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Adolfo Sarti e le crisi della Repubblica. Vol. 1: Dal dopoguerra all'«autunno caldo» (1945-1969).
Personalità di rilievo della Democrazia cristiana e uomo delle istituzioni (al governo ininterrottamente dal 1966 al 1981), Adolfo Sarti ha prodotto più di trenta annate di diari - una preziosa e ricchissima fonte d'archivio rimasta sinora inedita che racconta in modo dettagliato e interno le vicende del partito di maggioranza e la storia dell'Italia repubblicana. Questo volume - focalizzato sugli anni che vanno dal secondo dopoguerra alla strage di Piazza Fontana e all'esplosione del cosiddetto «autunno caldo» - costituisce la prima parte di un lavoro storiografico dedicato a Sarti e analizza gli snodi fondamentali della storia nazionale ricostruendoli a partire dal peculiare punto di vista del politico cuneese, caratterizzato da un insistente richiamo alla categoria della crisi. Per lunghi tratti della sua carriera politica, la democrazia repubblicana gli appare, infatti, fragile e costantemente orientata verso ipotesi di trapassi di regime - declinati variamente nei termini di una seconda Repubblica, una Repubblica presidenziale, un colpo di Stato. Una visione non di rado drammatica che appare in diverse circostanze largamente condivisa da una parte significativa della classe dirigente nazionale. -
Il dossier sanitario elettronico. Un approccio traslazionale alla disciplina del trattamento dei dati sanitari in ambito clinico
Quali benefici ha lo sviluppo e l'uso di un dossier sanitario, per gli operatori sanitari e per il paziente? Frutto di una ricerca applicata, questo volume analizza in un contesto multidisciplinare le caratteristiche tecniche e giuridiche del dossier sanitario, mettendo in luce, attraverso nuovi modelli e servizi, le relative potenzialità in termini di accuratezza delle prestazioni mediche e del rispetto del principio di autodeterminazione del paziente. Alcune riflessioni d'inquadramento e vari casi di studio - elaborati attraverso la modellazione UML e la combinata lettura critica del Regolamento UE 679/2016 in materia di privacy - permettono di comprendere appieno l'utilizzo del dossier da parte di uno o più operatori sanitari, e di considerare tale sistema informativo uno strumento in grado di assicurare un accesso sicuro, veloce e privacy by design alle informazioni mediche dei pazienti. -
A mio non modesto parere. Le recensioni sul Sole 24 Ore
Sono qui raccolte le recensioni che lo storico delle idee Paolo Rossi, figura di prestigio internazionale e tra le più importanti della cultura italiana, pubblicò per molti anni sulle pagine culturali del «Sole 24 Ore». Nel breve spazio di una pagina, con la lucidità e la chiarezza che gli erano consuete, Rossi analizza criticamente libri importanti, pubblicati in Italia e all'estero, di filosofia, di scienza, di storia, di antropologia, di religione, di politica; discute le tesi centrali e i presupposti non sempre espliciti dai quali muovono; sottolinea i punti di forza, ma anche, con garbo e fermezza, i punti deboli. Il volume offre un quadro della cultura europea vista da uno studioso dagli interessi molteplici, dalla curiosità insaziabile e dalla scrittura sempre avvincente. -
Transnazionalismo, cittadinanza, pensiero islamico. Forme di attivismo dei giovani musulmani in Italia
Il volume indaga le appartenenze transnazionali e le strategie di partecipazione a diverse sfere pubbliche, nazionali e sovranazionali, delle giovani e dei giovani musulmani italiani, figli delle migrazioni. Oggetto principale della ricerca sono i modi transnazionali di essere e di agire dei giovani coinvolti in varie organizzazioni o forme di mobilitazione, allo scopo di indagare i processi di formazione identitaria che sottendono la costruzione di queste «nuove soggettività politiche» e le strategie adottate a seguito delle tensioni che possono configurarsi nella loro vita per la peculiare posizione di «testimoni di una terra di confine» e per il fatto di crescere in un paese non musulmano. In particolare, i saggi qui raccolti si sono posti l'obiettivo di analizzare se e come la multi-appartenenza e la multi-partecipazione di questi giovani possano sfidare i «confini» formali e simbolici della cittadinanza nazionale e i criteri che sottendono l'appartenenza alla comunità di cittadini. Allo stesso tempo, il volume offre un'analisi approfondita delle caratteristiche dell'«Islam italiano» e della nascita di un nuovo pensiero islamico, mettendolo in relazione con quello prodotto nel corso del Novecento in Nord Africa. -
