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Art ribel nella globalità dei linguaggi
Questo nuovo libro di Stefania Guerra Lisi, l’ideatrice della ‘Globalità dei Linguaggi’ , è il punto d’arrivo di un percorso trentennale di esperienze e ricerche su quell’universo espressivo che l’autrice chiama ‘Art Ribel’ . L’ Art Ri-Bel nasce per riscattare l’Art Brut dall’emarginazione alla quale continua ad essere condannata. L’Art Brut è l’arte ‘inconsapevole’, non finalizzata al mondo e neanche alla partecipazione al mondo artistico da parte di chi la produce: handicappati, detenuti, persone emarginate,... Questo testo riporta a quell’universalità dell’arte che va oltre il tempo e lo spazio e la diversità dei contesti e degli esseri umani, in un riconoscimento dell’estensione di questo fenomeno nell’ arte di vivere secondo il principio di piacere . È così che l’arte è autoterapia : cura della parte più profonda di sé, radice anche del malEssere, inaccessibile se non esternata in F...orma, impronta dello Spirito. Il volume è in due parti: una serie di testi verbali, con un’ampia sintesi del pensiero e delle iniziative dell’Autrice, indagini storiche, approfondimenti teorici, presentazione e analisi di esperienze diverse; e un ‘catalogo’ di opere, una consistente sezione di immagini di creazioni figurative di Bambini, Handicappati, Artisti variamente combinate e confrontate. Le opere di questo catalogo hanno il valore di segni sensibili di un mondo interiore di Protagonisti, così importanti per orientarci in una comunicazione profonda con i loro bisogni non detti, e soprattutto per ritrovare il senso nascosto di quelli che ingiustamente sono definiti ‘comportamenti insensati’ . Comportamenti spesso informali che hanno in comune con l’arte d’avanguardia il prevalere dell’ inarticolato che non vincola l’immaginazione in una forma (gestalt buona), in regole prestabilite, ma la esprime nella molteplicità dei fenomeni materici. Questo libro non si rivolge soltanto a chi si dedica all’arte con l’interesse dello specialista, ma a genitori, insegnanti, educatori, operatori sociosanitari, tecnici della riabilitazione, psicologi e psicoterapeuti e tutti coloro che sono coinvolti nelle cure sociali. Con l’invito specifico a vedere, sentire la sofferenza come radice della creatività, e lo stesso Essere umano come opera d’arte . La Gioconda è la giocondità di un Homo Ludens che può affrontare la morte civile e l’incessante dolore quo- tidiano con la creatività sinestesica dei Sensi che permette il rispecchiamento dell’inestinguibile Sé. -
La Costituzione invisibile. Dai manuali di storia all'immaginario civico degli italiani
La Costituzione della Repubblica Italiana ha avuto una storia difficile. Da una parte l'inserimento dei suoi principi entro l'ordinamento è stato lento e spesso inadeguato, dall'altra il suo valore di patto fondante è stato spesso invisibile per il cittadino comune. Come era successo per lo Statuto albertino, la vicenda delle istituzioni costituzionali è stata letta soltanto sullo sfondo delle ideologie, delle lotte politiche e sociali, dei condizionamenti economici. L'""appello alla Costituzione"""" ha segnato le emergenze politiche o è stato usato per fini di parte. Nel paese in cui sono state elaborate le basi dei modelli che hanno ispirato la politica moderna e in cui, sull'esempio americano, il pensiero costituzionale è comparso, insieme al tricolore, già alla fine del XVIII secolo, è mancata una """"religione civile"""" che unisse i cittadini al di sopra delle divisioni politiche. La storia dell'Italia unitaria raccontata dai manuali scolastici ha spesso dato vita a un immaginario civico costruito su etiche precarie, più che a una coerente identità civile. In Italia è mancato un modello di convivenza civile credibile, funzionale ad orientare in modo virtuoso i comportamenti pubblici e privati. Profittando di queste carenze, le """"caste"""" hanno potuto dilagare, allontanando dalla vita politica il cittadino comune e intere generazioni di giovani, favorendo così degrado e corruzione. Quello che qui proponiamo è un viaggio attraverso la storia costituzionale dell'Italia unita raccontata nei manuali scolastici, oggetti certo """"innocui"""" e forse poco studiati, ma anche testimonianza preziosa di un """"immaginario civico"""" che si esprime nel lessico e nei concetti che caratterizzano la vita politica."" -
