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Il diritto nell'America latina
Il volume è il risultato di un'indagine sistemologica attraverso la quale prendono forma i diversi elementi tassonomici che danno struttura ed identità al diritto dell'America latina. La ricostruzione proposta dall'A. supera le antiche dicotomie tra diritto e altre scienze, da un lato, e tra diritto pubblico e privato, dall'altro. Nello sviluppo del lavoro emergono i molteplici riflessi inter-normativi ricollegabili alla tradizione ctonia a seguito del suo riconoscimento in sede costituzionale. Essi mostrano al lettore un ripensamento in atto sulla visione unidirezionale ed omogeneizzante dei concetti di diritto, benessere e sviluppo di matrice occidentale, e ripropongono come attuale nel quadro giuridico latinoamericano la dialettica del confronto fra il «noi» e gli «altri». -
Progresso tecnologico, «responsabilizzazione» dell'impresa ed educazione dell'utente
Il massiccio utilizzo delle tecnologie informatiche, nel favorire inedite forme d'interazione tra gli individui, ha impresso alla società un nuovo corso. Tale progresso genera forme di comunicazione e trattamento dei dati, rispetto ai quali cresce la domanda di protezione dei diritti della personalità, quali l'immagine, la riservatezza, l'onore, la reputazione ovvero l'interesse alla cancellazione delle informazioni personali. Ciò impone la specificazione del regime di addebito degli illeciti agli utenti e ai gestori delle piattaforme digitali. -
Ricchezza, arricchimento e criteri di attribuzione
L'arricchimento rappresenta un'utilità patrimonialmente valutabile, risultato di attività produttive. Si parla di arricchimento ingiustificato nelle ipotesi in cui tale entità derivi dallo sfruttamento di beni o risorse non appartenenti, in tutto o in parte, al soggetto titolare dell'iniziativa. In tali ipotesi, è compito dell'interprete ricostruire le scelte allocative dell'ordinamento e comprendere se l'arricchimento debba essere convogliato nella sfera giuridica del titolare delle risorse o incamerato dall'autore dell'iniziativa. -
Le deleghe legislative inattuate
Il fenomeno dell'inattuazione delle deleghe legislative, pur strettamente legato ad uno degli istituti in assoluto più studiati dalla giuspubblicistica, non è stato mai fatto oggetto di compiuta attenzione in sede politica o scientifica. Tuttavia, la sua dimensione, sia quantitativa che qualitativa, non è affatto trascurabile, e si rivela, anzi, addirittura sorprendente. Sotto il profilo statistico, se si prendono a riferimento gli ultimi venti anni, emerge che, a fronte di 824 deleghe conferite, ben 338 (cioè circa il 41%) sono rimaste inattuate. Il dato numerico, già assai significativo, è poi ulteriormente arricchito dal vivo dibattito suscitato - sia fra gli operatori del diritto che nell'opinione pubblica - da alcune recenti vicende, fra cui spiccano quelle legate alla mancata attuazione della legge delega n. 67 del 2014 per la depenalizzazione di numerosi reati, e della legge delega n. 247 del 2012 per la riforma della professione forense. -
Saggi di diritto romano
Tre le tematiche centrali del volume: la parabola della raffinata misura di responsabilità configurata dai giuristi romani come diligentia quam in suis; il negozio giuridico e la sua problematica costruzione concettuale nelle tracce romane fino alla dialettica dottrinaria contemporanea (da Windscheid a Betti); l'equità quale tipico criterio d'interpretazione, dalle radici antiche al diritto (invece) 'positivo'. In appendice, la celebre prolusione camerte di Vittorio Scialoja in tema di aequitas. -
