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Di quel poco che resta
Una nuova raccolta di poesie in cui si alternano a fronte versi e disegni. La silloge è divisa in parti significative: la prima è intitolata al Mare, cui segue una sezione dedicata agli Amici, agli scrittori, agli intellettuali, agli artisti, con i quali Damiani ha intrattenuto rapporti di conoscenza diretta o di affinità letteraria. Altre sezioni quella riservata ai Quadri, e quella per gli Affetti: dalla madre Grazia al padre fisarmonicista. Infine un pensiero ai Luoghi, dalla Bari, ""grigia di nulla/nel mattino"""", riscattata in parte dalla presenza di un extracomunitario, alla Tabriz della sofferenza di Malika, a Firenze, Parigi. Al di là delle affinità che già Raffaele Nigro aveva indicato nella Prefazione alla prima raccolta vive, in Damiani, l'eredità migliore e matura di quella generazione di poeti che, partita dall'esempio splendido di Bodini, aveva poi maturato un lirismo di tipo corale e plurale, capace di farsi, se non proprio canto generale alla Neruda, almeno prospettiva di un colloquio fraterno con l'altro, al di là delle chiusure aristocratiche dell'ermetismo e anche dello stupendo snobismo dispersivo e franto dell'ultimo Montale."" -
Il maestro di setticlavio
Pubblicata nel 1891, la novella ""Il maestro di setticlavio"""" è il capolavoro letterario del celebre architetto e teorico del restauro Camillo Boito (1836-1914), squisito narratore per divertissement. In una Venezia ben diversa da quella ritratta in """"Senso"""", va in scena la drammatica conclusione della parabola umana e artistica del musicista Luigi Zen, intrecciata alla tragica storia d'amore di Nene, un racconto sonoro, estrema celebrazione del relativo e del transitorio, con cui lo scrittore dà corpo al ricordo dei suoi anni veneziani, della sua giovinezza, montando una sorta di melodramma autobiografico o, per meglio dire, una storia melodrammatica racchiusa in una scatola autobiografica. Questa edizione critica, contributo agli studi su Boito nel centenario della morte, ricostruisce il complesso reticolo dei ricordi, rivela l'identità dei personaggi reali trasfigurati e chiarisce il significato dei riferimenti musicali, tra Verdi e Wagner, progressisti e conservatori, passato e presente."" -
Due ragazzi del Montefeltro. I du bourdei
Un bambino che si muove nell'universo dei grandi per raccontare le vicende lunghe quasi un secolo di due ragazzi. Si intrecciano ricordi di vita, tra storia, cultura, tradizione e leggende popolari, calati nella realtà storica e geografica dell'Alto Montefeltro del secondo dopoguerra. L'autore, attore e narratore al tempo stesso, descrive gli usi e costumi propri della cultura contadina di quel territorio, culla di un passato pieno di mille avvenimenti e ricco di risvolti educativi e formativi, soprattutto per i ragazzi di oggi, certamente differenti. Il libro diventa uno spaccato di vita, un pezzo di storia, una testimonianza dell'esistenza che si conduceva nelle campagne durante la seconda guerra mondiale: il racconto dei disagi, delle piccole e grandi difficoltà, delle paure ma anche dei divertimenti, delle esperienze terribili ed inquietanti, vissute, però, con entusiasmo e spirito di avventura dai bambini e ragazzi di allora. Questi, nonostante la tragedia della guerra, vissero il proprio presente con intensità e passione, quasi fosse un gioco, guardando al futuro con l'ardore e la speranza che è invece mancata alle generazioni successive. -
Versi a Teocrito. Ediz. multilingue
La memoria e il viaggio costituiscono la trama e l'ordito del poemetto ""Versi a Teocrito"""", ambientato a Delfi e nei meandri della coscienza. La storia, il mito e i racconti dell'infanzia stimolano l'autrice a misurarsi con il reale e l'invisibile. Un congresso internazionale di poesia ad Atene e Creta porge l'occasione per inoltrarsi nell'antica Grecia e coglierne le suggestioni. Con la complicità di Omero e Pitagora, Orazio e Saffo, la poetessa sfida gli idoli e le parole, bussa alla porta del mistero, districandosi tra ruderi e leggende, idilli e vaticini. Il magma che ne deriva procura """"brividi metafisici"""" e sensazioni che innalzano e sotterrano. Teocrito e Demetra sono testimoni del volo e dell'immersione nelle acque dell'Egeo e dell'inconscio. Il cammino della conoscenza succhia sangue, ma riserva meraviglie. Metamorfosi e dialogo connotano il testo dal """"nitore classico"""" che coinvolge e affascina, a conferma delle rilevanti capacità creative e stilistiche della poetessa. L'opera, con una Prefazione di Ettore Catalano, è corredata delle traduzioni in greco, inglese, tedesco e russo."" -
