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Montresta la grana. I fondatori. Ediz. italiana e spagnola
L'opera è la prosecuzione ideale di ""I greco-corsi che vennero in Sardegna"""", dello stesso autore (EDES 2019), nella quale si descrivono le peripezie dei greci del clan Stephanopoulos che nel 1675 lasciarono Mani, nel Peloponneso, di fronte al pericolo dell'invasione turca, per arrivare infine in Sardegna a Montresta. In questo volume viene fatta luce sulle figure e sul destino dei fondatori e delle loro famiglie. Un manipolo di coraggiosi che dovettero edificare le case, disboscare, coltivare, oppressi dalla malaria e altre malattie, dalla durezza della vita contadina, dalla miseria, e dovendo fronteggiare anche l'ostilità dei nobili e dei pastori di Bosa. Alcuni morirono, altri fuggirono in Corsica, e la colonia rischiò varie volte l'estinzione. Arrivò quasi allo spopolamento totale e si salvò solo con l'innesto in varie riprese di famiglie sarde. L'integrazione fu completa e oggi fra la popolazione di Montresta molti possono vantare una discendenza greca. Il volume è corredato da ampia documentazione originale, con la trascrizione di una serie di documenti d'archivio in gran parte inediti e delle genealogie delle famiglie di discendenza greco-corsa."" -
Scritti editi e inediti
Il presente volume racchiude 17 articoli redatti in tempi, modalità, e con intenti differenti. Alcuni, già editi, risultano di difficile reperimento, altri scaturiscono da relazioni o riflessioni che originariamente non ne prevedevano la divulgazione. Taluno ricorda qualche amico scomparso, o eventi importanti per l'economia sarda, o l'impegno profuso nell'attività parlamentare dal Senatore Nino Castellaccio a favore degli insegnanti elementari e studenti del territorio con l'istituzione a Sassari della Facoltà di Magistero, poi Lettere e Filosofia, di cui si ricordano i ""primi passi"""" e i docenti del settore storico. Altri studi affrontano le specificità dei regni giudicali nella Sardegna medioevale col passaggio dal diritto orale delle Consuetudini e Bonos Usus al diritto scritto, le relazioni tra i nativi e le repubbliche comunali di Pisa e Genova con i relativi esiti materiali e culturali, il traumatico impatto sulla società isolana della realizzazione del Regno di Sardegna e Corsica a guida catalano-aragonese, le vestigia di villaggi della regione dorgalese scomparsi nel corso della successiva guerra."" -
Sa chìgula non sessat de cantare. Testo sardo e italiano. Ediz. bilingue
L'autore, con Sa chìgula non sessat de cantare (Le cicale non smettono di cantare), ci propone una originale raccolta, quanto mai varia nei toni e nelle tematiche, di sue poesie in lingua sarda, accompagnate dalla traduzione in italiano e divise in varie sezioni: Rimas de amore, Rimas dae s'ateru mundu, Rimas dae su mundu antigu e Ateras rimas. Seguendo prevalentemente, ma non solo, la metrica della tradizione sarda, queste poesie ci immergono in una Sardegna, tradizionale ma mai folkloristica, profondamente interiorizzata dall'autore. Sono rievocati luoghi, personaggi, storie, stati d'animo e momenti di vita vissuta, spesso accompagnati da riflessioni sul destino dell'uomo e sul suo rapporto con la divinità. L'opera è corredata e impreziosita dalle suggestive fotografie di Salvatore Pirisinu che si armonizzano con i testi poetici ed evocano una Sardegna in parte scomparsa. -
Semplicemente Enrico. Berlinguer e il compagno Patatù
Di Enrico Berlinguer leader politico si sa tutto o quasi. Assai meno noto è il versante privato, che il segretario del PCI ha voluto sempre tenere al riparo da occhi curiosi. Uniche eccezioni in Sardegna, a Stintino, dove fin da bambino ha trascorso le vacanze, protetto dalla cerchia familiare e dai più cari amici. Salvatore Patatu - la sua ombra per due estati, nel 1972 e nel 1973, incaricato dal PCI di occuparsi della sua sicurezza - era allora un giovane professore di lingua e letteratura francese ed è stato molto più che una guardia del corpo. In quei mesi ha saputo aprire spiragli nelle barriere di riserbo e raccogliere riflessioni e confidenze: al mare, nelle partite di calcio, alle cene, nelle veleggiate. Nel centenario della scomparsa del leader comunista, Patatu ha raccolto i suoi ricordi in questo ""diario"""" dal quale emerge un altro Berlinguer. Anzi, semplicemente Enrico."" -