Verso una vita autonoma ed indipendente con l'emozione di conoscere ed il desiderio di esistere
Pensare come adulti e non come eterni bambini le persone con deficit e fornire loro competenze sul piano affettivo e cognitivo per una vita autonoma ed indipendente in visione del dopo genitori è una tra le attenzioni di base presenti da più di trentanni nelle ricerche scientifiche multi ed interdisciplinari condotte dal gruppo di ricercatori che fanno capo al Prof. Nicola Cuomo (Insegnamento di Pedagogia Speciale e Didattica dellIntegrazione-Università di Bologna) e di cui Cinzia De Pellegrin fa parte. Nelle pagine di questo testo, grazie alla rigorosa analisi dellautrice, il lettore potrà ripercorrere unesperienza che ha condotto persone con bisogni speciali verso una vita autonoma ed indipendente. Sarà possibile interrogare le esperienze della ricerca-formazione-azione descritta, seguendo con la lettura sia i bisogni da cui emersero le ipotesi progettuali, i principi strutturali, il protocollo della ricerca, sia il suo dispiegarsi sul campo, nella concretezza degli avvenimenti che contraddistinsero i giorni antecedenti, in itinerario e successivi al percorso rigorosamente condotto: ciò che avvenne nei protagonisti con necessità speciali, negli operatori, nel contesto sociale, nelle famiglie coinvolte, i fatti, gli aneddoti, le paure, le dinamiche relazionali, affettive, i progressi, La ricercatrice, attraverso il percorso narrativo delle prassi e lattenta analisi del percorso sperimentale, mette in rigorosa evidenza la dimensione formativa che lesperienza propose: ai protagonisti con deficit, alle loro famiglie e soprattutto a quei compagni di avventura (gli Operatori) che, nel progetto, fungevano da mediatori-amici, i quali, con la loro azione educativa di mediazione, potevano e dovevano apprendere a supportare il potenziamento delle competenze e la crescita affettiva ed esistenziale dei partecipanti con bisogni speciali. Cinzia De Pellegrin sottolinea: Con questo mio libro, vorrei offrire alla riflessione di chi è implicato in processi educativi (Operatori, Educatori, Famiglie, Insegnanti, ) le conoscenze acquisite, agite, sperimentate, valutate e verificate, risultate utili nella nostra esperienza e che portarono gli otto giovani con bisogni speciali a sentirsi e a desiderare di essere adulti, a vivere e a desiderare di vivere una vita il più autonoma ed indipendente possibile. -
Individuazione e libertà nel «sistema dell'idealismo trascendentale» di Schelling
Claudio Cesa, fra i maggiori interpreti dell'idealismo classico, propone una lettura su un tema controverso del pensiero di Schelling. Con il celebre scritto L'essenza della libertà umana (1809) sembrò che egli avesse impresso una svolta nella filosofia classica tedesca, accantonando la prospettiva trascendentale e impostando su un piano ontologico il problema della libertà e del male. Ma l'interrogarsi sul carattere della libertà è una costante del suo pensiero. Il tema in questo saggio è illustrato sulla base del Sistema del 1800, l'unica opera di Schelling che possa venir paragonata alla Enciclopedia di Hegel . A completare il saggio una bibliografia italiana su Schelling dal 1972 al 2008. Claudio Cesa (1928), accademico Linceo e professore emerito nella Scuola Normale Superiore di Pisa, si è occupato soprattutto di pensiero tedesco, sui versanti teorico, politico e storiografico. E' membro della Fichte-Kommission dell'Accademia delle scienze di Monaco di Baviera. Fra le sue opere La filosofia politica di Schelling (Laterza, 1969), Hegel filosofo politico (Guida, 1976), Introduzione a Fichte (Laterza, 1994; 3ª ed. 2000). http://www.recensionifilosofiche.it/crono/2010-03/cesa.htm Claudio Cesa [ da sns.it ] E' morto il filosofo Claudio Cesa, studioso del pensiero tedesco di Adriano Fabris -
Verso una psicologia fenomenologica ed esistenziale