Il piccolo pasticciere. Feste e dolcetti
Questo libro, ricettario per i piccoli e insieme raccolta di esperienze vissute da cinque immaginari piccoli personaggi, nasce dalla esigenza di rispondere ad alcune pratiche domande che di tanto in tanto ci si pone: possono i bambini essere protagonisti in cucina? Possono intraprendere un percorso sin dalla giovane età per sentirsi grandi chef o semplicemente dei creativi? E, ancora, come liberare la loro fantasia e, allo stesso tempo, sostenerla nella concretezza della progettualità? L'autrice è convinta della reale possibilità di ""instradarli"""" in questo settore. Il libro intende solleticare la fantasia dei bambini, sia per la preparazione di alcune facili ricette di dolci per le più svariate ricorrenze (festa della mamma o del papà, compleanni, fine della scuola ecc.), sia per le idee utili a realizzare party a tema. I semplici racconti delle diverse occasioni di festa che i cinque bambini propongono offrono, infatti, spunti utili per favorire nei lettori un libero sviluppo alla creatività. Il linguaggio semplice ed essenziale e le immagini a corredo ben si adattano a una fascia di piccoli lettori. Età di lettura: da 7 anni."" -
Le donne di don Salvo
Don Salvo aveva riaperto la casa lasciatagli dalla nonna. Lo aveva fatto con un progetto che lo infuocava da sempre. Quella casa era abitata da donne: Lucia, Lara, Fathà e poi Petunia, sui documenti Pietro Loconsole. Donne che abitavano quella casa dove ""non ha nessuna importanza da dove proveniamo, tanto chi siamo davvero non lo sapremo mai"""". Le loro storie annebbiate, confuse, in bilico tra bene e male, tra odio e amore. Salvo Petruzzelli era il suo nome: un prete perfettamente in grado di muoversi tra i depistaggi della vita, in una sospensione consapevole, in cui si riceve tutto, anche il marcio. In una omelia sancì che Dio è tra i nostri frammenti da raccogliere affinché non si disperdano nel nulla. Accusato dai detrattori, amici delatori, politici di essere freudiano, anarchico, con una fede soggettiva e puttaniere che millantava la redenzione in cambio di sesso da preti. Ma lui era lì, nella casa dove le emozioni si alternavano come altalene in un bosco abbandonato spinte da un vento irrazionale: dall'inutilità, dalla gioia dei ricordi, dall'angoscia per il futuro, dal gusto per l'arte di cui le donne sono portatrici sane."" -
Amarillide. Il fiore dell'amicizia. Ediz. illustrata
Passeggiando in un parco qualsiasi, in un giorno qualsiasi, tutti possono vedere la linea decorativa di una siepe qualsiasi. Non è così per Giulio e Maria, per i quali la siepe del parco diventa la porta verso un mondo fantastico, dove si vivono avventure da togliere il fiato, ma soprattutto dove si trovano degli amici. E attraverso amici immaginati, come la generosa Buffa, il coraggioso Furacchio e il saggio Serpiconiglio, i bambini comprendono l'importanza degli amici reali, come Giulio e Maria sanno essere l'uno per l'altra. Con il loro favoloso volo alla ricerca di Amarillide, i due bambini ci insegnano che l'amicizia è un fiore raro, che rallegra con i suoi colori, che guarisce le ferite e ci rende migliori per il solo fatto di essere stato riconosciuto e raccolto. Età di lettura: da 4 anni. -
Design e Mezzogiorno tra storia e metafora
Per la prima volta il design, inteso come metafora del progresso, e il Mezzogiorno, come metafora del mancato sviluppo, sono messi a confronto. Il rapporto è anche storico: il Regno delle Due Sicilie coincide cronologicamente con la Rivoluzione industriale, anzi il Sud talvolta anticipa con i suoi primati quanto avveniva in Inghilterra e in Francia, tant'è che quello delle Due Sicilie era non solo il più importante Stato italiano, ma il terzo in Europa. Il saggio racconta le vicende che portarono il regno meridionale dall'agricoltura all'artigianato e da questo al design; il fenomeno delle aziende straniere che venivano a investire al Sud; lo sviluppo artistico e culturale di quest'ultimo (il Liberty nasce a Palermo); il contributo allo sviluppo industriale dato dai Borbone e quello dovuto agli imprenditori siculo-napoletani; la coesistenza di una economia protezionista con un'altra liberistica. Né il libro si esaurisce in vicende politiche, industriali ed economiche. In esso si tratta anche di personaggi famosi, di illuministi nostrani, di grandi famiglie, di usi e costumi. -