Asinara mosaico di popoli. Campo di concentramento prigionieri di guerra (1915-1920)
L'odissea dei prigionieri austroungarici, all'Asinara durante la Grande Guerra, dal dicembre 1915 al 1920, l'organizzazione e della vita quotidiana del campo di concentramento fra i più grandi d'Italia, l'assistenza sanitaria, l'azione della Chiesa e dei cappellani militari. L'Asinara mosaico di popoli: in quegli anni sull'isola/pricgione erano internati anche combattenti e profughi di molteplici componenti etniche, le cosiddette ""nazionalità oppresse"""", persino russi e ucraini e italiani disertori. A complemento della narrazione numerose immagini fotografiche inedite."" -
Il Portolano Stintinese. Dalla Punta dell'Argentiera alla foce dello Stagno di Pilo
Questo saggio, attraverso la descrizione della costa che si estende dalla punta dell'Argentiera, situata nel litorale nord occidentale della Sardegna, fino alla foce dello Stagno di Pilo, situato nel Golfo dell'Asinara, intende riscoprire, conservare e trasmettere la conoscenza dei toponimi di questi luoghi intrecciandola con le storie vissute in quei tratti di costa. Il lavoro, seguendo la traccia di Giuseppe Cossu nel libro Descrizione Geografica della Sardegna, edito nel 1799, è suddiviso in quattro parti, che corrispondono a quattro litorali: il primo che comprende il tratto di costa dall'Argentiera alla Torre de La Pelosa; il secondo relativo al tratto da Punta li Salippi a Punta Scorno sull'Isola dell'Asinara; il terzo che corrisponde al tratto da Punta Scorno a Punta Barbarossa sull'Isola dell'Asinara; il quarto che include la costa dalla Torre de La Pelosa a Punta Negra, l'Isola Piana, il tratto da Punta Barbarossa a Punta Salippi sull'isola dell'Asinara e il tratto di costa da Punta Negra alla foce dello Stagno di Pilo. -
Caleidoscopio. Poesie e racconti
Caleidoscopio 2022 (dal greco Kalôs, bello, êidos, immagini, skopêin, vedere) è uno sguardo d'insieme sul mondo di oggi, bello vario, problematico, attraversato da inaspettate, difficili esperienze, or anche tragiche. Gioie, dolori, aspirazioni, riflessioni di vita vissuta (problemi sociali, famiglia, pandemia...) su un pianeta sempre più piccolo, in continua comunicazione, tangibile a chiunque a cui gli uomini e le donne che lo popolano dovrebbero porgere collaborazioni e contribuzioni con scelte comportamentali adeguate ad assicurargli un futuro sicuro. -
«Io amo questi luoghi». La personalità e l'opera di Giuseppe Dessì
In Giuseppe Dessì la Sardegna è il correlativo oggettivo, l'equivalente emotivo del pensiero, di uno stato d'animo, di una condizione esistenziale; essa diviene, come per molti artisti sardi, il suo universale concreto. Ogni elemento può essere centro e nel contempo periferia, dipende dal punto di vista. Questa interscambiabilità segnica e crono-topica investe esistenti ed eventi, nomi di personaggi e di luoghi, pragmatiche e profondità ontologiche. San Silvano, Sigalesa, Cuadu, Ruinalta, Norbio si traducono Biddaxidru. Villacidro e lo sfondo non neutrale della Sardegna e della sua storia rappresentano l'universale concreto, il centro dal quale si può e si deve raccontare al mondo la «dolorosa fatica del vivere quotidiano di un'umanità mal fatata. Quel centro è anche lo specchio della personalità e dell'opera di Giuseppe Dessì della sua scrittura creativa. Nella rappresentazione letteraria dell'Isola la realtà si scompone e ricompone in un continuo ed elegante gioco di rimandi e di verità differite. Il policentrismo delle sue opere e la polifonia, discorsiva e prospettica, sono il risultato di questa articolazione, che si fa unità, cifra di uno stile, connotatum poetico. -
I diari ritrovati. La straordinaria avventura dei metalmeccanici sardi raccontata da un protagonista. Gli anni delle grandi battaglie sindacali: 1974-1978
