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Change.org. Guida pratica al cambiamento che vorresti
Change.org è la più grande piattaforma al mondo per il cambiamento sociale, dove chiunque può lanciare e firmare petizioni per mobilitare l'opinione pubblica attorno a un tema o un problema che gli sta a cuore. Ogni giorno, persone in ogni parte del globo danno inizio a campagne, mobilitano sostenitori e lavorano assieme ai decisori per trovare soluzioni a richieste concrete. La piattaforma conta quasi mezzo miliardo di utenti in 196 paesi e 11 milioni di utenti in Italia. Partendo dalle persone che hanno lanciato alcune petizioni sulla piattaforma in Italia, Stephanie Brancaforte, con il contributo di Fiamma Goretti, Martina Pieri e Federico Ferrari, racconta cittadini che si impegnano a realizzare il cambiamento che vogliono vedere nelle loro comunità e nel loro Paese. Le giovani donne della campagna Stop Tampon Tax, la campagna per conferire a Patrick Zaki la cittadinanza italiana, premendo per la sua liberazione, la richiesta di Sammy Basso dei defibrillatori negli spazi pubblici, le associazioni per la salvaguardia dell'ambiente, l'equità sociale e di genere compongono un mondo in cui chiunque può far sentire la propria voce e fare la differenza, un mondo in cui prendere parte al cambiamento è parte della vita quotidiana di ciascuno di noi. -
Ananas. Viaggio alla scoperta di un frutto sorprendente
Un giorno, la mia fidanzata è tornata a casa con un regalo: una pianta di ananas presa all’Ikea. Poco dopo mi ha lasciato e io sono rimasto solo, con quel piccolo frutto verde.» Così Lex Boon decide di dedicarsi alla storia dell’ananas. Da dove cominciare? Da Colombo, che potrebbe averlo portato in Europa nel XV secolo, o dalla rivolta dei coltivatori in Thailandia del 2012? Dal tempio-ananas sull’autostrada verso Phuket alla dimora scozzese a forma di ananas del XVIII secolo, dalle Hawaii dove è nata la pizza all’ananas alla spy story dell’extra dolce in Costa Rica, questo strano frutto, la cui buccia replica la sequenza di Fibonacci, compare – e si mangia – ovunque. Ma come può arrivare in tutti i supermercati a prezzi irrisori quando deve crescere per almeno un anno, essere raccolto sul campo, imballato, spedito e trasportato dall’altra parte del mondo? -
Disfacimento
In un deserto alieno alcuni cacciatori abbattono una balena spaziale, ne annientano l'anima, si cibano delle sue carni, lasciano la carcassa a marcire. Ma da quel disfacimento si sprigiona una forza generativa, ciò che è morte diventa nutrimento per qualcos'altro, che a sua volta vive per farsi poi substrato. Si avvicendano i secoli e gli eoni, civiltà sorgono e collassano attorno a questo scheletro titanico. Linnea Sterte racconta una storia che è sì fantascienza ma che affronta i nodi centrali della filosofia e dell'ecologia contemporanee: il cambiamento, il ciclo della vita, il costante avvicendarsi di creature differenti che convivono in un delicato gioco che, nel lento scorrere del tempo, assomiglia a una danza. Con un approccio visivo straordinario e una delicatezza impareggiabili, Sterte ci trasporta nel futuro, invitandoci a riflettere sul nostro presente, sulla natura che abitiamo e che ci abita. -
Stranieri su un molo. Ritratto di famiglia
Tash Aw esplora la vitalità culturale dell’Asia moderna in un memoir poetico che racconta la complicata storia della sua famiglia: una vicenda di migrazione e adattamento, di distanze e sottintesi, di accettazione cieca e amore silenzioso. Gli stranieri smarriti su un molo sono i nonni dopo l’insidioso viaggio in barca per fuggire dalla Cina verso la Malesia negli anni Venti. Dal porto di Singapore, a una corsa in taxi nella Bangkok di oggi, a un’abbuffata da Kentucky Fried Chicken nella Kuala Lumpur degli anni Ottanta, Aw tesse storie di inclusione ed esclusione, tra scenari che saltano da villaggi rurali a club notturni e una varietà vertiginosa di lingue, dialetti e slang, per creare un ritratto intricato e vivido di un luogo stretto tra il futuro in rapido avvicinamento e un passato che non si lascia andare. -
