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Diavoli bianchi! Il battaglione Alpini sciatori «Monte Cervino» 1941-1943
Il battaglione Alpini Sciatori Monte Cervino costituisce sicuramente un'eccezione nel non esaltante quadro delle Forze Armate italiane nella Seconda Guerra Mondiale. Formato da personale di altissima specializzazione - maestri di sci e guide alpine - provenienti dalla Scuola Alpina di Aosta il battaglione ricevette un equipaggiamento decisamente superiore a quello degli altri militari italiani: dalle tute mimetiche agli scarponi con la suola in gomma isolante vibram sino al numero di fucili mitragliatori MAB 38 distribuiti in misura senza paragoni rispetto agli altri reparti. Soprannominati dai sovietici Satanas Bielij ""diavoli bianchi"""" per le loro tute invernali, gli Alpini del Cervino appartennero orgogliosamente al miglior reparto del Regio Esercito, ed il più decorato in rapporto alla propria forza: 4 medaglie d'Oro, 43 d'Argento, 69 di Bronzo, 81 Croci di Guerra; e può essere considerate il miglior reparto da montagna non soltanto degli eserciti dell'Asse ma con ogni probabilità del mondo durante il conflitto mondiale..."" -
Gli ultimi re di Sparta
Quale fu la fine di Sparta? Reggendosi sulla diarchia degli Agiadi e degli Europontidi, Sparta aveva compiuto le sue più celebri imprese; ma sul finire del III secolo, passioni e tradimenti avevano leso alla radice l'alleanza tra le stirpi, principiandone l'inesorabile, distruttivo e conflagrante epilogo. Questo saggio ricostruisce le vicende degli ultimi re di Sparta, personalità complesse e controverse, attraverso una minuziosa indagine di fonti antiche, tra cui Polibio, Plutarco, Livio e Pausania. Il periodo preso in considerazione si dilata dal 309 a.C. al 146 a.C., ovvero dalla salita al trono Agiade di Sparta di re Areo I - passando per l'assedio di Sparta da parte del re dell'Epiro Pirro e dello stesso Spartiata Cleonimo del 272, per le riforme di re Agide IV e Cleomene III, per la fatale battaglie di Sellasia del 222 - e giungendo alle battaglie di Pidna (168) e di Corinto (146), con la successiva consacrazione del dominio romano su tutta la Grecia. Martine Chantal Fantuzzi conduce una serrata ricostruzione storica, attraverso circa due secoli, dell'epopea finale di Sparta nell'ellenismo. Perdendo l'equilibrio della diarchia, guidata da re e tiranni, nocchieri... -
Il gruppo di combattimento Legnano
La divisione di fanteria ""Legnano"""" può essere giustamente considerata come il nucleo originario dell'esercito italiano cobelligerante poiché fu incaricata di costituire il """"Primo Raggruppamento Motorizzato"""", reparto che ricevette il battesimo del fuoco a Montelungo l'8 dicembre 1943. Cinque mesi dopo il piccolo contingente fu ampliato grazie all'afflusso di altre unità e mutò la propria denominazione in """"Corpo Italiano di Liberazione"""". Nel settembre 1944 furono creati sei Gruppi di Combattimento equipaggiati con armamenti e materiali forniti dagli Alleati. Il 23 marzo 1945, il Gruppo di Combattimento """"Legnano"""", erede della omonima divisione e agli ordini del generale Umberto Utili, assunse la responsabilità del settore della Valle dell'Idice per poi prendere parte alla liberazione di Bologna e ad altri combattimenti, l'ultimo dei quali ebbe luogo in Val Sabbia il 2 maggio 1945."" -
La sposa dei ghiacci. Tragedia in V atti
La Sposa dei Ghiacci è una tragedia basata sulla dicotomia dello scontro tra amore e potere, purezza e slealtà, speranza e disillusione, ove l'infedeltà diviene purezza e la purezza morte. Il principe Ruggero disprezza l'amore in nome del potere e, consigliato dalla misteriosa Dama Velata, sposa la principessa Esteria, figlia del Re dei Ghiacci, poichè-si dice- senza cuore, e quindi esente dai rischi dell'amore. Esteria tuttavia è ""Non donna senza cuore, ma dal cuore di ghiaccio. E quando quei si spezza non reca a lei dolore, ma, impercettibilmente, muore"""". Come il ghiaccio è tanto gelido quanto facilmente condannato a sciogliersi se toccato dal fuoco, così Esteria è capace solo d'amare o soffrire ardentemente: quando il cuore di ghiaccio di Esteria conoscerà l'amore sincero di Gherardo, Ruggero, che nel frattempo combatte una guerra per il potere con il cognato Rodolfo, dilaniato dalla gelosia e dall'avidità, soccomberà di fronte alla sua stessa strenua tensione al titanismo. Con La Sposa dei Ghiacci, tragedia classica in versi in V atti, ispirata allo stile di Vittorio Alfieri, Martine Chantal Fantuzzi porta in scena il dramma radicato tra sogno e illusione, fatalità..."" -
Play the Ancient Greek war. Gioca a wargame alle guerre degli antichi Greci. Nuova ediz.
