Sfoglia il Catalogo ibs034
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1301-1320 di 10000 Articoli:
-
Ritratti di signora. Immagini del femminile nel cinema del nuovo millennio
Da ""Pane e tulipani"""" a """"Tutta la vita davanti"""", da """"Chocolat"""" a """"Persepolis"""", centouno schede di film che rappresentano il femminile nel cinema del terzo millennio, tutti reperibili sul mercato italiano del Dvd. Un'ampia panoramica, attenta soprattutto alla produzione internazionale di qualità, per ripensare alle tendenze degli ultimi anni, all'immagine e alla condizione della donna nella storia e nel mondo, o più semplicemente per riscoprire in home-video il titolo messo in disparte dalla programmazione cinematografica ma capace di suscitare emozioni e discussioni. Per tutte (e tutti) coloro che vogliono immergersi nel cuore femminile del cinema."" -
Strumenti di ricerca per l'educatore sociale
La figura professionale dell'educatore è al centro di dibattiti, discussioni e tentativi di formalizzazione controversi e di difficile definizione; tale difficoltà si riferisce in particolare all'individuazione di percorsi formativi adeguati e coerenti con la natura complessa delle attività che l'educatore è chiamato a svolgere e dei contesti in cui opera. La consuetudine dell'educatore ad operare con e nella complessità gli impone la necessità di ancorare le pratiche educative su una costante e costruttiva riflessione riguardo l'utilità di abbandonare, come guida del proprio operato, modelli di azione lineari e poco flessibili privilegiando, invece, logiche di processo aperte e ricorsive. In questo senso, una funzionale riduzione della complessità può essere realizzata attraverso l'acquisizione, da parte dell'educatore, di un atteggiamento di costante ricerca e sperimentazione, che gli consente di esperire strategie innovative, flessibili e adattabili ai diversi contesti, di intraprendere nuove strade, di gestire costruttivamente cambiamenti e imprevisti, di esplorare altre possibilità, nuovi schemi di pensiero, rappresentazioni e immagini dell'educare. -
Per una didattica speciale di qualità. Dalla conoscenza del deficit all'intervento inclusivo
Il volume prende in considerazione, con un taglio eminentemente operativo, le procedure metodologiche utili per promuovere un'integrazione di qualità per allievi che presentano situazioni di disabilità. A questo fine è articolato in tre parti, che analizzano rispettivamente: il concetto di qualità dell'integrazione che, di fatto, costituisce un indicatore fondamentale della qualità dell'intera istituzione scolastica; le diverse tipologie di deficit con le quali l'insegnante viene sovente a contatto; una serie di procedure didattiche, in grado di facilitare apprendimenti significativi in contesti integrati. -
Ogni giorno verrà la sera
"Eravamo come l'acqua, tranquilla in superficie ma piena di gorghi in profondità"""". Questo è il tratto fondamentale che contraddistingue i Fabbri, i cinque fratelli le cui vicende sono narrate nel libro. Diversi ma complementari, a volte ostili uno all'altro, nell'unione e nell'aiuto reciproco scopriranno come affrontare con animo più lieve le difficoltà e i dolori della vita. Caterina, protagonista e voce narrante, racconta la sua storia e quella della sua famiglia; nell'arco di diciotto anni, da quando è un'adolescente ingenua, matura progressivamente grazie al legame con i fratelli e con le altre persone che compongono il mosaico di cui è un tassello e una parte fondamentale. Riservata ma affettuosa e sensibile, è sempre partecipe delle sorti che coinvolgono i suoi familiari, anche quando la vita le riserva prove impegnative. L'importante, per lei, è continuare a lottare, sempre, con sguardo spesso ironico e mai impassibile, alla costante ricerca della serenità, non solo per sé ma per tutti quelli che ama." -
