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Teatro arte totale. Pratica e teoria in Gordon Craig
Edward Gordon Craig (1872-1966), insoddisfatto dell'illusione naturalistica che dominava le scene tra Ottocento e Novecento, con le sue architetture e i suoi disegni dimostrò il ruolo fondamentale dello spazio e della luce nel teatro. Ma chi era Gordon Craig? Benché autore di pochi spettacoli, è considerato il padre della regia moderna: famosa la sua messinscena dell'Amleto al Teatro d'Arte di Mosca, fondato e diretto di Stanislavskij. Questo libro ripercorre la ""carriera"""" di Gordon Craig muovendo da considerazioni che apparentemente non hanno nulla di teorico. Il regista inglese fonda la sua idea di teatro nei primi vent'anni del Novecento. Lo sviluppo diacronico è però ribaltato: infatti le riflessioni sull'arte scenica si sviluppano partendo dalla biografia che Craig scrisse nel 1930 in onore del suo maestro Enry Irving, il più grande attore dell'età vittoriana. Le pagine a lui dedicate risultano essere una premessa agli scritti teorici - fra tutti L'attore e La Supermarionetta - che come si è detto in realtà Craig scrisse prima dell'omaggio reso a Irving."" -
L' ultima festa. Storia e metamorfosi del carnevale in Puglia
Una ""storia"""" del Carnevale in Puglia raccontata da un fine letterato, attento agli aspetti antropologici, alle profonde trasformazioni che, soprattutto nel secolo scorso, hanno accompagnato la festa negli angoli più diversi della regione, dalla più nota Putignano agli altri centri """"minori"""", ma non per questo meno importanti. Dell'""""ultima festa"""" vengono messi in luce non solo i riti più irriverenti, legati al divertimento, ai piaceri del corpo e alla gastronomia, ma anche l'aspetto sostanziale del rovesciamento del mondo e dello scontro tra società laica e gerarchie ecclesiastiche, che si opposero, spesso con scarsi risultati, allo spirito carnevalesco della società contadina. Il testo si articola in tre parti. Alla prima di carattere storico-antropologico, che ripercorre attraverso il calendario le tradizioni, i balli, i giochi e le maschere caratterizzanti, ne seguono altre due che raccolgono rispettivamente immagini in bianco/nero e a colori e una serie di documenti poco noti o inediti, tratti dalla tradizione """"letteraria"""" così come da quella popolare."" -
Puglia fuori strada
Questo libro raccoglie le avventure e le scoperte di Vittorio Stagnani in una Puglia che non è quella delle cartoline e degli itinerari ufficiali, ma la terra dei sentieri e dei tratturi, dei boschi e delle pietraie, delle dune e delle gravine; la Puglia selvaggia che possiamo percorrere a piedi o a cavallo. Dal Gargano, passando per le Murge, dalle gravine della ""Civiltà Rupestre"""", sino alle Serre Salentine, Stagnani, di volta in volta in compagnia dei soci del Cat (Club Amici del trekking) di Bari, di gruppi di cavalieri, di altri viaggiatori, in una semplice passeggiata o escursione, s'è intrufolato dove questa terra risuona ancora di leggende e misteri. Singolari appunti di viaggio sono inoltre i suoi acquerelli che corredano il volume. Dalle pagine scaturiscono emozioni, luci, sapori, personaggi, luoghi e momenti offerti a piene mani. Nel libro, vi è una selezione di notizie storiche, geologiche e architettoniche, paesaggistiche, e curiosità tali da renderlo adottabile, come testo di lettura, nelle scuole. In Appendice, a cura di Corrado Palumbo, una descrizione analitica dei principali Itinerari."" -
Novecento a colori. Percorsi nell'arte di un secolo infinito