La costituzione testamentaria di patrimoni separati
La peculiare funzione del testamento consente di estenderne il contenuto anche a istituti che non ricevono un'espressa investitura successoria o che sono inidonei a generare una disposizione ex art. 588 c.c. È quanto si verifica qualora il testatore destini suoi beni a uno scopo mediante il ricorso a istituti che, spesso impiegati fraudolentemente in sede di contrattazione inter vivos, potrebbero trovare nell'atto di ultima volontà il loro terreno di elezione. -
La forma del vuoto. Ediz. italiana e spagnola
Il ragionamento sul vuoto e la sua forma, investe l'intero complesso dell'architettura senza separare la parte tecnica e compositiva dal suo senso. Il vuoto, infatti, mette in relazione l'uomo con lo spazio fisico che lo accoglie e consente a questa relazione di definirsi, rappresentarsi e fissarsi nella memoria. Massimo Cacciari ritiene che il territorio della post-modernità sia anti–spaziale: «chiediamo al mondo esterno di dissolversi in virtuale, mentre continuiamo ad essere il luogo del nostro corpo». All'interno di questo «paradosso filosofico–estetico» è di fondamentale importanza, per la composizione architettonica, indagare il tema spaziale. Il vuoto, che sostanzia lo spazio dell'architettura, è la chiave per comprenderne la ragione ed è una questione centrale della contemporaneità, che in molti casi, fermando l'attenzione solo sul suo contenitore, ha relegato e ridimensionato il lavoro dell'architetto al dato bidimensionale della facciata o tessile della pelle. -
Consulenza finanziaria e sua adeguatezza
Il lavoro muove dalla costatazione che la lunga crisi economica ha sottratto spazi di operatività all'intermediazione creditizia con conseguente spinta all'espansione della contrattazione finanziaria soprattutto verso clienti retail, i quali negoziano in ragione del rapporto fiduciario intercorrente con l'intermediario. In quest'ottica, diviene decisivo indagare l'attività di consulenza finanziaria al fine di delineare il (vasto) panorama dei soggetti abilitati a svolgerla e, nondimeno, di tratteggiare i confini della suddetta attività alla luce dell'articolato sistema normativo italo-europeo. -
Lavoro e dimensione sociale nel pluralismo delle Corti
Il dialogo tra la Corte di Giustizia e le Corti nazionali ha assunto una notevole importanza nell'affermazione e nel rafforzamento dei diritti sociali, ancorché all'interno di un percorso di integrazione fra i diversi ordinamenti giuridici non sempre virtuoso. Tale processo ha risentito del resto dell'impostazione mercantilistica dei Trattati istitutivi dell'Unione europea, che ha fatto sorgere la dibattuta questione del loro bilanciamento con le libertà economiche, ritornata prepotentemente alla ribalta con la diffusa crisi economica e l'adozione delle politiche di austerità. In questo contesto, il giudice interno è divenuto interlocutore del giudice europeo nell'interpretazione di norme sempre più incisive, che esigono il costante raccordo fra le tutele del lavoro e le disposizioni sulla libera concorrenza. -
L'istituto dell'elusione fiscale nell'ordinamento comunitario e nazionale e la legittimità costituzionale delle valide ragioni economiche
L'abuso del diritto o l'elusione fiscale è un istituto di origine giurisprudenziale ed è generalmente individuato in quelle operazioni prive di spessore economico che il contribuente mette in atto con l'obiettivo principale di ottenere risparmi di imposta attraverso l'utilizzo distorto di schemi giuridici. -
Il controllo a distanza sui lavoratori. Il nuovo art. 4 Stat. lav.
