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I cento volti di Napoli. Ediz. illustrata
Volume dedicato alle tipizzazioni caratteriali del cittadino partenopeo, che l'italo-svizzero ma di origini napoletane Francesco de Bourcard ha cercato di immortalare alla fine del XIX secolo con l'aiuto di numerosi artisti ""oriundi"""". Egli sostiene che la qualità più spiccata del napoletano sia quella dell'arte di arrangiarsi, in qualunque situazione si trovi, in particolare in una città speciale come Napoli. Un libro che ci trasporta in questa zona d'Italia, i cui volti ne descrivono l'essenza meglio di qualsiasi parola."" -
Controguerriglia. La 2ª armata italiana e l'occupazione dei Balcani 1941-1943
È poco ricordato, ma l'occupazione e le operazioni controguerriglia in Balcania, come erano ufficialmente designati i territori ex jugoslavi, costituirono indubbiamente il più importante sforzo bellico del Regio Esercito nella seconda guerra mondiale: 24 divisioni e tre brigate costiere svolsero compiti di occupazione e di controinsorgenza in Balcania: per confronto nel 1940, in Libia c'erano 14 divisioni, nella terza battaglia di El Alamein dell'ottobre 1942 otto divisioni, quattordici sul fronte greco-albanese erano schierate 14 divisioni; l'Armata Italiana in Russia inquadrava 10 divisioni. Il fronte balcanico fu il più difficile, caratterizzato da una guerra asimmetrica fatta di continue imboscate, rastrellamenti, stragi, massacri da una parte e dall'altra, fucilazioni, internamenti nei campi per civili come Arbe e Gonars, nel quadro più vasto di una feroce guerra civile di tutti contro tutti: comunisti di Tito, ustasha di Ante Pavelich, cetnici serbi, domobrançi sloveni, lotta caratterizzata da massacri come quello dell'intero III battaglione del 259° Reggimento Murge a Prozor, atrocità anche verso le popolazioni civili in vere e proprie pulizie etniche culminate... -
Volpi, cornacchie, lupi e altre favole. Ediz. illustrata
Credete ancora nelle favole? Non siate timidi, non c'è niente di male. E poi, perché non crederci? Da tempi antichissimi, nel mondo greco, questo genere letterario codificato con la propria dignità e autonomia, è considerato non solo come una serie di storielle in grado di far addormentare i più piccoli, bensì come un vero e proprio racconto che offre modelli comportamentali, spunti filosofici sulle situazioni di vita quotidiana e insegnamenti preziosi. Esopo è da sempre ritenuto all'unanimità il primo e il più grande rappresentante della favola. In passato, tuttavia, molti studiosi avevano avvallato l'ipotesi che Esopo non fosse mai esistito, oppure che sotto il suo nome fossero state raccolte numerose favole provenienti dalle regioni più disparate della Grecia e non solo. Una sorta di caso analogo alla questione omerica o erodotea se vogliamo... Illustrato da un grande artista vittoriano del calibro di Charles Bennett. Età di lettura: da 5 anni. -
Ostfront. Le tattiche della Wehrmacht sul fronte russo, 1941-1945
Lo scopo di questo testo, steso per conto dell'US Army nel 1953 da un gruppo di comandanti di reparto tedeschi veterani del fronte orientale, era di fornire ai comandanti di piccole unità del materiale d'istruzione riguardo il fronte russo durante la seconda guerra mondiale, basato su esperienze del loro stesso livello. Un attento studio degli esempi portati nel testo fornisce molte lezioni sulla tattica, la logistica, le tecniche di combattimento e nel coordinamento delle armi, sull'influenza del terreno e delle condizioni climatiche sulla condotta delle operazioni, e sulla qualità degli uomini e degli ufficiali tedeschi e sovietici che combatterono sul fronte russo, permettendo di gettarvi uno sguardo realmente approfondito. Infatti, per dare ai lettori una conoscenza profonda e dettagliata delle condizioni di vita e di combattimento sul campo di battaglia, lo studio delle azioni delle piccole unità è di maggiore utilità che una conoscenza superficiale delle grandi operazioni, che sono di competenza dei comandanti e degli stati maggiori degli alti comandi. -
Le cingolette britanniche della seconda guerra mondiale. Ediz. illustrata