Altre storie straordinarie delle materie prime
Dagli albori della civiltà le materie prime sono state essenziali per lo sviluppo delle nostre società. Hanno alimentato fortune e guerre sanguinose, azioni di spionaggio e contrabbando. Mercanti e banchieri, spie e scienziati, esploratori e navigatori, tutti in lotta per scoprirne il segreto e controllarne il mercato. Miele, ambra grigia, perline di Venezia, stracci, cotone indiano o americano. Cadaveri, corallo, talco, girasoli, le pietre nere di Marco Polo (il carbone). Lana della salamandra (l'amianto), cola e angelica... Manie e mode creano e distruggono fortune sconvolgendo gli equilibri economici, sociali e politici. Dopo ""Storie straordinarie delle materie prime"""", Alessandro Giraudo prosegue nel racconto della storia del mondo con 40 nuove materie che compongono un affresco pieno di avventure e colpi di scena. Postfazione di Giuseppe Parigi."" -
I pesci non esistono
«Che senso ha la vita?» chiede una bambina di sette anni al padre scienziato. «Nessuno» risponde lui, poco incline al dialogo. Quel «nessuno» ha lasciato molte tracce in Lulu Miller (ideatrice e conduttrice di Invisibilia, uno dei podcast di divulgazione scientifica più amati dagli americani) e per anni quella frase le ha complicato la vita tanto che, per trovare una risposta diversa, ha cercato aiuto nei libri. Ed è allora che si è imbattuta in un gigante della scienza: David Starr Jordan. Starr Jordan (1851-1931), americano, è stato uno dei più importanti tassonomisti del mondo, uomo che ha scoperto migliaia di pesci; li ha cercati, catalogati e collocati nel grande albero della vita. Neppure quando nel 1906 un terremoto ha spazzato via la sua intera collezione di esemplari sotto vetro, Starr Jordan si è perso d'animo e ha smesso di lavorare al suo obiettivo di dare ordine al mondo dei pesci. Ma non sempre le cose sono come appaiono e, poco alla volta, la figura del gigante della scienza si sgretola davanti agli occhi attoniti dell'autrice: desiderosa di conoscere tutto di quell'uomo dalle sue ricerche spuntano scandali, un omicidio di cui il grand'uomo potrebbe essersi macchiato ma, soprattutto, il coinvolgimento di Starr Jordan nella creazione della teoria eugenetica che negli Stati Uniti ha portato alla prigione e alla sterilizzazione forzata di migliaia di individui ritenuti ""inadatti"""" alla vita. Pagina dopo pagina """"I pesci non esistono"""" passa da biografia a giallo, da omaggio alla scienza allo stupore per la crudeltà umana, da memoir a indagine, per approdare infine alla spiegazione del titolo, """"I pesci non esistono"""", dimostrando ai lettori come la natura si sia magistralmente vendicata di uno scienziato che credeva di poterla dominare."" -
La favolosa storia delle verdure
Cardi e carciofi, topinambur, cavoli, pastinaca, carote, piselli, pomodori, fagioli, zucche, peperoni: quando si mangia la verdura, si inghiotte la storia del mondo. In un ortaggio si incontrano la grande Storia e la storia dei ricordi di ognuno di noi: le conquiste, la via delle spezie, l’apertura di passaggi marittimi, il commercio tra gli Imperi, l’economia, la diplomazia e la politica mescolati a racconti di madri e padri, di nonne e nonni, cucine e dispense piene di sapori. Passando da un orto a una poesia, da un quadro a un’ortolana che con la voce squillante tesse le lodi dell’insalata appena colta; da una canzone a un conquistador che trasporta nuovi germogli e condimenti nelle murate della sua caravella, l’autrice ritrova le tracce di una storia favolosa che porta il lettore di Paese in Paese, da una sfera simbolica a un’altra – perché le carote fanno gli occhi belli e i bambini nascono sotto i cavoli? – viaggiando nello spazio e nel tempo, dalla sfera collettiva a quella più intima. Nel libro c’è un capitolo dedicato all'Italia, alla Sicilia e ai suoi mercati da tempo meta delle vacanze e luogo del cuore dell'autrice. Prefazione di Michel Onfray. -
Pyongyang blues. Nuova ediz.
