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La maledizione di Castro
Nata su uno sperone inespugnabile, avvezza alle manovre politiche dei nobili aspiranti al soglio pontificio, florida dinanzi al repentino mutare dei venti, l'ostinata città di Castro mostra gli artigli ai viandanti, fiero leone che risponde solo alla frusta del papa. Ma l'orgoglio è un fuoco che avvampa, sale ai bastioni, s'insinua nei pozzi, esplode nel fragore delle piazze; il suo vivido colore sfida il sangue che ancora scalda i pugnali. È la maledizione dell'onore, di quella insensata volontà che la renderà cielo e polvere, viluppo di piante su lapidi funeste. Il destino lacera ogni sua fibra: cardinali bizzosi, meretrici d'ogni rango, predoni e osti dagli sguardi torvi. E non fa differenza essere Orsini, Colonna o Farnese. Solo l'eco di un'antica storia resiste: l'amore bastardo di un cristiano e un'ebrea, Sarah e Nicola Cobella, eternamente fusi nell'incoscienza della passione; la loro progenie si farà a sua volta rovina, per sopravvivere allo scempio totale: sottopelle alla Storia saprà ricavarsi il suo maledetto e sacrosanto cantuccio d'eternità. -
Maremuto blues
Maremuto, un lago dalle acque ferme ma vive, immenso e silenzioso. Sulla riva, la locanda delle Houen accoglie anime abbandonate dal Destino. In quel luogo tutti siamo destinati a soggiornare, ignari viandanti in cerca della propria vita, di quella che credevamo superata, buttata. E la fuga è un girotondo inutile, un eterno e maledetto rincorrersi. Su tutto risuonano gli accordi vivi e laceranti di un blues: soltanto cinque note, cinque come le dita di una mano, cinque passioni che racchiudono il mondo. E poi un ragazzo solitario che regala canzoni, un uomo sopraffatto da un dolore profondo e un altro da una rabbia senza controllo. E donne come angeli senza più ali, costrette da un Dio assente a salvare quel che resta dell'amore. Questa è la storia di un altro mondo, altro e sconfinato come la paura di vivere, come un rock d'altri tempi, un motivetto dolce e malinconico che non si riesce a togliere dalla testa. Accordate gli strumenti, scaldate la voce: queste parole sono per le vostre anime perdute. -
Il mistero del cadavere scomparso
Un parco ai piedi di un antico castello, il buio che avanza, i profumi della costa ligure che prepotenti rapiscono i sensi. Un tranquillo impiegato si attarda tra i pini e il mare: alle sue spalle il cancello ormai chiuso, davanti l'eco di un grido smorzato. Un uomo sta morendo. Dalla torre più alta, l'uomo dalla giacca di pelle può forse aiutarlo, chiamare i soccorsi. Ma il cadavere misteriosamente scompare: che sia stato solo un incubo? Ecco che il nuovo giorno arriva con scambi di cellulari, rocambolesche fughe in scooter, pedinamenti di massaggiatrici orientali, avvenenti ragazze dell'Est in lacrime, un kit per scongiurare sospetti e, su tutto, le chiacchiere appiccicose dei paesani, ostinati frequentatori dei bar. E poi lei, la bella Elena, vice questore tra dolci ricordi e un singolare pool d'inquirenti: potranno l'amore, la paura e il sospetto fare di un uomo qualunque un vero detective? -
L' amore è un campo di battaglia