Il generico termine carrier viene di norma utilizzato per identificare una serie di piccoli veicoli cingolati a cielo aperto, protetti solitamente da una leggera corazzatura, divenuti autentiche 'icone' dell'esercito britannico tra il 1939 e il 1945. Inizialmente destinati ad assicurare opportuna mobilità al fucile mitragliatore Bren, i carriers furono successivamente adattati a ruoli differenti. Prodotti in grandi quantità, questi versatili mezzi ebbero modo di essere impiegati da quasi tutte le nazioni coinvolte nella seconda guerra mondiale. -
Napoleone I. Ediz. illustrata
In occasione del 250º Anniversario della nascita di Napoleone I, abbiamo voluto commemorare l'avvenimento presentando le più gloriose tra le campagne militari dell'Impero, quelle del 1805 e del 1806- 1807, attraverso le parole stesse dell'Imperatore: dai leggendari Bollettini della Grande Armée ai proclami, alle lettere sia quelle ufficiali indirizzate al Senato francese ed ai sovrani nemici ed alleati, sia quelle private dirette a Giuseppina, che ci danno un quadro più intimo e personale di Napoleone in guerra; documenti spesso difficilmente reperibili in italiano qui riuniti per la prima volta. Sfilano in tal modo davanti agli occhi le folgoranti vittorie di Ulm e di Austerlitz, di Jena e di Friedland, ma anche il carnaio di Eylau, la pace di Presburgo, la conquista del Regno di Napoli, il Blocco Continentale e l'incontro con lo zar Alessandro I a Tilsitt. Sono pagine importanti non soltanto dal punto di vista storico ma anche da quello letterario: Leonardo Sciascia ha scritto che se Napoleone non fosse stato Napoleone sarebbe stato Stendhal; e Guido Gerosa: i suoi proclami sono i testi più belli della storia contemporanea... -
I reparti corazzati italiani nei Balcani 1941-1945
Il Regno d'Italia vantava già dal 1912 il possedimento delle isole del Dodecaneso e dal 1926 il protettorato sull'Albania e, con questi presupposti, dopo l'occupazione del Regno di Albania del 1939 e lo scoppio della seconda guerra mondiale l'anno successivo, Mussolini concentrò i suoi sforzi contro la Grecia, iniziando nell'ottobre 1940 una disastrosa campagna militare, che costrinse il Reich tedesco a un massiccio intervento a sostegno delle forze armate italiane nei Balcani. La debolezza militare italiana trasformò così quella che poteva considerarsi per l'Italia una guerra ""parallela"""" per assicurarsi il controllo di Albania, Grecia e Jugoslavia, in una guerra subordinata alla Germania. In questo volume si prende in analisi la storia delle unità corazzate impegnate nei Balcani dal Regio Esercito e, dopo l'8 settembre 1943, dai reparti della Repubblica Sociale, dalle unità tedesche, croate, slovene e dei partigiani, che dopo l'Armistizio poterono fare confluire nelle loro fila larga parte dei mezzi corazzati italiani abbandonati."" -
Fall Weiss. I reparti combattenti SS in Polonia. Settembre 1939
Ottanta anni fa, il 1° settembre 1939, iniziava la seconda guerra mondiale. Le forze tedesche invasero la Polonia per riprendersi i territori perduti dopo la Grande Guerra ed assegnati dalle potenze vincitrici al nuovo Stato polacco. Qualcuno si chiese se fosse stato giusto morire per Danzica, ebbene quella domanda è rimasta ancora senza risposta. Francia e Inghilterra per mantenere la parola data al governo di Varsavia, dichiararono guerra alla Germania, senza però attuare alcuna contromossa militare, lasciando le forze polacche a difendersi da sole, senza alcuna speranza di potersi opporre alla potenza distruttrice della Blitzkrieg tedesca. Verso la metà di settembre, con l?esercito polacco in piena rotta e ormai sconfitto, anche l?Armata Rossa invase la Polonia, con il pretesto di proteggere le minoranze russe nel paese. Una pugnalata alla schiena, autorizzata dal patto Ribbentrop-Molotov dell?agosto precedente. Ma Francia e Inghilterra non dichiararono guerra alla Russia di Stalin. Durante la campagna di Polonia, i reparti combattenti SS parteciparono alle operazioni militari aggregati a varie formazioni dell?esercito regolare, per preciso volere dell?alto comando... -
Felicità superba. Vita e morte nel secondo secolo
Il fantasma di uno storico è rimasto intrappolato tra le rovine di Villa Adriana. Per liberare la sua anima deve raccontare la sua vita nel secolo d'oro dell'impero. Attraverso i suoi racconti il lettore conosce Traiano, Adriano e le persone a loro più vicine: l'Augusta Sabina, il prefetto Setticio e lo sfortunato Antinoo, il favorito di Adriano che diventerà un dio... -
Eylau 1807. L'aquila nella tormenta. Nuova ediz.