Amore. Predistinazione. Onore. La Tessitrice è una tragedia basata sulla dicotomia tra predestinazione e libero arbitrio. Il destino impera, ma all'uomo è lasciato un margine d'azione: amare. Saprà coglierlo? Predestinazione o libero arbitrio? La Tessitrice s'innamora del proprio Re, ma, scopertane l'identità, si rifiuta di concederglisi, per non far torto alla propria Regina. Mentre sugli ardimentosi cuori dei personaggi incombe, spettrale, la guerra, la Tessitrice, divisa tra Amore e Onore, sceglierà una terza via, quella dell'eroica abnegazione, per dimostrare all'amato la purezza del proprio amore. Sullo sfondo del dramma, dell'ardimento, della speranza e dei sogni infranti, imperano le tre arcaiche tessitrici, le parche, che ammoniscono la Tessitrice su quel destin da lei forse scelto o da lei, forse subito. Dopo La Sposa dei Ghiacchi, sempre ispirandosi allo stile di Vittorio Alfieri, Martine Chantal Fantuzzi, con La Tessitrice porta in scena la drammatica dicotomia tra predestinazione e libero arbitrio, amore e virtù. -
La storia del radar in Italia prima e durante la guerra 1940-1945
"Basandomi su un mio grosso Saggio già pubblicato nel 1995 nel Bollettino d'Archivio dell'Ufficio Storico della Marina Militare, ho raccolto molti nuovi dati e trovato nuove fonti, alla fine ho portato a termine questo nuovo Saggio, che risulta quindi molto aggiornato. In tal modo, sulla base di nuovi documenti in mio possesso, e dalle notizie riportate in nuove e attendibili pubblicazioni, ho sistemato tutti gli aggiornamenti che, dopo ventiquattro anni dal primo testo sulla difficile realizzazione del radar in Italia per scopi bellici durante la seconda guerra mondiale""""." -
Donare non impoverisce. Le mille storie del Nido
Mi piace descrivere la storia del Nido come un viaggio emozionante e ricco di colpi di scena, che attraversa i mutamenti del tempo e della storia; un viaggio che nasce da un'idea, da un desiderio intenso, da una visione, dal sogno di Isa Broggi, la nostra Mamma Isa. La mamma di chi una mamma non l'aveva, dedica tutta se stessa, il suo impegno, le sue risorse alla realizzazione di questo viaggio, questo grande desiderio: dare un futuro ai bambini figli di mamme carcerate, figli abbandonati, figli di famiglie in gravi difficoltà. Come in tutti i viaggi incontra altri viaggiatori, che decidono di deviare i loro percorsi per starle accanto e condividere con lei una parte di questa storia, dandole aiuti concreti, supporto quando necessario, amicizia vera. Grazie a questi pellegrini, il viaggio di Isa non termina con la sua scomparsa prematura, ma prosegue. Negli anni modifica la sua meta, si adegua ai tempi e tanto peregrinare oggi serve ad aiutare le madri in difficoltà, perché i loro bambini possano sempre godere della spensieratezza che ogni bambino merita. -
Den Norske Legion
In questo libro viene analizzata e raccontata la storia della Legione Norvegese che, a cavallo del 1942 e 1943 è impegnata in una guerra di posizione sul fronte di Leningrado e cerca di difendersi dai continui attacchi sovietici. Inoltre i volontari sono mandati a svolgere pericolose missioni esplorative in territorio nemico che lasciano dietro di sé numerosi morti e feriti. A corniciare la vicenda è presente un'ingente quantità di materiale iconografico inedito, recuperato dal libro 'Legionsminner'. -
La Landschutz del Litorale Adriatico. Ediz. illustrata
Dopo l'Armistizio e la conseguente occupazione tedesca delle regioni giuliane, di fatto annesse al Reich tedesco con la creazione della Zona di Operazioni del Litorale Adriatico, le autorità militari germaniche decretarono la costituzione di reparti di autodifesa territoriale, formati da cittadini italiani, sloveni e croati, da affiancare alle unità tedesche nella lotta al fenomeno partigiano. Si organizzò così la Landschutz, un corpo a base etnica, che doveva ""contribuire al mantenimento dell'ordine e della sicurezza"""", che fu formalmente costituita dal Supremo Commissario Rainer il 1° ottobre 1943. Nel variegato panorama dei reparti creati nel corso della guerra con personale non tedesco, non si è mai data sufficiente rilevanza a queste piccole unità di Difesa Territoriale e questo volume cerca di fornire un'analisi quanto più possibile approfondita della vita della Landschutz."" -
