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Diritto e storia. Scritti sul Mezzogiorno
La secolare questione dei demani può espandersi dall'eversione della feudalità nel Salento fino agli spazi interminati dell'Alta Murgia; fino alla montagna dell'Angelo, o ai piccoli comuni molisani, o al roccioso feudo lucano sovrastato dal castello dell'infelice Isabella. Ma, su questo sfondo, agiscono molti altri protagonisti: tanto gli imperatori in Capitanata e i dottissimi monaci bizantini quanto i giuristi - i severi critici della prima legge comunale e provinciale - e i politici, gli amministratori locali e i tecnici che ancora potevano guardare al futuro. -
La cucina del sottano. Ricette, usanze e buone creanze baresi
Michele Fanelli racconta, con lingua sapida e scanzonata, i piatti, le ricette e i menù della cucina del sottano. Il sottano è il ""basso"""", il luogo ancestrale e popolare, sito al piano della strada, nel quale molti baresi sono nati e cresciuti. Emblema di un qualsiasi centro storico, il sottano aveva un cuore, la cucina, dal quale fluivano odori, sapori, in una parola la vita e l'amore. Conditi con aneddoti, leggende e fatterelli, i piatti e i menù del sottano restituiscono non solo una atmosfera e il senso di un tempo ma anche l'evoluzione, i cambiamenti di una sapienza gastronomica tramandata e sperimentata da secoli. Usi e accorgimenti che muovevano le nostre nonne a una cucina povera e risparmiosa, ma dispensatrice di calorie e di gusto. Molti di questi piatti, per esempio riso, patate e cozze, cicorie e fave, o la parmigiana, hanno una origine proprio lì, nel sottano, da mani sapienti che sapevano capovolgere le avversità con l'arte di arrangiarsi con pochi soldi. Michele Fanelli si muove attraverso un originale percorso, dai """"piatti poveri"""", per passare ai """"piatti terapeutici"""", dai """"piatti forti"""" della tradizione alle portate e ai dolci delle feste. Segreti succulenti riservano infine le pagine su """"conserve"""" e conservazione sott'olio, sui rosolii fatti in casa. Corona il libro il ricordo delle """"buone creanze"""", cioè il galateo della tavola, quando questa non era ancora diventata il bancone del mordi e fuggi solitario."" -
Il paesaggio nella letteratura italiana
Nel paesaggio siamo personalmente implicati: sorge quando uno sguardo coglie in esso una forma, la interpreta, identificandola con il sottrarla allo spazio indifferenziato. Due tipologie di paesaggio possono individuarsi astrattamente: la natura e la storia. Ma come la letteratura ci mostra, esse si intrecciano nella realtà in molti modi. ll paesaggio urbano presenta l'immagine della storia, l'accumulo della memoria del passato che costituisce l'identità di un luogo. Il paesaggio naturale rispecchia il volto della temporalità, di un tempo salvato che si rinnova in noi con il rivivere delle stagioni, vita che ritorna, eterno mito di Persefone, la fanciulla divina rapita nel regno degli Inferi, che ritorna ogni primavera a far rifiorire la terra. -
Il cantasogni
Il ""Cantasogni"""" di Vittorio Stagnani ci racconta 12 storie atte a costruire un ponte tra un mondo fantastico, abitato da personaggi straordinari frutto della sua immaginazione, e il mondo reale, non sempre facile, non sempre semplice, di bambine e bambini che in poco o niente si distinguono dai nostri figli. In tal modo, l'infanzia può essere raccontata, cantata e ascoltata da molti punti di vista, sottolineandone, racconto per racconto, aspetti particolari che i nostri stessi piccoli uditori possono riconoscere e, così, imparare a meglio padroneggiare. Età di lettura: da 8 anni."" -
Scritti di psicocritica. Profili psicologici di poeti e narratori italiani contemporanei
In questo libro viene offerto un panorama articolato di letture ""psicocritiche"""" che l'autore, medico psicologo di formazione analitica e letterato, oltre che narratore, ha avviato sperimentalmente negli anni Ottanta del secolo scorso e che continuano con grande vigore in quest'ultimo decennio del nuovo millennio. Il fine precipuo che propone è quello di attirare il lettore su una chiave interpretativa in grado di cogliere tanto comportamenti o fenomeni psicologici di singoli (la natura di questo o di quel comportamento), quanto un sistema generale di convenzioni che regoli, in modo chiaro, sano e armonico, il mondo esterno e quello interno di ogni individuo."" -
Facciamo che io ero?
