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L'antica via Lauretana: itinerario «sì corporale, come spirituale» da Roma a Loreto. Ediz. illustrata. Vol. 1: Il percorso laziale
«Questo volume è parte di una tesi di dottorato di ricerca. Esso infatti espone gli esiti parziali dell'indagine che l'architetto Giacomo Alimenti, dottore di ricerca in Human Sciences presso l'Università degli Sudi di Macerata, ha condotto nel terzo anno di corso. Il progetto di ricerca, messo a punto dall'A. con chi scrive, ed accolto con favore dalla Scuola di Dottorato, ha affrontato, certo non senza ambizione, lo studio analitico dell'antica Via Lauretana, il celebre itinerario di fede che collega Roma e Loreto, di cui Gregorio XIII Boncompagni promosse la ristrutturazione negli anni a ridosso dell'Anno Santo 1575, il quale per secoli ha accolto il flusso devozionale dei pellegrini provenienti da tutta l'Europa e desiderosi di visitare tanto le tombe degli apostoli Pietro e Paolo quanto la straordinaria reliquia della Santa Casa». (dalla prefazione di Roberto Sani). Introduzione di Angelo De Donatis. Postfazione di Paolo Buonora. -
Blu. La bellezza della natura
Il colore blu è raro. Uno sguardo al cielo sembra contraddire questo enunciato, ma se volgiamo gli occhi intorno a noi con maggiore attenzione ci rendiamo subito conto di un dato di fatto: nel mondo animale e vegetale di rado ci imbattiamo nel blu. Quando la natura genera il blu che cosa accade in realtà? Che cosa distingue il colore del fiordaliso da quello della ghiandaia? Da tempo immemorabile l’uomo va in cerca di pietre o sostanze uniche da utilizzare per la tintura di tessuti o per l’arte pittorica. Qual è la loro origine? Fin dall’infanzia Kai Kupferschmidt subisce la fascinazione del blu, che lo accompagna ancora oggi. Per indagare il segreto di questo colore ha intrapreso un viaggio passando dal Giappone a un lago vulcanico in Oregon per poi tornare in Brandeburgo e vedere gli ultimi esemplari di ara di Spix. Rocce, piante, animali, o lo sguardo rapito dallo spazio verso il pianeta blu, sono testimonianze di una bellezza incommensurabile che si rispecchia nelle nostre parole, dette e scritte. Il blu non perderà mai la sua magia, ma libro di Kupferschmidt intende spiegarci come questo colore e la sua bellezza trovino il modo di manifestarsi nel mondo. Prefazione di Luca De Benedictis. -
Giornale di storia Costituzionale-Journal of Constitutional history (2021). Ediz. bilingue. Vol. 41
Il Giornale di Storia costituzionale è un periodico semestrale nato nel 2001 con l'obiettivo di promuovere e raccogliere le ricerche e le proposte metodologiche inerenti i molteplici percorsi della storia costituzionale. Gli studi pubblicati si propongono di analizzare, in una prospettiva multidisciplinare e comparativa, i fondamenti e i caratteri di un complesso fenomeno storico e culturale che ha dato vita, pur in una diversità di forme e di concezioni, a un patrimonio comune. Tra presente e passato, gli studiosi del diritto, della politica, delle istituzioni, e più in generale i cultori delle scienze sociali riflettono e dialogano sul terreno del costituzionalismo, contrassegnato da profonde radici storiche e da crescenti tensioni. Divenuto ormai punto di incontro e di riferimento per le diverse pratiche della storia costituzionale, il Giornale - che pubblica saggi in varie lingue - si caratterizza per la ricchezza tematica e per la varietà di rubriche, alternando numeri miscellanei ad approfondimenti monografici. -
L'orizzonte della scrittura. Leopardi, «L'infinito», la traduzione