Il maestro cieco
Nella Germania di Hitler la vita di un artista viene stravolta. Il suo piano per riscattarsi lo trascinerà nel turbine di potere e depravazione che opprime Monaco nella fine degli anni Trenta, avvicinandolo ancora di più a quel mondo di personaggi inebriati dalla potenza al quale voleva sfuggire. Il tenente dell'esercito Elias Schaefer, ammaliato dal sogno nazista, sarà l'anello che lo legherà alle follie del regime e ai suoi artefici. Soffocato dalle richieste dell'ufficiale, sopraffatto dagli effetti inaspettati del suo stesso stratagemma, Thomas Winkler, artista pubblicitario del Terzo Reich, ad un passo dal baratro vedrà una possibilità di salvezza proprio in quella perdizione che affascina e soffoca allo stesso tempo gli uomini ispirati dal Fuhrer. -
Comandante di panzer
Le memorie del colonnello Hans von Luck, negli anni 1939-1945. Lucido racconto, assai dettagliato di un comandante di panzer tedesco presente su tutti i principali teatri operativi del conflitto, sempre in posizione da protagonista ed accanto a un generale di fama come Rommel. Il suo episodio più noto avvenne dopo lo sbarco in Normandia, quando il suo reparto fu integrato da unità corazzate, esploranti, d'artiglieria e controcarro, formando il Kampfgruppe von Luck, impiegato nei punti focali del fronte: contro i parà inglesi sull'Orne, nella difesa di Caen, durante l'Operazione Goodwood e infine nella sacca di Falaise, dove von Luck condusse verso la salvezza i resti della 21a Panzer-Division, prendendo il comando della Divisione. Per queste azioni, fu decorato della prestigiosa Ritterkreuz des Eisernes Kreuz l'8 agosto 1944. Catturato infine dai sovietici ad Halbe nell'aprile 1945, fu internato in un Gulag per cinque lunghi anni. Tornato finalmente in Germania, divenne un uomo d'affari di successo, rimanendo vicino alle associazioni veterani delle sue unità e conducendo numerose conferenze e studi sui campi di battaglia per gli ufficiali dell'US Army e della NATO. -
I vichinghi in Italia. Ediz. illustrata
Sui vichinghi, i leggendari guerrieri scandinavi dell'alto Medioevo, esiste una vastissima letteratura, che copre ogni aspetto della vita e della storia dei popoli scandinavi dall'VIII al X secolo dopo Cristo. Meno conosciuto è il fatto che anche l'Italia venne toccata da guerrieri norreni: sia come pirati che come mercenari componenti la Guardia imperiale degli imperatori bizantini, i Variaghi. Dal sacco di Luni, Pisa e Fiesole ad opera dei Vichinghi di Hastein e Bjorn Ragnarsson nell'860- 861 alle imprese del futuro re di Norvegia Harald Hardrada e della Guardia Variega in Sicilia e nel Meridione, in questo libro per la prima volta viene narrata in modo storicamente e filologicamente impeccabile l'epopea italiana degli Uomini del Nord, il cui ricordo è sopravvissuto nelle saghe e nelle iscrizioni runiche, analizzando le testimonianze delle cronache e delle saghe medievali, le iscrizioni runiche sulle stele rinvenute i Svezia che menzionano la Puglia (Langobardia minor) e quelle sul leone del Pireo oggi a Venezia. In appendice sono riportate integralmente le fonti latine, franco- normanne e norrene che trattano del sacco di Luni e Pisa. -
Le Amazzoni. Ediz. illustrata
Le Amazzoni è uno studio delle donne guerriere più famose della storia nei loro vari aspetti, alla scoperta di un mistero che affascina ancora oggi, in cui compaiono personaggi leggendari come Eracle e Melanippe, Teseo e Ippolita, Achille e Pantasilea, Enea e Camilla, ma anche realmente esistiti come Amarge, la regina sarmata la cui tomba ha fornito un ricchissimo corredo. Una rigorosa indagine sull'origine di uno dei miti più potenti dell'immaginario antico e moderno, che analizza i ritrovamenti archeologici dei popoli delle steppe, ma anche del mondo etrusco-romano, che illuminano la realtà storica da cui nacque la leggenda delle Amazzoni antianerai, ""assassine di uomini"""", cercando di scoprire chi fossero nella realtà le guerriere delle steppe, la loro vita quotidiana, e quanto della loro eredità sia sorprendentemente sopravvissuto sino ad oggi nel Caucaso e nelle steppe dell'Ucraina e della Russia."" -
