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L'arca d'argento. Dinamiche dell'immagine mariana dal santuario di Montallegro alla basilica di Rapallo
Nell'area del Golfo di Rapallo, tra il monte Leto e il borgo, si configura, dal secondo Cinquecento, una strategia cultuale complessa ed articolata, che vede come protagonista la figura della Vergine, apparsa a Giovanni Chichizola secondo la tradizione, per sollecitare la devozione dei rapallesi e per lasciare un'icona bizantina, inamovibile dal luogo deputato. Da quel momento si innescano le dinamiche di un culto solido, incentrato attorno all'icona e al suo doppio meccanismo di ostensione e attivazione: l'altare maggiore del santuario, sul monte, e l'arca processionale, nella basilica dei Santi Gervasio e Protasio, il primo concepito come splendida custodia, la seconda ideata come ricchissimo veicolo per contenere l'""esattissima copia della vera Immagine"""" nel corso della ritualità annuale. Il volume esamina, attraverso una capillare indagine d'archivio - mai affrontata prima d'ora -, questi straordinari aspetti di storia del culto, arte e tradizione."" -
La seduzione del bello. Capolavori segreti tra ‘600 e ‘700
Il volume presenta una selezione di dipinti della vasta collezione di Giuseppe Rotelli e Gilda Gastaldi, i quali, costantemente sedotti dal bello, disegnano insieme una geografia di viaggi alla ricerca di preziose opere d’arte che raccontano temi biblici e religiosi, ma soprattutto contemplano il quotidiano vivere con scene di musica, di studio degli astri, di natura e paesaggio, di preghiera e di banchetti. Giulio Cesare Procaccini, Giuseppe Vermiglio, Tanzio da Varallo, Francesco Cairo, Francesco Londonio, Carlo Francesco Nuvolone, Sebastiano Ricci, Alessandro Magnasco, Monsù Bernardo, Giacomo Francesco Cipper, Giacomo Ceruti, Michele Marieschi, Francesco Guardi e Luca Carlevarijs sono alcuni tra i maestri indiscussi che popolano una collezione viva, tra Seicento e Settecento, in costante cambiamento. Il Museo Bagatti Valsecchi apre le porte della storica dimora ad un’importante collezione milanese per scoprire che l’arte trasforma lo spazio in tempo e ci regala scampoli di realtà ma anche momenti d’illusione. -
Chiavari e il suo bastione
Lo studio indaga, con approccio interdisciplinare sulle fonti scritte e su quelle materiali, lo sviluppo urbanistico della città di Chiavari, espresso anche tramite accurati elaborati grafici che accompagnano il lettore nella sua più completa comprensione. Le vicende umane sono strettamente legate alle trasformazioni delle strutture architettoniche (qui mostrate con le diverse fasi costruttive perché più volte modificate e adeguate) e svelano una storia della città che passa attraverso gli edifici sia civili sia religiosi, veri palinsesti di preziose informazioni. Con grande accuratezza l'autore si preoccupa, inoltre, di costruire dei quadri d'insieme che illustrano ai lettori l'immagine della città nelle varie epoche analizzate e al termine dello studio presenta un'esaustiva tavola sinottica cronologica dove incrocia le fonti sul borgo e sui diversi edifici analizzati. -
Inversioni. Il museo come laboratorio
Il libro presenta una serie di progetti realizzati presso il Museo della Ceramica di Savona che evidenziano come un approccio empirico possa favorire un coinvolgimento di diversi pubblici e innescare riflessioni intorno al ruolo del museo. Cinque approcci molto diversi tra loro dove un designer, due artisti, un operatore culturale e una poetessa testimoniano come esistano innumerevoli strade per avvicinarsi al museo. Intersezioni di storie, esperienze, approcci per continuare a interrogarsi sul ruolo del museo nella società di oggi, sul valore del laboratorio nel museo e su come si possano ‘invertire’ le strade per arrivare alle opere d’arte, magari partendo proprio da un libro, da una poesia o da un semplice pezzo di argilla. -
