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La gabbia di Anna
Anna, una donna come tante, una vita diversa immaginata e quasi afferrata. Il respiro che cessa presto di esistere nel trovarsi immersa in una scena ferma, dolorosa, dove il silenzio, l'umiliazione, il non esser creduta diventano padroni assoluti. La storia di un percorso, tremendo, ma necessario per poter vivere ancora. -
Ora come allora
Sveva vive a New York, dove insegna musica presso la Juilliard School. Inaspettatamente, le viene chiesto di tornare in Italia per vendere la casa di campagna che i nonni le hanno lasciato in eredità. A malincuore, decide di tornare. Comincia il viaggio... nel presente diSveva; più profondamente nel suo passato personale, familiare, attraverso i luoghi, gli oggetti, le voci che hanno partecipato tacitamente della vita... e che apparirà forse mai compiuto quando ci si sveglierà alla realtà. Comincia il viaggio... che darà parola e suono alla memoria che preserva il senso dell'esistenza. -
Basiliskos. Rivista di studi storico-umanistici. Vol. 4
All'interno: Gli affreschi della chiesa antica dell'Abbazia della SS. Trinità di Venosa di V.G. Manes; Carbone in età moderna: territorio, popolazione, contesto urbano di M. Mastropietro; Bernalda come Bisanzio. La difficile democrazia (1913-1920) di C. Magistro; Il Culto della Grande Madre, i suoi simboli e la decodifica in Lucania e nell'area mediterranea di A. Romanazzi; La grande naturalizzazione brasiliana del 1891 e gli emigranti italiani di N. Cosentino; Da Via Appia (1950) di Vittorio Gallo a Terra di bonifica (1955) di Luigi Scattini. La Riforma Agraria nei documentari girati in Basilicata negli anni Cinquanta di A. Brindisi; Le spedizioni garibaldine in Grecia (1866-1912) di G. Ordile. -
Il ragno e la mosca
Simone Malànima è poco più di un bambino e vive in campagna. Tra povertà ed emarginazione, tra fredda indifferenza e disagio sociale, la sua famiglia porta ancora i segni di un passato tragico. Un giorno, però, il suo rapporto con il padre sembra improvvisamente rinsaldarsi. Avviene quando l'uomo gli chiede in segreto di aiutarlo in un'impresa difficile che potrebbe ristabilire le sorti economiche della famiglia: il rapimento di un uomo. Così Simone diventa il carceriere di uno sconosciuto e durante i giornidella prigionia impara a riflettere sul presente e sul passato. Con lo scandire imperterrito dei giorni le domande si fanno sempre più pressanti: chi è in realtà l'uomo tenuto nascosto nella botola sotto la rimessa? Cosa gli nasconde suo padre? Di chi può fidarsi davvero? Cosa è accaduto nel passato alla sua famiglia? Qual è il momento esatto in cui il piccolo Simone, infine, diventa grande? -
Dicono che pioverà
Quarantanove poesie che ruotano attorno al tema della ricerca del senso della vita. È il racconto introspettivo dell'autore che guarda all'estate della propria vita con rimpianto e nostalgia. Dolore, solitudine, attesa, silenzi sono i tasselli di una vita che guarda indietro, che si perde nella ""memoria evaporabile"""" di ciò che è stato e che più non è. Sentimenti contrastanti che si consumano nell'ossimoro dei """"fallimenti riusciti"""" e che si nascondono nelle pieghe di un tempo ormai lontano. Una vita """"sotto vetro"""", desolata e malinconica, in cui riaffiora nitido e doloroso il ricordo del padre non vissuto e della madre silenziosa. Delusioni e rimpianti da purificare con la pioggia che """"ripulisce dalle insensatezze dei giorni sereni""""."" -
Ora mediterranea
Ora Mediterranea è un altalena di guizzi di luci durante la notte, parole dorate in bocca ai pesci, scrigni da cui poter riscoprire il sacro potere dell'abbandono, del silenzio, della sacralità che appartiene ai vecchi. (Marianna Lo Pizzo) -
La scelta difficile. Nicola Panevino, il giudice partigiano
Nicola Panevino, magistrato, morì a 34 anni in una rappresaglia tedesca, nel marzo del 1945, poche settimane prima della Liberazione.Ricerche, scritti dal carcere, testimonianze dirette ne ricostruiscono la figura. Nato in Lucania, vissuto a Napoli, la sua professione lo portò a Savona, dov'era giudice istruttore del tribunale. All'indomani della caduta del fascismo e dell'armistizio dell'8 settembre del 1943, con la nascita della RSI, aderì alla Resistenza. Non quella armata, sui monti, nelle brigate, ma in città, con un ruolo altrettanto importante, di supporto politico, pratico e logistico. Le radici cattoliche lo portarono ad avvicinarsi inizialmente a Giustizia e Libertà, poi al Partito d'Azione: divenne membro e in seguito capo del Comitato di Liberazione Nazionale in una Savona dove sospetti e delazioni si rincorrevano. Una di queste gli causò il carcere, mentre era diventato padre da pochi mesi. Dalla sua cella, sospinto da una fede incrollabile che gli permise di sopportare ogni forma di tortura, Nicola Panevino scrisse lettere toccanti alla moglie e alla figlia. L'ultima è del 21 marzo del 1945, due giorni prima che fosse prelevato dal penitenziario per essere fucilato. -
