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Le mie vite daccapo. Storia di Suzana, donna della diaspora rom kossovara
Nata in una famiglia rom khorakhané del Kosovo nei primi anni Sessanta, Suzana racconta la sua infanzia dolce e disagiata; la durezza della vita da giovane sposa in un contesto virilocale; le vicissitudini di immigrata in Croazia, dove inizia a praticare l'attività di guaritrice ereditata dalla madre; la fuga dalla guerra assieme a marito e figli verso un campo rom di Bologna; le azioni di solidarietà data e ricevuta; l'esperienza lavorativa di addetta alle pulizie e, infine, le circostanze della sua dolorosa decisione di lasciare l'amata Italia per trasferirsi in Francia come richiedente asilo politico. Ogni ""vita daccapo"""" è segnata dal raggiungimento di un punto di saturazione in cui un evento fa da catalizzatore alla necessità di partire e ogni """"daccapo"""" comporta anche una diversa autorappresentazione all'esterno. Con toni a volte mitici, tragici oppure ironici Suzana parla di eventi e visioni del mondo che indicano strategie di resilienza, personali e delle sue """"genti"""", in opposizione a discriminazioni incrociate. Il racconto è stato sostenuto e integrato dai parenti di Suzana, i quali hanno offerto spontaneamente alla ricercatrice Milli Ruggiero esperienze concrete."" -
La maga e il velo. Incantesimi, riti e poteri del mondo eoliano
Antichi riti terapeutici, formule magiche segrete, incantesimi misteriosi, il linguaggio potente della magia si svela per la prima volta nell'arcipelago delle Eolie. Maghi, numina ventura, guaritori, monaci, sacerdoti depositari di formulari medico-magici, questa variegata umanità che parrebbe provenire da epoche lontane si muove sulla scena di una rappresentazione volta a riportare l'uomo alla salute e alla sanità. Un'umanità che non avrebbe ragione di esistere se a essa non facessero riferimento coloro che chiedono di essere liberati dai mali del corpo e dell'anima. Ma contro quali mali da sempre si è combattuto nelle Isole? E i suggestivi scenari marini fanno realmente da sfondo a drammaturgie terapeutiche solo insulari? A tali quesiti il volume offre una risposta attraverso le testimonianze di guaritori e pazienti: la maga più famosa del Novecento eoliano, la donna posseduta da un dio greco, i malocchiati, gli affatturati, l'uomo tormentato dai diavoli a cui la moglie defunta descrive la vita beata in Paradiso. Un'avvincente etnografia nel mare dei vulcani. -
Etnografia e antropologia ucraina
In questo lavoro si è cercato di tracciare un quadro storico, epistemologico e metodologico della disciplina sullo sfondo di una cornice di riferimento politica e sociale. L'esordio dell'etnografia va messo in relazione con l'interesse per lo studio delle usanze popolari autoctone da parte di un'intellighenzia patriottica, che attraverso l'etnografia scorgeva una possibilità di riscatto sociale e culturale. La nascente disciplina si prefissò quindi il compito di far emergere peculiarità e unicità delle tradizioni locali. Charkiv, Kiev e Leopoli diventarono i centri in cui questo tipo di studi iniziò gradualmente a proliferare, favorito da poli istituzionali come università e società scientifiche. L'interesse per le fonti orali e per l'apparato festivo e religioso andò di pari passo con la raccolta di oggetti di arte popolare. Emerge quindi uno stretto connubio tra etnografia e museografia. A partire dalla seconda metà dell'Ottocento, il manufatto etnografico conquistò progressivamente suoi significativi spazi nelle vetrine dei musei. Un importante ruolo per la valorizzazione e la conservazione degli oggetti fu svolto dai collezionisti privati (...) -
Raccontare per ritrovarsi. Antropologia urbana dei media digitali