Un giocattolo per la mente. L'«informatica cognitiva» di Seymour Papert
L'idea che si ha del personal computer e dell'informatica è quella di uno strumento e di un settore che consentono di risparmiare tempo, comunicare rapidamente, abbattere confini, disporre di informazioni: ciò è vero se si considera il computer un dispositivo al pari di una straordinaria calcolatrice, o di un potente telefono. Una seconda idea è che, al contrario, queste macchine facciano perdere tempo agli studenti: giornate intere passate davanti allo schermo di un computer non si conciliano con la concentrazione, lo studio, i libri di testo, l'insegnante e la scuola tradizionale. Entrambe queste idee non fanno parte di questo libro: l'uso didattico dell'elaboratore implica un cambio di atteggiamento mentale nei suoi confronti poiché esso, opportunamente usato, può diventare un ambiente utile per fornire ai bambini (e agli adulti) nuove possibilità di apprendere, di pensare, di migliorare le proprie capacità di approccio ai problemi. Usare un computer a scuola non è importante per capire l'informatica, ma per comprendere meglio le varie e complesse possibilità che l'uomo ha a disposizione per esplorare e conoscere la realtà che lo circonda. -
Tra bambini e acque sporche. Immersione nella collezione di amuleti di Giuseppe Bellucci
Nell'estate del 2000 si è inaugurata al Museo Nazionale Archeologico di Perugia l'esposizione permanente di una parte, sicuramente la più organica e rilevante, della collezione di amuleti che Giuseppe Bellucci ha realizzato tra il 1870 e il 1920. Si tratta di uno dei lasciti materiali più importanti di quel grande movimento scientifico e intellettuale, l'evoluzionismo, che anche nel nostro Paese, nella seconda metà dell'Ottocento, ha portato avanti con un'impressionante mole di contributi teorici e di lavori di ricerca l'illusorio tentativo di fondare in modo unitario le scienze della natura e le scienze dell'uomo. La realizzazione dell'esposizione ha fatto giustizia della sbrigatività con cui erano stati indiscriminatamente liquidati, in un recente passato, tutti i contributi dell'antropologia ottocentesca, ma non ha ovviamente potuto, malgrado tutti gli accorgimenti, rivitalizzare pienamente quegli oggetti che ormai appartengono al passato della nostra società. I saggi contenuti in questo volume costituiscono un tentativo di ""ridare senso"""" ad alcune tipologie di amuleti, attraverso l'accurata ricostruzione della loro complessa storia sociale e culturale."" -
L' ultimo periodo della lirica leopardiana
Nel 1934 Walter Binni, ventunenne, è allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa e presenta il suo ""saggio di III anno in Letteratura italiana"""" presso la facoltà di Lettere della Regia Università di Pisa, di fronte a una commissione presieduta da Attilio Momigliano. La """"tesina"""", intitolata """"L'ultimo periodo della lirica leopardiana"""", segna l'inizio del percorso critico di Binni nel suo confronto personale con la poesia e la poetica di Leopardi che lo impegnerà per tutta la vita, e costituisce il nucleo originario della svolta più significativa nella critica leopardiana del Novecento rappresentata da La nuova poetica leopardiana pubblicata da Binni nel 1947."" -
Pagine dell'Umbria
