriera rinunciando all'amore. Personaggio dalla simpatia irresistibile, il maresciallo Andrei non è solo l'ispiratore dei romanzi di Silvia, ma anche l'eroe delle storie di Cesare, aspirante scrittore di gialli che per vivere fa il guardiano. Il tema dello scrivere innesca così un gioco di scatole cinesi in cui la fiction contiene la realtà e viceversa, tanto da arrivare alla risoluzione del caso dopo non pochi e sorprendenti colpi di scena. -
Terre dei nostri spiriti. Incontri dell'era postocoloniale (1968-1977)
Il lungo viaggio di Valerio Brunetti al seguito delle maggiori imprese internazionali impegnate nella realizzazione di grandi opere di ingegneria inizia in Australia nel 1966 e prosegue fino al 1977, toccando Libia, Pakistan, Nigeria ed Eritrea. Il suo ruolo di tecnico nei cantieri diviene presto quello di testimone di piccole storie quotidiane segnate dalla sofferenza di popoli abbandonati al proprio destino e di eventi storici che hanno lasciato ferite mai risanate in numerosi Paesi scossi da lotte interne e appesi alle scelte di governi corrotti. L'autore mette a nudo le contraddizioni della politica occidentale a scapito di coloro che, una volta liberati dal giogo del colonialismo, avrebbero dovuto conquistare il benessere ed invece son precipitati in un eterno presente di profonda incertezza e di insensata violenza. -
Via lurida
Ai confini della metropoli, in una piccola borgata si vive tra l'idillio con la campagna e la speranza della vicina prosperità. Ma il tempo porta una deludente metamorfosi: la natura sparisce nel cemento e la corsa alla distinzione sociale prende il sopravvento sull'antica solidarietà. Un adolescente osserva tutto con inquietudine, e per capire meglio cosa accade si avventura nel caos cittadino pedinando un adulto. Qui si svolge l'allegoria del degrado civile e del disagio esistenziale nelle società moderne, rappresentati dalle anomalie fisiche, dalla logorroica follia e dai paradossali incontri del pedinato. Questo è il racconto che il protagonista, un trentenne confuso perché figlio della stessa metamorfosi, legge a un'amica bella e disponibile all'ascolto, senza sapere di avere scritto quasi una profezia. Se ne accorgerà grazie al comportamento erotico di lei, coinvolgente ma inafferrabile. -
Il perdono del mare
Tredici racconti appartenenti al mondo fantastico che l'autore propone in un percorso letterario di grande pregnanza. Vicende di mare, di vento e di terre lontane in cui l'uomo protagonista soffre, gioisce, vive situazioni che accompagnano il suo itinerario di crescita e di liberazione. L'autore in queste pagine racconta non la sua storia, ma tante storie che vengono da lontano, che affondano le radici, quasi inconsapevolmente, nella sua più profonda intimità di pensiero e di sentimento. -
Chi lo legge questo libro? Persone e sindrome di down
Un libro duro, schietto, eppure pieno di vita e di gioia, che rovescia i luoghi comuni e costringe a guardare la realtà negli occhi.Storie, riflessioni, appunti, lettere che sussurrano l'amore per la vita e parole che dichiarano rabbia e sofferenza, voci che non si rassegnano all'ingiustizia. I 30 anni dell'associazione Trisomia 21, l'evoluzione e i limiti della nostra società e del nostro Paese raccontati attraverso la voce di chi in prima persona ha vissuto e vive la sindrome di Down.Un libro duro, schietto, eppure pieno di vita e di gioia, che rovescia i luoghi comuni e costringe a guardare la realtà negli occhi; un condensato di informazione e di coraggio, per chi non ha paura dei sentimenti più forti e tiene aperta la porta a scoperte e sorprese.Anche molto belle.