Giuseppe Flangini. Racconti di luce e colore
Il catalogo raccoglie il percorso della mostra antologica di Giuseppe Flangini presso Palazzo Pirelli, a Milano. Flangini, artista veronese e milanese di adozione, ha contribuito a scrivere la storia dell'arte del Novecento. Sono più di 60 le opere presenti nel catalogo e inserite nel percorso della mostra; opere provenienti da tutta Italia e dall'estero, prestiti da collezioni private, da Musei, Enti e gallerie. -
Eterno Boldini. Ediz. italiana e inglese
A quattro anni dall’ultima mostra ""Giovanni Boldini. Opere su carta"""", Bottegantica torna ad omaggiare il grande maestro ferrarese con un’esposizione monografica dedicata al fascino intramontabile della sua opera dal titolo """"Eterno Boldini"""". Il catalogo della mostra, a cura di Francesca Dini, massima esperta dell’artista e autrice del Catalogo ragionato dell’opera di Giovanni Boldini, ripercorre la carriera del pittore ferrarese dai primi anni parigini ai ritratti femminili di primo Novecento attraverso un accurato accostamento tra opere note e inedite. Riunosce anche un’ampia ed accurata selezione di dipinti, acquerelli e disegni, con l’intento di mettere in luce la versatilità dell’artista, fine compositore delle sue opere, raffinato disegnatore e virtuoso pittore."" -
Grotte e giardini ai tempi di Rubens. «Delizie» e «meraviglie» a Genova all'alba del Seicento
Nel luglio del 1607 il Duca di Mantova, con diversi personaggi della sua corte, è ospite di alcuni protagonisti dell'aristocrazia genovese che lo accolgono nelle loro splendide ville di Sampierdarena, dove desiderava passare alcuni giorni dedicandosi ai bagni di mare. Le lettere inviate alla corte di Mantova testimoniano come tra il Duca e i suoi ospiti si vivessero quelle giornate in grande dimestichezza, tra conversazioni galanti, feste, giochi, esercizi poetici, musiche e canti dove erano presenti anche letterati di professione, forse lo stesso Chiabrera e, probabilmente, Pietro Paolo Rubens. Lo straordinario spaccato di vita aristocratica di quella circostanza, permette di considerare le dimore di villa e i giardini dei nobili genovesi, quegli stessi raffigurati da Rubens nei suoi ritratti, le loro prestigiose dimore, illustrate dal fiammingo nel volume dedicato ai palazzi di Genova. Introdotto dalle immagini di Rubens, si avrà la possibilità di penetrare all'interno di quegli spazi incantati. Un approccio innovativo pensato per permettere di percorrere un itinerario difficilmente realizzabile dal vero per lo stato attuale delle grotte, difficilmente visitabili... -
Il frutto paziente. La castagna in Liguria. Cultura, ricette, tradizione
La castagna non è solo un frutto, è un mondo intorno al quale fino a un secolo fa ruotava l'intera comunità rurale montana del nostro Appennino. La castagna faceva parte dell'economia familiare e coinvolgeva ogni aspetto del quotidiano, dal folclore alla religione. Era indipendenza economica, cibo essenziale, nutrimento a colazione, pranzo e cena.La castagna è ancora oggi il simbolo di un patrimonio culturale e gastronomico senza precedenti, fulcro di una tradizione alimentare vastissima e che merita sicuramente una rilettura in chiave attuale.Questo volume, impreziosito da un fondamentale contributo storico tradizionale, si completa con un inedito ricettario rivisitato in chiave moderna, ricco di spunti e tecniche per portare ancora in tavola questo meraviglioso e versatile frutto. -
Sandro Pertini. Il ritorno del presidente a Stella in un'opera di Pietro Marchese
