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Tuscia misteriosa e insolita. Esoterismo, leggende nere, enigmi irrisolti, templari
Uno scrigno sconfinato di meraviglie ed enigmi che riserva incredibili sorprese al viaggiatore amante dell'insolito e del misterioso. Seppur esclusa dai grandi itinerari turistici, la Tuscia è un territorio che presenta un'imponente quantità di misteri, collegati ad un passato denso di storia. È un viaggio che ci condurrà a Bomarzo, a visitare la colossale e inspiegabile piramide scavata nella pietra migliaia di anni fa o sulle tracce dell'introvabile tomba di papa Alessandro IV che viene cercata a Viterbo da oltre 750 anni e che si ritiene essere stata occultata in un cunicolo segreto. Ancora: il percorso esoterico utile a decifrare il parco dei Mostri e le sinistre presenze che aleggiano da secoli intorno all'impenetrabile Selva Cimina e il lago di Vico, le importanti tracce legate alla presenza dei Templari, l'incomprensibile Cuccumella di Vulci, i tumuli ciclopici sommersi sotto il lago di Bolsena, l'incredibile reliquia di Calcata, l'identità di Santa Rosa e la sua trasformazione in simbolo politico, la sacralizzazione del territorio da parte della cultura etrusca, l'oscura distruzione di Ferento, le tavolette enigmatiche di Valentano e tanto altro ancora. -
Cerchi concentrici
Il cerchio sin dalla sua origine ha sempre rappresentato la perfezione o la ciclicità del tempo. In esso, infatti è possibile inscrivere magnificamente altre figure piane creando come in una magia disegni complessi e fantastici. Questo concetto, riferito alla vita, è alla base di questa raccolta. Al suo interno troviamo poesie legate da un filo conduttore: la capacità di osservare, attraverso le proprie emozioni, il mondo circostante, immergendosi in esso ed elaborando percezioni, ferite, gioie. L'invito al lettore è di non indietreggiare mai, ma di continuare sempre ad andare avanti sul difficile sentiero chiamato vita. I testi grazie ad un linguaggio semplice e al tempo stesso moderno ed evocativo, assumono una duplice veste: descrittivo e morale capace di far emergere nella mente del lettore una sequenza di immagini, come fosse un quadro su tela dipinto. -
Le fiabe dell'Umbria
L'Umbria non ha avuto nell'Ottocento una raccolta ufficiale delle sue fiabe. Per questo Italo Calvino la escluse dalla sua opera di riscrittura dei racconti popolari italiani del 1956, segnandone il destino di ""terra senza fiabe"""". Negli ultimi decenni studiosi e ricercatori stanno tendando di recuperare un patrimonio che appare perdersi nel naufragio della tradizione orale. Questa raccolta cerca di colmare la lacuna, attraverso la restituzione, in italiano, delle varianti umbre di fiabe europee e delle leggende che hanno una sicura matrice umbra."" -
Amelia. Guida alla scoperta di una città antica e misteriosa
Avventure, esperienze enogastronomiche, curiosità in una città che affonda le proprie radici in 3000 anni di storia. Opere d'arte custodite da mura possenti, misteri svelati dal sussurrìo di cortili e giardini segreti. Un fil rouge di persone e personaggi, tradizioni, profumi, colori guida il passo del viandante in un percorso scandito dalla quiete e dal silenzio di antiche pietre. -
Tra cielo e terra. Percorso di crescita spirituale concreta
"Se la tua mano è arrivata a sfiorare questo scritto, c'è una cosa molto importante che devi sapere. Quanto segue è utile per chi può trarre spunto e soprattutto novità riguardo al proprio percorso ma in particolare per Te è una guida utile affinché ciò avvenga nel migliore dei modi. Vogliamo prenderti la mano in un momento di confusione e tenerla stretta in modo da permetterti il miglior viaggio possibile. Ci piacerebbe farti capire che il sostegno non viene mai a mancare, che la vita non è padrona di noi ma noi siamo in possesso di essa. Ci piacerebbe indicarti soluzioni e vere proprie strategie per il tuo percorso. Vorremo farci conoscere senza pregiudizio alcuno e senza velo.""""" -