Le nuove idee di architettura. Storia della critica del secondo Novecento
Riproponiamo un classico dell'architettura che conserva il significato e il valore della sua prima uscita. Allora il saggio si riferiva a una materia recente, o addirittura nel suo farsi; il che lo rendeva un contributo di analisi critica ""in mezzo alle cose"""". Oggi lo stesso libro costituisce una testimonianza offerta a una nuova generazione di lettori - studenti e studiosi, storici e progettisti - su categorie e concetti che hanno segnato la feconda stagione delle idee del secondo Novecento: dalla questione del Movimento Moderno all'interrogativo """"continuità o crisi?"""", dalla dicotomia autonomia/eteronomia al dibattito sui centri storici, dall'architettura come mass medium alla semiologia architettonica, per concludersi con un esame sulla complessa e sfaccettata realtà della condizione postmoderna. Né si manca di traguardare oltre, con un bilancio di inizio millennio che cerca di individuare gli itinerari attuali della critica all'interno di una mappa al tempo stesso intricata ed evanescente come una ragnatela, con la convinzione che i suoi assetti futuri dovranno necessariamente confrontarsi con l'eredità - certamente non trascurabile - del mezzo secolo precedente qui delineata."" -
Scrittura digitale. Dalla tipografia alla rete
Il libro offre un'analisi accurata delle metodologie didattiche e dei software specifici di cui oggi disponiamo per realizzare prodotti multimediali che utilizzano la lingua scritta. Già Célestin Freinet aveva intuito le potenzialità delle tecnologie per motivare e incrementare le attività di scrittura dei ragazzi a scuola. Legati da un filo rosso ai laboratori tipografici, gli attuali ambienti di scrittura digitale offrono innumerevoli opportunità formative sperimentabili in classe. Per rendere concrete tali teorie, il saggio documenta in maniera dettagliata un'esperienza didattica di scrittura multimediale realizzata presso l'Istituto Maria Immacolata di San Giovanni Rotondo (Foggia), nell'ambito del progetto ""cl@ssi 2.0"""". Il testo costituisce un valido supporto per docenti che operano nel contesto scolastico e universitario, ma anche per tutti coloro che, operando a vario titolo nell'ambito del """"lifelong learning"""", intendono valorizzare e promuovere dall'infanzia all'adultità la valenza formativa della scrittura."" -
Lucania fuori strada
Suona meglio Lucania, hanno pensato i due autori, perché richiama boschi fitti e accoglienti, monti duri e dominanti, fiumi freddi e generosi, calanchi brulli ma affascinanti. Lucania fa pensare a folletti, streghe e briganti; fa sognare percorsi in una natura varia e a tratti incontaminata. E poi richiama il pino loricato che resiste da secoli alle rigide temperature delle alte quote del Pollino, simbolo dei Lucani orgogliosi e tenaci. Con l'occhio dei ""curiosi viaggiatori"""" i due autori hanno attraversato questa terra, esplorato e conosciuto le intime bellezze del territorio, l'amicizia dei suoi abitanti, le loro tradizioni e la rustica gastronomia. Il loro è stato però un viaggio """"fuori strada"""", lontano da percorsi commerciali, a piedi. Nelle pagine si racconta di escursioni effettuate nel corso degli anni: da alcune descrizioni i più esperti potranno raccogliere dati utili da riportare su cartine IGM. Ma potranno gustarle anche coloro che non possono o non vogliono calzare scarponi e indossare uno zaino. Anche la scelta delle foto è """"fuori strada"""": non sono immagini """"ricercate"""" o elaborate, ma scatti effettuati durante le escursioni descritte, in condizioni non sempre ideali."" -
Gioconda miseria. Il tarantismo a Taranto . XVI-XX secolo
Diverse sono le interpretazioni che si sono date al tarantismo, ma il suo nucleo fondamentale risiede nella credenza che esso consista in uno stato di grave malessere, causato dal morso di un animale, la tarantola che pizzica preferibilmente le donne, durante il lavoro nei campi, al piede, alla mano o al pube, nell'ardore dell'estate; la terapia consiste essenzialmente in un complesso rituale coreutico musicale, alla fine del quale la vittima si libera del male. Sebbene già le fonti più antiche indichino la città di Taranto come la patria del tarantismo, dalla quale deriverebbe il nome della tarantola e della tarantella, in anni recenti l'attenzione si è concentrata soprattutto sull'area più meridionale della Puglia, il Salento, mentre la zona ionica, malgrado la quantità di informazioni esistenti e spesso disperse in pubblicazioni di diffusione locale, ha ricoperto un ruolo marginale. Scopo di questo volume è cercare di porre rimedio a una tale evidente distorsione e riattivare la curiosità e le indagini sul tarantismo tarantino, sui personaggi che lo hanno vissuto, sugli autori che lo hanno raccontato, sul mondo intriso di miseria e sofferenza in cui affonda le sue radici. -
