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Alla scoperta di Palazzo Sansedoni. Storia e curiosità di una famiglia senese
Età di lettura: da 7 anni. -
Q.B. Quanto basta. Bagoga, racconti di vita e cucina
In cucina possiamo dare a cento persone la stessa ricetta e gli stessi ingredienti, qualcuno lo farà meglio, qualcuno peggio o semplicemente in maniera differente... nessuno lo farà come Bagoga! Bagoga, fantino-ristoratore senese, raccontato da un narratore d'eccezione, il figlio Francesco. Un ritratto sull'uomo e sulle sue passioni, dal grande amore per la cucina all'esperienza sul tufo (come fantino del Palio). I racconti, le emozioni e i sapori che Francesco sa far emergere dalle parole di Bagoga, sono quelle che appartengono alla sua storia personale, ma che coincidono con le nostre vite. Storie e ricette che sanno evocare profumi e sapori e ci parlano di una siena che fu, con tutte le sue sfaccettature e i suoi personaggi. -
I segreti di villa Esmeralda. Donne allo specchio
Sara, Edda e Ginevra sono le tre protagoniste le cui esistenze, per uno strano gioco del destino, si intrecceranno indissolubilmente dal giorno del settantesimo compleanno della più anziana delle tre. Il fato le porterà a condividere i ricordi di vite vissute fra l'Africa e l'Italia, fra amori e passioni, scoprendo che in fondo Sara, Edda e Ginevra hanno molto di più in comune di quanto non pensassero. Tre generazioni a confronto, ognuna con i suoi desideri e le sue speranze, in un ideale passaggio di testimone tra l'una e l'altra nella splendida ambientazione di Villa Smeralda. -
Canti senesi d'osteria
Una raccolta di canti, tratti dalla tesi di laurea di Francesco Burroni ""per documentare il repertorio senese dell'osteria che, verso la fine degli anni '70, stava rapidamente scomparendo. Era chiaro che si trattava di un repertorio particolare che, pur avendo molti punti in comune con quello che ancora oggi è tramandato e in uso nel mondo senese della Contrada, se ne differenziava abbastanza sia per il contenuto dei canti per per le sue modalità espressive. I canti raccolti da Francesco Burroni sono quelli che facevano parte del patrimonio dei vecchi frequentatori di gran parte formatori nell'Ottocento e spaziano dalle serenate ai canti d'amore e ironici, dagli stornelli a quelli legati al mito del Risorgimento e alla figura di Garibaldi, dai canti di protesta sociale al repertorio politico. ?Un """"corpus di testi - come spiega il prof. Pietro Clemente nella sua prefazione - che [...] va visto come documento di un mondo sonoro che era ancora attivo negli anni '70 [...]. Come Francesco spiega, non ci sono canti 'originali', si tratta del patrimonio popolare canoro diffuso a livello nazionale, qui con ricchezza di varianti toscane e senesi""""."" -
Siena. La città del palio
Questo volume, edito per la prima volta negli anni ottanta del Novecento, rappresenta contemporaneamente un'indagine sulle tradizionali feste svolte in Piazza del Campo e una ricognizione di pagine di letteratura senese. A fianco di letterati che avevano osservato la città e la sua Festa sia da dentro che da fuori le mura, l'autore inserisce propri scritti inediti per ribadire ed evidenziare la peculiarità del rapporto tra i senesi e la loro città. Spiega, infatti, il significato di essere contradaiolo, vivere il Palio in ogni giorno dell'anno, no ad arrivare a descrivere la corsa e la sua preparazione, le trame più fitte, i canti tradizionali, le cerimonie e il giubilo per la vittoria. Tutto questo dimostrando l'esistenza di una ampia letteratura sul Palio di Siena, dal passato alla contemporaneità. -
La lunga ritirata del sergente Bocci. Da Caporetto al Piave con la brigata Vincenza
"La strada era occupata da profughi che con carri con sopra donne e bambini, con dei mazzi di granturco, e pochi panni, venivano per passare il ponte. Noi si marciava per uno, per trovare meglio un passaggio in mezzo alla marea della folla, messa assieme fra carri borghesi, pezzi di artiglieria, qualche mulo con avanti un militare mentre la stanchezza ed il sonno che si faceva sempre più pesante, camminavo fra la folla ad occhi chiusi"""". Nei ricordi di Antonio Bocci la lunga ritirata della Brigata Vicenza dopo la disfatta di Caporetto e dopo aver toccato con mano le massime crudezze della guerra. Le vicende belliche e le esperienze personali durante l'estenuante ritirata accompagneranno il sergente per tutta la vita, spingendolo a scrivere - a oltre cinquant'anni di distanza - la propria preziosa testimonianza." -
