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Itinerari dialettali. Omaggio a Manlio Cortelazzo
Sono raccolti in questo volume i contributi di quanti hanno voluto rendere omaggio nel centesimo anniversario della sua nascita a Manlio Cortelazzo, maestro sempre in grado di trasmettere ai più giovani entusiasmo, additando nuovi orizzonti di ricerca. Vera miniera di spunti e prospettive di ricerca, i suoi manuali, a cinquant'anni di distanza, non hanno perso nulla del loro valore e della loro freschezza. Si affacciano dalle pagine di questo volume saggi che, seguendo idealmente le orme del Maestro, ripropongono il suo interesse per il greco e per i grecismi, per la ricerca etimologica, per il lessico, nelle sue varie sfaccettature, per i raggruppamenti dialettali visti nel loro rapporto con la storicità della lingua, la configurazione del territorio, l'assetto sociale del gruppo, e soprattutto dando ampio spazio a quella, tra le sue numerose provocazioni culturali, che è stata più ripetutamente raccolta: l'invito a guardare a quell'italiano ""popolare"""" che si affacciava alla storia."" -
Mai nell'anima. Neve e cavalli. L'amica di Vivienne
"Mai nell'anima"""" raccoglie due brevi racconti che, seppur ambientati in momenti temporali diversi, hanno come filo conduttore il tema della resilienza: la capacità dell'animo umano di risollevarsi da eventi traumatici per conservare la propria identità attraverso la ricerca di nuovi equilibri esistenziali. Maria, Isabella e Pina sono donne che affrontano la malattia e la morte. In fondo al buio della disperazione scoprono la vivida luce della speranza." -
Oltre il cuore
"Spero che queste mie poesie possano essere fonte di speranza, fortezza e coraggio.Per me hanno significato molto, il mio punto di forza, spero lo siano anche per voi. Non abbiate paura dei vostri sogni, di lottare per essi, non abbiate paura di mettere a nudo la vostra anima, essa è il tesoro della vostra vita, il vostro forziere. La poesia è un suono, la musica del vostro cuore, una melodia baciata dall'anima, accompagnata da un dolce profumo che è la vostra ricchezza, alla poesia non importa la materia, bensì i sentimenti sono la vera ragione per cui ci possiamo riconoscere.Spero che leggendo le poesie nasca in ognuno di voi il desiderio di tornare ad ascoltare la voce del vostro cuore, se mai l'aveste trascurata, la parola magica ricca di doni e di immenso amore.""""" -
Regionalismo differenziato e coordinamento della finanza pubblica
La prospettiva volta all'attuazione del Regionalismo differenziato va vista nella sua portata autonomistica, in un nuovo rapporto di responsabilità tra cittadini e governanti che trova nella autonomia la sua tipica espressione. Tale processo non può rimanere disgiunto rispetto alla valorizzazione del principio costituzionale di cui all'art. 5 della Costituzione e delle norme del Titolo V, al fine di giungere, in maniera organica e nel rispetto dell'unità e indivisibilità del Paese, alla realizzazione della Repubblica delle autonomie. La presenza di contributi dei più qualificati studiosi e protagonisti del settore offre una base di analisi, secondo una impostazione giuridico-economica, funzionale ad orientarsi in un ambito cruciale per lo sviluppo delle autonomie territoriali in Italia. In questo senso, non mancano, fin dall'Introduzione al volume, tematiche di profilo comparatistico che arricchiscono le argomentazioni anche in un contesto sovranazionale. -
Archivio storico dell'Università di Cagliari. Sezione I (1764-1848). Inventario
Il secondo volume della collana Invenire presenta l'inventario della Sezione I (1764-1848) della Regia Università degli Studi di Cagliari, conservata nell'Archivio storico dell'Ateneo cagliaritano. Si tratta del risultato del lavoro di ricerca e riordinamento condotto dalle due ricercatrici di Archivistica della stessa Università. L'inventario, elaborato tramite un'applicazione web open source per la descrizione di archivi storici, si propone qui con una rielaborazione editoriale graficamente più snella, che mantiene, però, gli elementi essenziali della descrizione archivistica. Questo volume è a tutti gli effetti un punto di partenza e sarà presto seguito dalla pubblicazione degli inventari relativi alla Sezione II (1848-1946). -