L'albo presenta ai bambini, in modo semplice e naturale (alcune tavole a colori e un testo essenziale), il problema delle diverse abilità. Il piccolo protagonista della vicenda, infatti, con saggezza e maturità, accoglie un nuovo compagno di classe, un ragazzino sulla sedia a rotelle, integrandolo immediatamente nel gioco che sta facendo con gli altri compagni, e trasformando quindi quella disabilità in una risorsa. Età di lettura: da 6 anni. -
Eccellenze criminali. Sulle tracce di Jack lo Squartatore tra spettacolo e storia
Non conosceremo mai l'identità di Jack lo Squartatore. Il suo nome è destinato a distanziarsi ma non a scolorire nell'indistinto del tempo. Il suo caso, però, sicuramente non potrà mai essere chiuso. Jack si staglierà sempre come figura inquietante nella folla e nella nebbia londinesi. Quel che oggi si può fare è solo cercare di dare contorni più nitidi alla sua ombra. Magari, tratteggiarne un profilo psico-criminologico, estraendolo dallo studio e dall'osservazione delle scene e dei gesti, volgendo lo sguardo al palcoscenico dei suoi delitti. -
La maschera e il potere
Antropologi, demologi e studiosi della tradizione letteraria esaminano il tema della maschera e del potere ovvero della teatralità dell'esistenza, con particolare riferimento al rapporto tra verità e finzione, tra saggezza e follia, tra vita quotidiana e rappresentazione scenica. Un affascinante viaggio tra mascheramenti e rovesciamenti che dalla commedia antica, attraverso le testimonianze antropologiche e letterarie della modernità, giunge fino ai nuovi miti della società della conoscenza e ai complessi, sofisticati linguaggi dei grandi mezzi di comunicazione di massa. -
In un bicchier d'acqua
In un bicchier d'acqua c'è la vita, il mondo, le nostre origini, la salvezza del pianeta. In questo libro l'acqua viene declinata come bene prezioso in quattro racconti: l'acqua per pulire; l'acqua per divertire; l'acqua per la sua azione purificatrice e spirituale, l'acqua come confine ma anche ponte tra terre diverse. Una fantastica avventura vissuta da quattro colorate streghette: Ester, circondata da un alone azzurro, Laura da un fumo rosso, Anna da un'aura violetta ed Ernestina da un bagliore verde smeraldo, che, decise a cambiare il mondo, unendo magia, impegno e sensibilità, ci accompagnano nella lettura con il motto ""Ose ose. Oseremo e riusciremo. Per il bene ci batteremo"""". Età di lettura: da 6 anni."" -
Fiabe e leggende di terra d'Otranto
"Fiabe e leggende di Terra d'Otranto"""" sono quarantacinque """"cunti"""" raccolti dalla tradizione orale e trascritti, prima dell'inevitabile oblio, con una dose di contaminazione da parte dell'autore. Racconti legati fisicamente al territorio pugliese, i cui tratti identitari sono le masserie, le gravine, il mare, i muri a secco... richiamati qua e là." -
L' opera che brucia. La riscrittura permanente di «Petrolio»
"Petrolio"""" è una scrittura inquieta e sognante, animata da una intelligenza luciferina che trascende tutti i modelli che sceglie di imitare e deroga sistematicamente da quelle stesse norme che seguita con ostinazione a istituire, quasi cercasse scientemente di disinnescare tutti i possibili letterari, estendendo così la pasoliniana lotta contro l'omologazione culturale a un dominio squisitamente artistico e informale. Questo inaudito sacrificio di segni, tuttavia, non è affatto una vana esibizione di pur ragguardevoli abilità critiche o manieristiche: piuttosto è un tentativo estremo e quasi luddistico da parte di Pasolini di sabotare la macchinale autonomia estetico-formale che l'opera letteraria rischia di acquisire nell'età delle merci." -
Noi rianimiamo. Antropologia semiseria dell'anestesista rianimatore
Non è un trattato di anestesiologia e rianimazione, ma il racconto di mezzo secolo vissuto nelle sale operatorie e nei centri di rianimazione e terapia intensiva. Una sorta di antropologia professionale dello specialista, descritta alla maniera ""lieve"""" preferita dall'autore e sviluppata in una successione di episodi realmente vissuti o totalmente inventati. Il piglio è ironico, leggero, a tratti dissacrante, ma sempre bonario, segnatamente nei rapporti con i parenti stretti, i chirurghi."" -
Tacco 12. In bilico sulla vita
Anna racconta alla figlia gli avvenimenti che hanno caratterizzato la propria vita. In un percorso che è allo stesso tempo introspezione e lettura lucida degli accadimenti, balzano in primo piano una personalità forte ma comunque segnata profondamente. Si innesca così un meccanismo autolesionista che, pur controllato, sfocia, dapprima, in anoressia e bulimia e, poi, nella sclerodermia. Oggi è in ossigeno-terapia e in lista di attesa per il trapianto di entrambi i polmoni. Malgrado tutto, non si arrende e si aggrappa con determinazione alla vita. Lo scopo del romanzo è puramente terapeutico. Frutto di emozioni immediate e della loro rimeditazione, è scritto in maniera semplice, condito da un po' di ironia. Quel tanto che serve a capire ma anche ad affrontare la vita armati di un sorriso sulle labbra. -
Macolé. Licenza di vivere