Figlio unico
La scelta controcorrente di affidarsi alla medicina per avere un figlio che tarda ad arrivare, la scomparsa precoce dell'amato marito, un presente da modellare con mani nuove per colmare la solitudine dei giorni. È la vita di Caterina, una donna colta, devota, amata e rispettata, divisa tra l'elegante villa di famiglia, la scuola e la parrocchia, in un piccolo paese del Sud Italia. Curiosa ma riflessiva, dovrà mettersi in cammino per cercare di trovare le risposte alle mille domande che arriveranno a turbare la grigia quiete della sua esistenza e per intraprendere, con il figlio, dopo la sua travolgente confessione, un viaggio scomodo di condivisione delle sue emozioni. -
All'ombra di me
Un viaggio attraverso strade, paesi, città, luoghi per arrivare là dove, a volte, non si ha il coraggio di entrare. Un cammino sentimentale e psicologico quello di Marco, che lo metterà di fronte alla paura di decidere, ma anche di oltrepassare il filo rosso che lo ha circondato per troppo tempo. Ex maestre innamorate della natura, cuochi che combattono per il gusto migliore, contadini che sognano nel silenzio delle stalle: tanti i nuovi incontri. Alle spalle, una vita che non c'è più, con ritmi, abitudini e profumi nei quali non si riconosce. Davanti, solo quello che non ha mai voluto conoscere. -
Maria Callas. L'artista che portò l'Opera nel mondo e il mondo nell'Opera
Chi non conosce il mito di Maria Callas! Una donna, un'artista che ha saputo rivoluzionare il mondo dell'Opera. Ma cosa aveva più degli altri? Perché è diventata la Diva per eccellenza? Un personaggio pieno di luci e ombre e per questo tanto intrigante, un fenomeno diviso tra talento e rigore che ancora oggi fa tanto parlare di sé e soprattutto della sua arte. -
I racconti di Baba Jaga a sua nipote
I racconti di Baba Jaga a sua nipote sono una sorta di geografia dell'umanità scritta sotto forma di filastrocche con un inchiostro intriso di magia. Pagina dopo pagina ci si ritrova catapultati in un mondo illuminato dalla fantasia, dove ogni racconto non sembra essere altro che amore in cerca di parole. Un'opera in grado di testimoniare come il potere del fantastico possa fare da mediatore tra l'universo razionale e l'universo irrazionale. In fondo, in ogni adulto c'è un bambino sopravvissuto che cerca di tirarsi le idee dal naso, idee che non ci diranno mai da dove vengono e quando spariranno di nuovo, poiché la fantasia odia simili domande. Bisognerebbe avere soltanto il coraggio di ritrovarla e tramite essa portare alla luce il tesoro nascosto dentro di noi. Età di lettura per questo libro: da zero anni all'infinito. -
Canto degli speroni rossi
In un dialogo costante con il fratello, un giovane della generazione del '68 racconta in prima persona le esperienze, gli incontri che lo hanno segnato, il suo allontanamento dalla terra d'origine, la Sardegna, l'arrivo a Roma per iscriversi all'università e, attraverso i luoghi deputati della crescita sociale e politica della gioventù di quegli anni e gli avvenimenti dell'epoca, il suo percorso umano di formazione e di crescita. Nello stretto rapporto tra fratelli, la storia si sviluppa in quadri come in una sequenza cinematografica dove per frammenti si ricostruisce una storia personale e generazionale che attraversa i luoghi fisici e mentali di un tempo che ha cambiato il mondo nella profondità dei desideri e delle coscienze. Gli speroni rossi sono quelli che, in una poesia in lingua sarda, indossano i cavalieri ribelli che scendono dalla montagna alla conquista della valle dove tutto è possibile. -
Jonio
Undici racconti, undici passeggiate sullo Jonio. Fotografie scattate con le lenti della nostalgia, del vento, del silenzio, Dall'acqua e dalla terra prendono forma le storie, le vite, gli stati d'animo che rendono la Basilicata una meraviglia che in troppi, ancora, non conoscono. -