Questo libro, che segue ""Le fonti fenomenologiche della psicologia"""" e """"Le fonti esistenziali della psicologia"""", è il terzo volume di un percorso di studi che intende avviare in Italia una ricerca significativa per affrontare la crisi che vive ora la psicologia. Diretta principalmente agli psicologi, agli psichiatri, agli epistemologici, ai filosofi, questa raccolta di saggi nasce dalla considerazione che la psicologia possa rifondare la sua epistemologia in una ricerca comune, insonne. La psicologia può rinascere se recupera il senso stesso della sua ricerca e l'indagine sul vissuto e sull'esistenza dell'uomo. L'intenzione è quella di proporre una scientificità che affondi le sue radici nel metodo e negli studi della fenomenologia e della filosofia esistenziale. La psicologia non può sottrarsi al confronto con le fondamentali questioni dell'esistenza, se intende essere autorevole e credibile, e, allo stesso tempo, non può temere il dibattito con l'arte, la filosofia, l'antropologia, la psichiatria, la neurologia, se vuole essere rigorosa. Se al centro vi è l'uomo, tutto intorno e in periferia vi sono i suoi radicali e aperti temi sull'esistenza, su cui ognuno può esprimersi, nessuno escluso. Lo psicologo non tema di essere privato di qualcosa. A lui il compito di confrontarsi e di testimoniare il silenzio e la parola sull'esistenza nell'incontro con l'altro."" -
Due popoli e una nazione. Mikrasiátes e greci nella terra dei centauri
Erano greci, di religione ortodossa. Avevano abitato, per generazioni, le città della Ionia ottomana e i centri dell'interno anatolico. Nel 1922, stritolati dai nazionalismi ellenico e turco, cacciati dalle loro case, si erano riversati nella ""madrepatria"""" greca. Centinaia di migliaia di profughi in un paese povero, di pochi milioni di abitanti. 12.000 """"mikrasiátes""""- così si chiamavano, dalla perduta Asia Minore - sbarcarono al porto di Volos, in Tessaglia, accolti dalle autorità e dai loro """"fratelli"""" greci, nella retorica ufficiale del """"rimpatrio"""". Un nuovo centro fu creato per loro, Nea Ionia. Questo libro, una monografia antropologica frutto di una ricerca sul campo, racconta l'incontro e lo scontro tra mikrasiátes e greci, uguali ma diversi, nel corso del tempo, da quel fatidico 1922 fino all'""""estate della Grecia"""", il 2004 dei campionati europei di calcio e delle Olimpiadi di Atene. Racconta anche come, attraverso tappe scandite da lotte operaie e regimi autoritari, da occupazioni e guerre, da terremoti e ricostruzioni, la diversità etnica, a lungo protagonista dei rapporti tra le due comunità, sia progressivamente venuta meno, in un processo di integrazione sociale favorito da comuni esperienze propiziate anche dalle politiche della sinistra greca. Ma una diversa identità è rimasta anche oggi, nell'orgogliosa rivendicazione: """"Noi siamo mikrasiátes""""."" -
Merope. Ediz. italiana e inglese
Esito maturo di un lungo processo di adeguamento delle aspirazioni della cultura alla prassi scenica di fine Seicento-inizio Settecento, Merope può essere considerata come la realizzazione dell'auspicio muratoriano di compromissione dell'autore tragico con la materialità della scena pubblica. Stretta fu la collaborazione di Scipione Maffei con la troupe di Luigi Riccoboni, giocata sul doppio binario delle necessità di una riforma tragica italiana e delle concrete esigenze e consuetudini dei comici.Emergono in Merope tematiche canoniche per la cultura teatrale europea: l'ambiguità, l'incesto e la sua rimozione, la vendetta, l'amore materno come motore del tragico, la tirannide nella sua dimensione doppia, indagata non solo in quanto negatività assoluta ma anche nei suoi aspetti intriganti e tragicomici.Merope was the mature fruit of an adaptation of the aspirations of culture to the requirements of stage practice between XVII and XVIII century. It can be considered the fulfilment of Muratori's call for the compromise of the tragic author with the materiality of the stage. The collaboration between Scipione Maffei and Luigi Riccoboni's troupe was very close. It was played on the double track of the needs of tragical reform in Italy and concrete requirements of a company of players.Merope results canonic for outstandig themes which were to have a resonance in the European theatre culture: ambiguity, incest and its repression, revenge, maternal love as the driving force of the tragedy, tyranny in its twofold dimension, investigated not only as absolute negativity, but also in its scheming, tragicomic aspects. -
Per un'estetica della Bibbia
L'estetica della Bibbia potrebbe essere un campo di studi molto ricco e di grande interesse, ma gli studiosi di estetica oggi lo curano assai poco. Questo saggio ne discute la possibilità e sviluppa, come esempi particolarmente significativi, quattro nuclei tematici: l'estetica della creazione, la questione delle immagini, la poesia come preghiera e la sapienza come arte. Leonardo Amoroso, nato a Livorno nel 1952, è attualmente docente di Estetica all'Università di Pisa, dopo esserlo stato per alcuni anni all'Università di Padova. Ha scritto su autori della ""nascita dellestetica"""" (Vico, Baumgarten e Kant), del pensiero esistenzial-ermeneutico (Kierkegaard e Heidegger) e della filosofia ebraica (Spinoza e Benamozegh)."" -