I racconti dell'anno
L'anno corre via, mese dopo mese. Ma i bambini, come vivono il passar del tempo? Con allegria, assaporando i cambiamenti che le stagioni presentano. Collegano i mesi a ricorrenze e festività. Interpretano il tempo come una bella ""attesa"""", per le gioie, le emozioni, i divertimenti che arriveranno. I dodici racconti si ispirano ciascuno a un mese dell'anno, privilegiandone un particolare aspetto: ad esempio, Aprile è espressione della primavera, Ottobre rappresenta il mese delle zucche, tipiche della festa di Halloween, Dicembre narra del Natale, e così via. Tuttavia, i racconti vanno oltre la tipicità dei mesi e spaziano nel fantastico e nell'immaginifico, essendo tessuti da molteplici fili quali il sentimentale, il magico, il fantastico, l'intimistico e il reale. Un mondo affascinante fatto di poesia, di avventura, di ricordi e stati d'animo di cui i piccoli lettori esplorano i sentieri. I protagonisti delle singole storie, ognuno con le sue caratteristiche, danno vita nell'insieme a un universo fiabesco che la fantasia del bambino sarà capace di arricchire di ulteriori elementi."" -
Educare smart. Tecnologie e sentimenti al tempo di Internet
Attraverso l'analisi della relazione tra tecnologie smart ed educazione ai sentimenti questa ricerca indaga la reale, possibile o potenziale interazione emotiva positiva che si instaura tra i giovani e i loro genitori e familiari. Condotta su un campione di studenti medi superiori della città di Ostuni, la ricerca esplora interpretazioni alternative rispetto a quelle che tendono a rappresentare i giovani come pressoché indifferenti e apatici. I risultati sconfessano molti luoghi comuni e disegnano un quadro che va oltre le etichette. Soprattutto, i dati raccolti descrivono uno scenario diverso dallo stereotipo del ""videodipendente"""": uno scenario all'interno del quale la relazione comunicativa non solo è possibile ma può arricchire di contenuti e significati lo scambio e il confronto intergenerazionale."" -
Fantasmi. Sette storie inattese tra magia e folklore
I morti possono ritornare nel mondo dei vivi per vari motivi: per amore, per vendetta, per rimpianto, per dimenticanza, per errore, per inganno. A volte i fantasmi si manifestano come entità inquiete e minacciose, altre volte come malinconiche anime erranti, altre ancora, e più semplicemente, come fili rossi che tengono insieme il regno dei vivi con quello dei morti. Sette storie spettrali che faranno tremare i polsi a giovani e adulti! Sette enigmi sospesi tra veglia e sonno, tra notte e giorno. Sette racconti neri intrisi di magico folklore per raccontare oggi i fantasmi. Banshee, Sprevengoli, oscure processioni, arcani custodi, case maledette e ospiti inattesi popolano le pagine del nuovo libro di Andrea Biscaro, autore del fantastico tra i più apprezzati in Italia. Sette apparizioni ectoplasmatiche per divertire, spaventare, intrattenere e per ricordare a tutti noi che la realtà è fragile e cosparsa di varchi, e che la morte, forse, non esiste! -
Il regista prima del regista
Nella seconda metà del XIX costituisce un carattere di novità l'affermarsi di una nuova prassi della messinscena. Il principio di verità propugnato dal naturalismo sostituisce al protagonista l'uomo nuovo del dramma, inserito nel proprio ambiente naturale e sociale. L'ambientazione realistica si organizza intorno alla scenografia, chiamata a diventare parte integrante della configurazione teatrale. Si passa da un tipo di soluzione scenica impersonale a una interpretazione della messinscena che consente di coordinare le componenti dello spettacolo secondo principi estetici. Ribadendo la centralità del testo, si indica una nuova ipotesi di lavoro al direttore di scena, futuro regista, e si assegna un nuovo significato al suo operare. Nel secondo Ottocento, mentre in Europa s'impone già il ""teatro di regia"""", in Italia perdura e trionfa il """"teatro all'antica"""", ma Tommaso Salvini, Eleonora Duse, Maria Melato iniziano ad andare al di là del testo scritto contribuendo in maniera sostanziale alla messinscena. Sarà Virgilio Talli che, collaborando con Pirandello e con la Duse, completerà il passaggio dal capocomicato al teatro di regia."" -
