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Le droghe
Chiariamo subito ogni equivoco: questo non è un romanzo sulle droghe – l’ombra mortifera della dipendenza da eroina aleggerà solo sulle ultimissime pagine – ma la storia di una famiglia dove ognuno vive la sua solitudine intossicata, la sua defezione anestetizzante da una vita pienamente vissuta. C’è Nino, bambino introverso, poi adolescente sensibile, infine universitario che mette in pericolo la sua stessa vita. C’è suo padre, che dalle delusioni si lascia spegnere giorno dopo giorno. E infine c’è Giulia, la madre – matrigna, in verità – che in fondo è quella che si rende conto, nonostante le apparenze, di essere scappata più di tutti, e da tantissime cose. Sullo sfondo, un’Italia del Dopoguerra che fugge via veloce anch’essa da sé stessa. Le droghe ebbe poco successo quando uscì, nel 1982. Ma oggi, oltre quarant’anni dopo, è molto più facile cogliere non solo il valore letterario della scrittura precisa, aspra e mai consolatoria di Laudomia Bonanni, ma anche riconoscere nei suoi personaggi il nostro stesso intorpidimento autoindotto, la nostra drammatica accettazione di un modo di vivere diverso da ciò che siamo davvero. Prefazione di Sandra Petrignani. -
Racconti del grande attore. Tra la Rachel e la Duse
L’arte del grande attore è misteriosa. Ormai è molto lontana dagli spettacoli che abbiamo sotto gli occhi, ed è affascinante come tutto ciò di cui il tempo non riesce ad abolire del tutto la memoria. È stata un’arte ambigua ed eloquente, di personaggi pieni d’ombra, capaci di instaurare un rapporto di complicità con gli spettatori e di lottare con loro. Dei suoi metodi sappiamo pochissimo, quasi sempre al livello degli aneddoti e della superficie. Come pensassero, o si preparassero attori come Rachel, come Irving, come Eleonora Duse, come riuscissero a creare l’effetto di sussurrare all’orecchio di ciascuno dei loro spettatori, possiamo arguirlo solo mettendo assieme fraintendimenti e testimonianze. E benché il tempo passato sia poco, ci troviamo nella stessa condizione di archeologi che abbiano letto le descrizioni di statue perdute e ritrovino poi qualche frammento di marmo senza più i suoi colori. Così, come spesso avviene quando il senso dell’assenza prevale, il gusto del racconto prende il sopravvento, con le sue digressioni e diramazioni, diventa il piacere di narrare le storie portentose di questi grandi personaggi e di chi li guardava. -
Tarocchi e archetipi. Manuale teorico pratico di tarologia. Vol. 3: via del matto, La.
Perché scrivere un altro libro sui Tarocchi? Perché il cammino alla scoperta di sé non ha fine, come il viaggio del Matto. Se il Percorso del Bagatto ci istruisce sulla crescita comune a ogni essere umano, e il Mandala Tarologico ci guida a riconoscere il proposito vitale espresso dai dati di nascita individuali, il cammino offerto dall'Arcano senza numero spazia fra confini assai più vasti, fuori dalle righe. Aprendoci alla visione, il Matto prende per mano i lati intuitivi e creativi addormentati nel cervello e nell'Anima di ciascuno e li conduce fuori dagli schemi usuali, verso acquisizioni potenti ed inaspettate. La sfida di questo momento evolutivo consiste nel risveglio del potere personale, al servizio di un'Umanità in armonia con la Terra e con il cosmo: la via indicata dal Matto, talmente padrone della struttura da poterla trascendere, cattura il lettore con la promessa del miracolo realizzato, insegna a chi vorrà seguirlo un uso affascinante della follia che rende liberi. -
Il terzo occhio
Nella notte dei tempi, quando gli uomini vollero sostituirsi agli dèi, il Terzo Occhio venne chiuso per punire la loro superbia. Da allora essi hanno perso le doti di intuito e chiaroveggenza e sono condannati a una conoscenza limitata, basata solo sulle percezioni dei cinque sensi. Non tutti, però: Lobsang Rampa sostiene di possedere ancora questa eccezionale facoltà divinatoria e in queste pagine ci spiega come ha raggiunto la consapevolezza di questa dote, raccontando la propria infanzia, trascorsa in un monastero tibetano dall'età di sette anni. Realtà o immaginazione? Comunque le si voglia interpretare, le sue parole ci trasportano nell'atmosfera incantata del Tibet profondo, e svelano l'iniziazione di un ragazzo ai misteri della vita in un mondo retto da millenarie credenze e riti plurisecolari. -
