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Torino controcanto. Saggio sulla Lettera di Paolo Fossati all'amico collezionista, 1993
Testo di perplessa e, al solito, risentita intelligenza, la Lettera all'amico collezionista, pubblicata quale contributo critico nel catalogo della mostra ""Un'avventura internazionale. Torino e le arti 1950-1970"""" allestita nel Castello di Rivoli nel 1993, è lavoro singolare fra quelli che precedono la morte di Paolo Fossati (1938-1998). Si tratta di un breve ma denso saggio, che il grande critico e storico torinese dell'arte, e soprattutto della critica, indirizza all'amico Sante Prevarin. È lì che Fossati delinea un quadro degli accadimenti secondo un punto di vista dissidente rispetto a quello di due dei tre curatori dell'esposizione, il terzo essendo, paradossalmente lo stesso Fossati. Con sottigliezze dialettiche, ragionamenti ellittici, allusioni colte, filologismi ironici e garbate provocazioni da vero saggista lo studioso, avvalendosi altresì del suo vastissimo e incrociato retroterra culturale, sostanziato da ampie frequentazioni letterarie, da un ruolo dirigenziale nella Casa editrice Einaudi e da un'attività didattica svolta in vari atenei, affianca, ponendo dubbi e interrogazioni, l'intero impianto della mostra e, per conseguenza, anche quello del cospicuo catalogo, ricco di trattazioni articolate. Ne risulta uno degli scritti più lucidi, ma anche sfuggenti di Fossati, un testo di singolare fascino che rintraccia frammenti anche noti delle vicende artistiche torinesi del secondo Novecento per ricomporli secondo schemi e traiettorie altri, imprevedibili, pure. Tutto ciò nella prospettiva della ricostruzione possibile di un capitolo decisivo dell'arte, questa volta italiana, transitata nell'antica capitale, anche esercitando uno sguardo lungo, ben oltre i confini del Theatrum Sabaudiae."" -
Scientific english: conceptual understanding and abstract writing
"Scientific english: conceptual understanding and abstract writing"""" è un compendio di Inglese Scientifico scritto in lingua inglese, uno strumento per meglio scrivere e comprendere il linguaggio accademico in lingua. Il testo identifica nei connettivi enunciativi i perni del discorso scientifico, offre una serie di spunti per aumentare la propria velocità di lettura e mostra come scrivere un abstract che risulti corretto da un punto di vista accademico e accattivante da un punto di vista bibliometrico. Il compendio analizza la tipologia degli articoli scientifici e la loro articolazione in sezioni, facendo esplicito riferimento al formato IMRAD; nel contempo, provvede una griglia per la coniugazione dei verbi proprio in funzione di tali sezioni, fornisce uno schema per l'uso e l'identificazione dei connettivi enunciativi, esamina i tipi di paragrafo utilizzati in ambito scientifico, offre una tabella per il corretto posizionamento degli avverbi e una lista di frasi fatte utili nella composizione dei resoconti scientifici." -
Incensum. Perfumum 2020. Catalogo della mostra (Torino, 10 settembre 2020-10 gennaio 2021). Ediz. illustrata
Catalogo della mostra Inc?nsum. Torino, Musei Reali - Museo di Antichità, 10 settembre 2020 - 10 gennaio 2021 -
N (enne) il magazine del Polo del '900 (2021). Vol. 3: Vuoti di memoria. Che cosa preferiamo dimenticare.
