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Africando
Il progetto di Africando nasce come un diario di viaggio online: sul sito www.ektglobe.com sono state pubblicate, a scadenza bisettimanale, le mail che la Dottoressa-autrice inviava agli amici durante la propria permanenza nel Continente Nero. Il successo di questa iniziativa ha spinto la casa editrice Ekt Edikit a farne una pubblicazione cartacea. ""Africando racconta ai lettori quello che la Farnesina non dice"""", come ha dichiarato Marianna. Il tutto è affrontato in chiave semiseria: l'esperienza burkinabè è narrata giorno dopo giorno attraverso le avventure dell'autrice-protagonista e dei suoi compagni di viaggio. Quello che emerge dalle pagine del libro è la cronaca quotidiana di un'esperienza formativa e lavorativa profonda, in un Paese tanto lontano quanto affascinante."" -
Il tempo di una fermata. Appunti e spunti da un'isola chiamata Formentera
"Una fermata di bus, di metro; una fermata per un incontro fugace ma sufficiente, quel che basta per conoscere il contorno di una storia, il tempo necessario per stufarsi o incuriosirsi, per uno schizzo rapido di un uomo, per un ritratto scritto di una donna; il tempo di una fermata, di una canzone, di un tramonto, il tempo di innamorarsi. Perché con la luna o il sole, quando regna l'oscurità o alle prime luci del mattino a Formentera c'è qualcuno che vuole essere raccontato."""" Il viaggio di Laura parte da qui, da Formentera, ma non è solo un viaggio attraverso i luoghi, è soprattutto una ricerca attraverso le persone e attraverso la vita. Il tempo di una fermata è il momento di una riflessione sul mondo e su noi stessi, sull'essere umano e sul suo destino." -
Se le parole fossero musica
"Se le parole fossero musica"""" è una porta per altre realtà. Come quando si mettono gli auricolari, si accende la musica e il mondo intorno a noi si spegne. Dieci racconti ispirati e intimamente legati alle canzoni del gruppo islandese Sigur Rós. Dieci racconti poetici, in sintonia con l'immaginario evocativo tipico della loro musica. Dieci racconti per viaggiare a briglia sciolta attraverso la musica, paesaggi nordici e sirene, amori e grandi amicizie." -
Il «sistema» cervello e l'apprendimento musicale del bambino
Formare la mente musicale attraverso la pratica musicale: è il pensiero cardine che permea l'Orff-Schulwerk Italiano. La letteratura neuroscientifica sul cervello musicale ci fornisce nuove evidenze su come l'esperienza musicale sia un complesso fenomeno multisensoriale che richiede la compartecipazione di moltissime funzioni cognitive. Per strutturare un intervento didattico orientato a uno sviluppo globale delle attitudini musicali dei bambini è indispensabile comprendere i processi che le loro menti musicali mettono in atto istintivamente, se immerse in un ambiente sonoro creativo plastico e modellabile. Questo volume nasce dal dialogo tra Giovanni Piazza, autore della rielaborazione italiana dell'Orff-Schulwerk, e Silvia Cucchi, musicista, Ph.D. in neuroscienze cognitive. Ricco di esempi pedagogico-musicali, di interpretazioni neuroscientifiche e corroborato da costanti confronti con le pratiche didattiche dell'Orff Schulwerk Italiano, il libro propone un itinerario guidato attraverso le raffinate operazioni mentali che il cervello deve compiere per elaborare uno stimolo musicale. -
Tornava una rondine al tetto
Questo è il racconto dello smarrimento di una donna che ha perso in modo violento l'uomo che amava. Separati da appena 10 chilometri, lei e il marito non hanno potuto stare vicini nel momento più difficile, costretti all'isolamento da un virus. Questo racconto è un grido di dolore, ma nello stesso tempo un inno all'amore. Un omaggio a una persona che in tanti hanno imparato ad apprezzare come medico e che Daniela ha amato di un amore immenso, totale. ""La vita mi ha dato tanto, un grande amore, una famiglia, un lavoro che mi ha appassionato... ma non mi ha preparato a un dolore così esagerato."""""" -