Cosa succede quando si risponde al precariato del sistema capitalista trovando lavoro in una delle ultime realtà comuniste rimaste? In gioco ci sono la propria visione del mondo, le relazioni amorose e amicali, la ricerca di stabilità e dignità. Poco più che trentenne e attrezzata con un Master in diplomazia, Carla Vitantonio è atterrata per la prima volta all’aeroporto di Pyongyang con un lavoro come insegnante di italiano. Non sapeva che la sua esperienza da expat nella dittatura nordcoreana sarebbe durata quattro anni e che proprio lì, diventando capo missione di una Ong, avrebbe conosciuto a fondo il mondo della cooperazione internazionale. Attraverso esplorazioni esistenziali e relazionali, in un quotidiano ordinario e straordinario, la sua lettura della Corea del Nord offre uno sguardo inedito e fresco, che arricchisce di sfumature e sottigliezze la consueta rappresentazione del regime monolitico per eccellenza. Come in un Monopoli governato da regole aleatorie, imprevisti e probabilità, Pyongyang Blues segue il ritmo e la ciclicità senza scampo delle stagioni, naturali e diplomatiche, raccontando un contesto in cui la vita stessa è un atto politico, poiché è scandita e amministrata dalle regole di un regime onnipresente, incarnato nelle azioni dei suoi cittadini. -
Giannis. L'incredibile ascesa di un campione
Giannis Antetokounmpo è uno dei più famosi campioni di basket del mondo. Due volte miglior giocatore in NBA, vincitore di un titolo con i Milwaukee Bucks, idolo di migliaia di tifosi, il giocatore greco ha però anche un’altra storia da raccontare. Nati in Grecia da genitori nigeriani, per anni Giannis e i suoi fratelli (due dei quali anche loro campioni NBA) hanno dovuto affrontare un’assoluta povertà e vivere da clandestini senza documenti e diritti. Per mantenersi, tutta la famiglia lavorava come commercianti ambulanti per le strade di Atene, e spesso a casa non c’era nulla da mangiare. È stata però la loro unione a permettere agli Antetokounmpo di andare avanti e continuare a credere in un futuro migliore. Poi la svolta, arrivata su un campo da basket, grazie ad alcuni allenatori capaci di vedere in Giannis un talento e una possibilità. I primi anni al Filathlitikos nella seria A2 greca, poi l’arrivo in massa degli scout NBA che scoprono in lui un diamante grezzo che non avrà bisogno di troppo tempo per mostrarsi al mondo. Mirin Fader ci restituisce la sua vera biografia nata da interviste con il giocatore, la famiglia, gli allenatori, gli amici e i compagni di squadra che lo hanno accompagnato in questi anni di incredibile ascesa. Un libro che rende omaggio a un gigante e che sa raccontare la favolosa umanità del più grande fenomeno sportivo degli ultimi anni. -
Il romanzo della rosa. Storie di un fiore
Trentasette milioni di anni fa, la rosa compare sulla terra. L'hanno rivelato i fossili ritrovati in Oregon e in Colorado confermandoci che in tempi preistorici crescevano specie diverse di rose, le stesse presenti ancora oggi nell'emisfero settentrionale. La storia del fiore, dalla sua genesi a tutto il Settecento, è un'introduzione al cuore del libro di Anna Peyron, che comincia con una data precisa: il 21 aprile 1799, quando Marie Joseph Rose Tascher de La Pagerie, nata in Martinica in una famiglia creola di coloni bianchi francesi, compra una tenuta circondata da un parco. È Giuseppina Bonaparte, e sta comprando Malmaison. Qui allestisce un giardino ben presto più famoso del suo salotto, dove intesse relazioni, riceve imperatori e zar, circondandosi innanzitutto di architetti paesaggisti, botanici, zoologi, chimici, naturalisti, matematici che la aiuteranno a trasformare Malmaison in un luogo di armonia e bellezza. Dopo Giuseppina il romanzo continua con le rose cinesi che viaggiano nelle stive delle navi insieme al tè. Continua con le rose coltivate nei giardini d'America, persino di Alcatraz. Le rose degli English Gardens che traboccano di galliche, alba, centifoglie e muscose. Le rose nei giardini in Sudafrica sia pubblici che privati. E, per finire, le rose in Australia. Attraverso persone e luoghi, giardinieri e giardini, colori e profumi Anna Peyron ricostruisce una storia di rose, donne, uomini, artisti, scrittori accomunati da una sola grande passione. Prefazione di Ernesto Ferrero. -