I media digitali sono spesso pensati come una dimensione a parte, estranea al contesto di vita delle persone, sconnessa dallo spazio pubblico, in cui si costruiscono relazioni di scarsa importanza. Eppure sono ormai anni che queste tecnologie fanno parte delle nostre routine quotidiane. Che rapporto esiste allora fra i media digitali e i modi in cui abitiamo la città? La relazione fra persone e territorio è definitivamente lacerata dall'intrusione di queste tecnologie nella nostra quotidianità? Il testo cerca le risposte a queste domande, presentando i risultati di una ricerca di campo condotta a Roma nel quartiere Montesacro e riflettendo sulle pratiche con cui ogni giorno l'uso di computer, social network e smartphone si intreccia ai modi di immaginare e costruire la città. Questo volume racconta dunque il senso del luogo di Montesacro, ragionando su cosa comporti fare casa, ripensare il passato, immaginare il proprio futuro, inventare la propria quotidianità - in breve abitare - in luoghi costellati di schermi e attraversati nello stesso momento da sempre più dati, persone, immagini, parole. -
Capturing the moment. Terapia a seduta singola e servizi walk-in
Può una seduta di terapia singola essere non solo utile ma persino sufficiente per alcune persone? Numerosi esempi clinici e ricerche mostrano un definitivo 'Sì!'. Attingendo da vari approcci teorici e contesti culturali questo libro è da leggere se volete imparare diversi modi per aiutare le persone il prima possibile, anche con una sola seduta. Il libro, oltre a illustrare metodi e tecniche, si focalizza in particolare sui servizi ad accesso diretto (walk-in) e su quelle esperienze capaci di dare risposte rapide e immediate. Il libro include i contributi di Rubin Battino, Monte Bobele, Michael F. Hoyt, Bruce MacLaurin, Susan H. McDaniel, Nancy McElheran, Jennifer Newman, Michele Ritterman, Robert Rosenbaum, Tziporah Rosenberg, Pam Rycroft, Arnold Slive, Dean Soenen, Janet Stewart, Moshe Talmon, Shane Weir, Jeff Young. -
Cucinare con le erbe selvatiche. Ediz. illustrata
La montagna custodisce le varietà e i profumi delle erbe selvatiche commestibili. In questo ricettario tanti consigli per utilizzarle in cucina, riscoprendo sapori che vengono da lontano e che portano alla memoria il gusto e la genuinità delle cene contadine. Tarassaco, vitalba, luppolo, menta, rafano, acetosella: tutta la bontà della natura in salse, zuppe e primi asciutti, secondi di carne, dolci e liquori. -
Leggende del Trentino
Storie di principi e di principesse, di fate, draghi e diavoli. Soprattutto di magiche creature che abitano i boschi e le vallate: streghe-fanciulle, uomini selvatici, orchi, gnomi saggi, nani scontrosi. -
I grandi condottieri. Da Alessandro Magno ad Eisenhower la vita le gesta le battaglie
Opera realizzata da oltre 40 storici e scrittori di arte militare, ci illustra gli avvenimenti dalla parte dei principali protagonisti. Oltre 100 monografie dedicate ad altrettanti condottieri, ai loro alleati e ai loro nemici. Vengono tracciati in modo originale oltre 2500 anni di storia militare, battaglie, guerre, tattiche e strategie e narrate le gesta militari e le più importanti battaglie, dalla Cina all’India, dall’Africa all’Europa, fino alle Americhe; 250 profili dei maggiori comandanti militari della storia di ogni epoca e luogo. -
Viaggio in Nicaragua. Diario di viaggio tra le dolcezze di un paese dimenticato
