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Spazi di giustizia negoziata nel regnum della prima età moderna
Sul finire del Cinquecento, nel Regnum di Napoli, nella congiuntura che vede forze centripete rappresentate da istituzioni nobiliari e togate in conflitto, i giureconsulti si mostrano spesso ""ambigui"""", a metà strada fra mentalità vecchia e nuova, non palesano indirizzi condivisi, quindi non propongono canoni di giudizio univoci tali da fornire allo storico punti di riferimento inequivocabili circa gli orientamenti assunti ed il significato stesso del loro agire. Sullo sfondo permangono """"spazi di giustizia alternativa"""" che persuadono i protagonisti della cultura giuridica a presentare l'arbitrato come fenomeno tendente ad attenuare i confini tra giustizia egemonica e negoziata e, perciò, tra giustizia pubblica e privata."" -
La casa nelle vicende familiari. Adeguatezza, proporzionalità ed effettività delle tutele
Una disciplina caotica, frutto di una legislazione stratificatasi nel tempo e priva del necessario coordinamento, richiede di ripartire dal fondamento assiologico dell'assegnazione per operare una ricostruzione che tenga conto, nel quadro sempre più mutevole delle relazioni familiari, della necessità di assicurare una tutela adeguata ed effettiva dell'interesse della prole alla conservazione dell'habitat domestico senza imporre un irragionevole e sproporzionato sacrificio degli interessi concorrenti. Da una parte si tratta di garantire l'effettività della tutela anticipando l'opponibilità dell'assegnazione al momento della relativa domanda; dall'altra, di modularne il contenuto nello spazio e nel tempo perché il rimedio non risulti sovrabbondante rispetto all'esigenza da tutelare. -
Abactum animal
L'abigeato, cioè il furto di più capi di bestiame, è in diritto romano un crimen extraordinarium, basato sull'autorità del princeps e pertanto fuori dell'ordo iudiciorum. Fino ad Adriano un'eventuale sottrazione di animali rientrava tra le ipotesi previste dal delitto di furto e prevedeva l'esperimento di un'azione civilistica. La prima disposizione in materia si ebbe con questo imperatore, il quale emise un rescritto relativo alla provincia spagnola della Betica che prevedeva l'irrogazione agli abigei della pena capitale e, per i casi di minore importanza, dei lavori forzati. -
Lo statuto giuridico dei beni culturali
Il lavoro, nel ricostruire in modo critico-sistematico la frammentaria legislazione nazionale e sovranazionale sui beni culturali, si sofferma su alcuni aspetti peculiari dello statuto dei medesimi. Si pone l'attenzione, in primo luogo, sulla titolarità e sui poteri di godimento della proprietà culturale come figura a sé stante; poi, sul tema di grande attualità, della gestione dei beni demaniali da parte dello Stato. Si evidenzia, in particolare, l'impiego di fattispecie contrattuali prettamente civilistiche per la gestione e la valorizzazione dei beni culturali. Si delinea, in tal modo, una materia dotata di una disciplina autonoma, improntata al principio di sussidiarietà orizzontale. -
Studi in tema di patronage
Le lettere di patronage configurano fattispecie coerente con un sistema dei traffici commerciali del quale la fiducia sia requisito essenziale. Se ne rende, dunque, opportuno l'inquadramento, così da segnarne i tratti distintivi dalle «garanzie» propriamente dette e coglierne i profili caratteristici. In questa prospettiva l'Autore, premessa la difficoltà di ridurre ad unità il fenomeno in esame, dal carattere ontologicamente atipico e multiforme, individua nel contenuto di impegno un tratto trasversale alle diverse dichiarazioni di patronage, con le conseguenze che ne derivano, anche in tema di responsabilità. Soffermandosi dapprima sul - non condivisibile - orientamento, perlopiù giurisprudenziale, che avvicina in fatto lettera di patronage e garanzia autonoma. Quindi,approfondendo le peculiarità riferite all'emissione di lettere di patronage nell'ambito del gruppo di società, in ipotesi intersecando i presupposti applicativi delle norme in tema di direzione e coordinamento. -
Neuromarketing e tutela del consenso