Studi sul Rinascimento. Lingue e cultura a Vicenza
Questa raccolta di studi di Fernando Bandini documenta un campo settoriale e specifico della sua attività di storico della lingua e della letteratura. Bandini ha dedicato alla cultura rinascimentale vicentina, alla ricostruzione di una storia letteraria e dialettale poco frequentate dalla critica, com'è quella degli epigoni di Ruzante trapiantati dagli Euganei ai Berici, mezzo secolo di fedeltà, con studi monografici essenziali e interventi analitici, magari discontinui e frammentari ma sempre acuti e raffinati. Per Bandini la storia letteraria di Vicenza inizia con il Rinascimento e con Trissino, anche se la qualità artistica che a questi manca è raggiunta dai ""pavani vicentini"""" della sua cerchia, a partire dagli autori delle Quattro parti delle rime in lingua rustica padovana, Giovan Battista Maganza, Agostino Rava, Marco Thiene, ossia, con nomenagia pavana, Magagnò, Menon, Begotto: con un catalogo di autori che si allarga progressivamente fino a tutto il Seicento e oltre."" -
I disturbi di deglutizione e la gestione del paziente disfagico
Il volume vuole fornire nozioni e informazioni per una corretta gestione clinica dei disturbi di deglutizione. Nasce dalla richiesta sempre crescente di valutazione e presa in carico clinico-riabilitativa di pazienti in diverse fasce d'età e diversi contesti clinici. Rispetta l'approccio multidisciplinare al disturbo, considerando la prospettiva valutativa e di presa in carico delle principali figure professionali di riferimento nella gestione del paziente e caregivers. I principali aspetti della presa in carico e i principali strumenti di valutazione clinica e strumentale sono proposti in modo schematico e funzionale, adatto alla pratica clinica e a uno studio accademico. -
A proposito di Piranesi. Una rilettura
È davvero molto interessante notare che, pur essendo uno dei protagonisti più studiati e conosciuti della storia dell'arte, una delle figure più importanti del Settecento europeo, la vicenda esistenziale ed espressiva di Giovan Battista Piranesi (Venezia 1720 - Roma 1778) abbia alimentato per tre secoli, nella sua enorme bibliografia, una serie incredibile di omissioni, malintesi e fraintendimenti, in definitiva letture inadeguate e superficiali. Lo scopo di questa pubblicazione non è perciò quello di aggiungere un nuovo testo alla già sterminata letteratura su Piranesi, ma chiarire invece alcuni punti fondamentali della storia personale e della lettura critica della sua opera. -
Mafia light. Storia di malacarne
È la storia di Nino Cusumano, giovane di belle speranze che come molti suoi coetanei decide di lasciare la Sicilia e partire verso il Nord del Bel Paese in cerca di riscatto sociale Il protagonista lascerà? la sua amata-odiata Isola, infettata da quella che lui chiama ""Mafia light"""", poco visibile anche per il protagonista, immerso in quella cultura, che inizialmente la sottovaluta. La storia di Nino si svolge nell'arco di vent'anni, tra il Nord e il Sud della Penisola, tra Padova, Bologna e Milazzo, mostrando un'Italia che sta cambiando nei costumi, nella cultura, nelle relazioni sociali, e nella quale una intera generazione si è formata, in mezzo ad alti ideali, lotte di popolo, sindacati, e forme di violenza più o meno evidenti. Nino però, sarà messo a dura prova rischiando addirittura la vita dei suoi familiari e la propria, e scoprendo sulla propria pelle che la mafia non è mai stata """"Light""""."" -
La danza cosmica. Un uomo, un medico, una storia
Un giovane timido e sensibile ha un rapporto controverso col padre, megalomane e buontempone. In famiglia è presente anche il nonno materno, che fa da contraltare alla figura del padre. Corrisponde al vero il vecchio detto ""Buon sangue non mente""""? O ciascun uomo, quando viene al mondo, è una persona unica nel suo genere? Nel raccontare la storia (vera) del giovane protagonista, l'autrice porta in primo piano tematiche diverse: la convivenza, le varie sensibilità degli individui, la guerra sempre in agguato, il rapporto uomo-donna e genitori-figli, le contraddizioni odierne nell'esercizio della professione medica, svolta dal protagonista con entusiasmo, competenza e grande passione. Un universo di situazioni contrastanti che rimandano, simbolicamente ma non solo, all'eterno fluttuare della danza cosmica."" -