Errori cognitivi e arbitrato
A partire dagli anni settanta del Novecento la psicologia cognitiva e le neuroscienze hanno dimostrato empiricamente come gli individui commettano errori nei loro processi decisionali, deviando in modo sistematico dal tradizionale paradigma di comportamento razionale. Più di recente è stato provato che neppure i soggetti esperti sono immuni dal commettere sistematicamente errori decisionali nei campi di loro competenza. Per quanto esperti e «allenati», anche i giuristi - e fra questi i giudici e gli arbitri - non possono sottrarsi a un dato ineludibile: la loro mente funziona esattamente come quella degli altri individui ed è pertanto esposta a errori cognitivi. Affrontando per la prima volta la questione dal punto di vista giuridico, il volume si propone di verificare: quali siano le interferenze tra psicologia e arbitrato, mettendo in luce in che modo e misura le dinamiche psicologiche inconsce incidano sui processi decisionali dei soggetti coinvolti in un arbitrato (in particolare, gli arbitri); se gli errori decisionali degli arbitri siano prevedibili e se si possa tentare una loro classificazione; in che modo tali errori possano essere sfruttati, oppure prevenuti, dai difensori delle parti. Prefazione di Andrea Zoppini. -
Quarto rapporto sulle città. Il governo debole delle economie urbane
La qualità delle aree urbane è un fattore fondamentale per il rilancio dell’economia italiana e per la riduzione delle disuguaglianze sociali e territoriali. Tuttavia il contributo delle città all’economia nazionale è inferiore rispetto ad altri grandi Paesi avanzati, essendo frenato dalla congestione, dai contenuti livelli di istruzione, dalle elevate rendite immobiliari e da un deficit di governo. Lo testimoniano la scarsa incidenza del ruolo delle città metropolitane e gli esiti fortemente diversificati dei grandi programmi di trasformazione urbana. Lo confermano le dinamiche riguardanti il turismo nei centri storici, le aree periurbane, i contenitori industriali abbandonati nei distretti e nelle città, la diffusione della residenza dei migranti fuori dai centri maggiori. Anche interessanti fenomeni emergenti, quali i sistemi locali del cibo, i makerspace, le innovazioni delle aziende di servizio pubblico e il ruolo delle Fondazioni di origine bancaria, nuovi centri nevralgici delle economie locali, sono scarsamente e debolmente governati. Per questo il Rapporto propone alcuni indirizzi per un’Agenda urbana fondata su politiche di espansione e soluzioni istituzionali innovative, a partire da una sede decisionale in cui lo Stato e le città verifichino costantemente l’andamento degli investimenti pubblici e rimuovano gli ostacoli che si manifestano nell’attuazione degli interventi. -
L' industrializzazione del comprensorio Vajont. Intervento speciale, ricostruzione economica e sviluppo dopo la catastrofe (1963-2000)