Gli appunti raccolti quasi quotidianamente in quindici anni di attività sindacale e, più largamente, culturale e sociale, saggi sulla condizione della Sardegna, relazioni politico-sindacali e, a partire dal 1974 e fino al 1989. Questo è il primo di tre volumi e va dal 1974 al 1978. Vi sono registrati gli incontri con i massimi rappresentanti sindacali e politici e le assemblee con i delegati e i lavoratori delle fabbriche, le riunioni con gli imprenditori. I nomi delle centinaia e centinaia di protagonisti sono raccolti nell'indice finale: presidenti e assessori della Regione, dirigenti industriali, sindacalisti rappresentanti dei partiti politici, delle organizzazioni studentesche, dei comitati di quartiere e dei disoccupati, uomini di cultura. Il lettore ripercorrerà le tappe della moderna industrializzazione della Sardegna (petrolchimica e fibre), dal boom sino alla crisi che trascinerà con sé oltre all'industria tradizionale (miniere e metallurgia), anche le istituzioni e la politica. Per i metalmeccanici sardi e i loro dirigenti si trattò di ""una straordinaria avventura"""", che sebbene non riuscì a raggiungere gli obiettivi sperati gettò il seme di una Sardegna """"nuova""""."" -
I diari ritrovati. La straordinaria avventura dei metalmeccanici sardi raccontata da un protagonista. Vol. 4
Quindici anni di attività sindacale, culturale e sociale ripercorsi attraverso gli appunti raccolti quotidianamentre. L'autore ha voluto qui fare una sintesi, comunque esaustiva, dell'opera completa, che si articola in tre volumi per un totale di 1700 pagine e abbraccia un periodo compreso fra il 1975 e il 1989. Vi sono registrati gli incontri con i massimi rappresentanti sindacali e politici e le assemblee con i delegati e i lavoratori delle fabbriche, le riunioni con gli imprenditori. Vi è rendicontata l'intensa attività espressa da centinaia di protagonisti, i cui nomi sono riportati in un corposo indice finale. Si ripercorrono le tappe della moderna industrializzazione della Sardegna (petrolchimica e fibre), dal boom sino alla crisi che trascinò con sé oltre all'industria tradizionale (miniere e metallurgia), anche le istituzioni e la politica. ""Una straordinaria avventura"""", che, sebbene non riuscì a raggiungere gli obiettivi sperati, gettò il seme di una Sardegna """"nuova"""". Nell'ultima di copertina si troverà il rimando all'insieme dell'opera attraverso i files in formato digitale (pdf) che possono essere aperti con la lettura di un QR Code."" -
I diari ritrovati. La straordinaria avventura dei metalmeccanici sardi raccontata da un protagonista. La lotta per un lavoro nuovo: 1979-1980
Gli appunti raccolti quasi quotidianamente in quindici anni di attività sindacale e, più largamente, culturale e sociale, saggi sulla condizione della Sardegna, relazioni politico-sindacali e, a partire dal 1974 e fino al 1989. Questo è il secondo di tre volumi e va dal 1979 al 1980. Vi sono registrati gli incontri con i massimi rappresentanti sindacali e politici e le assemblee con i delegati e i lavoratori delle fabbriche, le riunioni con gli imprenditori. I nomi delle centinaia e centinaia di protagonisti sono raccolti nell'indice finale: presidenti e assessori della Regione, dirigenti industriali, sindacalisti rappresentanti dei partiti politici, delle organizzazioni studentesche, dei comitati di quartiere e dei disoccupati, uomini di cultura. Il lettore ripercorrerà le tappe della moderna industrializzazione della Sardegna (petrolchimica e fibre), dal boom sino alla crisi che trascinerà con sé oltre all'industria tradizionale (miniere e metallurgia), anche le istituzioni e la politica. Per i metalmeccanici sardi e i loro dirigenti si trattò di ""una straordinaria avventura"""", che sebbene non riuscì a raggiungere gli obiettivi sperati gettò il seme di una Sardegna """"nuova""""."" -
I diari ritrovati. La straordinaria avventura dei metalmeccanici sardi raccontata da un protagonista. Verso la fine del sogno industriale: 1981-1989
Gli appunti raccolti quasi quotidianamente in quindici anni di attività sindacale e, più largamente, culturale e sociale, saggi sulla condizione della Sardegna, relazioni politico-sindacali e, a partire dal 1974 e fino al 1989. Questo è il terzo di tre volumi e va dal 1981 al 1989. Vi sono registrati gli incontri con i massimi rappresentanti sindacali e politici e le assemblee con i delegati e i lavoratori delle fabbriche, le riunioni con gli imprenditori. I nomi delle centinaia e centinaia di protagonisti sono raccolti nell'indice finale: presidenti e assessori della Regione, dirigenti industriali, sindacalisti rappresentanti dei partiti politici, delle organizzazioni studentesche, dei comitati di quartiere e dei disoccupati, uomini di cultura. Il lettore ripercorrerà le tappe della moderna industrializzazione della Sardegna (petrolchimica e fibre), dal boom sino alla crisi che trascinerà con sé oltre all'industria tradizionale (miniere e metallurgia), anche le istituzioni e la politica. Per i metalmeccanici sardi e i loro dirigenti si trattò di ""una straordinaria avventura"""", che sebbene non riuscì a raggiungere gli obiettivi sperati gettò il seme di una Sardegna """"nuova""""."" -