Questo è il diario di un viaggio fatto all'interno del Nicaragua occidentale, un itinerario che ci ha portato a visitare uno dei posti più contrastati dell'America centrale, segnato da una guerra civile, ancora viva nei ricordi della gente e nelle strade. Il viaggio è partito da Managua e con mezzi locali abbiamo attraversato il paese; Estelì e Matagalpa sono la fotografia del Nicaragua sofferente, ed è nella Selva che viviamo una delle avventure più dure del viaggio. Lasciamo i monti per andare a San Juan del Sur sull'Oceano Pacifico. La gente parla e si racconta, parla il 'contras' che ha solcato l'oceano per anni con i suoi carichi di cocco, il 'sandinista' che cerca in un bicchiere di rum pezzi della 'sua' rivoluzione. Ci avviamo al Lago Nicaragua per raggiungere Isla de Ometepe. L'isola della terra rossa, delle scimmie e delle farfalle. L'isola delle piogge torrenziali e che in pochi minuti cancellano la strada. -
Strani italiani. Storie di uomini e donne controcorrente
Possono sembrare strani, gli italiani qui presentati: senza farne agiografie laudative - anzi, talvolta evidenziandone i limiti e disvalori - queste che abbiamo narrato sono le biografie di alcuni connazionali, poco conosciuti, che hanno dimostrato disinteresse per il proprio ""particulare"""", disponibilità al rischio, coerenza con le proprie idee, patriottismo. Il cospiratore mazziniano che si distingue nella Guerra Civile americana, il domenicano coperto di medaglie al valore militare, il sommergibilista che sdegnosamente rifiuta ciò che considera un tradimento dell'alleato, la ricca signora che finisce in galera per aver aiutato nostri militari, il pilota ventiduenne che si sacrifica per distrarre gli artiglieri inglesi, un gruppo di italiani che resistono all'occupazione britannica dell'Eritrea... e tanti altri. E certo avrebbero potuto essere di più. Non sappiamo se sia indicativo che sia stato all'estero che questi """"Strani Italiani"""" hanno manifestato pienamente la loro italianità, e in tempi difficili, e con tante avversità. Magari ci piace pensare che siano proprio le situazioni contrarie, i problemi e lo straniamento a tirare fuori il meglio della loro italianità."" -
Dalla parte sbagliata per l'onore dell'Italia
Tutti gli eserciti hanno conosciuto sconfitte, ma nessuno ebbe un 8 Settembre come gli italiani. Venirne fuori fu difficilissimo. Si presentarono in centinaia, giovani e vecchi combattenti per essere arruolati, fra i quali vecchi generali che chiedevano di essere arruolati anche come semplici marinai. Chiesero e ottennero, di poter riprendere le armi e tornare a combattere, ben consapevoli di mettere in conto la loro vita per riscattare l'onore della Patria tradita, anche se si sapeva di dover combattere una guerra irrimediabilmente perduta. Molti di loro caddero sui campi di battaglia inneggiando all'Italia. Questa era la situazione di allora, questi i fatti che condussero l'Italia e gli italiani ad affrontarli in una guerra fratricida, mentre altri cadevano di fronte all'invasore nel tentativo di fermare l'avanzata. Sapevano di essere ""Dalla parte sbagliata"""", ma erano pronti a morire per l'Onore della Patria tradita."" -
Il crociato
Milano, un killer spietato armato di fucile di precisione porta il terrore nella comunità islamica, freddando per strada cittadini inermi senz'altra colpa che la loro fede. Unico indizio: lo strano simbolo con il quale l'assassino firma i suoi delitti. Una giovane assistente universitaria, suo malgrado, possiede la chiave dell'enigma, mentre in città aleggia l'ombra di un possibile attentato da parte di alcuni terroristi islamici. -
Storia della letteratura padana dall'antichità all'unità d'Italia