Frutto di una ricerca originale basata su fonti inedite, questo volume propone un quadro organico e articolato del processo di ricostruzione economica che si realizza nel Bellunese dopo la catastrofe del Vajont del 9 ottobre 1963. Introdotto da un ampio saggio di G.L. Fontana, che traccia il «difficile percorso» dell’industria in montagna, il volume prende le mosse dallo stato della società locale all’inizio degli anni Cinquanta, di cui evidenzia la fragilità economica e la condizione di sottosviluppo originata dal drenaggio di uomini e risorse cui era sottoposta. Quindi si concentra sui due momenti chiave del processo di industrializzazione: quello promosso dal basso dalle comunità locali, che prende forma alla vigilia della catastrofe e trova nel consorzio dei comuni del Bim Piave il canale di attuazione, e quello perseguito dal legislatore dopo la catastrofe attraverso il Consorzio per il nucleo di industrializzazione della provincia di Belluno. Di questa esperienza di politica territoriale e industriale, che si sviluppa tra gli anni Sessanta e Novanta, vengono ripercorse le fasi salienti, seguendo l’iter di elaborazione della legislazione speciale, la messa in opera del processo di ricostruzione e il flusso di imprese che si insediano nelle diverse sedi del nucleo. -
Mente, mondo e affetti. Filosofia e psicologia in Germania tra le due guerre
Le scienze cognitive contemporanee hanno fortemente ripensato il modo di guardare all'esperienza offertoci dal cognitivismo classico. Una mutata concezione della relazione tra mente, corpo e ambiente, il carattere pragmatico ed emotivamente connotato del nostro rapporto primario col mondo, gli aspetti cross-modali dell'esperienza sono tratti salienti del nuovo quadro che abbiamo dinanzi. Nella Germania dei primi decenni del Novecento, questi temi erano stati al centro di un dibattito nel quale si intrecciavano riflessione filosofica, indagini scientifiche e suggestioni neoromantiche. Attraverso autori come Klages, Scheler, Werner, i gestaltisti di prima e di seconda generazione, Plessner, Cassirer, Bühler, Wittgenstein il libro ricostruisce una parte rilevante di un dibattito denso e attuale, che spesso si trovò a coagularsi intorno al nucleo tematico dell'espressività del mondo e della patica ricettività dei sensi. -
Metodi di pagamento nelle acquisizioni di imprese. Determinanti e conseguenze economiche dell'earnout payment
Dalla scelta del metodo di pagamento (cash, stock o misto) mediante il quale finanziare un'operazione di acquisizione possono derivare importanti conseguenze economiche, fra cui il mantenimento (o la perdita) della governance dell'impresa e il conseguimento di rendimenti azionari positivi - o negativi generati dalla reazione degli investitori alla disclosure dell'operazione. Negli ultimi anni si è assistito alla diffusione di una nuova modalità di pagamento, l'earnout, mediante la quale l'impresa acquirente è tenuta a pagare una quota iniziale del prezzo di acquisizione alla data di conclusione dell'accordo e a rinviare al futuro il pagamento di una quota aggiuntiva a condizione che l'acquisita raggiunga determinati obiettivi di performance. L'earnout rappresenta un meccanismo attraverso cui l'impresa acquirente può ridurre il rischio dell'errata valutazione dell'acquisita, incoraggiando al tempo stesso i manager di quest'ultima a migliorare le performance economico-finanziarie dell'impresa. Il presente lavoro esamina la diffusione dell'earnout nei Paesi del G20, individuando le condizioni che ne hanno favorito la diffusione ed evidenziando gli effetti della sua adozione. Le conseguenze economiche dell'earnout sono state analizzate sia in termini di market outcomes, ossia di liquidità delle azioni dell'acquirente, sia di earnings quality, osservando le pratiche di manipolazione di bilancio seguite dalle imprese acquisite nel periodo che precede la conclusione degli accordi di acquisizione. -
Bulgaro. Storia di una parola malfamata
Maggioranza bulgara, pista bulgara, editto bulgaro… Non c’è in italiano nome di popolo che, come bulgaro, si accompagni a tante espressioni negative. E in altre lingue non poche parolacce o vocaboli malfamati hanno la loro radice nel termine che designa il paese balcanico. Giornali, web, politica, tv, opere letterarie e filosofiche, resoconti di viaggio, rari testi religiosi e antichi documenti, canzonette e film sono chiamati qui a ricostruire le vicende della parola bulgaro e dei suoi derivati, delineando un percorso sorprendente, lungo più di un millennio. Un’analisi linguistica, storica e culturale che è anche una critica al sistema degli stereotipi e di quanto appare ovvio, ma ovvio non è. -