In occasione delle celebrazioni del Bicentenario della composizione de L’infinito (1819-2019), la Cattedra Giacomo Leopardi dell’Università di Macerata ha promosso un incontro interdisciplinare per riflettere sul rapporto tra la lingua poetica leopardiana e le altre lingue e sulle esperienze traduttive che l’hanno riguardata. I saggi qui raccolti seguono una parte ragguardevole del cammino di ricezione dell’idillio nelle letterature straniere (francese, russa, araba, bulgara), affrontando anche le implicazioni del testo con le lingue artificiali, i codici non verbali, la dimensione musicale. Premessa di Fabio Corvatta. -
La storia dell'arte come disciplina scolastica. Dal primo Novecento al secondo dopoguerra
Il presente volume si configura come il risultato di un'organica indagine attinente a un filone di ricerca — quello relativo alla storia delle discipline scolastiche — già indagato con esiti estremamente significativi dagli studiosi di vari paesi europei ed extra-europei, ma ancora scarsamente approfondito nel nostro Paese. Incentrato sui dibattiti che tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del nuovo secolo portarono all'introduzione dell'insegnamento della Storia dell'Arte nei Licei classici della penisola e sull'evoluzione fatta registrare da tale insegnamento nel corso del ventennio fascista e poi, dopo la seconda guerra mondiale, nell'Italia democratica e repubblicana fino al '68, il volume costituisce il frutto di un approccio squisitamente interdisciplinare, nel tentativo di fornire una ricostruzione contestualizzata e organica delle caratteristiche storicamente assunte e del ruolo esercitato dall'insegnamento liceale della Storia dell'Arte nel corso del periodo esaminato. Esso si colloca in un panorama di studi e ricerche invero assai povero e, sulla scorta di un'ampia messe di fonti archivistiche e a stampa, intende offrire un originale e articolato approccio al tema, nell'ambito del quale è possibile individuare tre distinti livelli di analisi, tra loro strettamente correlati: quello concernente il dibattito teorico relativo all'impostazione e alle caratteristiche di fondo (contenuti culturali, destinatari, finalità, profilo degli insegnanti ecc.) da attribuire a tale insegnamento; quello relativo alla normativa scolastica e alle disposizioni riferite ai programmi, agli orari, ai libri di testo e ai supporti e materiali didattici, nonché alla formazione e al reclutamento degli insegnanti e alle caratteristiche rivestite dalla disciplina in seno al piano di studi del corso liceale; e, infine, quello che attiene al significato sociale e alle finalità culturali che, storicamente, sono stati attribuiti all'insegnamento scolastico della Storia dell'Arte nell'arco dell'oltre mezzo secolo che intercorre dalle prime iniziative ed esperienze didattiche avviate sperimentalmente all'inizio del secolo XX fino al '68 e alla radicale rimessa in discussione dell'impostazione culturale e formativa conferita alla disciplina dalla riforma Gentile del '23. -
Un bene per l'umanità
Nata nel 1867 a Varsavia, allora parte dell'impero russo, ma naturalizzata francese, Marie Curie è stata la prima donna a vincere un premio Nobel (1903, Fisica) per i suoi studi sulla radioattività e l'unica donna ad averne vinti due (1911, Chimica), quest'ultimo assegnatole per aver isolato il radio allo stato puro. È stata anche la prima donna a salire in cattedra alla Sorbona, dopo l'improvvisa scomparsa nel 1906 di suo marito Pierre, investito da un carro sotto la pioggia in Rue Dauphine a Parigi. La stessa Marie Curie morirà di leucemia a causa della costante esposizione alle radiazioni che, a tutt'oggi, rendono le sue carte e persino i suoi libri di cucina pericolosi da maneggiare. Così come per il precedente volume dedicato ad Alexander Fleming, la collana propone le prolusioni di un altro gigante della scienza contemporanea, il cui ingegno e spirito di sacrificio hanno significato così tanto per il genere umano, in un torno di tempo in cui è essenziale ricordare l'importanza della scienza per la difesa della salute e della vita di tutti. -