Questo volume è una rivisitazione degli autori piccoli e grandi che hanno colorato il cielo dell'arte nel corso del Novecento: un secolo infinito per i suoi innumerevoli protagonisti, produttivo per la fecondità della sua cultura, delirante per la smaniosa voglia di conoscere, di esprimere, di comunicare un'anima collettiva travagliata e appassionata. A stimolare il viaggio a colori di Raffaele Nigro sono i numerosi disegni, dipinti, abbozzi di pittori, grafici e designer che, insieme ai libri, fanno parte della sua vita. Dai quali, con un occhio alla scrittura e l'altro alle immagini, cominciano a scorrere storie, vicende di vita e d'arte di protagonisti del Novecento che devono molto alla Puglia: per esserne figli, per essersene ispirati o per averla soltanto toccata nei loro itinerari di mercato e mostre. Il volume, perciò, pur movendo da circostanze e ricordi particolari, diventa una vera e propria enciclopedia dell'arte del Novecento, nella tensione ""tra centro e periferia"""": da Abbatecola a Damiani, da de Chirico a Modigliani, da Morea a Zianna. Con questo libro, nota Raffaele Nigro, """"desidero rilanciare la discussione e l'interesse per un settore della creatività che con discrezione arreda la nostre case ma intorno al quale i media non spendono più parole, se non nel caso di grandi furti o grandi scoperte e di quotazioni d'asta da capogiro""""."" -
Bari vecchia porte aperte. Odori, sapori, superstizioni, liti, bestemmie
Questo libro è un viaggio nella ""baresità"""" in compagnia di Michele Fanelli, esperto di tradizioni popolari e difensore strenuo delle stesse. Le pagine divertite e divertenti dell'autore ci conducono attraverso i vicoli del borgo antico, filtrano i ricordi, ricostruiscono momenti, storie e personaggi di un passato che permane ancora vivo. Nel primo capitolo, l'autore rievoca, fra le tante manifestazioni di quello che era, e che ancora rappresenta, il """"piccolo mondo"""" della città vecchia, molti degli odori, dei rumori e dei sapori che hanno contraddistinto inequivocabilmente le nostre strade, le nostre case, le nostre tavole, la nostra quotidianità. Il capitolo successivo rimanda alle simbologie tipiche di una cultura che da sempre ha trovato difficoltà nel riconoscere le diversità. In queste pagine, infatti, i temi trattati (i riti, le superstizioni, la religione) penetrano nello sfondo nebuloso di una terra che conserva un velo misterioso perché ancora è pervasa da paure e credenze originarie. Nell'ultimo capitolo, riprende, infine, le espressioni verbali che tanto risuonano fra le mura, le volgarità di un linguaggio """"sboccato"""", le bestemmie, le imprecazioni, senza dubbio inconfondibili per le metafore comunicative di cui si servono."" -
Il Petruzzelli. Storia di una città
Il libretto dell'opera più importante messa in scena in un secolo di vita e morte del Petruzzelli: una piccola storia di questo mitico teatro e della città che l'ha generato. Un teatro non è solo quinte, luci, platea, musica. È la memoria di una città. E l'uso della memoria può diventare uno strumento formidabile di coscienza civile. Con un racconto agile, che attraversa origini, evoluzione, splendori, fatale incendio e ricostruzione, Antonio Rossano rilegge allo stesso tempo le vicende di un luogo artistico, della città e della sua classe dirigente e l'intreccio di imprenditoria, cultura e politica. Il viaggio del cronista, che ha vissuto in prima persona parte delle vicende narrate, non è un percorso lineare bensì a balzi, con qualche sosta e molti sussulti in corrispondenza di tappe e momenti significativi. Fra successi e inciampi, è la storia stessa di una istituzione mentre passavano regimi, mode, protagonisti e tic culturali. Oltre cento anni sono passati al setaccio, rivissuti in controluce. -
Letteratura del Novecento in Puglia 1970-2008