I lavoratori e i cittadini. Dialogo sul diritto sociale
Il volume percorre alcuni dei temi salienti del diritto del lavoro e della sicurezza sociale. La sistemazione della trama del diritto sociale si sviluppa dal confronto a più voci tra paradigmi interpretativi in cui le autrici e gli autori si mettono in dialogo, andando oltre la semplice esegesi dei testi normativi per avvalersi degli strumenti metodologici a loro propri. Al lettore è consegnata una rapsodia di testi in cui lavoratori e cittadini sono protagonisti, al di là dei frammenti di crisi dello Stato sociale e senza perdere di vista la dimensione politica e regolativa dell'Unione europea che rappresenta la cornice di riferimento mai scontata della riflessione proposta. -
Etica del dialogo. Diritti umani, giustizia e pace per una società intraculturale
Il volume vuole essere una ricerca scientifica sul tema dell’accoglienza, ponendo l’«intracultura» come la nuova chiave d’interpretazione della nostra contemporaneità. In questo nuovo percorso l’umanità incontra, attraverso il contatto e il riconoscimento, la persona come essere ontologico e relazionale e trova la sua espressione più autentica nella cura, nell’antecedenza dei doveri sui diritti e nella giustizia intesa come equità sociale. In una simile prospettiva, l’intracultura diviene lo strumento di connessione pratica tra libertà e responsabilità, tutela dei diritti umani e democrazia plurale, tra individui e persone, per costruire una comune società umana in cui la pace sia solidarietà e amore, misericordia e perdono, riconoscimento e giustizia sociale. Nel proporre l’intracultura come superamento delle categorie non più feconde del multiculturalismo e dell’intercultura, il volume traccia le coordinate dell’etica del dialogo per comprendere e prendere le distanze dai populismi che allontanano l’umanità dalla relazionalità più prossima all’alterità e al bene comune. -
È possibile una scuola diversa? Una ricerca sperimentale per migliorare la qualità scolastica
Tra le strategie volte a potenziare l’efficacia del sistema formativo e a innalzare la qualità dell’istruzione sta in primo piano la necessità di migliorare le scuole. Su questa esigenza convergono le opinioni di politici e studiosi, ma come procedere? A questo interrogativo intende dare una risposta esplorativa questo libro, che restituisce – dati alla mano – i risultati di una meticolosa ricerca condotta tra il 2013 e il 2018 su un campione di istituti comprensivi di Piemonte e Liguria. Le iniziative messe in atto – che adattano al nostro paese pratiche già sperimentate altrove – spaziano su vari territori: revisione e miglioramento dell’organizzazione interna alle scuole; diffusione di metodologie didattiche innovative meno tradizionali (classi aperte, cooperative learning ecc.); maggiore familiarità e puntualità con le pratiche autovalutative; potenziamento degli apprendimenti degli studenti; compatibilità tra costi e azioni di miglioramento. Il volume, arricchito da una rassegna internazionale sul miglioramento e la qualità dell’istruzione, è frutto della collaborazione di studiosi di diversa formazione: sociologi, economisti, psicologi, pedagogisti e si raccomanda per il pregio di affrontare il tema del miglioramento in una prospettiva multidisciplinare. -
Per un «diverso» Stato sociale. La parabola del diritto all'istruzione nel nostro Paese
