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Pentole e pistole
Il mondo dei talent, la televisione, la malavita e tanto amore per la cucina. Un noir ambientato tra i fornelli ed il mondo dei lustrini e del successo, infarcito di ambienti carcerari, di castelli da sogno e di studi di registrazione. La storia, ci porta dall'Inghilterra all'Italia alla ricerca di un nuovo modo per allargare gli affari dei cartelli colombiani e della mafia russa, passando per una finalissima seguita da milioni di persone. -
Riparazioni. Riparare il dolore e i legami sociali: la sfida della giustizia riparativa
Riparare diventa una sorta di imperativo morale regolativo dei rapporti nei micro e nei macrosistemi. Come esseri umani, prima ancora che come cittadini o operatori nei più diversi settori del vivere collettivo, ristabilire la giustizia e coltivarla, deve riguardarci, in quanto essa costituisce un diritto inalienabile dentro, ma soprattutto fuori dagli schemi processuali. Nella riparazione si prospetta la compresenza di due protagonisti, il danneggiatore e il danneggiato, l'autore del reato e la vittima di quel reato, legati drammaticamente ai tempi e ai luoghi dell'evento/danno, cementati nei rispettivi ruoli e nelle specifiche posizioni. Sentirsi ristorati è l'esito finale di questa esperienza che riorienta al diritto alla bellezza, quale diritto inalienabile, accanto al diritto alla tregua e, in quanto tale, da coltivare a partire dall'infanzia. La zona che si esplora è caratterizzata da una profonda tensione etica, perché riconosce il valore di una giustizia che ripara, che risana, che ristora, che rigenera, che ripristina equilibri relazionali e comunitari attuali e futuri. -
Aurora blue Milano
"Aurora blue Milano"""" è la storia di un'amicizia consacrata sull'altare dell'amore per la conoscenza e la fiducia nel futuro. Il romanzo, impreziosito da una colonna sonora in cui trovano spazio i Pink Floyd, i Metallica e Fabrizio de André, è anche un omaggio a Milano e alla Puglia." -
Gran berlino. Dolce, amara Germania
Gran Berlino. In questa guida sui generis, che è anche un diario di viaggio e un breviario sentimentale, l'autore ha scelto come bussola di orientamento alcuni simboli storico-culturali che hanno fatto di Berlino una grande capitale, fortemente attrattiva per giovani e non. Il viaggiatore che già conosca la città o chi si appresti a visitarla per la prima volta potrà così approfondirne la conoscenza, se intenda non fermarsi al mainstream delle normali pubblicazioni turistiche. Il ricco apparato di note, nomi e luoghi facilita la scelta dei possibili itinerari per conoscere Berlino godendone la vita diurna e notturna, non esclusa la gastronomia. L'epilogo in calce al volume aggiunge all'opera ulteriori informazioni, necessarie per avere della città una conoscenza più esauriente. Nell'opera il lettore può rintracciare anche una interpretazione della nazione tedesca, compendiata nel sottotitolo Dolce, amara Germania. In conclusione il libro è un vademecum multiforme, che non può mancare nello zaino del turista ""consapevole""""."" -
Gino Giugni. Il coraggio dell'innovazione
Nell'insegnamento universitario, nella ricerca scientifica, nella progettualità normativa, nell'attività svolta al servizio delle istituzioni, Gino Giugni è stato un esempio di straordinario acume intellettuale e di rigoroso impegno morale e civile. A Bari, dove ha insegnato dal 1960 al 1975, egli ha fondato una importante 'Scuola' di giuristi del lavoro e delle relazioni industriali, lasciando un segno indelebile nel contesto accademico, culturale e politico della nostra terra. -
Riace che incontra il mare