Un'aggiornata ricerca sulla produzione letteraria pugliese dal 1970 al 2008, frutto di un lavoro condotto da studiosi di tutte le Università pugliesi e da critici militanti, coordinato da Ettore Catalano dell'Università di Bari. Il volume affronta, con un lavoro sul campo di notevoli dimensioni, la minuziosa analisi delle realtà territoriali (dalla Capitanata alla Terra di Bari, dall'Alto Salento brindisino al Salento leccese e alla provincia ionica), in una prospettiva che passa in rassegna riviste, gruppi intellettuali, poeti, narratori, uomini di spettacolo, la letteratura ""contaminata"""" dei pugliesi all'estero, l'evoluzione della lingua e dei dialetti, incrociando tali dati nella direzione di un complessivo processo di ricerca di una nuova, plurale identità, non priva neppure di oggettive contraddizioni ed arretratezze. Con """"l'esercizio letterario"""" questa regione diventa laboratorio attivo e dinamico in cui maturano ricerche e progetti ormai dislocati su un piano nazionale, in un incontro sinergico con le civiltà dei popoli del bacino mediterraneo, nel segno comune della pace e del reciproco rispetto multiculturale e interetnico."" -
La Costituzione della Repubblica italiana
Rifacciamoci alla Costituzione... cambiamo la Costituzione... la Costituzione non si cambia ecc. In ogni grande dibattito che interessa la società italiana, la politica e le scelte fondamentali, il riferimento alla Costituzione, ancor oggi, a sessanta anni dalla sua promulgazione, diventa fondamentale. Ma che cosa è la Costituzione? Come è articolata? Quali sono i suoi dettati principali e imprescindibili? Sì, l'ancoraggio alla Carta fondamentale ci lascia spesso senza parole, perché di fatto la Costituzione non la conosciamo e non l'abbiamo studiata, a cominciare dalle scuole. Con l'ausilio di un ex magistrato, che nella sua quarantennale carriera più volte si è ispirato a questa sorta di Orsa maggiore del firmamento giuridico italiano, e che ancor oggi lo fa come cittadino, viene ripercorsa articolo per articolo la Carta costituzionale. -
Padre Pio. E tu, che santo sei?
Questa non è una nuova biografia. Un testo agile, attraverso la penna di un grande inviato, che non rinuncia però a riflettere su un fenomeno religioso, e mediatico, di proporzioni planetarie. Il racconto si snoda per gli ottantuno anni di padre Pio, vissuti intensamente, mentre sul soglio di Pietro si alternavano otto pontefici, due grandi guerre dilaniavano il mondo e mutamenti epocali introducevano impensabili evoluzioni tecnologiche. Da ""Sorella Radio"""" a Internet, la vita di padre Pio è stata segnata da carismi eccezionali. Attraverso due secoli, è rimasta saldamente incardinata su pochi, incrollabili capisaldi: preghiera, confessionale, donazione totale di sé. Questo libro ne ripercorre gli aspetti più significativi: dalla creazione dei Gruppi di preghiera alla realizzazione della Casa Sollievo della Sofferenza. È una storia che parte - come in un flash back - dal settembre 1968, la data della sua morte, che segnò anche la misteriosa scomparsa delle stimmate. Quei giorni di lutto, intensamente vissuti dall'autore come cronista, avviarono Padre Pio verso il cammino da molti invocato: """"Santo subito""""."" -
Verità e menzogna. Sociologie del postmoderno
La teoria dell'ideologia come sociologia della menzogna; la sociologia della conoscenza come sociologia della verità. Attraverso Habermas e l'idea di modernità come progetto storico incompiuto, si legge, nei nuovi movimenti di protesta, la rivendicazione di una funzione attiva dell'ideologia. Qual è il ruolo della ""sociologia della conoscenza"""" nel panorama contemporaneo delle scienze sociali? Quale la sua dignità scientifica e filosofica? Quali gli esiti morali, etici, politici? La ricostruzione delle vicende della sociologia della conoscenza - da Scheler a Mannheim a Lenk - si accompagna alla ricerca di uno stile critico-interpretativo che connoti un modo del vivere la contemporaneità, a partire dalla assunzione del problema delle ideologie e del condizionamento sociale del pensiero. Problemi che, quando sollevati, rivelano, con puntualità, la matrice storica e moderna della """"questione postmoderna""""."" -