Elogio della fuga
«Quando non può più lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: andare alla deriva o fuggire davanti alla tempesta. La fuga è spesso il solo modo di salvarsi.» Attraverso questa teoria della fuga, che in realtà è un ritorno alle proprie radici più originali e creative, il grande biologo Laborit ci espone il suo pensiero sui temi di eterno interesse per l'essere umano: l'amore, la libertà, la morte, il piacere, la felicità, la vita quotidiana, la politica. Un piccolo vademecum di saggezza con riflessioni sempre originali e sorprendenti. -
Hannibal il cannibale: Hannibar Lecter-Red Dargon-Il silenzio degli innocenti-Hannibal
Hannibal Lecter è uno psichiatra colto e raffinato, un perfetto gentiluomo dotato di un sottile senso dell'umorismo. Ha un solo difetto: è un pericoloso psicopatico e un feroce assassino. Cannibale, per di più... In un unico volume i quattro romanzi dedicati al malvagio, geniale Hannibal, dall'infanzia nella Lituania occupata dai nazisti fino all'incontro con la detective Clarice Starling, indimenticata protagonista del Silenzio degli innocenti. -
Uomini e no
Enne 2, il protagonista di questa vicenda, tutta compresa in pochi giorni del gennaio 1944, è un partigiano che agisce tra le strade della Milano occupata dai nazifascisti. Tormentato dall'amore impossibile per una donna sposata, Berta, si lancia in un'ultima, disperata azione. Pur immerso nel magma ribollente della Storia, Enne 2 non è solo l'emblema dell'uomo d'azione della guerra partigiana; allo stesso modo Uomini e no, pubblicato nel giugno 1945, non è solo, come ha scritto il suo editore, Valentino Bompiani, il «primo commento di uno scrittore» ai recentissimi fatti della guerra e della Resistenza. Nelle pagine di questo romanzo, infatti, Vittorini affronta gli interrogativi politici, ma soprattutto morali, che la guerra aveva sollevato e lasciato irrisolti. Dimensione storica ed esistenziale, pubblico e privato, individuale e collettivo, storia d'amore e storia politica, si intrecciano così in una trama ricca di sfumature, che è anche una grande indagine sulla natura dell'uomo, sul male e su ciò che significa ""resistere"""". C'è una «esigenza di poesia» ha scritto infatti lo stesso Vittorini nell'aletta di copertina della prima edizione «che, oltrepassando i limiti della lotta disperata e senza quartiere, provoca una saturazione dell'azione e riallaccia su un inconscio sentimento di umanità l'uomo all'uomo, oltre l'odio e la vendetta. Una catarsi, dunque, tanto più ardua quanto più esclusiva è stata la passione che ha dominato e indurito il cuore dell'uomo». Riproposto secondo l'edizione definitiva (1965), il romanzo riporta in Appendice i brani della prima edizione (1945) successivamente espunti che consentono di recuperare tutta la complessità del rapporto autore-narratore-personaggio."" -
È così lieve il tuo bacio sulla fronte. Storia di mio padre Rocco, giudice ucciso dalla mafia
Il 29 luglio 1983 la mafia uccide Rocco Chinnici, ideatore del primo «pool antimafia». Dopo decenni, Caterina Chinnici, la figlia - a sua volta giudice impegnata nella lotta alla mafia - sceglie di raccontare la loro vita «di prima» e la loro vita «dopo»: come lei, i suoi fratelli e la madre abbiano imparato nuovamente a vivere e siano riusciti a perdonare. L'unico modo per sentirsi degni di un padre e di un marito molto amato. -
La Voce del Padrone