La riflessione sulle neuroscienze e il diritto è da tempo avviata. Occorre proseguire in essa e indagare le molteplici ricadute nel diritto civile delle scoperte neuroscientifiche, destinate a rivoluzionare e travolgere postulati classici, istituti e categorie tradizionali. Basti pensare all'individuazione dei mirror neurons ed al conseguente possibile uso del neuromarketing nella contrattazione. Rispetto alle nuove minacce alla libertà di autodeterminazione da esso riveniente, l'inadeguatezza della tutela e dei rimedi (datati) del codice civile impone la ricerca di ulteriori strumenti di tutela del consenso. Di fronte al neuromarketing (preoccupante anche perché si innesta nei processi decisionali, nel nucleo delle preferenze ed abitudini di vita, dell'identità e della personalità stessa del consumatore), il quale determina un indebito condizionamento, un'anomalia nel processo formativo della volontà del consumatore - di carattere strutturale in ragione dell'inserimento dell'atto (promozionale) di neuromarketing nel contesto dell'attività di contrattazione seriale - occorre rivisitare. -
Abuso del diritto e proprietà industriale: il mercato farmaceutico
Il dibattito intorno al confine, che separa diritti di proprietà intellettuale (e, industriale, in particolare) e disciplina della concorrenza, è ricco di spunti problematici: sembra infatti che tra i due sistemi di norme ci siano motivi di incompatibilità. Le ragioni di conflitto potrebbero così sinteticamente riassumersi: la proprietà intellettuale è, di per sé, una forma di monopolio, che dunque esclude o limita significativamente la competizione. Il diritto di escludere gli altri non potrebbe però spingersi fino al punto di eliminare del tutto la concorrenza nel mercato. Il titolare della privativa non può abusare del proprio diritto, volgendolo ad uno scopo altro e diverso: l'ordinamento incoraggia e protegge l?innovazione, ma non perciò ammette il sacrificio della concorrenza. -
Il contratto «amministrato». La conformazione dell'operazione economica privata agli interessi generali
La regolazione dei mercati affidata alle Autorità amministrative indipendenti negli ultimi anni ha contribuito a porre nuove questioni in tema di contratto. I Regolatori amministrativi del mercato intervengono con varia intensità e con modalità multiformi su ogni fase dell'operazione economica privata. Il risultato è che l'attività giuridica dei privati è variamente conformata ab externo per il raggiungimento di obiettivi regolatori propri del sistema mercato. Sul piano delle fonti del diritto contrattuale ciò consegna l'immagine di un contratto disciplinato in gran parte da normative di provenienza amministrativa e di rango secondario, costringendo l'interprete a ricostruire presupposti e criteri di legittimità dell'esercizio di tali poteri allorquando essi incidano sulle libertà contrattuali dei privati. -
Disabilità e diritti umani
Il volume raccoglie i contributi di quanti hanno partecipato alla Giornata Mondiale sui diritti delle persone con disabilità, celebrata all'Università Mediterranea di Reggio Calabria nel dicembre 2015. Il senso di questa raccolta non è la celebrazione autoreferenziale dell'accaduto ma il servizio alla Comunità. L'intento è favorire la riflessione e l'approfondimento sui temi legati alla disabilità, l'inclusione sociale ed i diritti, con particolare attenzione alla gestione del rischio sismico e delle catastrofi naturali. Il volume è organizzato in tre sezioni che corrispondono alle aree tematiche approfondite durante la giornata: ""La disabilità come questione di diritti Umani e la Convenzione di New York"""", """"Disabilità, prevenzione del rischio sismico-ambientale e gestione delle emergenze"""", """"Inclusione sociale: come arrivarci in contesti diversi"""". Sono presenti contributi di: Nadina Foggetti, Domenico Gattuso, Antonino Labate, Angelo D. Marra, Francesca Ortali, Vincenzo Pizzonia, Claudio Roberti e Pasquale Speranza."" -
Modus e donazione
Nell'esame della complessità del rapporto tra donazione e modus emerge l'esigenza di liberarsi dal condizionamento del «tipo», svincolando l'indagine dal metodo della sussunzione e dal formalismo giuridico. In tale prospettiva, l'attenzione alla causa concreta del singolo rapporto donativo consente, con interessanti sviluppi sul piano pratico, la rivisitazione dei tradizionali confini fra gratuità e onerosità del contratto, nonché la possibile ricostruzione in termini corrispettivi del legame tra attribuzione liberale e prestazione modale, anche a prescindere dall'eventuale contenuto patrimoniale. -