Il volume rappresenta la prima rassegna storico culturale di quanto prodotto letterariamente in questa parte d'Italia intesa come un mondo complessivo e dotato, pur nelle differenze regionali, di una certa omogeneità, legata alla struttura del territorio bagnato dal Po e all'uguaglianza di fondo in ambito linguistico e antropico, nonché di una forma di autonomia creativa rispetto al resto della penisola. L'autore segue un file rouge espressivo che si dipana nel tempo sia attraverso le opere in lingua latina e poi italiana, sia attraverso gli scritti declinati nelle varie lingue locali e dialettali, patrimonio vastissimo nella sua ricchezza e per certi aspetti un po' dimenticato. Vengono presi in considerazione, nel Medioevo e nell'età moderna, anche quegli scrittori che non hanno privilegiato solo la narrazione e la poesia, approfondendo argomenti volta per volta di ordine filosofico, storiografico, politico, artistico e culturale. -
Furia celtica. Due secoli di lotte fra Galli cisalpini e Romani
I Galli Cisalpini non lasciarono nulla di scritto, fatta eccezione per scarne epigrafi, nulla che raccontasse episodi della loro vita politica, militare o sociale. Come a numerosi altri ""sconfitti"""" della Storia, anche ai Galli Cisalpini toccò il destino di essere raccontati solo dalle fonti dei vincitori, i Romani e i Greci, esponenti di quella civiltà mediterranea che alla fine si impose fino alle Alpi e oltre. Temuti da Roma come belve feroci e considerati """"barbari"""", anche se portatori di una cultura notevole sotto il profilo religioso e artistico, sui Celti pesò molto la nomea di devastatori che in verità era appropriata più per alcune loro tribù. Nel IV e III secolo a.C. compirono ripetute incursioni nella penisola, spesso in alleanza con altre genti sollevatesi contro Roma (Etruschi e Sanniti e con l'armata cartaginese), nonostante nelle regioni padane tali genti avessero dimostrato di saper acquisire e sviluppare importanti caratteristiche della civiltà mediterranea, come la scrittura (per quanto di uso limitato), la monetazione e perfino la costruzione di grossi centri abitati considerabili """"città""""."" -
Raúl Castro. Il rivoluzionario conservatore
Strano destino quello del Presidente Raúl Castro, il fratello minore di Fidel, l'eminenza grigia del regime per mezzo secolo. Esprime e ripete idee chiarissime, ma non viene creduto! Molti preferiscono, invece, ""interpretarle"""" per trarne conseguenze di comodo. Raúl afferma che la sua missione è salvare la Rivoluzione, correggendo gli errori e gli eccessi del passato. Tutte le sue riforme andrebbero quindi viste sotto questa luce. Ben vengano quindi le riforme economiche e sociali, purché non interferiscano minimamente sul settore politico. Cuba rimane il paese del partito unico, del sindacato unico, del pensiero unico, del capo unico. Lo Stato cubano rimane marxista-leninista e l'economia sostanzialmente collettivista. Ma a molti questa immagine non piace e vogliono a tutti i costi vedere in Raúl il traghettatore di Cuba verso la democrazia, la libertà e i diritti dell'uomo. Noi crediamo che si sbagliano, noi crediamo Raúl Castro!"" -
Nero Wolfe in via Pastrengo
"Ho conosciuto di persona Nero Wolfe in una delle sue rare trasferte lontano da New York..."""" scrive Roberto Barbolini, raccontando il suo primo incontro con Giuseppe Pontiggia nella milanesissima via Pastrengo. Che cosa avvicina il grande scrittore scomparso al celebre detective creato da Rex Stout? La risposta non è priva di peso: tira in ballo la flemma, gli scacchi e tante altre cose. E qual è il legame tra Giovanni Arpino e Philip Marlowe? In che senso il mitico professor Anceschi evoca Dracula e Sherlock Holmes? Perché Cesare Garboli assicura che «quando si è morti si lavora benissimo»? Per non parlare di cosa può succedere a Las Vegas con Guido Fink; o giù nell'Ade seguendo le tracce sulfuree di Giorgio Manganelli detto il Mangagnifico... In questi sei """"incontri ravvicinati"""" con personaggi della cultura che sono stati per lui amici oltre che maestri, Barbolini dispiega la verve brillante del narratore e l'agilità del saggista pronto a celebrare matrimoni fra cose, persone e idee in apparenza lontane fra loro. Ma soprattutto ci dà le tracce appena occultate d'un sofferto, divertentissimo romanzo di (de)formazione." -