Incrollabili. La Resistenza degli ufficiali italiani nel Lager di Hammerstein
Pubblicare diari, memorie o epistolari di guerra o di prigionia non costituisce più una novità assoluta: ogni anno il numero cresce e tuttavia, sebbene si tratti spesso di esperienze di grande valore storico, la prospettiva tende sempre a restare individuale. La novità del saggio non risiede solo nelle vicende narrate o nei materiali utilizzati, diversi inediti o comunque poco conosciuti, ma nella ricostruzione del tessuto connettivo delle relazioni personali tra i diversi ufficiali Internati Militari Italiani (IMI) che condivisero l'esperienza della prigionia dopo l'8 Settembre 1943 nel campo di concentramento di Hammerstein in Prussia orientale (oggi Czena, in Polonia). Da questo quadro particolareggiato, attraverso la comparazione e l'analisi delle pagine scritte dai protagonisti, si comprende il sofferto processo di elaborazione della scelta di 'non collaborare', di non aderire alla Repubblica di Salò, dando vita alla «Resistenza senza armi», pagina ancora poco conosciuta in Italia. -
Ai confini del verosimile. Racconti e poesie
"Ai confini del verosimile"""" è una raccolta di racconti e poesie che sono riferibili a esperienze e momenti diversi della vita dell'Autrice. Sentimenti, fatti, ricordi e anche fantasticherie, scaturiti da alcuni particolari 'vissuti', sono così salvati dall'oblio, perché ritenuti significativi e condivisibili. L'ordine espositivo di questa raccolta segue quello dello scorrere del tempo. In essa si mette in evidenza il rapporto tra la realtà, lo scrittore e il lettore. Il 'verosimile' è il modo in cui lo scrittore trasforma la realtà che non può essere colta nella sua verità ma trasformata nei suoi contenuti in fatti verosimili, cioè simili al vero percepito, ma non per questo veri. È questa dunque la chiave di lettura della produzione letteraria. """"Se esiste qualcuno che legge, vale ancora la pena di scrivere""""." -
Il mito dell'Italia nella letteratura romena dell'Ottocento
Il volume prende le mosse dall'osservazione che nell'Ottocento molti sono gli scrittori e intellettuali romeni legati alla penisola italiana. Già dal 1808, quando il poeta Asachi salutava Roma madre del suo popolo e signora del mondo, si associava all'Italia un sistema di metafore familiari destinate a una certa diffusione nella stampa italiana di metà secolo, con Mazzini, che considerava la nazione romena una figlia perduta dell'impero romano. Se Roma, con la Colonna Traiana, era la città più presente nel mito, la Venezia romantica pervade la poesia di Alecsandri, mentre Firenze è narrata come città d'arte da Alecsandri e come culla di carbonari da Filimon. Tre sono così le coordinate cui si lega il mito: l'Italia patria degli antenati dei romeni, l'Italia museo dell'Europa da studiare, italiani e romeni alleati nella lotta contro gli imperi per l'indipendenza nazionale. -
I giorni di Vaia. Diario dal campo
Emozioni, ansie, paure, ma anche decisioni delicate prese con forza e senza esitazioni, raccontate in un diario che ripercorre il disastro che ha colpito il Veneto lo scorso autunno. Un piccolo libro documento in cui, con penna fluida, l'autore fotografa in presa diretta i giorni di Vaia. Una carrellata di episodi collegati da un filo logico conduttore rappresentato dalla narrazione vissuta sul campo, ma al contempo anche un libro in cui, attraverso diversi flash back, si provano a denunciare le tante disfunzioni di uno Stato, quello italiano, in cui burocrazia e normative a volte inadeguate spesso sono causa di freno nella corsa verso il progresso. Prefazione di Angelo Borrelli e introduzione di Luca Zaia. -
PLaNCK! (2020). Vol. 19: Acqua. Risorsa per la vita-Water! Discovering the resource for our life!.
