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Punto di non ritorno
La voce che parla in questo romanzo appartiene a un uomo di cinema: qualcuno che il cinema non soltanto lo fa, ma lo subisce come forma dellimmaginazione. Sprofondato nel benefico buio pomeridiano di una sala qualunque, scopre che tutta la vita è un remake, il rimettersi in scena, fra oggetti e gesti appena cambiati, di un unico repertorio di forme, la cui autorità sembra stabilita dagli astri. Ma che cosè quella forma per una certa persona, per lui stesso? Il narratore la insegue da un capo allaltro di questo libro, della sua vita, fra tanti luoghi, personaggi, brandelli di frasi. Questa memoria erratica si fissa su alcune istantanee: dei ragazzi che giocano a poker, mentre una donna entra nella stanza e annuncia che Badoglio ha firmato larmistizio; lo studio di Kawabata a Kyoto; lodore di certe case di appuntamenti; unisola del Mediterraneo, che sembra una quinta sul niente; un viaggio verso Est del giovane comunista che si accorge dellorrore e tace. Che cosa tiene insieme tutto questo (che senza volerlo è anche una storia dItalia per chiazze e schizzi dal 43 a oggi)? Per proteggere uninguaribile adolescenza, e per obbedire ai richiami delle sue molte antenne, il narratore ha messo il piede in tante realtà, con prontezza e sicurezza nella percezione, ma ogni volta, con prontezza, lo ha tirato indietro, rientrando in una vita «diaframmata dalla prudenza». Ma fra tutte cè una realtà, invisibile, che non si adegua a questarte dello schivare: il puro tempo che passa, che include in sé la morte. E questa volta non si tratterà di schivare, ma di scrivere: come accade a un personaggio di questo libro, si impara larte di porre «orecchio allo scorrere del tempo. Non per fermarlo, ma per auscultarlo». E allora finalmente incredulo, ilare e melanconico il narratore saprà di aver superato il suo «punto di non ritorno». -
Il principio di ragione
«Il principio di ragione dice: nihil est sine ratione. Si traduce: nulla è senza ragione, senza fondamento. Ciò che il principio asserisce appare evidente. Evidente è ciò che comprendiamo senza bisogno di altro. Il nostro intelletto non sente il bisogno di sforzarsi ulteriormente per comprendere il principio di ragione. Da che cosa dipende questo?». Così comincia la martellante interrogazione di Heidegger su uno dei temi essenziali del pensiero moderno: quel principio di ragione, enunciato da Leibniz, che è giunto a farsi passare come unevidenza ma evidenza non è. Con analisi graduale e serrata, Heidegger risale in questo libro il corso della filosofia occidentale sino alle origini del pensiero moderno. Da lui guidati, giungeremo a capire il «principio di ragione» come «tesi del fondamento» poiché ciò che tale principio mette in gioco è proprio il fondamento, il Grund, di ogni discorso filosofico. Rare volte nellopera di Heidegger la catena argomentativa è apparsa di tale durezza e saldezza. E lo sbocco della sua speculazione, dopo un vertiginoso percorso, accenna alla rosa di Angelo Silesio, che «è senza perché». Il principio di ragione è apparso per la prima volta nel 1957. -
Tour de France
Questo ""Tour de France"""" è un vagabondaggio di cui lo stesso Richard Cobb ha fissato le tappe con capricciosa imprevedibilità, ma sempre attraverso territori che ha lungamente battuto. Così ci si trova a errare per le strade di Parigi, Bruxelles, Le Havre, Marsiglia, Bayeux e Roubaix, ma anche della provincia inglese, dove Cobb è cresciuto e ha imparato le regole del suo mestiere. Ma aspettano il lettore anche incursioni nella vita privata di Robespierre e incontri con ambigui e affascinanti personaggi della Parigi notturna, inchieste su criminali del primo Ottocento e divagazioni sul calendario rivoluzionario francese. Con puntate infine verso mondi che gli storici ortodossi preferiscono ignorare: quelli di Queneau, Pagnol, René Clair e Simenon."" -
Kurt di Koppigen
Kurt di Koppigen è come un personaggio di Dostoevskij perso nel Medioevo e delle foreste del bernese - con qualche anno di anticipo su Dostoevskij stesso. La sua anima mal sbozzata e agitata da impulsi incontrollati lo spinge dalla tetra rocca dove è nato verso le strade più impervie. Così per scalfire l'indifferenza di una madre cui è legato da un rapporto di oscura soggezione, Kurt commette un delitto e si fa brigante di strada. Di qui in poi, ogni suo gesto si inscrive, quasi per incantesimo, in un destino di perdizione che nulla sembra poter capovolgere il riscatto. La fiaba di Kurt ha per sfondo valli folte e aspre, per comprimari loschi eremiti e spietati assassini, e per quinta interiore le agghiaccinati visioni del protagonista. -