L'autrice inquadra la descrizione delle città umbre, da Alviano a Todi, disposta in ordine alfabetico, nel contesto storico di un territorio che a volte travalica gli attuali confini amministrativi del cuore verde d'Italia (manca, a dir la verità, Ficulle; ma si può sperare nella seconda edizione). La ricostruzione parte da molto lontano: da doverosi cenni a quelle popolazioni italiche da lei definite ""frammentarie e variegate"""" che abitavano il Centro-Italia ma che dovettero far spazio agli insediamenti degli Etruschi, le cui tante tracce durano fino a noi, e che con gli Umbri finirono per spartirsi il territorio dell'attuale Regione. Ma poi l'autrice, nel suo ampio excursus storico, finisce col diffondersi anche su fenomeni di portata """"nazionale"""" come, ad esempio, la stagione del brigantaggio. La lunga esperienza di insegnante la porta infatti a non dar nulla per troppo scontato, e quasi con umiltà si rivolge ad un pubblico più vasto possibile. Non è difficile immaginarla costantemente attenta all'importanza che gli studenti siano consapevoli delle proprie radici fin dalle prime classi."" -
La didattica tra innovazione e tradizione. Indagine conoscitiva sulle convizioni e sugli atteggiamenti degli insegnanti nei riguardi delle tecnologie digitali
Il progresso tecnologico ha modificato gran parte del tessuto sociale attuale, ridefinendolo nella forma e nella sostanza e orientando gli sguardi, gli interessi e le politiche delle persone verso la dimensione informazionale. Una dimensione, espressa dal diffondersi delle reti telematiche e degli ambienti virtuali, che declina oggi la civiltà digitale. In questa cornice una riflessione profonda va fatta sul sistema scuola e sul contesto educativo entro il quale si muove l'insegnante di oggi. In tal senso è necessario pensare a una figura docente diversa rispetto a quella tradizionale: l'autore esplora queste problematiche partendo da un lavoro di ricerca che indaga sui pareri che gli insegnanti hanno dei sistemi informatici attuali, tentando così di tracciarne il profilo emotivo e motivazionale, analizzando gli aspetti operativo-didattici che ne derivano e che richiedono una prospettiva più ampia per riconfigurare l'approccio metodologico-educativo, attraverso il passaggio da una didattica dei contenuti a una didattica dei processi. -
Mozart nel mondo delle lettere
Capace di far vibrare, ma discretamente e come da dietro un elegante velo rococò, le corde più sensibili dell'esistenza umana, la musica di Mozart emana un fascino che non ha cessato di investire il pubblico di qualsiasi età e luogo. Punto di coincidenza di ogni dualità, essa contiene una ""forza generatrice"""" a cui le altre arti, in particolare la letteratura e il cinema, hanno continuamente attinto, esaltandone le migliori qualità narrative e drammaturgiche. Ai duecento anni di fortuna letteraria della figura e delle note del Salisburghese è dedicato questo volume che, raccogliendo gli atti del convegno di studi perugino su """"Mozart e la letteratura"""", vuole esplorare la trasfigurazione letteraria e cinematografica delle grandi creazioni operistiche mozartiane, in particolare """"Il flauto magico"""" e """"Don Giovanni"""", da Puskin a Peter Shaffer, da Eduard Mörike a Laura Mancinelli, attraverso E.T.A. Hoffmann, Hugo von Hofmannsthal, Max Frisch, Peter Handke, Bernard Shaw, Marina Cvetaeva e altri artisti. In appendice contiene le traduzioni dei racconti """"Don Juan"""" di E.T.A. Hoffmann e """"Mozart auf der Reise nach Prag"""" di Mörike."" -
Verdi a Perugia e in Umbria nell'Ottocento. Con DVD
Il volume è uno studio sulla ""recezione"""" delle opere di Verdi a Perugia e in altre città dell'Umbria (Terni, Foligno, Spoleto, Città di Castello, Todi, Narni, Gubbio, Orvieto, ecc.) nell'Ottocento. Esso contiene, in primo luogo, una ricostruzione (più esauriente possibile) della cronologia delle rappresentazioni, realizzata attingendo a fonti di vario genere: libretti, manifesti, scritti sulla stampa periodica dell'epoca, bozzetti di scenografie, cronache manoscritte, fotografie coeve, documenti di archivio e bibliografia specifica. Poi, i dati raccolti (spesso inediti e non privi di interesse) sono stati sottoposti a una lettura critica che reca un contributo alla conoscenza della circolazione del repertorio operistico nell'Ottocento e ai rapporti di Verdi con il Risorgimento e la censura."" -