La memoria prestata
Una raccolta di versi che l'autore ha voluto pubblicare giustapponendoli a suoi schizzi e disegni, fantasie con la matita, sfuggite, come dice lo stesso autore, ""alla sabbia dell'indifferenza"""". Il risultato è una sinestesia di parole e segni che richiamano circostanze, eventi, personaggi, sentimenti di una vita, che vengono gelosamente ripercorsi come nelle pagine di un calepino ben rilegato. Prima di pubblicarli, l'autore ha voluto prenderne le distanze e ha consegnato i suoi versi a un antico amico, """"un mago che conosce il mistero delle parole e dei santi"""". """"Con le prime"""", sottolinea, """"inventa storie per matti gaudenti e buontemponi, con i secondi crea amicizia solidarietà farfalle e bellezza. In questo modo cerca di pagarsi il passaggio all'eternità. Non è escluso che ci riesca. Alla faccia del suo passato di brigante di passo"""". La risposta di Mago Raffaele Nigro non tarda, in una Prefazione che consacra la versatilità di Damiani: """"Oggi Michele esce allo scoperto in un terreno che per lui potrebbe essere minato. Quando mi consegna il dattiloscritto della raccolta chiedendomi di leggere, di tagliare se credo, di introdurre con uno scritto, mi vengono le paturnie. Temo di imbattermi in un malloppo, uno zibaldone melodrammatico che distruggerà la nostra amicizia. Invece mi sorprende il piacere della lettura""""."" -
Favole pugliesi
Sessanta favole per sessanta ""parole"""" per sessanta illustrazioni. """"Favole pugliesi"""" ripropone frammenti di sapienza popolare per lo più dimenticati o, al limite, sedimentati nel """"DNA culturale"""" di più generazioni grazie agli insegnamenti che hanno riempito il tempo e lo spazio, dove divengono indistinti l'immaginare del bambino e il narrare dell'adulto. Il recupero di storie dimenticate, spesso nella versione in italiano dall'originario dialetto, non è, tuttavia, il solo fine del libro, né il principale. """"Favole pugliesi"""" propone, piuttosto, una originale esperienza di ascolto e di lettura che mette al centro il legame tra la malia del racconto, l'efficacia didascalica della singola parola, la suggestione dell'illustrazione. L'alleanza tra queste tre dimensioni comunicative propone in nuova veste l'antichissimo piacere della scoperta, nella fiaba e nella favola, di tracce delle nostre tradizioni, di credenze, di ritualità antiche, di una saggezza che non c'è più. Un piacere che non ha tempo e non ha età, che prescinde da appartenenze sociali e ideologiche. Un piacere che diventa immenso quando il racconto si fa occasione di contatto tra generazioni. Completano l'opera le tavole di tre giovani talenti dell'illustrazione."" -
Translationscapes. Comunità, lingue e traduzioni interculturali
Questo volume intende tracciare una piattaforma teorica su alcuni dei temi più rilevanti nell'ambito del dibattito contemporaneo sulla lingua, sui linguaggi, sulle culture e sulla traduzione. La curatrice ambisce ad arricchire il dibattito italiano con contributi di autrici ed autori di respiro nazionale e internazionale che mettono al centro delle loro teorie e pratiche di traduzione temi e approcci di carattere culturale, letterario, filosofico, storico e/o sociologico svelando le interconnessioni multidisciplinari e transnazionali nell'ambito dei translation studies. In particolare, i saggi proposti raccontano storie di migrazioni, diaspore, esili e della con-figurazione di comunità e di patrie immaginarie; indagano la violenza dei conflitti, passati o tuttora in atto, tra nazioni o all'interno della stessa nazione; esplorano le relazioni interculturali generate dai confini, dal contatto con la liminalità/marginalità, la razza, il genere, il multilinguismo; mettono in discussione le relazioni di potere/resistenza in contesti postcoloniali; rappresentano il corpo femminile come l(u)ogo di frontiera, sapere e trasgressione. Saggi di: Mona Baker, Paul F. Bandia, Patrizia Calefato, Marta Company, Maria Rosaria Dagostino, Angela D'Ottavio, Pilar Godayol, Moira Inghilleri, Christopher Larkosh-Lenotti, Paola Zaccaria. -
