Sfoglia il Catalogo ibs034
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1041-1060 di 10000 Articoli:
-
Premio Nocivelli 2022. Ediz. illustrata
Catalogo della XIV edizione del concorso d’arte contemporanea Premio Nocivelli con le opere dei vincitori e degli artisti finalisti. “[…] Le candidature sono state trecentoquaranta. La prima disamina ha portato a scegliere ventitré finalisti e finaliste – sette sia per fotografia sia per scultura, nove per pittura –, per arrivare alla rosa dei sei nomi vincitori, due per categoria. Per fotografia sono state selezionate Marina Arienzale e Nicoletta Grillo, per scultura Federica Balconi e Michela Longone, per pittura sono stati selezionati Jacopo Zambello e Andrea Pelizzari, cui è stata assegnata la palma del vincitore assoluto. La qualità dell’opera va da sé come criterio di valutazione adottato, ma vorrebbe dire tutto e niente se non trovasse declinazione in un’angolazione non meramente tecnico-esecutiva. La qualità identificata contempla una consapevolezza e una profondità concettuale che emerge dall’opera e dalla sua presentazione, la capacità da parte dell’artista di articolarla in scelte critiche di linguaggio, cognizione nell’uso dei materiali e dei media” (Alessandra Pioselli Presidente della Giuria). -
Ernesto Morales. Di tempo e di attesa
Catalogo della mostra Ernesto Morales. Di tempo e di attesa, 24 settembre - 27 novembre 2022, GART Arte Contemporanea, Neive (CN). ""Ernesto Morales ha sempre cercato ed inseguito una sua personale visione del mondo, quasi una missione. Lo ha fatto viaggiando ed osservando la realtà che lo circondava, rivolgendo lo sguardo verso l'alto. Nella sua memoria ha impresso, attraverso una collezione di schizzi derivanti da fotografie, le nuvole che maggiormente hanno attirato la sua attenzione, per una forma più definita, per un proprio carattere. Ne ha ricreato un vero e proprio atlante ed ora, con una serie di studi alle spalle, sta elaborando un'enciclopedia dipinta. Unica e numerata ogni sua opera rappresentante una nuvola, una foresta o un cosmo, si presenta come sacrale, profetica: un'epifania. [...] Credo che questo lavoro sia un percorso caratterizzato non solo dall'unicità delle opere, quanto da una ricerca culturale di divulgazione di quel """"mondo delle idee"""" generato dalla mente senza tempo di Morales."""" (Francesca Carbone)"" -
Daniela Forcella. Aritmie. Catalogo della mostra (Spazio Big Santamarta, Milano, 8 - 18 novembre 2022). Ediz. italiana e inglese
Daniela Forcella è sperimentatrice eclettica di tecniche, forme, materiali. Inizia un percorso di ricerca che la porta, oggi, al terzo ciclo di lavori monocromi presenti in questa mostra. Ma da dove scaturisce questo ciclo? L'inizio è costituito dall'individuazione di una forma leggibile, chiara, incontrovertibile, come è la rappresentazione del cuore. Il cuore è il centro, il simbolo - metafora del centro dei sentimenti, delle emozioni. Il cuore è movimento, ritmo. Il cuore batte. Forcella sintetizza in questa forma il suo pensiero, il suo io più profondo, riproduce il cuore, lo moltiplica e lo rende opera seriale, pop, in soluzioni dai toni vivaci, a tratti cangianti, fluo. Realizzati con resine, questi cuori si innestano in reti metalliche, appaiono sospesi in bacheche di plexiglas che ne esaltano la brillantezza e li rendono oggetti accattivanti del desiderio. -
Zeroottouno. Heart/Earth. Catalogo della mostra (Fabbrica Eos, Milano, 8 settembre - 8 ottobre 2022). Ediz. italiana e inglese