Becchini si nasce? La storia di Lorenzo Paladino si dipana irriverente dal cimitero di Viareggio; è solo un ragazzino di nove anni, ma già duramente provato dalla vita. Accantonati gli studi, dopo varie peripezie, si ritrova a vincere un concorso al Comune come Operatore addetto ai servizi cimiteriali, scoprendo che i cadaveri sono molto più simpatici del previsto: almeno loro, a differenza dei vivi, non chiedono né pretendono nulla. Affronta la morte con familiarità, senza timore, tanto che finisce per guardare a lei e alla vita con la stessa maschera di cinismo e ironia, dietro cui si cela in realtà una gentile profondità di sentimenti. Il lavoro diventa il metro con cui misurare tutta la vita. L'amicizia è Ste', un collega con il quale instaura un rapporto di complicità importante, un salvagente inaffondabile nei momenti più difficili. E l'amore, nelle vesti della bella infermiera di un'anziana signora deceduta, è forte e vulnerabile, complicato e tanto semplice al tempo stesso. Lo stile frizzante e brioso, sensuale e tenero, fa di Lorenzo un personaggio impossibile da dimenticare e il suo divenire uomo, narrato dall'autore come un gioco di prestigio, si rivela un miscuglio di tentazione e consapevolezza. -
La quercia dei sogni
Cosa ci fa uno scienziato sotto un albero magico, in cerca di un cadavere che non c'è? Che cosa spinge un ricercatore universitario a perdere il sonno su misteriose grida dal bosco? Follia, direbbero i più, ma questi quattro racconti basteranno a farvi ricredere: vi perderete in un dedalo in cui la verità scompare in quella terra di nessuno che separa scienza e superstizione, ordine assoluto e libertà, inquirenti astuti e falsi assassini, e allora capirete che si tratta soltanto di umana e saggia follia. Per quanto razionali e coi piedi ben piantati a terra, qualcosa ci sfugge sempre e si fa beffe di noi, ci riporta indietro di millenni e ci bisbiglia sornione che, alla fine, siamo sempre gli stessi: che ci si trovi di fronte a una quercia secolare e particolarmente intelligente o in un futuro di disciplina e paradisi a caro prezzo, fino a un rincorrersi sospetto di cani e gatti tra usurai e speculazioni edilizie. Una narrazione dolce, ironica e dalla fluidità che rapisce, melodiosa come un duetto di arpa e violino, come un'ammaliante musica celtica che vi porterà lontano, in un tempo sospeso tra ieri e domani su un'eternità tutta a misura d'uomo, quasi profetica. -
Angelina
Una bambina tutta pepe, che prende di petto la vita sfuggendo alle prediche e al sottanone della nerboruta suor Maria, una mattina di sole esce dall'orfanotrofio e rapita dalla gioia di vivere del nuovo giorno guarda in alto, troppo in alto. E la vita non perdona, ti prende e ti annulla nel suo continuo fluire di esseri e cose, e anche Angelina si fa nuvola e tanti perché. Dall'alto della guglia di una cattedrale, statua gotica eterea e magica, scopre una nuova realtà, enorme, sconcertante: è il vero vivere, quello di cui noi siamo soltanto lo specchio. Il percorso che deve ora affrontare è ripido e oscuro, ma col giusto aiuto la luce tornerà a splendere e a illuminare i cuori di chi ancora è laggiù. Una vicenda dolce e ironica allo stesso tempo, una solida costruzione che dal neoplatonismo e dalla psicologia del profondo arriva a toccare le più alte vette del sentimento e dell'anima. Un linguaggio talvolta prezioso, tal'altra brillante di un fiorentino che guizza sulla pagina più vivo e inafferrabile di un pesce. Un percorso di crescita ispirato a un evento reale, una carezza lieve e calda come quella di un angelo custode. -
Reptilia
Un nuovo caso mette a dura prova la flemma del maresciallo Roggia. Nel bel mezzo di una Viareggio affollata di turisti come ogni estate, un rinomato e facoltoso oculista viene trovato cadavere nel suo studio. Il corpo nudo, disteso ad afferrare un'enigmatica statuetta d'argento raffigurante un dinosauro. Una lunga serie di rettili serpeggia tra le pieghe di un mistero insolubile, circonda moventi inesistenti, improbabili assassini e la vita di un uomo all'apparenza perfetta, irreprensibile. Ma si sa, le cose possono alludere, strizzare l'occhio a mondi paralleli, a simbologie ataviche e ferine. E allora, cherchez la famme? Chissà, forse tra sette sataniche dai nomi di ebbrezza e sangue, forse nel passato di splendide e silenziose donne, forse nel torbido rincorrersi di pornografia e senso dell'onore, chissà... -
