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Banksy a Teramo. An unauthorized exhibition Ediz. italiana e inglese
"Banksy a Teramo"""" è il catalogo a corredo della mostra espositiva curata da Stefano Antonelli e da Gianluca Marziani, prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi in collaborazione con la Città di Teramo, aperta fino al 15 gennaio 2022 a L’Arca, Laboratorio per le Arti Contemporanee. I lavori esposti di Banksy costituiscono lo scheletro di una mostra essenziale, ma ben definita nel modello espositivo. Immagini basilari che ridanno i punti nodali, le ossessioni e le urgenze tematiche dietro le varie operazioni di antagonismo urbano. Un modello didattico per produrre una mostra sinottica: un piccolo prontuario di facile accesso che fa da indice d’orientamento, una bussola espositiva con cui varcare la prima soglia e introdursi nel complesso immaginario di un artista chiamato Banksy." -
Collezione Gualino. Guida breve-Brief guide. Ediz. illustrata
I Musei Reali di Torino presentano al pubblico un allestimento al secondo piano della Galleria Sabauda, teso a valorizzare la Collezione Gualino. Imprenditore, collezionista e mecenate, Riccardo Gualino (Biella 1879 - Firenze 1964) fu uno dei grandi protagonisti della storia italiana del Novecento. Grazie al suo spirito cosmopolita e alla sua rete di conoscenze, si affermò ben presto come una delle personalità più influenti nel campo delle arti e dell'industria. Da sempre al centro delle sue principali passioni, l'arte assume per lui un ruolo identitario. Raccolta a partire dal primo decennio del Novecento con il supporto della moglie Cesarina Gurgo Salice, è considerata una delle più significative e importanti collezioni italiane del secolo, alimentata da una straordinaria disponibilità di risorse, ottenute nei settori del commercio, della produzione industriale e della finanza, in Italia e all'estero. Comprende sculture antiche e moderne, dipinti, oreficerie e mobili, bronzetti e avori datati dall'antichità all'Ottocento e provenienti dall'area europea e orientale. La collezione nasce come raccolta antiquariale con funzione d'arredo... -
La beffa. Canova e Giorgione, storia di un autoritratto. Ediz. illustrata
Un palazzo, una sala da pranzo, otto commensali, un autoritratto. Cosa c’entra Giorgione con Canova? Basta chiederlo a Canova, o magari al principe Abbondio Rezzonico. Furono loro, nel 1792, a Roma, ad architettare una beffa riuscitissima. Sfidarono Giorgione e gli intenditori d’arte. Nell’anno delle celebrazioni canoviane, con questo catalogo il Museo Casa Giorgione offre un contributo in linea con la propria missione: studiare la figura di Giorgione e la sua fortuna critica. -
Il ritratto equestre di Giovan Carlo Doria e Palazzo Spinola di Pellicceria al tempo di Rubens
“Il ritratto equestre di Giovan Carlo Doria”, dipinto da Peter Paul Rubens all’inizio del Seicento, costituisce senza dubbio una delle principali testimonianze artistiche del maestro conservate in Italia che documentano i profondi rapporti che legarono il grande pittore ai committenti genovesi. Nel volume si approfondiscono in particolare la figura di Giovan Carlo Doria, il più appassionato collezionista e mecenate dell’antica Repubblica genovese dei primi decenni del XVII secolo, e i suoi rapporti con letterati e pittori. Tra questi, oltre a Rubens, spicca senza dubbio Bernardo Strozzi. Un ampio contributo consente di ripercorrere inoltre le vicende collezionistiche del ritratto oggi conservato presso la Galleria Nazionale della Liguria: una prestigiosa commissione che portò alla creazione di in un’immagine dirompente e straordinariamente innovativa. La seconda parte del volume è incentrata sulle origini di Palazzo Spinola di Pellicceria, dimora-museo che ospita, oltre agli ambienti storici straordinariamente conservati, anche la Galleria Nazionale della Liguria, il “museo nel museo” che dal 1988 annovera tra le sue opere proprio lo strepitoso ritratto rubensiano. -