La battaglia di Preussisch-Eylau, combattuta in condizioni climatiche estreme, sotto bufere di neve e temperature di molto inferiori allo zero tra la Grande Armée e i russi di Benningsen l'8 febbraio 1807, è stata definita la più epica delle battaglie di Napoleone, quella che vide la carica di cavalleria più grande della storia, guidata da Murat alla testa di oltre diecimila cavalieri, ma anche la più controversa. Per la prima volta, dopo i trionfi di Ulm, Austerlitz e Jena, Napoleone venne fermato: per tutta la giornata la vittoria restò in bilico, e solo a notte fonda la ritirata russa lasciò Napoleone padrone del campo di battaglia; ma sarà necessaria un'altra battaglia a Friedland, quattro mesi dopo, per spingere lo zar Alessandro I a chiedere la pace. Ad Eylau iniziò il crepuscolo del sole sorto sui campi di Austerlitz, un crepuscolo che tinse la neve di un color rosso sangue, foriero di ben più gravi avvenimenti. -
Play the Thirty Years' War 1618-1648. Gioca a Wargame alla Guerra dei 30 anni
Progetto reso possibile dalla grande e bellissima collezione dell'amico Gianpaolo Bistulfi, che in tanti anni di carriera modellistica ha dipinto personalmente migliaia di soldatini. Ora questi soldatini saranno a vostra disposizione per ottenere con poca fatica intere armate di battaglioni di fanti, squadroni di cavalleria, batterie di cannoni, case ed edifici, alberi e tanto altro materiale necessario per creare le scene della vostra battaglia. Spieghiamo inoltre trucchi e modalità per un buon montaggio dei pezzi, così come forniamo le regole ufficiali per giocare a wargame. Il tutto in 50 pagine fitte di centinaia di soldati forniti nella scala standard di 25/28mm che potrete, per solo uso personale, fotocopiare su cartoncino più spesso ed ottenere così armate delle dimensioni desiderate. Quindi cosa aspettate? Indossate le spalline da generale comandante, dotatevi di un capace tavolo, un pratico righello per misurare, un paio di dadi e preparatevi a guidare centinaia o migliaia di armati in epiche e appassionanti battaglie della storia. -
Play the Burgundian Wars 1474-1477. Gioca a Wargame alle guerre borgognone
Progetto reso possibile dalla collezione dell'amico Gianpaolo Bistulfi, che in tanti anni di carriera modellistica ha dipinto personalmente migliaia di soldatini. Ora questi soldatini saranno a vostra disposizione per ottenere con poca fatica intere armate di battaglioni di fanti, squadroni di cavalleria, batterie di cannoni, case ed edifici, alberi e tanto altro materiale necessario per creare le scene della vostra battaglia. Spieghiamo inoltre trucchi e modalità per un buon montaggio dei pezzi, così come forniamo le regole ufficiali per giocare a wargame. Il tutto in 50 pagine fitte di centinaia di soldati forniti nella scala standard di 25/28mm che potrete, per solo uso personale, fotocopiare su cartoncino più spesso e ottenere così armate delle dimensioni desiderate. Quindi cosa aspettate? Indossate le spalline da generale comandante, dotatevi di un capace tavolo, un pratico righello per misurare, un paio di dadi e preparatevi a guidare centinaia o migliaia di armati in epiche e appassionanti battaglie della storia. -
I valdesi in armi
Tra il 1655 e il 1686, contro i valdesi si scatenarono ondate di persecuzioni, a cui opposero una caparbia resistenza all'interno dei territori in cui si erano insediati, che ormai andavano oltre quelli originariamente permessi dalla pace di Cavour. La resistenza si configurò come una serie intermittente di guerre civili, con esiti altalenanti per i valdesi. L'ultima persecuzione, quella del 1686, causò la diaspora di migliaia di valdesi verso i paesi protestanti in Svizzera, Germania e Olanda. Le ostilità ripresero nel 1689, quando i valdesi costituito un nuovo