Morfologie del contemporaneo. Identità e globalizzazione
Una contraddittoria e ineffabile complessità pervade le mutevoli configurazioni della globalizzazione e del processo di soggettivazione che caratterizzano le morfologie del contemporaneo. Il riferimento a un ""mitico"""" mondo arcaico o gli scenari dispiegati dalle plurime forme di fondamentalismo non possono rappresentare ancore di salvezza. Come vivere in questi orizzonti, sempre più globali, il modo di essere del soggetto/identità nell'epoca presente? E con quali libertà? Il potere illimitato del mercato, la deregolamentazione dei diritti umani, lo sgretolamento della cittadinanza, l'acuirsi delle disuguaglianze e ingiustizie sociali, le pratiche del misconoscimento, il cosmopolitismo digitale: quali ulteriori metamorfosi conosceranno nella tumultuosa corrente della nostra storia? Per rispondere a tali interrogativi, in questo volume l'autore ricostruisce, attraverso un'originale mappa ermeneutica e critica, i principali tragitti che, nella contemporaneità, delineano i nodi problematici del rapporto tra identità e globalizzazione, facendo dialogare tra loro le più rilevanti figure di pensiero nell'attuale dibattito nelle scienze sociali, filosofiche e politiche."" -
Limbo mobile
"Limbo mobile"""" si snoda e si perde nell'infinito accadere dell'inutile e dell'insignificante, del fugace e del transitorio. Uno strano romanzo, ellittico e potenzialmente infinito. Il Limbo mobile è una palude, una carta moschicida, una neuro-tossina che paralizza pensieri e azioni. Prima di tutto però Limbo mobile è uno spietato sguardo lanciato sui malfunzionamenti del corpo e dell'anima. Cosa c'è, dunque, sotto? Cosa c'è sotto i nomi e gli oggetti e i destini che come nembi si addensano fra le valli di Limbo mobile?" -
Godo D'Arpeggi
Godo D'Arpeggi è un pittore di talento, si veste in modo strano, pratica meditazione. È perennemente incompreso e incondiviso, i suoi gesti e le sue parole hanno sempre un effetto sull'irrealtà circostante, tutto e tutti ne vengono coinvolti. Nel bene o nel male, scassina il reale, sempre. È la quintessenza dell'artista. Ha solo un difetto: ha sedici anni. -
La strada del sergente e altri racconti. Con DVD
Le storie, debole traccia del cammino dell'uomo, vengono dal passato ma non appartengono al passato, giungono fino a noi, nel presente, e lo oltrepassano. Ogni personaggio che prende la parola entra in un discorso già iniziato che, da sempre, parla del mondo. Senza inizio accertabile dunque, e senza fine: non sappiamo quando queste storie siano iniziate, né quando termineranno. C'è un passato in ognuna di esse e un presente vivo. Non c'è parola isolata, che parla da sola, ma parole che rinviano di continuo ad altre parole, come in una catena dove l'esistenza di ogni anello è indispensabile per ciò che segue. Ogni parola è allora ""discorso"""", """"lògos"""" direbbe Eraclito. I protagonisti delle storie di questo volume sono persone comuni: un filo spinato, un turno di sorveglianza, il viaggio in treno o in nave, una baracca, una lunga marcia, sono tutte immagini che popolano la nostra mente. Chi ha vissuto queste situazioni ha qualcosa da insegnarci perché conosce la parola """"libertà"""", ne sa percorrere gli angoli più riposti: quell'accento finale sulla """"a"""" è un grido che attraversa il cielo fino all'orizzonte dei nostri pensieri. Le storie di questo libro sono realmente accadute, esse ci raggiungono da lontano e ritornano, insistenti, nelle ore della nostra insonnia. Ci ricordano quel che siamo stati, noi uomini del tempo e pertanto di tutti i tempi e di nessuno, uomini senza futuro, se non fosse per il passato che portiamo con noi."" -
Per Habermas