I Doria Lamba. La mia famiglia di padre in figlio per dieci secoli
La storia di Genova, e quindi della Liguria, viene ormai diffusamente riconosciuta come “Storia dei Genovesi”. Si evidenzia così il ruolo predominante esercitato nei secoli dai privati cittadini espressione dei grandi clan familiari, gli alberghi, che tra XII e XV secolo si contesero il controllo politico ed economico del Comune e del suo Dominio e nel 1528 diedero vita alla Repubblica aristocratica, spiccando nell’Europa dei grandi stati unitari. Le singolari capacità sviluppate sin dal Medioevo, confrontandosi con un territorio dalle risorse naturali limitate, ma in posizione strategica tra Europa e Mediterraneo, hanno consentito ai membri di queste famiglie di attraversare i secoli e i profondi mutamenti istituzionali, economici e sociali, adeguandovisi pur conservando una propria marcata identità. Questo volume ripercorre i mille anni della vita pubblica e, soprattutto, privata di una delle famiglie più antiche e illustri tra quante furono protagoniste di questa storia: i Doria Lamba. Un percorso storico che ha uno snodo fondamentale nell’eroica figura dell’ammiraglio Lamba Doria, vincitore dei Veneziani nell’epica battaglia di Curzola dell’8 settembre 1298, il cui nome fu aggiunto al proprio casato dai suoi diretti discendenti in segno d’identità e di orgoglio. Una storia che nel corso dei secoli si interseca inevitabilmente con quelle delle differenti linee del proprio casato, costantemente animato da un forte spirito identitario, e di altre grandi famiglie genovesi protagoniste della vita e dell’economia genovesi, quali i Grimaldi, gli Spinola, i Cybo, i Gavotti, gli Adorno, i Gentile, i Saluzzo, i Lomellini, ma anche d’illustri famiglie italiane, come i Trivulzio marchesi di Vigevano, gli Scotti Douglas di Piacenza, i D’Adda, i Seyssel d’Aix e Sommariva del Bosco, i Ricardi di Netro e i Thaon di Revel. -
Arte, storia, tradizioni. Restauri per la chiesa della Natività di Maria Santissima di Genova Quezzi
In questa pubblicazione si presenta l’avvenuto recupero di alcune opere d’arte conservate nella parrocchiale della Natività di Maria Santissima di Quezzi, edificio risalente almeno agli inizi del XII secolo quando era una cappella concessa ai Canonici della Cattedrale di San Lorenzo, attualmente una grande aula tripartita con navate allungate e cappelle laterali. Nella prima fase dei lavori, Franco Boggero ha seguito il sapiente restauro della pala di Luca Cambiaso raffigurante la ""Madonna con il Bambino, la Maddalena, Sant’Antonio abate, San Bartolomeo e un Santo Evangelista"""", collocata sopra l’altar maggiore della chiesa, il cui inquadramento critico è affidato in queste pagine a Lauro Magnani e Laura Stagno. Tra il 2020 e il 2021 è stato Massimo Bartoletti a seguire il restauro della """"Adorazione dei pastori"""" di Bernardo Castello – il quale ne offre anche un commento storico-critico in questa sede – e della scarabattola con la versione tardo settecentesca della """"Deposizione dalla Croce"""" di Maragliano, opera di Pasquale Navone, della quale scrive Giulio Sommariva."" -
Mnemosyne. Il teatro della memoria