esercito sotto la guida del pastore Enrico Arnaud e organizzarono il cosiddetto ""Glorioso Rimpatrio"""", il ritorno dei valdesi nelle valli. La lotta valdese per la riconquista delle loro valli alla fine risultò tanto determinata ed efficace da convincere Vittorio Amedeo II, il duca di Savoia, a concedergli definitivamente una certa forma di libertà religiosa e a reintegrarli come sudditi all'interno del Ducato di Savoia, in cambio del loro aiuto militare durante la guerra della Grande Alleanza (1689-1698), sia pure continuando a mantenere le valli in una condizione di ghetto. La rivoluzione francese prima e Napoleone poi..."" -
Mentana 1867. La disfatta di Garibaldi
Nel 1867 Garibaldi era considerato uno dei migliori generali europei. I risultati ottenuti nella disperata difesa di Roma del 1848-49 e la ritirata da manuale da lui effettuata, la campagna del 1859 alla testa dei Cacciatori delle Alpi, la conquista della Sicilia e dell'Italia Meridionale nel 1860-61 con le vittorie di Caloma o morte. Cinque anni dopo esser stato fermato dai soldati regi all'Aspromonte, un anno dopo aver battutogli Austriaci in Trentino nell'unico successo italiano nella Terza guerra di Indipendenza, nel 1867 Garibaldi condusse in condizioni quasi disperate, con truppe raccogliticce e scarsamente armate insieme ad un piccolo nucleo di Camicie rosse veterane la campagna dell'Agro Romano, dove, dopo il successo di Monterotondo ed esser arrivato a due km dalle mura di Roma, avrebbe subito a Mentana la sua prima disfatta. -
La San Marco sulla Linea Gotica
In questo libro si descrivono le operazioni militari della Divisione Fanteria di Marina ""San Marco"""" della RSI sulla Linea Gotica nei settori della Garfagnana e dell'Abetone. I fatti sono ricostruiti giorno per giorno attraverso la pubblicazione dei diari di guerra delle due unità, integrati con documenti e testimonianze di veterani, fornendo così al lettore un quadro dei durissimi combattimenti nell'inverno 1944-1945, che videro i Marò della """"San Marco"""" tenere testa con apprezzabile efficienza militare alle superiori forze Alleate. Il volume presenta inoltre foto, disegni a colori, ordini di battaglia."" -
Milizia difesa territoriale e guardie civiche nell'O.Z.A.K. 1943-1945
Con la proclamazione dell'Armistizio, tutto il territorio che comprendeva le Province del Friuli-Venezia Giulia, la Provincia di Lubiana e l'Istria, considerato di vitale importanza per le linee di comunicazione e per il rifornimento dell'esercito tedesco in Italia, di fatto assorbito dal Reich, sotto la forma giurisdizionale della cosiddetta Zona di operazioni del Litorale Adriatico. Il governo della R.S.I. tentò di ristabilire la propria autorità nell'O.Z.A.K. anche in ambito militare, ma l'ingerenza tedesca fu sempre feroce. Fu impedito alle ricostituite Legioni della M.V.S.N. di confluire nella G.N.R. ed i tedeschi imposero a queste unità la denominazione di Milizia Difesa Territoriale (M.D.T.), formalmente parte della G.N.R., ma nella realtà autonoma. LA M.D.T. si configurò come ""Landschutz"""", cioè una unità di difesa del territorio. Parallelamente il Prefetto Coceani ed il Podestà Pagnini promossero la costituzione di un'unità di autodifesa, la Guardia Civica, a Trieste, esempio seguito in altre città della regione."" -
Le Waffen SS germaniche sul fronte italiano. Le divisioni «Reichsführer» e «Karstjäger»