Noi, la vostra bandiera
Lo scopo essenziale e imprescindibile della Memoria non è il ricordare agli uomini del presente una pagina tenebrosa del passato, bensì quello di edificare la persona, un’etica, una morale e una spiritualità per un fine ultimo ineludibile alla coscienza umana: contrastare la zona del compromesso interiore che costituisce il principale ostacolo all’adesione incondizionata a quella humanitas che sola ci mette in grado di penetrare gli orrori della Storia e di costruire un mondo mai dimentico degli esiti nefasti dell’intolleranza, del sopruso, della logica del privilegio. Proprio perché l’evento Shoah è accaduto, sovrasta su chi vive il dopo la necessità di “incarnare” la Memoria, di conglobarla cioè nell’essere, nel pensare e nell’agire, come antidoto al ripetersi degli orrori, per essere in grado di riconoscere e di rifiutare analoghe dinamiche coercitive e discriminatorie. Spetta agli studiosi, ai cultori e agli specialisti scrutare e far conoscere ogni aspetto che ha reso possibile la Shoah, spetta a chiunque incarnare la Memoria per farne stile di vita, per essere noi la loro bandiera dopo l’ultimo testimone. -
Chromata. Lessico dei termini greci di colore. Vol. 3: Gamma
Nella cultura greca, il colore è una qualità strettamente legata alle cose, non separabile da esse: le contraddistingue in una loro caratteristica, intrinseca o acquisita, le identifica in rapporto ad altre, e le inserisce nella serie di analogie e di antitesi che strutturano l’universo. Il colore è inoltre una proprietà delle cose molto apprezzata e gradita per il piacere estetico che può procurare, ma è soprattutto una categoria della conoscenza, uno strumento per cogliere il mondo nella sua molteplicità, per individuare contrapposizioni o corrispondenze: la speculazione antica ne ha fatto un fenomeno rivelatore di processi nascosti, e lo ha utilizzato come esemplificazione del concetto stesso di movimento-mutamento, di metabolē. Il colore appare nella riflessione dei Greci più un qualcosa per conoscere che un qualcosa da conoscere. Il lessico cromatico è stato costantemente al centro dell’attenzione, fin dall’esegesi antica: il significato dei termini di colore nelle opere della letteratura greca rappresenta ancora oggi un tema di dibattito sempre più esteso, che non riguarda solo i filologi, o chi è impegnato nella difficilissima arte del tradurre, ma che coinvolge linguisti, psicologi, sociologi e antropologi che si occupano di percezione e di classificazione dei colori in varie lingue e culture. Leggendo le opere della letteratura greca, siamo in un primo momento disorientati di fronte alla ‘stranezza’ di notazioni che riflettono una sensibilità diversa, e di un lessico apparentemente senza ordine. In realtà, esso ha delle coordinate, che emergono solo se si amplia l’orizzonte di indagine, in quanto la terminologia cromatica non è isolabile da un sistema di interrelazioni, che si struttura a diversi livelli (percettivo, cognitivo, socio-culturale e comunicativo), e di cui il linguaggio in senso stretto è un elemento. Nonostante il grande interesse suscitato dalla classificazione, dalla nomenclatura e dall’impiego dei termini di colore in greco, non esiste per essi un lessico specifico. La ricerca che viene proposta intende colmare questa lacuna: essa potrà costituire la base e lo strumento per un necessario approfondimento delle numerose questioni, di varia natura, collegate con una terminologia molto più ricca e dinamica di quanto si sia in genere creduto. -
Tra mobilitazione giovanile e costruzione dell’identità nazionale. Luigi Bertelli/Vamba scrittore per l’infanzia dall’età giolittiana al primo dopoguerra