Catalogo della mostra Heart/Earth di Zeroottouno - duo creativo di origini calabresi composto da Davide Negro (Catanzaro, 1985) e Giuseppe Guerrisi (Cinquefrondi, Reggio Calabria, 1984). In collaborazione con Fondazione Rocco Guglielmo. L'uomo ""natura-lmente"""" come è ben noto non potrebbe vivere senza la natura, perché esso stesso è parte di natura, è un costituente dell'ambiente in cui vive e del quale si sostenta per poter esistere. Proprio da questo assioma, se vogliamo basilare, ma estremamente fondamentale, si sviluppa la ricerca di Zeroottouno, il duo artistico composto da Davide Negro e Giuseppe Guerrisi, che fin dai loro primordi ambiscono a creare una sintonia armonica, una sorta di Arcadia contemporanea, tra uomo e natura. [...] Nella mostra presso la Galleria Fabbrica Eos i due artisti si muovono proprio da tali concetti, per creare e al contempo rivendicare una sorta di spazio, di luogo per le emozioni, nel quale natura e umano si incontrano, dialogano, interagiscono scambiandosi percezioni emozionali."" -
Contratto Silvio Vigliaturo. L’anima nel vetro. Ediz. italiana e inglese
“L’anima nel vetro – Contratto Silvio Vigliaturo” è il primo progetto Gartour che viene celebrato all’interno delle note Cattedrali Sotterranee tutelate dall’Unesco, un dialogo innovativo e fecondo tra due grandi protagonisti dell’arte e dell’enologia italiana ed internazionale del nostro tempo: il maestro Silvio Vigliaturo e la cantina Contratto. Un’azienda vitivinicola dalla storia pluricentenaria incontra l’arte contemporanea; un’unione generata da GART, una giovane galleria d’arte con sede nelle Langhe, che sulla base di tre principi explore, go beyond, love the experience individua e realizza il primo progetto del Gartour. S’incorona così il legame tra la creatività artistica e quella vitivinicola, due capacità produttive frutto di talento d’inventiva” (Francesca Carbone) -
Arteam Cup 2022. Contemporary art prize. 7ª edizione. Ediz. illustrata
Catalogo della Mostra dei Finalisti di Arteam Cup 2022, 7ª edizione, a cura di Livia Savorelli e Matteo Galbiati, 26 novembre 2022–7 gennaio 2023, Palazzo del Commissario – Fortezza del Priamàr, Savona. -
Before and after painting. Arnold Mario Dall'O. Antonio Riello. Silvano Tessarollo. Francesco Totaro. Ediz. multilingue
Catalogo della mostra ""Before and after painting"""" (artisti Arnold Mario Dall’O, Antonio Riello, Silvano Tessarollo, Francesco Totaro), a cura di Valerio Dehò, La Giarina Arte Contemporanea, Verona, 15 – 30 dicembre 2022. Il focus del progetto pone in primo piano la pittura intesa come assenza, fantasma di un paradigma estetico insopprimibile e resistente a ogni ondata della paranoia iconoclasta. La pittura esiste e resiste, anche se ricompare sotto forma di tecniche e linguaggi differenti, ma rimane come imprinting indelebile, paradigma segreto. Per questo le opere in larga parte inedite, parlano della pittura evocandola attraverso linguaggi che le si avvicinano sfiorandola. """"Before and after painting"""" è un concept che guarda al lavoro di artisti che hanno sempre a che fare con la pittura anche quando non la praticano direttamente. Artisti che sondano i confini del linguaggio pittorico e cercano continuamente di superarli. (dal testo di Valerio Dehò)"" -
Chiara Calore. Ediz. italiana e inglese
Chiara Calore (Abano Terme, 1994) vive e lavora tra Abano Terme e Venezia. La sua pittura è caratterizzata dalla giustapposizione dei più diversi elementi figurativi in forma ironica e visionaria. Le sue opere sono popolate da un ammasso bizzarro e inverosimile di uomini, animali e freaks, che si agitano sulla tela in maniera anarchica, in una selva di rimandi. Questa monografia – realizzata a seguito della mostra personale Crossing Views, a cura di Carlo Sala, tenutasi presso la Galleria Giovanni Bonelli di Milano dal 15 settembre al 21 ottobre 2022 – contiene i testi critici di Carlo Sala e Antonio Grulli e tutte le opere più recenti dell’artista (2020-2023). -
Nunzio Paci. False memorie. Ediz. bilingue