Ventitré notti. Momenti di vita tra le torri di San Gimignano
Un libro per chi crede nel potere terapeutico della scrittura e nella forza salvifica dei ricordi. Tra storie di ciclismo, di biliardo e di caccia, passando per il resoconto di brutte cadute e incidenti drammatici, ma anche per flashback di avventure amorose più o meno fugaci, come in un flusso di coscienza l'autore ci fa entrare nella sua vita e racconta di sé, della sua famiglia, dei suoi amici più cari e di coloro che hanno fatto la storia del suo paese, San Gimignano, negli ultimi sessant'anni. E questo gli permette di riavvicinarsi al babbo - venuto a mancare troppo presto - e di vedere con occhi diversi un rapporto che per certi versi è sempre stato conflittuale. Durante le ultime ventitré notti trascorse insieme, padre e figlio si mettono a nudo e hanno la possibilità di conoscersi meglio e, soprattutto, di attenuare il dolore e la sofferenza della malattia con la forza dell'amore e con il sollievo che solo i buoni ricordi possono infondere. -
Sulle orme dei Pellegrini. Racconti e parole lungo la Via Francigena
"Raccontare il viaggio in tutte le sue dimensioni, è una forma di scrittura che da secoli viene celebrata da autori famosi e meno noti. """"[...] è in atto un forte cambiamento positivo della cultura del camminare, e il camminatore stesso ha acquisito una dignità sociale."""" - sottolinea lo scrittore e grande camminatore David Le Breton. Dopo il Cammino di Santiago, la riscoperta della Via Francigena ha reso il senso del pellegrinaggio più vicino: è molto più semplice uscire dalla propria zona di confort e recuperare quel tempo e quello spazio da dedicare a noi stessi e da riempire con esperienze di viaggio uniche. I racconti raccolti in questo libro (selezionati tra i partecipanti al premio letterario """"Sulle Orme dei Pellegrini-2017"""") ci restituiscono i pensieri e l'esperienza del pellegrino da punti di vista e in forme diverse: si può viaggiare con i libri, con gli occhi, con il cuore, con il desiderio... oppure prendere lo zaino e gli scarponi e imboccare una strada sterrata. Viaggi e riflessioni che attraversano il tempo, andando a pescare nelle pieghe di storie dimenticate, o che guardano al futuro senza paura... anche se ci si avvia al crepuscolo, perché c'è sempre una strada davanti.""""" -
Gnamo! Sonetti in vernacolo senese... e qualche altro verso
Lo scrittore e poeta senese Francesco Burroni torna in libreria con il suo ultimo lavoro. ""Gnamo"""", in Toscana forma colloquiale dell'imperativo andare, è il titolo di questa raccolta di sonetti che raccontano Siena e i suoi personaggi nella forma antica del sonetto che mostra tutt'ora la sua attualità. Storie divertenti, momenti della vita quotidiana che prendono vita in versi e parole sapientemente utilizzate dal Burroni. I sonetti sono accompagnati e introdotti da una prefazione a cura del prof. Alessandro Fo."" -
Novelle senesi di Ciro Marzocchi. 30 novelle raccolte a Siena nel 1879
C'era una volta... chi andava per le case a raccontare le novelle durante la veglia serale. Raccolti intorno al fuoco, le novellaie intrattenevano grandi e piccini con storie di draghi e orchi, re e principesse, cavalieri e briganti. Ciro Marzocchi nasce a Siena nel 1856 e, da giovanissimo, si fa promotore di una ricerca sulle novelle italiane, per curare poi una raccolta delle storie della tradizione orale di Siena e nei suoi dintorni. Del suo lavoro ci rimangono 130 novelle, conservate a Roma nel Museo delle Arti e Tradizioni Popolari (pubblicate integralmente nel 1992 da Bulzoni), 3 delle quali sono entrate a far parte del testo di Italo Calvino del 1956, ""Fiabe Italiane"""". Il libro raccoglie una selezione di 30 di queste novelle, scelte in un percorso realizzato con le insegnanti e gli alunni di una scuola elementare del territorio senese."" -
La nostra Francigena. L'inatteso di un cammino