Il presente volume si propone di analizzare e valorizzare la poliedrica e significativa produzione dello scrittore fiorentino Luigi Bertelli/Vamba alla luce del complesso scenario politico e culturale italiano di fine Ottocento e inizio Novecento. Nello specifico, facendo riferimento alla sua attivita' letteraria ed editoriale rivolta all’infanzia e alla gioventu', il testo intende porre in luce le caratteristiche principali del progetto di educazione alla cittadinanza e di formazione delle coscienze morali elaborato da Vamba e proposto agli albori del XX secolo alle giovani generazioni borghesi. -
La nostra libertà e la libertà degli altri
Sbaglieremmo se pensassimo che le vere First Ladies americane siano solo quelle ritratte a colori. Eleanor Roosevelt, l’unica ad aver trascorso alla Casa Bianca ben quattro mandati, dal 1933 al 1945, ha saputo impressionare l’immaginario con la sua schiettezza, specie in ordine alle questioni razziali, la sua autonomia di pensiero – essendo stata la prima consorte presidenziale a scrivere regolarmente su giornali e periodici e a condurre programmi radiofonici –, la sua abilità diplomatica e politica in qualità di delegato degli Stati Uniti all’Assemblea Generale dell’ONU. Come Presidente della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, è universalmente considerata la madre della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 ed è ancora oggi un fulgido esempio di libertà e determinazione femminili. Da queste prolusioni, tenute in diverse università americane e francesi fra il 1948 e il 1958, affiora la sua capacità visionaria fuori dal comune e il convincimento ideale con cui riuscì a promuovere il dialogo fra nazioni e culture diverse per la costruzione della pace, quando il mondo era appena sopravvissuto agli orrori della Seconda guerra mondiale e un nuovo totalitarismo contendeva alle democrazie il dominio della Terra. -
Poesie. Vol. 3
«Due prove d'esordio, entrambe vincitrici della terza edizione del 'Premio pubblicazione opera inedita', condividono le pagine di questo volume: la silloge Bussole rotte di Daniela Calzone e il poemetto Canto di me stessa di Sofia Russo. La prima è il diario di un percorso introspettivo che approda gradualmente alla scoperta della poesia; il secondo un poemetto omogeneo per tono e contenuto, che delinea, attraverso scorci e illuminazioni, la storia intima di un rapporto amoroso. Seppur lontane per stile e ispirazione, entrambe le raccolte trovano un comun denominatore nel richiamo alle forme e all'immaginario della tradizione lirica occidentale, su cui innestano un discorso poetico ricco di sfumature emotive e non privo di spunti di originalità tematica ed espressiva.» (Dalla Prefazione di Michela Meschini) -
Veneficium. Storia di un crimine atroce
Il veneficio, crimine più volte definito atrocissimo e femmineo per le sue vili e premeditate modalità di realizzazione mediante il veleno, porta con sé i timori di epidemie e pestilenze come punizioni divine per i propri peccati, di oscure magie opera di demoni, streghe o spiriti malvagi, così come una sanguinosa storia di intrighi di corte, morti inspiegabili e tradimenti eclatanti. Ogni epoca ha tracciato i confini incerti del veneficium, di volta in volta ambiguamente vicino alle categorie di maleficium, di homicidium, e infine di proditio. Ma la sua storia giuridica dimostra come esso sia stato sempre qualcosa di più che una delle svariate modalità con cui si può sopprimere la vita altrui, assumendo una valenza propria e dei confini autonomi. Ricostruire questa storia vuol dire innanzitutto avventurarsi nei meandri del diritto di antico regime e, successivamente, esplorare come nell'età moderna e contemporanea sussistano continuità, rotture, affioramenti e nuovi inabissamenti che caratterizzano tale controverso crimine fino agli albori della codificazione ottocentesca. -
Cenerentola a scuola. Il dibattito sull’insegnamento della storia dell’arte nei licei (1900-1943)