Principio personalistico e «binomi indissolubili»
Il principio personalistico implica la concezione della pena come progetto, finalizzato all'integrazione sociale ed arricchito dai contenuti di una rivisitata giustizia riparativa. Ne deriva, come naturale conseguenza, la necessità di riformare ab imis il sistema sanzionatorio. Va, quindi, superata ogni istanza legata alla prospettazione diffusa del simbolismo penale: esso, infatti, produce una rassicurazione della collettività, sterile e di breve durata, al pari di ogni intervento non fondato su un complessivo, razionale progetto politico-criminale, la cui carenza allontana scelte, legislative e di politica sociale, conformi a Costituzione, fondamentali per contrastare l'agire criminoso. Muovendo in questa direzione vi sarebbe spazio di operatività per i 'binomi' a cui ci riferiamo nell'indagine: ad esempio il canone di autodeterminazione andrebbe coniugato, nel biodiritto penale, con il solidarismo, fondamentale postulato dello stato sociale di diritto così come l'intero spettro della legalità penalistica con una prevedibilità sistemica, ispirata ad istanze di garanzia. -
La gestione della crisi d'impresa. Cause, effetti e strategie di turnaround realizzate con soluzioni equity-based
Il volume approfondisce la condizione di crisi aziendale, esaminandone tanto le cause quanto gli effetti e i processi di turnaround. La trattazione si completa proponendo l'intervento del formal e dell'informal venture capital quale scelta ottimale per affrontare le fasi di retrenchment e recovey. Il tema è sviluppato sia alla luce dei principali contributi teorici nazionali e internazionali che attraverso l'analisi di due case study. Specialmente nell'attuale contesto nazionale, caratterizzato da un considerevole processo di deleverage bancario, la possibilità di risolvere la crisi aziendale attraverso le soluzioni proposte nel volume può rappresentare una scelta efficace dal punto di vista finanziario e da quello manageriale. -
La fiducia nelle dinamiche relazionali d'impresa
La fiducia è diffusamente interpretata, nei contributi scientifici di matrice manageriale, come driver nei processi di aggregazione tra attori sociali, così da ispirarne azioni di convergenza e concertazione. È ciò che si rileva nei processi di associazionismo che interessano il settore agro-alimentare. Tali processi concorrono alla (ri)configurazione della filiera corta il cui dinamismo va ricondotto, in primis, alla costruzione di relazioni fiduciarie tra produttori e consumatori. -
La tutela dei diritti del contribuente tra Corti europee e giustizia interna
Il volume raccoglie le relazioni degli incontri del Master breve sulla tutela dei diritti del contribuente dinanzi alle Corti Europe e alle Corti nazionali, organizzato dalla Fondazione ODCEC di Napoli. Alcuni autori sono stati e sono protagonisti della scena della giustizia europea e nazionale, sulla quale vengono dibattuti temi e problemi emergenti o comunque oggetto di dibattito ancora vivo in materia di diritti del contribuente. Altri sono autorevoli docenti universitari, operatori della giustizia e rappresentanti delle istituzioni. -
Aleatorietà e causa nella rendita vitalizia e nell'interest rate swap
Lo studio della causa rappresenta, al contempo, un tema classico del diritto civile e un argomento di stringente attualità, a fronte di una giurisprudenza che sempre più spesso invoca questa figura, e più precisamente la causa «concreta», per risolvere problemi ermeneutici e questioni qualificatorie attinenti al contratto, così come per sindacare la meritevolezza e valutare la realizzabilità dell'assetto di interessi approvato dalle parti. Questo sviluppo moderno si intreccia, sotto plurimi profili, con il tema dell'aleatorietà, giacché proprio le patologie dell'alea sono frequentemente ricondotte dalla giurisprudenza alle disfunzioni della causa o all'immeritevolezza del contratto. -
Lo zaino della memoria. La prima guerra mondiale raccontata ai ragazzi