Prendete un bicchiere d'acqua. Guardateci dentro. Cosa vedete? ""Niente!"""", direte voi, """"solo acqua trasparente!"""". È vero, un bicchiere d'acqua è una cosa semplicissima. Sembra che di speciale non ci sia niente. Eppure l'acqua è piena di cose preziose e importanti per la vita del pianeta e, quindi, anche per la nostra! Quali sono queste cose lo scoprirete di questo numero di PLaNCK!. Intanto... Siete rimasti con il bicchiere in mano? Beh, se avete sete fatevi una bella bevuta! Se non avete sete guardatevi intorno, magari a qualche pianta farebbe piacere bere un po' d'acqua... L'importante è non sprecarla, perché l'acqua è preziosa per tutti! Buona lettura! (E controllate di aver chiuso bene il rubinetto!)"" -
PLaNCK! (2020). Vol. 21: Scienza e sport. Ediz. italiana e inglese.
Quest'anno avrebbero dovuto svolgersi i Giochi Olimpici a Tokyo, ma a causa del Coronavirus sono stati rinviati all'anno prossimo. Pazienza! Per consolarvi, godetevi questo numero tutto dedicato allo sport: nelle prossime pagine osserveremo con gli occhi della scienza salti, lanci, palloni, traiettorie e molto altro ancora! Chissà che non vi faccia venire voglia di praticare qualche sport... Magari tra qualche anno, alle Olimpiadi ci sarete voi! Buona lettura! -
Per tua norma e deroga. E poi ci hanno dato la stella
"Questo libro non l'ho proprio scritto io, si è un po' scritto da solo. Era come avere una macchina fotografica, fare uno scatto ogni tanto senza mirare l'obiettivo e poi scoprire che ogni volta era rimasto impresso qualcosa di sorprendente. Ecco, a un certo punto mi sono messa a scrivere quello che era rimasto impresso. Di mio ho fatto qualche riflessione, ma pure quella, chissà, me l'avrà ispirata qualcuno. Di sicuro, uno non si aspetta di trovarsi così spiazzato solo perché ha cambiato mestiere, passando a un altro che immaginava di conoscere. Ecco, la prima cosa che ho imparato è stata che ero scarsa d'immaginazione."""" (L'autrice)" -
Torno casa
"Torno Casa"""" parte da origini pronunciate a voce alta, e 'in lingua', e va a cercare il senso altrove. Due donne si incontrano e mettono in comune pezzi di vita. Il racconto, in prima persona, non necessariamente autobiografico, ricorre al collage della memoria e delle forme, moderno prosaritmo e tentativo di far diventare narrazione i passaggi della vita: per coinvolgerci nella ricerca e nel ricordo, nella confessione e nella ricreazione del passato, delle identità, delle relazioni. La lettura a volte sarà lenta, a volte saltellante tra lingue e testi, adatta alla rappresentazione delle nostre vite-luoghi, dove Padova, Melbourne o Assisi diventano simboli scambiabili, miti da riempire di significato, andandoci dentro o anche solo torno torno... Al lettore stupirsi, decidere di fermarsi al Lost & Found o sulla panchina di Piazza Castello, aprire il bagaglio e leggere gli inserti o inseguire il dialogo madre-figlia, per finire con un inatteso post scriptum, scoprendo, forse, che il vero luogo è (come diceva Marcel Proust, nostro santo protettore) la Pagina." -
Quindici anni della rivista «Archivi»
Nell'ambito delle celebrazioni del settantennio dell'ANAI, l'Associazione Nazionale Archivistica Italiana pubblica questo volume che contiene i sommari dei numeri della rivista «Archivi» finora pubblicati: un modo sicuramente efficace per fare il punto della situazione sul lavoro svolto. Quante cose sono cambiate? Siamo stati in grado di fronteggiare le nuove sfide? Quale futuro si prospetta? Queste le domande che l'Associazione si pone anche rileggendo. -
Il silenzio e la voce
«La meditazione e il silenzio, sono elemento fondamentale costituente di questi versi, in cui ogni parola sembra scolpita con adamantina nitidezza in un materiale duro ma splendente, incorruttibile e sano; un silenzio e un isolamento che possono talora incutere timore, un timore che nasce dal confronto con ciò che ancora si conserva inespresso, irrisolto.» Maria Palladino «Che cosa distingue i poeti se non come dato fondamentale il lessico? Può darsi il cemento linguistico che tiene la struttura e le conferisce un senso, ancor prima di un significato, ponendosi talora come elemento visivo; da qui la duplice dimensione della poesia, la cui enunciazione fonica rappresenta la relazione per così dire impalpabile e sovente non riconducibile a una determinata forma. In Dessì quest'ultimo requisito si sviluppa e si organizza in diversi strati.» Luciano Nanni