La campagna d'Italia, durante la Seconda guerra mondiale, vide diverse formazioni combattenti dell'esercito tedesco, dalla Wehrmacht alla Luftwaffe, tra queste vi furono anche reparti delle Waffen SS o SS combattenti che affiancavano reparti della SS Polizei e dei servizi dell'intelligence germanica. Nell'estate del 1943 le Waffen SS in Italia erano presenti solo con la Sturmbrigade ""Reichsführer"""", dislocata a presidio della Corsica. La """"Reichsführer"""" sarà l'unica unità delle Waffen SS a combattere in Italia fino a quando, all'inizio del 1944, sarà affiancata dalla 29° divisione SS """"Italien"""", formata da soldati italiani coadiuvati da ufficiali tedeschi delle SS, a cui si aggiunse la 24° divisone SS """"Karstjäger"""", una unità di montagna che si troverà coinvolta tra le montagne della Jugoslavia e dell'Italia orientale nella guerriglia contro i partigiani."" -
Aeronautica nazionale repubblicana A.N.R. 1943-1945
In questo libro l'autore descrive al meglio l'organizzazione e la storia dell'Aeronautica Militare Italiana che dopo l'armistizio nel 1943 rimase sotto il comando di Benito Mussolini e alleato della Germania: l'Aeronautica Nazionale Repubblicana (A.N.R). Lo studio parte dal suo fondatore il tenente colonnello Ernesto Botto, con il ritorno di oltre 1.000 aerei italiani sequestrati dalla Luftwaffe dopo l'armistizio cui si aggiunsero poi molti aerei tedeschi come i Bf109. Gruppi di caccia, gruppi di bombardieri, trasporti, ecc. Capitoli tutti descritti in ordine cronologico per quanto riguarda la loro storia e operazioni dalla fine del 1943 ad aprile 1945. Diverse mappe a colori, foto di assi italiani e dei loro aerei. Otto profili molto dettagliati compongono il libro. -
Le guerre hussite. Nuova ediz.. Vol. 1
Le guerre contro gli Hussiti furono una serie di guerre di religione contro gli eretici Hussiti, avvenute a più riprese nell'arco di un quindicennio dal 1419 al 1434. L'episodio iniziale, il casus belli, fu offerto dalla prima defenestrazione di Praga nel luglio 1419, quando la fazione taborita, condotta da Jan Troznowski detto Zizka, il condottiero cieco da un occhio, defenestrò sette magistrati del re Venceslao IV (1378-1419), detto il Pigro, che si rifiutavano di rilasciare alcuni loro compagni: i giudici morirono infilzati dalle lance dei soldati che aspettavano sotto le finestre. Un mese dopo morì anche re Venceslao, e il suo fratellastro Sigismondo di Lussemburgo (che aveva avallato l'esecuzione del leader hussita Jan Hus a Costanza), re di Germania dal 1410, si proclamò re di Boemia e la invase con il suo esercito nel marzo dell'anno successivo, in virtù di una bolla papale emanata da Martino V, che dichiarava scomunicati tutti gli Hussiti e indiceva una crociata contro di essi. La crociata fu una disfatta completa per Sigismondo, ripetutamente sconfitto nel corso del 1420 dagli Hussiti di Zizka, che dimostrò di ben meritare la sua fama di comandante. -
Le guerre hussite. Nuova ediz.. Vol. 2
Le guerre contro gli Hussiti furono una serie di guerre di religione contro gli eretici Hussiti, avvenute a più riprese nell'arco di un quindicennio dal 1419 al 1434. L'episodio iniziale, il casus belli, fu offerto dalla prima defenestrazione di Praga nel luglio 1419, quando la fazione taborita, condotta da Jan Troznowski detto Zizka, il condottiero cieco da un occhio, defenestrò sette magistrati del re Venceslao IV (1378-1419), detto il Pigro, che si rifiutavano di rilasciare alcuni loro compagni: i giudici morirono infilzati dalle lance dei soldati che aspettavano sotto le finestre.Un mese dopo morì anche re Venceslao, e il suo fratellastro Sigismondo di Lussemburgo (che aveva avallato l'esecuzione del leader hussita Jan Hus a Costanza), re di Germania dal 1410, si proclamò re di Boemia e la invase con il suo esercito nel marzo dell'anno successivo, in virtù di una bolla papale emanata da Martino V, che dichiarava scomunicati tutti gli Hussiti e indiceva una crociata contro di essi. La crociata fu una disfatta completa per Sigismondo, ripetutamente sconfitto nel corso del 1420 dagli Hussiti di Zizka, che dimostrò di ben meritare la sua fama di comandante.