Il Comune di Stella, in provincia di Savona, ha dato i natali a Sandro Pertini (Stella, 25 settembre 1896 - Roma, 24 febbraio 1990), storico e amato Presidente della Repubblica Italiana. Per celebrare la sua casa natale e il ricordo del grande Presidente è stata realizzata una statua in bronzo dall'artista Pietro Marchese. Il volume racconta la genesi dell'opera scultorea e la sua collocazione a Stella. -
La Francia del Grand Siècle e il barocco. Fortuna e sfortuna di una nozione
Questo volume narra una storia inedita da tanti punti di vista. È una storia non di uno stile, ma della storiografia di uno stile. Racconta non una «riscoperta», ma i modi e le strategie per rifiutare un concetto, quello del Barocco, all’interno della storia dell’arte francese, allorché la nozione di Barocco faceva furore nella vita culturale. Attraverso questa storia di una non-ricezione, il lettore percorre cinquant’anni di vita intellettuale francese, da Focillon a Bonnefoy, dal “musée imaginaire” di Malraux alla collocazione nel pieno centro di Parigi di una statua di Bernini che era stata rifiutata da Luigi XIV. Il volume inserisce questa storia francese dell’arte in un panorama internazionale, con le mostre europee, i manuali anglosassoni e i testi di Briganti sul Manierismo e sul Barocco. Il libro analizza anche il discorso elaborato per parlare delle forme dell’arte francese del Grand Siècle senza fare richiamo al termine di Barocco. -
Rinascimento privato. Da Spanzotti a Defendente Ferrari nelle collezioni piemontesi. Ediz. illustrata
Il catalogo è corredo della mostra “Rinascimento Privato” della Fondazione Accorsi Ometto di Torino (dal 21 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023). Tra i protagonisti del rinascimento piemontese: Giovanni Martino Spanzotti, Giovanni Canavesio, Gandolfino da Roreto, Gerolamo Giovenone, Bernardino Lanino e Defendente Ferrari. L’obiettivo del catalogo è quello di raccontare l’evoluzione della pittura piemontese tra la metà del Quattrocento e la metà del Cinquecento, con una trentina di opere provenienti esclusivamente da collezioni private, alcune delle quali storiche. Il volume indaga i diversi aspetti della storia artistica rinascimentale piemontese, quali la produzione figurativa, i rapporti tra botteghe e la fortuna collezionistica, partendo dagli esordi – riconducibili alla metà del Quattrocento – e approfondendone dinamiche e linguaggi. -
Raffaele Collina (1899-1968). Ediz. illustrata
Nel 1916 Collina si trasferisce a Vado Ligure, la sua terra d’elezione. Dal 1921 completa la sua formazione artistica presso l’Accademia Ligustica di Genova dove nel 1949 è stato nominato Accademico di Merito. Si è espresso dedicandosi alla pittura figurativa del Novecento prediligendo le figure, il paesaggio spesso definito da una accentuata propensione tonale cromatica e gli interni, risentendo inizialmente dall’arte di Felice Casorati e di Felice Carena, presente con lui alla Biennale di Venezia del 1926 ed allora considerato uno dei più importanti pittori dell’epoca, ma fondamentale fu l’incontro con lo scultore Arturo Martini, anch’egli attivo a Vado Ligure, con il quale è stato legato da una grande amicizia. Insieme a numerosi altri artisti del savonese ha fondato il “Gruppo della Goletta”. Si è dedicato con successo all’arte della ceramica collaborando con la Fabbrica di Mazzotti a Albissola Mare tra il 1920 e il 1930 e, nella fornace di Ivos Pacetti, già a partire dal 1950, ha realizzato numerosi arredi ceramici, tra cui quattordici pannelli in monocromia bianca rappresentanti le stazioni della via Crucis, per la Chiesa del Sacro Cuore di Savona... -
Bacco & Rubens. In vino veritas. Ediz. illustrata