«Ciò che conta è mettersi in cammino, ciò che conta è il ritmo dei passi che cuciono insieme passato, presente e futuro». È nelle parole della presentazione di Paolo Ciampi, scrittore e presidente di giuria del premio ""Intanto Parto... racconti e parole in cammino"""", che troviamo quel sottile filo che unisce i racconti finalisti del concorso. """"La nostra Francigena"""" sottolinea la profonda universalità che c'è nell'intraprendere un cammino, ma anche gli imprevisti e gli esiti inattesi che la strada ci offre, l'incontro con sconosciuti o semplicemente con alcuni lati di se stessi da scoprire o solo da ritrovare. In ogni narrazione si ritrova il ritmo lento di un passo dopo l'altro, tra cammino e parola. Ed è proprio nel racconto che troviamo la formula e la dimensione più appropriata per le storie che si incontrano nel cammino e che, in poche pagine, ci riportano a un luogo, a una persona... a un'emozione."" -
Sentieri. Si discuteva animatamente, si scopriva il mondo, si cominciava a confrontarsi con la vita
Una raccolta di racconti dove, attraverso varie vicissitudini, i protagonisti si confrontano con domande ineludibili intorno al misterioso significato dell'esistenza. Come scrive Alfredo Franchi nella sua introduzione, l'autore «mette a confronto interlocutori ""separati ideologicamente"""" e quindi in grado di far emergere, nel loro parlare, la diversità delle posizioni sostenute con passione, congiunta al sentimento di amicizia """"superiore a ogni ideologia e tornaconto"""", tipico dell'adolescenza». Storie di amicizia, quindi, che sollecitano di continuo il lettore a riflettere sul difficile cammino della vita attraverso gli ideali, le incertezze e i fallimenti dei personaggi che, come compagni di viaggio, ci invitano a vivere senza allinearsi al comportamento di coloro che rimangono in superficie."" -
Gli Etruschi tra Chianti e Monte Maggio. Atti del Convegno (Castellina in Chianti, 21 settembre 2018)
A Castellina in Chianti (SI) la storia archeologica del territorio prende avvio agli inizi del '900 con la clamorosa scoperta del grande tumulo di Montecalvario e numerosi altri rinvenimenti che rivelano come questo territorio sia profondamente segnato dalla civiltà etrusca. L'edizione 2018 della Giornata degli Etruschi, che nelle intenzioni del Consiglio Regionale toscano vuole valorizzare il sostrato culturale comune della Toscana, è un momento significativo per presentare al pubblico ricerche e attività recenti in questo campo, come l'intervento di scavo archeologico in un nuovo sito etrusco molto vicino al paese, in località Casa Rosa al Taglio. Questo libro raccogli gli atti del convegno accumulati da un'attenta analisi e ricerca, ma anche da un linguaggio divulgativo e pensato per diversi pubblici. -
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene... ovvero l'Artusi di Lele. Sonetti in vernacolo
Partendo da uno dei volumi più noti della cucina italiana, ""La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene"""" di Pellegrino Artusi, Gabriele Castellini riscrive con fantasia un po' di ricette della tradizione senese e italiana e presentandole in forma di sonetto vernacolare. Senza nessuna pretesa di considerare questo come un classico ed esaustivo libro di cucina, in queste pagine ritroviamo alcune ricette dell'Artusi insieme ad altre riprese dalla tradizione della famiglia dell'autore o frutto della sua passione per la cucina. Una serie di sonetti che partono dal cibo e si collegano alle esperienze di vita, proverbi, aneddoti e alla realtà della città di Siena e delle sue contrade. L'arte di condividere la buona tavola in famiglia o in allegra compagnia è sicuramente uno dei segreti per vivere una vita degna di esser definita tale."" -
Le Stinche. Un castello nel Chianti. Ediz. illustrata
Per migliaia di anni persone e famiglie diverse hanno vissuto al castello delle Stinche. Tanti dei loro nomi si sono persi nel tempo, ma la loro presenza si può ancora vedere in come hanno trasformato il paesaggio e dal segno che hanno lasciato. Solo nell'ultimo millennio possiamo capire chi erano e cosa hanno fatto: dai giorni tumultuosi della famiglia Cavalcanti, attraverso distruzione e ricostruzione, le generazioni delle famiglie e dei contadini hanno creato una vita in questo paesaggio drammatico, più adatto alla difesa che all'agricoltura. Una pietra aspra da cui è nato il castello de Le Stinche, una fortezza abbattuta da secoli di conflitti e forze della natura, divenuto ora un enigma cupo, che crolla lentamente giù dalla collina, pur mantenendo un grande senso dello spazio. Grazie a un progetto di recupero da parte di privati, le mura del castello torneranno a vivere e si aprirà un nuovo capitolo per la storia de Le Stinche. -
Itinerari e riflessioni. Antiche infrastrutture portuali e viarie tra Toscana, Lazio e Umbria