"La Voce del Padrone"""" è il nome in codice di un progetto di ricerca segreto del governo statunitense. Lo scopo: decifrare il presunto messaggio in arrivo dallo spazio rilevato sulla Terra sotto forma di un'onda neutrinica. Il flusso insolito di particelle è puramente casuale, o è invece una lettera inviata da una civiltà superiore? E in questo caso, cosa ci vuole dire? È amichevole? Tra le menti incaricate di scoprirlo – e di farlo prima dei russi – c'è Hogarth, il narratore di questo romanzo: un matematico celeberrimo e geniale, spinto a indagare anche da motivazioni metafisiche e autoconoscitive. Chiuso assieme a decine di scienziati in una base nascosta nel deserto, Hogarth dovrà districarsi tra poteri politici e corse agli armamenti, ingerenze, depistaggi, narcisismi. Ma dovrà anche misurarsi con i propri limiti e fronteggiare brucianti interrogativi morali. La Voce del Padrone (1968) è un appassionante racconto di fantascienza, ma anche un feroce ritratto di scienziati, militari e politici. E soprattutto è un libro di kafkiana potenza sulle miserie, le grandezze e i dilemmi della condizione umana." -
Volevo essere una vedova
Chiara Moscardelli voleva essere una gatta morta. Ma quando ha capito che non ci sarebbe mai riuscita, non le è rimasto che cambiare strategia. rn«È un romanzo a tratti amaro, illuminato da un umorismo acidulo e da un potente senso del comico» - Brunella Schisa, Il Venerdìrnrnrnrnrn«Beato chi sa far ridere, beato chi sa trasformare le proprie disgrazie in materia esilarante, come Chiara Moscardelli» - Brunella Schisa, Il Venerdí di Repubblicarnrn«I libri di Chiara Moscardelli sono altamente terapeutici» - Romana Petri, TTLrnrnUna nuova sferzante ventata di comicità da una delle piú amate scrittrici italiane. «Non ci sono caricature, ma solo il piglio fulminante di un talento comico che stupisce». Che fine ha fatto Chiara, l'aspirante ma mancata gatta morta? L'abbiamo lasciata a trent'anni, senza uno straccio di fidanzato, e la ritroviamo a quarantacinque, ancora single. Com'è potuto accadere? Com'è arrivata a questa età senza sposarsi, fare figli, adeguarsi alla vita che sua madre e le zie, anche quelle degli altri, prevedevano per lei? Per capirlo Chiara si racconta, ai lettori e all'analista, ripercorrendo gli ultimi dieci anni: il trasferimento a Milano, dove sperava di accasarsi e invece ha trovato sciami di gay, il lavoro in una città che per certi versi le è ostile, i disastri sentimentali e il fatto che tutti, ma proprio tutti, persino il dentista o l'ortopedico, continuino a chiederle perché sia sola. Cosí, pur di non essere sottoposta al solito strazio, all'ennesima visita medica decide di spacciarsi per vedova, guadagnandosi uno status finalmente accolto dalla società. Se è vedova, allora qualcuno se l'era presa, anche se poi è morto! Chiara Moscardelli torna a farci morire dal ridere, mentre descrive un mondo che sulla felicità delle donne ha ancora molto da imparare. -
Lettera sulla parrocchia. Invito alla discussione. La parrocchia
Don Primo Mazzolari era prima di tutto parroco: pur affrontando molteplici argomenti, tutti i suoi scritti trasudano della preoccupazione di annunciare il Vangelo ai suoi parrocchiani. La parrocchia resterà sempre la ragione prima della sua esistenza: don Primo non cesserà di pensare che essa rappresenta la cellula indispensabile della Chiesa, il luogo privilegiato dell'annuncio cristiano, anche di fronte alla crisi di un certo modello di parrocchia, bisognoso di rinnovamento per il mutare dei tempi e dell'ecclesiologia. Il volume raccoglie due testi di don Mazzolari dedicati al tema: la Lettera sulla parrocchia. Invito alla discussione, pubblicata nel 1937 con lo pseudonimo di ""un laico di Azione Cattolica"""", e La parrocchia, data alle stampe nel 1957, che, pur in un contesto storico ed ecclesiale completamente cambiato, mostra come la problematica fosse ancora al centro delle preoccupazioni del parroco di Bozzolo. Con questo quinto volume, che segue Il compagno Cristo, i Discorsi, I preti sanno morire e Impegno con Cristo, la Fondazione Don Primo Mazzolari e le EDB proseguono nell'edizione critica delle opere di Mazzolari. I criteri della revisione vengono di volta in volta illustrati dal curatore, nella nota introduttiva di apertura."" -