L'arte dell'attesa
Quanto è lungo il tempo delle nostre vite impiegato ad aspettare? Un amore, una telefonata, una nascita, ma anche l’esito di un esame, l’accettazione di un’offerta, un treno. Gran parte della nostra esistenza è una lunga attesa di qualcosa che è alle porte, ma che potrebbe anche non arrivare mai. Siamo in bilico tra certezza e dubbio, speranza e malinconia in attesa che... In questo libro Andrea Köhler si mette sulle tracce dell’aspettare, di quello spazio di tempo in cui ciò che deve compiersi è ancora un’idea e il nostro cuore è sospeso tra un qui e un altrove. Con l’aiuto dei grandi scrittori e filosofi del passato (da Barthes a Nabokov, da Kafka a Beckett) l’autrice ci conduce in un spazio che non sempre sappiamo vedere, ma in cui siamo perennemente immersi. La certezza è che il tempo di chi aspetta è un dono da coltivare con cura. -
In alto mare. Paperelle, ecologia, Antropocene
Il 10 gennaio 1992 la nave portacontainer Ever Laurel fu colpita da una tempesta mentre attraversava l'oceano Pacifico: inclinandosi su un fianco perse parte del carico, fra cui 7200 confezioni di Friendly Floatees, piccoli animaletti di plastica colorata venduti per fare compagnia ai bambini durante il bagnetto. Progettati per galleggiare, iniziarono a viaggiare per decine di migliaia di chilometri, venendo ritrovati in ogni angolo del globo. Nel rapporto fra uno dei maggiori scarti del genere umano, la plastica, e gli ecosistemi marini passerà molto del futuro dell'uomo: ""In alto mare"""" è un percorso alla scoperta del mondo sottomarino componendo un caleidoscopico compendio di scienze e storie che, raccontando e documentando l'interconnessione tra ambienti e specie, aiuta a capire cosa significhi agire in modo sostenibile. Il libro è accompagnato da una bibliografia di saggi e romanzi e documentari dedicati al mare, ai suoi abitanti e ai problemi ecologici del nostro presente."" -
Desperate pleasure
Due anni dopo le avventure di Tinderella, M.S. Harkness torna al fumetto con la seconda parte della sua autobiografia che prosegue e approfondisce i temi, le storie e i traumi del primo volume. In Desperate Pleasures – “piaceri disperati” – ritroviamo la protagonista intenta a fissare l’orizzonte, il molo, le navi che passano. Specchi di un trauma passato. “Sto cominciando a capire”, afferma. Poi si torna indietro. La vita relazionale di Harkness si fa sempre più altalenante, comincia a farsi chiaro che il vuoto che sente non sarà riempito così, che le ferite si rimarginano solo dall’interno. E allora mentre riflette su com’è arrivata dov’è ora, tra appuntamenti occasionali e palestra, tra cannette e famiglia, si torna ancora indietro. Alla sua infanzia, agli abusi del padre solo accennati nel primo capitolo ma ora palesati come l’origine di un trauma difficile da superare. Giunta a piena maturità stilistica, Harkness confeziona un volume denso di poesia e di silenziosa delicatezza, capace di lasciarsi andare all’umorismo nonostante la tensione e drammaticità crescenti, confermandosi così una delle voci più rilevanti dell’autobiografismo contemporaneo. -
Membrana