Il silenzio uccide
Torre del Lago, luglio 1937. Nell'afa che annebbia i pensieri, un corpo riaffiora dalla macchia, regno di bracconieri e miseria. È ciò che resta di un uomo corroso dalla povertà e dal vino, una bestia che nessuno piangerà, nemmeno in famiglia, nemmeno la piccola Angelina che aspetta un bambino senza padre. Ma le voci avvampano in quel pugno di anime tra il lago e il mare, e seppure la città con le sue leggi è lontana, la storia irrompe e deturpa quel lembo di terra già maledetta: il fascismo, coi suoi proclami roboanti, è illusione e sopruso, una grana tre le tante, e chi ancora ha il coraggio di parlare si fa artiglio sempre pronto a ritrarsi. Quando le parole diventano più preziose del pane e il silenzio il peso di una colpa incompresa, solo l'umanità del giovane don Matteo e la perseveranza dell'ostinato commissario Anselmi possono salvare ciò che resta di una vita sognata e ricucire timidi sguardi di innamorati, persi nella folla che accusa e condanna. Da un insieme di vicende realmente accadute e da un lungo lavoro di ricerca storica, Maria Teresa Landi e Luciana Tola ricostruiscono un avvincente e autentico scorcio del nostro passato, un'ombra che ancora ci appartiene. -
I fuochi e i fiori
Un eterno cammino in bilico tra la notte e l'alba, indeciso sulla soglia del buio ma irrimediabilmente attratto dalla potenza accecante del sole. Un pugno di parole schierate contro al dolore e la solitudine che ancora si permettono il lusso di resistere. Queste liriche dosano l'irriducibile dolore dell'esistenza, perpetua ombra che non conosce distacco, ma che talvolta può divenire certezza e compagno di traversata foriero di parole nuove, persino di consolazione. Scenari e ritratti esotici a tinte vive come le tele di Gauguin, il mare e i suoi volti dagli zigomi bruciati, campagne e paludi brulicanti di vita, i monti lontani che disegnano orizzonti di luce e distanza, eterni campi di stelle in cui versare giorno dopo giorno il pesante aratro della speranza, con l'incertezza del futuro che abbaglia e confonde tipica della giovinezza. La poesia di Massimo Vecoli si fa forte della tradizione per rinascere leggera e finalmente nuova: semplice e dall'inusuale potenza, è pura musica libera da orpelli letterari e desueti, è vita randagia in cerca d'assoluto. -
L' antica stirpe. La terra dei draghi. Vol. 1
L'era di pace della ridente Amhonùn sembra giunta alla fine. Dall'oscuro nord giungono freddi venti di guerra e i tamburi dei ripugnanti troll rimbombano nella sconfinata pianura del Nhèt-Nimaron. Riusciranno i giovani Johan ed Elberon a compiere la loro ardua missione? Il saggio Carmas e il suo speciale addestramento forgeranno due guerrieri elfici pronti a tutto, ma il passato è sempre in agguato e l'amore annebbia la mente e incendia, gli occhi della bella Samaire sono dardi infuocati dolci e temibili, una certezza più vera delle mille frecce scoccate a difesa dell'Amhon-dor, la Grande Porta ormai sotto assedio. L'unica speranza è riposta nell'antica stirpe, mitica progenie dimenticata oltre le bianche spiagge, oltre i potenti fiumi e le gole impervie, un tempo forza vitale, oggi dimenticata per ataviche colpe e orgogli fratricidi. L'ambasciata per rinnovare l'alleanza sarà un'avventura indimenticabile per due ragazzi alle soglie della vita, quella vera. Draghi, stregoni, orripilanti troll e antiche genie umane: un fantastico mondo sulla soglia del declino ma pronto a risorgere. Ogni singolo elfo dovrà vendere cara la pelle per salvare la Terra dei draghi: è il momento del coraggio, il ritorno degli eroi. -