Le Wunderkammer e la storia del collezionismo Mnemosine, come scrive Diodoro Siculo nella biblioteca Historica, è la Titanide che scoprì il potere della memoria e che diede i nomi alle cose e ai concetti per fare sì che i mortali si comprendessero nei loro dialoghi. Da nove notti d’amore con Zeus aveva generato le nove Muse ed è proprio l’eredità della memoria, dei ricordi, trasmessi dalla madre, che permette alle Muse di espandere le proprie qualità cognitive e creative in ogni campo artistico. Le camere delle Meraviglie o Wunderkammer erano dei protomusei con quinte sceniche che in una stanza mettevano in scena le meraviglie del Creato e la storia dell’uomo. Erano chiamati anche Teatri della memoria, con patrona Mnemosine. In questo volume si racconta la storia del collezionismo dalla preistoria alla fine di questi gabinetti delle curiosità, smembrati con l’arrivo dell’Illuminismo per creare gli odierni musei di storia naturale, geologia, preistoria, pinacoteche, gipsoteche. -
Bormida gotica. Dalla Liguria al Piemonte, un nuovo percorso alla scoperta di tesori dimenticati
L’itinerario “Bormida Gotica” rintraccia e svela un ricco e inaspettato catalogo della pittura gotica e tardogotica di un territorio molto vasto. Per la prima volta viene messo in campo un approfondito studio documentario e multidisciplinare che coinvolge due regioni (Piemonte e Liguria), quattro province (Savona, Cuneo, Asti e Alessandria), quattro diocesi (Savona, Alba, Mondovì e Acqui Terme) e diciannove comuni. Un viaggio turistico e culturale che apre nuove prospettive e che mette “in luce” un nuovo tassello del nostro straordinario Patrimonio. -
Un mare di Musei. Navigando tra il patrimonio culturale dei musei civici di Genova
Genova, fin dalle sue origini, è stata profondamente legata al mare. Non è quindi difficile trovare nelle collezioni dei Musei Civici di Genova opere, documenti e manufatti che raccontino uno dei mille aspetti di questo indissolubile rapporto. La scelta di dedicare il secondo volume della Collana di ""Educazione e Mediazione del Patrimonio Culturale dei Musei Civici di Genova (EMPaC)"""" al “mare” prende spunto dallo straordinario evento The Ocean Race - Genova The Grand Finale 2022-23, che il capoluogo ligure accoglie dal 24 giugno al 2 luglio 2023. Le pagine di questo libro dedicate ai musei e alle collezioni civiche genovesi offrono un’affascinante narrazione di Genova e il mare."" -
Dante Conte 1885-1919. «Tutto in natura è armonia». Un artista originale nella Sampierdarena tra Ottocento e Novecento. Ediz. illustrata
Il catalogo ripercorre tutta la breve ma intensa attività artistica di Dante Conte che, nato a Sampierdarena (comune autonomo inglobato nella Grande Genova dal 1926), vi morì, appena trentatreenne, il 4 gennaio 1919, a causa dell’epidemia di “spagnola”. Dopo gli inizi nello studio del pittore Ettore Vernazza, Conte, grazie agli aiuti dell’amministrazione comunale (in particolare, del sindaco Nino Ronco), frequentò l’Accademia Ligustica e, successivamente, la scuola di scultura di Augusto Rivalta presso l’Accademia di Firenze. Se si escludono due ipotizzati soggiorni a Parigi e a Londra, l’artista rimase nella città natale senza ulteriori significativi spostamenti fino alla morte, partecipando a quell’atmosfera particolare della cittadina che, ancora comune indipendente rispetto al capoluogo, stava trasformandosi in un centro industriale di primaria importanza, a cui corrispose un notevole dinamismo in ambito artistico-culturale. Oltre a documentare questo clima ricco ed effervescente, di cui Conte fu pienamente partecipe insieme ai suoi amici artisti (tra cui Vernazza, Arnaldo Castrovillari e Giovanni Battista Derchi), il catalogo offre un’ampia panoramica sulla sua persona... -
I Fieschi e la Valbrevenna