«La narrazione visiva di Nunzio Paci ha il potere di rendere verosimile ciò che per la scienza non lo è, esponendo anzi come scientificamente plausibile quello che non potrà mai esserlo. Che si tratti di miracolo, magia o inganno – e che cos’è la natura, agli occhi del fanciullo, se non la somma di questi tre elementi – di fronte a una simile distorsione della realtà non possiamo essere altro che vittime compiacenti di chiara suggestione. Se ciò che ci viene mostrato sia autentico o meno poco importa, poiché ci richiama alla mente qualcosa di già visto, o che abbiamo creduto di vedere. Un déjà-vu orchestrato ad arte che, violate le difese della nostra psiche, si traduce in un falso ricordo, o falsa memoria». Dal testo Memoria e illusione: la natura trasfigurata di Nunzio Paci di Monica Zaghi -
Margherita Levo Rosenberg. Ediz. italiana e inglese
[..] Tempo e processo. Queste sono le due coordinate che certamente appartengono anche a Margherita Levo Rosenberg che, della concentrazione e della caparbietà, nel fare e nella coerenza di percorso, ha fatto la sua cifra stilistica, lei che si è dedicata all’arte come esigenza non più contenibile o rimandabile. […] La sua ricerca, dopo le prime incursioni nella pittura, ha saputo accogliere un’evoluzione in una scultura modulare, additiva che ha sviluppato forme tridimensionali tessendo e incastrando elementi modulari ricavati da vecchie radiografie, film plastici e materiali consimili. Levo Rosenberg, come Penelope, tesse e con pari trasporto crea, seguendo il ritmo del tempo e la scansione del processo che la conducono, passo passo, a maturare una forma organica; una scultura la cui materialità e plasticità sono addizionali, fatte di accumulazione progressiva, ripetuta ugualmente diversa, che è prassi intenzionale di un fare che non ha mai spazio di resa, né vuole averlo. Dal testo “La tenacia della ripetizione tra de-strutturazione e ri-creazione” di Matteo Galbiati. -
Tetsuro Shimizu. Iro Colore. Anelito tra quiete e tempesta. Ediz. italiana e inglese
Catalogo edito in occasione della mostra Iro Colore. Anelito tra quiete e tempesta di Tetsuro Shimizu, a cura di Matteo Galbiati e Serena Paderno, tenutasi al Castello di Palazzolo sull’Oglio (BS) e Villa Kupfer, dal 14 gennaio al 25 febbraio 2023. “La mostra Iro Colore. Anelito tra quiete e tempesta, grazie al suo taglio antologico, contribuisce a determinare una lettura precisa e puntuale, panoramica ed estesa, del lavoro e della ricerca di Tetsuro Shimizu: nelle due sedi del Castello di Palazzolo sull’Oglio e della vicina Villa Kupfer sono predisposti lavori che attestano la profonda coerenza con cui l’artista legittima la sua passione e vocazione totali per il colore. Tele e carte – e un prezioso libro d’artista – si susseguono attraversando trent’anni di riflessione, costante e ininterrotta, sulla dinamica evolutiva e costitutiva del “puro colore”...""."" -
Giulio Alvigini. Appuntamento con l’artista. Ediz. italiana e inglese
“Appuntamento con l’artista” è un progetto di residenze grazie al quale gli artisti invitati vengono accolti nella casa di Maria Antonietta Collu, Paolo Palmieri, Paolina e Giuseppina (e i loro gatti) attivando un’osmosi tra la sfera pubblica e quella privata. In questa bella casa sulle prime colline di Celle Ligure affacciata sul mare, gli artisti possono vivere e lavorare per il tempo che desiderano, avendo a disposizione uno spazio dedicato e la possibilità di intrecciare la propria vita con quella della famiglia. Al termine della residenza, le opere realizzate dagli artisti vengono esposte nella casa e rese accessibili al pubblico. Per tutto il periodo dell’esposizione la famiglia convivrà con le opere, prendendosene cura e aprendo su richiesta le porte della propria abitazione al pubblico tutte le volte che sarà necessario. Per la quarta edizione dell’iniziativa è stato invitato Giulio Alvigini (Tortona, 1995), artista, content creator, consulente per la comunicazione del settore culturale e, soprattutto, inventore delle pagine social Make Italian Art Great Again sulle quali pubblica meme pungenti rivolti al sistema dell’arte contemporanea. -
Irene Balia. Loredana Galante. Millennium gardens. Ediz. italiana e inglese