La monografia affronta con un approccio teorico l'insieme delle problematiche interpretative emerse dalla disciplina sul controllo a distanza dell'attività dei lavoratori modificata dai decreti legislativi n. 151/2015 e n. 185/2016. Per mezzo di un'analisi rigorosa e puntuale e di un ampio raffronto tra la lettera della legge, gli orientamenti della dottrina, della giurisprudenza e del Garante della Privacy e le note del Ministero del Lavoro, l'autrice approfondisce i principali profili tematici in materia. -
Profili sistematici dell'azione civile inibitoria
La tutela inibitoria ha avuto negli ultimi decenni una forte espansione, ricomprendendo un'ampia categoria di diritti: diritti personali, diritto di proprietà, diritti del lavoratore, diritto della proprietà industriale e intellettuale, fino alla più articolata tutela dei diritti dei consumatori. Il progressivo ampliamento è, evidentemente, dovuto alla nascita di nuovi diritti - specie a contenuto non patrimoniale - rispetto ai quali una tutela giurisdizionale ex post, quale quella risarcitoria, non è affatto efficiente: ciò consente di comprendere, da un lato, la utilità della tutela inibitoria e, dall'altro, la sua autonomia rispetto alla tutela risarcitoria. -
Autodeterminazione e diritto
La Collana raccoglie saggi di Filosofia della politica, del diritto, dell'economia e del lavoro, nonché di Etica sociale, riguardanti questioni di attualità e figure rilevanti del nostro tempo. Essa privilegia problemi e autori che la cultura egemone ignora o non considera adeguatamente. La Collana, quindi, si propone di andare «oltre» le mode culturali del nostro tempo anche per trascenderlo e dominarlo. Essa, perciò, esercitando una libera e responsabile critica, presenta testi che sono condizione per costruttive proposte civili. -
L'imparzialità del giudice civile e la sua tutela processuale
L’opera muove, in premessa, da un completo esame dei caratteri della terzietà e dell’imparzialità del giudice, quali elementi costitutivi del giusto processo, e del ruolo centrale, che ad essi viene riconosciuto dalla giurisprudenza, nel più ampio quadro delle garanzie emergenti dall’art. 111, II comma, della Costituzione. Essa intende contribuire, altresì, alla ricostruzione della genesi, dell’evoluzione e del contenuto sostanziale dei rimedi che il nostro ordinamento processuale civile predispone per tutelare il «diritto» delle parti al giudice imparziale. L’indagine è completata da una mirata ricerca storica e comparatistica e dal confronto con la disciplina, che mira a presidiare l’imparzialità del giudice penale, soprattutto, ma anche del giudice amministrativo e tributario e dell’arbitro. Infine, mediante adeguati profili critici, lo studio stimola una rinnovata riflessione sull’adeguatezza degli istituti dell’astensione e della ricusazione al loro dichiarato scopo, laddove si constata che la disciplina positiva di essi si risolve in soli quattro articoli, nei quali, per vero, si legge assai poco «di nuovo» e, in compenso, molto «d’antico». -
Nomina, cessazione e sostituzione degli amministratori di società a responsabilità limitata
Il testo analizza i profili relativi alle modalità di nomina, alle cause di cessazione ed alle tecniche di sostituzione degli amministratori di società a responsabilità limitata, muovendo da un commento analitico degli articoli del codice civile coinvolti, per offrire così una personale ricostruzione della volontà legislativa espressa, ad esito di un completo confronto con le variegate posizioni emerse in dottrina ed in giurisprudenza - a seguito della Riforma - rassegnate in ricche note. In particolar modo, sono, di regola, analizzati congiuntamente i tre sistemi di nomina degli amministratori possibili: il sistema legale (art. 2475, I comma, c.c.); il sistema convenzionale (art. 2479, II comma, n. 2, c.c.); il sistema basato sullʼattribuzione di specifici diritti amministrativi ai soci (art. 2468, III comma, c.c.), salvo porre in debita evidenza le più rilevanti specificità di ciascuno in riferimento agli aspetti esaminati. -
Artists' archives and estates: cultural memory between law and market-Archivi d'artista e lasciti: memorie culturali tra diritto e mercato