Sapore di pace
La storia dell'amicizia tra due ragazzi, Nino e Giosuè - uno di origine ebrea, l'altro cristiano - in un tempo, la seconda guerra mondiale, e in un luogo, la Puglia, che diventano universali. Nino, il protagonista, è un adolescente che ha vissuto sulla pelle le drammatiche trasformazioni che si accompagnarono alla affermazione, prima, e alla caduta, poi, del regime fascista, senza lasciarsi mai intimidire dalla violenza e dalla brutalità che colpì chi cercava di sottrarre al martirio uomini e donne, bambini e anziani di religione ebraica. Nonostante l'odio insanabile, che perseguitò le famiglie ebree, e la guerra, che dilaniò le relazioni tra chi, a un tratto, si trovò a essere additato come ""il diverso"""", Nino e Giosuè riuscirono a tenere saldo il loro legame. Nino racconta gli anni intensi del secondo conflitto mondiale, come in un diario, in prima persona. Il suo passare da spensierato adolescente, che vive con la sua famiglia il tranquillo alternarsi delle domeniche con gli amici e gli impegni scolastici, a unico uomo di casa. La guerra priva Nino del padre, del fratello maggiore, del primo amore, della fiducia in un futuro da ricostruire con coraggio, affrontando le paure del presente con la forza della fratellanza e della solidarietà. L'insegnamento è che, quando si riescono a superare gli atavici pregiudizi che pongono irrazionalmente gli uomini l'uno contro l'altro, diviene possibile riscoprire il significato della parola pace."" -
Pazzi per l'Italia. Quattro spiriti e un paese da salvare
Immaginate che in una seduta spiritica all'incontrario alcuni protagonisti della storia d'Italia, Giuseppe Garibaldi, Benito Mussolini, Aldo Moro e Benedetto Croce, convochino i personaggi della vita politica dei nostri giorni, un Ministro, un Premier, un Pastore, un Presidente (attraverso il suo portavoce), a render conto delle loro azioni per il bene comune dell'Italia È l'avventura esilarante, tra il comico e il satirico, che l'autore racconta in ""Pazzi per l'Italia"""", un libro a mezzo tra il racconto agile e la pièce teatrale. Non l'ennesimo libro di rivisitazione, più o meno critica, più o meno dotta, sui 150 anni dell'Unità d'Italia. Attraverso questo summit inconsueto, si confrontano grandi del passato e meno... grandi dei nostri giorni sui temi di più bruciante attualità che stanno segnando il dibattito civile: unità e fede ralismo, laicità e fedi religiose, libertà e democrazia, Stato e Chiesa. Senza annoiare, anzi molte volte divertendo e chiosando attraverso il sorriso."" -
Dispositivi elettronici avanzati
Il volume è dedicato allo studio dei meccanismi di funzionamento dei dispositivi elettronici più avanzati, quali, ad esempio, HBT, MESFET, HEMT, MOS nanometrici, CNTFET, illustrandone gli aspetti innovativi e mettendo in evidenza anche i risultati più originali ed interessanti della ricerca svolta dall'autrice in un trentennio di attività universitaria. -
Per un giorno
Sette storie, tutte vere eppure trasfigurate e rielaborate fino a diventare immaginarie: non più vere ma verosimili, filtrate dalla fantasia e dai sentimenti. Come nella giostra degli specchi deformanti, la realtà viene trasformata ed esasperata pur rimanendo sempre quella che è. In ""Per un giorno"""" l'autore - un giornalista abituato a raccontare fatti di cronaca diventa così cronista dell'anima, voce narrante e protagonista di vicende umane che durano un giorno o in un giorno trovano la propria chiave di volta. Ora surreale. Ora ironica. Ora grottesca. Ora drammatica. La narrazione oscilla tra la realtà e la fantasia; ma ogni racconto lascia emergere