Il volume ripercorre le origini e i primi sviluppi fino alla seconda guerra mondiale dell'insegnamento scolastico della storia dell'arte, ricostruendo il vivace e articolato dibattito che, a partire dal principio del secolo XX, coinvolse storici dell'arte, artisti, politici, insegnanti, pedagogisti e uomini di scuola attorno all'introduzione del nuovo insegnamento nei licei e alle caratteristiche (programmi, orari, manuali e sussidi didattici) che esso avrebbe dovuto avere nel quadro dell'istruzione secondaria superiore. Dell'insegnamento della storia dell'arte, introdotto ufficialmente come disciplina obbligatoria nei licei classici dalla riforma Gentile del 1923, l’Autrice ricostruisce le vicissitudini degli esordi e le notevoli difficoltà che lo caratterizzarono nel corso del ventennio fascista, al punto da spingere Adolfo Venturi, che ne era stato uno dei maggiori artefici, a parlare di tale disciplina come della «Cenerentola» della scuola italiana. La ricchissima antologia di testi posta in appendice al volume offre un inedito e straordinario spaccato del confronto avviato fin dai primi del Novecento tra gli studiosi della disciplina intorno alle finalità e ai contenuti di una storia dell'arte per la prima volta impartita non solamente nelle aule universitarie ma anche nelle scuole secondarie superiori. -
Nel segno della cura del bene. Scritti in onore di Luigi Alici
I contributi che compongono il volume in onore di Luigi Alici restituiscono la grande varietà dei temi con cui il filosofo, professore emerito di Filosofia Morale, si è confrontato e continua a confrontarsi. Lo stile profondo, rispettoso e insieme libero con cui egli si è sempre accostato all'indagine filosofica, le linee fondamentali della sua ricerca sottile e appassionata, che si è nutrita di ascolto e condivisione, lasciano emergere una solida e attuale proposta di comprensione del bene e di come questo possa concretamente realizzarsi nella storia. -
Povertà e rilancio economico degli Enti di Terzo Settore (ETS)
L’economia sociale unendo redditività e solidarietà può svolgere un ruolo essenziale di rafforzamento della coesione sociale, generando una visione di economia fondata su forme di sviluppo sostenibile. L’associazionismo non lucrativo esprime, infatti, elementi di originalità per la sua capacità di coinvolgere le persone, costruire legami sociali, mettere in rete competenze e, infine, sperimentare soluzioni innovative. Prefazione di Rocco Pennacchio. -
Poteri pubblici, conflitti istituzionali e cultura politica dopo Silla
«Adesso, dopo un decennio di silenzio, ci si prova a far rivivere questa collana, con l’avvio di una Terza Serie, ora dotata di procedure di revisione ‘a doppio cieco’ e di un comitato scientifico internazionale. Con questa Terza Serie, inoltre, gli Opuscula assumono il sottotitolo di Quaderni di studi romanistici, che manifesta l’ambizione di travalicare gli steccati disciplinari, soprattutto quelli tra storia e diritto. Una tale vocazione è per certi versi già nel titolo dato a suo tempo alla collana da Serangeli: un titolo che richiama alla mente scritti o raccolte di scritti di riconosciuti maestri come Plinio Fraccaro, Ferdinando Bona e poi Filippo Gallo, che pur nella diversità di formazione (l’uno storico, gli altri due giuristi) si rivelarono sempre attenti a indagare i problemi di Roma antica, della sua storia e del suo diritto, nella loro complessità». (dalla Presentazione) -
Lo specchio untore. Riflessi di umanismi possibili