Viaggio al termine della notte
25 racconti, 25 sperimentazioni linguistiche e narrative dell'autore, che si diverte a catapultare il lettore in contesti, situazioni e generi completamente opposti. Così si inizia ad indagare l'oscurità più profonda della mente umana con Grigio piombo, per poi ritrovarsi sotto il sole cocente e splendente delle campagne americane in Château Lafite 1787. Dalla distopia di Fra le stelle, torniamo con i piedi per terra in una realtà per nulla benevola con Vanni l'anarchico. E dagli incubi di Specchio delle mie brame, troviamo a qualche pagina di distanza i sogni di Fai volare gli aquiloni. Un ricettario completo delle capacità narrative di una autore capace di giocare con i generi e con le parole. -
I due Regni. Le Porte di Eshya. Vol. 2
La Città Intera è più forte che mai e Farwel, persa nei suoi oscuri meandri, si accorge a sue spese che non può fronteggiare questo spaventoso colosso da sola. In attesa del momento giusto per agire, continua a servire la Comandante nelle vesti di Asur, non immaginando i pericoli che si celano ad ogni angolo. Intanto, da giovane, ancora prima dell'avvento della Città Funesta, la protagonista sarà costretta ad affrontare le conseguenze del Rito di Drator e del malvagio marchio che la perseguiterà per tutti gli anni a venire. In una morbosa spirale che avvolge il lettore dalla prima all'ultima pagina, continua l'avvincente storia di Farwel e di un Delor devastato dalla guerra civile. -
Corri più che puoi
"Se una persona sta bene in Medio Oriente deve essere un po' originale, ma viene compensata da qualcosa di unico: un guazzabuglio umano di rara bellezza che genera infinite declinazioni di stramberie!"""" A Gerusalemme un'amicizia tra un giovane ebreo ortodosso e un ragazzo arabo non è cosa di tutti i giorni, soprattutto se entrambi i ragazzi nascondono un segreto; di sicuro è una storia appetitosa per una giornalista americana con pochi scrupoli in cerca di uno scoop per fare carriera. Così, mentre imperversa l'ennesimo conflitto tra Israele e la Striscia di Gaza, Baruch e Ibrahim saranno costretti a correre per scappare dai riflettori, dando il via a una serie di avvenimenti che cambieranno per sempre il loro destino e quello delle persone che li circondano, in primis le loro ingombranti e colorite famiglie." -
Come i frutti dell'ippocastano
Riccardo ama la sua vita, divisa tra scuola, casa, dove vive con i genitori e i nonni, e qualche lavoro nei campi. Tutto però viene stravolto quando, in un pomeriggio come tanti altri, nonno Tranquillo cade in un fosso colmo di acqua piovana e si ferisce a una mano. Da quel momento la loro rassicurante quotidianità viene sconvolta da alcuni strani comportamenti del nonno, che sparisce per ore senza lasciare traccia, salvo poi ritornare e dire di essersi trasformato in una farfalla. E questo non sarà che l'inizio. Attraverso le parole di un Riccardo ormai adulto, andremo alla scoperta degli strani eventi accorsi in quella casa di campagna, destreggiandosi tra metamorfosi fantasiose e facendo conoscenza di personaggi tragicomici. Questa è la storia di nonno Tranquillo e della sua famiglia. -
Kimchi, zucchero e veleno
Il percorso emozionale e sensoriale, lungo dieci anni, di Min. Un amore intollerabile e segreto. Un viaggio tra Cina, Giappone e Korea. Tre donne. ""«Sbrigati a trasferirti a Chengdu. Io ti aspetto. Non dimenticare che dobbiamo prendere casa insieme e anche il gatto». Min la seguì con lo sguardo fin oltre la barriera del controllo bagagli, finché una scala mobile in discesa non gli tolse dagli occhi il viso umido di Evan. Rimase ancora un paio di minuti fermo, di fronte alla stessa pianta che poco prima gli aveva offerto spazio per la tumulazione. Dopodiché si girò e si diresse al count 18, quello con la scritta Changchun sul display. Aveva appena buttato via l'ultima possibilità di una vita normale""""."" -
Chissà quanti ne hai visti