La parabola del diritto all'istruzione nel nostro Paese è una chiave di lettura assai significativa delle vicende che hanno caratterizzato lo Stato sociale. Poste a cardine della nascita dello Stato unitario, le politiche dell'istruzione riacquisirono centralità dopo le due guerre mondiali, per poi subire, dagli anni Settanta, una netta perdita di importanza, i cui esiti si evidenziano oggi in tutta la loro gravità. Come ha sottolineato Ritter, il tema dello Stato sociale è stato per molto tempo trattato unicamente sotto il profilo della previdenza sociale e della lotta alla povertà e non, invece, come tema chiave della legittimazione dello Stato moderno. In tal modo esso ha assunto le vesti di un potente redistributore e integratore dei redditi più bassi, all'interno del quale le leve prestazionali sono state utilizzate prevalentemente in chiave assistenziale. Il che ha in parte indotto la sua crisi: la mera protezione non collegata a politiche di sviluppo delle potenzialità delle persone, converte, drammaticamente, l'intervento statale in assistenza per l'intero corso della vita. Oggi lo Stato sociale deve ridefinirsi per poter svolgere adeguatamente il proprio ruolo: deve coniugare il volto dello Stato assistenziale con quello dello Stato promozionale, che collega le prestazioni allo sviluppo delle personalità. Perciò, è urgente riportare al centro delle politiche sociali l'istruzione, ridefinendo in termini prescrittivi diritti e doveri dello Stato e diritti e doveri dei cittadini. -
Il valore della creatività. L'economia arancione in Emilia-Romagna
Talvolta vista come un fenomeno straordinario legato all’intuizione di un genio isolato, la creatività è un processo intenso e delicato che combina esperienze consuete in modo imprevedibile. Inventa opzioni inedite, affronta problemi vecchi con nuove intuizioni, migliora la qualità della vita individuale e sociale. Stimolata dalle dinamiche urbane, costruita nell’impresa culturale, fertile nell’arte e al tempo stesso incisiva nell’industria, ricca di fermenti multiculturali, la creatività rappresenta la sfida più cruciale di una società complessa, che passa dalle certezze manifatturiere alle visioni post-industriali, nelle quali la produzione di contenuti determina la gerarchia dei valori. L’esperienza dell’Emilia-Romagna è unica nel combinare idee e azioni, gruppi sociali e cornici istituzionali, strategie imprenditoriali e sensibilità sociale. Stimolata dalla comunità territoriale e incoraggiata da politiche lungimiranti, la creatività rappresenta lo snodo più forte per la crescita di un comparto – quello dell’industria culturale e creativa – che genera benessere, sviluppo, occupazione e soprattutto futuro. -
Tra due città. Lettere 1951-1995
"R.T. 6 gennaio 58. Ma Parma mi appariva così ravvivata oggi dal tuo desiderio; improvvisamente ritrovata nella luce struggente, verso le quattro del pomeriggio, sulle ultime pietre del Battistero, su calde pareti di cotto del Lurigoparma; e certe nubi sfilacciate e meravigliose, laggiù, verso Baccanelli e le colline. Ti basterebbe prendere .un treno, tu dici; ma devi poco a poco ritrovare la forza di fare tutto il viaggio che dalla tua prigione luminosa di Monteverdevecchio porta a quel treno che passa da. casa. A..B. 19-11-1966. Non so se alla decisione, non presa, di' vendere Baccanelli non darà una spinta l'essermici trovato, a Baccanelli, ultimamente quasi estraniato come qui? Oh non incolpo te, ,non incolpo nessuno: mi pareva che se sul piano delle idee esiste ancora una concordanza il """"ritorno"""" non dovrebbe essere impossibile, dico un ritorno non nella favola, né nella provincia, ma nella vita più giusta e più vera: Dico giusta e vera anche con i peggiori inferni che la vita sempre può riservarci.""""" -
Invito al diritto penale
Perché esiste il diritto penale? Quali sono le garanzie che lo circondano? Quali fatti meritano di essere puniti? A quali condizioni si è considerati responsabili? Quali sanzioni, e per quali scopi, possono essere comminate? Quali misure possono essere applicate in alternativa alla pena carceraria? E come si giustificano, alla luce dei principi, i casi di esclusione della pena nonostante l'esistenza di un reato? Queste, ed altre - non meno importanti (come la crescente influenza del ""diritto europeo"""" sull'assetto delle fonti interne e sui poteri del giudice) - tematiche fondamentali del diritto penale vengono criticamente riesaminate, nel presente volume, privilegiandone gli aspetti di maggiore interesse per la più ampia cerchia di lettori, grazie anche a un metodo di indagine particolarmente sensibile alle evoluzioni della coscienza sociale e alle tendenze sul piano politico-istituzionale."" -