"La memoria umana - ha scritto Primo Levi - è uno strumento meraviglioso ma fallace"""". Ciò non vale soltanto sul piano personale perché anche a livello collettivo e sociale il ricordo del passato subisce, spesso deliberatamente, slittamenti e distorsioni. Vuoti di memoria. Che cosa preferiamo dimenticare è il titolo del nuovo numero di N. Il magazine del Polo del '900. I testi, gli articoli, le immagini e le riflessioni del numero monografico evocano l'intreccio di cancellazioni e rimozioni di quel che tendiamo a relegare nell'oblio. Il tema è immenso, anche perché nell'ultimo quarto di secolo gli studi sulla memoria si sono moltiplicati, monopolizzando interi settori della ricerca storica e del dibattito pubblico. La rivista ha scelto di occuparsi della contemporaneità: può esistere una memoria europea che, rielaborando i conflitti e le tragedie del nazionalismo novecentesco, delinei un orizzonte valoriale condiviso? Come si trasformano memoria e oblio nel contesto digitale, dove i ricordi condivisi online sembrano caratterizzati da una durata senza fine? E quali sono invece le ricadute politiche delle questioni memoriali che, tra Black lives matter e cancel culture, sembrano essere oggi al centro di tante battaglie per il riconoscimento? Un numero che solleva molte domande e propone alcune risposte con i contributi, tra gli altri, di Anna Mastromarino (Università di Torino) sui vettori che potrebbero condurre alla costruzione di un demos europeo e di Anna Maria Lorusso (Università di Bologna) sul che fare dei """"monumenti tossici"""", al centro, negli ultimi mesi, di accese rivendicazioni memoriali. E con l'intervista allo storico Enzo Traverso (Cornell University, USA) sul ruolo dei conflitti di memoria nella dialettica democratica. Un inserto speciale, dedicato in particolare agli studenti e ai loro insegnanti, è dedicato a Primo Levi, a cura dell'omonimo Centro studi." -
Oltre le note. Un approccio non razionale alla musica. Il metodo Anora, una poetica ed una ricerca per la Formazione musicale psicodinamica
Cos'è la musica? Musicisti si nasce o si diventa? Cos'è la creatività? Cos'è la fantasia? Cos'è il pensiero espressivo-rappresentativo? Da dove nasce l'invenzione musicale? Cos'è la composizione? E l'improvvisazione? Tutti possono fare musica, suonare, cantare? È un privilegio o un diritto? Possono coesistere arte e professione? Si può ritrovare il suono perduto, la propria passione per la musica, abbandonata a causa di esperienze negative? Si può vivere la musica in modo diverso? Si può imparare più velocemente? Queste ed altre domande sono il punto di partenza di una ricerca nella quale considerazioni, anche filosofiche, sul modo di pensare la musica, vanno di pari passo con suggerimenti pratici e di ""mestiere"""": sulla composizione, sull'arrangiamento, sull'interpretazione, sulla formazione ed altro ancora, con approfondimenti di natura artistica, metodologica e storica, con particolare attenzione all'aspetto psicologico e psicoacustico dei temi trattati."" -
Sanità e pietà. I luoghi dell'eterno riposo in Piemonte tra XVIII e XIX secolo
La prima parte di questo lavoro ha come obiettivo quello di descrivere il cimitero in un passaggio fondamentale della sua storia, che lo vide oggetto di un'importante trasformazione sul piano formale non meno che su quello concettuale. Tale passaggio avvenne al termine di un lungo periodo di gestazione, che prese avvio intorno alla fine degli anni Venti del XVIII secolo quando, da più parti, cominciarono a levarsi voci assai critiche contro l'ormai secolare pratica delle inumazioni all'interno delle chiese cittadine e dei cimiteri collocati a ridosso delle mura dello stesso edificio sacro. Nell'ultimo quarto del XVIII secolo si poterono raccogliere i primi frutti della protesta, che si protraeva ormai da quasi mezzo secolo, e le nazioni più civili d'Europa cominciarono ad approvare una serie di provvedimenti che tentavano di sradicare una pratica che era ormai diventata un costume ben radicato e che