Trenta storie di pallone (guai a chiamarlo calcio), raccontate agli avventori di passaggio al Clan de Romualdés, bar gestito da un insospettabile ex giocatore. Il narratore è un vecchio senza nome, curioso juke box che per un bicchiere si schiarisce la voce e mette in moto la memoria. Dal portiere senza un braccio a quello finito dalla nazionale alle rapine in banca, dal mediano che ai Mondiali preferì la pesca alle trote all'attaccante che per dormire perse il Barcellona, fino all'ala che girava con un cigno al guinzaglio. Non mancano i finti giocatori che l'hanno fatta franca, o quelli veri che invece non ebbero la stessa fortuna, vittime di guerre, infortuni o persecuzioni. Perlopiù storie d'amore per il pallone e la bottiglia, le passioni del vecchio narratore. ""Chissà quanti ne hai visti"""" rappresenta l'esordio dell'autore nel mondo dell'editoria e racchiude le sue passioni per i viaggi, il pallone e la gente che ha una storia da raccontare."" -
TinderList
App di incontri, locali per scambisti e auotoironia. Racconti grotteschi, cinici e ironici, animati dalla ricerca di qualcosa che non viene trovato e che si consuma tra le gambe di donne costantemente sbagliate. Il fil rouge che unisce questi racconti è il disagio che traspare dalle persone che vengono descritte. Quasi una ricerca antropologica volta ad evidenziare come spesso si cerchi nel sesso e nelle relazioni qualcosa che compensi altre mancanze. Il tutto fatto ovviamente in primis ridendo, soprattutto di se stessi. -
Tram 12. Gorizia calling
Il Villaggio Gorizia è un quartiere di Baranzate, piccolo comune alle porte di Milano che, dal centro città, si raggiunge col tram 12. Caratterizzato dalla presenza di settantasei etnie differenti, è diventato sinonimo di integrazione, di cultura e rispetto verso l'altro. Una miniera umana di incontri, storie, volti. Seguendo il lavoro di don Paolo Steffano, Maria Elisabetta Ranghetti ci porterà nel cuore pulsante di questa comunità facendocene scoprire i drammi e le gioie come solo la narrativa riesce a fare. Otto racconti, otto finestre sull'animo umano; storie di gioia, di dolore, di vittorie, di sconfitte. Gorizia calling, un quartiere che chiama, un viaggio nel passato delle persone e nel presente di una realtà unica che sa emozionare, far riflettere e camminare in un mondo ricco di passione e vita. -
Halgas
In un futuro non troppo lontano, dopo due rovinose Guerre dell'Acqua insorte a causa dei cambiamenti climatici, la Terra è stata suddivisa in due emisferi: in quello superiore, o desertico, sopravvivono 11 enormi metropoli confederate sotto l'egemonia della più importante di esse, Midland. Qui la popolazione ha ormai sostituito il cellulare con l'IPSE, microchip impiantato sottopelle in grado di svolgere funzioni di comunicazione e di controllo dell'umore, mediante proiezione di un alter-ego. L'emisfero australe invece è quasi totalmente sommerso dalle acque ed è abitato dal misterioso popolo anfibio e antropomorfo degli Halgas, perseguitato in quanto etnia ""non riconosciuta"""". È in questo mondo che la sedicenne Dorotea Spiritalis, innamorata del prof. di lettere Matt Echo, sarà costretta a fuggire da Midland proprio insieme a Matt, a un ragazzo di nome Ta e all'hacker Hamsun, i quali hanno osato disinnescare il loro IPSE e ora rischiano rappresaglie del governo. Saranno guidati dall'inquietante Sciona in fuga verso l'emisfero australe, in un'avventura destinata a sconvolgere l'intero pianeta."" -
Kultur Fabrik Perugia. Ricercare, rilevare, rigenerare l'ex carcere maschile di Perugia
Progetto di una rete di architetture per la cultura nel centro storico di Perugia... -
Piazze del nuovo millennio