Gestione, tutela e valorizzazione dell'eredità culturale e patrimoniale di un artista sono temi al centro del dibattito storico, artistico e giuridico del mondo dell'arte e coinvolgono anche interessi economici di grande rilievo. Il testo affronta, anche in ambito internazionale, le complesse problematiche della gestione degli archivi d'artista, del valore della certificazione dell'autenticità delle opere d'arte e della redazione dei cataloghi ragionati, coinvolgendo le riflessioni di artisti, loro eredi, fondazioni, storici dell'arte, archivisti, musei, collezionisti, galleristi, case d'asta e giuristi, al fine di elaborare e trattare organicamente linee guida e principi di buone pratiche per la tutela e la valorizzazione dell'artista e della sua opera e favorirne la diffusione. Si afferma l'importanza di fondare una nuova disciplina, anche giuridica, degli Archivi di Artista. -
L'amministrazione pubblica nella prospettiva del cambiamento: il codice dei contratti e la riforma Madia
Il volume presenta gli Atti del Convegno di Lecce del 28-29 ottobre 2016. -
Trasferibilità dell'interesse legittimo
Il lavoro affronta il problema della trasmissibilità dell’interesse legittimo e del diritto al risarcimento del danno che di recente ha catalizzato l’attenzione della giurisprudenza, tutt’ora impegnata nella ricerca di una soluzione univoca. La tesi negativa, a oggi prevalente, si fonda essenzialmente sulla “personalità” dell’interesse legittimo che, cristallizzandosi in capo al titolare, ne impedisce la trasmissibilità a terzi, eredi e aventi causa, anche ai fini risarcitori. Innestandosi in un panorama dottrinale e giurisprudenziale piuttosto frammentato, l’indagine constata la crisi delle concezioni tradizionali attestate su categorie e nozioni ormai superate e si propone di offrire una interpretazione alternativa, che valorizzando le caratteristiche dell’interesse legittimo, giunge a diverse conclusioni sia con riguardo alla trasferibilità della situazione giuridica soggettiva che alla circolazione dei cd. diritti edificatori, riconoscendo altresì al subentrante e/o al cessionario, a seconda dei casi, la titolarità di una posizione di interesse legittimo idonea a configurare il potere di impugnare direttamente il provvedimento lesivo o, in alternativa, di situazioni che consentono comunque all’interessato di spiegare intervento “ad adiuvandum” nel ricorso principale proposto dal titolare dell’interesse leso. -
Il tramonto della banca universale?
Il modello della ""banca universale"""" è stato oggetto di attenzione da parte di Gustavo Minervini in occasione dell'attuazione della II direttiva di coordinamento bancario (646/86) e perciò a lui abbiamo dedicato il Convegno di cui pubblichiamo gli atti. Mutati i tempi e i contesti normativi, i problemi di fondo sollevati dal Nostro sulla """"banca universale"""" al suo esordio, si presentano analoghi. La despecializzazione ha messo in ombra e in certi casi ha fatto dimenticare i caratteri fondanti dei più semplici modelli empirici della tradizionale gestione bancaria. Si è così assistito ad un'amplificazione dei conflitti di interesse all'interno dell'intermediario e ad una proliferazione dei rischi conseguente alle forti interconnessioni tra operatori too big to fail."" -
Rifrazioni anomale dell'idea di giustizia
Veneranda e terribile quant’altre mai, l’idea di giustizia viene perlopiù trascurata, nelle sue implicazioni teoriche non meno che in quelle pratiche, proprio da coloro che pure dovrebbero farsene carico – per così dire – ex professo: i giuristi. Al contrario, questa stessa idea sembra aver sempre destato un grande interesse nelle lettere e nelle arti, che ce la riconsegnano in poliedriche narrazioni ed immagini divenute sovente archetipiche nell’ambito della stessa cultura giuridica. Forti di tale consapevolezza, e delle basilari acquisizioni ormai consolidatesi negli studi di Law & Literature, gli autori dei contributi raccolti nel presente volume si sono nello specifico cimentati con l’invincibile ambiguità di fondo che l’idea di giustizia, (ri)vissuta nelle forme della finzione artistica, può rivelare – o forse, di fatto, comunque rivela – al contatto con l’esperienza.