La Valbrevenna è stata per secoli uno dei punti di passaggio più frequentati per chiunque – viandante, pellegrino, mercante, esercito – volesse valicare l’Appennino ligure e giungere al mare e viceversa. La sua naturale disposizione geografica est-ovest lungo il corso del torrente omonimo l’ha sempre resa uno del valichi privilegiati sia per i transiti verso il nord Italia sia per quelli che dall’asse Genova – Casella – Busalla – Ronco “scollinavano” verso l’altra grande direttrice, Genova – Torriglia – Rovegno – Bobbio. Incuneata tra queste due grandi vie di percorrenza – delle vere e proprie “autostrade” di ancien régime – la valle e i suoi abitanti hanno legato la loro fortuna e la loro sopravvivenza in un contesto aspro e montuoso all’assistenza ai transiti e allo sfruttamento di un territorio incastonato tra monti scoscesi e boscosi. Per secoli questa vallata è stata oggetto di contesa tra diverse signorie: Spinola, Adorno, Doria, la stessa Repubblica di Genova, ma, soprattutto, la famiglia Fieschi, la cui presenza ha segnato il territorio. -
Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in galleria. Ediz. illustrata
Una selezione di ventidue opere tra dipinti, disegni e acqueforti del più grande maestro olandese del Seicento. Centro ideale dell’esposizione è ""La cena in Emmaus"""" del Musée Jacquemart-André di Parigi, in prestito ai Musei Reali di Torino. L’opera è posta a confronto con il """"Ritratto di vecchio dormiente"""" della Galleria Sabauda, uno dei soli tre dipinti dell’artista presenti nelle collezioni nazionali. Le due opere, databili al 1629, sono rappresentative della fase giovanile di Rembrandt (Leida, 1606 – Amsterdam, 1669) e costituiscono significativi esempi della maestria del pittore nell’uso del colore, nella modulazione della luce e nella trasfigurazione poetica dei soggetti tratti dalla realtà quotidiana e dalla storia sacra. Nella tavola della Galleria Sabauda, acquisita nel 1866, la figura del vecchio addormentato è immersa in un’oscurità a tratti impenetrabile: soltanto il volto e le mani dell’uomo appaiono in piena luce, rischiarate dalla flebile brace del focolare. L’artista esalta i particolari, intensificandone l’effetto in modo volutamente irreale. Nella tela francese, la prodigiosa apparizione di Cristo agli apostoli è costruita sul contrasto tra le tenebre e la luce, che è anche luce mistica, immagine della rivelazione divina. Nei due dipinti a confronto, la raffigurazione realistica dell’ambiente e dei personaggi, unita all’uso espressivo e simbolico della luce, richiama le innovazioni introdotte da Caravaggio nella pittura sacra nel primo decennio del Seicento, prontamente recepite nelle scuole pittoriche di indirizzo naturalistico in diversi centri italiani ed europei."" -
Gio. Benedetto Castiglione Genovese. Il Grechetto a Roma. Committenza e opere. Ediz. illustrata
Questo volume indaga la complessa esperienza biografica e artistica del pittore genovese Gio. Benedetto Castiglione detto il Grechetto (1589-1665), focalizzandosi in particolare sui due soggiorni trascorsi dall’artista a Roma (circa 1632-1637 e 1647-1651). I saggi aiutano a far luce sui suoi anni romani, trattando committenti, amicizie, frequentazioni, modelli, generi, temi, nonché il rapporto con la letteratura e le dinamiche della sua bottega all’interno del mercato dell’arte in grande fermento. Il tutto, studiato anche in relazione al grande panorama del Seicento italiano ed europeo. I circa quaranta dipinti riferiti agli anni romani del Grechetto sono oggetto di una catalogazione ragionata. Nel corso della ricerca, corredata da ricerche archivistiche, sono emerse novità anche riguardo la produzione del fratello Salvatore e del figlio Gio. Francesco, sui quali si offre a una vera e propria riscoperta critica per due maestri rimasti a lungo nell’ombra. Una serie di apparati, tra i quali un ampio regesto e l’elenco delle opere note da inventari e documenti antichi, completa il contesto di riferimento per restituire la personalità unica e singolare del Grechetto. -