Raid nell'Oceano Indiano 5-9 aprile 1942
Il raid giapponese nell'Oceano Indiano fu eseguito solo pochi mesi dopo la grande vittoria di Pearl Harbor nella prima parte di Aprile1942 dalla 1ª Flotta aerea del viceammiraglio Ch?ichi Nagumo (reduce dalla vittoria nella Hawaii) e da parte della 2ª Flotta del viceammiraglio Nobutake Kond? il quale era al comando dell'operazione, nel Golfo del Bengala e contro l'isola di Ceylon, per affrontare e sconfiggere le deboli difese britanniche nella regione e in particolare distruggere le forze navali alleate raggruppate nella Eastern Fleet. L'offensiva ottenne un tale successo, da essere definito un massacro per le forze inglesi nella zona. Esso dimostrò la schiacciante superiorità delle forze aeree giapponesi della Marina Imperiale, scatenando grandi preoccupazioni nei comandi militari e anche nella dirigenza politica alleata, ma per fortuna degli alleati non si trasformò in una reale strategia di invasione dell'India. La flotta inglese e le difese di Ceylon subirono enormi perdite e la Eastern Fleet fu costretta a ripiegare addirittura sulla costa africana, ma già a metà aprile le portaerei di Nagumo abbandonarono l'Oceano Indiano e ritornarono nel Pacifico in vista di... -
Le ultime battaglie degli Ostrogoti
Morto il grande Teodorico nel 526, il Regno Ostrogoto cadde in preda a contese successorie che offrirono il pretesto all'imperatore bizantino Giustiniano di poter intervenire in Italia nel 535 allo scopo di restaurare una situazione che riportasse la penisola in ambito ""romano"""". Belisario fu il primo grande generale bizantino mandato a cercare di recuperare l'Italia. Questi vinse su tutti i campi fino all'avvento di Baduila detto Totila che a partire dal 541 invertì la tendenza riportando gli ostrogoti alla riscossa. Alla fine, Giustiniano, mandò in Italia un nuovo generale: Narsete. Un uomo già molto vecchio ma invero assai abile e capace che riuscì a portare lo scontro in campo aperto contro il nemico ostrogoto nella grande battaglia di Tagina, l'attuale Gualdo Tadino riportando una vittoria schiacciante. A peggiorare le cose per gli ostrogoti, nella battaglia trovò la morte il grande re Totila. Il nuovo re ostrogoto, Teia non si diede per vinto e rimesso in piedi un forte esercito nel 553 cercò e trovò un nuovo scontro ai Monti Lattari presso il Vesuvio- Gli ostrogoti furono nuovamente pesantemente sconfitti e anche re Teia morì in battaglia. Questa sconfitta segnò la fine..."" -
Le Fiamme Rosse del 31° Reggimento carristi
Questo volume ripercorre le vicende storiche di una delle più importanti unità corazzate italiane, il 31° Reggimento Carri, dalla sua costituzione a Siena il 15 luglio 1937 sino alla sua frettolosa soppressione il 10 gennaio 2020, con un particolare approfondimento delle operazioni svolte durante la Seconda Guerra Mondiale da questa indomita e onnipresente unità dei Carristi. Senza tema di smentita, il suo prestigioso passato e il suo eccezionale Albo d'Onore - 388 ricompense individuali al Valor Militare in cinque anni di guerra combattuta ininterrottamente e contemporaneamente su sei fronti diversi- lo rendono una delle unità simbolo del carrismo italiano non solo per le sue vicende di guerra ma anche perché, assieme al 132° carri, è stata l'unità più longeva della Specialità di cui seppe conservare sempre intatti i caratteri più puri, senza mai cedere ad alcuna contaminazione. -
Villers-Bocage: 13 giugno 1944
Quella giornata del 13 giugno 1944 in meno di un'ora almeno dodici tank, quattordici veicoli corazzati, due cannoni e una scout carrier vengono distrutti da un solo carro armato. È l'eclatante impresa di Michael Wittmann, il più celebre comandante di panzer del secondo conflitto mondiale. Un'impresa clamorosa che galvanizzò persino Hitler che infatti consegnò all'ufficiale tedesco la Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia e Spade, la massima onorificenza a cui un comandante di carri potesse aspirare. Tuttavia, Villers-Bocage sarebbe stata la sua ultima impresa, ma certamente la più sensazionale. Wittmann, noto in patria come il "" Barone nero"""" entra nella leggenda! Un libro imperdibile: 101 foto quasi tutte a colori, 8 mappe e schemi 3D, 5 tavole grafiche..."" -