Appunti per un possibile viaggio attraverso le piazze. Riflettere sulla piazza significa intrecciare un ragionamento su come si organizza il tessuto urbano e l'architettura degli edifici che si affacciano su questi spazi, analizzando il vuoto e il pieno, con l'occhio dello storico e del critico, avendo la sensibilità per riconoscere le opere dell'artista creatore, nel corso della storia ma anche nel tempo presente. In particolare per le realizzazioni che risalgono ad oggi, sono state evidenziate una serie di proposte che in tutto in mondo ed in particolare in Europa e in Italia sono in grado di testimoniare il modo di progettare per ottenere risultati degni di attenzione e capaci di rappresentare lo spirito del nostro tempo. -
Architettura e paesaggio. Atti del Convegno (Genzano)
Interventi di: Virginio Melaranci, Mario Pisani, Francesco Cellini, Paolo Desideri, Guendalina Salimei, Marco Petreschi, Franco Purini, Antonello Stella, Franco Zagari. -
L' Umbria dal 1861 al 1992. L'Umbria tra Ottocento e Novecento
Questo volume, vuole ricostruire una storia dell'Umbria dal Settecento a oggi. Il volume rimane articolato in tre parti secondo una scansione cronologica che segna le diverse fasi della storia regionale e nazionale e l'evoluzione delle sue classi dirigenti: 1861-1922, 1922-1948 e 1948-1992. In esso sono contiìenute molte note integrative al testo, dati statistici, i risultati delle elezioni politiche generali, provinciali e regionali e oltre trecento schede biografiche riguardanti le maggiori personalità, che contribuiscono a definire la fisionomia, l'identità stessa delle classi dirigenti operanti in Umbria. In appendice, infine, è riportato un ampio quadro nominativo e statistico delle varie componenti della classe dirigente dell'Umbria nel corso dei decenni. -
Fulignu mia
Con una nota di Massimo Maggiolini e un contributo di Piero Lai. Tullio Maggiolini ha dedicato l'intera sua esistenza a lenire, con parole, con azioni, con uno sguardo di solidarietà le persone bisognose di tali cure, anche nello spirito, e questo fin dall'età di tredici anni, garzoncello nella farmacia ospedaliera, in seguito infermiere nel nosocomio folignate. Le sue poesie in lingua natìa, cioè folignate della prima metà del Novecento, rivelano lo spirito scherzoso e generoso nell'elargire finanche un sorriso a chi amava ascoltarlo o leggerlo; numerosi i componimenti indirizzati a persone, note in città, note all'interno dell'ospedale dove egli prestava servizio, e che oggi non ci sono più, ma che tuttora, oltre alla propria cerchia familiare ove verranno ricordate con affetto, sono vive grazie alla musa di Tullio. La sostanza del messaggio poetico è: sensibilità, calore, ironia, affetti espressi col caldo lessico natìo. Questa pubblicazione è un atto d'amore per un folignate genuino, che amava la sua città, anche quando ne rilevava i difetti, le manchevolezze, che amava la sua gente, persino quando ne metteva in ridicolo certe caratteristiche non esattamente positive. -
Memorie di Bettona di Pietro Onofri. Vita civile e religiosa di una città dell'Umbria al tempo dell'Impero napoleonico
"Don Pietro nella dimora presso il Goretti faceva delle lunghe passeggiate, o per li Stradoni di Bucajone, o lungo il Fiume Chiascio, o nelle vicinanze della sua abitazione. Quando dimorava presso Costanzo, sortiva di casa rarissime volte, ed allora batteva il monte sino alle vicinanze della Pila, o il Colle sino alla Chiesa del SS.mo Crocifisso, o la via nuova sino alla Madonna del Posatojo, e talvolta sino a Sant'Antonio. In tempo della dimora Preziotti tre volte furono le sortite: una sino alla Chiesa di San Gregorio; una sino alla Chiesa del Posatojo, ed una sino a Sant'Antonio. Nella dimora dell'Ose sortiva quasi in tutte le sere sino al Ponte dell'Ose medesimo, o sino a quello del Passaggio, o più oltre sino a Bella rosa, e più frequentemente attraversava li Campi prossimi alla casa. Questa fu l'infelice vita dei due preti Fratelli Onofrj sino al Novembre 1811 pascendosi intanto della debole consolazione di sperare imminente la di loro liberazione sulle voci vaghe, che vanno serpeggiando di un sollecito ritorno. Se il Signore Dio permetterallo, sene darà contezza col progresso delle seguenti notizie."""""