Movimento dei gruppi di preghiera ai cuori di Gesù, di Maria e dello Spirito Santo per la famiglia. Preghiere
«Siamo un gruppo variopinto, un insieme di persone spesso testarde e di idee non sempre chiare, anche ingenue ma generose, con tanta voglia di poter dire: ""noi siamo famiglia""""». don Raffaele Pettenuzzo"" -
Dove vanno i miei bambini? Liberamente tratto dalla storia di Carla Erbaioli ostetrica non per caso
La storia di Carla, che già a quattro anni voleva capire come nascono i bambini. Un viaggio nella vita di una giovane ostetrica che, scoprendo sin da giovanissima la propria vocazione, con tenacia ha lottato e lotta a fianco delle donne perché il parto sia vissuto come un evento naturale. Un racconto che dalla cittadina umbra di Castel Ritaldi tocca tante realtà della provincia italiana da Camerino a Orvieto, da Pieve di Cadore a Carpi fino ad Asola. Una trama che si insinua nell'Etiopia e approda a Spoleto. Le pagine si animano di personaggi e paesaggi realmente conosciuti e vissuti, guardati con l'occhio vivido di una ragazza ribelle, per molti aspetti controcorrente. Carla, per difendere le proprie idee, sfida convenzioni e autorità e ci fa vivere momenti di puro divertimento alternati ad altri in cui emozioni e spunti di riflessione diventano palpabili. -
Umbria esoterica ed occulta. Guida ai misteri e alle sette religiose. Viaggio nel cuore di tenebra della regione mistica
Nascosta dietro l'immagine convenzionale dell'Umbria da spot turistico c'è un'altra realtà che attende di essere scoperta. È un viaggio sorprendente sulle orme di messaggi esoterici ed occulti quello proposto in questo libro che ci consente di guardare con occhi diversi ad alcuni dei miti, dei personaggi e dei luoghi con cui si identifica da sempre questa terra. Da San Francesco alla Sibilla, dalle Tavole Eugubine al lago di Piediluco, dal Tempietto di Perugia alle mummie di Ferentillo, dai sotterranei di Narni all'inspiegabile sepolcro Geraldini di Amelia, dalla Scarzuola alla chiesa di san Bevignate, dalle misteriose origine celtiche di Terni alla scomparsa improvvisa dei Templari, dalle piramidi sotterranee di Orvieto ai Ceri di Gubbio, si dipana la trama enigmatica di un racconto alternativo rispetto a ciò che la storia ufficiale ci ha tramandato, molto spesso alterando e nascondendo il significato originario. -
Una nuova innocenza. Oltre la pandemia. Per un altro mondo possibile
"Espressione di un mondo malato, la Pandemia ha posto, per la prima volta l'assedio all'intera umanità, e come una potente onda gravitazionale ha scosso i fondamenti del mondo. Ma nel suo turbine di morte, è la stessa peste a rivelarci la via della redenzione, la luce in fondo al tunnel. E ci chiede di cambiare visione, la visione della Realtà in tutte le sue dimensioni, e stabilire una relazione d'armonia e d'amore con la Terra e con gli uomini, a partire dalle creature minacciate. È questo il nuovo Mito che sorge dalle rovine della Modernità, e di cui l'umanità ha imprescindibile bisogno. All'incrocio tra ecologia, poesia, filosofia e spiritualità, la Meditazione riprende la grande lezione della «Laudato Si'» di Papa Francesco, e mostra come questo nuovo abbraccio alla Terra sia la condizione per costruire un altro mondo possibile"""". Prefazione dei Cardinali Francesco Coccopalmerio e Walter Kasper." -
Spoleto. La città delle meraviglie. Guida turistica