Folletti e altre strane creature. Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria
Continua il nostro viaggio tra le leggende, storie e miti, questa volta le regioni protagoniste sono Piemonte, Liguria e Val d'Aosta, con le inevitabili influenze d'oltralpe. Le presenze femminili, in Piemonte sono chiamate masche: presenze simpatiche e dispettose, che mettono in disordine la casa e fanno baccano. Guai a fidarsi di loro, vecchie, allegre e bizzarre. I racconti che le riguardano hanno sempre una logica, un monito, un avvertimento celato tra le righe. Il binomio folletti-diavoli, prosegue anche nella vicina Val d'Aosta. Qui la Chiesa è addirittura intervenuta con un esorcismo per allontanare le piccole creature che martoriavano gli esseri umani di ogni tipo di scherzo, come il Bérlic un folletto a cui piace creare panico e scompiglio tra gli animali. Mentre nei boschi delle zone che si inerpicano sul monte Dragnone, vicino al borgo di Zignag, nei pressi di La Spezia, e nella Valle del Vara, sono sempre stati al centro di racconti che la tradizione ha fatto arrivare fino a noi. Da un lato elfi, folletti e draghi, dall'altro i Druidi e i loro rituali. Il sacro e il profano. -
Le sfide del XXI secolo. Riflessioni di ambasciatori nel Circolo di Studi Diplomatici
Questo volume, che vede la luce nell'anno in cui ricorre il cinquantesimo anniversario della fondazione del Circolo di Studi Diplomatici, prosegue la tradizione avviata lo scorso anno con la pubblicazione de ""Il mondo intorno a noi"""" di raccogliere gli scritti che alcuni dei soci dell'Associazione, fondata nel 1968 da un gruppo di Ambasciatori, hanno dedicato all'esame delle principali questioni internazionali. L'anelito di libertà e democrazia delle piazze arabe durante la breve primavera tra il 2010 e l'inizio del 2011 ha provocato effetti di lungo periodo che, nel bene e nel male, sono lungi dall'esaurirsi e ci coinvolgono tutti. Un cambio di paradigma nella proiezione degli Stati Uniti sulla scena internazionale produce conseguenze globali. E gli esempi potrebbero continuare. Il testo ha l'ambizione di offrire a coloro che lo desiderino uno strumento per orientarsi nella complessità delle relazioni internazionali."" -
Atlante geopolitico del Mediterraneo 2013
La cosiddetta ""Primavera araba"""" ha portato la questione maghrebina nuovamente sulle prime pagine dei quotidiani. Richieste di democrazia e di giustizia sociale, cambiamenti economici e incidenza religiosa si mischiano in un labirinto difficile da districare. Il risultato è stato una lunga serie di mobilitazioni, costate morti e feriti, che hanno cambiato radicalmente il panorama delle sponde meridionali e orientali del Mediterraneo. La prefazione di Antonio Iodice e l'introduzione di Andrea Margelletti impreziosiscono il volume, costruito su agili ma complete schede dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo afro-asiatico."" -
Così parlò Zarathustra
Opera filosofica e poetica composta tra il 1883 e il 1885. In quest'opera le idee del ""superuomo"""" e dell'""""eterno ritorno"""" raggiungono una forma compiuta. Dopo dieci anni di solitudine Zarathustra sente il bisogno di donare agli uomini la sua sapienza, ma il popolo distratto ride delle sue parole. Dovrà così cercarsi dei discepoli cui indirizzare i suoi discorsi. Tema dei discorsi è la ribellione alla cultura e alla morale dominanti e la visione della vita come forza indomabile e della volontà come strumento di affermazione. Agli elementi polemici sono inframmezzati brani poetici (canti e canzoni) di grande bellezza. Molteplici le fonti stilistiche, la Bibbia, le poesie di Goethe, la prosa di Lutero, gli aforismi dei moralisti francesi.""