Siamo nel 2100, nella città sommersa di T. L’umanità è migrata in fondo al mare per sfuggire ai devastanti cambiamenti climatici e il mondo, dominato da potenti conglomerati mediatici, si basa sullo sfruttamento del lavoro degli androidi. Momo, famosa estetista della pelle, conduce una vita introversa e nostalgica. Ha una ferita con cui fare i conti: la madre, da cui è separata da oltre vent’anni, si ripresenta nella sua vita innescando un percorso di esplorazione di sé che metterà in dubbio la sua stessa esistenza, la natura del proprio corpo e la sua identità di genere. Il processo di trasformazione, mutamento e reinvenzione che investe Momo pone questioni radicali, al punto da chiedersi se gli esseri umani siano ancora padroni della propria memoria e del proprio futuro. Pubblicato a Taiwan nel 1995, ""Membrana"""" è un classico della narrativa speculativa in cinese. Chi Ta-wei, con talento predittivo, immagina la saturazione provocata dai social media e il monitoraggio corporeo, intrecciandoli a temi distopici come il dominio della tecnologia e dei regimi capitalisti. Un romanzo visionario che si distingue per l’estetica cyberpunk e i temi queer e trans."" -
Canzoni di Natale
Non sono soltanto le lucine, i pacchetti o i panettoni in vetrina a farci capire che Natale è vicino, ma anche la colonna sonora delle nostre giornate che cambia improvvisamente. Si comincia con gli Wham! e Last Christmas, per poi passare a Jingle Bells nelle sue innumerevoli versioni, fino ai Beatles, Mariah Carey e i Beach Boys. Maurizio Blatto, che di musica sa (praticamente) tutto ha deciso di raccontare le canzoni che ci tengono compagnia per venti giorni all’anno prima di finire nel cassetto e riproporsi, quasi ringiovanite, appena torna dicembre. Blatto ci svela retroscena, aneddoti, curiosità e tante storie legate ai musicisti che hanno dato voce ai nostri Natali, raccontando di neve di polistirolo, di canzoni nello spazio, di vigilie melanconiche, di pianisti a fumetti, di cantanti nati il 25 dicembre e di gruppi che sembrano un presepe. Rock, jazz, folk, punk e chi più ne ha più ne metta per tutti coloro che hanno una tradizione da rinnovare o per chi vuole inventarsi un Natale fatto di nuovi e immancabili ascolti. -
Pharmako. Poeia. Poteri delle piante, veleni e arti erboristiche
Pharmako/Poeia è parte della trilogia Pharmako, lo studio enciclopedico di Dale Pendell sulla storia e gli usi delle piante psicoattive e dei relativi sintetici, pubblicato per la prima volta tra il 1995 e il 2005. Questo volume è dedicato alle sostanze inebrianti, mortifere e sensuali, siano esse lecite (tabacco, vino, birra), illecite (Cannabis, oppio, eroina) o misteriose (assenzio, kava kava, Salvia divinorum). Ogni sostanza è esplorata nel dettaglio, raccontandone storia, natura chimica, usi e preparazioni, significati culturali e corrispondenze esoteriche. Pendell dispensa esperienze personali e descrizioni vivide sugli effetti provati, ricorrendo a un linguaggio proprio dei poeti. L’intera miscela è cosparsa di citazioni di autori celebri, da Jean-Paul Sartre a Jean Cocteau, Jaime de Angulo, Charles Baudelaire, Arthur Rimbaud, William Blake e W.B. Yeats, creando un infuso letterario inebriante quanto il suo oggetto. Prefazione di Laura Tripaldi. -
L'Europa in viaggio. Storie di ponti e di muri
Ponti e muri sono due idee di Europa (e di mondo): una focalizzata sulla paura, il bisogno di sicurezza e di nemici, e l’altra che aspira a un luogo che risponde al bisogno di futuro e di essere comunità capace di accogliere e di essere vicina a tutti. Il libro si apre con un reportage dalla Norvegia, con le testimonianze di alcuni sopravvissuti agli attentati di Oslo e Utoya del 22 luglio 2011. Capitolo dopo capitolo, ci saranno storie di muri e di ponti, di campi di battaglia diventati luoghi di incontri, di viaggi e di scambi Erasmus. Storie di generazioni di giovani che di quella passione hanno fatto un lavoro. Ci sarà spazio per un excursus storico e culturale che spiegherà come si arrivò al Manifesto di Ventotene e all’idea di un’Europa unita cercando risposte inclusive per un mondo da poco uscito dalla guerra, avviando un nuovo processo di integrazione tra Stati. Non mancheranno storie e riflessioni sui fallimenti dell’Europa, Brexit e Gilet gialli, sulla violenza dei discorsi d’odio sui social e nella vita reale, ma ci saranno anche le testimonianze di chi si impegna in buone pratiche in ambito culturale e sociale nel cuore e ai confini del continente. -
Tutte le ragazze avanti!