L'Annunziata di Guarene. Storie di confratelli e committenze dei Roero. Arte, devozione, comunità
"L’Annunziata di Guarene. Storie di confratelli e committenze dei Roero. Arte, devozione, comunità"""" rappresenta il primo volume della collana «Sentieri d’arte tra Piemonte e Liguria». Il testo approfondisce le vicende storico-artiche della chiesa della Santissima Annunziata di Guarene, una delle più significative testimonianze della cultura barocca nel territorio albese (Cuneo). Gli autori ne trattano gli aspetti artistici, archivistici, architettonici e di valorizzazione. I saggi si aprono al territorio, dando conto di approfondimenti devozionali e iconografici rilevanti per il contesto confraternale locale, quale è il caso di sant’Elisabetta di Ungheria. Analizzano inoltre ruolo ricoperto dai conti Roero di Guarene – in particolare il vescovo Giuseppe Roero ed il nipote Carlo Giacinto – come committenti e promotori d’arte, rintracciandone alcuni legami con Casa Savoia e gli artisti attivi nei cantieri di corte nella prima metà del Settecento, favorendone poi la presenza nel territorio del Roero. Il volume è impreziosito da un ricco repertorio fotografico e da un accurato rimando alle fonti d’archivio." -
Bernardo Strozzi. Pale d'altare e dipinti di grande formato per contesti religiosi
La centralità di Bernardo Strozzi (1582-1644) nel panorama figurativo genovese di inizio Seicento è un dato acquisito; nonostante ciò i cataloghi generali dedicati alla produzione del pittore non sono privi di criticità, riflesso della complessità dell’artista, attivo a Genova dall’avvio del secolo fino al 1633 e poi a Venezia per un ultimo e intenso decennio di lavoro. Il volume affronta solo la produzione di dipinti destinati agli altari delle chiese e ad altre destinazione sacre (oratori, refettori), nell’ambito dei due scenari di azione, Genova appunto (e le Riviere), poi Venezia (e le province). Un saggio introduttivo affronta il percorso intrapreso da Strozzi nell’esecuzione delle pale d’altare e la relativa committenza; un catalogo ragionato, composto da 35 schede, analizza questa produzione, tenendo conto anche delle opere in rapporto (quindi bozzetti, disegni), dei frammenti di opere superstiti e delle opere perdute. -
I 400 anni della Collegiata di Santa Maria a Valenza. Un patrimonio di fede, arte e devozione
La pubblicazione è dedicata ai quattrocento anni della Collegiata di Santa Maria Maggiore di Valenza. Questo anniversario si conteggia dal completamento dei lavori di edificazione della nuova chiesa – subentrata alla precedente che, già nel XIV secolo, aveva ricevuto dal cardinale Bertrando del Poggetto l’autorizzazione ad avvalersi del titolo di “duomo” – la cui prima pietra era stata posta il 20 ottobre del 1619 e la cui consacrazione avvenne il 9 dicembre 1623. Il volume è frutto di una meticolosa indagine archivistica, condotta da Roberto Livraghi che ne ha curato l’edizione, e presenta numerosi articoli di storici dell’arte e architetti che analizzano la storia di Valenza, il Duomo e la città in età moderna, il contesto civile, economico e sociale, oltre a una attenta ricognizione del patrimonio storico-artistico conservato. -
Nenne Sanguineti Poggi. Un'artista senza confini-An artist without borders