Catalogo della mostra Millennium Gardens, bipersonale delle artiste Irene Balia e Loredana Galante, a cura di Alessandra Redaelli, galleria AreaB, Milano, 10 marzo – 5 maggio 2023. “Il racconto di Irene Balia e di Loredana Galante assomiglia a una fiaba dei fratelli Grimm, perché la narrazione non è mai piana, ma al contrario irta di trabocchetti, scene rivelatrici, personaggi misteriosi che sembrano muoversi seguendo copioni paralleli e anche momenti spaventosi nei quali tutto quello che credevamo di avere capito si ribalta e si scompagina. E dietro ogni frase, fino la più rassicurante, si celano le ansie condivise, i turbamenti di questo muovo millennio”. (Dal testo di Alessandra Redaelli) -
Antonio Ligabue. Terra: luogo d’origine, campo di lavoro, scenografia di una impresa
La Galleria de’ Bonis di Reggio Emilia propone la sua prima mostra monografica dedicata ad Antonio Ligabue, intitolata Terra: luogo d’origine, campo di lavoro, scenografia di una impresa. Quindici opere ad olio che celebrano il grande artista e la sua terra, indagando il suo viscerale legame con la natura. «Ho conosciuto a fondo Ligabue, fin da quando io ero bambino, e ritengo che l’unica sua ragione di vita sia stata solo ed unicamente la pittura», dichiara Sergio Negri, autorevole esperto del suo lavoro. «Ligabue non dipinge per trovare un punto di incontro con chi osserva – aggiunge il gallerista Stanislao de’ Bonis –, dipinge per sé stesso. Ligabue dipinge sé stesso, o meglio, libera sé stesso sulla tela». -
Hauntology. Natura spettrale della pittura
Pubblicato in occasione della mostra Hauntology – Natura Spettrale Della Pittura, a cura di Ivan Quaroni, 25 marzo – 14 maggio 2023, Galleria Giampaolo Abbondio, Todi (PG). Hauntology è un concetto coniato da Jacques Derrida nel libro Spettri di Marx del 1993 e ripreso poi da Mark Fisher nel suo Spettri della mia vita. Scritti su depressione, hauntologia e futuri perduti del 2019. A partire dai contributi di importanti filosofi, saggisti e sociologi, Ivan Quaroni sviluppa il concetto di Hauntologia giungendo a formulare l’idea che la pittura possiede una natura intimamente hauntologica. A dare corpo a tali ragionamenti, il curatore ci conduce entro una fitta selva di rimandi, dialoghi e contrasti tra i lavori di un gruppo di pittori italiani molto differenti per generazione, esperienze e modalità di esecuzione, ma tutti capaci di fermarsi di fronte al tempo e generare una pittura autenticamente hauntologica: Giampiero Bodino, Giuditta Branconi, Danilo Bucchi, Pablo Candiloro, Maurizio Cannavacciuolo, Andrea Chiesi, Vanni Cuoghi, Alberto Di Fabio, Gianluca Di Pasquale, Fulvio Di Piazza, Elisa Filomena, Daniele Galliano, Miltos Manetas, Marco Neri, Nicola Verlato, Fulvia Zambon. -
Antonella Cinelli. Plurale femminile. Ediz. illustrata
"Plurale femminile"""" è il titolo della prima personale di Antonella Cinelli al Museo Casa Frabboni di San Pietro in Casale – BO (11 marzo – 30 aprile 2023). L’esposizione raccoglie per la prima volta una selezione di opere che offrono una panoramica ampia della sua produzione dagli anni 2021 fino ad oggi, con la presenza di due grandi tele assolutamente inedite. Due anni di intensa sperimentazione e ricerca personale che hanno costituito una decisiva svolta stilistica nell’artista, guidandola a un’osservazione sempre più approfondita della figura femminile in rapporto al sé, agli altri, all’universo emotivo tradotto in pose, dettagli, oggetti e abiti, di cui i corpi di Antonella si spogliano, per diventare essi stessi protagonisti delle tele e delle installazioni come involucri delle anime." -
Andrew Smaldone. Correlative. Ediz. italiana e inglese