Durante i concerti dei Bikini Kill, Kathleen Hannah urlava sempre dal palco: ""Tutte le ragazze vengano avanti!"""". Solo dopo la band cominciava a suonare. Così, in un mondo abituato a escluderle, riservava alle ragazze un posto in prima fila da cui osservare lo spettacolo, ascoltare la musica, partecipare al concerto cantando la propria rabbia e la semplice gioia di esserci tutte. Ci siamo chiesti cosa significhi essere femminista, oggi, in Italia. Abbiamo trovato undici risposte di giovani intellettuali e artiste: essere guerriera fin da bambina come Giulia Gianni; sfidare i limiti imposti dalla società con l'obiettivo di essere libera come Lucia Brandoli, essere adulta dopo un'adolescenza passata in una provincia che ti immagina solo moglie e madre come Giulia Perona. Femminista è anche il modo di guardare e """"leggere"""" le serie televisive come fa Marina Pierri o lo sguardo con cui si attraversa il mondo del lavoro, per essere emancipata come raccontano Giulia Cavaliere e Claudia Durastanti, che nel suo essere scrittrice riflette sulle storiche ondate del femminismo che si sono incrociate con le battaglie per i diritti umani. La storia di questo femminismo moderno passa anche attraverso il corpo, in quell'essere cicciona, lanciato contro le ragazze come uno stigma e annientato da Marta Corato e presente anche nelle parole di Giulia Blasi che invita ogni ragazza a riscoprire il proprio diritto a esistere, a essere intera. Filo conduttore del libro è la convinzione che le cose possano cambiare. Bisogna crederci ed essere attivista come Maria Marchese o come Marzia D'Amico che indica un mondo in cui essere sorella significa andare avanti tutte insieme, proprio come Giulia Sagramola disegna in copertina e nel suo contributo a fumetti. Questo libro è una lettera aperta a chi vuole confrontarsi con la parità di genere, i diritti umani, il mondo del lavoro e quello delle relazioni. Alle lettrici, ai lettori rivolgiamo le stesse domande che ci siamo fatte noi, per aggiungere alla nostra, la loro voce."" -
Piante cattive. Storie velenose, urticanti e letali
Le piante sono meravigliose. Sono intelligenti, allietano la nostra vita, ma sono anche molto altro: producono l'ossigeno che respiriamo, i princìpi attivi utili per curarci, le sostanze nutritive alla base della nostra alimentazione. Le usiamo per costruire case e navi, produrre farmaci e cosmetici, insaporire i piatti, creare indumenti. Talvolta però dimentichiamo che esistono anche piante terribili. Alcune producono veleni, altre si accontentano di provocare allergie e poi ci sono piante che fanno il doppio gioco: possono essere tossiche e persino letali, ma anche avere effetti terapeutici importanti. Ovviamente non esistono piante buone o cattive, ma vegetali intelligenti che, non potendo fuggire in caso di aggressione, hanno inventato alcuni ""semplici"""" trucchetti per adattarsi a particolari condizioni ambientali, traendo vantaggio dall'acquisizione di nuovi caratteri. E, nonostante la loro cattiva reputazione, non hanno ancora smesso di sorprenderci."" -
Educazione rap
Dopo ""Vivo per questo"""", che lo ha portato nelle università americane e nelle scuole italiane, Amir Issaa ha cominciato a usare il rap come strumento didattico. Rileggendo in chiave rap elementi di poetica, fa scoprire ai ragazzi che le canzoni che ascoltano dal cellulare sono anche il risultato di un esercizio linguistico. """"Educazione rap"""", oltre a essere il racconto delle esperienze peculiari vissute da Amir nelle scuole e università, è anche uno strumento per un percorso che mette al centro gli studenti e la parola, le emozioni e la lingua, la vita e l'esercizio. Prefazione di Paola Zukar.""