emozioni e sensazioni, il profumo della vita e il sapore delle amarezze. In queste storie quotidiane si riconosce tutta l'avventura umana; si ritrovano il suo ritmo e la sua problematica sociale: dal pizzo sulla sepoltura alla passione distorta per gli animali domestici, dal rapporto con gli immigrati alla nevrosi condominiale, dall'omosessualità alla maternità esibita, dalla passione per la danza alla relazione padre-figlia, dai dubbi religiosi alla spiritualità monastica. Davanti agli specchi di quella giostra, ciascuno si riconosce. La descrizione minuziosa delle situazioni e dei personaggi catapulta il lettore all'interno del racconto e trascina a galla le piccole ossessioni e le inquietudini più profonde, le paure esistenziali e l'eterna insoddisfazione. Ciò che appare verosimile, a tutti in fondo risulta vero."" -
Le storie di Bimba
Ma chi è ""Bimba""""? Bimba è una ragazzina curiosa, impertinente, allegra, con un cappottino rosso e le scarpe sempre lucide, anche se gira il mondo, cammina in ogni città, paese, borgo, piazza, pozzanghera, a caccia di solitudini. Ha un unico difetto: riesce a giocare poco, un po' come i bambini di oggi, oberati di impegni e stressati dai doveri. """"Le storie di Bimba"""" sono le sue avventure urbane, tra periferie tristi e quartieri dormitorio, dove lei ogni tanto getta in volo tre pietre o schizza acqua dalla fontana; insomma fa il mestiere di bambina. Agli uomini e alle donne sole e tristi lei regala un oggetto magico e un po' delle sua vivacità. Bimba non ha paura di aprire le porte. In ogni storia incontra individui stravaganti e terribilmente soli, Donnone, Abbozzolato, Subacqueo ed altri ancora, fino a farli diventare una piccolo villaggio di stravaganti ma di sicuro meno soli."" -
Edonismo tragico. Aporia di un concetto sociologico
Viviamo una condizione difficile. Da un lato, non abbiamo la possibilità di condividere tutti un unico mondo di valori assoluti e oggettivi, poiché siamo coscienti della loro storicità e socialità; dall'altro, non abbiamo la capacità di fare nostre, fino all'estremo limite, le conseguenze di tale convinzione. Ciò può essere detto anche in altri termini: la nostra società ""industriale avanzata"""" da un lato ha strumenti sempre più elaborati e perfezionati per contrastare la miseria del mondo, dall'altro non ha finalità universalmente condivise verso cui tendere. È proprio la mancanza di fini condivisi da tutti a rendere tragico il nostro edonismo."" -
Il ricordo è un cane che ti azzanna
Il ricordo di un gioco tragico ti può azzannare alla gola e non lasciarti per tutta la vita. Come accade al protagonista di questa storia, testimone oculare dei giochi di bambini che danzano intorno a un cisternone. Storia di giochi ma anche di grandi crudeltà e di omertà incrollabili. E di adulti incapaci di comprendere, osservare, ascoltare. Storia troppo vicina nel tempo e nello spazio, una ferita troppo fresca da trattare secondo i canoni del racconto di cronaca. La vita diventa, per il protagonista, l'impossibile puzzle per ricostruire i ricordi e le emozioni in un percorso possibile della crescita di quel gruppo di bambini. Che diventano adulti, attraversano la linea d'ombra della maturità portando sulle spalle il fardello di una tragedia. Le loro vite si leggono così come una storia unica, ma si prestano anche a una lettura come piccole storie di ragazzi, di giovani, di uomini adulti, percorso generazionale quanto mai. Il ricordo che prende le sfumature del rimorso, della colpa, dell'espiazione. Ma anche della sfrontatezza di una gioventù vissuta senza risparmio, a grandi sorsi, against the wind. Il passato si nasconde nelle storie delle persone, in agguato, pronto a colpire in ogni momento. Imparare a conviverci è un esorcismo per la sopravvivenza. Soccombere ai rimorsi, un modo per riscattarsi dalla colpa, forse.