Metamorfosi dell'utopia
L'autrice inizia la sua ricerca sulla metamorfosi dell'utopia romanzesca con la ricostruzione ab origine della sua prassi narrativa. Il topos del viaggio, inteso come mezzo per accedere alla realtà ""altra"""", il resoconto immaginario, il mondo di appartenenza (notum) e il mondo """"nuovo"""" (mundus alter). Ecco gli elementi alla base del mutamento rintracciato nei testi di Allorge, Doni, Mercier, Bonnardot, Morris, Le Hon, Pellerin, Wells, Zamjàtin, Gérin-Lajoie, Huxley, Orwell, per citare soltanto alcuni fa gli autori che animano i saggi e che restituiscono la dimensione europea, ma anche extra-europea, dello studio. L'aspetto temporale, le implicazioni epistemologiche del viaggio utopico, ma anche quelle comiche e linguistiche: l'esplorazione del corpus attraversa i secoli, trascende le letterature e guarda alle sue declinazioni eutopiche e distopiche, contemporanee e non."" -
Grammatiche del pensiero. Dalla kenosi dell'io alla logica della seconda persona
Nella malattia - aveva scritto Proust, narrando, in ""Guermantes"""", la lenta morte della nonna - l'io """"sente"""" il suo proprio corpo estraneo e indifferente, più che ostile. Come di rimbalzo Valéry annotava nel suo Cahier: """"Je pense, donc je ne suis pas"""". Liberazione del pensiero dall'essere, o non, invece, incapacità dell'io di pensare se stesso, il suo esser proprio? A questa domanda Vitiello risponde mostrando il processo di progressiva implosione dell'io proprio in quelle filosofie - da Hegel a Gentile, a Husserl - che hanno posto il soggetto al centro, quando non a fondamento, dell'universo. Per sottrarsi alla tirannia dell'essere non ha, dunque, l'io altro destino che il nulla? Vitiello respinge questa conclusione, tracciando, in dialogo con Severino e Levinas, i primi lineamenti di una grammatica della seconda persona, in base alla quale l'io si volge a se stesso come a un """"tu"""", sì da vivere l'estraneità del corpo come familiare distanza, e l'irriducibilità del pensiero alle proprie categorie come possibile apertura al possibile di un pensiero capace di ridursi, sospendersi, esporsi al mistero, meraviglia e pericolo insieme, oltre ogni certezza e verità. Anche quella dell'""""io tu a se stesso""""."" -
Salvo a parlarne. Storia di Elle
Il libro si rivolge espressamente a tutti gli studenti di Psicologia, ai loro insegnanti, agli appassionati di psicanalisi e ai loro terapeuti, ai giovani che cercano stimoli imprevisti, a coloro che amano pensare divertendosi, verso una fine del libro del tutto sorprendente. Un intreccio un po' romanzo, un po' saggio performativo. -
Design +/- infinito. Percorsi di progetto critico
In questo libro teorici e progettisti si interrogano criticamente sui compiti di un design attento al sociale. Il tutto con una segnata attenzione ai Sud del mondo, nella consapevolezza che, forse, proprio in tali contesti, si giochi la sfida più importante per la creazione di un diverso modello di sviluppo. -
La scienza intuitiva di Spinoza
Un po' come nel Moby Dick di Melville, questo libro sulla scienza ""intuitiva"""" di Spinoza va alla caccia di uno strano animale sfuggente, con la convinzione, alla fine, di averlo arpionato. Solo che in quel romanzo favoloso, in quelle avventure di mare, gli scogli e le buriane erano per i protagonisti, mentre al lettore era riservato un disteso, e sia pur pensieroso, godimento; qui invece la navigazione è impegnativa anche per il lettore. In effetti non sono molti gli storici della filosofia che credono, come l'autore di questo libro, nella specificità scientifica di quello che, nel pensiero di Spinoza, è il terzo genere di conoscenza. Per lo più si pensa che corrisponda all'elevazione mistica della mente, e che abbia a che fare con la """"sapienza"""" in senso antico, più che con la """"scienza"""" in senso moderno. Questo libro propone invece un itinerario che ci porta a vedere la scienza intuitiva come conoscenza scientifica a pieno titolo, e al tempo stesso come un sapere diverso dalla scienza normale. La società umana, il mondo delle passioni e della vita civile, la quasi divinizzazione dei propri simili (""""homo homini Deus""""), creano il disegno di una scienza nuova, come direbbe più tardi Vico; che non si nutre di sogni utopici, quanto piuttosto di un disincantato sguardo alla Machiavelli, con una tensione interiore che al centro di tutto l'impegno del pensiero pone la 'libera respublica'."" -