Questo volume raccoglie ricerche su itinerari storico-geografico-archeologici uniti da una tematica comune: le infrastrutture portuali nell'antichità in un'area geografica definita. Si tratta di una serie di articoli con riflessioni che vanno dalle opere strutturali attribuite a Ercole (colonne e porti), all'antico porto di Vada, alle ancore litiche di Populonia, al Porto Troiano (o Traiano) nei dintorni di Punta Ala. Un viaggio che ci porta ai confini tra Toscana e Lazio osservando le antiche infrastrutture della zona del Lago di Bolsena e di Buriano. -
Il luogo del futuro. La camera mancante del nuovo tumulo di Montecalvario-The place of future. The missing chamber of the new tumulus in Montecalvario. Ediz. bilingue
Il catalogo della mostra d'arte contemporanea a cura di Bernhard Rüdiger, allestita presso il Museo Archeologico del Chianti senese a Castellina in Chianti. Il tumulo di Montecalvario non fu mai terminato: manca una delle camere funebri, luogo di passaggio dal presente al futuro. Un luogo utopico di un mondo antico su cui si interrogano artisti e teorici dell'Unità di Ricerca Arte Contemporanea e Temporalità della Storia, Ensba Lyon e provano a ipotizzare soluzioni per reiventarlo. Testi di Yann Annicchiarico, Axelle Bonnard, Michala Julìnyovà, Sophie Lamm, MaÏté, Marion Roche, Philippe Rousseau, Bernhard Rüdiger. -
Al comparir delle prime stelle
Una raccolta di poesie divise in sei sezioni tematiche: notte, amore, famiglia, descrizioni, elementi, riflessioni. Non c'è un arco cronologico della composizione: tutta la raccolta si presenta come un lavoro compatto, che approfondisce i diversi momenti e aspetti della vita quotidiana. Momenti interiori e sentimenti nascosti, abbandoni e pentimenti. La cifra stilistica delle poesie presenta una forma estremamente personale: un ritmo disteso nella modulazione di versi liberi. In tutta la raccolta ciò che prevale è lo stupore di esistere e del contesto naturale che ci circonda. La natura in tutte le sue forme è protagonista di una poetica che è, però, tutt'altro che bucolica, in quanto lascia trasparire un senso di inquietudine esistenziale. Introduzione ai versi a cura di Luciano Valentini. -
Il Pegaso e il Leone. Viaggio tra Siena e la Toscana
Il Pegaso e il Leone, ovvero la Toscana e la provincia di Siena. Sono loro i due protagonisti di questo mosaico, una raccolta di storie collettive, fatti salienti e riflessioni personali con cui l'autore ci guida, con profonda leggerezza, in un viaggio di scoperta. Abbracciando luoghi, persone e periodi diversi, Simone Bezzini va oltre il classico rendiconto di mandato per raccontarci un territorio complesso e variegato e un impegno politico e civile che affonda le radici lontano nel tempo, non senza indicare alcune traiettorie preziose per il futuro. Ai temi amministrativi e all'impegno in consiglio regionale si aggiungono aneddoti, ricordi e spunti critici sul nostro tempo. Dalla vittoria nel 2015 alle imminenti elezioni regionali, Bezzini ripercorre le principali novità introdotte in questa legislatura, affrontando con onestà anche i passaggi più spinosi. Muovendosi con garbo tra ruolo istituzionale, attività politica e sfera privata, il consigliere regionale offre una panoramica ampia delle terre di Siena. -
A un tratto Siena. Guida poetica della città
"In principio fu la linea. La linea unisce i punti, la linea è l'imprescindibile, la linea è direzione, la linea è definitoria e definitiva [...]"""" Il poeta e il disegnatore usano la linea non come segno neutro, ma come elemento mobile, vivente, significante. È su questa base che i due autori raccontano la città di Siena. Ne viene fuori una guida decisamente inconsueta dove mancano le caratteristiche classiche (anagrafica artisti, descrizione di luoghi e monumenti...), dove si percorre la città in un modo diverso dal solito, guidati dalle emozioni, in una narrazione composita dove si mescolano forme diverse di poesia, prosa e disegno, il tutto organicamente e perfettamente contessuto, a fare un prodotto finito in cui testo e illustrazione non solo sono integrati, ma interagiscono fra sé rendendosi, l'uno, elemento complementare ineliminabile dell'altro. Questa città, descritta da un poeta e un disegnatore appare come un sogno collettivo, un miraggio, un'immagine rifratta in uno specchio che rinvia linee sfuggenti e incerte, non geometrie perfette, ma riflesse nell'acqua, rese in tratti liquidi."