L'intenzione implicita di questo volume è di essere un omaggio a Jürgen Habermas anche nella concomitanza del suo ottantesimo compleanno. Ripensare criticamente i pensieri di Habermas, anche per procedere oltre Habermas, è stato l'obiettivo che ci si è prefissati per attraversare con una pluralità di atti di lettura l'avventura intellettuale del filosofo tedesco, che qui viene restituita all'attenzione del lettore in alcune delle sue rilevanze problematiche. -
L' uomo senza età. Dimenticare il tempo. Con DVD
"Esiste una verità a tutti visibile: come la nostra rotazionalità abbia perfidamente nascosto il senso della nostra vita. Tutto ruota e noi ruotiamo fino a che la nostra sincronizzazione si altera per un 'programma' che, similmente al ciclo fertile della donna, si è tradotto nel nostro genoma. Ma senza ridicole, inutili e inattuabili manipolazioni genetiche, noi siamo benissimo in grado di modificare in tempo l'espressione del programma, operando astutamente una 'riprogrammazione'. In altre parole, possiamo ristrutturare il sistema neuroendocrino che scandisce i tempi della crescita, della fertilità e della morte. Lo vedo ogni giorno nei miei pazienti. Non mi illudo con questo di diventare immortale! Sarebbe una noia insopportabile. Ma certo spero di poter indicare come si possa mantenere il 'programma vita' senza subire l'usura del tempo, accelerata da ogni sorta di malanni, che nascondono e anticipano l'espressione del 'programma morte'. Esiste una libertà che nessuno è in grado di soffocare. Darsi a Mefistofele in cambio della giovinezza era un metodo, ora ne abbiamo uno infinitamente più convincente.""""" -
Il silenzio come possibilità per una didattica speciale
La presente ricerca vuole rintracciare e sostenere la necessità di un ripensamento dei modi, spesso ""dormienti"""", di configurare il processo di insegnamento/apprendimento, al fine di promuovere un atteggiamento di attesa tra noi e il nostro sapere, una capacità ermeneutica che vada oltre la descrizione. Occorre, in altri termini, far emergere nuove modalità di correlare ai contesti comunicativi e simbolici la differenziazione delle identità attraverso il riconoscimento. L'educazione ecologico-sistemica garantisce la diversità e sostiene la categoria del possibile e delle differenze, esplorando """"altre strutture di orizzonte"""" per costruire una metodologia funzionale a un autentico processo di integrazione. Il tentativo è quello di offrire l'occasione per appropriarsi di un atteggiamento conoscitivo che reclama l'umiltà e l'impegno, l'assunzione di responsabilità nell'incontro con l'altro, la costruzione di un intreccio di storie, cioè il potenziamento delle possibilità di sperimentare le risposte ai problemi fondandole sul silenzio come garanzia delle parole."" -
Natura e libertà. Filosofia, scienza ed etica
Quanto siamo determinati biologicamente, socialmente e culturalmente, e quanto, invece, possiamo dirci realmente liberi nelle nostre attività psichiche, nelle nostre decisioni quotidiane, nella formulazione dei giudizi di valore? Su quali basi possiamo individuare criteri di giustizia che possano essere a fondamento di una società politica equa e stabile? Quanto, nelle nostre scelte, siamo determinati da componenti naturali? Quale tipo di rapporto e/o di collaborazione può darsi tra psicopatologia e filosofia? -
Il fascino nel tradurre. The tusks of the translator... in a China shop
"Il fascino nel tradurre - The Tusks of the Translator... in a China Shop"""", espressione molto ambigua e complessa, vuole segnalare, a un tempo, la perigliosità, e il fascino, esercitati dal testo e dall'azione del tradurre sul traduttore, quando si cimenta con cose di assoluta vaghezza e indeterminatezza, come la descrizione della bellezza (bruttezza) femminile. Il luogo che si va a esplorare è simile a una cristalleria, dove basta un soffio per fare scoppiare o danneggiare dei preziosissimi manufatti."