Cosimo, giovane degli anni '60, decide di emigrare in Argentina insieme alla madre rimasta vedova. Si ambienterà solo dopo qualche anno, grazie anche all'amore sbocciato con la bella Marisol. Dalla loro unione nascerà Giuseppe, insieme al quale torneranno a Riace per stabilirsi lì definitivamente. Giuseppe crescerà sereno, coi suoi studi e le abitudini di ogni estate, compresa la corsa quotidiana con l'amico Vincenzo, in cui conosceranno Angela e il suo viso dolce che custodisce segreti inenarrabili. Un romanzo dolce e terribilmente vero che mette a nudo vizi e virtù del popolo riacese, proprio come un film neorealistico dell'Italia del dopoguerra. Un libro che descrive la Riace verace, terra di migranti divenuta paese dell'accoglienza ma che al di là dell'iconografia costruita addosso da stampa nazionale e cinematografia mondiale, rimane un paese come tanti, con le sue risorse di umanità e cultura contadina che ha insiti i valori della solidarietà, ma anche con l'ambiguità e l'ipocrisia di molti. -
Nel liquido paese degli elfi
C'è un Paese non lontano, ma a molti ancora sconosciuto, dove arrivano storie e vite offese, ignorate, umiliate, ma non vinte. È il Liquido Paese degli Elfi, un luogo magico abitato da FateMeduseAbbracciose chiamate così perché, con i loro lunghi tentacoli, avvolgono amorevolmente tutti i piccoli che cadono laggiù e che arrivano da ogni luogo della Terra e dello Spazio: dal cielo, dove sono stati aggrappati al velluto blu fino allo scontro con un malvagio e improvviso meteorite; da case respingenti dove le porte sbattono troppo e si sente spesso urlare; da dimensioni di dolore, paura e mancanza di Amore e Accudimento. Viaggiano con valigie pesanti colme di tristezza e le FateMeduse sono subito pronte a svuotarle per riempirle di luce e speranza. E i piccoli si trasformano pian pianino, sono amati, amano, conoscono la tenerezza di coperte rimboccate, di merende che fanno SPOK quando viene schiacciato il cellophane che le avvolge, di feste e accoglienze gioiose. Costruiscono il loro futuro in attesa di altre braccia che li tengano stretti definitivamente e non hanno più paura. Età di lettura: da 7 anni. -
Le verità nascoste. Il caso di John Lafayette
John Lafayette ha dodici anni quando scompare dopo l'uscita dalla scuola media inferiore di Bari. A lavorare sul caso viene chiamato Cosimo Rago, criminologo esperto, editabondo, formatosi all'Accademia di Quantico (Virginia). Lì, una decina d'anni prima dell'ipotetico rapimento, ha conosciuto e vissuto una intensa relazione con Eleonora Stasi, madre del bambino scomparso. Acuto e raziocinante profiler, Cosimo Rago vive il lutto di sua moglie Caterina, che lo ha lasciato con una bambina da crescere (Silvia) e un border collie bianco e nero, in una scissione tra la verticalità del lavoro e l'orizzontalità dei rapporti amorosi. Almeno fino a quando non si imbatte in Giulia Casati, una giornalista della redazione di Bari del Corriere della Sera. Insieme ai suoi tre assistenti e all'aiuto del vicequestore, Michele Lagioia, Rago risolverà brillantemente il caso.Per dinamiche narrative un po' Dr. House, per plot twist un po' La migliore Offerta, Il Caso John Lafayette è un thriller che ha il ritmo del cinema e le pause della letteratura. -
La compagnia del melograno
Piero Fabris, pur non perdendo l'afflato poetico che contraddistingue tutte le sue opere letterarie, sorprende con un inedito lato thriller. Protagonisti di questo racconto sono due giornalisti, Sophie e Gregorio, e il professor Biagio che conducono il lettore in giro per l'Italia tra giri in gondola sugli specchi lucidi dei canali di Venezia, i vicoli contorti della città vecchia e l'arioso lungomare di Bari, invischiandolo insieme a loro in una trama che lascia il fiato sospeso fino alla fine, affatto scontata. Su tutto aleggia lo spirito del grande poeta armeno Hrand Nazariantz, fonte di ispirazione dei tre intellettuali ma anche e soprattutto dell'autore. Nel racconto si intrecciano le storie personali dei protagonisti con quelle del poeta armeno Nazariantz, tra realtà e fantasia separate da un sottilissimo filo che si dipana tra un omicidio misterioso, un'indagine mozzafiato e un finale inaspettato in una storia che vi terrà incollati fino all'ultima pagina. -
Mano mozza. Genesi e sviluppo di una mafia pugliese. Nuova ediz.