aveva dei motivati interessi economici che la sostenevano. Il periodo chiave si colloca tra il 1775 e il 1790, quando vennero approvati i primi provvedimenti, dapprima di carattere locale, come in alcune città della Fiandra austriaca, nel ducato di Modena, o a Torino e nei suoi sobborghi, ed in seguito, a carattere statale: nel 1783 Gustavo III di Svezia proibì le sepolture nelle chiese del suo regno, nel 1786 l'imperatore Giuseppe II legiferò per l'Impero, mentre negli stessi anni analoghe disposizioni furono prese in Spagna. Un discorso a parte merita la Francia, la quale, con un'ordinanza del Parlamento, già nel 1765, vietò che a Parigi si seppellisse nelle chiese mentre a Tolosa vennero vietate dieci anni dopo, nel 1775; fu con il decreto reale del 1776, tuttavia, che si estese a tutto il territorio francese il provvedimento che stabiliva le inumazioni solo ed esclusivamente nei cimiteri posti al di fuori delle mura cittadine. Sulla reale efficacia di queste disposizioni vi sarebbe poi molto da dire, tuttavia, almeno a livello di principio, l'allontanamento dei morti iniziò ad imporsi.(Dall'introduzione di Luciano Frasson) -
Historiká. Studi di storia greca e romana (2020). Vol. 10
Historika intende proporre al lettore ricerche su ""oggetti"""" storici e storiografici che, segnati nel mondo greco e romano dall'identità linguistica e metodologica di historia, continuano a suscitare oggi come allora scritti storici. In particolare sono specifici obiettivi di Historika la storia politica, istituzionale, sociale, economica e culturale, la ricerca epigrafica e il suo contributo alla macro e microstoria, l'uso politico e ideologico del passato greco e romano nelle età postclassiche. Historika sperimenta la diffusione on line ad accesso aperto e, nell'ambito della ricerca universitaria in storia antica, promuove la comunicazione e il dibattito scientifico nell'età del web, senza rinunciare all'edizione cartacea grazie alla collaborazione con la casa editrice torinese Celid."" -
Historiká. Studi di storia greca e romana (2021). Vol. 11
Historika intende proporre al lettore ricerche su ""oggetti"""" storicie storiografici che, segnati nel mondo greco e romano dall'identità linguistica e metodologica di historia, continuano a suscitare oggi come allora scritti storici. In particolare sono specifici obiettivi di Historika la storia politica, istituzionale, sociale, economica e culturale, la ricerca epigrafica e il suo contributo alla macro e microstoria, l'uso politico e ideologico del passato greco e romano nelle età postclassiche. Historika sperimenta la diffusione on line ad accesso aperto e, nell'ambito della ricerca universitaria in storia antica, promuove la comunicazione e il dibattito scientifico nell'età del web, senza rinunciare all'edizione cartacea grazie alla collaborazione con la casa editrice torinese Celid."" -
Biomuseologia. Il museo e la cultura della sostenibilità
La nuova definizione di museo, ufficializzata a Praga nell'agosto 2022 Maurizio Vanni dall'Assemblea Generale Straordinaria di ICOM - International Council of Museums, avvicina l'istituzione museale alle persone rendendola parte attiva del territorio. Oltre alle funzioni tradizionali, viene evidenziato il carattere sociale del museo in quanto offre un servizio pubblico e protegge un pubblico interesse per tutti i segmenti di una comunità (inclusione e accessibilità). La museologia del presente si concentra, perciò, su progettualità etiche (equità sociale) e responsabili strutturate su piani di crescita sostenibile. I musei sono, tra gli edifici che producono cultura, quelli che hanno un maggior impatto ambientale; di fatto, rimangono in funzione H24. Quasi tutte le strutture museali di recente costruzione hanno assecondato, fin dalla loro genesi, pratiche green che le hanno rese ecocompatibili a impatto zero (o quasi). La vera sfida, però, è quella di ridurre in modo consistente l'impatto di quelli già esistenti: missione non semplice in un Paese come l'Italia dove la maggior parte sono inseriti all'interno di edifici di rilevanza storica. La Biomuseologia, oltre ad affiancare la Biomuseografia nel progettare strutture museali ex novo, ha proprio questa priorità: diminuire drasticamente l'impatto ambientale di strutture storiche rispettando le linee guida del Ministero della Cultura -