Il catalogo ruota intorno al dipinto ""L’educazione di Bacco"""" della collezione d’arte di Banca Carige attribuito a Pietro Paolo Rubens. L’opera rappresenta Bacco, allevato – come narrano anche le Metamorfosi di Ovidio, da satiri, baccanti e da Sileno. Eseguito con brio, con una pennellata veloce e una materia pittorica generosa da uno dei tanti seguaci del grande maestro fiammingo al momento ignoto, offre lo spunto per approfondire il tema da sempre affascinante e seducente che vede protagonista Bacco, Dioniso per i Greci, il dio del vino che di per sé rimanda ai concetti di fertilità e piacere. L’opera è messa in dialogo con altre provenienti da collezioni private o della raccolta della Banca e della Fondazione Carige, alcune delle quali normalmente esposte nella sede centrale di Genova. Un totale di circa trenta opere, per lo più dipinti, ma anche un arazzo, due disegni e tre incisioni, così da offrire un variegato panorama di arte fiamminga e genovese: il lato gioioso, spensierato e solare del Barocco di segno rubensiano."" -
Il vaso sui vasi. Capolavori dal Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia. Ediz. illustrata
Più di cinquanta vasi a figure rosse, conservati nella collezione Jatta di Ruvo di Puglia raccolta nell’Ottocento da abili mani di collezionisti appassionati, compongono il percorso di una mostra tesa a raccontare, attraverso le immagini, la funzione che la ceramica figurata dovette assolvere durante l’antichità. I vasi apuli a figure rosse, con le loro scene elaborate, erano destinati a essere seppelliti nelle ricche tombe dei capi delle comunità indigene della Puglia, pur essendo nati come contenitori, la cui forma non ha mai smesso di trasmettere il ricordo della funzione originaria. L’osservatore antico riusciva, infatti, nel contempo, a recepire il messaggio veicolato dalla forma del vaso congiungendolo con quello espresso dalle immagini dipinte sulle superfici decorate. Un ricco catalogo, sorto da una mostra che invita i visitatori a osservare le scene dipinte sui vasi alla ricerca di dettagli e indicazioni circa l’uso antico del vasellame, composto da contributi di studiosi che affrontano temi e problematiche pertinenti a immagini, forme e provenienze della ceramica apula a figure rosse. -
Angeli. Le tavolette da soffitto dell'Antico Ospedale San Matteo di Pavia
Nel quattrocentesco Ospedale San Matteo di Pavia - come scrive Renata Crotti - si adottò il concetto della bellezza come terapia: l'attenzione al malato si esprime plasticamente anche nella scelta di decorare magnificamente il soffitto ligneo per favorire il benessere non solo fisico ma anche e soprattutto spirituale dei degenti. A questo mira l'invito di fra Domenico da Catalogna, fondatore dell'Ospedale, in una lettera agli amministratori del San Matteo là dove scrive: ""fate che quella infirmaria splendisca come il cielo stellato in una notte serena"""", uno splendore che si ritrova nel soffitto ligneo dell'imponente struttura a crociera dove trova posto un'eccezionale decorazione pittorica, con migliaia di tavolette recanti ciascuna un busto d'angelo di straordinaria bellezza."" -
Figure persiane. Rubens, i Genovesi e l’Arte Safavide. Ediz. illustrata
Il catalogo presenta una serie di preziose opere persiane di epoca Safavide databili al XVI e agli inizi del XVII secolo, per la prima volta offerte all’ammirazione del pubblico italiano. Gli splendidi tessuti serici e le affascinanti miniature di collezione privata sono accomunati dalla presenza di raffigurazioni di personaggi in costume persiano che si riallacciano ai soggetti rappresentati sui tappeti esposti a Palazzo Rosso. Nei primi anni del Seicento, queste raffinatissime ed esotiche figure hanno colpito l’attenzione anche di Peter Paul Rubens, come testimoniano alcuni disegni ora conservati presso il British Museum, la cui riproduzione è visibile in mostra, insieme a quella dei numerosi dipinti in cui il grande maestro fiammingo ha inserito costumi, tappeti e tessuti persiani. -
Il tempio delle arti. Scritti per Lauro Magnani. Nuova ediz.