L’opera è la prima pubblicazione scientifica bilingue sull’artista italiana Nenne Sanguineti Poggi. Nata a Savona nel 1909 in una nobile famiglia di intellettuali e storici (come il nonno paterno Vittorio Poggi etruscologo, sovrintendente del Museo Archeologico di Firenze), fu pittrice, mosaicista, ritrattista e disegnatrice talentuosa, ma anche scrittrice e giornalista, inviata speciale dell’ONU. Ha decorato i più importanti edifici di Asmara (capitale dell’Eritrea) ed è stata l’artefice di una nuova architettura nell’ambito dell’esperienza post coloniale. Fine intellettuale, è stata in contatto con i più importanti artisti e personaggi del suo tempo, in un paese che stava allora formando il proprio patrimonio artistico, urbanistico e architettonico. La monografia ripercorre la storia della sua vita, durata oltre 100 anni, tra Africa e Italia, al di fuori degli stereotipi e delle convenzioni sociali del suo tempo, e presenta le sue opere: dai disegni, passando per i dipinti a cavalletto, fino alle decorazioni in importanti opere pubbliche. -
Mantova e Sabbioneta
Mantova e Sabbioneta offrono una testimonianza unica delle realizzazioni urbane, architettoniche e artistiche del Rinascimento, collegate tra loro attraverso le idee e le ambizioni della famiglia Gonzaga. Architetti della fama di Leon Battista Alberti e Giulio Romano e pittori come Andrea Mantegna hanno consacrato per sempre Mantova come eminente capitale del Rinascimento. Sabbioneta, con le mura difensive, la pianta a scacchiera delle vie e il ruolo degli spazi pubblici e dei monumenti, rappresenta uno dei migliori esempi di città ideale costruita in Europa, in grado di esercitare un’influenza sull’urbanistica e l’architettura dentro e fuori il Vecchio Continente. Questa pubblicazione, caratterizzata da un testo agile e completo e da splendide immagini a colori, ci accompagna nella visita di questi due centri urbani, dove ogni scorcio riserva delle emozioni inaspettate. Completano la guida informazioni utili, cartine, suggerimenti per una visita nei dintorni e tanto altro ancora. -
Straordinario e quotidiano da Strozzi a Magnasco. Umane contraddizioni negli occhi dei pittori
Il catalogo della mostra ""Straordinario e quotidiano da Strozzi a Magnasco"""" tesse le voci dei protagonisti della grande stagione della pittura genovese attraverso cinque contrapposizioni tematiche: ‘Straordinario e quotidiano’, ‘Miseria e nobiltà’, ‘Ozio e negozio’, Santi e peccatori’ e ‘Corpi svelati e abiti indossati’. Un viaggio nella vita a Genova ai tempi della Repubblica attraverso lo sguardo dei pittori, attenti osservatori del quotidiano e interpreti privilegiati di eventi straordinari. Quaranta opere dal ‘500 al ‘700, di cui diverse inedite, provenienti da collezioni private e istituzioni liguri raccontano la società e la cultura artistica genovese. Un saggio introduttivo dei curatori è seguito da quaranta schede di opere tra dipinti, disegni e documenti d’archivio a cura di Valentina Frascarolo, Gabriele Langosco, Anna Manzitti, Agnese Marengo, Giacomo Montanari, Anna Orlando, Margherita Priarone, Marie Luce Repetto, Maurizio Romanengo, Roberto Santamaria, Giulio Sommariva, Gelsomina Spione."" -
Giuseppe Cominetti. Divisionismo e futurismo tra Genova e Parigi
L’esposizione ""Giuseppe Cominetti. Divisionismo e Futurismo tra Genova e Parigi"""" intende celebrare, attraverso una ricca e accurata selezione di opere, il centoventesimo anniversario dell’esordio pubblico del Maestro, avvenuto alla Società Promotrice delle Belle Arti di Genova nel 1903. Nato a Salasco Vercellese il 28 ottobre 1882, discendente di una famiglia piemontese di proprietariterrieri di nobile origine, Giuseppe viene avviato dal padre agli studi classici prima a Vercelli poi a Torino con il fratello minore Gianmaria. Ma già al tempo del liceo Cominetti si dedica agli studi artistici, seguendo i corsi di Milani all’Accademia torinese di Belle Arti. Vicissitudini familiari lo portano, non ancora ventenne, a Genova, dove entra in contatto con artisti delle più svariate tendenze, esperienza che risulterà decisiva per la sua formazione culturale e per la sua dedizione pittorica...""