«Il tempo rarefatto nelle opere di Andrew Smaldone proviene dall’osservazione dell’architettura e da un processo di estrazione simile. Lo spazio genera immagini legate a un ricordo dell’artista in cui l’arte, come pratica, come formazione, come percezione, ha occupato quelle stanze: una scuola d’arte a Londra, una galleria non profit in Italia. Nel momento in cui vengono ritratte, dismessa la funzione originaria, le architetture di Andrew rivelano di conservare una memoria dormiente della loro storia, di quello che hanno accolto. Si tratta di qualcosa che, come nelle visioni dei personaggi di Resnais, non si è indurita in una forma definitiva, ma continua a trasformarsi, si mantiene plastica e modificabile da parte di chi torna a sollevare il sipario per lasciar passare la luce. Sensibilmente è proprio la luce (più persistente degli odori e dei sapori, più pervasiva di qualsiasi altro fattore nello scatenare la reminiscenza) a veicolare la memoria: il suo depositarsi sulle superfici, il suo attenuarsi, il suo creare, assieme all’ombra, un mondo riflesso, più intenso, fragile, più profondo del mondo materiale». (Dal testo “L’anno scorso da un’altra parte” di Pietro Gaglianò) -
Mazzotti 120
La fabbrica di ceramiche Giuseppe Mazzotti, fondata ad Albisola nel 1903 da Giuseppe Bausin Mazzotti, festeggia il suo 120esimo anniversario. La manifattura è stata tra le protagoniste del rinnovamento dell’artigianato e dell’arte, attraverso il suo lavoro ha portato sulle Rive del Sansobbia le più importanti personalità militanti nel panorama artistico internazionale, facendo diventare Albisola la capitale mondiale della ceramica nel corso del Novecento. Una metamorfosi culturale e produttiva che, per la prima volta, viene raccontata unitamente da Giovanni Rossello e Tullio Mazzotti, quarta generazione della famiglia e attuali proprietari delle Ceramiche Mazzotti e della Fabbrica Giuseppe Mazzotti 1903, le due ditte che continuano l’attività della ditta iniziale fondata dal loro bisnonno. -
Biodifferenze
La vita non può sussistere senza differenze e ogni azione di un essere vivente ridefinisce il contesto in cui esso si trova; ogni azione, dunque, crea uno scarto, una differenza di mondo, un nuovo assetto. Le biodifferenze invitano a un impegno: quello di difendere e rispettare la vita contro qualunque volontà di omologazione delle specie animali e vegetali, così come delle culture. Il prevalere delle logiche economiciste dello sfruttamento della natura significa infatti sempre più spesso anche lo sfruttamento dell'uomo e della comunità in cui si riconosce. -
Ba Congolais e la lunga marcia: la mia Africa
Irene Ndongosi è una giovane italiana d'adozione che ha scelto di raccontare, al termine del percorso degli studi, la storia del suo Paese d'origine, la Repubblica Democratica del Congo. Partendo da alcuni presupposti importanti ha voluto perseguire lo scopo preciso di fare luce sul cammino che può portare a una svolta significativa e duratura, nel verso di una democrazia reale, non solo del Congo, ma di tutta la Regione dei Grandi Laghi, ovvero del cuore dell'Africa, una delle aree più dotate di risorse minerarie al mondo, ricca di terre fertili dal potenziale economico enorme, eppure tormentata da guerre civili e grandi violenze. Non tacendo il silenzio della storiografia ufficiale sulle vicende del Congo precoloniale, l'autrice compie un excursus che va dall'arrivo dei colonizzatori portoghesi, nel 1482, sino alle ultime elezioni multipartitiche del Paese, nel 2011. In mezzo scorre tutto il sangue versato nel terribile conflitto etnico noto come genocidio del Ruanda (1994), compiutosi della quasi generale indifferenza della comunità internazionale. Nella narrazione della storia con la esse maiuscola, si inserisce l'analisi della figura femminile in Congo: qual è il posto della donna nella società, quale impatto l'educazione che essa riceve, o non riceve, abbia sulle possibilità di cambiamento del Paese. La donna congolese, madre e spesso unico sostegno economico della famiglia, riveste un ruolo essenziale nella vita quotidiana, ma è lasciata ai margini delle grandi decisioni della politica.