Gli umanismi, vecchi e nuovi, tendono a cristallizzare le questioni. Prospettano modelli e, in nome di ideali ritenuti immutabili, autorizzano processi selettivi e costrittivi che a volte mortificano le diversità o spengono la complessità nel crogiuolo di una formula. Il fine consolatorio prevale sull'intento conoscitivo e la riflessività dello specchio offusca la trasparenza della finestra. Agli umanismi che si propalano come unzioni mortifere non si può contrapporre un modello, che sarebbe anch'esso espressione di un suprematismo della ragione. I testi raccolti in questo volume offrono spunti tutti legati al tema della specularità, dell'immagine riflessa, della conoscenza di sé attraverso l'esperienza dell'altro (dell'Altro). I punti di vista dei singoli autori sono qui solo aggettati, senza la pretesa di costituire, nell'insieme, un manifesto o una teoria dell'umanismo futuro. E però rappresentano la traccia, e il bordo, di un pensiero che al Lettore apparirà corale, polifonico malgré soi, poi che attraversando in modi diversi le loro scritture, vi deposita una identica inquietudine circa l'umano. -
Nature redivive. The three kingdoms of nature in italian and nordic still life. Ediz. multilingue
Due sono i riferimenti mistici fondamentali del concetto di Natura rediviva: un passo del profeta Amos (8,1.2) in cui una cesta di frutta viene presa ad emblema profetico della maturazione dei tempi apocalittici per Israele, e un celebre passo di San Paolo (Lettera ai Romani, 8,19-22) in cui anche il creato viene associato alla dinamica del travaglio spirituale in tensione verso l'universale partecipazione alla Resurrezione di Cristo. Come il corpo glorioso del Risorto conserva le piaghe della crocefissione così la Natura rediviva, manifesta un'ipervitalità ""innestata"""" in un'incelabile ferita esistenziale. La mistica del frutto che si perfeziona con il distacco, cioè con la morte, ergo il processo che trova nella massima individuazione la riconoscibilità di un'altra vita, cioè Cristo/Frutto che manifesta pienamente la propria gloria nella Croce."" -
Corrado Zeni. Last paintings. Ediz. illustrata
In ""Atlas"""" il cambiamento dal punto di vista tecnico, formale e concettuale è forte ed importante. Le persone sembrano aver finalmente trovato il loro giusto contesto, sembra che Zeni non abbia più l'esigenza di rapirle alla loro quotidianità ma che anzi voglia raccontarcele nel loro mondo, interpretato ovviamente alla luce della sua visione e delle sue esperienze. Parrebbe che quel mondo osservato con distanza si sia molto avvicinato al punto di vista privilegiato dal quale l'artista lo osservava finendo per coinvolgerlo, per influenzarlo... per trascinarlo nelle danze. Si potrebbe quasi credere che Zeni sia finalmente stato invitato a quella festa alla quale prima non era ammesso e del quale non voleva farne parte (?)...""""mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?"""". Le figure umane continuano a fare i loro gesti quotidiani ma non più isolate dal bianco asettico, non più nello zoo mentale di Corrado, non scrutate sotto la lente di ingrandimento ma in un mondo reale dove il colore e le forme raccontano storie vere e vissute, luoghi e tempi. I soggetti di Corrado si sono dunque riappropriati della loro storia..."" -
The art of food valley. Ediz. illustrata
Catalogo pubblicato in occasione dell'omonima mostra presso RezArte Contemporanea, Reggio Emilia, 18 aprile - settembre 2015. In occasione di EXPO 2015 e del tema ""Nutrire il Pianeta. Energie per la vita"""", The Art of Food Valley si propone come una piattaforma in cui l'arte e il cibo si offrono come strumento di intervento nel territorio italiano. L'Emilia Romagna in particolare è considerata in tutto il mondo una delle regioni più ricche di prodotti tipici ed eccellenze enogastronomiche, tanto da guadagnarsi l'appellativo di Food Valley: un vero e proprio distretto territoriale dalla forte pregnanza enogastronomica, culturale ed artistica. Ventitré artisti riflettono su venti prodotti tipici DOP e IGP compresi nel territorio della Food Valley, attraverso metodi, strumenti e linguaggi artistici che ne portano alla luce significati e valori legati alla sfera dell'estetica, del gusto, della cultura.""