«Io non mi vergogno del Vangelo» (Romani 1, 16). Dieci provocazioni per la vita quotidiana del cristiano comune
È ancora possibile, oggi come sempre, per un cristiano non fuggire dal mondo e al tempo stesso non mettervi radici? Come dovrà essere il suo rapporto con la casa, le ore della giornata, il lavoro, il denaro, il potere, l'amore, i figli, i mass media, il tempo libero e la domenica? L'autore si propone di mostrare l'attualità del distacco e della libertà evangelica nella nostra epoca, nonché la loro praticabilità concreta. Egli passa in rassegna dieci fondamentali aspetti della vita quotidiana nella città secolare e segnala le possibili scelte di vita che si offrono al cristiano comune. Tra racconto autobiografico e riflessione epocale, un invito all'ottimismo sulla possibilità di affrontare oggi la vita e la morte con i sentimenti che furono di Gesù. -
Volevo solo vendere la pizza. Le disavventure di un piccolo imprenditore
Dove è più facile aprire un'impresa? In un paese dove si possono fare affari con relativa semplicità. Nella classifica della Banca Mondiale, l'Italia è all'820° posto, dopo il Kazakhistan, la Serbia, la Giordania e la Colombia. Merito della nostra infernale burocrazia. Un giornalista prova a diventare imprenditore. Segue i corsi di primo soccorso, quello antincendio, quello sulla prevenzione degli infortuni. Frequenta commercialisti e avvocati. Informa le ""lavoratrici gestanti"""" dei rischi che corrono - ma solo quelle """"di età superiore ad anni 15"""". E poi c'è l'Asl con tutti i regolamenti sull'igiene e l'obbligo di installare e numerare le trappole per topi (non basta il topicida vogliono fare una statistica?). C'è persino il decalogo che insegna quando bisogna lavarsi le mani. Compra centinaia di marche da bollo, compila (e paga) un'infinità di bollettini postali. Sei mesi dopo e con centomila euro di meno, apre finalmente l'attività: un piccolo negozio di pizza d'asporto. Ma a quel punto si trova a dover fare i conti con i cosiddetti """"lavoratori"""" e con i sindacati. Dopo due anni infernali, chiuderà bottega. L'eccessiva rigidità nei rapporti di lavoro porta a un eccesso di flessibilità? Le leggi troppo restrittive spingono inevitabilmente verso l'economia sommersa e il lavoro nero? Sono i temi di discussione in questi mesi caldi, mentre si parla di riforma della Legge Biagi. Quello di Gigi Furini non è un trattato di economia del lavoro. È il resoconto di due anni impossibili..."" -
Nome d'arte Doris Brilli. I casi del maresciallo Ernesto Maccadò
Con Nome d’arte Doris Brilli, Andrea Vitali inaugura una serie di romanzi che hanno per protagonista uno dei personaggi più amati dal pubblico dei suoi lettori, il maresciallo Ernesto Maccadò.rnrn«Non so quale sia il segreto. Sta di fatto che Andrea Vitali è un raro caso di narratore che mette d’accordo pubblico e critica.» - rnAntonio Gnoli, «Robinson – la Repubblica»rnrnrnrnrnrnrnLa notte del 6 maggio 1928, i carabinieri di Porta Ticinese a Milano fermano due persone per schiamazzi notturni e rissa. Uno è un trentacinquenne, studente universitario provvisto di tesserino da giornalista. Interrogato, snocciola una lista di conoscenze che arriva fino al direttore del «Popolo d’Italia», quel Mussolini fratello di…, per accreditare la sua versione, ovvero che è stato fatto oggetto di adescamento indesiderato. L’altra è una bella ragazza che, naturalmente, sostiene il contrario. Ma amicizie per farsi rispettare non ne ha, e soprattutto non ha con sé i documenti, per cui devono crederle sulla parola circa l’identità e la provenienza: Desolina Berilli, in arte, essendo cantante e ballerina, Doris Brilli, di Bellano. E dunque, la mattina dopo, la ragazza viene scortata al paese natio. Che se ne occupi il nuovo comandante, tale Ernesto Maccadò, giovane maresciallo di origini calabresi giunto sulle sponde del lago di Como da pochi mesi. E lui, il Maccadò, turbato per il clima infausto che ha spento l’allegria sul volto della fresca sposa Maristella, coglie al volo l’occasione per fare il suo mestiere, ignaro delle complicazioni e delle implicazioni che il caso Doris Brilli è potenzialmente in grado di scatenare.rnCon Nome d’arte Doris Brilli, Andrea Vitali inaugura una serie di romanzi che hanno per protagonista uno dei personaggi più amati dal pubblico dei suoi lettori, il maresciallo Ernesto Maccadò, presente nelle storie di maggior successo come La signorina Tecla Manzi, Olive comprese, La mamma del sole, Galeotto fu il collier, Quattro sberle benedette, Le belle Cece, A cantare fu il cane, raccontando i suoi esordi alla caserma di Bellano, e il suo faticoso acclimatarsi, non solo per via del tempo meteorologico. -