Come non innamorarsi di Spoleto, la città delle meraviglie. Decantata da poeti affascinati dalla sua bellezza, ritratta da pittori che ne hanno catturato la sua anima gentile, immortalata dal Festival dei Due Mondi come centro mondiale dello spettacolo, della musica, della danza, della cultura, Spoleto incanta ed ammalia, suscita meraviglia e stupore. Tutto a Spoleto parla di un passato glorioso, da scoprire passo dopo passo, senza fretta, nel ritmo composto delle sue vie medievali, scandito dai palazzi gentilizi, dalle chiese, dalle piazze che si aprono armoniose, come pause di riposo. -
Polaris mundi. Il Leonardo svelato
Il libro intende celebrare la ricorrenza del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci attraverso un immaginifico viaggio tra gli inesplorati simbolismi del Salvator Mundi. In un'antica domus romana, tre personaggi - Louise Deiulio, un'astrologa, Chiara Fontecolma, una pittrice e Flavio d'Aulico, un geometra - ospitano nei loro salotti culturali il lettore, per accompagnarlo fra le pieghe del quadro, fino a svelare il profondo senso della tanto discussa opera di Leonardo. In un viaggio tra i corpi celesti del sistema tolemaico, nella luce del Logos che vince le tenebre. Passando dal macrocosmo divino al microcosmo umano, per finire in quel ""santuario interiore"""" che si rivela nel dipinto. Un vero e proprio tempio, con un sancta sanctorum caleidoscopico: il Cristo leonardesco posto al centro di un sistema allegorico multifocale. I temi pittorici di Leonardo ripercorrono la via di Dante verso l'Empireo, seguendo articolati percorsi mitologici, alternati a viaggi cosmologici nello zodiaco, in analogia con le fatiche di Ercole."" -
Eroe in camice bianco
Il dottor Leonardo Belli è un medico anestesista-rianimatore, sposato con Laura e padre di due bambini. La pandemia da Covid-19 lo impegna nella cura dei pazienti che arrivano numerosi in Ospedale. La sua scrupolosa professionalità, la sua incrollabile tenacia e l'impegno con cui affronta il lavoro quotidiano, diventato estenuante per le interminabili ore di lavoro, non bastano a metterlo a riparo dal contagio. Il suo fulgido esempio e la sua profonda umanità rimarranno per sempre impressi nel cuore e nella mente di colleghi e pazienti. -
Mala cars. Sporche storie di Alfa Romeo
Antiche, d'epoca, vintage. Nove storie di nove Alfa, più un'appendice dedicata alle Alfetta guidate dai peggiori avanzi di galera che si ricordino. Racconti dove protagonista è una vettura realmente esistita, targata, testimone o attrice di vicende dove la realtà non ha nulla da chiedere alla fantasia. La fantasia non l'abbiamo scomodata. Le Alfa Romeo sono così: stanno con l'ordine e col disordine; auto che hanno servito il bene, spesso anche il male. Come poche altre raccontano storie intriganti; di motori, certo, ma soprattutto di uomini e donne. Dai nascondigli del passato basta andarle a scovare, sorprenderle in un barn find di carte d'archivio, pezzi di giornale, foto ossidate. Le incontri e sussurri loro le tue curiosità morbose. Le interroghi e ti rispondono, raccontano di come sono passate attraverso la storia di questo bellissimo, terribile paese, che è l'Italia. Ti svelano, oggetti narranti, le loro vicissitudini: malavitose e maledette, torbide, oscure, misteriose; ma anche simpaticamente maliziose, o malandrine. In una parola: Malacars! -
Città della Pieve. «La città più meravigliosa, la città perfetta»