Puglia. Visioni d'autore
Il modo migliore per visitare una regione è comprenderne la vera natura, conoscere gli usi e costumi della popolazione, lasciarsi coinvolgere con tutti i sensi fino a scoprirne l'essenza. È quanto hanno fatto gli autori dei brani raccolti in questa antologia, vissuti nel XX secolo: le loro esperienze personali in Puglia ci hanno lasciato testi di grande bellezza in cui la realtà geografica e culturale è trasfigurata in vere ""visioni"""", quasi affreschi. Perché la Puglia è terra di approdi e di partenze, terra di transito dove scompaiono i confini tra culture che si incontrano; luogo dove terra e mare si sposano con declinazioni sempre diverse sotto la luce accecante del sole riflessa sulla pietra che affiora ovunque, scabra, lavorata o rivestita a calce, contraltare ad un buio mondo sotterraneo fatto di grotte, ipogei e chiese rupestri dove la religiosità si fonde con riti e tradizioni che ricordano miti pagani. In Puglia il mondo arcaico della campagna riesce a convivere con il mondo contemporaneo senza perdere la sua forte identità. Un'identità """"meticcia"""", un crogiolo di popoli, lingue e religioni in cui si incontrano Oriente e Occidente come non avviene in nessun altro luogo."" -
Divenuvolando
La storia di una costellazione di famiglia e di famiglie, in un intreccio di epoche diverse e di copioni, di segreti che si svelano, ma non del tutto. Al centro, lui, il protagonista principale, il narratore, non a caso, senza nome. A fargli compagnia presenze-assenze della sua vita. La sua identità si svelerà nel racconto grazie a flashback percettivi ed emotivi. Le tracce della sua storia si ritroveranno nella scoperta di scritti ingialliti, di foto ritrovate: una numerosa e diversa umanità dai tratti simili e intrecciati, imbrigliata in una rete di incapacità a essere, incapacità a darsi il permesso di essere. Una messa in scena sul palcoscenico esistenziale di personaggi, attori limitati e dai ruoli limitanti che recitano se stessi perché complementari ad altri, che tentano la fuga, che si liberano dalle gabbie, che scoprono di poter cambiare. Tanti cerchi lontani e aperti si chiuderanno con lui e per lui e la sua storia sarà la storia di chi ha vissuto prima di lui, dentro di lui. -
Io non ho più paura. Violenza: intuire per reagire
Il volume collettaneo ""Io non ho più paura"""" vuole rappresentare un utile strumento per quanti sono stati, sono o potranno risultare vittime di qualsiasi forma di violenza fisica e psicologica, economica e sessuale, in particolare di quello che oggi viene definito """"stalking"""". Sul fenomeno e le sue cause gli autori, esperti nel campo della criminologia o della psicologia, non vogliono proporre nuove analisi, né indurre giustificazioni, né ancora invogliare a riflessioni e considerazioni e poi proporre rimedi o suggerimenti. Semmai, ci guidano in un percorso totalmente diverso: andare nel profondo e alle radici stesse della violenza in un religioso silenzio, anatomizzando il fenomeno per riequilibrare situazioni di disagio, incertezze e malesseri personali. """"Capire per reagire"""" è una terapia che certo non evita di essere vittime, ma può trasmettere, a seconda dei casi, quella fiducia ed energia necessarie e sufficienti per contrastare forme di """"dominio e potere""""."" -
Raccontare la scienza
La frattura tra tecnica e scienza, da una parte, e la cultura umanistica dall'altra, sono un solco tipicamente italiano, di derivazione crociana. Questa raccolta di scritti di Domenico Ribatti, che si è adoperato per abbattere questa barriera, si propone di fornire al lettore spunti di riflessione e di ulteriori approfondimenti su temi cruciali che interessano le neuroscienze e i suoi protagonisti, la teoria dell'evoluzione, maestri e luoghi della fisica del Novecento. Sullo sfondo si muovono le grandi questioni ancora insolute e aperte della ricerca biomedica, che postulano sfide all'etica e nuove conquiste delle scienze. Il volume si chiude con nove testi incentrati sulle relazioni che intercorrono tra la medicina, le scienze naturali e le loro narrazioni.