Le stagioni dell'intransigenza. Il Partito Popolare di Luigi Sturzo, la «terza forza di ispirazione cristiana» alla prova del fascimo e del bolscevismo nel Piemonte del 1919-1926
Il tema non dichiarato, ma più volte richiamato in questo libro che parla del Partito Popolare di don Sturzo, sembra essere quello dei ""corsi e ricorsi"""" che punteggiano la storia italiana. È quasi un ammonimento da parte dell'autore che affronta la vicenda dei cattolici del Piemonte, da un canto ricordando la loro storia negli anni seguenti all'Unità d'Italia, dall'altro riferendo le tante difficoltà incontrate dal progetto di Sturzo nel clima """"rivoluzionario"""" che, anche in questa regione, aveva caratterizzato il primo dopoguerra del Novecento. Sturzo intendeva dare vita a un partito con una propria autonomia e identità politica, non clericale ma radicato nel mondo cattolico, legato fortemente ad una realtà che viveva la trasformazione industriale di un'economia ancora caratterizzata dall'agricoltura; ad un partito che rifiutava il dominio di """"una democrazia dei ricchi"""", com'era definito un sistema che fino al 1912 aveva limitato il voto a non più del 10% degli italiani. Un partito pensato in competizione con i liberali e i socialisti: una terza forza interclassista e popolare. In particolare, l'autore - uno tra i più ragguardevoli protagonisti della Dc e del Partito popolare degli anni Novanta - ricorda le eterogenee posizioni che convivevano tra i cattolici, ed i difficili rapporti che i dirigenti popolari avevano con una Chiesa indotta a cercare comunque e innanzitutto la soluzione alla Questione romana. Ricorda, infine, la dissoluzione di un 'sistema' segnato dalle scissioni nell'ambito della sinistra e da istituzioni incapaci di governare una crisi aggravata da continui scioperi, da disordini di piazza e dalla violenza politica; con democratici, riformisti e popolari senza strategia, e il raggruppamento liberale convinto di poter integrare i fascisti nella maggioranza. In un clima di scontro, che stava deragliando in guerra civile tra bolscevichi e fascisti, per i cattolici il problema era: da che parte stare. Prefazione di Bartolo Gariglio. Postfazione di Gianfranco Astori."" -
La città e il principe. La congiura antisabauda di Torino del 1334
Nel 1334 il dominio del conte Filippo di Savoia su Torino fu minacciato da una congiura politica ordita da una variegata compagnia di attori: il prevosto della cattedrale, esponenti di famiglie nobili emarginate, membri del basso clero e personaggi ambigui tentarono di consegnare la città ai grandi principi della regione, il marchese di Saluzzo, il marchese di Monferrato, interessati all'affare e forseispiratori del progetto. Dopo mesi di trattative e di tentativi, tuttavia, il piano fallì.Questo libro disseziona la congiura e il suo fallimento - le forze in campo, i protagonisti, le loro parole, gli spostamenti, le azioni militari - per mettere in luce il corto circuito che ha impedito il successo del piano. Non si è trovato un (solo) capro espiatorio: se erano deboli i congiurati, lo erano altrettanto i signori potenti dei principati vicini e a suo modo il conte Filippo di Savoia. La congiura ha messo in luce l'instabilità cronica delle dominazioni territoriali alla metà del Trecento. -
La dimensione sociale dell'innovazione