Nel cuore d'Italia, là dove i placidi colli dell'Umbria occidentale s'incuneano fra il Lago Trasimeno e la Toscana ad incorniciare il versante umbro della Val di Chiana, un borgo dalla storia ultra millenaria svetta col suo splendore di perla d'arte, di cultura, di tradizioni popolari e di eccellente enogastronomia. Unica in Umbria per il suo bel colore rosso intenso, quello del cotto antico con cui è stata costruita, Città della Pieve è stata definita dallo storico dell'arte francese Jacques Camille Broussolle, nel saggio ""Pélerinages Ombriens. Études d'art et de voyage"""" (1896), «La città più meravigliosa dell'Umbria». E deve la sua fama al nome di un grande pittore del rinascimento, il """"Perugino"""". L'autore, ci propone di ritrovare quelle opere che l'artista ha realizzato nella sua città ma ci offre al contempo l'occasione di scoprire i suoi angoli più intimi come la nobiltà dei suoi palazzi. Non ultima è l'importanza della buona gastronomia: il nome di Città della Pieve è infatti legato alla chianina, la carne pregiata di tradizione umbro toscana, alla fagiolina del Trasimeno, all'ottimo vino e soprattutto allo zafferano."" -
La dimensione «tra», fondamento pedagogico dell'interculturalità
Il testo affronta la tematica dell'educazione interculturale, a partire da un'attenta considerazione di ostacoli iniziali: varie forme di ""frantumazione"""" individuale, interpersonale, sociale che caratterizzano l'odierna realtà multiculturale. Sottolinea poi l'importanza di assumere un'antropologia dialogico-relazionale (con particolare riferimento agli apporti di Martin Buber), per la quale è proprio la dimensione """"tra"""" a costituirsi come fondamento della prassi interculturale. Coerentemente con questa impostazione, viene evidenziata l'importanza di idee-chiave come intenzionalità, problematicità, responsabilità, creatività, socialità, sistemicità, testimonianza, di cui gli educatori dovrebbero essere coerenti interpreti. L'ultima parte si sofferma sul legame tra educazione interculturale e costruzione della comunità aperta e solidale, per la quale proprio gli educatori, a vari livelli, possono fungere da catalizzatori, a partire dall'intima consapevolezza che l'autentica educazione non può che essere interculturale."" -
Messale romano. Una introduzione
La giusta accoglienza della nuova edizione chiede di non perdere un'occasione preziosa, così è stata definita anche dai Vescovi italiani nella lettera con cui ""riconsegnano"""" il Messale alla Chiesa italiana, per riscoprire la fecondità del celebrare l'Eucarestia e far riemergere tutta la bellezza di questo rito che forse, troppo spesso, rischia di sfiorire sotto il peso della routine pastorale. Cogliamo al volo la possibilità di far risplendere la celebrazione dell'Eucaristia in tutte le sue potenzialità, così come l'ha pensata il Concilio e come ci è stata consegnata nella Riforma liturgica. La liturgia è fatta per essere vissuta, per essere celebrata e sperimentata in modo che quello che celebriamo si faccia vita: le innovazioni introdotte hanno la funzione di rispondere al mutato linguaggio e alla mutata sensibilità dei fedeli del nostro tempo per aiutarli a comprendere più pienamente e consapevolmente la realtà dell'Eucaristia: la presenza e la centralità di Cristo, che celebra la propria morte e resurrezione per la nostra salvezza. La vera liturgia presuppone che Dio, parlandoci, ci mostri come possiamo adorarLo e testimoniarLo con la nostra vita. Un valore carismatico che possiamo riscoprire proprio a partire da don Bosco, ricordando l'importanza da lui attribuita a particolari espressioni della vita liturgica, quali la frequente Confessione, la frequente Comunione e la Messa quotidiana, ritenute le colonne del suo sistema educativo. Ciò si invera ancora di più pensando a tutto l'ardore che veniva vissuto a Valdocco nella preparazione delle celebrazioni dell'anno liturgico, soprattutto le più importanti."" -
Il cammino spirituale del laico nel magistero di Giovanni Paolo II. Fondamento antropologico, itinerario e caratteristiche principali della vita spirituale dei laici, alla luce degli insegnamenti...