La quarta Vologda
In questo libro Salamov ripercorre l'epoca della sua infanzia e formazione a Vologda, città del Nord nivea e cupoliforme, densa di significati sovrapposti nella storia russa - primo fra tutti quello di essere stata città-simbolo dei confinati politici sotto gli zar. Con naturalezza, cercando di mantenere sempre la ""percezione giovanile degli eventi"""" e oscillando nel tempo come seguisse il """"mugghiante dondolio dello sciamano"""" (e di ascendenze sciamaniche era la sua famiglia), Salamov è riuscito a mescolare la corrente della sua vita al turbinoso flusso dela storia russa, senza mai distaccarsi dal tono fondamentale della sua opera."" -
Il conquistatore del mondo. Vita di Gengis Khan
Lo scenario è uno dei più ""contrastati"""" e smaglianti dell'Alta Asia, la storia quella di Temujin, meglio noto come Gengis Khan. Una storia che René Grousset ricostruisce risalendo alle sue remote scaturigini mitiche - l'accoppiamento tra il Lupo Grigio-Blu e la Cerbiatta Selvatica, capostipiti di quella che diventerà la """"razza di ferro"""" dei Mongoli - e racconta con ritmo serrato, senza per questo tralasciare alcun dettaglio rivelatore. Assistiamo così alle vicende dell'avo di Temujin, Qutula, sorta di Eracle mongolo la cui voce rimbomba """"come il tuono nelle gole delle montagne"""", e del padre, Yesugei il Coraggioso, già in lotta con quella Corte cinese che tratta i nemici con crudeltà esemplare, impalandoli o bollendoli in giganteschi pentoloni. Poi alla nascita e alla crescita di un bambino """"dagli occhi di fuoco"""", """"il viso acceso da un bagliore misterioso"""", che non esita a sbarazzarsi del giovane fratellastro prima di unirsi alla bellissima moglie Borte, """"consigliera avveduta e autorevole"""". Poi ancora alla lunga teoria di scontri vittoriosi contro i Merkit e i principi mongoli avversari, fino alla conquista dell'egemonia indiscussa attraverso la """"battaglia della Tempesta"""" (contro l'intrigante fratello di sangue Djamuqa) e quella """"dei Settanta mantelli di feltro"""" (contro le ultime resistenze tatare). E infine all'espansione di un regno quasi senza limiti, esteso fino al Palazzo imperiale di Pechino e alla Via della Seta."" -
Il Sabba. Ricordi di una giovinezza burrascosa
"Il Sabba"""" non è soltanto il """"romanzo di formazione"""" del più scandaloso, sfrontato, geniale avventuriero che si sia aggirato nella Francia tra le due guerre e la cronaca irriverente di un'epoca dedita a tutti gli eccessi: è molto di più. E il libro di uno scrittore la cui prosa """"deriva in linea diretta da quella di Saint-Simon"""", come ha decretato Maurice Nadeau, che ritiene Sachs degno di figurare """"tra i grandi moralisti francesi"""". Di quella Parigi che nel primo dopoguerra è diventata """"il centro del mondo"""" artistico e letterario, e per ciò stesso di tutte le stravaganze, di tutte le dissolutezze, Maurice Sachs è un cronista sagace, arguto, sarcastico, ma anche uno dei protagonisti più scapestrati: frequenta gli scrittori alla moda (di alcuni di essi, Cocteau e Gide tra gli altri, si possono leggere ritratti di una corrosiva lucidità), dissipa denaro non suo, accumula debiti, ruba ai suoi migliori amici, si fa battezzare (lui, di famiglia ebrea), entra in seminario, ne esce dopo sei mesi con un'accusa di corruzione di minore. Trasferitosi in America, sposa, quasi per sfida, la figlia di un pastore protestante, che abbandona dopo pochi mesi per un giovane americano, con il quale torna a Parigi: a fare altri debiti, a vivere di più o meno miserabili truffe, a gonfiarsi di alcol, a sognare di scrivere un grande romanzo. Non lo scriverà mai. Sarà la sua stessa vita, invece, a diventare una narrazione di assoluta, sorprendente singolarità. Con una nota di Ena Marchi." -
La quarta dimensione. Un viaggio guidato negli universi di ordine superiore
Agguerrito esploratore di ""un territorio oscuro e sconosciuto di ciò che egli chiama Menterama"""" (Martin Gardner) Rudy Rucker si dedica in questo libro a un tema che ha sempre affascinato """"chiunque abbia un minimo di interesse per la matematica e per la fantasia"""": le dimensioni che si aprono al di là delle tre che siamo convinti di conoscere, a partire dalla quarta (il tempo?) sino alle infinite dello spazio hilbertiano. Rucker riesce in questa impresa coniugando le divergenti virtù del narratore e dello scienziato rigoroso. Pur di rendere evidenti i più ardui problemi, l'autore è anche ricorso ad appositi stratagemmi: così il libro è accompagnato da disegni e problemi, dei quali vengono offerte alla fine anche le soluzioni."" -