In viaggio verso l'ignoto. Incontro con Raffaele Gervasio
Un ragazzo percorre insieme al lettore gli spazi dentro e fuori dalla casa dello scrittore che lo ha incaricato, in sua assenza, di curare non i suoi fiori, ma i suoi personaggi. Lo stupore del ragazzo per questa insolita richiesta viene lenito dalla presenza di una bambina, protagonista di un racconto, che gli farà da guida attraverso la lettura delle pagine che lo scrittore ha vergato con una matita su un quaderno. Questa ricerca è, in sintesi, una cornice che abbraccia al suo interno otto storie che portano il lettore fino all'imprevedibile finale. -
Ricordi ritrovati. Conversazioni con Jean Amrouche
Questo libro, come tutti quelli della collana Vives Voix (Vive Voci), è nato dagli archivi sonori dell'Istituto Nazionale dell'Audiovisivo. Veri e propri testimoni del nostro secolo, la radio e la televisione hanno stimolato e registrato i racconti e le analisi dei più grandi scrittori, artisti e filosofi. Al di là delle parole, sono il timbro e il calore della loro voce ad animare le righe seguenti. Nel 1952, quando François Mauriac ha 67 anni, conversa con Jean Amrouche alla R.T.F. (Radio diffusion Télévision Française). Guarda la folla di personaggi da lui creati, tuttavia alle sue spalle. Osserva la sua vita, evoca la sua carriera, una parte della quale deve però ancora realizzarsi. Dove si trova il vero Mauriac? Nell'autobiografia che non ha scritto? Nelle sue opere d'immaginazione? In Teresa Desqueyroux, nel Groviglio delle vipere? In queste interviste fatte di ricordi reali, ritrovati, di frammenti di romanzi riscoperti. Ricordi ritrovati: un libro per trovare François Mauriac, per ritrovarlo. -
Storie e controstorie
Età di lettura: da 10 anni. -
Sulle ali di una farfalla
Età di lettura: da 12 anni. -
Il poggio dei sogni
Giulio, sedici anni, frequenta il quinto anno di ginnasio e appartiene a una famiglia benestante di Muro Lucano, un paesino lucano. Innamorato del suo poggio, amico di pensieri e speranze, seguirà il proprio destino di emigrante prima per studio poi per lavoro. Nuove amicizie, luoghi da esplorare, incontri insperati, la rivelazione dell’amore: tutto concorrerà al ritorno al poggio dell’anima. -
Monte tales. Storie di bambini irriverenti
Monte esiste realmente ed è lì che aspetta, adagiato su tre dolci colline a 365 metri sul livello del mare. Sì, proprio 365, come i giorni di un anno. Forse è per questo motivo che tutto ciò che accade in quel posto è ciclico. Martino vive a Milano, a più di 900 chilometri da Monte, ma periodicamente ci torna e si rende protagonista di alcune esperienze mescolandosi a strambi personaggi, leggende e luoghi dell’antica tradizione locale, con quell’aria un po’ sfrontata e irriverente, tipica dei bambini della sua età. Undici racconti in cui la curiosità, la scoperta, la condivisione e i legami familiari si uniscono tra loro, dando voce al senso di appartenenza dei vari personaggi a quei luoghi nel loro percorso di crescita. Queste storie di disubbidienza impunita sono dedicate ai bambini di Monte e a tutti quelli che, pur essendo nati altrove, con un pizzico di fantasia vorranno mantenere vive le proprie radici. Età di lettura: da 11 anni. -
Scenari internazionali. L'occhio del Corno d'Africa
A venticinque dalla fine di una drammatica guerra, durata trent'anni, l'Eritrea si trova in un momento cruciale della sua storia. Dietro di sé i problemi interni e un clima regionale instabile, davanti a sé la concreta possibilità di procedere in modo compiuto lungo il cammino dello sviluppo e della crescita. La recente approvazione di un piano europeo di investimento da 200 milioni di euro è il segnale forse più importante per Asmara. Dopo anni di polemiche e scontri diplomatici, l'Eritrea può guardare con fiducia al futuro prossimo ed inaugurare un'ulteriore fase di apertura che alla salvaguardia di una sovranità faticosamente conquistata e gelosamente custodita dalla popolazione, sappia affiancare nuove riforme capaci di creare le basi per l'internazionalizzazione del suo sistema-Paese. Due le direttrici più importanti: lo sfruttamento di una collocazione geografica dall'alto potenziale strategico e l'accrescimento delle risorse umane e del know-how. Un Paese che, anche in virtù del suo passato e delle sue caratteristiche, potrebbe rappresentare uno dei più importanti e promettenti partner dell'Italia in Africa.