L'innovazione è divenuta una parola passepartout utilizzata, spesso a sproposito, dalla pubblicità, dalla politica e dai media: sull'innovazione tecnologica si riversano fiducia e diffidenza, ambedue spesso sproporzionate. La tecnologia è pervasiva nelle nostre vite e incide in modo significativo sul sistema produttivo, eppure la conoscenza delle relazioni tra innovazione tecnologica e vita quotidiana, la riflessione sulle forme di previsione e governo di queste relazioni, appaiono ancora del tutto inadeguate.Non solo i cittadini appaiono privi di categorie per leggere la dimensione sociale dell'innovazione; anche gli stessi operatori del settore, i decisori politici, le organizzazioni sindacali e le comunità locali appaiono impreparati ad affrontare questo tema nella sua complessità. È necessario dunque costruire strumenti condivisi per comprenderne le dinamiche e governarle. -
Lupetto rosso. Ediz. illustrata
All'improvviso, una voce dolce gli chiese: ""Perché piangi?"""" Lupetto rosso si voltò. Un bambina bionda, vestita in modo strano, lo fissava curiosa. Tutto sorpreso, Lupetto si ricordò di quello che gli avevano sempre insegnato: """"Stai alla larga dagli umani!"""" Quella piccola umana, però, aveva l'aria tanto gentile e tanto fragile, che Lupetto le diede subito confidenza. Età di lettura: da 6 anni."" -
Il piccolo re
Questa è la storia di come il piccolo Giusipin si sia trasformato nel favoloso Bagonghi. Una storia di lotta contro le difficoltà e i pregiudizi, riscatto e gloria, realizzazione dei propri sogni. Età di lettura: da 8 anni. -
Quaderno di disciplina. Ediz. a colori
Un potentissimo boss della criminalità organizzata vive segregato in un bunker per sfuggire ai nemici, che aumentano di giorno in giorno. Nella reclusione indotta, stila un amaro bilancio della sua esistenza. Dove vanno a finire le colpe dei padri? Un'opera inedita di Luigi Bernardi disegnata da Otto Gabos. -
Badù e il nemico del sole. Nuova ediz.
In un'immaginaria città dell'Africa Occidentale, a cavallo del periodo coloniale, i vagabondaggi e le avventure di Badù, bambino libero, e del suo amico Armand de Bernier, geco intellettuale. Un mondo popolato da una maga malinconica, un maestro di strada vecchio e disilluso, un commissario ancora romantico, dei giovani coraggiosi. Lo scontro con una realtà fatta di pregiudizi e stregonerie, innocenza e discriminazione, doppia vita e disincanto. L'incredulità di fronte alla scoperta della crudeltà che si cela nella superstizione e nei falsi miti. Età di lettura: da 10 anni. -
Le guerriere della valle
Da dieci anni gli uomini del villaggio se ne sono andati, mobilitati alle armi per combattere la Grande Guerra. La giovane Molly, ormai grande, è pronta per allenarsi a entrare nell'ordine delle Pastorelle Guerriere: un gruppo di donne coraggiose, scelte per proteggere le mandrie e il villaggio. Al suo fianco in questa avventura la capra da combattimento Barbanera e il suo amico Liam. Età di lettura: da 10 anni. -
InvestiGators. Viaggio al centro della tazza
Il quartier generale è stato attaccato. Mango e Sciallo, agenti sotto copertura, si precipitano per risolvere la situazione. Durante la ricerca del colpevole, tuttavia, le fogne in cui viaggiano attraverso il sistema """"""WC travel"""""""" si guastano e i due vengono ritenuti colpevoli. Riusciranno i nostri alligatori a ripristinare il loro buon nome e a mettere il vero colpevole dietro le sbarre prima che l'intera città sia sommersa dalle acque? Età di lettura: da 7 anni."" -
Colori invisibili
Leila trascorre le giornate nel suo monolocale in periferia, rassegnata ad un mondo dai toni seppia e dal cibo poco appetitoso. Perché da due anni Leila non vede più i colori, ma una sera viene tutto stravolto dall'incontro con Luca, il fattorino della pizzeria, che la ragazza vede completamente arancione. Tra vecchi ricordi, nuovi amici e concerti rock, Leila inizia la sua ricerca per capire il motivo dietro queste improvvise esplosioni di colore. Cosa lo rende possibile? È solo immaginazione o la conseguenza di un'operazione? Forse c'è altro. -
Nei boschi
Racconti horror, che sono metafora del pericolo che si annida e ringhia fuori dalla porta, ma che comunque ci attira fuori. I raccapriccianti racconti di Emily Carroll sono narrati e disegnati magistralmente e aspettano solo il lettore ignaro per conquistarlo e terrorizzarlo. Età di lettura: da 14 anni