A bonas o a malas. La romanizzazione della Sardegna
Questo libro è il quinto segmento dopo Il Regno e l'azzardo, A mala gana, L'ultima Spagna e Antiche radici, di un più vasto poema narrativo: una ""Sardeide"""" che vuole ricapitolare la storia della Sardegna dalle origini alle soglie dell'Ottocento. L'intento dell'autore è vedere quale luce si proietta dalle epoche più antiche sulle varie fasi e fino al presente per capire se c'è una continuità, se ci sono stabili caratteristiche sociali e culturali, se c'è un'identità specifica del soggetto che siamo soliti chiamare """"Nazione sarda""""."" -
Il vento ormeggia lieve
Siamo nel 1993. Il Vento Ormeggia Lieve è un romanzo corale ambientato principalmente a Buggerru, un piccolo paese nella costa sud-occidentale della Sardegna. Le vicende dei personaggi si svolgono in un contesto in cui, oltre che una natura di una bellezza selvaggia e magnetica, sono ancora presenti i resti ormai fatiscenti delle miniere dismesse. Il travaglio interiore che anima ognuno di loro si intreccia con gli eventi drammatici che ancora vivono nella memoria di chi ha lavorato nei cunicoli del sottosuolo. Alcuni dei protagonisti dovranno trovare la via per compiere scelte importanti, sempre in un oscillare tra istinto e ragione. Antonio, oppresso da un lavoro monotono, si sente un ""esule in una prigione in mezzo al mare"""". Marina """"la ragazza dai capelli di seta"""" si scopre fragile davanti a un amore tormentato. Zia Maria con la sua saggezza e magica allegria e un giovane artista sono solo alcuni dei personaggi le cui storie e azioni fanno parte di un mosaico dove ciascuno condivide e partecipa alle vicende degli altri."" -
Storia della legislazione speciale per la Sardegna (1869-1914). Origini, sviluppi, aspettative, delusioni
Le leggi speciali costituiscono una costante ricorrente nella storia della Sardegna contemporanea: da quella iniziale del 2 agosto 1897 (che è stata la prima esperienza di una legislazione ""speciale"""" dedicata ad una regione italiana) a quella del 28 luglio 1902, che rivedeva e arricchiva la precedente, a quella più organica e incisiva del 14 luglio 1907 rielaborata e integrata dal testo unico del 10 novembre dello stesso anno. Questo studio, partendo dalle tre inchieste parlamentari dell'Ottocento - Depretis (1869-71), Salaris-Jacini (1877-85) e Pais Serra (1894-96) -, costituisce una documentata e articolata ricerca sulla storia dell'età liberale in Sardegna dall'Unità d'Italia alla vigilia della prima guerra mondiale. Ampio spazio è dedicato ai problemi economici e sociali dell'isola, dall'agricoltura all'industria mineraria, dal sistema creditizio alle peculiarità della criminalità sarda."" -
Fuoco e carbone. Le tradizioni dei carbonai
Fuoco e carbone, a ben guardare, sono due facce della stessa medaglia di cui il secondo elemento costituisce una riserva differita del primo, utilizzabile a piacimento. Storicamente il fuoco rappresenta, com'è noto, il fattore primario del processo di evoluzione degli esseri umani. In tutte le latitudini esso ha dato luogo alla creazione di apparati simbolici e rituali connessi alla teofania, a culti ctonici, a riti sacrificali e di purificazione in una sintesi espressiva comune alle religioni abramitiche, zoroastriana e induistica così come alla mitologia classica, scandinava e dei popoli precolombiani. Il saggio, utilizzando le testimonianze sul campo rese dai cosiddetti portatori di folklore, affronta tematiche relative a ricorrenze festive ed usanze popolari connesse al fuoco, ma anche alle pratiche ergologiche riguardanti la produzione del carbone. Inoltre, esso mette in risalto ala realtà sociale ed economica dei carbonai ormai soppiantata da uno sviluppo tecnologico e industriale per lo più distruttivo, senza rinunciare alla rappresentazione di un graduale passaggio a forme e stili di vita introdotti dai nuovi sistemi energetici. -
Silente, ...un canto...