Breve storia dell'Islam
Partendo dalle origini in seno alle tribù nomadi dell'Arabia del VII secolo, terreno fertile per l'insegnamento di Maometto, l'Islam viene qui presentato nelle sue diverse dimensioni: quella storico-politica (dal califfato all'espansione dello stato islamico), quella dottrinale così come si declina nel testo coranico, quella etica, indissolubilmente legata al precetto religioso. Un universo dalla fortissima identità culturale, che ha raggiunto apici di raffinatezza filosofica e artistica. L'autore tratta però anche questioni più complesse, come quelle relative alla sfida fondamentalista, alla ""jihad"""" e alla condizione della donna nella realtà islamica."" -
Interesse
Il concetto di ""interesse"""" ha avuto una vicenda così rocambolesca che viene spontaneo chiedersi se esso possegga realmente una sostanza politica. Il volume affronta le tappe rilevanti di questo percorso: dall'origine dell'utile nel mondo antico all'incerta nascita moderna dell'interesse, dal cosmo degli interessi dell'Ancien Régime all'interesse di Stato, all'interesse nazionale, alla democrazia degli interessi. Filo conduttore della ricostruzione sono i conflitti fra interessi o i loro più o meno instabili equilibri."" -
Mercato del controllo societario e tutela degli investitori. La disciplina dell'opa obbligatoria
L'""offerta pubblica di acquisto"""" (opa) è un istituto di tutela degli investitori. Il libro ne spiega ragion d'essere, meccanismi e limiti di funzionamento. La normativa sull'opa è, nel mercato del controllo societario, una disciplina di garanzia. Chiunque intenda acquistare un pacchetto di azioni superiori al 30% del capitale di una società quotata in borsa, e dunque un pacchetto di controllo, deve lanciare l'opa, offrendo di comprare quelle azioni, con apposite procedure e informative pubbliche: e ciò innanzittutto a tutela degli azionisti di minoranza, che potrebbero non gradire il nuovo aspirante, e devono poter esercitare un """"diritto di uscita""""."" -
Perfido Ottocento. Sedici piccole cronache
In questo volume sono state raccolte sedici cronache comprese tra il 1828 e il 1892, variamente collegate alla storia dell'Ottocento italiano: fattacci di cronaca nera, segreti e scandali di famiglia e di paese, vite sciupate. -
Discorsi parlamentari. Con CD-ROM
Il volume presenta una scelta dei discorsi parlamentari pronunciati da Giovanni Spadolini nelle sedute di Assemblea della Camera e del Senato introdotti da un saggio di Cosimo Ceccuti. Il testo è corredato da un Cd-Rom con la totalità dei discorsi parlamentari pronunciati dall'autore nelle sedute della Camera e del Senato e una selezione di interventi pronunciati in Commissione. Attraverso le iniziative e l'operato parlamentare si delinea così la figura di uno dei massimi statisti italiani ed emerge lo stile caratterizzato dalla tolleranza e dalla ragione elevate a metodo di azione politica. -
I new global
Donatella Della Porta, studiosa dell'azione collettiva, illustra le principali caratteristiche del movimento no-global. Il volume analizza le sue origini, le varie strategie di contestazione, l'organizzazione a rete, le interazioni con governo e polizia, ma anche con la sinistra istituzionale. Infine, mette in luce come il movimento, lungi dal rappresentare una reazione puramente negativa ai processi di cambiamento, intreccia, nella rivendicazione di una ""globalizzazione dei diritti"""", domande di giustizia sociale.""