Il presente libro è nato da un'esperienza e da un'intuizione. L'esperienza è quella delle numerose grazie ricevute nel corso del pontificato di Giovanni Paolo II, attraverso i suoi insegnamenti e la sua testimonianza di vita... L'intuizione, che è maturata lentamente nel percorso della formazione e degli studi fatti... è stata quella dell'enorme ricchezza della dottrina di Giovanni Paolo II nel campo specifico della santità del laico, della sua vita spirituale e del percorso della santità a cui egli è chiamato. Il cammino della vita spirituale per un laico oggi è un'avventura rischiosa e appassionante. Il laico e tutta la Chiesa stessa hanno preso oggi maggiore coscienza del ruolo che corrisponde alla vocazione specifica del fedele cristiano chiamato a vivere la sua vita nel mondo, immerso nelle realtà temporali, ma chiamato ad essere lievito nel mondo stesso. Giovanni Paolo II è stato interprete autentico del soffio soave e potente dello Spirito Santo, che ha voluto rinnovare la Chiesa in questo tratto di storia e che ha avuto una espressione molto chiara nel Concilio Vaticano II e nella ricchezza dei suoi documenti. Prefazione di don Diego Pancaldo. -
Strumenti digitali low cost per la valorizzazione dei beni culturali e territoriali
I saggi che compongono questo volume vorrebbero dimostrare proprio questo punto: in un contesto investigativo ormai digitale e multidisciplinare, la domanda rimane fondamentale nell'indagine di qualsiasi ricercatore, a prescindere dalla disciplina o dallo strumento digitale specifico utilizzato. Il filo rosso che collega i cinque saggi qui presentati è l'integrazione tra fonti diverse e strumenti tecnologici, con prevalenza di quelli low cost. Un aspetto significativo è che le diverse tecnologie impiegate sono sempre poste a servizio di una domanda di ricerca forte. Domanda e finalità prevalgono sempre sullo strumento, che non può - e non deve - essere un vincolo nell'ambito investigativo. -
Essere Chiesa nello Spirito
Il libro, edito da Samuele Pinna, raccoglie alcuni suoi saggi che propongono una lettura spirituale e teologica del mistero dello Spirito Santo in rapporto con la Chiesa, ed è arricchito dagli interventi di Francesco Pinna, Teresa Gornati e Federica Favero. Il volume, impreziosito dall'opera di Milo in copertina, si chiude con il racconto dell'incontro avvenuto con papa Benedetto XVI e un ricordo fotografico. «Quando sono stato invitato a scrivere queste poche parole di Presentazione da don Samuele Pinna, affermato studioso di teologia, ho compreso l'importanza del volume che avevo tra le mani a motivo del suo oggetto. La relazione, infatti, tra Dio e la Chiesa è imprescindibile, oltre che per ogni teologo, per qualsiasi credente. Il tentativo poi di penetrare il mistero divino a partire dall'insegnamento magisteriale del Vaticano II permette di cogliere la ricchezza del patrimonio del deposito della fede che la Madre Chiesa ci consegna lungo la storia. Dalla Presentazione del cardinal Robert Sarah). -
Don Bosco e la formazione professionale
"Don Bosco e la formazione professionale"""" presenta una storia della formazione professionale salesiana fino al tempo della morte di don Bosco, limitandoci, però, alla casa di Valdocco. Allo scopo si ritiene importante, prima di affrontare l'inizio dei laboratori nell'Oratorio di Valdocco, di far emergere come don Bosco è vissuto, ha dovuto guadagnarsi da vivere con il lavoro; e, successivamente, come, iniziando l'Oratorio, si è impegnato a trovare un lavoro per i suoi giovani, fino a giungere egli stesso a redigere un contratto di apprendistato; non solo, ma, finalmente, ad aprire dei laboratori nella Casa di Valdocco per portare i giovani artigiani ad una realizzazione religioso-morale, intellettuale e professionale, e come qui sono stati sviluppati. Per approfondire questa evoluzione e la specificità di don Bosco viene specificato in capitoli distinti il rapporto nei laboratori di Valdocco tra lavoro e istruzione e tra lavoro e retribuzione. Il problema di fondo da affrontare consiste nel far emergere la novità e l'identità dell'iniziativa di don Bosco. Questo comporta la conoscenza di quanto al riguardo vi è era quando don Bosco attivò e sviluppò le sue iniziative."