Fiducia dei cittadini e valutazione della performance nella sanità italiana. Una sfida aperta
Che relazione esiste tra la fiducia dei cittadini e i risultati conseguiti dai sistemi sanitari pubblici? È possibile ipotizzare la presenza di un circolo virtuoso tra fiducia e valutazione dei risultati? Il presente volume analizza - nella prima parte - come quindici regioni italiane hanno affrontato negli ultimi anni il tema della valutazione della performance dei servizi sanitari erogati, nonché le caratteristiche che questi sistemi hanno assunto e la loro efficacia quali strumenti di governance. Nella seconda parte si affronta il tema delle possibili relazioni fra questi sistemi di misurazione e valutazione della performance nella sanità pubblica e la fiducia dei cittadini. In particolare il tema della fiducia in sanità viene sviluppato sia considerando le diverse tipologie di relazioni presenti nei soggetti nel sistema sanitario (medici, manager, pazienti) sia mediante le riflessioni di diversi portatori di interesse che interagiscono con il sistema sanitario italiano. Sabina Nuti è professore in Economia e gestione delle imprese presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa dove dirige il Laboratorio Management e Sanità. È responsabile scientifico del sistema di valutazione della performance della sanità toscana ed è referente per la sua implementazione anche nelle regioni Umbria, Liguria e Piemonte. Da anni svolge attività di ricerca sui temi di management sanitario e valutazione della performance. Milena Vainieri è dottoranda in Management, Competitiveness and Development della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e svolge attività di ricerca nell'ambito dei progetti seguiti dal Laboratorio Management e Sanità con particolare riferimento alle tematiche attinenti i sistemi di governance e di valutazione della performance ed il governo dell'efficienza nei sistemi pubblici. -
Architetture Grosseto (2009). Vol. 7: Castiglione della Pescaia
Lavori Pubblici: Piano Strutturale; Cantiere navale; Cantina; Orto del Lilli; R.T.A.; Abitazioni nel centro storico; Rubriche, Libri, eventi -
Luoghi e architetture del cinema in Italia. Ediz. italiana e inglese
Questo volume raccoglie un primo repertorio di cinema italiani costruiti in tutto l'arco del Novecento: dal Corso di Marcello Piacentini, ai capolavori futuristi, alle ""città del cinema"""", fino alle sale del dopoguerra. Si tratta di architetture che declinano la loro specificità funzionale in varie forme plastiche, strutture ardite, décor coordinato di arredi, grafica, illuminazione, opere d'arte. Un patrimonio che contrassegna i luoghi urbani storici, le periferie metropolitane, i centri rurali, oggi minacciato da abbandoni, profonde alterazioni e perfino distruzioni. Il volume vuole non solo denunciare la necessità di tutelare i cinematografi che si sono a oggi conservati, ma stimolare riflessioni sul restauro e sui nuovi usi compatibili. Molti dei centotrentadue cinematografi italiani, per la prima volta censiti in un catalogo, possono ancora oggi rappresentare un'importante risorsa per la cultura e la città contemporanea. The volume contains the first repertory of Italian cinemas built within the XX century: from the Corso Cinema designed by Marcello Piacentini, till the Futurism masterpieces, """"cinema cities"""" and the postwar cinemas. Architectures that materialize technical, spatial and visual requirements, controlled in every single detail, from furnishings to coordinated design, lighting and art. Such a heritage, that marks the historic urban places, the metropolitan suburbs, the rural areas, is today threatened by abandonments, deep alterations and even demolitions. The volume does not only intend to denounce the need to safeguard the movie theaters that are still preserved nowadays but also to arouse new considerations on restoration and new compatible uses. Many of those one hundred and thirtytwo cinemas, registered in a catalog for the first time, may still be an important resource for the culture and the contemporary city."" -
Il fatto estetico. Tra emozione e cognizione