Ci sembra, dunque, che di buone pratiche di memoria non ne abbiamo ancora a sufficienza e val la pena continuarle ad esercitare, perché non si tratta soltanto di celebrare un anniversario, quanto piuttosto di ""tenere viva"""" la storia. Questo libro è per l'appunto volto a questa finalità e merita che ad esso si riservi attenzione, così come altrettanta riconoscenza a chi lo ha pensato e realizzato. Dalla Prefazione di Guido D'Agostino e Mario Rovinello Lo zaino della memoria è un libro che si pone come obiettivo quello di far riscoprire tutto il dramma umano della guerra ai giovani e suscitare in loro il desiderio di approfondire, conoscere e mantenere la memoria dei tanti italiani che hanno sacrificato la loro giovane vita per darci un'Italia migliore, spiegando in modo accattivante, ma con compiuto rigore scientifico, cosa è stata la vita di trincea, per sviluppare in loro competenze storiche e di cittadinanza attiva e il senso di appartenenza ad uno Stato che ha posto le sue fondamenta in queste drammatiche vicende vissute dai giovani fanti al fronte."" -
De iure necandi et vendendi et exponendi liberos. Nel diritto romano tardoimperiale
Nella tarda antichità romana il diritto di vita e di morte sui figli, la loro vendita, l'esposizione, e dunque il loro abbandono, sono aspetti, legati alla figura del paterfamilias, che sembrano variare e interconnettersi in maniera non sempre lineare e di cui, proprio per questo, appare utile un esame complessivo. -
La rinnovata fisionomia della rescissione per lesione
Il volume analizza le attuali potenzialità applicative della rescissione per lesione nel sistema civilistico. Nella prima parte, viene esaminata l'evoluzione storica dell'istituto. Si rileva come alcuni peculiari contesti socio-culturali abbiano dato fondamento alle speciali regole interpretative in materia, poi riprese negli altri capitoli del testo. Si passa poi all'approfondimento dei caratteri della fattispecie contemplata nell'art. 1448 c.c. In seguito alla visione d'insieme della normativa, viene attribuito un peso preponderante all'elemento della lesione. Dopo le propedeutiche considerazioni sistematiche sul divieto di rescissione dei contratti aleatori, la trattazione viene dedicata alla rescindibilità di alcune figure negoziali. Nella parte conclusiva si analizza il difficile rapporto tra la rescissione per lesione e l'usura reale. Delineati i termini del conflitto letterale tra la formula dell'art. 644 c.p. e quella dell'art. 1448 c.c., si ricostruisce la nuova portata della sanzione invalidatoria, valorizzando le regole sulla nullità del contratto, senza tradire lo spirito della disciplina rescissoria introdotta nel codice civile. -
Il ruolo del padre tra principio di uguaglianza e diritto di inclusione
La dottrina civilistica italiana non ha dedicato attenzioni particolari allo studio delle regole che disciplinano le funzioni e il ruolo, i diritti e i doveri, propri della figura del padre. Storicamente, infatti, l'interesse degli studiosi si è incentrato, piuttosto, sui diritti della donna - moglie e madre - passata, grazie alle numerose riforme del diritto di famiglia, da soggetto in balìa del padre e del marito a persona completamente autonoma ed indipendente. I risultati di quelle riforme (soprattutto di quella dell'abolizione dell'indissolubilità del matrimonio e di quella della disciplina dei casi di interruzione volontaria della gravidanza) hanno determinato quasi un radicale ribaltamento dei ruoli genitoriali, soprattutto nel caso delle crisi della coppia, generando conflitti nei confronti dei quali l'apparato giurisdizionale si è dimostrato non in grado di risolvere i problemi nascenti nella famiglia dalla crisi della coppia. -
Usura sopravvenuta e principio di proporzionalità
L'introduzione della legge n. 108 del 1996 ha posto all'attenzione di studiosi ed operatori del diritto il tema relativo alla c.d. usura sopravvenuta, con cui si identificano sia le conseguenze della normativa sui contratti stipulati antecedentemente alla sua entrata in vigore, sia quelle relative al superamento del tasso soglia in corso di esecuzione dei contratti stipulati successivamente ad essa. La questione è stata investigata dalla dottrina e dalla giurisprudenza (ordinaria e dell'ABF), le quali - con diversità di opinioni, volte a sancire la nullità o l'inefficacia sopravvenute della clausola, ovvero a rilevare l'inesigibilità della prestazione per contrarietà a buona fede - hanno individuato la necessità di ridurre la prestazione restitutoria entro il limite legale e, in tal modo, di conservare il rapporto negoziale.