Il volume, inserito nella collana Materiali d'arte genovese, raccoglie i saggi di 94 studiosi che hanno desiderato omaggiare la multiforme attività di studioso svolta da Lauro Magnani in quarant'anni di carriera universitaria. È impossibile richiamare, anche solo in maniera compendiaria, tutti i molteplici rami degli studi di Magnani, tra Cinquecento e Settecento, aperti ad una dimensione internazionale e connotati da una precoce attenzione per le tecnologie digitali applicate allo studio dei beni culturali. All'interno di un interesse largo per aspetti diversi della produzione pittorica e scultorea, i rapporti tra artista, committente e pubblico, l'iconografia religiosa e l'uso del mito, la lettura degli spazi abitativi dell'aristocrazia, la tematica del giardino e della grotta artificiale sono stati tra i fuochi della sua ricerca, con affondi illuminanti su artisti fondamentali - Cambiaso innanzitutto, ma anche il Correggio, Barocci, il Caravaggio, Rembrandt, Puget - e contributi cruciali che hanno ridisegnato l'immagine del Barocco genovese. I contributi degli amici-studiosi - nomi prestigiosi sul versante della storia, della storia dell'arte, della storia dell'architettura... -
Battistero degli Ariani
Il Battistero degli Ariani si trova a Ravenna e fu fatto costruire all’epoca del re ostrogoto Teodorico, a partire dalla fine del V secolo, terminato poco dopo, nella prima metà del VI secolo. Era il battistero dell’antica cattedrale ariana, oggi denominata Chiesa dello Spirito Santo. Il battistero è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, all’interno del sito seriale “Monumenti paleocristiani di Ravenna”. -
Guido Reni alla Galleria Borghese. Dopo la mostra gli studi
Dal 1° marzo al 22 maggio 2022 la Galleria Borghese ha ospitato la mostra ""Guido Reni a Roma. Il Sacro e la Natura"""", la prima di una serie di mostre internazionali dedicate al Maestro del Seicento italiano. L’esposizione ha ricostruito i primi anni del soggiorno romano dell’artista, il suo studio appassionato dell’antico e del Rinascimento e i rapporti con i suoi committenti. Partendo da queste riflessioni, il volume """"Guido Reni alla Galleria Borghese. Dopo la mostra gli studi"""" approfondisce l’interesse dell’artista per la pittura di paesaggio in rapporto ad altri pittori operanti a Roma nel primo Seicento, un aspetto della sua attività finora poco studiato ma particolarmente rilevante alla luce del ritorno del prezioso dipinto, la """"Danza Campestre"""" nella collezione Borghese..."" -
Il Rettorato dell'Università degli Studi dell'Insubria. Storia, architettura e arte
La cultura è un valore che rende migliori gli uomini: con questo spirito più di venti anni fa nasceva, a Varese, l'Università degli Studi dell'Insubria. Pur essendo assai giovane come concepimento, l'Università accoglie nei suoi spazi una collezione d'arte contemporanea, che si arricchisce di anno in anno. ""I beni culturali - asserisce il Prof. Angelo Tagliabue, Magnifico Rettore dell'Università dell'Insubria, nella sua presentazione al volume - costituiscono parte, e non secondaria, della nostra stessa identità. [...] Ma qui si gioca anche il rapporto con la città di Varese: un rapporto che, al di là del dovere strutturale della 'terza missione', vuol dire anzitutto consapevolezza di vivere in un territorio ricchissimo di beni culturali e che merita con l'Università un rapporto stimolante"""". Il volume è stato realizzato in occasione della visita ufficiale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inaugurato il nuovo Anno Accademico (15/11/2022).""