I reparti corazzati del Regio Esercito e l'Armistizio
L'Armistizio dell'8 settembre 1943 colse i reparti corazzati italiani, sia dei Carristi che della Cavalleria, disseminati non solo sul territorio nazionale, ma anche all'estero. Similmente a quanto successo per tutte le Forze Armate, nemmeno essi passarono immuni la tempesta che si era scatenata ed anche da parte di queste unità le reazioni al tragico annuncio di Badoglio furono le più disparate. Attraverso una analisi puntuale, nelle pagine di questo libro si analizzerà come si comportarono i reparti corazzati in quei tragici momenti, in una sintesi che sino ad ora non è stata mai proposta. I reparti che si opposero agli attacchi portati dai tedeschi, benché in affanno per quanti riguarda gli armamenti, combatterono per motivi di disperazione, in una guerra ormai perduta, e per una punta di orgoglio militare. Per questo motivo è doveroso ripercorrere le vicende di quelle giornate, per rendere in giusto omaggio ai caduti e a tutti coloro che fecero fino in fondo il loro dovere. Questo primo volume affronta, in modo particolare, gli eventi che portarono i tentativi di difesa della città di Roma, presso la quale si trovavano, alla vigilia dell'Armistizio molte unità di Carristi... -
Giarabub 1941. Un'oasi, una battaglia, una leggenda
La sconfitta subita in Egitto e Cirenaica dall'esercito del Maresciallo Rodolfo Graziani, culminata nell'annientamento della 10a Armata nel febbraio del 1941, costituisce la più grave disfatta dell'esercito italiano nel corso della propria storia, peggiore anche di quella avvenuta il 24 ottobre 1917 e passata alla storia con il nome di battaglia di Caporetto. Ma, come dopo Caporetto, non mancarono durante la ritirata episodi eroici, come a Pozzuolo del Friuli, così anche in Cirenaica si ebbe un episodio che in tanto sfacelo salvò l'onore del soldato italiano: la difesa di Giarabub. Nel presidio di Giarabub, un oasi isolata nel deserto libico, a dispetto della totale mancanza di rifornimenti e rinforzi, una guarnigione di 1350 nazionali, appoggiati solo per pochi mesi da ottocento sahariani libici, guidati da un comandante di grande carisma, in grado di motivare i propri uomini, riuscì a resistere per quattro mesi a truppe scelte come quelle australiane ed unità di elite del Long Range Desert Group, respingendo gli appelli alla resa e combattendo sino all'esaurimento delle munizioni. Un episodio marginale nel quadro della guerra in Africa Settentrionale, certo, ma degno di... -
Africa Orientale Italiana 1940-1941
La guerra combattuta nell'Africa Orientale Italiana e nei territori confinanti è l'unico teatro operativo della Seconda Guerra Mondiale in cui in Regno d'Italia abbia operato senza l'intervento dell'alleato germanico. Già questo giustificherebbe un interesse ben maggiore di quello che solitamente viene dedicato alla guerra combattuta tra italiani e gli eserciti del Commonwealth- cui si aggiunsero irregolari etiopici, unità della Francia degaullista e del Belgio- nel Corno d'Africa. Le operazioni belliche sono trattate dettagliatamente, con un ampio uso di cartine per meglio seguirne lo sviluppo, approfondendo la conquista del British Somaliland, l'offensiva britannica e le battaglie di Cassala, Agordat e Cheren, la conquista britannica della Somalia e di Addis Abeba, la resistenza del Duca d'Aosta nel ridotto dell'Amba Alagi, il ruolo di Orde Wingate e della resistenza etiopica, l'estrema eroica resistenza del ridotto di Gondar, con Uolchefit e Culquabert, dove Carabinieri, zaptié e Camicie Nere scrissero l'ultima pagina della storia dell'effimero impero mussoliniano. Infine si parlerà di argomenti meno noti quali le operazioni navali, la resistenza italiana dopo l'invasione...