Una storia in cui si mescolano amore, violenza, amicizia, malavita... Macolé è una semplice ragazza di Orsara che, all'età di diciassette anni, subisce uno stupro in discoteca e per dimenticare e sfuggire alla rabbia del padre va a vivere a Lucera. Il suo tragitto di vita incrocia quello di Babu, il suo amico di colore, emigrato dalla Nigeria, sbarcato sano e salvo sull'isola di Lampedusa e ingaggiato come bracciante da un latifondista del Tavoliere delle Puglie. -
Donne e lavoro attraverso la crisi
I dati occupazionali di questi ultimi anni di crisi mostrano come fenomeno interessante, nell'intero paese, una tendenza alla crescita dell'occupazione femminile, in parallelo con il crollo dell'occupazione ufficiale maschile. Questo dato sorprendente ha spinto verso l'esigenza di ""capirne di più"""". Il presente volume è l'esito di una accurata ricerca condotta sul tema nell'ultimo anno e mezzo, analizzando sia i dati statistici già disponibili sia soprattutto le interviste appositamente sollecitate a un """"campione"""" composto da donne pugliesi, in prevalenza baresi."" -
La letteratura al tempo di Facebook. Scrivere, leggere e insegnare storie da Omero al web 2.0
Il libro offre suggerimenti e indicazioni per l'utilizzo di Internet, dei social network e dei videogiochi nei processi di insegnamento/apprendimento della lingua e della letteratura. Partendo dalle questioni oggi più dibattute (rapporto tra carta e digitale; ridefinizione degli ambienti, dei processi, dei tempi e degli strumenti della formazione; presenza e utilizzo dei social network e dei videogiochi; web 2.0 e forme della testualità transmediale; dominio del virtuale nella vita reale...), l'autore coglie elementi di continuità tra la produzione letteraria del passato (epigrammi, aforismi, distici, poesia centonaria, romanzi epistolari...) e alcune tradizioni di scuola, con le forme, gli stili, i luoghi e i tempi della comunicazione postmoderna (tweet, post, e-mail, WhatsApp, testi visivi, meccaniche di videogioco, scrittura wiki...). Il libro, infatti, suggerisce di accostarsi in modo critico e consapevole alla produzione e allo studio della lingua e della letteratura attraverso l'utilizzo di app e tool del così detto web 2.0, mantenendo fermo lo sguardo al passato (anche più remoto e classico). -
I cieli dell'avventura. Forme della letteratura in Puglia
Gli studi qui raccolti (in gran parte inediti) affrontano le molteplici traiettorie della letteratura in Puglia, a partire dalla grande tradizione europea di Vittorio Bodini. Oggetto di studio sono le personalità artistiche che hanno reso dinamica e progettuale l'immagine della Puglia in campo narrativo (Raffaele Nigro) e poetico (Lino Angiuli), senza trascurare la talentuosa presenza femminile (Clara Nubile e Anna Santoliquido). Uno sguardo che non esclude importanti esempi del passato più lontano (Gerolamo Bax) o più vicino (Pietro Gatti) e neppure i Maestri della critica letteraria (Mario Marti). Un capitolo a parte è riservato agli studi sulla letteratura in Terra di Brindisi, in continuità con i saggi già pubblicati in varie occasioni dall'autore. -
La «redenzione» dell'Italia. Il grande sogno di Machiavelli
A cinquecento anni dalla pubblicazione del Principe, ancora oggi è fortemente sentito tra gli studiosi il bisogno di comprendere quei tempi. L'Italia e la l'Europa attraversano vicende cruciali: la Francia ristabilisce la sua potenza; i regni spagnoli, sotto Carlo V, si avviano a imporre la propria egemonia in Europa; gli Stati italiani sono travolti da guerre che ne mettono in crisi radicale l'autonomia. In questo contesto specifico caratterizzato dalle ""guerre d'Italia"""" e dalla """"ruina"""" dell'Italia, il potente pensiero di Machiavelli riscoprì il realismo politico antico e fondò la nuova scienza politica. Il Principe, i Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio, l'Arte della guerra e le Istorie fiorentine sono opere di altissima e ardua scrittura, cui dobbiamo tornare quando ci interroghiamo sul significato del nostro essere italiani ed europei. Gli studi raccolti in questo volume, analizzando e scandagliando nel profondo tutte le opere storiche del Machiavelli, permettono di seguire la evoluzione del suo pensiero, dal Principe in cui il tema della redenzione dell'Italia è posto nella maniera più dilemmatica e affascinante, fino alle Istorie fiorentine."" -
Essere in un altro tempo
In questa raccolta di poesie l'autore canta i sentimenti di noi tutti, di quella parte della nostra anima più pulita e più sola, la cui voce desideriamo a volte rimuovere e soffocare perché risuona troppo dolorosa. Pensare, sentire, scavare, infatti, ci porta sui sentieri della sofferenza. I versi testimoniano una strenua ricerca delle radici della ""metafisica"""" interiore da cui si diparte uno slancio verso l'infinito, verso il sublime inattingibile alla finitezza dell'uomo."" -
Non mi senti
Comincia dalla fine, questa storia, cioè da quando la malattia di Alzheimer, che non fa sconti e si prende beffa del nostro bene più prezioso, estingue la memoria di un uomo. E i suoi tre figli, in bilico tra la paura e il desiderio di conservare qualche brandello di una vita, osano strappare il velo del non-ricordo.