Riportare oggi al centro dell'attenzione il ""fatto estetico"""" ha anzitutto il senso di lasciarsi alle spalle un'astratta separazione tra lo spazio mondano dei fatti e quello del senso come espressione di atteggiamenti nei confronti del mondo, dove sono appunto in gioco valori, credenze, giudizi, emozioni. Del resto è proprio l'estetico, il fatto estetico, a testimoniare in maniera eloquente il concretum dell'esperienza umana, e delle attitudini e disposizioni che implica, di contro alle vertigini della pura speculazione o al gioco narcisistico delle interpretazioni e delle decostruzioni. Proprio nella direzione di un recupero della dimensione antropologica dell'estetico dimensione già esplicita nell'etimo del termine, che rinvia all'.aisthesis ossia all'agire percettivo come medium e condizione del nostro rapporto con il mondo - questo volume presenta la rielaborazione di una serie di contributi che estetologi, filosofi della cognizione, psicologi e antropologi hanno presentato al convegno franco-italiano """"Il fatto estetico: tra emozione e cognizione"""", svoltosi a Firenze nel maggio 2007. Questo volume raccoglie i risultati di tale convegno con l'ambizioso obiettivo di disegnare, con pluralità di approcci, il quadro teorico del rapporto tra la dimensione emotiva e la dimensione cognitiva del fatto estetico, integrando il punto di vista filosofico con quello psico-cognitivo e antropologico, con un occhio attento all'orizzonte delle pratiche artistiche contemporanee."" -
La corona e la croce. Gli scritti dell'esilio di Giacomo II Stuart (1688-1701)
Nel 1701 moriva nel palazzo di Saint-Germain-en-Laye, messogli a disposizione dal cugino Luigi XIV, Giacomo II Stuart, ultimo re cattolico inglese. Dopo la sua fuga dall'Inghilterra nel 1688, gli fu formalmente attribuita dal Parlamento la volontà di abdicazione e la corona fu assegnata ai nuovi sovrani Guglielmo e Maria. Tuttavia, nonostante i falliti tentativi di restaurazione, il re mai rinunciò a rivendicare la propria legittimità, che, da una parte, egli derivava dall'idea di monarchia per diritto divino, e, dall'altra, assimilava all'attuazione di un piano di tolleranza religiosa. Ed ecco che i suoi scritti, tra cui spicca Imago Regis, trattatello meditativo pubblicato nel 1692, contribuiscono a scrostare, almeno in parte, quellimmagine di roi dévot che di lui si tramanda e aprono a una prospettiva trasversale nella quale la scrittura si fa prolungamento non soltanto memoriale, ma anche politico della figura di un re che, all'affacciarsi della modernità, identificava la salvezza dell'anima con quella della nazione. Lisanna Calvi è ricercatrice di Letteratura Inglese presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Verona. I suoi interessi di ricerca si sono concentrati in particolare sul teatro tragico della Restaurazione e del primo Settecento con una monografia Kingship and Tragedy (1660-1715) (Verona, 2005). E' anche autrice di saggi su John Dryden, Thomas Otway, Robert Browning, Caterina Edwards. -
Poesie della linea Orange
...tutti i fiumi sono gialli, tutte le notti orange e tutta la laguna qui davanti è linchiostro che mi porta a casa my favorite things my favorite things di john coltrane, la commedia di dante alighieri, zabriskie point di michelangelo antonioni, la vita agra di luciano bianciardi, bianca di nanni moretti, la nausea di jean paul sartre, murmur dei r.e.m., lezione di roland barthes, mao di andy warhol, fred buscaglione, ... Alessandro Agostinelli, coordina il sito www.alleo.it. Alcuni suoi libri: le poesie Agosto e Temporali (2000), il romanzo La vita secca (2002), il saggio La Società del Giovanimento (2004). Dirige ""Il Milione - Festival del Viaggio"""" e la rassegna """"Poetica"""". Si occupa di ricerca e consulenza in cinema e comunicazione. Collabora ai quotidiani """"Il Tirreno"""" e """"il manifesto"""". Ha lavorato a Radio 24 - Il Sole 24 Ore. Svolge attività di regia documentaristica e cinematografica. Alberto Casadei (Forlì, 1963) è docente di Letteratura italiana all'Università di Pisa. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Stile e tradizione nel romanzo italiano contemporaneo (Il Mulino, 2007), Montale (ivi, 2008), Poesia e ispirazione (Luca Sossella, 2009)."" -
Strutture sull'argomentare
I saggi che costituiscono i capitoli di questo volume sono dedicati alla ricostruzione di alcuni momenti centrali nella storia dei fondamenti della matematica.