La morte e la terra
Per quanto grandi siano le speranze e le supposizioni umane,"" scrive Severino sulla soglia di questo suo nuovo libro """"esse si accontentano di poco, rispetto a ciò da cui l'uomo è atteso dopo la morte e a cui è necessario che egli pervenga"""". Nel proseguire, con ammirevole rigore speculativo, quel temerario percorso filosofico che da """"Destino della necessità"""", attraverso """"La Gloria"""", è approdato a """"Oltrepassare"""", Severino procede qui """"risolvendo un problema decisivo, lasciato ancora aperto"""": se """"la terra isolata dal destino è oltrepassata dalla terra che salva e dalla Gloria"""", nondimeno su """"'questa nostra vita' - si potrebbe dire - incombe la morte, e continuamente vi irrompe"""". Sorge quindi un interrogativo ineludibile: """"L'attesa della terra che salva continua anche dopo la morte (e che cosa appare in questo prolungarsi dell'attesa? sonno, sogni, incubi?), oppure con la morte ha compimento anche l'attesa?"""". Nell'architettura del grandioso edificio teoretico che il filosofo è andato solitariamente costruendo nel corso degli anni, """"La morte e la terra"""" appare dunque un vertice dal quale lo sguardo si spinge oltre ogni confine, giacché Severino non teme di consegnare risposte definitive: """"Avvicinarsi alla morte è avvicinarsi all'Immenso della terra che salva della Gioia""""."" -
Misteri pagani nel Rinascimento
"...l'aspetto che più interessa e affascina Wind e che costituisce la base della sua ricerca è il ripresentarsi degli antichi miti (greci soprattutto) nelle figurazioni dei grandi artisti rinascimentali: Botticelli in primo luogo. Il lettore potrà intendere come uno dei dipinti più celebrati del Rinascimento sia molto di più che una figurazione leggiadra e pittoricamente raggiunta; sia, invece, un autentico archivio di nozioni misteriosofiche riallacciantisi agli insegnamenti di un Marsilio Ficino e di un Pico della Mirandola e formanti tutt'uno con quella particolare e affascinante atmosfera di rinato interesse per il platonismo e l'ermetismo da parte dell'arte rinascimentale italiana."""" (Gillo Dorfles)" -
Lavorare con la famiglia. Manuale ad uso degli operatori dei servizi sociali
Parlare della famiglia significa parlare di una esperienza umana comune a tutti, il porto di partenza, da cui si salpa per affrontare il viaggio complesso attraverso la società. A nessuno è dato sapere a priori come sarà questo viaggio. A volte ciò che effettivamente si realizza è qualcosa di aggrovigliato, problematico e inquietante, difficile da comprendere per lo stesso viaggiatore. Appare dunque giustificato un manuale che tenti di porre la famiglia al centro di riflessioni teoriche e metodologiche che aiutino gli operatori dei servizi socio-sanitari ad orientarsi nel loro lavoro con gli utenti. -
Dal libro allo schermo. Sulle traduzioni intersemiotiche dal testo verbale al cinema
Questo libro offre un articolato ventaglio di studi su testi filmici variamente tratti dalla narrativa o altro, considerati in rapporto ai loro diversi testi-fonte. Di tali trasposizioni dalla parola al sincretismo espressivo proprio del cinema - studiate sulla base delle teorie semiotiche sul tema - si indagano le trasformazioni operate nell'adattamento da codici prevalentemente verbali a quelli della rappresentazione visiva in movimento, con una particolare attenzione all'ampliamento prospettico che l'audiovisivo comporta di per sé, e a quello che frequentemente esso riverbera sullo stesso testo-fonte. -
Dizionario del cinema per ragazzi
Il volume è curato, per le Edizioni ETS, da Francesca Bianchi e Luigi Puccini con la prefazione del regista italiano Mario Monicelli: 430 film, schede tecniche, recensioni, curiosità, informazioni utili. Il dizionario offre una panoramica della produzione cinematografica rivolta ai giovani dal 1980 ad oggi. Con un'unica eccezione: l'animazione targata Disney proposta dal primo lungometraggio alle produzioni dei giorni nostri. L'opera può diventare un valido strumento di consultazione destinato ai genitori, ai ragazzi, a chi opera nel settore dell'infanzia, agli insegnanti delle scuole italiane che vogliano proporre agli studenti percorsi legati al linguaggio cinematografico. -
Trovarsi lavoro