In ""Silente, un Canto..."""" ò'esemplare quanto profonda e suggestiva voce poetica di Paolo Sanna si èleva a musica alta. Da una parte inchinandosi al verso in una struggente, lucida visione dell'anima, dall'altra 'suonando e dipingendo', quasi, versi di giorni andato, di amori perduti e presenti, di un Dio grande e ritrovato, le cui parole sono foglie lussureggianti d'una natura e d'una umanità amate. in un'articolata sequenza sapientemente fusa in squillanti versi, colori, note, che ne fanno un unisono di assoluto equilibrio e uno straordinario compendio d'eccezionale sensibilità espressiva, propia soltanto di chi è 'ricco dentro'."" -
Libero, il sardo che girò il mondo in bicicletta
Tra il maggio del 1974 e il dicembre del 1975, un sardo emigrato in Francia realizzò un'impresa sportiva sensazionale, compiendo in 18 mesi il giro del mondo in bicicletta. Libero Manca, nato sulle sponde del Lago Omodeo nel 1948 e trasferitosi a Voiron negli anni Sessanta, pianificò la sua impresa con scrupolo, disciplina e duri allenamenti, spinto da un travolgente desiderio di scoperta e dalla passione per la vita all'aria aperta. Ricco di avventure e pericoli, il suo viaggio venne registrato giorno per giorno attraverso i resoconti quotidiani annotati sui quaderni che Libero aveva portato con sé, assieme ai tanti altri generi di prima necessità trasportati in uno zaino dal peso di trentotto chili. Il libro ripercorre quella incredibile cavalcata tra Europa, Asia, Australia e America Latina, raccontata attraverso gli occhi stupiti di un giovane avido di conoscenza. Ad attenderne il ritorno, nella piccola comunità di Voiron, la fidanzata Paulette, poi diventata sua moglie, ancora oggi al suo fianco nella casa di Tadasuni, dove Libero è rientrato negli anni Ottanta e dove, ogni mattina, il protagonista di questo racconto rilegge quotidianamente i diari di quella irripetibile sfida. -
Meglio Soru (o no?). La febbre del fare 13 anni dopo
La stagione politica di Renato Soru rivisitata tredici anni dopo le dimissioni dalla presidenza della Regione Sardegna, quando il filtro del tempo trascorso consente riflessioni più equilibrate e forse meno parziali. ""Meglio Soru (o no?)"""" riprende """"La febbre del fare"""", pubblicato nel 2009. Che cosa è rimasto di un'esperienza di governo che ha rappresentato il più risoluto tentativo di modificare la realtà politica, culturale, sociale, economica ed istituzionale della Sardegna? Quanto di quel Progetto, di quell'Idea di Sardegna è ancora attuale? Perché un governo regionale che tanti apprezzamenti aveva riscosso è stato poi bocciato dagli elettori? """"Meglio Soru (o no?)"""" è il diario di un viaggio attraverso il lato oscuro della politica e il versante personale. E lo integra con un focus nel quale a questi e altri interrogativi (molti dei quali ancora attuali) cercano di dare risposta donne e uomini della politica, della cultura, del mondo delle professioni, che da protagonisti o da semplici spettatori hanno vissuto quelle vicende."" -
L' eserciziario del calcio di Mauro Viviani. 86 facili esercitazioni per far giocare a memoria la propria squadra
Difesa a uomo, a zona, mista, sviluppi del 4-4-2, rifiniture in attacco, pressing, veli, blocchi, esercitazioni per il tiro, giro-palla, transizioni, ripartenze, organizzazione della seduta pre-partita, sono gli argomenti classici dell'allenamento calcistico ""esercitati"""" da Mauro Viviani attraverso 86 proposte di lavoro organizzato per piccoli e grandi gruppi.""