L' equilibrio incerto
Un cammino nell'attesa di un'esistenza che appare, di un'illusione che forse è solo l'ombra di noi stessi. Un diario di bordo di un viaggio ancora da compiere, da progettare giorno dopo giorno con la spavalda incertezza di un funambolo costretto dalla vita ad avanzare sul baratro. Una ragazza e il suo bisogno di sentirsi viva, alla ricerca del suo talento, di quella scintilla che la renda unica e irripetibile, in perpetuo equilibrio su sogni di libri e film, le sue passioni, l'altra vita che salva e nasconde. E il pensiero si fa trappola che stringe il passo, impedimento alla gioia e alla spensieratezza: ecco un novello Arsenio che dalle poesie di Montale si muta in giovane donna tra locali alla moda e contratti a tempo determinato, precaria dentro e fuori, lontana dalla felicità a buon mercato. Ma la forza per combattere c'è e come un artiglio graffia il presente alla ricerca del cambiamento: cambiare finalmente se stessi, questa è la meta, rinnovarsi per richiudere le cicatrici sul cuore, per volersi bene davvero, perché ce lo meritiamo. E l'ironia è l'arma della riconquista, brillante e fluida come la pioggia fresca di un temporale estivo, quando il sole torna a far brillare il mare. -
Smeralda
Un oceano, un delirio, un magico mondo di emozioni popolato da sirene, bambini in boschi meravigliosi e ricchi di avventure, animali parlanti e su ogni cosa una lunga lista di sogni da realizzare. La parola si fa colore e suono, pura vibrazione vitale per fondersi all'altro, al sentimento assoluto, all'incontro col mondo e con chi ha ancora bisogno di aiuto e calore. Come una lucciola infreddolita che si ripara al caldo di un caminetto, in un bosco di sera, quando anche l'Amore è spirito e ricerca e l'Io un misterioso e ricco mondo da scoprire, per donarsi rigenerati ogni mattina al prossimo. Una lunga dedica, una preghiera infinita al vivere e alle persone che ci stanno vicino, sussurrata con gli occhi di un bambino e portata al cielo da un coro di angeli birichini e gioiosi. Un inno alla vita che solo una vera artista può innalzare, un tripudio di toni vivaci, una spinta a non perdere nemmeno un attimo dei propri giorni, un carpe diem di carne e spirito. Smeralda è tutto questo e molto di più: un'introvabile e miracolosa medicina contro qualsiasi tipo di tristezza. Provare per credere! -
Un' altra vita
Un uomo, solo e maledetto quanto basta per fare del passato un inferno e del futuro una fatalità. Un nuovo professore arriva al liceo Galilei da Napoli, il suo fascino e i suoi modi gentili ma decisi conquistano presto alunni e colleghi. Persino la sensuale Giulia Santucci, inarrivabile insegnante di educazione fisica, non può resistergli e allora gli occhi come diamanti di Saida, ragazzina di colore che la classe proprio non vuole accettare, si incendiano di gelosia. Ma Carlo Marinelli è un grumo di parole sequestrate in bocca, un bosco devastato dal fuoco dove la vita si deve meritare la riconquista della luce. Chiunque lo sfiori non può avere risposte: ciò che è non promette certezze, prende e basta, come viene. Perché l'idea di vivere è come la paura dei temporali da piccoli, i pensieri sono lampi da cui fuggire, e allora quella buia strada di periferia, rischiarata solo da timidi fari in piazzole appena discrete, si confonde con l'amore. Un'altra vita è quella che lasciamo alle spalle, è ciò che andiamo cercando nel buio, è come una farfalla entrata nella casa assolata d'estate: vorresti prenderla in mano, accarezzarla, ma sai che non sarebbe più capace di volare. -