Il diritto del lavoro e la grande trasformazione. Valori, attori, regolazione
Il volume raccoglie gli scritti di giuslavoristi italiani da tempo impegnati nella riflessione sui processi di cambiamento del diritto del lavoro. Il filo conduttore dei vari saggi è l'intreccio tra i mutamenti della regolamentazione giuridica lavoristica e della formazione sociale ed economica che prende il nome di capitalismo, in massima parte riferibili alla globalizzazione - e alla sua attuale crisi - e alla rivoluzione tecnologica in atto. Non mancano riflessioni sul cambiamento delle strategie degli attori collettivi, in particolare del sindacato, riconducibili all'esigenza di confrontarsi con fattori culturali emergenti e rapidamente diffusi: ideologie e prassi neoutilitariste e neoindividualiste che si generano nell'economia uberizzata, e che riguardano il mondo del lavoro in generale e non soltanto quello delle imprese. Sono infine presenti riflessioni a più ampio spettro, che si confrontano con i tradizionali valori costituzionali di riferimento del giuslavorismo italiano, ma non solo. Uguaglianza, solidarietà, dignità, libertà: valori posti sotto tensione dalle ideologie neoliberali e mercatiste che hanno trovato ampio spazio anche nel diritto del lavoro e nella regolazione degli ultimi vent'anni. Ciò che emerge in particolare è che i valori tradizionali rischiano di recedere senza una adeguata ridefinizione e ricollocazione anche teorico-culturale: è la questione sempre presente nel dibattito tra i giuslavoristi, anche se spesso sottotraccia, della fondazione paradigmatica della disciplina. -
Politica in Italia. I fatti dell'anno e le interpretazioni. 2020
Il 2019 è stato caratterizzato dal dissolvimento della coalizione di governo tra Lega e Movimento Cinque Stelle e dall'inaspettata formazione del governo giallo-rosso, che vede il Movimento al governo insieme al Partito Democratico. Il volume analizza la traiettoria politica dell'anno appena trascorso, ricostruendo le principali tensioni tra i partiti del cosiddetto «governo del cambiamento» fino alle elezioni europee dello scorso maggio, con particolare attenzione ai temi relativi alla TAV, all'immigrazione, al bilancio pubblico e alla famiglia. Ne emerge una valutazione dell'attività del governo Conte I, con l'obiettivo di tratteggiarne le principali differenze rispetto al successivo governo Conte II, insediatosi nel settembre 2019. -
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2020. Dieci anni di economia dell'immigrazione
Già dieci anni fa molti analisti consideravano l'immigrazione una componente strutturale della società e dell'economia italiana ed europea. Era tuttavia difficile prevedere il peso che avrebbero avuto i fenomeni migratori all'interno del dibattito pubblico. In pochi anni la popolazione straniera residente è passata da poco più di 3 milioni a oltre 5 milioni, con evidenti ricadute sociali ed economiche. Nel decennio 2010-2019 la drastica riduzione dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro (-96%) e l'aumento esponenziale degli sbarchi di migranti nel Mediterraneo hanno spostato l'attenzione dell'opinione pubblica e dei media sulle tematiche dell'accoglienza, ponendo in secondo piano le politiche migratorie vere e proprie (canali di ingresso legali) e le politiche di integrazione degli stranieri già presenti in Italia. In questi ultimi mesi, poi, la chiusura delle frontiere causata dall'emergenza sanitaria ha messo in ginocchio molti settori caratterizzati da una forte presenza di lavoratori stagionali, come il turismo e l'agricoltura. Ma l'intera economia italiana, in cui un occupato su dieci è straniero, sarà messa a dura prova. L'integrazione degli immigrati, quanto mai necessaria per la ripresa, sarà una delle sfide che il nostro Paese dovrà gestire nei prossimi anni.