Il volume, di facile consultazione, aiuta a mettere a punto un progetto di studio e lavoro, rispondendo a domande del tipo: ""Cosa c'è 'fuori'? Quali le nuove regole del gioco? Ci sarà ancora lavoro per me?"""". Inoltre, esso fornisce informazioni e dati sulle dinamiche delle vecchie e nuove professioni e sulle offerte formative universitarie e post-universitarie, nonché indirizzi utili e siti internet su cui si possono prendere o """"depositare"""" informazioni, rilevanti. Sono anche disponibili nel volume test e questionari per aiutare i giovani a scoprire le proprie qualità."" -
Tutti i miei Natali
Una storia comune di una persona comune, tutti vi si possono riconoscere. L'autrice racconta con uno stile chiaro e diretto quadri di vita vissuta, tutti legati da un denominatore comune, gli affetti familiari, i veri protagonisti del racconto. È una rivisitazione di ciò che ha significato essere stata figlia, proprio mentre, dipanando l'eredità affettiva ricevuta dai genitori, si cerca di essere una buona madre, senza per questo scordarsi di celebrare che cosa significhi essere donna. -
Eranos Monte Verità Ascona
Il volume presenta gli atti del Seminario ""Eranos, Monte Verità, Ascona"""" svoltosi nel 2000 ad Ascona, nel Canton Ticino. In esso i Colloqui di Eranos, iniziati nel 1933 e ancora annualmente tenuti, vengono collocati nella più ampia cornice dei diversi fenomeni culturali che si sono avvicendati e interconnessi lungo tutto il corso del Novecento sul territorio di Ascona, trasformando questa piccola località turistica posta sul Lago Maggiore in uno dei centri culturali più importanti d'Europa. I partecipanti ai Colloqui di Eranos cercano di comprendere la realtà come una """"totalità vivente"""", come un contesto vitale unico entro il quale ogni esperienza di pensiero possa inserirsi."" -
Gli abissi di Alfeo. La dimensione memoriale nella letteratura in inglese
Il volume raccoglie saggi di studiosi italiani e stranieri incentrati sull'analisi di opere appartenenti a generi diversi, dalla narrativa alla poesia, dal saggio allo script cinematografico, accomunate da un particolare interesse per le problematiche connesse all'attività mnestica. Alla memoria personale, intesa come ricordo di luoghi, eventi, personaggi, appartenuti al passato più o meno remoto del soggetto, si affianca la memoria culturale, espressa a livello dell'intertestualità attraverso citazioni, allusioni, giochi parodici, a testimonianza della consapevolezza di un retaggio culturale che costituisce l'ingombrante peso, ed insieme la ricca eredità, del passato inteso come tradizione. -
Economisti francesi del primo Settecento. Boisguilbert, Ragguaglio della Francia e altri scritti, Vauban, Progetto d'una Decima
Boisguilbert s'aggiunge alla schiera di quegli autori che consideravano l'organismo economico come un sistema in equilibrio tra grandezze economiche interdipendenti e che costruivano questo sistema dal punto di vista del consumo, superando ogni altro, forse, prima di Cantillon. La sua sociologia economica s'articolava, in uno spirito quasi marxista, su due classi sociali, ricchi e poveri, la cui esistenza egli spiegava in un modo che doveva divenir comune durante il corso del secolo XVIII. -
Il materno. «Mi domando che madri avete avuto...»
Il tema del materno, per le sue implicazioni relativa alla soggettività femminile, alla relazione tra i sessi, alla filiazione, al sociale, al diritto, rappresenta un ambito significativo della civiltà. La crisi demografica, il dibattito sulla procreazione artificiale, la trasformazione della struttura della famiglia sono alcuni degli esempi più appariscenti di un disagio epocale. Frutto di un gruppo di lavoro di psicanaliste che si sono confrontate da angolature teoriche, cliniche e culturali differenti, i contributi qui raccolti portano alla luce le radici che hanno alimentato una certa mitologia del materno. Vengono esplorate inoltre alcune fantasmatiche materne che attraversano l'immaginario femminile. -
La Tempesta di Shakespeare per Giorgio Strehler
La frequentazione di Giorgio Strehler con il teatro di Shakespeare data fin dai primi anni della fondazione del Piccolo Teatro. Il volume tenta di fornire una lettura concreta e pertinente della messa in scena del regista triestino, un lavoro che si fa interprete del processo di riflessione sull'ultima opera di Shakespeare che si inscrive nella contestualità di una profonda crisi storica da cui emergerà la coscienza dell'uomo moderno. Un periodo caratterizzato dal crollo delle utopie, dall'emersione delle nuove classi sociali, dalle lotte per la conquista e la gestione delle mutate condizioni di un potere. ""La Tempesta"""" è altresì una gigantesca materia di spettacolo, il banco di prova attorno al quale si discute che cosa sia fare teatro.""