Barletta, 1982. L'Hotel Elios è teatro di un summit destinato a fare la storia. Il contrabbando di sigarette, dal quale le menti della criminalità pugliese hanno mutuato metodo e contatti, è la sliding door del narcotraffico locale. La Puglia è un territorio strategico per le cosche calabresi, siciliane e campane, che si riuniscono, a nord di Bari, con lo scopo di fondare una nuova organizzazione mafiosa che controlli il mercato della droga col placet dei maggiori narcotrafficanti italiani. Salvatore Annacondia, alias 'manomozza', partecipa da gregario. Ne esce da boss di una cupola mafiosa che tra la metà degli anni '80 e gli inizi degli anni '90 governerà suo malgrado le sorti della malavita pugliese. Gettando le fondamenta di un consorzio concepito su base locale ma destinato a trasformare la Puglia nel complesso laboratorio del crimine organizzato che tuttora fa da baricentro al ""sistema"""" mafioso italiano. Da Trani a Barletta, da Molfetta fino alla recentissima guerra di mafia andriese, due giornaliste ricostruiscono la genesi delle criminalità pugliese, attraverso le verità giudiziarie cristallizzate nei maxiprocessi e le vive voci di chi la mafia la combatte ancora oggi."" -
La beccaccia. Dall'ornitologia all'immaginario
Cosa ha determinato la notorietà di questa pellegrina instancabile dei cieli? Che cos'ha la beccaccia di tanto straordinario? Rispondere a questa domanda significa raccontare la millenaria vicenda di un piccolo e prezioso abitante del pianeta, la cui esistenza può assurgere a icona pregnante nel quadro della conservazione della biodiversità degli ecosistemi con tutte le specie che li abitano. -
Concologia per l'occhio e per la mente
Nel 1681 Filippo Buonanni, che fu eruditissimo gesuita del Collegio Romano ed allievo di Athanasius Kircher, pubblicò il primo libro di storia naturale interamente dedicato alle conchiglie. Si tratta della ""Ricreatione dell'occhio e della mente nell'osservazion delle chiocciole"""". Il volume era corredato da un ricco apparato di tavole, tratte da disegni di mano del Buonanni stesso. Questo leporello raccoglie alcune poesie di Marcello Frixione ricavate dal testo della Ricreatione, e le scannografie di Mauro Panichella che rielaborano alcune delle tavole barocche del libro."" -
Peter & Alice. Rilettura di due storie a suon di forbici
Il testo prende spunto da Peter and Alice, opera teatrale di John Logan messa in scena per la prima volta a Londra nel 2013. Nel retro di una libreria, in occasione di un evento in memoria di Lewis Carrol, si incontrano Peter Davies e Alice Liddel, l'uomo e la donna che da bambini ispirarono i celebri personaggi. Una miriade di confidenze tra i due e l'amicizia è immediata. Scorrono davanti ai nostri occhi alcuni momenti topici dei romanzi alternati a episodi di vita reale. Una storia in cui si intrecciano con sapienza realtà e finzione, in un continuo gioco di specchi tra i personaggi letterari e quelli reali... Età di lettura: da 8 anni. -
Gatsby a West Egg
"Se la personalità è una serie ininterrotta di gesti riusciti, allora c'era in lui qualcosa di splendido, una sensibilità acuita alle promesse della vita, come se egli fosse collegato a una di quelle macchine complicate che registrano terremoti a ventimila chilometri di distanza. Così Nick Carraway, voce narrante e punto di equilibrio morale del romanzo, presenta Gatsby. In questo leporello, l'omaggio a un capolavoro della letteratura mondiale è anche la riproposta di poche, selezionate tappe che condensano la doppia direzione morale e fisica in cui si muove la storia. Perché Il grande Gatsby, a ben vedere, non è che il racconto di una partenza e di un ritorno...""""" -
Etcetera