Fatemi scendere
Cronaca di quotidiana e italiana follia. Questo ci mostra Marco Bernardini e le sue stilettate vanno a segno con la perfezione di un maestro di scherma, un po' artista e un po' pirata. Ecco allora nascere una galassia di commenti, racconti, invettive, rigurgiti satirici e provocazioni, un qualcosa di indefinibile che solo Manlio Cancogni può riassumere: pensieri freschi come acqua di montagna, piuttosto che amari come certe radici oppure tragici come può esserlo la vita, piuttosto che comici come la vita stessa. Lo spunto cronachistico che innesca ogni pièce come una scintilla, si rovescia in un mondo bizzarro in cui i telegiornali sono armi di disinformazione di massa, le camicie verdi lottano contro il blu del cielo pianificando conquiste marziane, ragazze dal seno troppo piatto non trovano lavoro e persino le antiche glorie di mondi mitici come la Versilia by night sono depredate da orde di barbari che scorrazzano in Ferrari inzuppando focaccine nello champagne. Intanto i bambini ci guardano e i bamboccioni pure: che sia il caso di fermarsi per riflettere un po'? Ma il treno impazzito dell'oggi fila dritto nei suoi binari di incoscienza; corriamo dal macchinista per chiedere quale sia la prossima stazione e non troviamo nessuno. -
Robert e le avventure del mondo del sé
Robert, coraggioso ragazzino sempre in cerca di cose nuove da vedere, parte alla scoperta del mondo. Che cosa nasconderà il silenzio magico del convento Giglio Gentile? E quella misteriosa casetta nascosta tra gli alberi? Perché i suoi genitori vogliono tenerlo lontano dalla stanza del nonno, valoroso Capitano innamorato del deserto e dei suoi tesori? Di chi sarà quella vocina che lo chiama oltre il cielo e le nuvole? Età di lettura: da 5 anni. -
Andata e ritorno
Uno sciame di immagini all'assalto della coscienza, un colare di sentimenti che frantuma l'essere e lo fa rinascere più vero, oltre l'esteriorità delle piccole cose quotidiane che preclude la via della felicità. Queste liriche sono un viaggio a ritroso, un riaffiorare di giovinezza quando la vita è lavoro e piena consapevolezza di sé. Novello Proust, il Poeta rievoca tutte le sue esistenze misteriose e parallele, tutti gli Io che sembrano svelare all'uomo il segreto dell'eternità. Ecco dunque un caleidoscopico fiorire di impressioni vive e mutevoli, sfavillante mantello di una nuova parola poetica alla ricerca dell'unità immutabile celata in ogni istante. Andata e ritorno si fa così parata di sogni, corteo di desideri notturni che si travestono da pensieri coscienti: ma dove sarà la sottile linea che separa il diurno dall'onirico? Inutile cercarla, il confine siamo noi e l'esistenza galleggia sul lago variopinto e indefinito della nostra anima come le Ninfee di Monet, eterea e ingannevole più dei vapori d'assenzio, in una Parigi che tesse le trame dell'arte di ieri e di oggi. Proprio dalla vita parigina dell'autore nasce il bilinguismo originario di questa raccolta di poesie: nessuna traduzione, ma genesi proteiforme e molteplice, perché l'assoluto possa contemplarsi allo stesso tempo straniero e gemello. -
Il fiore riciclato