"L'abbattimento delle cesure tra sacro e profano, bestiale e umano, libera le reliquie e i simboli prima imprigionati nelle classificazioni metafisiche; e in tal modo coralli, cuori, seni, mostri non trovano più posizione nel paesaggio personale. La scena è non più umana né divina, il divino vi appare come ciò che è ridimensionato rispetto all'umano, ma anche l'umano, senza l'aiuto dei precedenti recinti, smarrisce la possibilità di finire e la capacità di pensare l'inizio."""" (Rosa Pierno, 17 febbraio 2017)" -
La vita solitaria. Lettura di Chiara Fenoglio notarella di Ignoto XIX secolo incisioni di Alessandra Varbella
La disamina circostanziata e la restituzione lucidissima di Chiara Fenoglio, che pur s'addentra nelle pieghe e negli anfratti più ostici e contraddittori del Leopardi, consente alle verità ascose di palesarsi, restituendoci il poeta recanatese in una luminosa ritrovata chiarezza. -
Cercando l'isola
La navigazione come metafora di un viaggio nella vita e nella poesia: è questo il tema che attraversa la piccola silloge di Cercando l'isola, cui Salvatore Ritrovato ha lavorato per anni, riallacciandosi idealmente alla sua raccolta di esordio ""Quanta vita"""" (1997), in cui la sua ricerca poetica salpava verso una mèta tanto urgente e necessaria, quanto in prima istanza intimamente legata a un bisogno di mistero. Da quegli anni, la mèta si presenta finalmente come una """"isola"""". Ma ecco che di fronte a questa si aprono gli abissi, si fermano le bussole, e come se le carte nautiche non l'avessero mai segnalata l'isola cambia aspetta, da isola-balena (un nuovo Moby Dick) a isola-oasi, dove il poeta-Ulisse lasciò il sogno di un amore. Gli acquarelli di Sighanda illustrano e accompagnano splendidamente la lettura di questa drammatica cronaca interiore, con una gentilezza e una delicatezza di tratto che riporta subito il lettore al cospetto di una sirena che inaugura la serie, donando il suo canto a chi ne serberà memoria."" -
Bruto minore. Lettura di Alessandro Carrera, noterella di ignoto del XIX secolo, disegni di Alberto Cerchi
... Carrera espone con agilissima andatura la questione posta dalla canzone ""Bruto minore"""" composta dal Leopardi nel 1821 e ha cura di interpolarla con il testo Comparazione delle sentenze di Bruto Minore e di Teofrasto vicini a morte, scritta nel marzo 1822 dal Leopardi stesso, la cui forma è """"un unicum nella produzione leopardiana"""", in tal modo ricostruendo la visione del poeta che ha in animo di tracciare una via priva di intralci nella definizione della virtù come illusione ..."" -
Il tramonto della luna
... Scende la luna; e si scolora il mondo; ...Se si fosse costretti a pronunciare un unico verso quale simbolo rappresentativo del canto ""Il tramonto della Luna"""" di Giacomo Leopardi, questo risulterebbe perfetto. Scende. Scolora. Le due parole, ricche di trasposizione concettuale del senso, in traduzione ed evocazione, legate a doppio filo in quella S prima forte e affermativa poi di negazione (s-colora), sintetizzano la visione di insieme del componimento, regalando un rapporto di molteplici causalità metaforiche mediato da precisi punti e virgola. Leopardi non finirà mai di stupire o di affascinare e in questo Leporello artistico, accompagnato dagli acquerelli di Sighanda alias Dominique Fidanza, Salvatore Ritrovato vi traccia con semplicità e vero affetto una lettura immediata, altrettanto densa, rilevando """"la tensione morale di una situazione che si dispiega"""" tra luci e penombre ineluttabili della vita."" -
Varzi 1968, mercato bestiame
A Varzi, nel 1977, cessò definitivamente di esistere uno dei mercati settimanali di bestiame più antichi e importanti di tutto l'Appennino. Questo leporello - in una ventina di ritratti fotografici scattati nel 1968 nella Piazza della Fiera da Giovanni Fassio - documenta antropologicamente quel secolare mondo di allevatori, mediatori e commercianti pochi istanti prima il suo dissolversi. A calare il sipario su quei volti dai tratti somatici ""arcaici"""" ci pensa il breve scritto di Giovanni Zanardi, commerciante di bestiame conosciuto anche in oltralpe come Furchén III.""