Vuoi essere cigno o anatra? Tra le pareti asettiche della comunità terapeutica, la domanda rimbomba come la voce di un temporale non abbastanza lontano. Chi è lì, costretto a scontare il proprio male di vivere, non può rispondere perché le parole muoiono in bocca o sono orpelli inutili, inadatti ad afferrare la vita. La chimica è un lusso necessario infido e ammaliante, proprio come le Sirene di Ulisse, ma a differenza del mito qui non c'è nessuna Itaca da raggiungere, l'oceano inghiotte e la redenzione è affare di un Dio difettoso. E allora il giovane Candido vive l'incubo dell'insetto di Kafka, in cerca di una metamorfosi che non arriva e se lo fa, è solo per schiacciare col suo nonsenso e condannare l'Io a coltivare un giardino non suo. Perché l'esistenza è come un fiore, occorre prendersi cura di lui, lottare ogni giorno per vederlo sopravvivere. Ma soprattutto, come il seme occorre morire per rinascere finalmente liberi. Anche quando la famiglia è rifiuto e indifferenza e il presente un randagio e incerto girovagare, chissà che una Stella con antiestetici anfibi dark non possa portare quella carezza a lungo cercata e opporre la sua piccola ma vera luce al buio dell'abisso. -
Il pastore di Amber
Somalia, anni Settanta. Un giovane si ritrova catapultato nella comunità di italiani, ormai senza patria, che vive racchiusa nella Casa d'Italia. In quell'ambiente che non gli appartiene incontra Malaika, che lo seduce e lo umilia. È la storia di un'iniziazione cercata e ottenuta grazie a un viaggio clandestino oltre frontiera, dalla Somalia all'Etiopia. Ed è la storia di un riscatto, conseguito insieme ad Alessandro, ingegnere minerario, e alla sua profonda amicizia percorsa da quei versi di Leopardi che i due ricorderanno nelle situazioni più impossibili. L'avventura della vita, quella fatta di erotismo, mistero, ancestralità, svelerà presto il suo inganno. L'iniziazione tanto cercata, la vera prova del nove, avverrà sulle spalle dell'indifeso pastore di Amber. Di essa il protagonista dovrà poi rispondere a se stesso per tutta la vita. Una colpa che diviene metafora di un passato coloniale con cui l'Italia non ha mai voluto fare i conti. -
Lo zainetto dei miei pensieri
Un vademecum saggio e irriverente, un libricino da tenere sempre in tasca per smussare le asperità della vita e della società contemporanea, che si barcamena ormai priva di illusioni e certezze, vero e proprio branco di uomini-lupo che se fossero soltanto lupi sarebbe meglio, molto meglio. Senza peli sulla lingua né preconcetti o tantomeno pregiudizi (meglio chiamarli post-giudizi!), l'autore seziona ogni tipo umano e ne sviscera doppiezze e false convinzioni, non risparmiando nemmeno entità soprannaturali. Anche Dio non se la passa bene: smascherato nel suo venire a patti col Diavolo, è ora solo un simulacro dell'uomo nemmeno tanto ben riuscito, costretto a fare inadatti coperchi per pentole sempre troppo gorgoglianti. Unica Verità - ma la maiuscola è solo il sorriso di pagliaccio preso in prestito dall'egocentrica ottusità umana - è la contraddizione, a cui fanno nutrita ala l'imbecillità, l'ipocrisia, l'abilità nel prendersi gioco del prossimo, la codardia, l'egoismo e una faciloneria che sembra appartenere soprattutto al gentil sesso, solo perché l'uomo ha tanti di quei difetti da farla finire in secondo piano. Ma non disperate, un rimedio ancora c'è: l'intelligenza, fatta di curiosità, di capacità di stupirsi, di autocritica e soprattutto di sana e ristoratrice ironia. -
Il circo alla rovescia
Che cosa accade quando il mare si riempie di rifiuti e i pesci decidono di dare una bella ripulita? E se giovani gabbiani fanno scorpacciate sulla ""grande montagna"""" della discarica? Chi sono gli insoliti acrobati del Circo Alla Rovescia? Fufy la formica ci svela un mondo fantastico, in cui gli animali sono più intelligenti degli uomini e, loro malgrado, si danno da fare per costruire un futuro migliore... Lei che è così piccina e si insinua in ogni avventura, ne ha viste proprio di tutti i colori! Età di lettura: da 7 anni.""